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L' isola, le crete, il giglio
"L'isola, le crete, il giglio"""", tre simboli, tre luoghi magici, che tracciano la parabola del vissuto di Mario Cherre Merinas e segnano l'impulso creativo di questa sua seconda raccolta di liriche. I momenti chiave della sua vita passano come in sogno davanti ai nostri occhi, li percepiamo, li vediamo, li sentiamo: l'isola è la sua Sardegna, viva nel ricordo, e si materializza negli squarci azzurri del mare, nei nuraghi, nei mille """"suoni del vento che fa ruggire il mare"""" e poi... la Barbagia, il richiamo degli elfi, i volti nascosti dei banditi, le onde pulsanti del mare... Non meno avvincenti sono le crete: qui cambiano i suoni, si ode distinto lo scalpitare dei cavalli, si ascoltano i canti gioiosi, il grido della lotta e della vittoria. Lo stupore del poeta si coglie quando si perde tra i colori variegati delle crete: """"... Quest'anno fiordalisi-papaveri/ sorprendono il solitario giallo/ nel vortice del rosso tufo/ che incorona uno solo..."""" E infine come non smarrirsi di fronte ai colori del giglio di Firenze, il luogo dove il poeta vive e lavora , e, in primo piano, i segni dell'arte senza tempo, i luoghi dello stupore, della vita, della cultura: """"Ascoltando le terzine""""..." -
Controvento
Elisabetta Antonangeli ""canta"""" in tutte le sue poesie, """"canta"""" la bellezza della natura in ogni sua manifestazione: le stagioni che si alternano coi mesi e i giorni che scorrono veloci, coi fiori che sbocciano, coi frutti che maturano. Altri soggetti delle sue poesie sono: animali, uomini, paesaggi, città, il suo paese natio... e non solo. Anche quando subentrano i ricordi tristi della sua difficile infanzia e giovinezza prevale su tutto la sua forza nel superare ogni ostacolo. Il """"canto"""" di Elisabetta pervade ogni verso, sempre armonioso e musicale, come deve essere la poesia. Così la malinconia che emerge in molte liriche è sublimata dalla melodia; anche il lettore è coinvolto, perché rivive con l'autrice le sensazioni e le esperienze da lei descritte, che fanno parte dell'universo umano. La ricchezza interiore di affetti e di sentimenti è immensa in contrasto con la sua grande modestia personale. Non ostenta mai la sua bravura e il suo coraggio nelle lotte sostenute per migliorarsi sempre, acquisendo quella cultura che le permetterà di arrivare alla laurea. Lei stessa dice: """"Ho imparato tanti mestieri...ho fatto la contadina, ho pascolato le pecore..."""""" -
Dentro l'amore
Un viaggio, attraverso 19 racconti, che l'autrice compie attraverso questo sentimento, scavando a fondo e osservandolo da ogni angolazione, infrangendo barriere di sesso ed età. Ed ecco che la vedremo indossare i pantaloni per adottare la prospettiva maschile; si travestirà da anziana signora ancora piena di speranza; si immedesimerà in una donna perdutamente romantica lasciando che siano le pareti di un'osteria a mostrarci la sua anima nuda e straordinariamente viva. Una carrellata di personaggi fragili e forti allo stesso tempo, complicati e semplici nelle loro contraddizioni, figure positive e negative, uomini e donne che si raccontano, tutti accomunati dalla stessa disperata e assoluta ricerca dell'Amore. -
Alla luce dell'ombra
Alla luce dell'ombra è ambientato fra Londra e la Svizzera delle banche di alcuni anni fa, e ruota attorno a tre personaggi. Tre individui; tre dimensioni; tre storie che, legate da un inscindibile filo comune, dovranno convergere in un unico punto d'incontro. Sempreché tutto vada come programmato. Sempreché neppure il minimo passo falso metta a repentaglio l'intero piano. Fino ad allora non vi sarà alcuna certezza, se non quella di non poter più tornare indietro. Quando, e soprattutto perché, i loro percorsi si congiungeranno non è dato sapere. Perché solo il tempo lo rivelerà. Solo gli eventi lo spiegheranno. Fino a quel momento, Jaan, Roberto e Eugene potranno solamente vivere alla luce dell'ombra. -
Una straordinaria solitudine
L'animo femminile resta un affascinante mistero. L'autrice descrive le vite di Sophie, Victor e Maryanne in una luce venata ora di malinconia ora di mistero e li seguiamo, giorno dopo giorno, nei loro pensieri, nelle attese e soprattutto nella ricerca di un po' di felicità. L'amore sembra volersi nascondere tra scenari da sogno lungo la costa italiana, poi tra le immagini di una metropoli lontana e apparentemente priva di anima. Eppure il destino è già all'opera, ancora una volta schierato col tempo e le sue incognite. L'amore può essere una scelta, così come la solitudine? Le vicende personali, i colpi di scena che esaltano la scrittura impetuosa e allo stesso tempo concreta della scrittrice, sono trasmessi con estrema naturalezza. Un punto di forza che fa assaporare il risveglio dell'amore, il riscatto per qualcosa che appariva perduto e, sopra ogni altra cosa, la meraviglia di poter leggere dentro sé stessi, sempre e comunque. -
Attimi sospesi
Il personaggio portante di questa raccolta di cinquantanove racconti brevi più uno è Andrea Gentile. Il nome e il cognome rappresentano una sorta di ossimoro di quello che lui è, un uomo maschio, forte, se riferito ad Andros che è all'origine greca del primo, contrapposto al suo cognome, Gentile. Il personaggio è sempre presente, sia quando si manifesta in prima persona, sia quando lo fa attraverso i suoi incontri, le sue amicizie, i ricordi, i sogni, gli incubi, le nostalgie. I racconti attraversano il tempo, immaginano le strade della sua città, Livorno. Ci portano anche in posti lontani, vissuti o solo immaginati. Ci portano a riflettere sul periodo della pandemia, trascorso spesso in solitudine, al chiuso delle case, al chiuso di noi stessi, nell'impossibilità di relazionarci con gli altri. Andrea Gentile lo fa mettendo insieme ironia e malinconia, gioia e dolore. Mettendosi a nudo e portandoci accanto a lui a vivere, nel fulcro centrale, l'esperienza traumatica della morte improvvisa del padre. -
Kaleidos
"Il nome Kaleidos è composto da kalós, in greco bello, ed eidos, immagini o idee. Racconti originali come i loro protagonisti, dal thriller psicologico, al noir, al quasi horror, al racconto ironico, e tutto questo sempre con un carico di arguzia e pathos, là dove ce n'è bisogno, o delicatezza estrema. Marco Lazzaro osa far parlare i suoi personaggi con le azioni e li connota psicologicamente seminando metafore strabilianti. Personaggi che provengono da paesi diversi: Stati Uniti, Europa, Australia, Giappone, Siberia; uomini e donne, soli o in coppia, ognuno con la sua miseria e gloria in cerca di un riscatto che a volte è solo sognato, altre perseguito, altre ancora colto. La sensibilità dell'autore è volta a indagare le solitudini di chi si sente diverso, minorato, difettato rispetto all'omologazione socioculturale e crea una sfilata di antieroi, quelli che alla fine ti conquistano perché non hanno super poteri, ma infinite ammaccature che accecano come medaglie al valore.""""" -
I 99 bellissimi nomi di Allah
L'illuminazione Divina si manifesta nei 99 bellissimi nomi di Allah (asma'-al-husna) ed è la risposta a tutti i problemi e difficoltà. La recitazione di questi nomi o solo il tenerli vicini conferisce protezione e benedizioni. Se si sceglie di recitarli è meglio farlo dopo aver compiuto il lavaggio rituale. Se si decide di tenerli sempre vicini a sé, Allah ama la purezza, riporli quindi, in un luogo pulito. Il merito per la compilazione degli attributi dei 99 nomi sotto forma di questo libro va al dott. Zahurul Hasan Sharib, Gudri Shah Baba IV che iniziò a lavorare su questo progetto una trentina di anni addietro. Dopo molte ricerche e studi concretizzò i benefici e le diverse modalità per ottenerli nella semplice e concisa forma di questo libro rendendolo disponibile prima ai lettori in lingua inglese ed ora, con questa traduzione a quelli in lingua italiana. Mohammed Siraj Elschott, un discepolo olandese molto caro al dott. Sharib, lavorò con lui molto intimamente per la realizzazione di questo libro, lo tradusse in olandese quando ancora l'autore era in vita. Il libro fu pubblicato in Olanda dove è ancora reperibile. -
Il concetto di daimon in Omero
Dio presso i popoli prearî dell'Egeo era conosciuto già da tempo immemorabile come forza spirituale. Secondo il Picard, ciò è provato - sopratutto per Creta - dalla frequenza dei simboli, per mezzo dei quali il divino era rappresentato in modo che gli dèi potevano restare, se lo volevano, invisibili e presenti. Il polisimbolismo di Creta infatti non va interpretato come una rappresentazione aniconica della divinità, perché, al contrario, è da riconoscere che gli abitanti di quella terra hanno, «per così dire, raddoppiato le rappresentazioni iconiche degli dèi col parallelismo dei simboli», i quali pertanto sono manifestazione di uno sforzo per trascendere nello spirito il dato della natura. Dio fu poi approfondito nel suo mistero per l'improvviso operare di una genialità ragionante e analitica che una nuova stirpe illuminava davanti al mondo. Questa, da una concezione vaga e indistinta, faceva balzare con lo scalpello mosso da vivida energia creatrice forme infinite e luminose che penetravano nella realtà delle cose e che, riflesso di un'esperienza ormai matura, infondevano a queste la vita. -
Notizia sul Cong-fou dei bonzi taoisti
Joseph-Marie Amiot (8 febbraio 1718-8 ottobre 1793) entrò come novizio nella Compagnia di Gesù nel 1737 e fu ordinato sacerdote nel 1746. Inviato come missionario in Cina, su sua richiesta, giunse a Macao nel 1750 e l'anno seguente a Pechino dove rimase sino alla morte. Autore di una grammatica e di un dizionario di mancese, la lingua ufficiale della dinastia Qing, si appassionò a tutti gli aspetti della cultura cinese, dal costume alla storia, dalla musica alle scienze. Nel 1772 tradusse in francese, facendolo così conoscere in Europa, l'""Arte della guerra"""" di Sun-Tzu. Numerosi suoi contributi si trovano nell'opera miscellanea """"Mémoires concernant l'histoire, les sciences, les arts, les moeurs et les usages des Chinois par les missionaires de Pékin"""" in 15 volumi (Parigi 1776-1789). È in questa raccolta che apparve la """"Nota sul Cong-Fou"""", la prima che si ha in Occidente sulla pratica di questa arte marziale cinese."" -
Soteriologia e aspetti mistici nel culto di Cibele e Attis
Impossibile sottrarsi al grande fascino che nella storia religiosa del mondo antico continuano a suscitare i ""culti misterici"""", con il loro apparato mitico e il loro rituale entusiastico-orgiastico. Intorno a tali culti che animarono l'area del Vicino Oriente ed in particolare quella anatolica e greca, si raccolse negli ultimi anni dell'Impero romano la resistenza pagana al cristianesimo, attratta dalle istanze soteriologiche ed esoteriche che in vario modo i culti dei """"misteri"""" esprimevano. Giulia Sfameni Gasparro, che ha dedicato i suoi studi accademici alle tradizioni religiose del mondo antico, con questa opera ci guida per mano entro il culto metroaco della Grande Madre, la ????? ?????? o ????? ???? dei greci, riconducibile alla dea frigia Cibele e al suo universo mitico e rituale legato ad Attis e al tema mistico dell'androgine, secondo un percorso iniziatico e soteriologico di salvezza."" -
I centri sottili dell'anima. Considerazioni sulla fisiologia dell'uomo interiore nella tradizione cristiana
Il libro affronta il tema dei centri sottili dell'anima nell'ambito della tradizione mistica cristiana traendo ulteriori spunti di riflessione dalla dottrina sui centri spirituali (la??'if) sviluppata all'interno del sufismo, con particolare riferimento agli insegnamenti della Naqshbandiyya, una delle più antiche confraternite diffusa in tutto il mondo islamico. Nella prima parte del libro viene illustrato il pensiero di alcuni autori cristiani contemporanei che nei loro scritti hanno affrontato il tema dei centri interiori. Vengono poi descritti i vari centri presenti nel microcosmo umano ed i principali metodi di preghiera utilizzati dai mistici cristiani per risvegliare queste facoltà interiori. Nell'ultima parte infine si è cercato di evidenziare alcuni parallellismi esistenti fra le tecniche psicofisiche diffuse nell'ambito della mistica cristiana e del sufismo islamico. -
Teste parlanti
Che cosa succede quando si perde la testa? Cose terribili e meravigliose. Come il sorriso dello stregatto di Alice, le teste senza il corpo vivono di vita propria e raccontano le loro storie incredibili: parlano, predicono il futuro, navigano e cantano sulle acque, si vendicano degli assassini, intonano versi dolcissimi alla donna amata... Questo libro raccoglie per la prima volta la maggior parte delle testimonianze storiche, letterarie, iconografiche della Testa Parlante. L'articolazione del materiale in cinque blocchi (greco-romano e etrusco, celtico e scandinavo, ecc.) risponde innanzitutto a un ordine diacronico, ma anche al bisogno di illustrare al meglio questa curiosa leggenda. I toni macabri del noir non esauriscono affatto le forme con cui il mito si manifesta, e le ""teste artificiali"""", costruite per dare oracoli magari attraverso un semplice sì/no, ne sono una prova: congegni del genere aprono le porte alla logica binaria e alla sua centralità per chi progettava macchine intelligenti con secoli di anticipo sulla nascita della robotica."" -
Nella notte il cielo costellato d'angeli
"Ho deciso di raccogliere in un libro gran parte delle mie poesie.""""" -
La porta stretta e il grande veicolo. Mahayana e Cristianesimo, una storia comune?
La Porta Stretta e il Grande Veicolo è il racconto mai scritto della nascita del Mahayana grazie all'incontro, avvenuto nel I sec. d.C. sulla Via della Seta, tra i primi cristiani e il buddhismo delle origini. Attraverso l'analisi dei testi, l'archeologia, la scultura, le tradizioni e la linguistica, fornisce un approccio rivoluzionario alla storia delle religioni. -
Orfeo e i Sabei di Harran
"Quando arrivi a Sumatar Harabesi, la vedi la Luna, ci sbarchi e non te ne vorresti andare. Ma lì...c'è anche Harran! C'è la terra rossa, il cielo profondo e blu, c'è l'orizzonte spalancato e il mondo racchiuso sotto la cupola grande del cielo"""". Quando, nel 1991, venivano raccolte queste impressioni non era immaginabile quanto quelle parole fossero ricche di promesse. È infatti da qui, dai resti di questo spettacolare sito archeologico fra i monti del Tek Tek, che giunge il """"piccolo-grande aiuto"""" utile alla risoluzione di un enigma perdurante da mille e trecento anni. Le evidenze analizzate nel libro gettano per la prima volta un ponte tra i Sabei di Harran e Orfeo, mostrando che i Sabi'a degli scrittori arabi nel Medioevo altri non sono se non gli adepti di una religione dei misteri, degli """"Iniziati""""." -
Trutina Hermetis. La dottrina dell'oroscopo di concepimento
La Trutina Hermetis è una tecnica di calcolo molto antica: ne parla infatti già Tolomeo all'aforisma 51 del suo Centiloquio, ma la sua origine risale sicuramente a tradizioni precedenti. Alessandro Guzzi analizza la Trutina Hermetis in tutti i suoi aspetti e, partendo dal tema natale, rende possibile il calcolo dell'oroscopo di concepimento e la rettifica dell'ora natale. -
Allergica al pesce. Hakuna matata
"Ma chissà perché fatalità proprio il pesce! Sono allergica al primo alimento del Senegal, paese delle mie origini... Questo libro sarà un diario di storie; ne ho scritti diversi nella mia vita, ma ho sempre lasciato perdere dopo qualche storia. Questa volta però scriverò fino all'ultimo, fino a quando non avrò finito di raccontare. Questo libro sarà fatto di racconti, ricordi, flashback, di un passato che ha segnato il mio presente. Questo sarà un viaggio, il mio viaggio, un viaggio alla scoperta di cos'ero e di cosa voglio diventare. Non chiedo che venga apprezzato, bensì che venga capito, non voglio che venga letto, bensì che venga visto. Quindi fate attenzione, leggete ma immaginate, come se aveste davanti un film, visualizzate quello che scrivo, con i vostri occhi attraverso i miei... Era un periodo di transizione, stavo capendo, anzi, non stavo capendo niente. E visto che non avevo capito nulla, ho deciso di partire, da sola per il Senegal... Un viaggio che auguro a tutti gli italiani come me, di seconda generazione, che da sempre hanno a che fare con due culture, soprattutto in un periodo di forti migrazioni come questo. Buona visione."""" (L'autrice)" -
Il tram che viaggiava nel tempo
Marshal Yende, scrittore e musicista ormai in declino, vive da anni sepolto in casa, intrappolato nel ricordo della sua defunta moglie Judith Wills. Una mattina, si alza e desidera di poter rivivere tutti i bei momenti trascorsi insieme a lei. Qualcosa lo spinge a mettere il naso fuori casa, e si ritrova alla fermata del tram, su cui un misterioso bambino albino di nome Sid lo costringe a salire. Marshal si ritroverà catapultato nel passato, avendo la possibilità di rivivere il primo incontro con sua moglie. Da quel momento in poi, viaggerà avanti e indietro nel tempo grazie al tram, rivivendo la sua giovinezza. Saranno menzionati numerosi momenti romantici, ma anche difficili, della loro vita insieme, ambientata negli anni '50. Nel frattempo, una volta a casa, Marshal scriverà, sollecitato da Sid, un romanzo in merito a tutta la vicenda. A causa del suo egoismo e della presunzione di voler cambiare il passato, compresa la morte di sua madre, Marshal commetterà molteplici errori, di cui uno estremamente fatale. -
Cento storie od Osservazioni e casi medici
Il trattato di medicina ""Cento storie od Osservazioni e casi medici"""" del filosofo-medico Epifanio Ferdinando (nato nel 1569 a Mesagne, nel Salento), pubblicato a Venezia nel 1621 a spese dell'Università di Padova, è un'opera che raccoglie casi medici, storie e osservazioni secondo il metodo galenico, che indaga gli aspetti, cioè le cose non naturali, naturali e preternaturali di ogni singolo malato. Epifanio Ferdinando analizza casi clinici che riguardano quasi tutte le branche della medicina relative alle malattie del corpo umano: patologie cerebrali quali la perdita della memoria, l'epilessia, l'apoplessia, nonché le malattie psichiatriche quali la depressione, la mania e il delirio; fra le malattie infettive vi sono la varicella, il morbillo, il morbo gallico (sifilide), l'antrace (carbonchio); fra quelle metaboliche il diabete, la gotta, l'obesità e la magrezza; sono poi descritti la cataratta, l'asma, la pleurite, lo scirro mammario, le coliche renali, l'ipertrofia prostatica, l'aborto, il parto """"agrippino"""" e altro ancora. Le diagnosi e le terapie del Ferdinando erano molto precise ed efficaci per quei tempi e diversi medici si rivolgevano a lui per richieste di consulti.""