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Non ci sarà uno stato palestinese. Diario di un negoziatore in Palestina
L'autore è un giovane avvocato franco-palestinese, nato in Francia nel 1977. Nel 2007 decide di recarsi in Cisgiordania, per un eventuale lavoro all'Università di Birzeit come docente. A Ramallah gli viene offerto un posto di consigliere giuridico nella NSU (unità di sostegno per i negoziati) dell'Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP); nel giugno 2008 partecipa, come consigliere di Saeb Erekat, ai negoziati di pace con Israele sul problema del diritto al ritorno dei profughi. Visita anche Haifa, la città dalla quale la famiglia materna è stata espulsa nel 1948 per visitare la casa che era stata dei suoi nonni, che da allora hanno vissuto in Libano. Nel novembre 2008, dopo l'esperienza per lui sconvolgente, di negoziati ridotti a una farsa, di cui il libro è una testimonianza, dà le dimissioni dall'incarico. Il 23 gennaio 2011, al-Jazeera e il Guardian pubblicano i documenti che vanno ora sotto il nome di Palestine Papers. Il 14 maggio sul Guardian, Ziyad Clot rivela di essere stato una delle persone che li ha reso pubblici. In totale si tratta di 1600 documenti, migliaia di pagine di rapporti diplomatici sulle trattative tra israeliani e palestinesi. -
Il fattore Fidel. Una testimonianza politica per Cuba e per il mondo
Un testamento politico pieno di sorprese. Fidel è un autodidatta e un ostinato pensatore: il risultato è un ricco e originale miscuglio in cui convivono elementi di Marxismo, umanesimo etico alla José Martí e Cristianesimo radicale. Disponibile anche in lingua tedesca. -
Il Risorgimento un'epopea? per una ricostruzione storico-critica
La decisione di pubblicare questo libro, avvalendosi del contributo di studiosi e ricercatori di vario profilo, è frutto di una discussione maturata all'interno della redazione della rivista on-line ""Gramsci oggi"""". A fronte della mole di scritti, celebrazioni, dibattiti, ecc., in occasione del 150° dell'Unità d'Italia, nella quasi totalità contrassegnata da caratteri apologetici e agiografici, si è ritenuto necessario rimettere l'analisi storica con i piedi per terra. È evidente che il riferimento non poteva che essere, innanzitutto, la chiave di lettura che Gramsci fornisce di quel periodo storico, non limitandosi tuttavia a quella visione critica, ma ampliando l'orizzonte ad autori e scritti che mettessero in evidenzai limiti storici e i conflitti, tuttora irrisolti, che hanno caratterizzato il processo che ha portato alla nostra unità nazionale. All'interno di questo quadro, i diversi saggi che compongono questo libro cercano di fornire un panorama complessivo del Risorgimento italiano attraverso una ricostruzione storico-critica."" -
Ebrei arabi. Terzo incomodo?
Nelle analisi sulla questione israelo/palestinese prodotte in Occidente ma spesso anche in Israele e in molti paesi arabi, si omette in genere di rilevare che nel conflitto entrano in gioco i meccanismi legati alla gestione sociopolitica dell'intera area mediorientale. Chi sono i veri attori del conflitto israelo-palestinese e perché la soluzione ""due popoli due stati"""" non è realizzabile? Perché non si è mai arrivati a un accordo che sancisse l'assetto definitivo dei territori della Palestina storica? Quale regime vige in Israele e da chi è composta la sua leadership? L'occupazione schiaccia solo i palestinesi o la sua pervasività siespande ben oltre le loro terre? E ancora, attraverso quali meccanismi si è realizzato e si realizza l'esproprio territoriale e culturale di spazi e popolazioni? Una raccolta di autori inediti cerca di dare qualche risposta al complesso e irrisolto conflitto che sconquassa da anni quell'area chiave del Medioriente. Paradossalmente, come viene sottolineato in vari saggi, l'attacco ai palestinesi è anche, seppure in funzione vicaria, un attacco contro gli strati insofferenti e """"sofferenti"""" della società israeliana."" -
L' errante chi? Un'inquietante introspezione nella psicologia ebraica
"L'errante chi? di Gilad Atzmon offre molte intuizioni illuminanti e riflessioni critiche sull'etnocentrismo ebraico e sull'ipocrisia di chi parla in nome dei valori universali ma agisce per il mantenimento della condizione tribale. Facendo affidamento sulle esperienze autobiografiche ed esistenziali, e anche su osservazioni degli aspetti intimi della vita di ogni giorno, sostenute entrambe da una profonda capacità di introspezione, Atzmon fa quello che molti critici di Israele non riescono a fare: scopre i legami tra la politica dell'identità ebraica della diaspora con il sostegno incondizionato che questa da' alla politica di oppressione dello Stato di Israele. Atzmon ci offre una visione profonda della politica del """"neo-ghetto"""". Ha il coraggio così vistosamente assente tra gli intellettuali occidentali - di dire la verità ai potenti, ricchi e autorevoli sionisti che decidono l'agenda della guerra e della pace nel mondo di lingua inglese. (James Petras, professore di Sociologia alla Binghampton University, New York)" -
Detenuto 515. Bresci: ideologia di un regicida
"Erano le nove e mezza quando il re arrivò sul campo dei giochi. Era domenica. Un sole accecante, fra gente che esultava, applaudiva al suono della banda, gli atleti che reclamavano il privilegio di un saluto, le guardie che contenevano gli entusiasmi della folla, divise, mani e braccia in continua agitazione, un movimento e un frastuono da stordire. Non mi fu facile farmi sotto alla tribuna, inserito fra spinte, qualche cedimento, mi ritrovai davanti, in prima fila, allungai il braccio in mezzo a tante braccia. Tre colpi, tre soli colpi, come ho ripetuto in tribunale. Il re si è ripiegato sul suo corpo come aveva costretto a fare alla gente di Milano. """"Non uccisi Umberto, uccisi il re"""". Lo disse più volte, non voleva passare per un assassino. Un gesto di grande senso politico, non un delitto. Ma solo il potere può rendere legale il delitto di Stato. Quindi, quello che doveva restare era l'esistenza di complotti, di trame sovversive, di giustificati provvedimenti per favorire l'ordine sociale. Colpire il socialismo sotto qualsiasi forma si presentasse, o comunismo o anarchia.""""" -
Fede, ragione e potere. Un universalismo per il terzo millennio
La scienza è sempre più in grado di descrivere autonomamente la struttura fisica dell'universo e di spiegare la nascita e l'evoluzione della vita, senza ricorrere al sacro come ipotesi di lavoro o all'idea di dio come principio esplicatore del creato. Le prospettive aperte, negli ambiti della manipolazione del DNA, della progettazione di intelligenze artificiali e delle neuroscienze, impongono, peraltro, una profonda mutazione dei paradigmi cognitivi di cui il pensiero filosofico non può non tener conto nella spiegazione delle condizioni che rendono possibile la formulabilità stessa del pensiero scientifico. La Chiesa non intende, tuttavia, rinunciare a piegare, come in passato, ogni proiezione della ragione ai contenuti della rivelazione, pretendendo di fondare sulla dimostrazione della validità della via razionale a dio la proponibilità anche ai non credenti della sua verità e la possibilità di un discorso pubblico e della sua missione universale. -
Una dura battaglia per ricordare. La mia esperienza nella lotta armata e in prigione (Germania 1971-1979)
Negli anni Sessanta e Settanta operò nella Germania Occidentale l'organizzazione clandestina di lotta armata Rote Armee Fraktion (Frazione della Armata Rossa). I mass media la fecero conoscere come la ""banda Baader-Meinhof"""", denominazione che deliberatamente snaturava la sua essenza politica. L'autobiografia di Margrit Schiller, militante della RAF tra il 1971 e il 1979, è una di queste poche e singolari testimonianze. Il racconto in prima persona concede al lettore il privilegio di conoscere ciò che accadeva all'interno die gruppi della guerriglia urbana tedesca, di immergersi nei loro dibattiti idologici e di partecipare alla discussione sulle azioni da compiere. La vita di Margrit Schiller si inquadra chiaramente nella generazione del '68: una ragazza sensibile che si lascia alle spalle l'ambiente autoritario della casa paterna e si ribella contro le convenzioni e l'autoritarismo borghese. Alla ricerca di un'attività solidaristica, entra in contatto con l'antipsichiatria, con il movimento studentesco ed infine con Ulrike Meinhof e Andreas Baader che la inizieranno alle prime azioni clandestine. Con una sincerità totale, a volte persino dolorosa, Margrit Schiller riflette sui suoi anni di militanza nella RAF, descrive gli anni di prigionia nel padiglione d'isolamento totale, il cosiddetto Toter Trakt, gli scioperi della fame e la durezza implacabile dello Stato contro i membri della guerriglia, considerati il nemico numero uno della „democrazia"""" borghese. La sua visione degli avvenimenti, pur non ripudiando in alcun modo il passato, non si presta neppure a far della RAF e della lotta armata un mito. Margrit Schiller non aspira a raccontare „la verità assoluta"""" su questo gruppo e sulla società tedesco-occidentale. È soltanto la sua storia personale, che ha numerosi punti di contatto con quelle di molti giovani di altri paesi, particolarmente dell'America Latina di quegli anni."" -
La disinformazione e la formazione del consenso attraverso i media. Vol. 3
La costruzione geopolitica e sociologica del Nuovo Ordine Mondiale posta in essere dagli interessi privati legati alle multinazionali occidentali, agli istituti finanziari sovranazionali, al complesso militare industriale ed al Tesoro degli Stati Uniti, tramite il braccio armato della Nato, richiede il consenso, o per lo meno la non opposizione da parte delle opinioni pubbliche dei Paesi occidentali, i Paesi cosiddetti civilizzati. A tal fine si rende necessaria una operazione strategica e pianificata di manipolazione a mezzo stampa degli eventi e delle dinamiche politiche, economiche e sociali, connesse agli scenari di cui sopra. -
Vivere come lui. Nguyen Van Troi. Simbolo della lotta di liberazione del Vietnam
Nel racconto spontaneo e coinvolgente della giovane moglie si delinea la figura di Nguyen Van Troi, divenuto il simbolo internazionale delle lotte di liberazione dei popoli contro il colonialismo. È il racconto del sacrificio della felicità personale alla causa della libertà e dell'indipendenza del Vietnam, oppresso da oltre un secolo dalla dominazione coloniale delle potenze imperialiste, Francia, Giappone e Stati Uniti. Agli aguzzini del governo fantoccio che lo hanno arrestato e torturato Nguyen Van Troi risponde: ""Io non sono come voi. Mai potrei vivere a testa bassa mentre i nordamericani massacrano il nostro popolo"""". Davanti ai giornalisti presenti alla sua esecuzione dichiara: """"Ho lottato contro l'imperialismo nordamericano perché non potevo sopportare la morte del mio popolo e l'umiliazione della mia Patria"""" e, rivendicando la giustezza della sua azione: """"Io rimpiango soltanto di non aver eliminato McNamara"""". Le scariche di fucileria non coprono il suo ultimo grido: Viva il Vietnam! Viva Ho Chi Minh! Il libro è arricchito da un'introduzione sul contesto storico e da alcune schede tematiche."" -
Vivere con la spada. Il terrorismo sacro di Israele
Questo libro in Italia fu censurato preventivamente e pubblicato solo in America e in Germania con introduzione di Noam Chomsky nel 1980. Livia Rokach, attraverso i diari di Moshe Sharett, già Primo Ministro e Ministro degli Esteri israeliano, diari che il governo israeliano aveva tentato di non far pubblicare, rivela i sistemi, le provocazioni, i falsi complotti della politica israeliana già dai tempi di Ben Gurion. Il documento è stato paragonato ai «Documenti del Pentagono» per il suo valore di verità. Il ministro Sharett confida al suo diario, non destinato alla pubblicazione e, in quanto tale, altamente credibile, la riprovazione per i crimini, le menzogne, i massacri che i sionisti perpetrarono in modo sistematico contro i palestinesi e le popolazioni arabe. (Diego Siragusa) -
Di Giacomo Quarenghi architetto imperiale e altre storie tra Settecento e Ottocento
Una monografia sull'architetto Giacomo Quarenghi completata dall'arte tra '700 e '800 a Bergamo, Roma e a S.Pietroburgo del periodo di Caterina II. -
Firmin nelle Dolomiti. Cima 11. Le Garçon du Languedoc dans les Dolomites
Dopo il libro ""Firmin l'alpino anomalo"""" questo """"Firmin nelle Dolomiti"""", pur vivendo di vita autonoma diviene quasi inscindibile dal precedente. Anche questo è un """"diario"""" della memoria. Gli avvenimenti - talvolta vere e proprie avventure - le gioie, i dolori, toccano le note di una personalissima scala dei sentimenti, spesso venata di ironia. L'amicizia di Ernesto; il commosso ricordo di Giovanna, la sposa dal fascino discreto che lo ha lasciato proprio il giorno di San Valentino; il ricordo del fratello don Mario, prima missionario salesiano, poi studioso biblico; le trepidazione per l'altro fratello sacerdote lo splendido don Vittore tornato al Signore non appena quarantenne; il sentimento di cittadinanza europea; l'amore per la montagna, per le sfide, per le alte vette, per la bellezza del creato; l'inestinguibile passione per la politica con l'esperienza di sindaco e le affinità di ideali con l'amico onorevole ministro Scaglia."" -
Moio de' Calvi ieri e oggi. Comune di Moio de' Calvi
Il libro è il risultato di quanto nel tempo una piccola comunità ha saputo offrire a se stessa, al mondo intero, alle nuove generazioni. La storia di un luogo e della sua gente, dal Medioevo ai nostri giorni, una storia corredata di fotografie e interessanti documenti. -
Berbenno nella storia. Comune di Berbenno
Il corposo volume fa riscoprire ai lettori le secolari vicende di Berbenno nelle quali si può forse trarre una chiave per capire il presente. La narrazione è integrata da documentazione iconografica e da schede monotematiche dedicate all'approfondimento di alcuni aspetti rilevanti della realtà berbennese, dai personaggi illustri all'evoluzione urbanistica del paese, all'emigrazione, alle tradizioni. Uno spazio non marginale è dedicato all'analisi della realtà attuale, alla valorizzazione del patrimonio artistico e culturale, alle tradizioni popolari del recente passato. -
Giuseppe Milesi. Il suo popolo di donne. Disegni e schizzi. Ediz. illustrata
Nello studio, Nelle carte, Per le strade ""le dolcissime: bimbe, ragazze, giovinette; un popolo, il suo popolo di donne. Affollano le opere e le carte di Milesi... Sono modelle in posa, opere compiute e notevoli che della persona umana trasmettono il """"lume spirituale"""", l'essenza d'anima. Sempre curioso della figura, indagatore della personalità, Pitt è attentissimo all'universo femminile. Nelle sue carte ora si ripetono studi di occhi, bocche, gambe, ora, fra annotazioni di giornata, si affacciano volti di bimbe della sua Valle Brembana.. Fissato in dovizia di segni - a sanguigna, tempera, pastello, chine colorate - tanto incanto della leggiadra giovinezza ancora conferma la scelta di vita di Milesi, la sua dedizione all'arte e al fascino della figurazione trasfigurata. Pittore sempre. Dagli anni dell'esordio sino al 2001 """"di partenza"""". Sine lassitudine."" -
Tracce
Racconti. Tracce che illuminano la fantasia, che evocano profumi, rumori, luoghi (""Eterni secondi"""", """"Ora et labora""""). Tracce che diventano sentieri in racconti più articolati (""""Solo un volo di ali nere""""). In ogni pagina Melis sa catturare l'attenzione del lettore e dirgli qualcosa. Impossibile sfuggire alla riflessione leggendo """"Una mossa in più"""", allegoria della cinica ambizione umana; """"Traditore"""", emblema dei turbamenti d'una adolescenza costretta a far posto alla maturità; """"Casona"""", toccante rappresentazione dell'infanzia; """"Incaute letture"""", dal sapore calviniano, manifesto ironico di una società esclusivamente interessata al profitto; """"Racconti impossibili"""", dove personaggi di altrui esperienze letterarie si fondono in un'unica narrazione, in cui è lucidamente sottesa l'importanza della comunicazione tra gli uomini e dell'ausilio dei libri come strumento di conoscenza. Ogni """"traccia"""", quasi """"trama"""" di un romanzo futuro."" -
Mediterraneo. Un mare di sensi
Seguendo le tappe principali della cultura dei popoli del Mediterraneo lungo la rotta del cibo, il viaggiatore giunge a Napoli. In questa città che ai sensi richiede impegno talvolta anche estremo, ""gusto ed aroma"""" faranno da guida per un breve percorso, poi ognuno sceglierà il suo."" -
Coriandoli. I colori sopra, intorno e sotto di noi
Un libro per approcciare con semplicità il mondo dei colori, il loro significato, la loro percezione a livello emotivo e razionale. La nostra predilizione per un certo colore non è casuale, ha origini energetiche, è strettamente legata con la nostra sfera più intima, quella dei pensieri ""sottili""""... degli stati d'animo. I nostri colori ci appartengono, ci accolgono e vibrano insieme a noi sul sentiero di questa vita, prima e anche dopo."" -
Incontro con l'autore Michele Prisco
Questa seconda edizione vuol essere omaggio allo scrittore scomparso e invito a un ""ripensare Prisco"""" con una più approfondita valutazione della sua """"militanza creativa"""". Un percorso per vivere e rivivere i tòpoi d'ispirazione delle sue opere e indicarli alle giovani generazioni affinché riscoprano con la suggestione dei luoghi il piacere della lettura. Lorenza Rocco ricostruisce la lunga storia del suo incontro con Michele Prisco; lettere, saggi, interviste, racconti, presentazioni di romanzi, recensioni.""