Sfoglia il Catalogo feltrinelli031
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 481-500 di 10000 Articoli:
-
Racconti in famiglia
Fiabe, favole e filastrocche per tutte le età e per tutta la famiglia. Lette o raccontate insieme a mamma e papà, ai nonni, agli amici, avvolgono in un abbraccio, trasportano in mondi fantastici, aprono nuove prospettive, regalano emozioni indimenticabili. Un libro fra le cui pagine sarà straordinario perdersi! Età di lettura: da 6 anni. -
Centrale o periferico?
"Non mi rimprovero di stare nella retrovia: c'è chi è avventuroso e chi ritroso. Anch'io so esser luminoso, ma dalla periferia! Ogni volta che sono al centro dell'attenzione sono bloccato dall'emozione e non riesco ad esternare la persona ed i pensieri che ho nel cuore."""" (da """"Luce di periferia"""", di Matteo Casali)" -
Storie di fiere
Questo libro è dedicato a tutti i lettori che amano perdersi fra le pagine dei libri, senza necessariamente seguire un ordine nella lettura delle storie e senza desiderare di sapere a che pagina sono arrivati (proprio per questo le pagine non sono numerate), lasciandosi guidare solo dall'istinto, navigando a vista fra le tante storie... di fiere. Esattamente come quando ci si perde fra gli stand e i libri di una fiera senza seguire la mappa... Nove autori e due illustratori per un libro che porterà il lettore a scoprire i retroscena delle Fiere dell'Editoria. Età di lettura: da 10 anni. -
Cantami una filastrocca
Età di lettura: da 3 anni. -
Elle
In ""Elle"""" Luca Perrone scortica l'idea di amore, ne porta alla luce, strato dopo strato, le diverse declinazioni con un'energia sciamanica che si fa lampo a unire ciò che prima era diviso: il segno e il senso. Ma soprattutto, con quella sensibilità di chi l'amore l'ha vissuto. Ma l'ha anche perso."" -
Emanuele Giampaolo. L'arte su tutto. Catalogo della mostra (Napoli, 4-11 ottobre 2018). Ediz. illustrata
Il progetto de ""L'arte su tutto"""" apre, virtuosamente e visceralmente, lo scenario dell'opera (d'arte) verso il """"non detto"""" o """"l'indicibile"""" e gioca, con sana ambizione, il desiderio di potenziare le capacità ricettive, interpretative e di fruizione dinamica anche da parte dello spettatore."" -
Un posto che sia il tuo posto
Come riuscire a essere fedeli a un libro? Come costruirlo e poi, come abitarlo, viverlo? Gli spazi materiali che occupiamo parlano di noi ed è sorprendente quanto possano trasformarsi in luoghi intimi in cui lo sguardo della poesia si posa sulle dimore, lì dove il riparo domestico va oltre la vita/morte, oltre la sopravvivenza della stessa temporalità per avviluppare la coscienza degli elementi materici, piuttosto che i prolungamenti dei sensi allegorici. La poesia diventa l'antidoto per architettare sublimazioni e analogie, cioè una combinazione, non solo sintattica, ma filosofica per comprendere meglio gli infiniti mondi paralleli intimi e per costruire il senso del tempo. Nei microcosmi ci sono tracce di sentimenti e di vicende, preziose rivelazioni del sé che conservano il senso delle reminiscenze. Vivere e abitare vengono intesi, dunque, come sapere di sentirsi a casa. Persone e cose si addensano in un solo elemento in cui amore e libertà sono momenti privilegiati. -
La favola dell'abete. Ediz. illustrata
C'era una volta... un abete triste e solitario. Aveva trascorso lunghi mesi senza stelline, senza palline colorate e senza fiocchi di neve. Durante l'estate aveva sofferto tanto caldo e temeva che la magia del Natale non si potesse avverare mai più. Nessuno si ferma a farmi festa, e niente ormai mi resta! Non ho stelline, fiocchi di neve, lucine, nemmeno un regalo, né palline! singhiozzava contrariato. Finalmente arrivò l'inverno. Tutto cominciava a imbiancarsi e per le strade le luminarie rallegravano i negozi per il Natale ormai vicino. Età di lettura: da 4 anni. -
La vecchina brutta e cattiva
“Padroneggiare la realtà usando la visione di un altro mondo, ci induce a riflettere sulla vita e sul linguaggio. Il bambino, per comunicare la sua interiorità, utilizza la lingua inventata, quella della fantasia, personale, intima, creativa, che costituisce il linguaggio connotativo, cioè la forma di comunicazione più necessaria e funzionale, affinché possa rielaborare stimoli percepiti per trasmetterli accuratamente al mondo intero. Attraverso la lettura delle storie, impara a decodificare l’oggettività della realtà esteriore e a stabilire la funzione principale e primaria dell’equilibrio tra l’intimo e l’esterno. L’attività creativa della lettura e del disegno permettono al bambino di semplificare le proprie impressioni del mondo circostante denominando le cose intorno, identificandole, sistematizzando le proprie impressioni attraverso un processo di interiorizzazione del regno delle immagini e traducendo tutto il dominio dei nomi con il grande strumento delle proprie emozioni”. (Dall’introduzione di Rita Pacilio) -
Fiori scompagni in acqua cruda
"La parola poetica è una commistione di senso e di suono, così come di immagini e tensioni del pensiero. Un affondo lirico nella sostanza delle cose, una incessante e ossessiva ricerca verso la prima superficie del mistero. Quando un poeta assolve, almeno in parte, a queste specifiche questioni, può ritenersi sufficientemente soddisfatto del proprio fare. Questo avviene anche per la raccolta di Carol Guarascio, dall'emblematico titolo Fiori scompagni in acqua cruda, dove il ritmo assume senso attraverso suoni ed immagini precise; dove l'amore germina, così come la solitudine, con tono leggero, mai mortificante o consolatorio. La levità è sicuramente la prima peculiarità della poetessa calabrese, un'armonia semantica che si staglia con cura sulla pagina. Perché qui c'è rigore e franchezza, c'è volontà di esperire la vita attraverso la poesia per poi ritornare nel verso a cantare il proprio sentimento. Così come ci sono colori, oggetti, sensazioni e l'andirivieni di registri alti e bassi. Un proliferare di profumi che coinvolgono. [...]"""") dall'introduzione di Antonio Bux)." -
Muri a secco
L'antologia Muri a secco prende origine dal lavoro svolto negli ultimi cinque anni dall'Associazione Artistico Culturale Artee20 che opera sul territorio meratese. In questo periodo molti sono stati i poeti, provenienti da varie regioni italiane, che hanno avuto modo, grazie a questa iniziativa, di entrare in dialogo con la comunità brianzola portando la propria poesia e, spesso, un linguaggio e uno sguardo sul mondo assolutamente peculiari. Partendo da questa esperienza si è deciso di rinnovare lo scambio invitando dieci poeti, tra quelli già ospitati, a partecipare con tre liriche inedite alla realizzazione dell'antologia. Proprio perché si è scelto di dare valore alle differenze, si sono coinvolti autori provenienti, come detto, da regioni, ed anche generazioni, diverse. Si è inoltre preferito non definire un tema, consentendo, in questo modo, la piena libertà di espressione. Appare chiaro, quindi, come lo sguardo portato da questa antologia sul panorama della poesia italiana contemporanea rappresenti una campionatura assolutamente parziale. [...] Autori inseriti: Sebastiano Aglieco, Corrado Bagnoli, Corrado Benigni, Anna Maria Farabbi, Stefano Guglielmin, Vivian Lamarque, Annalisa Manstretta, Riccardo Olivieri, Paolo Pistoletti, Francesco Tomada, Marco Bellini, Paola Loreto, Piero Marelli, Edoardo Zuccato. -
L' arte sottile dell'elusione
Autori inseriti: Michele Lionetti, Alessandro Lanucara, Mariagabriella Licata, Natalina Riccio, Lucianna Argentino, Giuseppe Vetromile, Maricla Di Dio Morgano, Giuseppe Meluccio, Davide Rocco Colacrai, Carmelo Consoli. -
Incerte sospensioni. Sessantasei cornici in versi
"Le """"incerte sospensioni"""" di Giovanna Visco sono la fine di un inizio. Parole avvenute in un chiasso d'altre parole, che assumono il canto di una massima liturgica. Raramente accade di cogliere tale compiutezza e tale compitezza tra le regole grammaticate del verso. A lei accade il linguaggio ordinario, diremmo """"volgare"""" se non temessimo la comparazione dantesca, eppure tutto le si sublima d'improvviso. L'Autrice giubila in un lento e caldo abbraccio che diviene strappo e congiunzione, come sempre accade a chi della critica (""""politica"""") fa una supplica e una redenzione"""". (Dalla prefazione di Felice Casucci)" -
Non si muore di notte
"Ho atteso per molte notti lo stesso sogno"""", confessa Vanina Zaccaria nella poesia che inaugura questo suo primo volume in versi. Volume che peraltro si colloca proprio lì, nel territorio senza confini e senza certezze del sogno, una presa di possesso tanto caparbia quanto malinconica, a circoscrivere, o meglio: a circumnavigare un universo onirico diluito in sequenza, per fotogrammi successivi, inquadrature piene ma sfocate, quasi virate in seppia, che fissano ed allo stesso tempo dissolvono paesaggi e personaggi, inermi lacerti di un mondo comunque materiato di Storia; e di storie. [...] (dalla nota di lettura di Edoardo Sant'Elia)." -
Proprietà dell'attesa
"Di che sogno io sono? abito in franchigia (diversi anni fa ero un uomo) ora non c'è più alcun simbolo e il sogno non è mai stato così opaco e non mi abito più dentro : la casa è questa attesa fatta di amaro e di speranza in bilico sul silenzio """"" -
La voce sognante
"[...] Fatta questa premessa, ritengo di poter affermare con una certa sicurezza che la Frati sia una poetessa neo-lirica, che si contraddistingue per l'icasticità di alcune immagini e per l'epigrammicità, peraltro legittima considerando i componimenti aforistici dell'ultimo Montale e di Caproni ma anche di alcuni esponenti della linea lombarda come Nelo Risi e Luciano Erba. Alcune sue clausole sapienziali - ad esempio """"Ipotesi"""", """"I ricordi"""", """"Il libertino"""", """"Anima in travaglio"""", """"Ricucitura"""" - si rifanno alla tradizione dell'ultimo novecento italiano. Sono in perfetta linea con la brevitas di alcuni grandi poeti contemporanei. È una poesia, al tempo stesso ragionativa ed evocativa, generata da una tensione gnoseologica, da una urgenza di verità. La carica evocativa delle liriche è data dall'analogismo, soprattutto nella prima parte. Più rare invece le similitudini, nonostante la sua razionalità vigile. Lo scarso impiego di deissi sta a significare la ricerca dell'oggettività o quantomeno di un discorso universale che valga per tutti."""" (dalla prefazione di Davide Morelli)" -
Il travestire dei geli
"Quella di Federico Pinzetta è poesia di misura e di macero. Perché l'autore brucia attorno al silenzio e alle sue venature, a volte brillanti, altre opache, ma sa anche contenere il grande argine della parola. E in questo tintinnare calmo diversi, le voci del silenzio abitano le parole ancor prima che si stendano sul foglio. In definitiva, questo sorprende di un autore così giovane, qui alla sua prima prova: scivolare nella tradizione senza risuonare il ridondante, anzi, creando micro realtà sensoriali che inducono il lettore a definire il silenzio proprio grazie alle parole che in fin dei conti non annunciano né cantano, ma si sottraggono ancor prima all'intenzione di essere scritte. [...]"""" dalla introduzione di Antonio Bux." -
Lì un tempo fioriva il mio cuore
"Poesia. Amore viscerale espresso nell'età dell'innocenza. Recitata, declamata tra i banchi di scuola. Sulle mani, solchi musicali, consumati a quattro anni con corde di chitarra rosso fuoco prometeico. Percezione della bellezza. Ascoltare, ascoltarsi. Suoni e assonanze, rime dell'infanzia. Appoggiare la parola. I modi alternati. Sentir nascere in sé il desiderio, la voglia, l'iniziazione all'estetica, al senso etico del mondo. Nessuna morale, atto primigenio ancestrale, espressione del racconto, dell'affabulazione, del godere la creazione universale. Cielo e terra fusi. Non è dato conoscere per chi o per cosa. Presenza ed esistenza, estatica la vita scorre piena e assume densità consistente. Maturità precoce si potrebbe dire, ma non senza lo svantaggio dell'inseguimento. Col fiato addosso non conviene girarsi a guardare. Si rischia il panta rei. Liquefa il mondo sin dagli albori. Incandescente l'attesa a raffreddarsi. Si svuotano gli spazi. Si cercano adattamenti, complementi, supplementi. Sommatorie d'angoli. Geometrie degli asintoti. Polifonie. Sintonie. Sinfonie. Tutto risuona. Da soli non si va da nessuna parte. Questo è certo. La certezza racchiude l'intera probabilità. La probabilità è indeterminazione. Coesistenza di opposti e intermediazione."""" (Dall'Introduzione dell'autore)" -
La sagoma
“La favola, quella che si distingue per le carinerie stereotipate e l’happy end del genere, stavolta non può che essere a contraggenio e quindi materiarsi e tingersi di crudeltà; e infatti Celeste, seguita in alcuni momenti apicali dei primi suoi anni di vita, si muove in una famiglia di mostri – beninteso i mostri piccoli piccoli e inconsapevoli di una quotidianità comune e diffusa: sagome di mostri. […] Nondimeno Daniela Carmosino conosce bene e spende al meglio il talento della leggerezza; e se la sua scrittura, come struccata, reca le evidenze cosali e ponderali di fatti, pure si praticano abili manovre di alleggerimento che conferiscono lucentezza e fascino alla struttura del linguaggio”. (dall’Introduzione di Marcello Carlino) -
L' estetica del cielo
L'Opera prima L'estetica del cielo di Gaia Luciani è poesia di ricerca, una prova accurata e studiata che, attraverso l'approfondimento e la compiutezza delle quattro sezioni del libro, ci fa apprezzare tematiche sottese al bisogno di amare come l'unico richiamo di esistere. Approfondendo la nuova libertà delle parole, i neologismi, le metafore, anche l'oggetto diventa concetto mostrando articolazioni stilistiche che restano continuamente in relazione con la realtà e l'infinito. È soprattutto nell'infinito che si manifesta la specificità dell'atto poetico prendendo coscienza che il logos può essere pericoloso, tagliente, ma anche logico, scienza, salvezza e dominio del concettuale. Quindi, i desideri, gli affetti mutilati, il dolore, l'ansia e la rabbia delle nuove generazioni diventano un serbatoio di momenti e luoghi in cui la poesia rimane l'armamentario privilegiato per cominciare da noi stessi l'impresa umana sulla terra.