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La chiave dell'Altopiano. Maggio 1916: la caduta di Cima Portule, la battaglia decisiva della Strafexpedition
La caduta di Cima Portule nel maggio 1916 segnò una svolta decisiva dell'offensiva austriaca sul fronte dell'Altopiano. Per la sua riconquista, che rimarrà un autentico incubo per Cadorna ed il nostro Comando Supremo, si combatterà nell'estate del 1917 la ""battaglia dell'Ortigara"""". In questo libro la battaglia viene ricostruita nei suoi dettagli e nelle svolte decisive, attraverso le testimonianze dei protagonisti di ambo gli schieramenti."" -
Molti non tornarono. Il destino di cinque soldati italiani nella grande guerra
Narrare la storia di cinque per esemplificare il destino di molti; potrebbe essere questa la sintesi di un volume nato dalla volontà dell'autore di raccontare le vicissitudini belliche di cinque soldati italiani sui più sanguinosi fronti della Grande Guerra. La storia del singolo diviene quindi paradigma e modello del destino di molti che si avviarono in marcia verso un fronte senza ritorno. Ma il volume non vuole essere una semplice analisi di ricordi e storie dal fronte, una fredda raccolta di nomi sull'elenco dei caduti, quanto un più ampio affresco di come queste vite si siano spesso inconsapevolmente intrecciate a pochi passi le une dalle altre, condividendo l'angusto spazio di una trincea o anche solo il tepore di un pasto caldo. Ed è proprio in quest'ottica che si è voluto dare ampio spazio ad un apparato fotografico che segue passo passo le vite dei nostri protagonisti, fissando, con la forza evocativa delle immagini, istanti, emozioni e momenti a cent'anni di distanza. -
Gorizia 1916. 9-17 agosto: la 6° battaglia dell'Isonzo
Molta della letteratura di guerra è passata per Gorizia; da città ""simbolo"""", cantata nel poemetto nazionalista di Vittorio Locchi, a """"maledetta"""", nell'ancor più famoso ritornello di una canzone popolare. Ed è proprio in quel mese decisivo per Gorizia, l'agosto 1916, che l'autore ci trasporta attraverso le fasi decisive della battaglia, con un'accurata analisi giorno per giorno delle forze in campo, fino alla conquista del celebre """"Vallone"""", divenuto poi, al contempo, odiato e rimpianto ricovero dei molti fanti italiani che lì passarono, spesso senza farvi più ritorno. Un puntuale apparato cartografico e fotografico, in parte inedito, completa il volume."" -
Lettere dal fronte. Un carteggio autentico, un amore più grande della guerra
"Benissimo, sempre!"""" così si concludevano molte delle lettere inviate dall'autore durante la Grande Guerra, poche semplici parole che racchiudevano le speranze e la voglia di vivere di un giovane che, come molti suoi coetanei, era stato strappato ai suoi affetti e alla sua città, Vicenza, per essere catapultato nel tumultuoso caos della guerra. Ma la guerra non fu vissuta e subita solo da chi si trovava al fronte; genitori, mogli e fidanzate dei soldati convivevano ogni giorno con le dure privazioni che la guerra imponeva ma soprattutto con l'angoscia per il destino dei loro cari. È anche alla loro storia che Ausonia da voce nelle sue missive, cariche di affetto, indirizzate a Giuseppe. Le loro lettere, eccezionalmente giunte integralmente fino a noi, sono state accuratamente scelte dalla curatrice, loro diretta discendente, e collegate fra loro da interludi storici creando un vero e proprio percorso nella memoria che intreccia le loro vite ai destini del nostro paese." -
A colpo sicuro. I tiratori scelti dell'Esercito italiano dal secondo dopoguerra agli anni 2000
L'autore, comandante dell' 11 Reggimento Bersaglieri durante la battaglia dei ""Due Ponti"""" di Nassiriya (14-16 maggio 2004) e decorato con la Croce d'Oro al Merito per questa operazione, trasferisce tutte le sue competenze tecniche in questo volume che ripercorre lo sviluppo della figura del tiratore scelto nell'Esercito Italiano dal secondo dopoguerra fino alle recenti operazioni in Bosnia, Kossovo, Iraq e Afghanistan. Particolare risalto viene dato all'addestramento di queste Forze Speciali e all'evoluzione degli armamenti da esse impiegati, tra cui i fucili di grosso calibro e le armi d'assalto."" -
Generali in guerra. Da Caporetto a Vittorio Veneto
Il volume, costruito secondo una struttura speculare, ricostruisce, attraverso il diario inedito del Generale di Divisione Alberto Michele Cangemi e le relazioni ufficiali del Maresciallo d'Italia Enrico Caviglia, alcuni dei principali avvenimenti bellici della Prima Guerra Mondiale sul fronte italiano. Particolare attenzione viene riservata al fronte dell'Isonzo, dove entrambi operarono fin dai difficili giorni che seguirono Caporetto. Furono in seguito attivamente impegnati a gestire la ritirata delle truppe italiane fino al Piave, ponendo le basi per quella che sarà la vittoriosa resistenza opposta su questa estrema linea difensiva fino al contrattacco italiano e alla vittoria finale. Una narrazione ricca di dati storici ci permette di rivivere quelle giornate decisive, prendendo parte alle difficili scelte che dovettero prendere i nostri Comandi. -
Alpi Carniche. Alpi Giulie. 18 itinerari storico escursionistici sui luoghi della grande guerra
Ancor oggi, preservato dal turismo di massa, il vasto fronte montano delle Alpi Carniche e Giulie costituisce un ambiente pressoché incontaminato e ricco di storia. Attraverso le parole di una guida d'eccezione, Hans Lukas, ex combattente ritornato negli anni '30 del secolo scorso a calcare quegli stessi sentieri e mulattiere percorsi nei lunghi mesi di guerra, il lettore è guidato sui monti e lungo le valli di questo dimenticato fronte. Ma il racconto di Lukas è anche un invito per l'escursionista moderno a ricalcare le sue orme, invito prontamente raccolto da Mario De Biasio che ci guiderà alla riscoperta di monumenti, fortificazioni, trincee e gallerie militari ma anche di un paesaggio naturalistico che sa riservare, dopo ogni salita, un panorama unico e suggestivo. -
La croce in trincea
210 fotografie inedite. -
Ho visto ridere le beccacce. Storie di cacciatori, di animali e di vino
Quello che a volte succede intorno alla caccia e quasi mai si racconta. Potrebbe essere questo il filo rosso che collega fra loro i 10 racconti brevi, tratti da fatti realmente accaduti, che vedono come protagonisti dei cacciatori. Storie che hanno poco dell’aspetto ferino associato alla caccia e in cui è il cacciatore a diventare, spesso suo malgrado, preda di situazioni comiche. -
Lungo le antiche vie. In Trentino-Alto Adige, Veneto e Emilia Romagna
430 km dal Passo del Brennero a Ferrara a contatto con la natura, la storia e l'arte lungo la via Romea, la via Claudia Augusta e il cammino di Sant'Antonio tra boschi secolari e vigneti, seguendo il placido corso dei fiumi Isarco, Adige e Brenta. Un viaggio da vivere tutto d'un fiato, a piedi o in bicicletta, o da assaporare a tappe più brevi riscoprendo, lungo il percorso, le innumerevoli bellezze storiche e artistiche che questi territori racchiudono. Tutte le informazioni utili per programmare il viaggio e mettersi in cammino, con descrizioni aggiornate e verificate tappa per tappa, carte dettagliate in scala 1:50.000, dove dormire e mangiare, i luoghi da visitare e le migliori varianti a piedi ed in bicicletta. -
Il cammino Jacopeo di Le Puy. Verso Santiago lungo la via Podiensis
Da Le-Puy-en-Velay, nell'Alta Valle della Loira, fino Saint-Jean-Pied-de-Port ai piedi dei Pirenei, porta del cammino Jacopeo di Spagna. Quasi 800 km lungo una storica via di pellegrinaggio, citata anche nel Codice Callistino del XII secolo. Una guida del più noto e frequentato cammino Jacopeo di Francia, che si snoda fra le regioni dell'Auvergne, della Languedoc-Roussillon, del Midi-Pyrénées e dell'Aquitaine. Ventinove tappe, con varianti per camminanti e ciclisti, per scoprire un territorio fra i più suggestivi di tutta la Francia, costellato di castelli e borghi medioevali adagiati fra verdeggianti colline. Tutte le informazioni utili per programmare il viaggio e mettersi in cammino, con descrizioni aggiornate e verificate tappa per tappa, carte dettagliate in scala 1:50.000, dove dormire e mangiare, i luoghi da visitare e le migliori varianti a piedi o in bicicletta. -
Requiem del pellegrino. Incontri e silenzi lungo i cammini d'Europa
"Questa non è la mia storia o un entusiastico racconto di viaggio, di quelli che sempre più spesso affollano gli scaffali. Sono passati tredici anni da quando mi misi per la prima volta in viaggio sul Cammino di Santiago, tredici anni e il cerchio ormai si è chiuso, ma forse le domande sono rimaste ancora quelle di allora. Ho camminato e pedalato per 18.000 e più chilometri dopo che un calcio violento mi spinse sulla strada, ho attraversato un pezzo d'Europa, partendo più volte anche da casa, verso mete di cui avevo letto e studiato fin da giovane universitario. Ma perché da solo? Non ho mai saputo dare una piena risposta a questa domanda, spesso ripetuta fino alla nausea da amici e famigliari. Come spiegare che sui cammini, come nella vita, non si è mai soli ma in perenne compagnia di se stessi, della nostra storia, di quello che siamo stati o avremmo voluto essere, di ciò che a volte semplicemente abbiamo paura di vedere? È forse questo, in un mondo sempre più frenetico e consumistico, il fascino delle antiche vie, sentieri imboccati per le più svariate ragioni, ma capaci di farci riscoprire noi stessi per poi saper condividere la nostra esperienza con gli altri."""" (L'autore)" -
In guerra con la Terza armata
«L'Invitta», appellativo che la Terza armata si guadagnò sul campo, prese parte a tutte le fasi del conflitto sul fronte italiano. Dalle sanguinose ""spallate"""" sul Carso alla difesa della linea del Piave, fino alla vittoriosa avanzata finale. Fra le sue fila combatterono Enrico Toti, Francesco Baracca, Benito Mussolini, Giuseppe Ungaretti e Gabriele d'Annunzio. I diari di guerra del Generale Augusto Vanzo costituiscono quindi un inedito e privilegiato punto di vista su alcuni degli avvenimenti che maggiormente influenzarono le sorti del conflitto. Nella sua funzione di Capo di Stato Maggiore d'Armata, Vanzo fu direttamente coinvolto nelle decisioni del Comando Supremo, al quale non risparmia qualche motivata critica, dovendosi spesso confrontare anche con figure di spicco come Luigi Cadorna e il duca d'Aosta Emanuele Filiberto. I suoi scritti ci permettono quindi di entrare nelle logiche dei comandi, di valutarne le scelte e di comprendere più in profondità le ragioni che portarono alla disfatta di Caporetto."" -
La difesa antigas nella Grande Guerra. Le maschere antigas, le protezioni per il corpo, le protezioni collettive e per gli animali di tutti gli eserciti
La Prima Guerra Mondiale fu il primo conflitto dove si fece un largo uso delle armi chimiche. Gli Alti Comandi si resero conto fin da subito che questa nuova arma avrebbe potuto decidere in modo determinante le sorti del conflitto. I continui miglioramenti e perfezionamenti dei dispositivi di protezione individuale e collettiva, studiati, sperimentati e realizzati dalle componenti tecniche degli eserciti belligeranti riguarda un aspetto della Grande Guerra spesso trascurato dalla storiografia moderna. Il presente studio vuole, per quanto possibile, colmare questa lacuna attraverso la descrizione tecnica e la ricostruzione storica di come nelle nazioni in lotta venne affrontato e risolto il problema della difesa antigas. I ragguagli resi dai tecnici che ne furono gli artefici, le testimonianze di combattenti e tecnici che ne fecero diretta esperienza, i retroscena che turbarono valutazioni e scelte e le numerose immagini che accompagnano il testo, ne sono l'indispensabile corollario. -
Aminto Caretto. Una vita al fronte: dalle trincee della Grande Guerra alla campagna di Russia
Poche figure hanno attraversato la storia italiana del Novecento lasciando un ricordo così indelebile come quella di Aminto Caretto. In un secolo caratterizzato da due devastanti guerre mondiali incarnò al meglio la figura di soldato valoroso trascorrendo quasi tutta la sua vita al fronte. Già nella Prima Guerra Mondiale infatti, il giovane Capitano Caretto guidò con coraggio il Reparto d'Assalto della IV Brigata Bersaglieri in numerosi teatri operativi. Nel 1922 inoltrò domanda per essere dislocato presso le Truppe Coloniali d'Eritrea impegnate in Cirenaica. Nel 1940, promosso Colonnello, assume il Comando del Terzo Reggimento Bersaglieri. Sul fronte russo le terribili condizioni climatiche e la superiorità numerica dell'Armata Rossa rivivono attraverso i documenti dell'epoca e i diari reggimentali ricostruendo i nove cicli operativi che il Terzo effettuò tra l'estate 1941 e l'autunno 1942, e che culmineranno con la Battaglia di Natale. Attraverso la figura di Aminto Caretto l'autore non ripercorre quindi solo la storia del Terzo Bersaglieri, ma anche del Sesto, dell'Artiglieria a Cavallo e dei Cavalleggeri del Savoia Cavalleria e dei Lancieri di Novara. -
La battaglia dei ponti. Iraq 2004: Operazione Antica Babilonia III
Il 6 aprile del 2004 non fu un giorno come gli altri a Nasiriyah. L'ostilità delle fazioni armate sfociata negli scontri dei giorni precedenti preannunciava un'inesorabile deteriorarsi della situazione. Già dalle 3 le colonne delle Task Force avevano iniziato a muoversi mentre le Forze Speciali occupavano la sponda nord del ""ponte Charlie"""". Erano le avvisaglie di quella che verrà ricordata come la Battaglia dei Ponti. La Task Force 11, comandata dall'allora Colonnello Luigi Scollo, era l'unità di punta di tutto il nostro dispositivo militare a Nasiriyah e coinvolgeva non solo l'11º reggimento bersaglieri ma anche molti altri reparti delle Forze Armate italiane. Il volume non si limita ad una semplice analisi a livello strategico ma ripercorre nel dettaglio le operazioni, le comunicazioni fra le pattuglie e l'evolversi delle azioni attraverso il punto di vista di un comandante sul campo, in circostanze in cui ogni ordine è essenziale ed ogni decisione importante. La narrazione dei fatti si basa sui diari e gli appunti che l'autore prese nell'immediatezza degli eventi, accompagnati dalle mappe delle operazioni e da immagini inedite."" -
Spedizioni navali della Repubblica di Venezia alla fine del Settecento
Nella seconda metà del Settecento la Repubblica di Venezia si apprestava a vivere le ultime decadi della sua gloriosa storia. Nonostante ciò furono anni caratterizzati da un notevole fermento che videro la Serenissima impegnata a cercare d'imporre ancora una volta i suoi interessi nel bacino del Mediterraneo. Partendo quindi da un'analisi delle realtà politiche coinvolte negli scontri si passerà ad analizzare accuratamente la situazione della marina da guerra veneziana, con i suoi aspetti organizzativi, tecnici e strategici. Arriveremo quindi ad affrontare il lungo confronto, diplomatico e militare, con il Regno del Marocco e le Reggenze di Tripoli, Algeri e Tunisi fino alle campagne navali di Angelo Emo fra il 1784 e il 1786 contro il Cantone di Tunisi. Concludono il volume un'attenta analisi della disciplina a bordo dei vascelli veneziani e della situazione delle fortezze marittime e dei bastimenti dopo la caduta della Repubblica e il passaggio alla sovranità francese ed austriaca. -
Monte Grappa giugno 1918. Nelle memorie italiane e austro-ungariche
Dopo la disfatta di Caporetto gli Alti Comandi italiani si impegnarono per creare una nuova linea difensiva, della quale il Monte Grappa diveniva uno dei pilastri imprescindibili. Fu infatti fra le cime e le valli di questo massiccio che si giocò, nel giugno del 1918, la partita decisiva per decidere le sorti del conflitto, e fu sempre qui che gli austro-ungarici andarono più vicini a coronare il sogno di quattro anni di guerra. Questo volume ripercorre quei giorni e quelle ore di lotta valendosi di materiali d'archivio in parte inediti e delle memorie dei protagonisti, sia italiani che austriaci, fra cui il Maggiore Giovanni Messe, comandante del IX Reparto d'Assalto, e il Generale von Bardolff, comandante della 60ª Divisione del I Corpo d'Armata. -
Gli sniper russi. Dalle origini alla guerra in Siria
Il tiro di precisione nell'esercito russo vanta una lunga e gloriosa tradizione. Resa celebre dal film ""Il nemico alle porte"""" e dal personaggio storico di Vasilij Zajcev la figura del tiratore scelto ha visto una costante evoluzione, dalle esperienze della Seconda Guerra Mondiale passando per l'Afghanistan e la Cecenia fino all'impiego attuale in Siria nella lotta al terrorismo. La trattazione storica trova il suo naturale completamento in un'analisi tecnica dell'evoluzione del fucile di precisione, del suo munizionamento e delle ottiche."" -
La Gioconda con i baffi?!? Introduzione (facile) alla storia dell'arte moderna
La capacità di scoprire, guardare e leggere l'arte si sviluppa soprattutto nell'età in cui pensiamo che la vita sia un continuo presente. I ragazzi vivono sensazioni e ""respirano"""" immagini, inconsapevoli dell'influenza che gli artisti moderni hanno esercitato nel nostro modo di osservare il mondo. Questa guida ripercorre il Novecento, che ha visto susseguirsi movimenti artistici e avanguardie che hanno scardinato preconcetti e sicurezze apparentemente acquisite. Il volume è uno strumento per avviare i giovani alla comprensione delle complesse poetiche artistiche dall'Impressionismo alla Metafisica, da Monet a Savinio. Cartoline, spunti biografici, letteratura e poesia facilitano la conoscenza dell'arte del Ventesimo secolo.""