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L' indiana di re. Repertorio per il nero
L'Indiana di re, o Est-Indiana come è più frequentemente chiamata in Italia, è forse la più romantica tra le risposte del Nero a 1.d4 - un tratto che l'accomuna alla affascinante variante del Dragone della Siciliana. Non è affatto un caso che essa abbia occupato un posto di rilievo nel repertorio di grandissimi campioni quali Isaak Boleslavskij, David Bronstein, Bobby Fischer e Garry Kasparov. Oggi è stabilmente nel repertorio di Teimour Radjabov. Più volte data per morta e puntualmente risorta, è certo l'arma principale del Nero quando vuole tentare di vincere contro l'apertura di donna. In questo suo secondo lavoro teorico, che segue il grande successo internazionale de La Slava Chebanenko, Victor Bologan fa ricorso a tutta l'esperienza che gli deriva dal gioco di alto livello e dal dottorato di ricerca in pedagogia per offrire ai sostenitori dell'Indiana di re un repertorio particolarmente aggressivo nella loro apertura preferita. Costruito con notevole coerenza, e con grande attenzione perfino per le linee secondarie (alle quali è dedicata tutta la Parte I del libro), il repertorio copre tutte le linee principali del Bianco: variante Averbakh, attacco Sämisch, attacco dei quattro pedoni, variante Classica e sistemi di fianchetto. Per ciascuna l'autore individua un sistema di gioco che offre al Nero il massimo delle possibilità e prospettive concrete di portare a casa il punto intero. -
Il ritorno del dragone. Da Botvinnik a Carlsen, le mille vite della feroce bestia siciliana
Il Dragone è un animale dalle mille vite, specie alla scacchiera. Alternando periodi di oblio a periodi di grande voga, la più nota bestia della scacchiera torna riportando in auge un'idea già sperimentata a suo tempo dal grande Mikhail Botvinnik: la sorprendente spinta in A6. Questa variante, nota con il nomignolo di ""Dragdorf"""" per essere un ibrido, per l'appunto, tra il Dragone e la Najdorf, è oggi sugli scudi anche grazie al convinto sostegno di Magnus Carlsen. Simon Williams, anche lui un adepto del Dragone, costruisce in questo libro un tagliente repertorio per il Nero fondato sulla più moderna tra le linee del Dragone. Grazie alla sua profonda conoscenza pratica, e alla sua personale formazione (è laureato in filosofia), l'autore presenta un libro che è allo stesso tempo istruttivo, estremamente godibile e molto aggiornato dal punto di vista teorico, con la giusta attenzione ai temi strategico-tattici e alle finezze tipiche del gioco moderno quali ad esempio l'importanza dell'ordine di mosse."" -
La buona fama nella vita ecclesiale e la sua protezione nell'ordinamento canonico
L'enorme drammaticità ed attualità del problema della diffamazione nella vita ecclesiale ha spinto l'autore del presente lavoro ad operare un'indagine approfondita su come il diritto della Chiesa consideri e tratti la lesione della buona fama causata o subita da un battezzato cattolico, oppure subita dalla Chiesa in quanto tale o da realtà ecclesiali (movimenti ecclesiali e/o nuove comunità) da essa riconosciute e/o in essa legittimamente viventi ed operanti. -
Sine dominico non possumus. I martiri di Abitene e la Pasqua domenicale. Testo latino e italiano
La traduzione, chiara e scorrevole, segue molto fedelmente il testo latino ed è accompagnata da un ricco corredo di note, linguistiche, storico-culturali, biblico-patristiche, che rendono più fruibile il testo. Sine dominico non possumus: «Senza il dominicum non possiamo». La testimonianza che i martiri della cittadina africana di Abitene (nell'odierna Tunisia) resero a Cristo durante la persecuzione di Diocleziano, agli inizi del IV secolo, si può ricondurre tutta a questa confessione di fede: sono stati arrestati mentre celebravano il dominicum; il dominicum è l'unica loro ragione d'essere; e per averlo celebrato vengono torturati e messi a morte. -
Il carabiniere «nonno Antonio». Un pensionato in cattedra
I nostri ragazzi sono sani, sono concepiti sani: deviano se l'ambiente attorno è deviato, anche se la devianza degli adulti può essere senza causalità colpevole, ma per stanchezza, per impreparazione, per l'affermazione del proprio ruolo di educatori e non per l'interesse di quanti si ha l'intenzione di educare. -
Maria non senza Israele. Una nuova visione del dogma sull'Immacolata Concezione. Vol. 3: Maria. L'immagine dell'Israele redento.
Si Maria, quella che noi chiamiamo la Madonna! Tu sai che era una giovane donna ebrea? La madre di Gesù, la sposa di Giuseppe. Questa ragazza ebrea, dall'inizio della sua vita si è fatta sempre forte per combattere il coacervo di male che esisteva attorno a lei nel suo popolo per le tante confusioni della gente del stesso popolo. Questo coacervo di male è ciò che noi cristiani chiamiamo ""peccato originale"""", che non è la mela fatta mangiare da Eva ad Adamo, ma la cattiveria umana, dalla quale Maria ci suggerisce di uscire! Non è il Battesimo a toglierci il peccato originale, ma la grazia di Dio che ci aiuta nella quotidianità."" -
Società complessa e identità plurali
Nell'ambito delle scienze umane vi è, attualmente, una particolare attenzione alla dimensione intersoggettiva e all'identità unitaria e dinamica del soggetto. Una prospettiva diversa rispetto al passato, nella quale era dominante l'idea di comprendere l'umano in modo isolato e irrelato. Al cogito che si immedesimava, in modo assoluto, con la sua sola coscienza, eliminando e ritenendo insignificanti tutte le altre dimensioni, si affiancano, oggi, nuovi paradigmi profondamente legati alla corporeità, alle emozioni, alle passioni e al contesto ambientale. Non vi può essere separazione e contrapposizione tra il logico e l'emotivo. Alla razionalità chiusa in stessa, alla ricerca di una assoluta purezza, scevra da ogni contaminazione con l'imprevedibile e la possibilità, si fa strada una razionalità aperta, dove il soggetto è parte integrante del processo conoscitivo e di tutte le forme interpretative della realtà. Di fronte a questi scenari il pensiero teologico è invitato a porsi in ascolto e, in una lettura più profonda, prenda in considerazione la corporeità, le emozioni e il sentire delle passioni. -
Memoria, fedeltà, profezia. Mistagogia e nuova evangelizzazione
Nel libro, seguendo il titolo, puoi trovare: Memoria: come fare ""memoria"""" della Croce di Cristo; Fedeltà: come essere fedeli ad essa, vivendo l'impegno quotidiano """"del ben fare"""" in ogni momento e attività; Profezia: come i nostri pensieri, azioni e parole possono avere il sapore dell'Amore di Dio; come famiglia, parrocchia e luoghi del nostro vivere saranno annuncio profetico della società più umana che si può costruire! Se quelli che incontriamo guarderanno a noi come ad una società più umana, formata alla """"vita buona"""" del Vangelo, nel rispetto della nostra """"materialità"""", testimonieremo la risurrezione di Cristo e nostra."" -
125 anni della parrocchia Sacro Cuore in Bari dal 1887 al 2013
La storia della parrocchia S. Cuore (che ha acquisito questa denominazione solo nel 1956 e ne vedremo il motivo), mentre è sorta come parrocchia di Sant'Antonio perché trovò la sua sede nella Chiesa di Sant'Antonio, già esistente, corre parallela con la storia delle altre 7 parrocchie, che hanno avuto la stessa data di fondazione cioè il 21 giugno 1887, ma con l'inizio concomitante dell'attività parrocchiale solo il 1° ottobre 1887. -
Caro papa Francesco ti vogliamo contento: impariamo a leggere la Bibbia
La Bibbia non è il libro delle buone maniere o dei pensierini della notte o per cominciare bene la giornata, o della spiritualità a poco prezzo! I libri della Bibbia hanno richiesto, nel corso del tempo, una moltitudine di redattori che hanno raccontato le esperienze religiose dei personaggi del popolo ebreo. I ministri della Parola che non spiegano le fonti delle sacre Scritture sono come coloro che Gesù rimproverava: «Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che chiudete il regno dei cieli davanti agli uomini; perché così voi non vi entrate, e non lasciate entrare nemmeno quelli che vogliono entrarci» (Mt23, 13); «Guai a voi, dottori della Legge, che avete portato via la chiave della conoscenza; voi non siete entrati, e a quelli che volevano entrare voi l'avete impedito» (Lc11, 52). -
Fra' Diavolo. L'estetica della guerriglia
La guerriglia, quella vera, non è una posizione ideologica. La guerriglia è uno stato di fatto, una necessità per chi la attua. Viene condotta sul campo, e solo lì può rivendicare il suo diritto d'esistenza. E la guerriglia, parola tornata oggi così di moda, l'ha inventata Fra' Diavolo. Per lo meno qui, in Italia. Vissuto tra la fine del '700 e l'inizio dell'800, giustiziato per impiccagione a Napoli a soli 35 anni, Fra' Diavolo fu brigante sanguinario prima, membro dell'esercito borbonico poi. Capo di ribelli e bande contadine fece della guerriglia il suo mestiere, con una spregiudicatezza che ancora oggi destano curiosità e ricerche. Fra' Diavolo fu, soprattutto, un personaggio ambivalente tanto da sembrare un moderno a tutti gli effetti. -
William S. Burroughs. The black rider
Burroughs ha trascorso un'esistenza selvaggia e sregolata, seguendo le sue visionarie intuizioni non meno di un tragico destino. Kerouac così lo descrive: ""Alto un metro e settanta, strano, inscrutabile, ordinario, come un timido impiegato di banca"""". Tossicomane, fuorilegge e vagabondo perennemente in esilio, William Burroughs uccise la moglie in circostanze mai del tutto chiarite e perse tragicamente il giovane figlio. Ma non ne fu particolarmente turbato. Conobbe la prigione, i bassifondi, la giungla e la follia. Sperimentò tutti i meandri oscuri della vita, dalle droghe alla solitudine, e li celebrò in una scrittura volutamente frammentaria e frenetica che nel tempo ha ispirato intere generazioni di autori e musicisti."" -
Sospesa
Margherita è una qualunque ragazza di diciotto anni alle prese con la vorticosa vita dell'ultimo anno di liceo, scandita da interrogazioni, uscite con le amiche, primi amori. Una vita normale, come tante. Ma il cuore di Margherita continua a essere sospeso tra il mondo in cui vorrebbe trovarsi e quello in cui si trova costretta a vivere, tra l'amore ingenuo con il ragazzo che sembra perfetto e il sesso travolgente con l'uomo che ha sempre desiderato. Sospesa tra un'esistenza fatta di razionalità e certezze e un'esistenza dove tutto può accadere, anche l'impossibile, Margherita riuscirà a conciliare i suoi sogni d'adolescente e il suo ingresso nell'età adulta. Ma a quale prezzo? -
Ernest Hemingway. Afraid of nothing
Alcool, donne meravigliose, tradimenti, corride, safari, avventure in guerra, amicizie profonde e clamorosi incidenti, scandiscono il tempo della vita di Hemingway, vita inquieta e senza sosta. Amato e odiato senza mezzi termini, artista di grande integrità morale e scandalosamente vizioso, Hemingway trasforma irrimediabilmente ogni giorno della propria vita in letteratura e leggenda e converte l'inevitabile sconfitta di un'esistenza troppo intensa in uno scarno e perfetto breviario per sperduti cavalieri, erranti nella legione straniera della modernità. -
Una storia irreale
Il volume è ispirato a un personaggio realmente esistito, l'esploratore Mungo Park (1771-1806) di cui il protagonista porta il nome. Park si ritrova senza che se ne renda conto in una dimensione parallela a quella terrestre, nella quale la realtà assume toni angosciosamente surreali e completamente rovesciati. In un'epoca di dominante colonialismo da parte delle potenze europee, qui sono i ""neri"""", i selvaggi, la razza dominante, mentre i bianchi, definiti """"subumani"""", dalle fattezze distorte e ripugnanti, sono relegati come schiavi nel sottosuolo. Insieme a questo rovesciamento di valori, in questo mondo """"all'incontrario"""", si trovano invenzioni tecnologiche che erano completamente sconosciute per l'epoca."" -
Steve Jobs. Giù le mani dal guru
Il volume: ''Siate affamati. Siate folli."" Ecco la ricetta di Steve Jobs per i giovani. Non solo la ricetta per il successo, ma la via per la felicità. La vita di Jobs è straordinaria: a vent'anni fonda Apple, nel 1976; nel 1984 esce il primo Macintosh; nel 1.995 sbanca con Toy Story, primo lungometraggio digitale di Pixar; nel 2001 inizia la rivoluzione musicale dell'iPod. Geniale, ribelle e alternativo. Ennesima incarnazione del mito americano: orfano, inizia a giocare con i computer in un garage, e finisce nel consiglio d'amministrazione di colossi come Apple e Disney, uno dei dieci uomini più ricchi del mondo. Ma Steve Jobs non è semplicemente uno scaltro imprenditore è un perfetto guru contemporaneo. Diffonde una vera e propria religione della creatività: se vuoi essere come lui, comincia a usare i computer con la mela. Chiudi gli occhi, ascolta l'iPod, e sogna un mondo nuovo."" -
Bill Gates. Non aprite le finestre
All'età di 13 anni William Henry Gates III mette le mani su un computer della General Electric e inizia la ""strada che porta a domani"""". Oggi Bill Gates, capo assoluto della Microsoft Corporation, è l'uomo più ricco del mondo e il più invidiato. Nonostante le numerose accuse e sentenze di violazioni sulla legge che regola il monopolio, continua a voler essere il protagonista dei principali cambiamenti in corso nel mondo. Più di due computer su tre girano con un sistema operativo creato da Microsoft. Nonostante l'annuncio di voler lasciare la guida dell'azienda entro il 2008 e di volersi dedicare completamente alla fondazione che porta il suo nome, Gates continua a lanciare sfide al mercato. Classico stile da nerd, tutti hanno avuto in classe un Bili Gates: brutto e troppo timido per poter esprimere la propria genialità, sembra quasi che stia vivendo il proprio momento di gloria, vendicandosi di tutti i torti subiti. La storia di una rivincita che non sembra riuscire a placare mai la propria sete."" -
La mia Lazio. L'avventura nel meno nove e altre storie biancocelesti
Dal leggendario gol di Fiorini che evitò il baratro della Serie C, ai successivi spareggi che tolsero definitivamente la Lazio dall'inferno. I momenti topici di una delle stagioni più importanti della storia biancoceleste rievocati da un testimone oculare, uno che il 5 luglio 1987 era confuso nella marea biancoceleste che affollò la curva del San Paolo per assistere all'atto decisivo, lo spareggio con il Campobasso. Il racconto di quei momenti è il filo conduttore di un'opera che spazia a piacere in altri momenti e personaggi di intensa Lazialità. -
Monelli d'Italia. Cronaca di un mondiale di tante parole e pochi fatti
Il mondiale sudafricano nelle dichiarazioni dei protagonisti, italiani e non: calciatori, tecnici, giornalisti, politici. Frasi talvolta profetiche, talvolta banali, spesso baldanzose e roboanti, salvo essere clamorosamente smentite dai fatti, fino a generare un effetto quasi comico. Specie nel caso degli azzurri, le parole della vigilia prefiguravano scenari ben diversi rispetto al clamoroso flop ottenuto sul campo. -
La Roma, storia e mito. Vol. 3: La rivoluzione di Dino Viola.
Il decennio tra il 1980 e il 1990 è un periodo straordinario per la storia giallorossa, costellato di successi e di grandi emozioni, nel segno di Dino Viola. Nei suoi undici anni e otto mesi di presidenza la Roma vinse un campionato italiano (con 3 secondi posti) e 5 Coppe Italia, raggiungendo una finale di Coppa dei Campioni e una di Coppa Uefa. Si accentua, in questo periodo, la rivalità con la Juventus, che raggiunge il culmine con il contestatissimo gol annullato a Turone che costò ai giallorossi lo scudetto. Le crociate contro il Palazzo vedono il presidente giallorosso ora vittorioso, ora sconfitto. La sua morte ha un impatto pesantissimo sul popolo giallorosso, che rivede i fantasmi del passato quando arriva Giuseppe Ciarrapico. L'autore alterna la narrazione con le parole dei protagonisti tratte dai giornali del tempo.