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Il Palazzo degli affari di Carlo Mollino. Architetto d'autore nella storia della Camera di commercio di Torino. Con CD-ROM
Nel 1964 la Camera di commercio di Torino bandì un concorso per la costruzione della sua nuova sede, vinto da un progetto che prevedeva l'impiego di tecnologie e tecniche d'avanguardia: il Palazzo degli Affari venne progettato da un'équipe diretta da Carlo Mollino, intellettuale che fece dell'architettura la sua professione e la esplicò con raffinata competenza, esemplare ironia e autoironia, singolare attenzione alla tecnica. Su Palazzo Affari mancava fino a oggi un'opera che ne illustrasse i caratteri e le vicende costruttive. Questo libro racconta la storia della realizzazione di Palazzo degli Affari, un complesso iter lungo un decennio, e le sue peculiarità architettoniche, di utilizzazione, di adeguamento alle esigenze via via mutate. Completano il volume due portfolios fotografici, uno di fotografie d'epoca e sul cantiere di Palazzo Affari, e un secondo di fotografie a colori dell'edificio com'è oggi. -
Case di Milano
Continua la serie dei libri dedicati ad architetti, arredatori, interior designer, appassionati d'arte, innamorati della propria città e dei suoi aspetti più intimi. Questa è la volta di Milano, la città più internazionale e cosmopolita d'Italia. Un'autrice curiosa e una fotografa talentuosa sono entrate in oltre venti case, molte aperte per la prima volta, e hanno svelato attraverso la propria penna e il proprio obbiettivo, la dimensione privata e le parti più nascoste e sorprendenti della città. Loft, collezioni di arte contemporanea, collezioni d'arte antica, case d'epoca, creazioni di architetti e designer, personalissime sedimentazioni di anni di viaggi, di lavoro e di incontri, atelier aperti agli amici o case per famiglie numerose, appartamenti di single, terrazze inaspettate, giardini pensili o affacci su antichi chiostri, vie centrali e nuovi quartieri trendy, milanesi DOC o milanesi d'adozione. -
Case di Portofino. Ediz. italiana e inglese
Continua la serie dei libri dedicati ad architetti, arredatori, interior designer, appassionati d'arte, innamorati della propria città e dei suoi aspetti più intimi. Questa è la volta di Portofino, luogo unico al mondo, da ormai oltre un secolo buen retiro di intellettuali e scrittori, oggi anche di personaggi della finanza, dell'industria, della moda. Il sapiente occhio di un fotografo e la penna di una giornalista appassionata sono entrati in oltre venti case di uno luoghi più internazionali ed esclusivi del mondo: case solitamente inaccessibili al pubblico ed eccezionalmente aperte in questa occasione, per documentare dove e come vive chi di Portofino ha fatto la propria dimora o lo ha scelto come luogo per le vacanze. Uno sguardo intimo all'interno di abitazioni in riva al mare, nella quiete del Monte, in antiche torri d'avvistamento, cottage immersi nel verde, mulini recuperati, vecchie case coloniche, costruzioni rubate alla roccia, tutte con panorami senza eguali. Il risultato è un libro in cui i panorami sono parti integranti delle case stesse, che si fondono e si compenetrano nell'ambiente riprendendo negli arredi e nei decori i colori del mare e della natura che le circondano. -
L' Egitto a Torino
Rivelando il particolare legame tra Torino e l'antica cultura egizia, la pubblicazione raccoglie una ventina di saggi, originati dalle conferenze dei vari studiosi negli ultimi tre anni di attività dell'Associazione Amici Collaboratori del Museo Egizio di Torino: il filo del discorso ""egittologico"""" si dipana attraverso argomenti molto diversi fra loro, ma tutti di grande curiosità e fascino. Si va dall'Egitto dei Cesari e di Caligola a quello del trattato con gli Ittiti o al confronto dell'arte di Amarna con quella di El Greco. Non mancano riflessioni profonde sull'influenza della civiltà egizia sul mondo occidentale e moderno, ad esempio nell'arte o nelle concezioni religiose. Sono presenti anche originali ritratti di archeologi del passato, così come accurate descrizioni di alcuni tra i più recenti scavi in Egitto. I contributi del volume si devono a I. Singer, A. Bongioanni, F. De Salvia, G. Gianotti, A. Ferrari, F. Bottigliengo, E.M. Ciampini, J. Allen, L. Sist, G. Capriotti Vittozzi, E. Vassilika, M. Betrò, M. Marcolin, H. Satzinger, B. Moiso, G. Martin, S. Pernigotti, G. Rosati, C. Greco."" -
Storie di giardini. Vol. 2: 1800-1950. L'età d'oro del giardino borghese. Dal dopoguerra a oggi.
L'opera ricostruisce la storia e l'arte dei giardini nel mondo: il primo volume parte dalle radici simboliche precristiane, attraverso i giardini del Medio Oriente, di Roma, dell'Islam, della Persia, dell'India e dell'Europa rinascimentale e barocca. Il secondo descrive la parabola (e celebra le glorie) del giardino borghese dal 1800 a oggi, che presenta radicali differenze da quelli dei secoli precedenti, e in particolare la crisi del giardino architettonico a favore di quello ""naturale"""". Un excursus che delinea le influenze, le relazioni, gli sviluppi del giardino inteso come deposito di conoscenza, testimonianza del potere, rifugio dell'anima, fuga da una natura pericolosa o come ritorno a una natura a lungo dominata. Leggibile e divertente nonostante il taglio scientifico, l'opera è destinata al pubblico più vasto e agli addetti ai lavori."" -
Dizionario dei pittori piemontesi dell'Ottocento
Il primo censimento dei pittori piemontesi del XIX secolo: un'opera di riferimento indispensabile per storici dell'arte, studiosi, collezionisti, mercanti e appassionati d'arte. Mancava a tutt'oggi una documentazione completa e scientificamente corretta sulla pittura piemontese del secolo XIX, ancora poco indagata se non nelle più significative emergenze: il ""Dizionario della Pittura Piemontese dell'Ottocento"""" colma questa lacuna censendo per la prima volta, con dati certi e verificati, 1000 artisti, piemontesi di nascita e/o di operosità, dai maestri alle personalità minori, dagli innovatori ai discepoli, agli epigoni, ai ritardatari che rappresentano una ramificata e importante trama di cultura e di gusto. Curatore del Dizionario è Giuseppe Luigi Marini, noto conoscitore della pittura del XIX secolo, in particolare di quella piemontese, autore di monografie e curatore di importanti mostre proprio sui pittori pedemontani, da Grosso a Tavernier, a Maggi, da Pellizza da Volpedo a Fontanesi, da Quadrone a Delleani ecc. Un amplissimo corredo iconografico (circa 1200 fotografie) accompagna la schedatura biografico-critica, completa di una circostanziata bibliografia."" -
Ville, dimore e corti lombarde. Ediz. italiana e inglese
Un volume per chi ama il bello e il proprio paese che esplora il territorio lombardo, regione ricca di storia, tradizioni, arte, e generosa di paesaggi. Questo libro ne svela un angolo, incastonato tra Milano, la Brianza e i laghi, che sorprende per le sue dimore storiche, inserite nella splendida natura circostante, che hanno attraversato i secoli per essere ancora oggi vissute e amate da chi le abita e si sono aperte al pubblico con visite guidate o ambienti di rappresentanza dedicati all'ospitalità. Castelli medievali, palazzi cinquecenteschi, in cui risuona l'eco degli Sforza e dei Visconti; ville sul lago immerse in romantici parchi; arredi d'epoca e affreschi originali; biblioteche e archivi di famiglia; collezioni d'arte o sorprendenti musei raccontano un pezzo di storia di questa regione e di questo paese, il cui patrimonio architettonico, storico, artistico deve essere tutelato e valorizzato per il futuro, ma anche conosciuto, vissuto e goduto adesso. I nostri inviati sono entrati in sedici di queste dimore, alcune aperte per la prima volta, e ne hanno svelato la dimensione anche privata -
Case del Gavi e dintorni
Il Gavi è il territorio di confine tra Liguria e Piemonte. Vi si alternano colline e pianure, boschi e radure e nei suoi tanti piccoli fazzoletti di terra cresce la vigna da cui nasce il vino che porta il nome della regione. Il Gavi è un vino bianco ""cortese"""" ed elegante, la cui storia millenaria è legata a quella dell'antica Repubblica di Genova. Dalla Superba non arriva solo un lieve profumo di mare, quando lo scirocco riesce a scollinare e giungere oltre i duecento metri di altitudine, ma anche la secolare tradizione di tante famiglie che hanno scelto questa terra per l'attività agricola o vinicola, per il nobile passatempo della caccia. O, più semplicemente, per la villeggiatura. Le case del Gavi, dai nomi allegri che ne sintetizzano il carattere o la storia, sono abitazioni di campagna, cascine ristrutturate, ville, palazzi e castelli. Poco importa se hanno un.origine aristocratica o se erano invece le fattorie di un'azienda agricola. Oggi i loro muri racchiudono storie di gente che le ama, e con loro ama la natura che le circonda, le avvolge, le protegge."" -
Viaggio in 3-D nell'antico Egitto. Con gadget
Uno sguardo sulla terra dei faraoni attraverso immagini tridimensionali scattate con il più moderno ritrovato della fotografia di allora, la stereoscopia, tratte dal volume del 1908 ""Egypt Through The Stereoscope"""" del celebre egittologo statunitense James Henry Breasted (1865-1935). Breasted ebbe la prima cattedra di Egittologia degli Stati Uniti presso l'Università di Chicago, ove fu il fondatore del prestigioso Chicago Oriental Institute. La stereoscopia, rivoluzionaria tecnica fotografica di gran moda all'inizio del secolo scorso, permette di realizzare immagini che, osservate attraverso un apposito visore, appaiono tridimensionali, dando l'impressione di essere realmente nel luogo immortalato dall'obiettivo. Oggi, dopo più di un secolo, una selezione degli stereogrammi originali ritorna a vivere trasformata, mediante la tecnica anaglifica, in attualissime fotografie tridimensionali, da osservare con l'ausilio di occhiali 3-D allegati al volume: siti archeologici, città, usi e costumi del Paese con vedute che danno l'impressione di entrare nei luoghi stessi, paesaggi di un Egitto d'antan, sempre più rari in un mondo che cambia vertiginosamente, ma che riflettono le sensazioni di altri viaggiatori e archeologi di quegli anni. Commentano e arricchiscono le immagini brevi testi con curiosità su luoghi, personaggi e monumenti dell'Egitto antico e moderno."" -
Giansone. Alla ricerca dell'armonia nascosta
Personalità artistica prepotente e suggestiva, Mario Giansone (Torino, 1915-1997) fu scultore di profonda originalità e di elevata capacità tecnica, ma anche pittore, grafico, orafo, ideatore di tecniche sperimentali sull'arazzo. Uomo difficile, introverso, negli anni sempre più attratto dal paranormale e dallo spiritismo, si isolò in un mondo tutto suo, a proprio agio solo nell'insegnamento, ricordato ancora oggi dagli allievi come catturante e fascinoso. Questo volume vuole essere un ""risveglio della memoria"""" nei confronti di un artista a lungo dimenticato, mentore di una poetica che è visione, sottile dimensione esoterica, documento di una lezione che ha attraversato le sperimentazioni più avanzate del secolo scorso. Le tavole a colori di sculture, xilografie, incisioni, dipinti, disegni, arazzi, gioielli, sono suddivise per temi, dai gatti alle donne, dalla guerra al jazz. I testi sono di D. Alaimo, M. Basso, E. Debandi, G. Floridia, C. Fruttero, G.L. Marini, A. Mistrangelo, M. Pontet e C. Zanconato. Nel centenario della sua nascita, a Torino sono state organizzate mostre presso il Liceo Artistico Aldo Passoni, il Gruppo Ersel, Palazzo Saluzzo Paesana"" -
Great escapes in Piedmont. Ospitalità di charme in Piemonte-Charming hospitality in Piedmont. Ediz. bilingue
Un talentuoso fotografo piemontese - che non è solo un fotografo e che non è solo piemontese, perché sta per essere adottato dall'isola d'Elba - e un curioso giornalista romano - che non è solo un giornalista e che è anche milanese - invitano a viaggiare in alcuni luoghi da loro amati del Piemonte, del quale da lontano rimpiangono l'odore del verderame che si dà alle vigne all'inizio dell'estate, il profumo del mosto nelle borgate langarole, l'aroma naturale e quello un po' terroso del tartufo. E non c'è modo migliore modo che far sosta qualche giorno in castelli, cascine, ville padronali, monasteri ma anche vecchie abitazioni contadine, prima abbandonate e ora riportate a nuova vita con gusto e passione nel pieno rispetto delle antiche strutture e delle funzioni originali. Il libro ne propone quaranta straordinari esempi, resort e relais di charme dove essere accolti come amici. Prefazione di Arturo Brachetti. -
Angelo Malinverni. I fiori, la Grande Guerra, gli alpini. Ediz. italiana, francese e inglese
In occasione della retrospettiva alla Biblioteca Nazionale di Torino, e nel centenario della fine della Grande Guerra, è stato pubblicato un libro-catalogo trilingue (italiano, francese e inglese) di questo artista, scrittore, medico e alpino, che comprende 125 opere, in cui Malinverni (Torino 1877-1947), vissuto a cavallo tra Otto e Novecento, registra le emozioni del fluire dei mesi, delle luci, dei colori di una natura ritrovata, rivisitata, reinterpretata. Di volta in volta, l'autore traduce la visione del vero in una raffigurazione dalle cadenze delicate, interiorizzate. Ogni colore, ogni linea, ogni impressione diviene testimonianza di una ricerca che lo ha accompagnato per tutta la vita. Accanto ai testi critici di Angelo Mistrangelo e Carla Bertone, uno scritto di Gianni Oliva sulla situazione storica del periodo della prima guerra mondiale e un commosso ricordo della figlia Maria Rosa, più volte ritratta dal padre, oltre ad ampi estratti del libro «O luna, O luna, tu me lo dicevi...» dello stesso Malinverni, una delle testimonianze più sincere, originali e commoventi della letteratura di guerra alpina, riedito anche nella sua interezza dalla casa editrice AdArte. -
Guido Giubbini. Dipinti 1948-1990. Ediz. illustrata
Album dedicato ai disegni e dipinti eseguiti dallo storico dell'arte e dell'arte del giardino a partire da quando aveva nove anni, vero enfant prodige con tanto di esposizioni in gallerie milanesi, fino al 1990. Dopo quella data, come dichiara lo stesso Giubbini, «i miei interessi si sono rivolti altrove - viaggi, fotografia, giardino eccetera - e non ho più toccato i colori, anche se a intervalli regolari mi prende il desiderio di dipingere (che mi sforzo volonterosamente di reprimere)». Perché, dopo un inizio così brillante, la vocazione alla pittura è stata tradita per lunghi periodi, e definitivamente soffocata dopo il 1990? Risponde ancora Giubbini: «Disegno e pittura hanno sempre rappresentato per me strumenti di indagine sulle strutture e le leggi della natura. Questa necessità era legata per forza di cose alla tradizione figurativa e quindi era incompatibile con gli orientamenti più avanzati dell'arte del secondo dopoguerra. Non era più tempo di paesaggi e di nature morte. La ricerca artistica andava in direzione opposta, e sarebbe stato inutile impersonare un ruolo pubblico, magari eroico ma poi alla fin fine isolato e provinciale, di testimone di una tradizione artistica messa fuori gioco dalla storia (e dal mercato)». Quello che rimane e che ci viene proposto nel libro, è una serie di raffinati paesaggi di campagne, fluviali e litoranei che sarebbe stato davvero un peccato fossero rimasti totalmente privati. -
Paola Nicolucci. Interior designer. Ediz. italiana e inglese
I raffinati arredamenti di una poliedrica interior designer. Un viaggio per immagini in alcune delle tante affascinanti dimore realizzate da Paola Nicolucci. Con alle spalle una carriera come fotomodella e indossatrice per le più importanti maison del mondo iniziata a vent'anni, si è occupata in contemporanea del lancio internazionale dei prodotti dell'automotive. Con la sua società Atmosfere si è anche affermata nella professione dell'Interior Design, realizzando dimore di prestigio. Dopo averle in qualche caso anche scoperte, cercate, l'interior designer torinese ha trasformato queste case modellandole sulle esigenze dei proprietari e, al tempo stesso, dando realizzazione ai loro sogni. La funzionalità di pari passo con il senso estetico, gli accostamenti cromatici sempre accurati, gli abbinamenti sapienti tra pezzi antichi e il design più innovativo, la scelta di tessuti particolari, il recupero di complementi d'arredo scoperti in qualche bottega d'arte, all'insegna di una sola parola: armonia.rnLe due copertine corrispondono alla versione invernale ed estiva del libro, il contenuto all'interno resta il medesimo. -
Mondi in collisione
Innumerevoli documenti storici attestano che tra il 1900 e il 600 prima di Cristo una lunga serie di cataclismi devastarono il nostro pianeta provocando la fine repentina di fiorenti civiltà. L'autore ha raccolto in questo libro tutti quei documenti ricostruendo il quadro generale di quell'antica apocalisse, arrivando così finalmente a spiegare perché le acque del Mar Rosso si aprirono davanti agli Ebrei in fuga, perché per tutti i popoli delle origini Marte era il dio della distruzione e come mai tanti miti arcaici raccontano della nascita di Venere. Da tutto questo emerge la constatazione che in quei tempi il nostro Sistema Solare non aveva ancora assunto il suo assetto stabile attuale mentre l'inclinazione dell'asse terrestre era diversa. -
Il cittadino si ribella: il cinema di Enzo G. Castellari
Enzo G.Castellari, già membro di una dinastia che tanto ha dato al cinema italiano come quella dei Girolami, è regista di polizieschi (""Il cittadino si ribella"""" e """"Il grande racket""""), di western (""""Vado...l'ammazzo e torno e """"Keoma""""), di avventurosi (""""L'ultimo squalo"""" e """"Il cacciatore di squali""""), bellici (""""La battaglia d'Inghilterra"""") e postatomici (""""1990: I guerrieri del Bronx""""). Quentin Tarantino lo adora a tal punto che rifarà il suo """"Quel maledetto treno blindato."""" Ora Castellari viene analizzato a fondo in questo volume sia con gli interventi critici di Franco Prono, Elisa Grando, Federico de Zigno, Domenico Monetti, Luca Pallanch, As Chianese e la redazione di """"Buio in sala"""" che con le testimonianze di due suoi parenti come il regista Romolo Guerrieri e l'attore Enio Girolami e altri collaboratori come lo sceneggiatore Luigi Montefiori."" -
Il Regio Esercito nella bufera della rivolta albanese (maggio-agosto 1920)
Durante la Grande Guerra, il fronte albanese venne ad assumere grande importanza quale baluardo al predominio austriaco sull'Adriatico. In particolare, nell'estate del 1918 ebbero luogo violenti combattimenti, nei quali rifulse il valore della cavalleria italiana: non furono solo 2 reggimenti, il 22° Cavalleggeri di Catania e il 30° Cavalleggeri di Palermo, ad essere decorati al valor militare, ma anche caso unico nella storia dell'Arma un singolo squadrone, lo Squadrone Sardo. Finita la guerra, l'incertezza della politica estera italiana e il nascente nazionalismo albanese posero le condizioni da cui scaturì una rivolta che nulla ebbe ad invidiare, quanto a violenza ed estensione, alla sollevazione delle tribù libiche del 1915. In particolare, tra il maggio e l'agosto del 1920 il Regio Esercitò dovette affrontare la ribellione di migliaia di armati. Nonostante il valore dimostrato dalle poche forze presenti in Albania la situazione si fece ben presto disperata perché il Governo italiano, incapace di fornire un'adeguata risposta politica, abbandonò al proprio destino le scarse truppe ivi dislocate. -
Vita quotidiana nell'Italia del '400. Fotoricostruzioni della compagnia de lo Albero Bianco
Nei diversi capitoli del libro viene illustrato, con belle fotoricostruzioni della Compagnia de lo albero bianco, ogni aspetto della vita quotidiana dell'Italia quattrocentesca, a partire dalla dimensione più intima della casa, all'abbigliamento in città e nelle campagne, per arrivare alle armature e alle armi, sempre presenti e utilizzate in quel periodo. -
Forze armate della R.S.I. sul confine occidentale
La storia dei reparti RSI schierati sul fronte delle Alpi Occidentali. Intere Divisioni vennero impiegate nel contrastare le mire dei Francesi che intendevano annettere larghe porzioni del territorio del Piemonte e della Valle d'Aosta che, secondo loro, anelavano a diventare francesi. Oltre che con l'occupazione militare, i Francesi svilupparono una forte propaganda e un pesante appoggio alle forze autonomiste presenti nella Valle d'Aosta, con il chiaro intento di scorporare tutta, o in parte, la Regione dall'Italia. A far fronte agli attacchi delle truppe francesi, appoggiate da reparti americani, e sostenuti pesantemente dalla ricchissima logistica alleata, erano poche truppe tedesche e molti reparti italiani di alpini, granatieri, bersaglieri, paracadutisti, artiglieri, migliaia di soldati che combatterono sino alla fine di aprile, e alcuni sino al 5 maggio, per bloccare l'avanzata dei Francesi e consentire alle truppe alleate, risalenti dalla Linea Gotica, di raggiungere prima dei transalpini i confini. -
Sotto un'unica bandiera. La Croce Rossa Italiana nella seconda guerra mondiale
Storia della Croce Rossa Italiana durante la seconda guerra mondiale. Organizzazione e uniformi del Corpo Militare e delle infermiere volontarie della Croce Rossa dal 1940 all'8 settembre 1943, nel regno del Sud e nella Repubblica Sociale Italiana.