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Il prode Ildebrando e la bella Beotonta
Pensato per bambini e ragazzi ""Il prode Ildebrando e la bella Beotonta"""" è un poemetto cavalleresco in rima, che attraverso l'uso della metafora farà passare al lettore dei momenti di spassosa e avvincente lettura. Il libro ha in sé, sia nel testo che graficamente, tutti gli elementi avventurosi del poema cavalleresco riscritti con uno stile leggero e umoristico, a tratti decisamente comico, accessibile a lettori di tutte le età. Ed è, soprattutto, un poemetto privo di sangue e violenza gratuite, in cui il Bene e il Male si confrontano sì, ma allegramente, con il primo che alla fine certamente trionfa, in un finale lieto ma... a sorpresa."" -
Al di là del caos. Cosa rimane dopo Srebenica
"Dopo l'inattesa sentenza della Corte di giustizia dell'Aja che solleva la Serbia da ogni responsabilità nel genocidio di Srebrenica, un diario di viaggio e di vita scritto da una ragazza nata e cresciuta nella ex enclave dove l'11 luglio 1995 si è consumato il genocidio dei cittadini d'origine musulmana. Con questo libro Elvira Mujcic """"ha voluto far conoscere ed esprimere le conseguenze dell'immane eccidio di Srebrenica rivivendolo in se stessa, nei propri sogni e incubi, nei suoi amori giovanili e nelle sue disillusioni. Questo libro è una rara testimonianza proprio perché, a differenza di molti altri testi analoghi, ha trovato un'adeguata espressione letteraria"""" (Dalla prefazione di Predrag Matvejevic)." -
Allo specchio e altri racconti
I rapporti di coppia e le vite dei protagonisti in una serie di storie. Uomini e donne con i loro sentimenti sono i protagonisti dei tredici racconti di questa raccolta. Atmosfere barocche e contemporanee costituiscono lo sfondo degli intrecci narrativi, avendo come filo rosso una sorta di incomunicabilità, di impossibilità nello stabilire rapporti costanti, autentici, duraturi nel tempo. Anche se alcuni spiragli si aprono, perché ""l'amore intenso e reciproco potrebbe fare il miracolo della relazione"""" (dall'introduzione di don Vinicio Albanesi). """"Basterebbe solo che lui e lei abbassassero le difese che hanno eretto, facendo un piccolo passo l'uno verso l'altra, per mettere ordine al caos e recuperare il senso delle cose"""" (dalla prefazione di Francesca Soccorsi)."" -
Los italianos
Un viaggio nella guerra civile spagnola (1936-1939), dallo scoppio al suo tragico epilogo, alla scoperta di alcune delle figure dei combattenti italiani per la libertà e in difesa della giovane Repubblica spagnola, delineate in 42 biografie ricche di foto e documenti d'epoca. Le parole degli autori ci restituiscono storie e racconti di vite, di sogni e di ideali, di uomini che hanno immolato se stessi nel tentativo di opporsi al golpe del generale Francisco Franco e all'avanzata del fascismo in tutta Europa. Un tentativo di recuperare la memoria di una generazione sepolta dall'oblio attraverso le parole dei figli e dei nipoti, in Italia e all'estero, e grazie a pazienti e lunghe ricerche tra le pagine piene di polvere degli archivi storici. La foto di copertina, scattata da Robert Capa, ritrae uno dei combattenti italiani, l'antifascista piacentino Dante Galli, di cui si racconta la vicenda. Una ricerca minuziosa compiuta dai due autori ha permesso di scoprire, dopo sette decenni, l'identità del protagonista di una foto che ha fatto il giro del mondo. -
Mamadou va a morire. La strage dei clandestini nel Mediterraneo
Un reportage che racconta le vittime dell'immigrazione clandestina, l'invasione che non c'è e i nuovi gendarmi di un cimitero chiamato Mediterraneo. Dal 1988 oltre 12.000 giovani sono morti tentando di espugnare la fortezza Europa. Vittime dei naufragi, del Sahara, degli incidenti di tir carichi di uomini, delle nevi sui valichi, dei campi minati e degli spari della polizia. ""Mamadou va a morire"""" è il racconto di un giovane giornalista che ha seguito le rotte dei suoi coetanei lungo tutto il Mediterraneo, dalla Turchia al Maghreb e fino al Senegal, nello sforzo di custodire i nomi e la memoria di una generazione vittima di una mappa. Il suo è anche un grido d'allarme su una tragedia negata, che chiama in causa l'Europa, i governi africani e le società civili delle due sponde del Mare di Mezzo. """"Dimenticare, rimuovere, rassegnarsi alla normalità delle tragedie dell'immigrazione descritte in questo libro, sarebbe come lasciare morire ancora una volta le persone vittime dell'immigrazione irregolare. Ancora peggio sarebbe ritenere, come pure qualcuno sembra fare, che queste tragiche storie possano avere un effetto pedagogico sui candidati all'emigrazione clandestina"""". (Dall'introduzione di Fulvio Vassallo Paleologo)."" -
Savané. Bambine soldato in Costa d'Avorio
Nel lungo conflitto che coinvolge da 10 anni la Costa d'Avorio, oltre 20.000 bambine soldato sono state costrette a imparare il mestiere delle armi. I loro occhi non conoscono lo stupore dell'infanzia. Hanno dato e subito violenza e, a differenza dei bambini soldato, sono state costrette a vendere il loro corpo e si sono ritrovate presto con figli che non potevano tenere e che a volte sono finiti nelle fosse comuni. Qualcuna è impazzita, e ora gioca con una corda per calpestare il filo maledetto che ha legato la sua giovane anima alla follia della guerra. -
Il pascolo dei cammelli
1° ottobre 331 a.C., a Gaugamela, il pascolo dei cammelli, sono di fronte e si danno battaglia Alessandro Magno e i persiani di Dario III, che viene costretto alla fuga dal macedone malgrado un esercito numericamente superiore e una zona di guerra, come la piana di Gaugamela, più propizia per il suo esercito. La battaglia produsse nei coevi occidentali un immaginario che si cristallizzò nei secoli successivi, attribuendo all'amore della libertà e all'autodisciplina ellenica la preminenza su coloro che vennero denominati ""barbari""""."" -
Ormoni e altre tempeste
Il volume si presenta come un'antologia di racconti sull'Italia dagli anni Sessanta alla finale mondiale di luglio 2006 con un tema forte come il sesso. -
Vicoli in Paradiso
La suggestiva cornice di una tipica piazzetta della Roma degli osti e dei mercanti, vissuta da tre anime di fine '800, alle quali viene data la possibilità di scendere per l'ultima volta sulla terra prima del giudizio divino. Due epoche a confronto, in un susseguirsi di situazioni paradossali sacro-profane che trovano facile presa sul carattere semplice dei popolani. Tante risate in quest'opera scritta nel romanesco che fu di Trilussa, sullo sfondo di quella città eterna dagli inconfondibili colori. ""Definire 'Vicoli in Paradiso' una commedia è riduttivo; è solo la grande passione per il teatro che induce Stefano Dionisi a ridurre in commedia un'opera che, senza dubbio, è di più ampio respiro e di ben più consistente peso. La ricercatezza dello stile romanesco inoltre, rende ancora più pregevole un lavoro di ottima qualità"""" (dall'introduzione di Augusto Pintore)."" -
La polvere sui guanti del chirurgo
In guerra non ci sono più leggi; non ci sono più costumi o abitudini che ci proteggano; svanisce la Ragione, che dirige le nostre scelte tra il vero e il falso. Rimane solo il nostro corpo, che nel grido, sotto la distruzione, riconosce dentro di sé una molteplicità di forze; queste ultime ricreano uno nuovo passato. Perché la guerra non distrugge solo il presente. Devasta anche ciò che è stato. Le parole dell'opera di Senadin Musabegovic rappresentano un grido che ricrea il corpo; provengono dall'oscurità, da nascosti angoli d'infanzia, e s'incontrano con la realtà distrutta, sparpagliata sotto le schegge delle granate. Il grido non esprime l'emozione ansiosa e alienante del quadro di Munch, ma tocca il silenzio, che si espande come la polvere attaccata ai guanti del chirurgo. Il grido si trasforma in silenzio; il silenzio diventa polvere; questa, come le parole, viaggia invisibile attraverso ogni immagine, a cavallo tra passato e presente -
Sarajevo, mon amour
"Vivo da 40 anni nello stesso quartiere, a Sarajevo, a due passi da un'antica chiesa ortodossa e da una moschea del XVI secolo. E salendo appena, da casa mia, raggiungo il seminario cattolico. Prima della guerra, quest'armonia, nata dalla differenza, si ritrovava nella vita d'ogni giorno. Sarajevo m'ha aperto gli occhi. Ero stupito nel vedere una città così ricca di grandi qualità umane, soprattutto la tolleranza e la generosità"""". La guerra, le figure di Milosevic, Karadzic e Mladic, le contraddizioni e i voltafaccia della componente musulmana durante la guerra e i nazionalismi sorti dalla devastazione bellica sono qui spiegati. Il militare serbo che difese Sarajevo racconta le bombe, le tribolazioni dei civili, i doppi giochi dei politici bosniaci e della comunità internazionale, la miseria e il desiderio di una pace che in Bosnia non è ancora davvero arrivata. """"Che vuoi che ti dica, compagno Divjak. L'unica cosa che ci resta è l'amore per questa straordinaria terra e per questa città unica al mondo che tu hai difeso con onore e che continui a onorare occupandoti degli orfani di guerra. Posso dirti che ti ringrazio per quello che hai fatto e che fai, ignorando i briganti oggi al potere. Dirti che amo ancora quel luogo come se l'avessi lasciato ieri. Ci torno, e il tempo è come se non fosse passato. Per me è tutto come allora, quando vidi Sarajevo la prima volta sotto la Luna, sotto le ultime nevi dell'Igman"""" (dall'introduzione di Paolo Rumiz)." -
Sotto il mattone. L'avventura di cercare casa
"Sotto il mattone è un reportage scritto da un giornalista alla sconsolata ricerca di casa e pace. Il racconto caustico e sarcastico di un'avventura al limite dell'impossibile in un divertente e al contempo amaro slalom tra ampi saloni e tetti pericolanti, angoli cottura dagli spazi bizzarri e mostruosità edilizie, per il coronamento di un sogno comune a miliardi di persone sul pianeta: un luogo gradevole in cui vivere. Ricco di suggerimenti, aneddoti e riflessioni per non incappare in trappole nascoste e insidie sempre in agguato. """"Secondo me, questo libro può essere il metodo migliore per non pagare le parcelle dell'analista..."""" (dalla prefazione di Federico Quaranta)." -
Il memori@le della collina
La mite e saggia follia che coglie uno psichiatra nella sua disperata, grottesca, titanica, divertente lotta per salvare una collina dalla cementificazione e dalla lottizzazione. È questa la chiave usata per affrontare la più attuale delle realtà italiane: la devastazione del territorio di tutti per l'interesse economico di pochi. ""La follia sembra sancita da una forza superiore e coinvolge, insieme al destino del protagonista, l'ecologia di un mondo perduto"""", spiega nell'introduzione Federico Audisio di Somma, vincitore del premio Bancarella, cogliendo dietro l'ordito della narrazione il significato nascosto e metaforico della collina. Fiaba ecologica, inno carico di simpatia viscerale per i reietti (purché si tratti di reietti intelligentemente in controtendenza, cioè simpatici), tentativo di ritorsione letteraria contro gli egoisti avidi che consumano irreversibilmente la madre terra e protesta ironica e sommessa contro il conformismo pervasivo e l'ipocrisia: qualche volta i diversi riescono a vincere una battaglia, la musica neoclassica e il corpo di ballo psicolabile riescono a respingere l'assalto delle ruspe ma il """"generale"""" terminerà i suoi giorni recluso per contrappasso in un manicomio. È questo il Memori@le della collina."" -
Cento ottime ragioni per non amare Roma e almeno due per adorarla alla follia
Roma non è solo la città raccontata e decantata dalle guide turistiche di tutto il mondo, che ne esaltano gli aspetti da cartolina. Oltre alle file alla Bocca della verità per le foto di rito con la mano nel mascherone, alle tette sempre marmoree di Paolina Borghese e al tradizionale lancio delle monetine nella Fontana di Trevi, l'Urbe è altro. Con taglio giornalistico e sociale, e al contempo con ironia e leggerezza (anche grazie alle gag di Ci', Cesira e pise, personaggi inventati ad hoc mediandoli dalla realtà sociale e linguistica romana), questo libro racconta in italiano e a tratti in romanesco i contrasti forti della città eterna per chi ci vive quotidianamente: una madre-matrigna da cui fuggire per 100 e più ottime ragioni. Ma che per almeno due motivi si fa adorare più che mai... -
Grecia, solo ritorno
Un romanzo breve e due racconti costituiscono questo lavoro in cui - sullo sfondo dei panorami di Nissiros, Tilos, Simi e Patmos - si snodano le vicende di personaggi al confine tra favola e realtà, verità e leggenda. Viaggiatori spesso solitari percorrono strade mai scontate, dove cadono certezze e si rimane sostenuti solo dall'immaginazione, immersi nell'inebriante fascino del viaggio. I tre scritti legano l'Hellas classica (Il bacio di Eco), quella del secondo dopoguerra (La strada per Grikòs) e una favolistica Grecia contemporanea (Fabulae Graecae). Le storie si svolgono tra le isole del Dodecaneso, sfiorando continuamente il mare, la terra e il mito. Vero protagonista di questo lavoro è il senso del tempo, accompagnato dall'amore per le cose inutili. -
Oltre il labirinto. Percorsi di pedagogia creativa
Quale percorso può compiere l.essere umano per arrivare alla profonda conoscenza di sé e alla sua piena realizzazione? Pensato come guida per educatori, insegnanti, pedagogisti, terapeuti, genitori e tutti coloro che sentono il ""gusto"""" di intraprendere un viaggio nel mondo interiore, Oltre il labirinto vuole fornire strumenti utili per un percorso di conoscenza della propria storia, delle proprie capacità e potenzialità, affinché si possano riscoprire, migliorare e utilizzare le competenze educative sia per sé che per i giovani, che ci sono affidati. È, quella di questo libro, una pedagogia creativa, che utilizzando carta, penna, colori e immaginazione, stimola ad addentrarsi nel labirinto narrativo e a trovare il file rouge dei ricordi per dare senso nuovo agli eventi e alle persone significative della propria storia. Chi vive Oltre il labirinto si affranca dai copioni che gli sono stati consegnati o che ha assunto, e apre prospettive nuove. In poche parole, sa mettere in gioco la sua esistenza, rinnovarla e... ripartire. Contiene tracce di ricerca e schede operative."" -
La cicogna che sconfisse l'aviaria
Il diario-manuale di un giornalista per guidare le coppie che vogliono effettuare un'adozione internazionale. Con i contributi di due massimi esperti (Scarpati e Zecchi) del settore. Avere un figlio è il naturale e straordinario compimento di un progetto d'amore. Ma se il bambino non arriva? Allora si tentano nuove strade. Una di queste è l'adozione internazionale, un cammino lastricato di burocrazia, lunghe attese, illusioni, promesse non mantenute. E, alla fine, il viaggio più bello, fino al raggiungimento della felicità. Questo libro, al contempo favola d'amore e prezioso ""manuale d'istruzioni per l'uso"""", è la condivisione dell'esperienza adottiva compiuta dall'autore e da sua moglie. Un racconto intimo e commovente, una mano tesa a coloro che stanno pensando di costruire una propria famiglia """"speciale""""."" -
La ricerca dell'El Dorado
Nel 1492 l'uomo europeo partì alla ricerca di un passaggio per le Indie e, fortunosamente, scoprì l'America. Da allora è cominciata una storia di violenze e sopraffazioni nei confronti delle popolazioni native, vittime del più grande genocidio della storia dell'umanità. ""La ricerca dell'El Dorado"""" ne ripercorre con lucidità e documentazione le tappe, fino ai giorni d'oggi. La conquista e la devastazione dell'America indigena nel nome della ricerca del mitico El Dorado, narrata attraverso gli occhi e la penna di un viaggiatore d'eccezione, naturalmente genovese: questo è La ricerca dell'El Dorado, un libro che va alle radici umane, sociali, materiali e """"mitologiche"""" dei soprusi compiuti dal 1492 all'era moderna dai conquistadores ai danni delle popolazioni autoctone. L'epoca della febbrile ricerca dell'El Dorado coincide con lo scontro tra conquistatori europei e indigeni del nuovo continente, ed è una dolorosa chiave di lettura di uno dei più spaventosi genocidi mai perpetrati dalla specie umana ai danni dei suoi fratelli. Questo libro """"è il viaggio personale per scoprire quell'El Dorado, quella finalità, quell'utopia che sta dentro di noi, ma che da solo non viene fuori, e ha bisogno di altri luoghi fisici e di altre persone che maieuticamente aiutino, come la levatrice, il parto..."""" (dalla prefazione di Giuseppe Esposito)."" -
Melinda se ne infischia
Il mondo degli adolescenti spiegato agli adulti come mai prima. ""Dell'Agnola restituisce agli adolescenti la libertà, quindi la dignità, di esistere ancora come magnifiche e portentose creature capaci di rifondare mondi con la fantasia e, cosa ben più straordinaria, capaci di inventare un linguaggio per descriverli e nominarli. Ma il merito va innanzitutto a chi rispetta e sa capire queste giovani vite, e cioè l'autore di un libro che ci ricorda, anche divertendoci, come le avventure minime e i sogni di una 17enne siano - ci piace illuderci - la civiltà. Sta qui il valore umano e linguistico (in una parola, letterario) di Melinda se ne infischia"""". (Damiano Realini, la Regione Ticino) """"Leggere Melinda se ne infischia diventa per un adulto un efficace ripasso di una materia che, forse, ci siamo dimenticati: la Cresciologia"""" (dalla prefazione di Dario Vergassola)."" -
Emboscada. Le lotte contadine contro la dittatura in Paraguay
Il 3 febbraio 1989 in Paraguay finiva la dittatura del generale Alfredo Stroessner, la più longeva fra tutte quelle che afflissero il Sud America nel XX secolo. Non esiste ancora una stima ufficiale delle vittime che, nel silenzio dei mass media, patirono l'esilio, il carcere, la tortura e spesso la morte sotto il suo regime. Molte di quelle vittime erano contadini che avevano osato rivendicare i loro diritti più elementari. Soprattutto di loro parla questo libro che, dopo avere tracciato la storia di un Paese assai poco conosciuto e averne analizzato le problematiche socio-economiche, racconta con un eloquente corredo di testimonianze dirette la nascita del movimento delle Leghe agrarie e la sua brutale repressione. ""Il libro dell'amico Norberto Bellini rompe finalmente il silenzio che ha gravato e ancora grava in Europa sul mio Paese. A lui va quindi la gratitudine dei paraguaiani, soprattutto di quelli che, nel silenzio, hanno maggiormente patito le violenze della dittatura"""" (dalla prefazione di Mons. Mario Melanio Medina, presidente della Commissione Verdad y Justicia).""