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La guerra dei rifiuti. Da Korogocho a Napoli
"Il fenomeno del traffico illecito dei rifiuti sta diventando un problema di importanza crescente [..] davanti al quale è difficile discernere fra loro i fenomeni di illegalità che lo alimentano"""", davanti ad una Commissione parlamentare d'inchiesta il Ministro degli Interni Giuliano Amato, afferma ciò che movimenti e ambientalisti denunciano da anni: le organizzazioni criminali, le cosiddette Ecomafie, si sono appropriate della gestione dei rifiuti in larghe fette del nostro paese. Il caso più eclatante è la Campania, dove da decenni si perpetuano impunemente disastri ambientali e gravissimi danni alla salute dei cittadini esasperati da 14 anni di emergenza rifiuti, e dal fetore dei sacchetti che periodicamente invadono le strade, tanto da sospendere il loro senso critico e accettare le discariche come se fossero l'unica soluzione possibile. Per scoprire cosa sta accadendo veramente dobbiamo guardare oltre l'apparenza. Dal resto del mondo, da Korogocho a Porto Alegre, dobbiamo imparare che è possibile una gestione dei rifiuti basato sulla raccolta differenziata, uno stile di vita che li riduca, una politica che ridia ai cittadini, attraverso la democrazia partecipativa, la possibilità di intervenire nelle scelte che pesano sulla loro salute e sul territorio in cui vivono." -
Il risveglio dell'America Latina. Storia e presente di un continente in movimento
Dal Venezuela al Brasile, dalla Bolivia all'Argentina, da Cuba all'Ecuador, un confronto tra la storia del continente latinoamericano nel XX secolo e quella dei primi anni del nuovo millennio. Dalle tante rivoluzioni tentate, all'ultimo decennio in cui sussulti improvvisi spazzano via regimi apparentemente solidi ed elezioni regolari consentono finalmente a coalizioni di sinistra di arrivare al governo. Se per decenni ogni modesto tentativo riformista è stato rapidamente stroncato da un golpe militare subito riconosciuto da Washington, oggi si muovono i primi passi in direzione di una cooperazione tra governi per utilizzare razionalmente e in comune le grandi risorse del continente. Sembra realizzarsi il sogno di Bolivar. -
Cosa vogliamo? Vogliamo tutto. Il '68 quarant'anni dopo
Italia, Cecoslovacchia, Stati Uniti, Germania Est, Francia, Polonia, Germania Ovest: non solo la più grande ribellione giovanile, studentesca e operaia in Occidente, ma anche l'esplosione dei movimenti antiburocratici nei paesi del socialismo reale, generalmente meno discussi. Un dibattito tra protagonisti del movimento e studiosi che ripensano insieme il '68 a quarant'anni di distanza. Un evento che ha modificato in maniera decisiva costumi, abitudini e modi di vita a livello mondiale, ma anche la risposta al revisionismo di destra, che cerca di indicare nel movimento del '68 l'origine dei mali e delle disfunzioni attuali delle società occidentali. -
La finanziarizzazione dell'economia e la sua crisi. Atti dell'ottava Università popolare di Attac Italia
L'odierna crisi dei mutui subprime statunitensi, ma anche l'aumento dell'instabilità dell'economia mondiale negli anni Ottanta e Novanta, è il frutto del processo di finanziarizzazione dell'economia, caratterizzato da una rinnovata e accresciuta importanza del capitale finanziario. Questo testo analizza le origini, lo sviluppo e le cause della finanziarizzazione, esaminandone gli effetti sul modello sociale europeo, sulle relazioni sociali delle comunità, sui beni pubblici e sulle disparità di genere. Per provare a costruire risposte orientate all'azione nei movimenti. -
Nucleare: se lo conosci lo eviti. Una battaglia per il diritto al futuro
Il Governo Berlusconi si appresta a rilanciare la produzione in grande scala dell'energia nucleare, nonostante il popolo italiano si sia già pronunciato contro a larghissima maggioranza nel referendum del 1987. Come questo libro intende dimostrare, gli argomenti portati a favore sono inconsistenti: non è vero che il nucleare sarà l'energia del futuro, che è economicamente competitivo, che serva a ridurre le emissioni di gas serra, che non ci siano alternative. Mentre sono drammaticamente veri i ripetuti incidenti e la produzione di scorie altamente radioattive che consegneremo alle prossime diecimila generazioni. Senza contare la proliferazione del nucleare militare, di cui l'uso ""civile"""" è figlio riconosciuto."" -
Besancenot: la nostra sinistra. L'esempio francese e la sinistra del futuro
La sinistra francese è in movimento e Olivier Besancenot ne rappresenta il volto più dinamico e interessante. La sua formazione politica, 'II Nuovo Partito Anticapitalista', sta riscuotendo consensi inaspettati e Besancenot è indicato dai francesi come l'esponente di sinistra più convincente per contrastare la destra. Questo libro ripercorre le tappe che hanno portato alla nascita dell'Npa, e presenta per la prima volta in Italia Besancenot attraverso un'intervista con Flavia D'Angeli. I due hanno la stessa età e danno vita ad un confronto sull'attuale fase del capitalismo globale e su quale debba essere la sinistra del futuro. -
La rifondazione mancata. 1991-2008, una storia del Prc
Nel 2008, per la prima volta nella sua storia, la sinistra radicale e comunista ha perduto la rappresentanza parlamentare. Una disfatta che ha implicazioni per il futuro e le cui cause affondano nella vicenda politica degli ultimi quindici anni. Per la prima volta in modo sistematico e completo questa ""storia"""" di Rifondazione comunista ripercorre quella vicenda dal momento della fondazione nel 1991 fino alla sconfìtta del 2008. Le tante scissioni, i successi elettorali, gli arretramenti, la stagione dei movimenti e poi la svolta governativa. E ancora, indiscrezioni, particolari inediti, piccoli ritratti dei principali protagonisti. Un lungo racconto scritto con il ritmo del giornalismo, animato dalla passione politica e fondato sui documenti ufficiali. Un pezzo di memoria per capire cosa è stata la sinistra in Italia e provare a immaginare come sarà."" -
I padrini del ponte. Affari di mafia sullo stretto di Messina
Speculatori locali o d'oltreoceano; faccendieri, piccoli, medi e grandi trafficanti, conservatori, liberali e finanche ex comunisti, banchieri, ingegneri ed editori. Sono questi ""I padrini del Ponte"""" che più o meno occultamente tramano a favore della realizzazione del ponte sullo stretto di Messina. Il libro, sulla base di una documentazione che privilegia le fonti giudiziarie, anche se non definitive, fornisce una sistematizzazione di innumerevoli denunce e indagini sugli interessi criminali che ruotano attorno alla grande opera. Dando della mafia un'immagine molto più complessa di quella a cui siamo abituati."" -
I mondiali della vergogna. I campionati di Argentina '78 e la dittatura
Durante i campionati del mondo del 1978 successe di tutto: morte, tortura, desaparecidos, doping, paura, corruzione, bugie. Eppure Argentina 78 sarà il momento di maggior popolarità della dittatura Videla. Dalla non convocazione di Maradona alle simpatie comuniste dell'allenatore Menotti, dal poco credibile sei a zero al Perù fino alla finale con l'Olanda, il libro ripercorre i principali eventi sportivi che riempirono d'orgoglio il paese insieme ai tentativi di boicottaggio del Mondiale e alle azioni di guerriglia dei montoneros. Un libro di storia, che affronta le responsabilità collettive della società argentina nell'occultamento della realtà, e che dimostra come l'innocenza sportiva e i suoi festeggiamenti si convertono spesso, in modo cosciente o incosciente, in appoggio ai governi, anche ai più sanguinari. Prefazione di Giuseppe Narducci. -
Filosofia e rivoluzione. Da Kant a Marx
In questo studio Sta-this Kouvelakis ricostruisce la genesi del materialismo storico e della filosofia dei giovani hegeliani. Dando grande risalto all'importanza della cultura sociale e letteraria, l'autore sconvolge la visione convenzionale della formazione e dello sviluppo del pensiero di Marx. Un ritratto del ricco panorama del pensiero intellettuale tedesco del XIX secolo, in cui mostra la crisi del percorso moderato e riformista. Da un lato le figure di Moses Hess e del primo Friedrich Engels, rappresentano quei socialisti che cercarono di scoprire un principio di riconciliazione e armonia nei rapporti sociali. In netto contrasto, il poeta Heinrich Heine e il giovane giornalista Karl Marx svilupparono una nuova prospettiva di rottura rivoluzionaria e di lotta per la democrazia, ridefinendo la nozione stessa di politica. -
Cricca economy. Dall'Aquila alla B2, gli affari del capitalismo dei disastri
La Cricca non ha la possente solidità geometrica di Tangentopoli, quando la corruzione era l'ingranaggio essenziale del mantenimento in vita di un sistema economico, politico, e sociale. Siamo piuttosto in presenza di una politica che non è più potere pubblico ma carriera privata e di un sistema imprenditoriale che cerca la strada più rapida per fare profitti. Questo libro ricostruisce l'intreccio di tali fenomeni e dei singoli personaggi, approfondendo il funzionamento della Protezione Civile di Bertolaso, la ricostruzione e gli affari dell'Aquila, i Mondiali di nuoto, la vicenda Finmeccanica, per arrivare alle Cricche a venire che si annidano dietro la logica di governance dei Grandi eventi. Un fenomeno dal carattere strutturale: una Shock Economy all'italiana in cui proliferano le Cricche del capitalismo nostrano. -
America, no we can't. Le speranze deluse e le prospettive della politica Usa
"Le elezioni presidenziali del 2008 hanno visto per la 'prima volta' alla Casa Bianca un presidente nero. Questo ha generato speranze e attese per il futuro della politica Usa. Ma sono state anche elezioni dominate, come sempre, dal denaro e dal candidato che ha usufruito dei maggiori finanziamenti. Un funzionamento di fondo della società americana - 'una società diretta dal mondo degli affari' - che rappresenta il filo conduttore con cui Chomsky ricostruisce la storia della politica estera Usa, la sua continuità storica, in una critica che coinvolge lo stesso Obama, soprattutto per le sue politiche in America Latina e Medio Oriente. """"La speranza autentica della campagna di Obama è che 'l'armata popolare' organizzata per ricevere istruzioni dal capo possa liberarsi e ritornare ai 'vecchi modi di fare politica', con la diretta partecipazione all'azione""""." -
Trame calzanti
Le scarpe hanno rappresentato sempre una straordinaria fonte di ispirazione per la letteratura. Appartengono infatti a una dimensione culturale, come testimoniato dalle realizzazioni di tanti artigiani e stilisti. Le scarpe ci accompagnano sin da piccoli. Sono le protagoniste di fiabe e leggende che risuonano nella nostra fantasia anche da adulti: II gatto con gli stivali, Cenerentola, Gli stivali delle sette leghe... E allora perché non continuare il gioco? Perché non chiedere ad alcuni scrittori affermati di prendere carta e penna e lasciarsi guidare proprio dalla scarpa facendone lo spunto narrativo per un loro racconto? Questo il senso di ""Trame calzanti"""" otto scrittori per otto racconti, accompagnati ciascuno da una illustrazione d'autore, hanno accettato la """"sfida"""" descrivendo fantasie e racconti di realismo, nuove Cenerentole e stivali magici, rivolte immaginarie presentandoci spesso personaggi inquieti, alla ricerca di una loro personale felicità. Una operazione culturale a tratti divertente, certamente affascinante, realizzata grazie al Gruppo Giovani dell'Anci, l'Associazione dei calzaturieri italiani."" -
D'altri tempi
Dopo aver pubblicato cinque romanzi ""a impianto storico"""", incentrati sui grandi conflitti del Novecento, Stefano Tassinari torna al """"passo breve"""" dei racconti. Dieci testi tutti legati tra loro e incentrati su personaggi e fatti reali: dall'ex chitarrista dei Rolling Stones, Brian Jones, ai due studenti uccisi dalle forze dell'ordine, Roberto Franceschi e Francesco Lorusso; dal Festival di Parco Lambro alla morte in un manicomio giudiziario dell'attrice del Living Theater, Carolyn Lobravico; dal """"Bloody Sunday"""" irlandese ai desaparecidos argentini e all'ultimo prigioniero garrotato dal regime di Francisco Franco; dalla discussa eliminazione del leader del Black Panther Party all'apertura degli ospedali psichiatrici. Storie """"D'altri tempi"""", che ci riportano dentro gli ambienti generazionali, politici, culturali e psicologici degli anni Settanta."" -
Gli ultimi mohicani. Una storia di Democrazia Proletaria
Nel 1991 finiva l'esperienza di Democrazia Proletaria, erede dei movimenti nati nel '68 e protagonisti degli anni Settanta. Dp ha rappresentato il tentativo di tenere viva quella stagione in un esperimento originale che ha messo insieme marxismo eretico, cattolicesimo del dissenso, ambientalismo, garantismo, pacifismo. Tematiche o in parte vissute nell'esperienza successiva, quella di Rifondazione comunista in cui Dp è confluita facendo perdere le proprie tracce. Questa è forse la prima storia completa raccontata attraverso le testimonianze dirette dei protagonisti: dirigenti, come Mario e Giovanni Russo Spena o i semplici compagni di strada come Paolo Villaggio e Andrea Pazienza. Ma è anche un viaggio a ritroso nella Nuova sinistra ripercorrendo i drammatici, ma irripetibili, anni Settanta. -
Nuova rivista letteraria (2010). Vol. 3: Populismo, letteratura e dintorni.
Questo numero include interventi di: Stefano Tassinari, Bruno Arpaia, Alberto Sebastiani, Stefano Colangelo, Silvia Albertazzi, Marco Baliani, Wu Ming 1, Maria Rosa Cutrufelli, Giuseppe Ciarallo, Marcello Fois, Michael Becker, Dunja Badnjevic, Pino Cacucci, Giampiero Rigosi, Agostino Giordano, Paolo Vachino, Alberto Bertoni, Guido Caldiron, Carmen Licari. -
Come abbiamo vinto il referendum. Dalla battaglia per l'acqua pubblica alla democrazia dei beni comuni
I referendum del 12 e 13 giugno 2011, su acqua, nucleare e legittimo impedimento, hanno modificato la politica italiana più di quanto si veda. Dopo quindici anni una consultazione referendaria ha avuto la maggioranza dei votanti e ha dato espressione a una voglia di cambiamento che anima, a volte sottotraccia, la società italiana. Tra i protagonisti di questa esperienza, Marco Bersani, fondatore di Attac Italia e tra i principali animatori del Forum italiano dei movimenti per l'acqua, racconta la storia del movimento, da Cochabamba alla iniziativa dei primi comitati locali fino alla raccolta delle firme, fatta tra il silenzio dei partiti e delle istituzioni. Per poi arrivare alla vittoria finale, ottenuta nonostante l'assenza di informazione. Una vittoria insperata che però deve ancora conquistare la ripubblicizzazione dell'acqua. Bersani racconta così le tappe di una ""lunga marcia"""" e ci offre un'analisi originale di quanto si muove nel profondo della società civile. Un affresco di quel laboratorio di democrazia che ha imposto """"la ragionevole follia dei beni comuni"""" e che traccia un manifesto per un'altra politica."" -
Tunisian girl. La rivoluzione vista da un blog
Quella tunisina è stata la prima rivoluzione della storia con un ruolo rilevante della controinformazione diffusa attraverso la rete, i blog, i social network. La giovane Leena Ben Mhenni, con il suo blog Tunisian Girl, è stata una delle fonti principali di notizie e informazioni per i giornalisti all'estero, diventando una delle più coraggiose protagoniste della battaglia contro Ben Ali, il dittatore tunisino. Battaglia virtuale, con cyberattivisti, cyberpirati, cybersbirri, ma anche battaglia vera, con morti, arresti, sacrifici. Fino a quel 14 gennaio, quando finalmente il tiranno, che ha beneficiato della compiacenza criminale del mondo occidentale, degagé, se ne va. Mentre ex ministri arabi e occidentali blaterano senza vergogna della ""primavera araba"""", questo libricino dà conto del ruolo innegabile della generazione di Facebook nel percorso per la conquista di un mondo senza censura, senza violenza, senza tortura."" -
Una lenta impazienza
"Questo libro non è un romanzo. È tuttavia un testo di apprendistato -apprendistato della pazienza e della lentezza - ovviamente incompiuto. Non ha altra ambizione se non quella di ripercorrere un itinerario militante e intellettuale, dopo il disastro dello stalinismo, nell'epoca dell'apoteosi del mercato, quando i geroglifici della modernità espongono in piena luce i loro segreti. Non si tratta né di un'autobiografia, né di memorie. Come quelle, tenere e puntigliose, di Cadichon, le uniche memorie che valgano sarebbero, all'occorrenza, quelle di un asino. Si tratta piuttosto di una semplice testimonianza, per aiutare a capire quello che abbiamo fatto e che cosa vogliamo"""". Con queste parole il filosofo marxista Daniel Bensaïd, tra i leader del Maggio '68 francese, descrive la propria opera. L'affresco appassionato e brillante di un itinerario ricco di aneddoti, di ricordi personali, di riflessioni cruciali in una storia che ripercorre gli anni Settanta, le rivolte giovanili, i movimenti latinoamericani, le organizzazioni della sinistra antistalinista. Contro la malafede che assicura che il mondo va bene e non va cambiato, contro la rassegnazione che sussurra che la disuguaglianza è naturale ed eterna, rivendica di """"aver avuto ragione ad avere torto"""", e di pensare, contropelo, che questo mondo possa ancora cambiare." -
Un' altra storia. Una conversazione sul Novecento
"La guerra del Vietnam ha giocato un ruolo importante nella formazione della posizione radicale di Stone rispetto al proprio paese. Una delle scene che colpiscono di più, lunga quasi dieci minuti, nel film JFK rappresenta un duetto in stile televisivo: Jim Garrison (Kevin Costner) e un funzionario dei servizi segreti non identificato (Donald Sutherland) parlano sulla riva del fiume Potomac a Washington DC, e discutono su chi abbia ucciso Kennedy. Il personaggio interpretato da Sutherland collega l'uccisione del presidente alla sua decisione di ritirare le truppe americane dal Vietnam, alcuni mesi prima [...]. Il rifiuto di Stone di accettare le """"verità"""" dell'establishment è l'aspetto più importante della sua filmografia. Può darsi che a volte si sbagli, ma ha sempre sfidato le versioni imperiali"""". Con queste parole lo scrittore britannico di origini pakistane Tariq Ali descrive il regista americano che lo ha intervistato lavorando al documentario di 12 ore in uscita nel 2012: """"The untold history of the United States"""". I due ingaggiano una suggestiva conversazione sulla storia, alternando domande e risposte sull'ascesa e il declino degli Stati Uniti nel XX secolo, sulla parabola del """"secolo breve"""", sul significato del Novecento, delle sue guerre, delle sue rivoluzioni, delle sue degenerazioni. Il risultato è un libro provocatorio, sicuramente destinato a suscitare dibattito e polemiche."