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San Roberto Bellarmino
L'opera e il metodo di san Roberto Bellarmino hanno inciso profondamente sulla storia della Chiesa e della teologia, le sue dottrine sul Papa e sui Sacramenti hanno arricchito la tradizione dottrinale del cattolicesimo, i suoi opuscoli spirituali hanno nutrito la pietà di tante anime, il suo catechismo, ispirato alla concretezza mentale del popolo, ha istruito per secoli tanta parte della cristianità, la sua dedizione a Cristo e al suo Corpo Mistico fu tele, da essere esempio più ammirabile che imitabile. San Roberto Bellarmino, Dottore della Chiesa, nato a Montepulciano il 4 ottobre 1542, morto a Roma il 17 settembre 1621. Di nobile famiglia (la madre Cintia era sorella del card. Cervini, il futuro Marcello II), doveva partire per l'Università di Padova quando nel 1558, subito dopo l'arrivo dei gesuiti a Montepulciano, il giovane chiese al Laínez di entrare nella Compagnia di Gesù. -
Il ponte sul mondo. Commento alla Messa
La Messa - e non già la Divina Commedia - è il ""poema"""" veramente """"sacro al quale hanno posto mano e cielo e terra"""". Opera dello Spirito Santo, di Cristo e della Chiesa, essa incomincia con un Salmo e finisce con due preghiere di Leone XIII. L'uomo e l'Uomo. Dio, la Trinità e tutti gli Angeli ne formano l'argomento. La Consacrazione, che rinnova l'Incarnazione, è il punto culminante di questo immenso mistero. E il prete n'è, al tempo stesso, il taumaturgo e il poeta. A un tratto, inesplicabilmente, per mezzo della parola sacerdotale, che ripete la parola divina, il pane e il vino, cambiando natura, diventano Cristo: il Cristo vittima, il Cristo cibo. Allora, noi in Cristo, offriamo Dio a Dio, e noi con Lui. Se offrissimo solo noi non offriremmo nulla; ma offriamo noi con Lui; innestiamo la nostra morte alla Sua Vita e diventiamo viventi. Prendete e mangiate, questo è il mio Corpo"""". E noi mangiamo quel pane che uccide la morte. L'Infinito penetra, così, nel finito; il finito si dilata, splendendo, nell'Infinito. Il Creatore, riabbassandosi, eucaristicamente, fino alla creatura, si dà a lei, entra in lei, celebra con essa le nozze..."" -
La fecondità dell'anima contemplativa claustrale. L'umiltà, signora della contemplazione
Madre Agnese del Monastero agostiniano di ""Santa Maria di Betlem"""" introduce nelle vie sublimi del nascondimento in Dio. Attraverso le sue parole l'autrice fa comprendere le meraviglie di quella che lei chiama """"fecondità dell'anima contemplativa claustrale"""", la quale, per compiere un proficuo percorso ascetico ha necessità di posarsi sull'umiltà. Soltanto un cuore semplice seppure maturo - può abbracciare veramente il Signore e comprenderne le perfezioni. Si tratta di un testo rivolto soprattutto alle anime religiose e a coloro che sono nello stato di discernimento vocazionale: in queste pagine potranno trovare le ragioni della preghiera, del silenzio e della contemplazione: perdersi in Dio è realmente ritrovare se stessi. """"Oggi, dopo 66 anni di vita consacrata, posso testimoniare che la vita contemplativa claustrale"""", scrive Madre Agnese, """"è una grande attività, che si perde nell'attività sempre in atto del Verbo Incarnato""""."" -
Gesù Cristo Re
Dio solo ha il diritto di regnare. Egli è il Creatore. Supporre una creatura indipendente dal Creatore è negare la creazione. L'armonia dell'universo, la razionalità del mondo proclama la sovranità di Dio sulla natura. I cieli cantano la gloria di Dio dice il Salmista: Coeli enarrant gloriam Dei e i cieli narrando la gloria di Dio, ubbidiscono alla sua sovranità. Ma questa è una sudditanza incosciente, un'ubbidienza cieca, supina. In tutta la gloria che cantano i cieli, non palpita un affetto. L'uomo solo potrà coscientemente cantare la gloria del Creatore. Dominerà dunque il mondo, e sacerdote dell'universo canterà a Dio il cantico delle creature. San Francesco fu l'interprete di questo pensiero e nel suo cantico ha saputo innalzarsi a questa altezza di sacerdote dell'universo. Chiama attorno a sé il cielo e la terra, e dalle armonie di tutte le creature compone il suo canto di amore e di lode. -
Agli albori della nostra fede
Luciano Petrin offre uno spaccato della ""Storia della Chiesa"""", dalla fede dei primi cristiani alla predicazione di san Paolo, dalle persecuzioni e dalle eresie fino ai due scismi d'oriente e d'occidente. Si sofferma con gioia sulla vita di san Pio X, papa sarto, in brevi aneddoti che ne fanno risaltare la sua umanità. Una storia riproposta per il grande pubblico in una forma semplice e vivace in cui l'autore comunica la sua curiosità per il passato e le origini della fede cristiana ripercorsi con la naturale freschezza e simpatia di un """"nonno"""" che riporta con il cuore a quegli avvenimenti fino alla piccole storie che appartengono alla memoria di ogni famiglia."" -
Le invarianti nella tomba Brion di Carlo Scarpa
Negli anni settanta Bruno Zevi individuò le sue sette invarianti nell'Architettura. Negli anni ottanta Franz Falanga individuò altre cinque invarianti che pose insieme alle sette del professor Zevi. Le verificò personalmente da solo e con i suoi studenti per una congrua quantità di tempo, finché ha deciso di pubblicare per la prima volta l'individuazione di queste dodici invarianti nell'architettura costruita della Tomba Brion di Carlo Scarpa a San Vito di Altivole (TV). Le invarianti individuate sono quindi state fotografate dal designer fotografo Andrea Fantinato. Questo libro è dunque, in assoluto, il primo sull'argomento, sia dal punto di vista della teoria, sia dal punto di vista della fotografia. Gli autori, conseguentemente e finalmente, dedicano questo loro lavoro a tutti coloro che intendono finalmente parlare architettura, e anche a coloro i quali intendono finalmente parlare di architettura. -
Abbecedario del Natale. Storia, leggende e curiosità
Questo libro, arricchito da capolettera e illustrazioni realizzate dagli allievi della Scuola internazionale di Sarmede sotto la guida di Linda Wolfsgruber, riporta alla memoria i libri di scuola di una volta. Lettera dopo lettera vengono spiegati e raccontati i principali miti e tradizioni delle festività natalizie: dall'Avvento alle Zampogne passando per Babbo Natale, Elfi e Folletti, Panettone e Pandoro, Presepe, Santi, Spumanti... Ogni spunto è stato ispirato dalla cultura popolare: principalmente quella triveneta ma con riferimenti al resto d'Italia, ai Paesi a confine, al grande Nord. Ciascuna pagina emana un fascino antico e invita a sfogliare, ammirare, leggere. Un libro illustrato che ravviva la magia del Natale ed è destinato ai bambini di tutte le età. Età di lettura: da 8 anni. -
Verso la libertà. Cerignola dal feudalesimo al Risorgimento
In occasione del 150° anniversario dell'unificazione nazionale, si è voluto far conoscere gli eventi ed i personaggi che hanno contribuito al lungo e tormentato cammino della comunità verso la libertà. È una indagine, ristretta, come esempio campione di tante realtà simili del Meridione, della nostra città, della sua popolazione con il suo desiderio di riscatto e di emancipazione. Cerignola, da preda di feudatari e signorotti, avidi e spietati, che ne limitarono lo sviluppo per secoli, ai nuovi padroni della classe borghese emergente e acculturata, che seppe approfittare di una serie di leggi favorevoli per spartirsi terreni e proprietà. Tuttavia, al momento del tracollo del corrotto e decadente Regno borbonico per mano delle truppe rivoluzionarie garibaldine, Cerignola ed i suoi figli minori, pur con ambigue posizioni di pochi notabili, seppe dar prova di maturità e lungimiranza partecipando con sacrificio al movimento patriottico di unificazione. -
Little girl lost
Miranda Sugarmann è l'unica donna che l'investigatore privato John Blake abbia mai amato. L'ultima volta che l'aveva vista, dieci anni prima, lei se ne stava andando al Rianon College per diventare medico. Quindi cosa ci fa la sua foto sulle pagine del ""Daily News"""" sotto il titolo """"Spogliarellista assassinata""""? Perché il suo cadavere è stato ritrovato sul tetto di uno strip club di New York? Nonostante i consigli del suo amico e socio Leo Hauser, John inizia a indagare e nei giorni successivi cade vittima di qualche pestaggio e di un arresto per omicidio. Scopre che tutto quello che aveva sperato per Miranda non si è avverato. Inoltre qualcuno, per fermarlo, lo minaccia di morte. Un noir finalista al The Edgar Allan Poe e The Shamus awards."" -
Il ciclista solitario
Cosmés è un uomo immaturo e strano, un essere buono che non riesce a comprendere il mondo che lo circonda. Un ciclista solitario, infaticabile, che percorre le valli, i monti e le praterie senza capire che il suo continuo pedalare non è altro che un segreto desiderio di fuggire il mondo, la gente e, forse, anche se stesso. La morte dei nonni, l'incapacità di tenere un qualsiasi lavoro e la necessità di scrivere un romanzo per riscuotere un'eredità lo spingono in una girandola di avventure tra amori e abbandoni, furti di quadri, misteriosi omicidi e, soprattutto, a scoprire l'imprevedibilità della vita in compagnia di un'anziana e ambigua milionaria, un buddista poliglotta che riempie la città di scritte per superare la propria timidezza, una ex miss esistenzialista, un imbianchino brasiliano innamorato di una togolese immensamente grassa, una cuoca di León eterna studente di inglese, un torero del Gabon, un collezionista di quadri e una monaca di clausura assidua lettrice di riviste rosa. -
La decisione di Brandes
In una Parigi occupata dalle truppe tedesche, si gioca una strana partita a scacchi tra il pittore Brandes, proprietario di una Madonna con bambino di Lucas Cranach il Vecchio, e il mercante d'arte Walter Andreas Hofer, che vuole impossessarsi del quadro per farne dono a Hermann Goering, uno degli uomini più potenti della Germania nazista. Il mercante d'arte si dirige regolarmente all'atelier e minaccia il pittore. Brandes mette a punto una singolare forma di resistenza. Evocando i mesi nelle trincee della Somme durante la Grande Guerra, gli amori, la scoperta dei colori, l'evoluzione delle sue idee pittoriche, l'emarginazione voluta dalla cultura nazista, il protagonista si muove tra presente e passato alla ricerca dell'istante che possa dare un senso alla sua vita. Un romanzo che esplora le piccole forme di opposizione all'arroganza e ai soprusi del potere e che stupisce con un finale inatteso. -
Il libro dei sussurri
Tutto ha inizio nella piccola città di Focsani, in una strada armena, tra i vapori del caffè, gli aromi della cantina di nonna Arshaluys, i libri antichi e le fotografie appartenute a nonno Garabet. Il piccolo Varujan guarda un mondo colorato dallo sguardo dell'infanzia e ascolta le conversazioni e le storie favolose di alcuni vecchi armeni che, per parlare liberamente, si nascondono in una cripta. Prende vita così, in un'atmosfera già densa di presagi, uno straordinario romanzo, una vera e propria epopea nella quale partecipando ai destini dei personaggi, alle guerre, ai viaggi, alle fughe, alle avventure, agli amori, alle vite che si compiono nella fine, si segue passo dopo passo, con continui salti di tempo e di spazio, l'intera storia del Novecento, il destino umano e in particolare quello del popolo armeno, del suo genocidio e della sua diaspora. Un romanzo fuori dal comune, dall'ampiezza di respiro inusuale, popolato da personaggi indimenticabili e che è allo stesso tempo narrazione personale, libro identitario per il popolo armeno e tributo a tutti coloro che hanno subìto la Storia. -
Il silenzio degli alberi
In guerra tutti i giorni sono uguali. Nelle cantine, al buio, e nei palazzi, il tempo sembra fermarsi, scandito solo dai colpi delle granate e dai racconti di musica e di vita di Ernest Bolsi, un liutaio capace di riaccendere luce e speranza tra le stanze vuote del vecchio Museo della musica. Nella città assediata giunge anche il noto musicista Andreas Hymer, per tenere un concerto e ritrovare Amela Jensen, amore sospeso a causa dell'egoismo e della paura, ma mai dimenticato. Il viaggio e il concerto diventano per lui un tuffo nel passato, l'occasione per confrontarsi con la vita della madre, sparita misteriosamente quando era ancora un bambino, e per affrontare le conseguenze delle proprie scelte. Al ritmo di una partitura preziosa quanto la vita, ne ""Il silenzio degli alberi"""" si alternano il suono delle lettere di chi è rimasto a lottare e si aggrappa a ogni cosa per sopravvivere e il silenzio del passato di quattro destini uniti dalla musica e dall'amore."" -
Cielo di sabbia
Nessuno sguardo è tranquillo e in pace come può sembrare, nessun silenzio è uguale. E ci vogliono molta fortuna e molto coraggio per trovare un proprio posto nel mondo. Sembra volerci dire questo Sudabeh Mohafez, scrittrice iraniana trasferitasi in Germania a sedici anni, in questo libro delicato e duro, poetico e realista allo stesso tempo. Una manciata di storie ci trasporta in Iran, in Europa, in luoghi che come non mai ci appaiono vicini e famigliari, tra le vite di donne, bambini e figli tutti coinvolti in situazioni che sembrano senza via d'uscita e senza speranza. Ma ogni volta la vita riesce a regalare l'occasione della scelta giusta. Il coraggio di donne silenziose, la paura dei bambini di fronte a genitori assenti o addirittura prepotenti e violenti, la nostalgia degli emigrati, si perdono nella polvere della Teheran degli anni Settanta o nei rumori di una qualsiasi metropoli europea dei giorni nostri. Questo libro propone in modo molto originale un mondo sempre diviso tra due punti di vista: quello dei luoghi che lasciamo e quello dei luoghi che abitiamo. A riempire lo spazio tra i due: un mare, miraggi di montagne lontane migliaia di chilometri e storie. -
Crescere è un mestiere triste
La scrittura di Roncagliolo - autentico talento della letteratura sudamericana, il più giovane scrittore ad essersi aggiudicato il prestigioso premio Alfaguara de Novela - ci conduce alla scoperta di quel microcosmo di eventi inattesi e sospesi, di scoperte, momenti di luce e pericolose ombre che sono l'infanzia e l'adolescenza. Il tutto grazie a una manciata di protagonisti che lasciano il segno. La nonna che scambia il tacchino di Natale per un sacco delle immondizie e l'appendiabiti per il nonno; il piccolo Luca rapito da un tassista che si finge Babbo Natale; Beatriz uccisa dall'amico; le tragicomiche avventure di un giovane peruviano a Santiago, nel Cile di Pinochet; la morte di un padre testardo e irascibile& Sullo scenario di un continente nel quale si avvertono ancora echi di dittatura, violenze, ingiustizie sociali e povertà, non resta che arrendersi a quel misto di realismo, tragedia, ritmo e ironia che è la narrazione di Roncagliolo, e lasciarsi condurre alla scoperta di come sia ancora possibile crescere sebbene, talvolta, tutto questo si trasformi davvero in un mestiere triste. Perché in ogni passaggio d'età perdiamo irrimediabilmente qualcosa. -
Il fiore rosso e il bastone
Questi scritti densi, leggeri e acuti allo stesso tempo, sospesi tra memoria, diario, poesia e riflessione ci permettono di scoprire il mondo privato e letterario di Herta Müller, vincitrice del Premio Nobel per la Letteratura, e di lanciare uno sguardo più lucido sul mondo. Ogni pagina è resa ancora più affascinante dall'incontro tra pensiero e quotidianità, tra gesti e oggetti semplici e interpretazioni del mondo, tra ricordi dell'infanzia e consapevolezze dell'età adulta che l'autrice rumena di lingua tedesca restituisce con una lingua e con immagini che restano a lungo nella memoria. -
La cosmonauta
Sotto una costellazione di luci Hella guarda il mondo col figlio Tobi. Accanto a lui l'universo sembra avere una collocazione e un significato precisi, ma quando il giovane muore durante una manifestazione di protesta per una società che avrebbe desiderato cambiare, Hella si perde e comincia un viaggio - a tratti onirico - che la conduce lontano da sé e in cui il cuore pare offuscarsi per sempre. L'unico nord della sua vita è il ricordo del figlio, ciò in cui credeva, ciò che sognava, come ad esempio prendere parte al primo viaggio lunare aperto al pubblico. Per questo Hella si iscrive al concorso che regala un posto nella spedizione e inizia un lungo avvicinamento alla stazione di lancio in Asia centrale, attraverso pianure estese a perdita d'occhio e steppe kazake, rovine dell'immenso ex impero sovietico: un viaggio tra ricordi del passato e incontri inattesi. In questo romanzo d'esordio, Jo Lendle ci conduce nell'animo di una donna che vuole arrivare sulla Luna per ricongiungersi con il figlio, ma in questo viaggio Hella avrà anche la possibilità di riscoprire l'amore, di sentirsi ancora una volta viva, nel corpo, nella mente, per Tobi e per se stessa. -
La tela
Amnon Zichroni ha il dono di rivivere i ricordi degli altri. Nato a Gerusalemme e cresciuto nella rigida osservanza della religione ebraica, si stabilisce a Zurigo dove esercita come analista. Lì incontra il liutaio Minsky e lo incoraggia a scrivere un memoriale sulla propria infanzia in un campo di sterminio nazista poi attaccato dal giornalista Jan Wechsler perché lo giudica frutto della fantasia. Dieci anni più tardi, lo stesso Wechsler si vede recapitare all'indirizzo di casa una valigia. Dicono che sia il bagaglio smarrito nel suo ultimo viaggio in Israele. Ma lui non ricorda nulla di quella valigia e nemmeno di quel viaggio. Forse si tratta solo di un errore, o forse qualcuno si sta prendendo gioco di lui. Decide quindi di recarsi a Gerusalemme per indagare sul mistero. Là scopre quello che non avrebbe mai immaginato, che in Israele ci era stato e che da allora Amnon Zichroni è scomparso... -
Gioco d'equilibrio. Cieco sul tetto del mondo
Andy Holzer non riesce a vedere le montagne perché è cieco dalla nascita. Eppure questo alpinista estremo può cogliere tutto del paesaggio che lo circonda perché i suoi sensi - l'udito, l'olfatto, il gusto e il tatto - gli forniscono informazioni sufficienti per assemblare una precisa immagine del mondo e delle pareti. In ""Gioco d'equilibrio"""" Holzer racconta la propria infanzia in un paese del Tirolo austriaco, l'adolescenza, come è cresciuto in una famiglia che non ha mai interpretato il suo stato come una limitazione e, infine, le sue incredibili ascensioni e scalate. Ne scaturisce un ritratto vero e appassionante. """"Gioco d'equilibrio"""" non è solo un libro sull'alpinismo. È un libro sulla vita. Qui la montagna è potente, con le sue vette, le sue sfide, i passaggi arditi, i limiti che impone all'uomo, ma tutto nasce con un bambino cieco che non si arrende, vive pienamente e diventa un grande alpinista. Andy Holzer è un esempio prezioso di come """"dipendere l'uno dall'altro possa essere una benedizione"""", un gesto di fiducia, un dono meraviglioso, anziché una maledizione."" -
Il re non ha sonno
William Hogan ha realizzato il suo desiderio, essere proprietario di un terreno, di una bellezza soggiogante: due ettari di foreste ricoperte di lamponi selvatici e popolate di cervi e caprioli. Ma la terra richiede sudore, fatica e investimenti e, per mantenerla, lui si ammazza di lavoro. Ombroso, triste e rabbioso ha però al suo fianco la bella e dolce Mary che gli dona il piccolo Thomas, un bambino fragile e sensibile. Quando però William si ferisce e muore di cancrena tutto vacilla e il dramma fa precipitare il giovane Thomas in un silenzio e in una rabbia indomabili.