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Simbolismo e Scrittura. Il cardinale Pitra e la «Chiave» di Melitone di Sardi
Dall’appassionata ricerca del monaco benedettino Jean-Baptiste Pitra (1812-1889), alla fine del XIX secolo, riemerse dall’oblio la celebre «Chiave» attribuita a san Melitone, vescovo di Sardi nel II secolo. Contro la critica storica e il suo scopo desacralizzante, don Pitra volle stabilire l’autorità della Tradizione e arricchire le chiavi di san Pietro con questa ulteriore Chiave, essenziale per l’interpretazione del cosmo.Di fronte alle nuove esegesi fondate sui metodi che apparvero a quel tempo e un letteralismo che tendeva a studiare i testi sacri come se fossero dei testi profani, il cardinale Pitra intese fissare il progetto di restaurazione di una teologia simbolica sull’autenticità di un libro guida che risalisse ai tempi apostolici.Il testo della «Chiave», qui presentato con un ampio saggio introduttivo dello storico delle correnti esoteriche Jean-Pierre Laurant, verrà rifiutato dalla scienza ufficiale, ma alimenterà in seguito le speculazioni dei simbolisti cristiani, per i quali l’uso delle metafore senza rassomiglianza risale all’alba dell’umanità, come l’archetto di uno strumento sonoro che risuona attraverso tutti i tempi. Questo volume offre un’ampia trattazione dell’argomento, basato anche su molta documentazione inedita, cui segue il testo della Chiave in traduzione italiana e un indice biografico. -
La divina liturgia
Con questo volume l’autore ha inteso testimoniare il suo rispetto ed attaccamento al sacramento che è il centro e il cuore di tutta la vita della Chiesa. Il cristiano è certamente convinto del ruolo fondamentale della messa, ma non ha spesso il desiderio di scrutare la straordinaria profondità del mistero che si celebra all’altare, con l’impossibilità quindi di coglierne appieno la bellezza.La messa, infatti, è un capolavoro di bellezza, perchè manifestazione della Divinità. -
La sapienza nascosta
L'esistenza di tradizioni segrete nelle prime fasi del cristianesimo, che scomparvero poi nella tarda antichità, è oggi riconosciuta da molti studiosi, ma l'importanza di tali tradizioni non è sempre stata tenuta sufficientemente in considerazione. L'opera, incentrata su questo tema, sviluppa diversi argomenti, fra cui il rintracciare l'esistenza delle dottrine esoteriche, studiarne l'origine in seno al cristianesimo primitivo, che è da cercare nel loro immediato retroterra culturale, cioè nel giudaismo del primo secolo. -
L' immaginazione gnostica. Gnosticismo, mandeismo e misticismo della Merkavah
Gnosticismo, Mandeismo e Misticismo della Merkavah Primo studio esaustivo sui rapporti tra lo gnosticismo e la mistica ebraica. Comprende altresì un’analisi delle prospettive esposte da Gershom Scholem sulla materia, una panoramica analitica della rimanente letteratura secondaria e un esame attento delle fonti originali. Questo lavoro esplora un ampio spettro di argomenti, dal mito all’esegesi alla cosmologia. Sebbene l’argomento centrale siano le tradizioni gnostiche occidentali e la mistica della merkavah, il libro di Nathaniel Deutsch si occupa inoltre di materiale rilevante proveniente dal mandeismo e dal tardo periodo della mistica ebraica, come il pietismo tedesco e la qabbalah. L’opera qui presentata non è solo la prima ad approfondire e valutare la storia degli studi su un tale complesso argomento, ma crea inoltre i presupposti per ricerche future, illuminando gli aspetti metodologici e topici del campo d’indagine preso in considerazione. -
Filosofia meditativa. Alchimia e meditazione
Questo libro si propone di spiegare cosa sia realmente l'alchimia interiore, quali i suoi fondamenti pratici quali e quanti i gradi che scandiscono l'iter interiore dell'opera di Dorn. Ciò che ha costituito secolare oggetto di contesa, ossia la legittimità stessa di un'interpretazione in chiave spirituale e interiore dei testi di alchimia, o almeno di una parte di essi, per Dorn è dato acquisito. E anche a voler ammettere che l'alchimia fisica non sia interamente riducibile a quella spirituale, Dorn mostra come la prima non potrebbe minimamente sussistere senza il fondamento della seconda. -
Lo specchio della sapienza rosacrociana (1618)
Il testo fu stampato in Germania nel 1618. Il suo misterioso autore era un rosacrociano informato sui più profondi misteri dell'esoterismo mistico-alchemico della Confraternita. Tali misteri vengono rivelati in questo testo attraverso un affascinante intreccio di immagini simboliche e di spiegazioni verbali. Il testo è corredato da una lunga e circostanziata introduzione, insieme a un ricco apparato di note esplicative e di appendici integrative. -
La torre di Babele
La Torre di Babele è un enigma archeologico, un simbolo del mondo dell'architettura, nonché un mito fondamentale della nostra civiltà. Quest'opera di Vicari prende le mosse dall'analisi dei resti risalenti al VII-VI secolo a.C.; passa poi a considerare la funzione della mitica ziggurat babilonese servendosi del testo di Erodoto che ha mutato, nell'immaginario collettivo, la Torre da quadrata a rampa spiraliforme. Infine, affronta l'aspetto mitologico connesso a questa leggendaria costruzione, la molteplicità di significati e di sensi che sono scaturiti dal racconto biblico della Genesi. Conclude l'opera una visione nel mondo dell'arte e un dibattito legato alla confusione e alla confluenza delle lingue. -
Piccola enciclopedia dell'induismo
Dal mondo classico a quello contemporaneo, questa è una completa, sistematica e accessibile enciclopedia del fenomeno conosciuto come ""Induismo"""". Klostermaier, basandosi sulla sua ampia conoscenza della religione e dei suoi testi, presenta gli aspetti teorici e pratici dell'Induismo mostrando come questa antichissima religione sia una fede viva. L'enciclopedia pone in risalto le maggiori correnti del pensiero indù, illustra personaggi che vanno da Manu a Gandhi e include località geografiche da Ramesvaran il sito più a sud dell'India fino all'Himalaya nel nord.Scritto con sicurezza, conoscenza, simpatia ed intuito, questo libro è un preziosissimo punto di riferimento sia per gli studiosi che per i credenti di religioni diverse, come pure per coloro i quali non hanno familiarità con il mondo della religione."" -
L' architettura Medievale in Occidente
Quest'opera offre una sintesi sui diversi tipi di architettura rappresentativi del Medioevo occidentale: l'architettura religiosa, l'architettura militare e l'architettura laica. L'autore distingue tre tempi basilari della creazione monumentale: il periodo della genesi e delle invenzioni della tarda Antichità e dell'Alto Medioevo; la maturità romana e la rivoluzione gotica. Queste creazioni sono studiate da Carraz in relazione al loro contesto storico, tecnologico e umano. -
Simboli buddhisti e cultura tibetana
L’arte tibetana, ma anche le tazze da tè, le cinture, i mobili, le selle, le staffe e ogni sorta d’oggetto, d’abbigliamento e di costruzione traboccano di simboli pieni di ricchezza, vitalità e coloratissimi. I più diffusi sono gli otto simboli favorevoli, gli otto oggetti benaugurali, i sette tesori del potere regale, i sette tesori secondari, i sette gioielli, i sei presagi di lunga vita, le cinque qualità che deliziano i sensi, i quattro fratelli in armonia e i tre simboli della vittoria. Ma qual è il significato di questi catalizzatori che permettono l’emergere del bene, del bello e del buono e che contengono quella “energia essenziale” che nessuna repressione e persecuzione è mai riuscita ad estirpare dal Tibet? Nel suo studio affascinante – il più sistematico finora pubblicato – Dagyab Rinpoché, mescolando saggezza ed erudizione, ci fornisce le chiavi del complesso dei simboli più noti del Buddhismo tibetano e dimostra come essi gettino un ponte tra il nostro mondo interiore e il mondo esterno. Simboli buddhisti e cultura tibetana si rivolge non solo a coloro i quali sono desiderosi di comprendere la simbologia buddhista ma anche a quanti vogliono farsi conquistare dai più famosi racconti tibetani, narrazioni appassionate che mettono in scena animali ed mitici esseri. -
Dizionario dei faraoni
Cosa sappiamo in realtà dei faraoni, aldilà degli stereotipi e delle facili banalizzazioni proprie di una cultura di massa, cosa di questi re che hanno ispirato tanta letteratura – anche molto commerciale – e tanti film e numerosi compositori? Cosa c’è di reale dietro alle varie leggende che li accompagnano? Maschere senza volto, sembrano tutti simili, costretti in un’immagine che l’ideologia dell’epoca esigeva, quella di mediatori tra il cielo e la terra. Non possedendo archivi sufficienti che c’informino sulla vita quotidiana di questo o quel faraone, anche per lo storico sono difficili da differenziare se non per mezzo di una distinzione tra epoche, politiche e monumenti differenti.Tenendo conto di questi limiti e delle possibilità d’analisi, i due Autori si sono sforzati di caratterizzare obiettivamente i regni e le personalità dei “grandi faraoni” (Tuthmosi III, Akhenaton, Ramsete II) e di fare il punto sul maggior numero possibile di sovrani meno noti. Situando gli uni e gli altri all’interno della rispettiva epoca e dei processi storici al fine di comprendere questi ultimi, si è resa indispensabile una serie di notizie dedicate ai periodi – regni e periodi intermedi – e a ciascuna delle dinastie che si sono succedute. Per ampliare il “paesaggio culturale” non mancano voci che trattano di alcune alte personalità di rango non reale, di città importanti dal punto di vista storico, lemmi che definiscono nozioni essenziali (faraone, coreggenza e così via) o significative realtà monumentali o istituzionali. Termina il dizionario una tavola cronologica, che organizza i grandi periodi della storia egiziana e rammenta i nomi reali più illustri di ognuno di questi periodi.Documenti alla mano, Pascal Vernus e Jean Yoyotte ci consegnano un’informazione concreta e critica, indispensabile per riflettere su un regime politico esemplare, meglio conosciuto per l’ideologia e le strutture formali che per la personalità dei suoi sovrani. Ausilio essenziale per lo studioso, il Dizionario dei faraoni rappresenta un’opera di riferimento per il curioso e il cultore illuminato, oltre che la guida a lungo attesa dal viaggiatore. -
Gotico segreto. Sapienza occulta nella Cattedrale di Chartres
La cattedrale di Chartres (1145-55) è stata una delle prime cattedrali gotiche d’Europa e come tale è uno dei monumenti più importanti dell’Occidente, punto di riferimento per chiunque si voglia avvicinare allo studio dell’architettura che si sviluppò in Francia a partire dalla seconda metà del XII secolo diffondendosi in tutta Europa fino alla fine del XV secolo (si vedano in Italia il duomo di Milano e di Orvieto). L’imponente costruzione che si slancia verso l’alto contiene nella sua pietra, sapientemente scolpita, elevate cognizioni e arcani significati, una geometria sacra basata su rapporti geometrici cifrati, simboli che lasciano intuire un sapere cosmico raggiunto dall’uomo a quei tempi e oggi completamente perduto.Al cospetto di questo silenzioso testimone gl’interrogativi si susseguono: La cattedrale potrebbe avere delle origini celtiche? Le proporzioni della geometria sacra e dell’armonia in quali punti si rispecchiano? Che ruolo hanno svolto nella costruzione i Cavalieri Templari? Dove si trovano all’interno della chiesa le tavole del Santo Graal?In un racconto avvincente, accompagnato da numerose foto e schematici disegni, l’Autrice narra come ha trovato le risposte a queste e ad altre domande, e trasmette al lettore la sua esperienza affascinante ed emozionante alla scoperta della storia, della filosofia e della sapienza occulta che l’occhio attento può rinvenire nella cattedrale di Chartres. -
I segreti dell'iconografia bizantina. La «guida della pittura» da un antico manoscritto
Una grammatica dell'iconografia cristiana. Così potrebbe essere definita la presente pubblicazione, in cui è offerta la trascrizione di un antico manoscritto bizantino, reperito nella prima metà del XIX secolo nel Monte Athos e trasmesso di generazione in generazione negli atelier dei monaci-pittori, almeno a partire dal XV secolo. Il manoscritto si compone di quattro parti che spiegano la maniera di preparare i colori e di come impostare gli affreschi e le icone. La pittura bizantina è una delle fonti più antiche dell'arte sacra tradizionale in Occidente, da cui emerge il carattere metafisico delle regole pittoriche trasmesse fra i monaci. -
Il simbolismo nelle cattedrali medievali
Come si è riusciti tecnicamente a edificare le immense cattedrali, sorte in Europa occidentale tra il 1050 e il 1400, che per la loro complessità architettonica superarono tutte le grandi costruzioni realizzate dall'uomo dal tempo delle piramidi? Quali erano i materiali impiegati e per quale motivo furono scelti dai geniali architetti? Quali i principi costruttivi su cui si fondavano i mirabolanti progetti? Conoscenze provenienti dall'antica Roma da un lato, sapere distillato nelle università arabe in Spagna dall'altro, e neoplatonismo di derivazione greca furono le maggiori componenti che influenzarono la tecnica e il simbolismo delle cattedrali più importanti. -
Spiritualità e occulto. Dal Rinascimento all'età moderna
In questo volume l'autore si propone di riconsiderare la posizione marginale occupata fino ad oggi dalla spiritualità occulta rispetto alla storia intellettuale e culturale dell'Occidente, sottolineando come le tradizioni esoteriche abbiano contribuito in gran parte allo sviluppo di diversi settori della cultura europea dal Rinascimento in poi. Nelle sue pagine Gibbons dimostra l'esistenza persistente nella cultura occidentale di movimenti mistico-esoterici e quanto la loro presenza abbia influenzato la storia della medicina, della scienza, della filosofia, dei movimenti politici radicali, della letteratura fantastica e perfino della psicologia freudiana e junghiana. -
Il cammino di Santiago. I misteri del pellegrinaggio per Santiago de Compostela
Secondo la tradizione l'Apostolo Giacomo fu sepolto a Santiago de Compostela, ed è per questo motivo che da più di mille anni si muovono verso questa città della Galizia pellegrini da ogni parte del mondo per visitare il santuario dove si trova la tomba. A cosa è dovuto questo fascino speciale? Molti sono attratti più che dalla località e dalla tomba, proprio dal viaggio che porta fin laggiù e, più precisamente, dal cammino che si percorre a piedi, quasi un'esperienza mistica, una sorta d'iniziazione, un viaggio alla conoscenza di sé. Diversi elementi, appositamente introdotti nel corso dei secoli lungo questo percorso, avevano proprio lo scopo di far sì che al pellegrino, durante il cammino, si schiudessero nuovi orizzonti. -
Principi e metodi dell'arte sacra
Gli storici dell'arte che applicano il termine ""arte sacra"""" a qualsiasi opera di soggetto religioso dimenticano che l'arte è essenzialmente forma. Perché un'arte possa essere chiamata """"sacra"""" non basta che i suoi soggetti derivino da una verità spirituale, bisogna anche che il suo linguaggio formale testimoni della stessa fonte. Non è questo il caso dell'arte religiosa del Rinascimento o del Barocco, che non si distingue per nulla, dal punto di vista dello stile, dall'arte fondamentalmente profana di quel periodo. Merita la denominazione di """"arte sacra"""" solo un'arte le cui stesse forme riflettano la visione spirituale propria a una data religione."" -
Il tesoro dei templari. Le ricchezze nascoste
Questo libro conduce il lettore attraverso una caccia al tesoro materiale e spirituale. Ripercorre le teorie più diffuse, sostenute da chi ritenne di aver identificato il tesoro dei Templari in determinati luoghi della Francia, del Portogallo, sotto la Montagna del Tempio a Gerusalemme o a Cipro, dimostrando come costoro abbiano trascurato un sito che con ogni probabilità lo ospita. La ricerca delle incommensurabili ricchezze dei Templari porta alla luce ulteriori nuove tracce e prove dell'eresia segreta di questo ordine di monaci cavalieri, colpito a morte fra il 1307 e il 1314 dal re di Francia e dal papa, e coinvolge altri temi in bilico tra storia e leggenda come il Graal, il Bafometto, Rennes le Chateau e l'origine del rito massonico. -
Madonne nere. Il mistero di un culto
Prima che le divinità femminili spodestassero la religione matriarcale, in tempi lontanissimi regnava la religione primigenia della Grande Madre. E proprio dalla Grande Madre derivano le Vergini Nere, le Madonne Nere dal volto scuro venerate in molti santuari in Borgogna, Alvernia e Linguadoca. Ma qual è il loro mistero? Petra van Cronenburg si propone di dare una risposta in questo libro, che ripercorre la storia di questi culti, a partire dai celti, i galli, i romani, per arrivare fino ai nostri giorni, alle porte di una militante teologia femminista che si riallaccia, o almeno cerca di farlo, alla religione primigenia della Grande Madre. -
La via del Sacro Graal
Da oltre ottocento anni l'Occidente subisce il fascino di un misterioso oggetto, il Sacro Graal, sebbene il suo ""inventore"""", il poeta Chrétien de Troyes, accenni solamente alla sua esistenza nel """"Perceval"""". Essendo rimasta incompiuta, quest'opera sul Sacro Graal ha suscitato naturalmente un numero infinito di congetture. Il presente libro ripercorre le tracce di questo mito occidentale, dando una visione d'insieme sulle più importanti fonti originali del Sacro Graal, riassumendo le diverse ipotesi che lo riguardano e presentando un'interpretazione moderna del fascino da esso suscitato.""