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Enigmi di pietra. I misteri degli edifici medievali
Nel Medio Evo l'astronomia era parte integrante della religione? Perché si parla dei dodici apostoli? Dietro i dodici apostoli si celano i dodici segni dello zodiaco? Il sette, numero celeste, è in relazione con i sette corpi celesti allora conosciuti: Sole, Luna, Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno? Perché non furono costruite altre cattedrali gotiche dopo che l'Ordine dei Templari comparve dinanzi all'Inquisizione? Quale scopo hanno i simboli gnostici e le rappresentazioni del culto mitraico sui portali di cattedrali cristiane? I cicli scultorei delle chiese medievali rappresentano forse oroscopi o mondi astrologici? Questo libro intende rispondere a queste e ad altre domande. -
Artù. L'orso e il re
La leggenda di re Artù è rimasta a lungo vittima di frontiere arbitrarie tra le diverse discipline - storia, filologia, estetica letteraria - che pretendono di studiarla anche se risulta comunque evidente che il fenomeno arturiano rientra principalmente nel campo dell'immaginazione. Prima di essere una creatura reale o immaginaria, Artù è innanzitutto un personaggio di fantasia inserito in narrazioni, e testi a lui ispirati si trovano in manoscritti sia latini, sia francesi, gallesi, tedeschi, italiani o ispanici. Walter è docente di letteratura francese nel Medioevo all'Università di Grenoble III. -
L' invenzione di Maria Maddalena
Maria Maddalena è stata un'invenzione delle più emancipate della storia evangelica. Compare in tutte le svolte cruciali della vita di Gesù. Si mostra e rivela; perfino troppo e troppo spesso, secondo i gusti degli evangelisti e dei primi apostoli, a cominciare da san Paolo, che cercherà incessantemente di farla dimenticare. Innalzata a figura della Chiesa, Maria Maddalena non perde nulla dei suoi ""equivoci"""" e della sua """"felice polisemia"""". È pietra di paragone di una certa pratica della fede, un modello. È un piccolo compendio di vita spirituale, un vademecum della conversione che ricorda che """"le questioni relative alle origini e ai fini ultimi passano per la donna."""""" -
La via dell'alchimia cristiana
La prima, vera tappa della lunga storia dell'alchimia risale all'inizio dell'età del ferro, quando l'uomo, con l'aiuto del fuoco, riuscì a estrarre i metalli dai minerali grazie a metodi di fusione che padroneggiava perfettamente. In tal modo il fabbro, antenato dell'alchimista, divenne il ""sacerdote"""" di una religione arcaica che è poi confluita nello sciamanesimo. Gradualmente, attraverso l'Egitto, la Grecia e il mondo arabo, l'archetipo alchemico si nutrì, nel bacino del Mediterraneo, del simbolismo degli universi religiosi che incontrò e che a sua volta fecondò per mezzo di apporti originali di notevole ricchezza. A lungo considerata come un insieme di fantasticherie del tutto prive di consistenza, l'alchimia è uscita dall'ambito del segreto grazie ad alcuni lavori universitari che hanno saputo metterne in luce il carattere profondamente originale. Storia delle scienze, storia delle religioni, psicologia e psicanalisi sono alcuni degli ambiti in cui essa oggi occupa un posto indiscutibile. In una società nella quale la ricerca del senso è più che mai una preoccupazione, è finalmente giunto il momento di vedere come e perché la via dell'alchimia cristiana, che rappresenta un cammino spirituale di grande originalità, può essere ricollegata al fatto religioso e, più specificamente, al Cristianesimo."" -
Le radici delle cattedrali. L'architettura gotica espressione delle condizioni ambientali
Ogni singolo elemento architettonico delle cattedrali gotiche può essere visto come una precisa risposta alle pressioni, non sempre favorevoli, dell'ambiente in continuo mutamento, dove tutto è legato a tutto e dove la notevole crescita della popolazione rurale, ad esempio, procede di pari passo con un aumento della produttività agricola ma pure con un progressivo restringimento dello spazio boschivo e con una drammatica penuria del bestiame. Il costruttore medievale deve rispondere a questa molteplice sfida ambientale, ideando sempre nuove soluzioni tecniche che gli permettano di economizzare il legname e di ridurre al minimo l'uso di opere provvisorie e di alleggerire al massimo la costruzione. -
La femmina sacra. Sheela, la dea dei celti
Passate inosservate e ignorate per secoli e secoli, strane immagini intagliate nella pietra, raffiguranti personaggi femminili completamente nudi, sono state riscoperte in antiche chiese, in castelli medievali e sulle tombe di vescovi cristiani. Quest'opera è uno studio di tali misteriosi intagli, della loro storia, della loro ubicazione, del loro significato psicologico. Chiamate Sheela-na-Gig, queste figure esibiscono e mettono in risalto i loro organi genitali come simboli della fertilità e della nuova vita. Originariamente, nella società preceltica, le Sheela simboleggiavano dio nel suo aspetto di ""Grande Madre""""; in seguito, i Celti le integrarono nella loro religione druidica per farle poi diventare parte integrante del Cristianesimo celtico. Successivamente, la vittoria della Chiesa di Roma su quella celtica trasformò pian piano la Divina Megera in una prostituta. Ma per gli Irlandesi, la Sheela ha sempre personificato la Terra, il paesaggio e la fertilità. Oggigiorno, queste immagini si trovano nei primi insediamenti monastici dell'Irlanda, della Scozia, del Galles, dell'Inghilterra e lungo i principali percorsi di pellegrinaggio tracciati sul continente europeo dai missionari irlandesi. L'antropologia, l'archeologia, la mitologia, la storia e la psicologia sono state combinate assieme per dar vita a questo studio moderno."" -
Mosaico. Una storia inventata per un'interpretazione vera del capolavoro pavimentale di Otranto
Nel 1163 Gionata, il vescovo di Otranto, fa convocare dal Monastero di San Nicola a Casole Fra Pantaleone per fargli realizzare ""il pavimento più bello del mondo"""", un mosaico immenso che si estenda lungo le tre navate della bella cattedrale, raffigurando l'eterna lotta del Bene sul Male. Dopo accese discussioni fra i due circa le caratteristiche generali del progetto, vengono chiamati i migliori mosaicisti della zona e si iniziano a posare le prime tessere. Man mano che si delineano a terra i capitoli di questo immenso racconto visivo intriso di simboli, accadono però misteriosi omicidi che via via si intrecciano anche con le persone che lavorano al mosaico. Al disegno pavimentale si sovrappone un ignoto disegno di sangue. Man mano che l'interpretazione delle figure musive viene rivelata si ingarbuglia sempre più il filo rosso che lega le atroci morti e solo il colto Fra Pantaleone riuscirà a trovarne il bandolo. Un racconto che è anche una vera e propria ipotesi interpretativa avanzata dall'autore su quello che è stato definito """"l'enigma di Otranto."" -
Lessico dei simboli cristiani
A seguito di una lettura, in occasione della visita a un museo o a una chiesa, dopo aver assistito a uno spettacolo e in numerose altre circostanze legate allo studio o allo svago, simboli concernenti il Cristianesimo si presentano allo sguardo e allo spirito. Questi segni hanno segnato profondamente la cultura mediterranea e occidentale. La loro comprensione è indispensabile per apprezzare appieno il nostro patrimonio artistico, intellettuale e spirituale, nonché per apprendere i valori filosofici e morali sui quali si fonda la società laica. Questo lessico raccoglie oltre 500 simboli d'origine evangelica e, più in generale, biblica. Spesso condivisi con altre civiltà, essi sono stati progressivamente sviluppati e arricchiti in modo specifico dalla tradizione paleocristiana, da quella medioevale, poi da quella moderna. Alcuni di questi simboli sono ancora in uso nelle Chiese. Altri, appartenenti alla storia, sono stati in parte dimenticati, anche se restano incisi nella pietra delle cattedrali, si ritrovano sui muri affrescati, sulle pergamene degli antifonari o nelle pagine dei libri, per esprimere un messaggio sui Misteri cristiani. Il volume guida alla comprensione del linguaggio simbolico, a volte complesso e contraddittorio, altre volte di un'assoluta limpidezza. -
Lo sguardo esoterico
L'esoterismo, di volta in volta, scioglie le contraddizioni della ragione attraverso il pensiero simbolico e su di esso si basa per organizzare il proprio discorso. Il presente volume è dedicato a rintracciare le costanti e le varianti dello ""sguardo esoterico"""" sin dall'antichità, mettendo in luce - a fronte della modernità scientifica - i tempi forti del Rinascimento, poi del XVIII e XIX secolo. I temi maggiori dell'argomentazione di questa forma di pensiero sono, in seguito, passati in rassegna. Se la divinizzazione dell'uomo, legata alla trasmutazione della natura, c'è quasi sempre nel paesaggio dell'esoterismo, come pure la presenza - fisica o spirituale - di un maestro e di un'iniziazione, i contemporanei insistono sul simbolismo del corpo e le generalità del divino. Infine, """"Lo sguardo esoterico"""" indaga le modalità tramite le quali l'esoterismo è percepito dalle grandi istituzioni religiose, politiche e universitarie."" -
Un uomo tradito. Il romanzo di Giuda
Chi è Giuda Iscariota? Uno Zelota, un uomo ""pieno di zelo"""" per la casa di Dio, che vorrebbe alla fine veder instaurare il Suo regno sulla Terra promessa? Un uomo che si sente tradito da Gesù nelle sue speranze politiche? Alla luce dei Vangeli, dei testi apocrifi e in particolare di un codice copto che si dice essere il Vangelo di Giuda, il filosofo e teologo Jean-Yves Leloup ripercorre l'appassionante itinerario di quest'uomo disperato, dai primi slanci della sua conversione fino agli eventi che lo condussero al suo misfatto. Gesù e Giuda non rappresentano forse le due facce di un'unica Rivelazione? Con il personaggio di Giuda si pone la questione del male, del """"male in persona"""" e del perché della sua esistenza. Non è forse egli come un'""""ombra"""" che da maggiore risalto alla """"luce del Bellissimo""""? Al di là dei fatti storici, questo libro illustra il crudele dilemma che ogni uomo si trova ad affrontare quando è costretto a scegliere tra le esigenze della realtà e gli slanci del proprio cuore."" -
Pitagora e il suo influsso sul pensiero e sull'arte
I frammenti superstiti su Pitagora (nato intorno al 570 a.C.) furono all'origine di un crescente complesso di leggende sul famoso saggio e sui suoi seguaci, la cui reputazione in tutta l'Antichità e nel Medioevo non è mai stata oggetto di uno studio sistematico. Questo libro esamina i concetti unitari di armonia, proporzione, forma e ordine attribuiti a Pitagora nel corso del millennio successivo alla sua morte, e gli importanti sviluppi da essi provocati nei campi dell'arte, dell'architettura, della matematica, dell'astronomia, della musica, della medicina, della morale, della religione, della legge, dell'alchimia e delle scienze occulte. In questo volume copiosamente illustrato, Christiane L. Joost-Gaugier descrive il panorama dell'influsso di Pitagora e di quei pensatori cristiani ed ebrei che seguirono le sue idee nel mondo greco, in quello romano, nel Cristianesimo antico e nel Medioevo. Joost-Gaugier dimostra come il Pitagorismo - centrato sul ricordo confuso di una singola persona che ha attraversato i secoli per divenire sempre più influente - abbia ispirato un nuovo linguaggio per artisti e architetti, consentendo loro di essere ""moderni""""."" -
I monasteri cristiani. Guida storica ai più importanti edifici monastici del mondo
I monasteri esercitano oggi un fascino sorprendente. Dopo l'epoca della loro soppressione sembra diffondersi intorno a essi un crescente interesse che abbraccia ampi strati sociali. Le ragioni di questo interesse sono numerose e molto diverse perché i monasteri hanno qualcosa da offrire a ognuno. Questo dizionario enciclopedico è il risultato di un processo di raccolta e di ricerca durato un decennio e cerca di colmare una lacuna nella letteratura sul monachesimo, tentando di riunire in un libro una selezione di monasteri estesa a livello internazionale. Questa scelta è stata effettuata non solo in relazione a una determinata terra, famiglia linguistica, regione od Ordine, ma accogliendo monasteri di tutto il mondo, in base anche all'orientamento ecumenico, raccogliendo dunque monasteri che appartengono a tutte le chiese cattoliche e a ogni confessione. -
Africa dimenticata. Archeologia del continente africano
La storia dell'umanità è cominciata in Africa, anni di attenta indagine da parte di ricercatori lo hanno dimostrato, ed esistono forti probabilità che l'Homo sapiens, del tutto simile a noi, abbia avuto anch'esso origine in quel continente. Sotto la pelle siamo tutti africani. Tuttavia il passato africano è stato spesso trascurato dagli storici, inclini a concentrarsi su altre zone del pianeta. Questo testo introduce il vasto pubblico al passato dimenticato dell'Africa, sottolineando quegli aspetti noti soltanto o soprattutto attraverso le prove archeologiche. Il libro ripercorre ben quattro milioni di anni, esaminando importanti elementi della ricca storia umana del continente africano. Brevi capitoli, corredati da numerosissime illustrazioni, prendono in esame le origini dell'uomo, le conoscenze materiali dei cacciatori-raccoglitori, gli inizi dell'agricoltura africana, lo sviluppo della metallurgia, l'emergere di peculiari tradizioni artistiche, lo sviluppo di città e di stati, l'espansione delle reti commerciali e l'impatto prodotto dai contatti con gli europei e con gli altri popoli esterni. Il risultato è una storia affascinante e autorevole raccontata in maniera piacevole e comprensibile. -
Il regno di Agarttha
"Mission de l'Inde en Europe"""" di Alexandre Saint-Yves d'Alveydre - titolo originale di quest'opera - è un libro citato molto spesso e al quale sovente ci si riferisce in ambito esoterico. La prima edizione del 1881 fu distrutta, per misteriosi motivi, dal suo autore e ne sopravvissero solo due copie che hanno permesso di ripubblicarla nel 1910 e nel 1981. Viene tradotto e edito in italiano come """"Il regno di Agarttha"""" perché il suo nucleo ideale e fattuale è la descrizione visionaria di questo centro occulto, peraltro già noto in Occidente, anche se con alcune varianti nella trascrizione del suo nome, ma di cui per la prima volta quest'opera parla diffusamente. È scritto con linguaggio sovente criptico e in tono enfatico e oracolare, con numerosi riferimenti a avvenimenti e personaggi dell'epoca, tuttavia la presente edizione critica - che tiene conto delle precedenti pubblicazioni francesi, corredata da numerose note e arricchita da saggi critici che ricostruiscono la figura di Saint-Yves d'Alveydre, dell'enigmatico """"principe orientale"""" che lo iniziò, delle sue complesse idee e delle intenzioni che si proponeva - rende questo testo accessibile ai lettori italiani." -
Notre Dame di Collemaggio
Un percorso alla scoperta delle grandi conoscenze dei costruttori delle architetture sacre medievali, luogo di incontro tra cielo e terra, un penetrare insegnamenti iniziatici che sono nel cuore della spiritualità di culture diverse. Gli autori si sono trovati a sfogliare un libro di pietra che parla di geometria sacra, di misteri, di alchimia, lasciando all'intuizione di chi legge di andare oltre, alla ricerca di qualcosa di così straordinario da potersi solo accennare per essere colto da chi ha occhi per vedere. Nella chiesa costruita da Celestino V, dove si è svolto l'interrogatorio del processo ai Templari, dove i Cavalieri del Tempio sembrano aver lasciato tracce consistenti, si sta svelando un messaggio che coinvolge i luoghi sacri del pianeta, in particolare Chartres e Castel del Monte in Puglia, dove è stato affidato alla pietra il medesimo insegnamento per l'umanità pronta a coglierlo. Ora più che mai, dopo il sisma del 6 aprile 2009, la basilica è una porta tra dimensioni dove l'emozione prende voce e lascia tracce per sempre. -
I druidi e i loro segreti
Spiccate un favoloso balzo indietro nel tempo, fino agli albori del Medioevo, sprofondando nelle radure e nelle foreste dell'Europa occidentale. Vi scoprirete una popolazione affascinante, i Celti, e degli uomini enigmatici, i druidi, di cui ci tramandano le notizie tante leggende e alcuni autori classici, nonché i manufatti rinvenuti recentemente dagli archeologi. Questo studio serio e documentato sulle radici del druidismo pullula di rivelazioni. Esso sarà indispensabile per tutti gli appassionati di spiritualità, mitologia celtica, magia bianca o medicina druidica. -
Il numero d'oro
C’è un filo d’oro che cuce insieme tutti gli aspetti più alti della civiltà dell’Occidente, un filo costituito da un concetto semplicissimo, eppure mirabile: è una proporzione geometrica, un legame fra due lunghezze, che, per le sue straordinarie proprietà, ha ricevuto il nome di “sezione aurea”. La sezione aurea si ritrova come principio ispiratore di armonia e simmetria in tutte le arti figurative, nella musica e dalle riflessioni su di essa è nata la stessa filosofia occidentale. Questo straordinario libro di Matila Ghyka, che ha effettivamente riportato il “Numero d’Oro” sul proscenio del pensiero contemporaneo, ci insegna come recuperare il perduto senso dell’armonia. Nella prima parte spiega i concetti che gli antichi misero in gioco per tradurre la sezione aurea in uno strumento efficace per realizzare da un lato straordinarie creazioni artistiche, dall’altro per trarne profonde visioni intellettuali. Nella seconda parte il libro ripercorre, in un meraviglioso viaggio nel tempo, le strade, spesso sotterranee e occulte, attraverso le quali quella che un tempo era una conoscenza segreta, velata dal più rigoroso segreto, è giunta fino a noi. E nel far ciò, mostra quanto peso abbia avuto la conoscenza della sezione aurea non soltanto nel sapere “profano”, ma anche e soprattutto in quello esoterico, vietato ai non iniziati. Grazie alla sua stupefacente dottrina, Matila Ghyka scioglie una serie infinita di misteri. Il suo libro è – oltre che un’altissima avventura intellettuale – anche una vera e propria “chiave a stella” che apre la porta su conoscenze finora impervie perché velate da un simbolismo lontano dai nostri modi di pensare, da riferimenti a cose che abbiamo dimenticato. Dopo la sua lettura anche testi all’apparenza difficilissimi, chiusi in un linguaggio impenetrabile, appariranno all’improvviso semplici come le grammatiche di un bambino. -
La carrozza del nonno
L'amore per la terra veneta, in particolare per la terra e la gente del Piave, segna profondamente questo libro in cui risalta come simbolo di un mondo perduto 'la carrozza del nonno'. L'autore ferma il suo sguardo indulgente anche sul mondo veneziano attingendo al vasto patrimonio dei ricordi di famiglia. Nella sua prosa, egli crea accattivanti atmosfere d'insieme e una vena sorridente e perfino parodica che disegna, come in una vecchia stampa, 'personaggi' dall'aria leggermente bizzarra, tolti dalla realtà e sempre attraversati da umanità e colore. -
Gli ospiti notturni
"Gli ospiti notturni"""" è un'opera narrativa, ispirata dai racconti orali di 'zio Fabio, nella caneva, tra i profumi del raboso', dove Mazzocato conferma la sua scrittura terragna e ammaliante, che attraversa in profondità il mondo contadino trevigiano e veneto, con il Montello, il Piave e il Sile in rilievo, fino a disegnare una pregnante epopea degli umili. Spiccano poi, per scandaglio psicologico e per forza creativa, i personaggi femminili della Teta e della Antonia. Mazzocato ha riunito i suoi 'ospiti', sia quelli puramente terrestri che quelli fantastici o metafisici, in un rarefatto convito notturno; ma essi non amano rimanere nelle tenebre, piuttosto sembrano in attesa della luce dolce e sontuosa dell'aurora." -
Caterina, la contrabbandiera friulana
Caterina è una giovane contadina friulana come tante: vive, in famiglia, un'infanzia e un'adolescenza segnate dalla semplicità, nel contesto di un Friuli ancestrale e totalmente agricolo che è in balia, verso la metà del Settecento, dei prepotenti locali al servizio della Repubblica di Venezia. La sua piccola storia si snoda dentro il costume e le tradizioni della Pedemontana friulana, tra Spilimbergo e Maniago: Caterina è nata a Sequàls, villaggio allo sbocco della Val Tramontina. Nel 1746 si abbatte su questi luoghi una terribile carestia per cui Andrea, padre di Caterina, deve arrangiarsi con il contrabbando per sfamare la famiglia. Anche Caterina, per sfuggire alla ""giustizia"""" del conte Mainardo da Spilimbergo e dei suoi sbirri, si dà alla macchia e al commercio illegale. La """"banda"""" della contrabbandiera friulana percorre un Friuli terragno e religioso dove i pievani sono spesso i difensori di un popolo rustico e fiero; Caterina sarà costretta a uccidere uno sgherro che tenta di violentarla: per l'omicidio, sarà condannata dal tribunale di Udine all'impiccagione.""