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Mostrati 2001-2020 di 10000 Articoli:
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La grande sete
Al centro dell'opera vi è una suggestiva Agrigento, avvolta ancora dal latifondismo mafioso degli anni cinquanta; i protagonisti sono Maria Gloria, originaria di Este, la cui fascinosa bellezza corporea trionfa smagliante e a un tempo pudica; il commissario Ernesto Righi, suo marito, di Mantova, mosso da un'alta coscienza civile, e Don Mimì, un proprietario terriero dovizioso e prepotente di cui Maria Gloria diventerà amante. Per molti aspetti questa storia 'isolana' adombra la vicenda drammatica del commissario Tandoj, ucciso il 30 maggio 1960. Ma è la Sicilia, ancestrale, siccitosa e pietrificata, scandagliata da questo grande scrittore fino alle sue radici e al suo mito di terra eterna e immodificabile, a dominare come personaggio centrale su tutto il resto. Si avverte in Russello, attraverso le riflessioni del commissario Righi, un pianto dolente per un'eredità, quella siciliana, così unica e indecifrabile da scoraggiare perfino Gesù quando intraprende la sua venuta nell'isola. -
Sul Grappa dopo la vittoria
Dopo la fine della grande guerra, un ragazzo sale sul monte Grappa, per ordine del padre, a recuperare rame, piombo, viveri in scatola; il proposito è quello di aiutare la famiglia in ristrettezze economiche, in realtà le ""escursioni"""" del giovane recuperante sono un viaggio di maturazione che gli fa conoscere profondamente la vita. Il Grappa s'impone attraverso tutto il romanzo come un gigante inerme: come orizzonte della tradizione contadina comunitaria, arcadia dei malgari, poi come campo di battaglia dove i militari distruggono e uccidono. Quindi come immenso serbatoio di raccolta e recupero di materiali, presidiato dall'esercito italiano; come monte sacro alla patria voluto dal fascismo. Infine come monte naturale al quale ritornano i gufi e i corvi reali dopo la bufera, e dove riprende la vita semplice e vera animata dallo sbocciare dei fiori di montagna."" -
André Luçart. Scuola a Villejuif
Nel 1933 Lurçat concepisce l'edificio di getto, curandone il progetto e l'esecuzione senza sbagliarne neppure un dettaglio. Il risultato è un capolavoro del Movimento Moderno: dall'economia espressiva alla logica essenziale, dalla concisione all'efficacia funzionale. -
Reima Pietilä. Centro Dipoli, Otaniemi
Situato in un bosco di conifere, l'edificio si inserisce armonicamente nel paesaggio, dando vita a uno spazio che evita la tirannia di qualsiasi ordine, irriducibile alle regole della simmetria. Un'architettura astorica, che ""volta le spalle al Ventesimo secolo e guarda verso il Decimo""""."" -
Il leone di Riga. Sergej M. Ejzenstejn
La figura e l'opera di Ejzenstejn delineata da uno dei principali esponenti del formalismo russo, in un montaggio che unisce squarci biografici a pagine di intensa rilettura teorica di alcuni dei capolavori che hanno fondato il moderno linguaggio cinematografico. -
Il senso delle cose
Uno dei più significativi romanzi di Simon, premio Nobel per la letteratura nel 1985. Concepito sulla base di una struttura musicale, il romanzo ha per protagonisti una casa e le vicende che intorno a essa si svolgono in momenti fra loro non congruenti, ma legati dal filo di un'imponderabile necessità. -
Le avventure della signorina Richmond
Chi è la signorina Richmond? La poesia, la rivoluzione invocata negli anni Settanta, o solo un cronista degli ultimi venticinque anni della nostra storia pubblica e privata, feroce e ironico, implacabile e fazioso? E' tutto questo, e anche qualcosa di più: un inesauribile repertorio di macchine espressive, un viaggio al centro della poesia. -
Terragni virtuale. Il CAAD nella ricerca storico critica
Grazie all'utilizzo dello strumento informatico, il volume consente una ricostruzione virtuale di architetture rimaste solo allo stadio di progetto (ville, monumenti celebrativi), e però estremamente significative sia nell'excursus di Terragni sia dell'architettura italiana fra le due guerre. -
Dario Argento, il brivido della critica. Scritti sul cinema
Di Dario Argento, conosciuto in tutto il mondo come straordinario autore ""di genere"""", amato dalla critica e dal pubblico, forse non tutti sanno che, prima di iniziare la sua carriera di regista è stato un critico cinematografico militante, acuto e non convenzionale. In questo volume sono raccolti alcuni saggi, recensioni, interventi critici scritti dal regista negli anni Sessanta: una carrellata che attraversa una delle stagioni più significative del cinema italiano (e non solo) del dopoguerra."" -
Progetto per una rivoluzione a New York
In una New York mitica e irreale, divenuta terra di nessuno senza legge né autorità, agisce una misteriosa cospirazione politica che mira a rovesciare il sistema sociale e prendere il potere con la violenza. Personaggi ambigui e dai contorni incerti escono dall'ombra dei più foschi incubi metropolitani per instaurare un regime utopico e crudele, basato sul gioco e su un erotismo gratuitamente sadico e pedagogico. -
Storia della Brianza. Ediz. illustrata. Vol. 1: Storia e politica
Brianza. Un nome che evoca, da un lato, immagini di armoniosi paesaggi, dall'altro visioni sconcertanti di una eccessiva urbanizzazione. Fra queste due icone, testimonianze visive del passato e del presente ancorché tuttora miracolosamente coesistenti, si è svolta la storia della Brianza. Un percorso storico, quindi, che non vale solo per le importanti vicende che lo connotano ma, soprattutto, come paradigma dei processi generali di trasformazione dell'ambiente naturale e umano. Quest'opera, in sette volumi, si propone di analizzare le peculiarità di una terra che, al di là delle divisioni amministrative intervenute negli ultimi due secoli, ha sempre mantenuto i caratteri di un ambito geografico umano omogeneo e definito. -
Storia della Brianza. Ediz. illustrata. Vol. 2: Economia, religione, società
Brianza. Un nome che evoca, da un lato, immagini di armoniosi paesaggi, dall'altro visioni sconcertanti di una eccessiva urbanizzazione. Fra queste due icone, testimonianze visive del passato e del presente ancorché tuttora miracolosamente coesistenti, si è svolta la storia della Brianza. Un percorso storico, quindi, che non vale solo per le importanti vicende che lo connotano ma, soprattutto, come paradigma dei processi generali di trasformazione dell'ambiente naturale e umano. Quest'opera, in sette volumi, si propone di analizzare le peculiarità di una terra che, al di là delle divisioni amministrative intervenute negli ultimi due secoli, ha sempre mantenuto i caratteri di un ambito geografico umano omogeneo e definito. -
L' intelligenza spirituale del sentimento. Con il saggio di B. Vyseslavcev «Il cuore nella mistica cristiana e indiana»
L'epoca moderna, epoca della razionalità e della scientificità empirica e storico-critica, è sfociata in tante espressioni di soggettivismo e sentimentalismo. Stiamo assistendo nel nostro tempo ad una grande rinascita del religioso o del semi-religioso, segnato da una forte sottolineatura dell'affettività, del benessere sentimentale, di un esperienzialismo unilaterale. Da queste tendenze non sono immuni gli stessi movimenti ecclesiali, dove talvolta una specie di psicologismo sostituisce la spiritualità. Forse è giunto il tempo in cui riscoprire i sentieri che portano dall'affetto al sentimento e dal sentimento al cuore. Forse è venuto il tempo in cui si può riscoprire il cuore come luogo dell'integrazione, come luogo in cui l'uomo è già intero, non frantumato, smembrato, dove si esprime la maturità dell'uomo della Bibbia, dove l'intelletto ha il suo sentimento e dove il sentimento ""intellige"""". Accompagna la pubblicazione di questi contributi l'apparizion del testo di Vyseslavcev """"Il cuore netta mistica cristiana e indiana""""."" -
La bellezza. Unità spirituale
Della bellezza il mondo è pieno, ma ogni bellezza, in quanto particolare, è limitata e lascia insoddisfatti. Alla fine del secolo scorso Solov'ëv fa esperienza della separazione, dello scisma che divide i rami della conoscenza: le scienze naturali, la metafisica e la mistica. Comprende così che bisogna risvegliare l'intuizione del ""vedere l'uno nell'altro"""", uno in tutto e tutto nell'uno. Questa intuizione, che non distrugge né l'uno né la molteplicità, è la visione della bellezza che """"salverà il mondo"""". La bellezza è per Solov'ëv incarnazione, illuminazione, venuta del Regno. La sua concezione non è per niente """"estetica"""", nel senso di una riflessione solo psicologica imprigionata in una immanenza senza mistero, ma potenzialmente sacramentale."" -
In colloquio. Alla scoperta della paternità spirituale
La paternità spirituale è un'antichissima arte della Chiesa che attraverso la relazione interpersonale genera nello Spirito. In questo ambito c'è lo spazio aperto per l'accoglienza e il riconoscimento della persona e insieme quello per tener conto dell'oggettività inevitabile della vita e dell'altro. Nella nuova evangelizzazione la paternità spirituale ha un ruolo centrale, perché il suo metodo esprime già il contenuto che le è proprio. Non è infatti qualcosa di estrinseco o di successivo alla fede, ma è ad essa connaturale: non una tecnica da acquisire, ma un'espressione della fede. -
Il cammino dello spirito
Il cammino verso la maturità spirituale è un cammino verso l'essenziale. Pian piano i particolari perdono il loro fascino. Una volta sono stati importanti, ma gradualmente lo sguardo dell'uomo spirituale raccoglie le cose che rimangono. La sapienza spirituale consiste nel ricevere consciamente come dono tutte le tradizioni, tutte le sapienze delle diverse culture e delle diverse generazioni. Sentire vicini i santi dell'occidente e dell'oriente e vivere nel nostro tempo affrontando le questioni di oggi e di domani. Questo libro raccoglie le istruzioni spirituali che p. Spidlík ha offerto per gli esercizi al Papa e alla sua Curia nella quaresima 1995. -
L' anticristo (con la traduzione del saggio di Solov'ev)
Come mai nel racconto di Vladimir Solov'ëv l'Anticristo è presentato come un uomo perfetto? Sarebbe interessante fare un paragone fra le varie figure dell'Anticristo degli autori cristiani dell'antichità. All'epoca del martiri, l'Anticristo è presentato come un imperatore che costringe all'idolatria e mette in atto il crudele meccanismo della persecuzione. I Padri che combattevano per la purezza della fede in difesa dei dogmi cristiani vedevano l'Anticristo come lo spirito della menzogna. Per i monaci contemplativi, è invece lo spirito delle tenebre, o della luce illusoria. Per gli asceti è il tentatore che fa cadere nei vizi. La teologia russa confessa che la fonte primaria dell'antropologia è l'uomo immagine di Dio in tutta la sua bellezza e grandezza. Ma, come per ogni religione, la stessa convinzione può incorrere nel pericolo di idolatria. Invece di partire dal simbolo per arrivare a Dio, l'uomo è tentato di soffermarsi a godere della bellezza del simbolo come tale. San Gregorio di Nissa dà come esempio il sole: invece di vedere Cristo nel simbolo del sole, l'idolatra divinizza il sole e non riconosce Cristo. L'uomo moderno è conscio della sua grandezza, dei progressi che si aprono in ogni campo di attività. Prova anche un certo orgoglio davanti alle opere delle sue mani e ai valori riconosciuti come tali. La tentazione allora si ripropone come assolutizzazione di questo senza accettare il ruolo di mediazione che ogni bene rappresenta di fronte alla storia. Soffermarsi diventa dichiarare assoluta l'opera e divinizzare l'uomo che la compie. -
Dire l'uomo. Vol. 1: Persona cultura della Pasqua.
«Marko Ivan Rupnik, per trattare il tema dell'uomo creato ad immagine di Dio, sceglie il metodo teologico più vicino a quello descritto, ad esempio, nella ""Vita di Mosè"""" di Gregorio di Nissa: l'autore ci invita ad una salita che porterà a contemplare, nei vari modi e sotto vari concetti (che non sono idoli, ma simboli), il mistero dell'Amore Increato e Creato che inabita nell'uomo come immagine di Dio. Il metodo, che evoca piuttosto una salita, aiuta a capire anche il contenuto: non si tratta di parlare delle cose di Dio, ma di parlare con Dio della persona-uomo, delle Persone Divine. Questo è possibile perché si procede come nella preghiera: anche se si sta in silenzio, a causa dell'incontro avvenuto, nascono parole di vita e cultura, continua l'Incarnazione del Lógos.?All'esperienza spirituale rimanda infatti continuamente questo libro fitto di idee, di intuizioni, di luce. L'autore si rifà spesso agli autori russi, ai quali egli somiglia anche per la capacità di fondere insieme la tradizione e l'attualità, conoscenze tanto varie, culture diverse e una formazione teologica che respira già con due polmoni.» (Dalla introduzione di Olivier Clément)."" -
Cabasilas: teologo e mistico bizantino. Nicola Cabasilas Chamaetos e la sua sintesi teologica
Nel periodo turbolento della guerra civile tra il Cantacuzeno e i Paleologi da una parte e le agitazioni religiose che investivano il mondo dei monaci dall'altra, la figura di Nicola Cabasilas si staglia come esempio di equilibrio e nello stesso tempo di appassionata esperienza mistica. In un'epoca in cui imperava una spiritualità monastica spesso basata su un'ascesi solitaria, sulla fuga dal mondo, egli afferma che la vita di Cristo passa in noi attraverso il mistero di unione e di intimità realizzato dai sacramenti. Attraverso di loro, anche chi vive nel mondo aderisce a Cristo e alla sua dinamica di morte e risurrezione, conformandosi alla volontà di Dio che opera la nostra trasfigurazione. -
Palamas: la grazia e l'esperienza. Gregorio Palamas nella discussione teologica
«L'opera di Gregorio Palamas rappresenta lo splendido compimento della grande tradizione teologica d'Oriente. È una tradizione dove elementi filosofici, apologetici, spirituali e mistici si compenetrano indissolubilmente; dove le più audaci, ""paradossali"""" speculazioni dialettiche convivono con il senso vivissimo dell'impenetrabilità del Mistero; dove sophía neo-platonica e moría cristiana formano indisgiungibili polarità: dimensioni perfettamente distinte, eppure insieme indispensabili per comprendere l'intero. Di questa ricchezza, di questa sinfonicità, in questi termini certo """"inaudita"""" in Occidente, rende ampia testimonianza Yannis Spiteris nella sua ricerca, appassionata quanto filologicamente documentata. L'importanza di questo lavoro, che mi auguro possa finalmente introdurre la figura del Palamas nel dibattito filosofico-teologico (tra filosofia e teologia) italiano, sta appunto nel suo non ridurre ad un aspetto l'opera del santo Padre, ma nel discuterne anche criticamente tutti gli intrecci e le relazioni.» (dall'introduzione di Massimo Cacciari).""