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S(u)ono che sai. Musica e counseling
Questo libro si articola in tre momenti. Il primo concerne la musica in quanto tale. Ogni essere umano, sin dal quinto-sesto mese di vita intrauterina, è sensibile a particolari sonorità. Questa sensibilità si modula, in seguito, a seconda del vissuto e del background familiare e culturale. La musica, poiché mette in attività simultanea i due emisferi cerebrali, è stata, e in alcune culture continua ad essere, uno strumento universale per raggiungere gli stati di trance quale esperienza di ricongiungimento con l'universale, con le divinità. Il secondo propone una singolare esperienza di counseling di gruppo attraverso un'iniziativa realizzata nel carcere di Rebibbia: il progetto ""Jesce Fore"""", raccontato qui attraverso l'elaborazione dei vissuti dei detenuti partecipanti. Il terzo momento ha una dimensione manualistica e illustra una seduta di counseling individuale supportata dalla musica. Individuando il suono utile a sciogliere i """"nodi neurologici"""", essa consente di visualizzare il vissuto emotivo ed elaborare il disagio fino a superarlo."" -
Il suono che parla. Percorso di scrittura creativa ed espressione rap nell'istituto penale minorile di Airola
Un'analisi socio-educativa realizzata all'interno del carcere minorile di Airola, svolta dall'autrice, che lavora istituzionalmente con i ragazzi devianti da venti anni. Attraverso l'osservazione e gli interventi educativi, contemplati nel suo mandato istituzionale, ha sperimentato uno strumento culturalmente e socialmente accettato e apprezzato, gradito ai ragazzi: la musica rap. La forte valenza espressiva di questa cultura e le relazioni positive che si creano attorno ad essa, costituiscono uno strumento ""terapeutico"""" che aiuta a sciogliere i """"nodi dolorosi"""" di chi è portatore di disagio sociale ed esistenziale. L'uso di questo linguaggio musicale, in una situazione di restrizione della libertà personale, rappresenta una strategia pedagogica efficace, per creare un canale di comunicazione tra il """"mondo interno"""" e quello """"esterno"""" degli adolescenti: trasmette messaggi sociali, convoglia energia e umori giovanili. Può essere, quindi, definito un """"bene culturale esperienziale""""."" -
Lettere dalla Locride. La Costituzione tradita
"Questo libro propone dei frammenti sulle vicende storiche e attuali della Calabria. Dalle fucilazioni dell'Ottocento alle lotte per la terra, dalla stagione dei sequestri fino all'affermazione dell''antindrangheta', ogni 'lettera' ci parla di un processo storico nel quale hanno trovato origine e sviluppo i fenomeni sociali oggi in atto. Sull''antindrangheta', in particolare, sono state costruite carriere, produzioni editoriali e televisive, in un parossismo di spettacolarizzazione che rasenta la diffamazione dei calabresi. Dimenticando che essi sono le prime vittime di un sistema che ha usato e usa i poteri locali per rafforzarsi. Un sistema che non appare così distante dall'apparato statale, il quale sembra riuscire a immaginare soltanto risposte repressive. Le operazioni di polizia, la criminalizzazione di interi paesi, lo scioglimento dei Consigli comunali, la sottrazione dei bambini alle famiglie ritenute mafiose, sembrano produrre soltanto un aumento della sofferenza e tendono a deresponsabilizzare ulteriormente i cittadini, delegittimando le loro scelte. Perciò appare urgente l'avvio di politiche sociali ispirate al dettato costituzionale.""""" -
Il Risorgimento
Una guida allo studio del processo costitutivo dell'Italia contemporanea che unisce alla ricostruzione puntuale degli eventi storici, la presentazione sistematica degli nodi storiografici fondamentali. Un profilo che analizza il Risorgimento nelle sue complesse sfaccettature combinando una sintesi introduttiva con una raccolta ragionata di fonti e documenti. -
Visioni di altre visioni: intertestualità e cinema
Il volume propone un percorso che sistematicamente intreccia teorie e pratiche, facendo continuamente dialogare l'elaborazione del concetto di intertestualità in ambito letterario con le declinazioni che esso ha assunto in ambito cinematografico, e analizzando modalità emblematiche quali citazioni, remake, contaminazioni di genere e scambi intermediali. Un libro sull'intertestualità che è dunque, esso stesso, intertestuale, perché ad una ricostruzione forzatamente lineare di un percorso preferisce la messa in evidenza dei fitti rimandi e legami che caratterizzano la discussione teorica e la produzione testuale. -
Le nuove forme della serialità televisiva. Storia, linguaggio e temi
Questo lavoro nasce dalla curiosità e dall'interesse nei confronti delle forme seriali televisive, in particolare serie e serial, e si focalizza sulla configurazione delle forme della serialità contemporanea, alla luce dell'influenza esercitata dai format e dai generi televisivi. Questi prodotti televisivi, in gran parte, ripetono se stessi ogni settimana, secondo uno schema che tende a fissare nella memoria dello spettatore storie, personaggi, schemi narrativi. L'uso della ripetizione rappresenta però qualcosa di diverso da una semplice auto-riflessività; la ripetizione, assieme alla cornice intertestuale/intermediale, si fa elemento essenziale, sfondo necessario alla comprensione dei meccanismi su cui i prodotti di fiction seriale si basano. -
Viva la Costituzione. Guida alla Costituzione della Repubblica italiana
La Costituzione italiana merita di essere curata, conservata e quasi tenuta a memoria. A questo serve il libro. Diritti di libertà personale, religiosa, di asilo, rifiuto della guerra, diritto all'informazione, ambiente, scuola, cultura, ricerca scientifica, diritto al lavoro, giustizia e altro: tutti gli argomenti sui quali oggi si concentra l'attenzione e la preoccupazione dei cittadini sono altrettanti punti fondamentali della Costituzione. Il volume contiene il testo integrale aggiornato, compresa la legge costituzionale del 16 novembre 2005. -
Storia dei fascismi in Europa
L'interpretazione del fascismo come esperienza storica solo italiana, risultato delle debolezze e delle arretratezze accumulate dal nostro paese, si è rivelata sempre meno credibile e sempre più parziale. Il fascismo è stato, invece, un'esperienza europea contraddittoria: al contempo espressione, progetto di soluzione e fattore di esasperazione della crisi europea, esplosa dopo la Grande Guerra. La storia raccontata in questo libro è allora innanzitutto la storia di un'esperienza europea, una delle più tragiche del XX secolo. Si compone così un quadro delle complesse dinamiche sociali, culturali, economiche e politiche che determinarono successi e sconfitte della sfida lanciata dal fascismo, nelle sue molteplici manifestazioni nazionali, all'incipiente processo di democratizzazione dei paesi europei. Il volume, basato sui più aggiornati orientamenti della storiografia internazionale, integra il profilo storico con un'accurata selezione di documenti e un ampio percorso tra le interpretazioni più significative del fascismo in Italia e in Europa. -
Il cinema contemporaneo. Caratteri e fenomenologia
Quali sono gli elementi estetici caratterizzanti il cinema nella contemporaneità? Il cinema è ancora il medium privilegiato per interpretare il proprio tempo, così come era stato nella modernità novecentesca? Sono solo alcune delle domande da cui si parte per riconsiderare il ruolo e il contributo della settima arte all'alba del nuovo millennio. Attraverso un'ampia introduzione e una ricca antologia con interventi di studiosi italiani e stranieri, il volume prova a ripensare il cinema nell'ambito di una più ampia mutazione culturale, affrontando l'analisi in una prospettiva interdisciplinare. Di fronte a una dimensione sempre più sovranazionale e globale della cultura, alla luce della crescente importanza assunta dalle nuove tecnologie in un orizzonte sempre più mediologico e spettacolarizzato, capace di mettere in sospensione lo statuto stesso dell'immagine e del reale, le questioni dell'identità, dello stile e dello specifico filmico in molte pellicole degli ultimi vent'anni vanno necessariamente ridiscusse. È un ricco percorso che, partendo dal cinema hollywoodiano e europeo, arriva sino a quello dell'estremo oriente e del terzo mondo. -
Il folklore unplugged. Lettere di Calvino, Cocchiara, De Martino e Pavese sulla tradizione popolare
In un momento di radicale mutamento degli stili di vita, è oggi più che mai necessario ricostruire il dibattito sulla letteratura folklorica che animò la cultura italiana nel secondo dopoguerra, soffermandosi sul significato della sua riscoperta dopo i processi di manipolazione degli usi e costumi popolari messi in atto in epoca fascista. Questo volume dà voce agli scrittori, studiosi e intellettuali che facevano capo alla casa editrice Einaudi. Attraverso una scelta delle lettere che essi si scambiarono tra gli anni Quaranta e Cinquanta, emerge il modo in cui personalità diverse come Cesare Pavese, Giuseppe Cocchiara, Italo Calvino e Ernesto De Martino si siano relazionate, influenzate, contrapposte. -
Giocare con la matematica
Il libro che avete in mano propone 100 problemi di logica e di matematica (con qualche incursione in campo linguistico), tutti piuttosto capziosi, nonostante l'estrema semplicità dei calcoli richiesti. L'opera si rivolge a tutti coloro che desiderano tenere in allenamento la propria mente in maniera piacevole, ma è particolarmente raccomandata agli insegnanti consapevoli che la didattica della Matematica deve porsi l'obiettivo primario di insegnare a costruire dei modelli astratti della realtà e non di esercitare un'abilità di calcolo fine a sé stessa. -
Il cinema neorealista
A oltre sessant'anni dalla folgorante apparizione di 'Roma città aperta', il neorealismo continua a essere il momento più conosciuto, studiato e amato nella storia del cinema italiano. L'importanza del fenomeno per il cinema e la cultura nazionali è tale da disorientare il lettore che vi si avvicina, per la ricchezza del dibattito e la profondità della storiografia a esso dedicati. Pensato per fornire delle coordinate precise a quanti studiano il cinema italiano del dopoguerra, ma anche a spettatori appassionati, il volume osserva il neorealismo da differenti angolazioni, senza perderne di vista la complessità. Sono chiamati in causa autori celeberrimi (De Sica,Rossellini e Visconti), insieme a oggetti di passioni cinefile (De Santis, Germi, Lattuada) e figure di considerevole importanza per il fenomeno, ma spesso trascurate (Castellani, Zampa). -
Studiare il giornalismo
Studiare il giornalismo non è facile. Non lo è per due buone e solide ragioni. La prima è ovvia: il giornalismo è una macchina complessa. Lo era duecento anni fa, quando c'erano soltanto i giornali, a maggior ragione lo è oggi con la moltiplicazione delle piattaforme di produzione e diffusione. Studiare il giornalismo è poi tutt'altro che facile perché i giovani (e quindi gli studenti) non leggono i giornali, guardano poca tv, alla radio ascoltano musica, sul web raccolgono le notizie in modo casuale. Lo studente dei Corsi di laurea in Scienze della comunicazione (non solo lui, magari) non può, tuttavia, non sapere che cos'è, come funziona, come si articola, come si diffonde, come viene usato e consumato il giornalismo. Non può permetterselo, perché non comprenderebbe altrimenti come funziona il sistema dei media. -
Geopolitica dell'America centrale. Le inquietudini, l'eredità, il futuro
Il tempo delle guerriglie è forse concluso, ma la gente centroamericana ha ancora fame di benessere, oltre che di pace. Dallo stato settentrionale del Guatemala a quello meridionale di Panama, i paesi dell'istmo sono ancora lontani dal trovare concordia e pace sociale, lontanissimi dal trovare benessere per tutti i propri abitanti. L'inquietudine ha origini antiche, radicate nella tradizionale distanza tra le diverse classi sociali; confermate nei secoli della colonizzazione spagnola e non superate dagli anni dell'indipendenza e della parziale modernizzazione. Lo strapotere delle oligarchie non ha consentito che venissero definiti dei terreni di confronto istituzionale e spesso ha trasformato lo Stato in uno strumento di controllo e dominio. Incombono su tutta la regione la vicinanza e gli interessi economico-strategici della maggiore potenza mondiale, gli Stati Uniti. Aggravano la debolezza politica e sociale dell'intero territorio le sue divisioni interne: tra stato e stato, tra classi sociali, tra etnie. Spesso il folklore nasconde, in parte, la povertà e la segregazione presenti ovunque. -
Cristianesimo
Il cristianesimo ci appare come un insieme di elementi spirituali, sociali, storici, giuridici, dottrinali che hanno profondamente segnato la vita dell’uomo. Senza conoscerne la storia risulterebbe assai problematico avere una comprensione a «parte intera» della civiltà mondiale. Nell’età moderna e contemporanea il cristianesimo è stato protagonista di un confronto, spesso conflittuale, con i fenomeni che hanno caratterizzato la nascita di nuovi rapporti sociali. Confessionalizzazione, costruzione dello stato moderno, secolarizzazione sono tra gli esiti di questo confronto. Con un approccio rigorosamente scientifico è possibile avvicinarsi alla storia del cristianesimo e trarne elementi per interpretare le istituzioni, le teorie che hanno accompagnato il formarsi di quella che chiamiamo modernità. Ci si dischiude anche la possibilità di disporre di ulteriori chiavi per intendere i cambiamenti che stanno avvenendo nel mondo globalizzato. Mentre si allontanano le grandi contrapposizioni ideologiche del Novecento, il cristianesimo si trova a misurarsi con un mondo in profondo mutamento e nel quale il peso delle religioni si modifica rapidamente. Lo studio della storia delle chiese e del cristianesimo appare così come uno degli strumenti ineludibili per cogliere, in maniera scientificamente fondata, la direzione e le origini della profonda crisi contemporanea.L’autore: Umberto Mazzone insegna Storia delle chiese e del cristianesimo all’Università di Bologna. Si è perfezionato in Germania presso la Goerres Gesellschft di Colonia e l’Institut für Europäische Geschichte di Magonza. Ha trascorso periodi di ricerca presso istituzioni straniere (Stati Uniti, Austria). Nel 2009 è stato Research Fellow presso il Wellesley College di Boston. Tra le sue numerose pubblicazioni ricordiamo solo: Le visite pastorali. Analisi di una fonte, a cura di U. Mazzone e A. Turchini, Bologna, Il Mulino, 1990 (II ed.), Sortilegi amorosi, materassi a nolo e pignattini. Processi inquisitoriali del XVII secolo fra Bologna e il Salento, a cura di U. Mazzone e C. Pancino, Roma, Carocci, 2008. -
Dolomiti. Dieci percorsi, mille emozioni
Dieci percorsi in più giorni, una guida minuziosa che illustra i particolari più tecnici delle arrampicate, ma anche un diario di viaggio attraverso il fascino dei paesaggi più nascosti ed emozionanti. Lontano dalla confusione e dai ritmi frenetici della vita quotidiana, un gruppo di amici si trova a vivere la bellezza e l'incanto della montagna: dieci itinerari attraverso le Dolomiti, ciascuno accompagnato da un racconto in cui si intrecciano aneddoti, leggende, sentimenti e ricordi, perché ogni percorso è anche un viaggio interiore. Dal diario emerge un mondo fatto di passioni, di avventure e di sfide da affrontare. È la memoria e forse un po' la nostalgia di una dimensione più autentica. -
Cose dell'altro mondo. Percorsi nella letteratura fantastica italiana del Novecento
Questo studio si propone di esaminare la letteratura fantastica del Novecento in Italia. Nel nostro paese, diversamente dai paesi d'oltralpe, è nel XX secolo che si assiste a un'autentica fioritura di opere legate a questo modo letterario e la specificità del fantastico italiano va cercata proprio nel Novecento. Il fantastico del Novecento fa leva non tanto sull'angoscia e sul terrore quanto sulla perdita di armonia con noi stessi e con il mondo attorno a noi, sul senso di smarrimento, sulla minaccia alle nostre abitudini, sull'esistenza di eventi straordinari, come dimostrano nei loro scritti Papini Pirandello Savinio Buzzati e in tempi più recenti Calvino Levi Ortese Tabucchi. Vista in questi termini, la letteratura fantastica del Novecento pone domande che non trovano risposta e da questo trae la consapevolezza che non esiste una verità univoca, ma una serie infinita di possibili verità che, alla fine, si rivelano tutte illusorie. -
Letteratura di guerra. Testi, eventi, protagonisti dell'arte della guerra dall'Umanesimo al Risorgimento. Atti del Convegno (Bologna, 26-27 novembre 2009)
Scopo di questo volume è studiare il tema della guerra nella letteratura italiana lungo una prospettiva di più secoli, dal Quattrocento all'Ottocento. È l'inizio di un approfondimento sistematico del rapporto tra letteratura e guerra attraverso l'analisi e la presentazione di testi e autori maggiori e minori della nostra letteratura, in un fecondo intreccio di etica ed estetica, realtà e finzione.L'arte della guerra umanistica e rinascimentale, le guerre di religione nell'età di riforma e controriforma, le guerre in Asia e in America negli anni dell'illuminismo, le guerre nazionali e patriottiche risorgimentali sono alcuni degli argomenti al centro della riflessione. Saggi di D. Aricò, A. Battistini, A. Beniscelli, A. Ferioli, G. Forni, F. Hattori, F. Giunta, J-J. Marchand, L. Nay, F. Senardi, C. Varotti. Il volume presenta gli atti dell'omonimo convegno svoltosi a Bologna il 26-27 novembre 2009. -
Dizionario di narratologia
Un numero sempre crescente di neuroscienziati, biologi, psicologi e filosofi ha sottolineato l'importanza dello storytelling nel processo di comprensione ed elaborazione di modelli esplicativi della realtà da parte dell'uomo: il fenomeno cognitivo più importante della nostra mente sarebbe la narrazione, che noi proiettiamo nelle situazioni quotidiane al fine di comprenderle o per consentirci di riadattare le nostre attese ai cambiamenti degli scenari reali. Il Dizionario di narratologia costituisce il risultato di un lavoro sistematico di raccordo teorico e aggiornamento bibliografico in prospettiva non solo comparata (gli esempi sono prelevati dalle principali tradizioni letterarie occidentali) ma intermediale, in modo tale che la narratività risulti sì osservata nel suo alveo principale, che è e resta quello letterario, ma simultaneamente nelle sue più recenti reincarnazioni mediali, dai videogame ai blog. -
Bambini, abbecedari, giocattoli
Come giocano i bambini? In che modo riescono a utilizzare i materiali di risulta di un processo produttivo del tutto funzionale alla vita degli adulti in una Wonderland per noi inimmaginabile, nel paese degli incanti in cui tutto è possibile? E perché anche gli adulti non possono trasformare un libro in un oggetto metamorfico, come i bambini facevano con i sillabari dell'Ottocento? Nostalgico e di un'intelligenza fluorescente, Walter Benjamin è spesso tornato su questi interrogativi, raccontando la propria infanzia, recensendo volumi e mostre dedicati ai giocattoli, collezionando egli stesso abbecedari dimenticati. I contributi raccolti in questo volume ricostruiscono le tappe fondamentali dell'interesse di Benjamin per il mondo ancora pulsante dell'infanzia, documentano i suoi interventi contro impostazioni pedagogiche troppo anguste o razionalistiche, e illuminano il significato degli oggetti di gioco, con cui il bambino, al pari del collezionista, istituisce un autentico rapporto feticistico.