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Il monachesimo primitivo
Questo libro racconta gli aneddoti, le follie, gli eroismi e la santità dei primi monaci ed eremiti, sia uomini che donne, colonna e fondamento della civiltà cristiana. Si scopre così un mondo vasto e ricchissimo di cultura, umanità e santità che viene prima di San Benedetto e da cui egli stesso attinse a piene mani. In un tempo nel quale la persecuzione era finita ed essere cristiani cessava di essere una proposta contro la mentalità comune, ecco la risposta estrema, totale, agli ideali evangelici: i nuovi martiri sono i monaci, coloro che prendono il Vangelo alla lettera, non credono possibile nessun compromesso, ma neppure nessuna coesistenza col mondo: per cercare Dio bisogna spogliarsi di tutto, abbandonare tutti, mortificare il corpo, combattere con tutto quello che ci distoglie o ci allontana da Lui, vivere in funzione dell'eternità. Sorsero così sui monti dimore di eremiti, e il deserto si riempì di eremiti, uomini che erano usciti dalle proprie case e avevano abbracciato una vita celeste (Atanasio Vita Antonii, cap 14). -
Libertà dell'ateo e libertà del cristiano. Relazioni e scontri
Il problema della libertà dal punto di vista religioso, viene affrontato in modo sistematico e divulgativo. La libertà costituisce l'essenza e il valore più alto dello spirito umano, ma la libertà dell'uomo non è assoluta, e neppure è riducibile all'arbitrio del singolo, come oggi purtroppo la si intende. La libertà umana è invece una libertà creata, che responsabilmente e consapevolmente si decide per il bene, come risposta ad una chiamata divina. Il senso ultimo della morale non può essere trovato in questo mondo, e presuppone una concezione dell'uomo ben lontana dal materialismo e dal nichilismo oggi imperanti: non c'è libertà, dunque, che in riferimento a quell'Assoluto (Dio) come Libertà suprema, dalla quale l'uomo è derivato come ""libertà finita""""."" -
Storia dell'aborto
Fin dal concepimento vi è una vita che corre verso l'avvenire: a 18 giorni iniziano i primi battiti cardiaci; ad un mese e mezzo i ditini si precisano, con le loro impronte digitali, già inconfondibili ed uniche; a due mesi vi è una creatura perfettamente simile ad un grande (""Eccomi qua""""), che misura tre centimetri, ma ha una precisione assoluta. A tre mesi il bimbo è alto circa 8 centimetri, vive una vita sua, in stretto collegamento con quella della mamma: si sveglia se si sveglia lei, la ascolta parlare o cantare, fa le capriole, scalcia, sembra addirittura che distingua il dolce dall'amaro, che si lasci cullare dal battito del cuore della madre e che sogni. Una vita così possiamo sopprimerla? Chi e come, nella storia, ha ritenuto giusto farlo? A questa e a molte altre domande, questo libro cerca di dare una risposta."" -
Arcipelago Chiesa. A quarant'anni dal Concilio
Sono ormai quattro decenni che la Chiesa Cattolica sta attraversando una fase di rapido cambiamento. epocale. Oltre che nella celebrazione della Messa, cambiamenti impressionanti si sono registrati anche in molti altri aspetti, e non sempre per il meglio. Essi possono essere paragonati a un diluvio, se si considera cosa è successo in Europa, un continente che un secolo fa poteva apparire come un continente cattolico. Il Cattolicesimo ha grandemente sofferto anche in altri continenti. In tutti sembra dilagare un diluvio di secolarismo e di immoralità. Questa immagine sconfortante è bilanciata dall'emergenza di sempre nuove isole di fede autentica e di spiritualità. Isole che ruotano attorno a Istituti Secolari e specialmente ai loro membri più impegnati, dediti alla sequela dei tre consigli evangelici. Oltre a questo, c'è stato, durante il pontificato di Giovanni Paolo II, un numero insolitamente alto di beatificazioni e di canonizzazioni. Gli uomini e le donne così onorati servono come solidi fondamenti di sempre nuove isole di intensa vita spirituale, il segno più indicativo della perenne vitalità della Chiesa, qui paragonata a un Arcipelago situato in mezzo a onde minacciose. -
Due Sicilie 1860. L'invasione
Il volume affronta sotto un profilo storico giuridico le vicende legate all'invasione delle Due Sicilie del 1860, nell'intento di superare stantii luoghi comuni imposti da un regime storiografico ultracentenario che, manipolando le coscienze di intere generazioni di italiani, ha stravolto il reale svolgimento dei fatti e la loro essenziale natura di guerra contro la civiltà e la dignità di una nazione. Operando una sorta di rivendicazione morale a favore dei popoli del Sud, vengono sviscerati i retroscena di quell'odissea incompiuta delle genti meridionali che ne ha segnato tragicamente la storia fino al presente, accomunando nello stesso infelice epilogo le sorti di un regno millenario e quello dei suoi popoli. Un'ampia appendice documentale riporta testi di notevole interesse per l'approfondimento delle tematiche trattate. -
Il codice Gioconda. La vera identità di Monna Lisa
La Gioconda ha fatto versare fiumi di inchiostro, ma nessuno è stato in grado di dare un nome certo al volto della giovane donna del quadro. Quello che sappiamo - così narra la leggenda - è che Leonardo teneva molto a questo dipinto, come se rappresentasse qualcosa di speciale, tant'è che lo portava con sé ovunque andasse. E se Leonardo da Vinci avesse occultato intenzionalmente il lineamenti e i particolari dell'opera per nascondere l'identità del soggetto? Quale mistero si cela dietro questo quadro? Questo libro giunge a formulare una nuova ipotesi e la soluzione dell'enigma. Il libro rappresenta anche una sintetica ma puntuale lettura di un periodo storico inquietante: il Rinascimento. Un crogiolo di idee, un misto di estetismo, razionalismo ed esoterismo magico in cui si cominciò a cercare di estromettere Dio e far diventare l'uomo ""misura di tutte le cose"""". Di questo periodo Leonardo fu uno dei protagonisti, e ciò spiega il fascino da lui esercitato sui Dan Brown di turno. Il """"Codice"""" della Gioconda ci fornisce invece ben altre indicazioni."" -
Conoscenza e verità. Antologia sistematica della logica
Antonio Rosmini (1797-1855) è stato un pensatore enciclopedico, e i suoi scritti hanno spaziato dalla teologia alla politica, dal diritto alla filosofia, dall'ascetica alla psicologia. Questo volume propone un'antologia commentata della Logica (apparsa per la prima volta nel 1853), un'opera davvero fondamentale, sebbene trascurata. La logica è l'arte di pensare correttamente, è metodo di studio e d'insegnamento, è chiarificazione dei termini del linguaggio (cos'è un'idea, un giudizio, un sillogismo). La logica è, soprattutto, uno strumento per cercare la verità. Da qui l'opportunità di rendere accessibile al vasto pubblico, un testo altrimenti voluminoso e complesso. -
Storia dell'apologetica
L'apologetica nella mentalità corrente gode di una pessima fama per cui, nella migliore delle ipotesi, è accusata di inaridire nel ragionamento e nella polemica la freschezza della fede. In realtà, come insegnano Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, fede e ragione possono, anzi, devono andare insieme. Del resto, il rifiuto della ragione non conduce alla fede, bensì agli opposti errori del fideismo o dello scetticismo. Questo libro non è un'apologia dell'apologetica, né l'Autore si preoccupa di emettere giudizi di valore, eppure dalle sue pagine non si può che restare ammirati dalla lunga schiera di uomini di fede e di talento, di preghiera e di genio, i quali - potremmo dire - ragionavano ""in ginocchio"""". Dalla prima predicazione del cristianesimo fino ai giorni nostri, incontrando grandi nomi quali Agostino, Tommaso, Pascal, Newman, l'Autore ripercorre """"la storia dei vari modi in cui pensatori cristiani, in epoche diverse e in diverse culture, hanno lottato per 'dare ragione della speranza che era in loro' (Cfr. 1Pt 3,15)""""."" -
La messa antica. Nessun ritorno, è sempre rimasta a casa. Risposta a Paolo Farinella
Il Motu proprio di Benedetto XVI sull'uso del Messale di Pio V, ha suscitato reazioni dure e in taluni casi irriguardose e ingiuriose verso l'umile e mite persona del S. Padre. L'irrazionalità di alcune di queste, espresse in articoli e libelli vari fatti passare per scientifici - ingenerando non poca confusione e disorientamento tra i fedeli - non potevano, per la loro pericolosità, non ottenere una adeguata e documentata replica. Questo libretto, che si propone di rispondere a uno dei suddetti libelli, che tutti ben li rappresenta, scritto da Paolo Farinella sacerdote di Genova, vuole soprattutto offrire ai lettori i documenti ai quali attingere per rispondere ai contestatori del Motu proprio pontificio, nonché dimostrare l'ingannevole accusa al Papa di voler affossare il Concilio Vaticano II. L'autore lo fa con chiarezza ricorrendo alle parole e ai documenti dei Predecessori di Papa Benedetto XVI, ai quali i contestatori maldestramente e sprovvedutamente si appellano per denigrare l'attuale grande Pontefice, che altro non fa che portare alle più naturali conclusioni ciò che essi avevano iniziato nel solco della Tradizione Cattolica. -
Omelie per l'anno liturgico
Un insegnamento chiaro, lucido e profondo: questo è stato l'ampio e molteplice magistero del Card. Giuseppe Siri. Per la prima volta vengono pubblicate alcune delle omelie che il grande Arcivescovo di Genova tenne nell'ultima parte del suo lungo episcopato. Per chi lo ascoltò allora, questo libro ne farà risuonare nuovamente la voce, mentre lo farà scoprire a tutti come maestro di parola e di verità. Alla scuola del Card. Siri si potranno meglio comprendere, celebrare e vivere le grandi tappe dell'anno liturgico, che rende presente il mistero di Cristo totale, Capo e Corpo, per la salvezza del mondo. -
Quale accordo fra Cristo e Beliar? Osservazioni teologiche sui problemi, gli equivoci, i compromessi del dialogo interreligioso
Gli studi che qui si raccolgono, hanno per oggetto i rapporti della Chiesa cattolica con le religioni non cristiane come delineati dalla citazione della Lettera di San Paolo ai Corinzi e come oggi invece sono vissuti in vaste zone della Chiesa in seguito allo sconquasso determinato dalla messa in mora di quel testo stesso. Scomparsa la fermezza apostolica di Paolo nell'escludere ogni rapporto equivoco fra Cristo e qualunque altra divinità o qualunque altra religione pagana, s'avverte - più strisciante che stridente - la contraddizione che emerge quando si studiano documenti come Nostra aetate, la dichiarazione conciliare sul dialogo interreligioso. Al tempo del Concilio la Chiesa tutta parve improvvisamente dimentica di sé e pervasa dalla febbre d'un inguaribile ed ingenuo ottimismo. Si parlò di provvidenziali contatti con l'induismo ed altre religioni, nel senso non tanto della missione e della conversione, bensì dell'avvicinamento e dell'assimilazione. Riconoscimenti gratuiti ed ingenui, nell'assoluta reticenza delle radicali differenze oggi drammaticamente sotto gli occhi di tutti. L'immagine prevalente che la Chiesa diede di sé nel post-concilio, grazie allo ""spirito conciliare"""" o - come lo chiamò Benedetto XVI - al """"Konzils ungeist"""", fu di una Chiesa bella, giovane, aperta, comprensiva, misericordiosa, aliena da ogni condanna, desiderosa di perdono, nemica dell'intransigenza e della discriminazione."" -
Satana come liberarsene
Diavolo, satana, lucifero, malefico: in qualsiasi modo lo si voglia chiamare è un essere personale malvagio ben presente nella vita di tutti gli uomini, in particolare degli autentici cristiani. Negare la sua esistenza e le sue opere, perdere gli strumenti per combatterlo sono gli inganni più tradizionali che egli suscita perché l'uomo si allontani dal suo Creatore scordandosi il pericolo che corre. Questo libro mette in luce quali aspetti della natura umana sono i principali bersagli del diavolo e, contemporaneamente, indica gli strumenti necessari al combattimento spirituale di cui ogni cristiano è protagonista per conseguire la vittoria. I riferimenti biblici, patristici e magisteriali forniscono un adeguato supporto a tutti i temi affrontati. -
La liberazione della libertà. Il messaggio di P. Tomas Tyn ai giovani
Liberare la libertà vuol dire liberarla dalle infrequenti mistificazioni della nostra cultura contemporanea. Dunque la verità sulla libertà. La vera libertà. Tesi fondamentale di questo libro è che la libertà si basa sulla verità. Può essere libero chi conosce la verità. È la tesi di Gesù Cristo. L'Autore fa delle profonde ma semplici considerazioni continuando quelle di un intelligente teologo domenicano cecoslovacco, che dette la propria vita per la libertà della sua patria dal giogo comunista, il Servo di Dio Padre Tomas Tyn, morto nel 1990. -
Luna traversa
Giulio ed Elisabetta, 22 anni insieme, un figlio di 13 con il quale entrambi hanno un difficile rapporto, tanti problemi le cui radici affondano nell'abitudine e nei traumi dell'infanzia. Ma, ad un certo punto, l'irrefrenabile desiderio di rompere gli schemi logori e ricercare una nuova dimensione, anche spirituale, li travolge portandoli ad affrontare coraggiosamente gli insidiosi percorsi di una spietata analisi reciproca, a riconoscere e confrontare fantasie, pulsioni e bisogni da sempre taciuti, riuscendo persino a toccare l'attualissimo tema della convivenza tra il mondo islamico e quello cattolico. Solo allora, divisi fra l'impostazione dogmatica della vita, il buon senso e la tolleranza scopriranno che... -
Kids & revolution. Ediz. illustrata
"Mille volte sospirai, mille volte mi disperai. Mille volte pregai il cielo, mentre in alto il sole compiva il suo cerchio. Infine, sarei riuscito a liberarmi dall'atroce tormento, dalla trappola del mostro che mi imprigionava? Mille volte sentii il tocco gelido dell'abbandono, eppure non ero solo. Con me c'erano eroici compagni. Con me c'erano il Ragazzo Nostalgico, la Ragazza col Nome di un Fiore, il Bambino Senz'organi, il Bambino con Due Anime, il Bambino che Voleva Crescere, la Ragazza che Voleva Essere Vista e altri malinconici, favolosi protagonisti in cerca di riscatto"""". Il libro è scritto e illustrato da Louis Böde. Una fiaba nera e struggente. Un libro su nostalgia, rivolta, bambini che salvano o distruggono il mondo. Louis Böde è un progetto fondato dallo scrittore Marco Mancassola, una """"band creativa"""" formata dallo stesso Mancassola, dai musicisti Sergio Bertin e Giacomo Garavelloni e dagli artisti visivi Marco Rufo Perroni e Nicola Villa." -
Alluminio
L'Argentina del '78 e i mondiali di calcio, un gruppo di ragazzi che di giorno lavora alle fabbriche e di notte si trova in uno spiazzo sterrato per surreali partite di pallone, Dani che continua a pensare a Manuel, il fratello di cui ha perso le tracce nella Santiago del Cile di qualche anno prima, e l'arrivo di Luz, la donna affascinante e misteriosa che si è incisa il suo passato nel nome. E poi la storia di una promessa e di un tiro leggendario che se fosse andato in goal avrebbe potuto cambiare le cose, la folle corsa della stella cometa, i desaparecidos della Escuela Mecánica di Buenos Aires, un faccendiere senza scrupoli e la nascita di un torneo allucinato e crudele che ricorda la lotteria di Babilonia di Borges. È una foto, appesa alla parete di una stanza in penombra, a unire questi eventi, in una verità che spinge Dani, giovane esule approdato in una periferia senza centro della costa argentina durante la dittatura, a giocarsi i suoi fantasmi in un'assurda scommessa finale. Dove a essere in palio non sono soldi, ma un destino. -
1967
Una voce maleducata grida per tutto il 1967, da un manicomio, la sua storia (o leggenda?) oscena e malsana. Gesù il Cristo come unico referente delle sue azioni e una poliziotta cicciona e sempre ubriaca come propria nemesi... ""1967"""" è la continua deviazione senza sosta della cattiva coscienza collettiva che esploderà muta nell'anno seguente... il devastato 1968..."" -
Il tango delle fate
Questo libro dolente e visionario di Riccardo Reim non ci racconta una storia, ma un ventaglio di storie ipotetiche per una galleria di personaggi che rispondono alle varie proiezioni di un io multiplo e polimorfo. Non solo la parte femminile e quella maschile si affrontano dando vita a una ruvida e spettacolare battaglia intcriore, ma anche le lingue si moltipllcano (si frangono) in un impasto barocco di napoletano, spagnolo, latino, francese. Reim allestisce uno spettacolo in cui si alternano scenari e fondali a un tempo poveri e sontuosi. La rude e plastica fisicità dei corpi si sposa a una erotica spiritualizzazione, a un anelito mistico secondo un'estetica caravaggesca, di alto manierismo. Caminito, la danzatrice di tango sdoppiata anche in Bernadette, la visionaria di Lourdes, va incontro a un trionfale e mistico destino in una scena che si illumina a tratti nei deliranti e tumultuosi frammenti del finale tra squilli di tromba e profumi d'incenso. -
Quando Mattei era l'impresa energetica. Io c'ero
Un altro saggio su Enrico Mattei? Si, è vero, ci sono già molti libri che lo raccontano inseguendo ipotesi rocambolesche di come sia morto, che lo esaminano e lo condannano sui temi della corruzione politica, che lo strapazzano tentando di analizzarlo dall'esterno. Questa volta però, Giuseppe Accorinti, quarantanni vissuti all'interno dell'Eni presenta Enrico Mattei per come lo ha conosciuto in azienda. Uno sguardo lucido & e riconoscente sul grande leader e manager nell'impresa energetica dello Stato, nel mondo degli affari interni e internazionali e soprattutto nei vari aspetti del business strategico, affinché si operi una ricostruzione necessaria e doverosa alla memoria presente e futura del i nostro Paese. Mattei inventò un nuovo modo di fare impresa dello Stato: la cultura Eni ricca di intuizione, di capacità, di visionarietà e lungimiranza internazionale che riuscì a riscattare l'Italia del dopoguerra dalla dipendenza energetica e non solo. Finalmente un racconto organico dei fatti che hanno accompagnato le sue più importanti sfide industriali. Da verniciatore di letti in ferro a capo dei Partigiani Cristiani a Parlamentare in seno al Governo De Gasperi, Enrico Mattei riuscì in una straordinaria parabola umana a realizzare il suo sogno, la fondazione dell'Eni il 20 gennaio 1953 e a esserne l'anima ispiratrice e il suo Presidente. Lasciamoci trascinare dalla trama di questa biografia esemplare tradotta dalla voce vicina e sincera di uno che allora ""c'era""""."" -
1976
Nella trilogia di Cristiano Ferrarese - giunta al suo secondo tempo, dopo 1967 e prima di 1985 - la follia è ancora un ""altrove"""" di questo mondo. E sempre, in Ferrarese, la metamorfosi, la mania, la paranoia si trasformano in discorso civile e politico. Il suo """"delirio"""", però, non è utilizzabile dai turisti dell'antipsichiatria. È un denudamento osceno. E non è una calligrafia dell'inferno, questo 1976. Non vi è il romanzo, il maledetto romanzo """"cartesiano"""". La narrazione è sbriciolata, come dopo una granata. C'è solo odio, rabbia, nostalgia - e amore impossibile. Come nel paranoico per eccellenza (sua altezza Louis-Ferdinand Céline), anche qui la totalità è frantumata e sgretolata, e le parole mai sono belle, ma dette con sublime violenza: singhiozzando, piangendo, odiando, in una dolorosa condizione che è, insieme, sorgiva e terminale.""