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Hépou moi
Un romanzo epistolare condotto sul filo della memoria che si lega al passato e si svolge al presente. Una storia dalle identità violate nel labirinto di questioni insolute che tornano a galla e cozzano con la realtà, riproponendo temi veri, cruciali, attuali. E tutto via Web. Roma, Milano, Parigi, Lisbona. Con frequenza altalenante i protagonisti si scrivono, si confidano, si rimproverano, tacciono, urlano, piangono e si compiangono. A ogni invio s'affaccia il passato, migliaia di parole che si riassumono in una richiesta che cambierà percorsi di vita spingendoli oltre le coordinate del destino. Fino a quando la verità apparente si spoglia nuda lasciandoli di fronte ad un profondo dilemma al quale ne seguirà un altro più terribile: devastante e meraviglioso allo stesso tempo. Sia pure a due voci, questo romanzo è un libro corale d'impegno e solidarietà, ricco di pathos e passione civile che restituisce dignità a un tempo, gli anni Settanta, spesso trattati con disinvoltura o peggio superficialità. Riassume forse una discussione mai finita e ancora in attesa di nuovi approdi. -
Oltre l'azzurro
Vi sono cose che si dicono e cose che si vivono. Oltre l'azzurro è un viaggio nella memoria a raccogliere rimasugli di tempo vissuto, all'insegna della tragedia. Ciò che resta del niente. Per questo ha più senso, tutto diventa prezioso: i profumi, i colori, i luoghi, le sfumature di grigio, i ricordi possibili, l'infinito dolore. La vita è un insieme di frammenti fra pagine vuote tenute da un filo, appeso come foglia sul piglio del ramo. Perfino banale come conclusione. Piuttosto scontata come fine. Va là dove porta il vento o in una camera della morte dove non si vuole mai entrare in fondo a un corridoio. Chissà perché queste camere, in qualsiasi luogo, si somiglino tutte. Hanno tutte lo stesso odore dei fiori decomposti e non intaccano nulla: la vita che scorre con la levità di un respiro nella sua indifferenza. Resta la coscienza del dolore. A frugare tra vecchie carte, a ricomporre d'un colmo il vuoto: il senso di aver vissuto tra camere d'albergo e periferie senza nome. Monique l'amore, la morte, il dolore. Se la poesia riscrive il senso di aver vissuto, ebbene in queste pagine si coglie il suo respiro più profondo, la forma più alta di sentire che consegna al tempo. -
Diario di una primavera incompiuta
Se le vicende che si susseguono nell'odierno Egitto fossero la trama di un romanzo trarrebbero energie da ideali, risvolti drammatici, intrecci e intrighi che sembrano scaturire dalla mente arguta di un grande narratore. Invece a scrivere questa storia, una storia vera, a vestire i panni dell'autore del proprio destino è un popolo antico e fiero che ora lotta per riconquistare libertà e dignità. Lo sta facendo dal 25 gennaio 2011 sull'onda del risveglio di altre genti nordafricane stanche di subire i soprusi di moderni tiranni camuffati da padri della Patria. Nel popoloso Egitto la protesta pur martoriata dal sangue della repressione non si spegne. La popolazione si è riappropriata del voto, di organismi istituzionali ma vede tuttora incompiuta la cosiddetta rivoluzione che una parte del Paese non vuole. Dato per spacciato da poteri tuttora fortissimi, dallo strisciante opportunismo politico, da un certo fatalismo culturale, il desiderio di cambiamento continua a risbocciare. Prefazione di Emanuele Giordana. -
Luciano Chinese. Catalogo della mostra (Kharkov, 14 gennaio-5 febbraio 2010). Ediz. multilingue
Catalogo della mostra al Museo d'Arte di Kharkov (Ucraina) dal 14 gennaio al 5 febbraio 2010. Testo di Toni Toniato, tratto dalla presentazione a Villa Settembrini di Venezia-Mestre, villa di proprietà della Regione Veneto, nel 2008.L'opera è in italiano, inglese e russo e riprende nella copertina lo stesso motivo a specchi creato da Chinese stesso per la Monografia pubblicata nel 2007, con uno sfondo rosso, anziché azzurro. -
Il dottore e il maestro. Al confino di polizia con Domizio Torrigiani
La storia di Domizio Torrigiani, Gran Maestro della Massoneria, è nota. Meno conosciuta finora è invece la vicenda personale di recluso dal fascismo al confino di polizia di Montefiascone dove passò alcuni mesi nel 1929. La sua vita quotidiana, le sue idee, la sua figura sono raccontati da un giovane medico Alcide Garosi, che lo ebbe in cura in quel periodo. In questo memoriale finora inedito vi è così anche la storia di una ""conversione"""" inattesa. Dopo quell'incontro insolito e straordinario lo stesso Garosi, già segretario del Fascio a Montalcino, rinnegherà il suo passato politico per aderire ai valori e agli ideali della Massoneria. Il volume, curato da Saverio Battente, delinea grazie al racconto, alle pagine del diario e alla corrispondenza tra i due personaggi, il quadro storico e culturale di quel periodo mettendo in evidenzia l'incontro che illuminò l'anima e lo spirito di Alcide Garosi. Il testo contiene la prefazione di Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia e il patrocinio della Massoneria Universale - Comunione Italiana Grande Oriente d'Italia Palazzo Giustiniani."" -
Meditazione dei quattro pilastri
Luigi Di Vaia e Stefania Guarracino, recitano insieme i Quattro Pilastri, una fondamentale meditazione di base, estratta da vecchi archivi che un maestro tibetano insegnò a Di Vaia negli anni '90. Quest'edizione dei Quattro Pilastri scopre, per la prima volta, la simmetria e il ritmo armonico di due voci opposte, una maschile e una femminile, in un gioco di due polarizzazioni metriche, ben studiate, che permettono una migliore penetrazione nella dimensione interiore del proprio Sé, alla ricerca di un Equilibrio e di una Forza che dimentichiamo di avere e che favoriscono l'integrazione ed il risveglio della Luce interiore. -
La bambola di Solange
Romanzo noir basato sulla storia recente di Italia e Europa dell'Est. Introduzione di Angelo Melchiorre e Francesca Romana Letta. Prefazione di Paolo Cutrì. -
Guerra e cucina. Diario di Margherita e briociole di Emma
Dal 1900 ad oggi, tre generazioni di donne, da Margherita a Margherita, passando da Emma. Una grande e, come sempre, terribile guerra nel mezzo. Tre diversi modi di vivere l'essere donna, in tre diversi periodi storici. Margherita Gallini, moglie del medico condotto, scrive su un quadernino a quadretti il diario dell'inverno tra il '44 e il '45, trascorso in un rifugio sotterraneo nel paese romagnolo di Cotignola, attraversato dalla linea Gotica. La figlia, Emma D'Elia, scrive poesie, racconti, ricette, fra Cotignola e Livorno, dove vivrà da adulta. Margherita Dalle Vacche, figlia di Emma e nipote di Margherita, medico cardiologo e illustratrice, a Livorno, raccoglie i loro scritti e ne ricostruisce la storia. -
Autrici dell'estate
16 racconti, diversi i generi letterari e gli argomenti, ma tutti rigorosamente scritti da donne. Sono stati selezionati fra quelli partecipanti alla 2ª edizione del Concorso letterario Autrice dell'estate, organizzato dall'Associazione Il Calderone e dalla casa editrice Manidistrega al fine di dare visibilità e promozione a scrittrici donne, in quanto anche in questo campo, come in altri della nostra società, si continua a riscontrare una tendenza a sottovalutare il genere femminile. -
Robert Schumann - Jean Paul. Papillons op. 2. Ediz. in facsimile
"Papillons"""", uno dei primissimi capolavori pianistici di Schumann, fu ispirato al compositore dalla lettura di """"Flegeljahre"""", il più noto romanzo dello scrittore romantico tedesco Jean Paul. Eric Sams, uno dei massimi studiosi dell'opera di Schumann, fenomenale indagatore del sottile gioco tra musica, letteratura e codici che è alla base del linguaggio schumanniano, racconta qui le fasi della metamorfosi dalle parole e dai concetti della prosa bizzarra di Jean Paul ai voli pindarici delle farfalle musicali di Schumann. In questo scritto postumo di Sams, pubblicato qui per la prima volta, il rapporto tra i due linguaggi viene descritto nel dettaglio, e non solo idealmente. Lunghi passi del romanzo di Jean Paul arricchiscono l'Introduzione, e il commento ai singoli pezzi risulta prezioso per gli interpreti, gli studiosi e gli appassionati. La musica di Schumann, infine, viene presentata nella ristampa della prima edizione, le cui bozze furono corrette dal compositore stesso." -
Le parole di Creusa
Alla vigilia della guerra di Troia Creusa, figlia di Priamo e moglie di Enea, vive una quotidianità apparentemente normale. Ma a chi la osserva da vicino, Creusa appare per lo meno strana, comunque diversa dalle altre signore e padrone di Troia. E in effetti lo è per almeno due fondamentali motivi. Creusa è diversa dalle altre perché sa scrivere ed ha con la scrittura un rapporto viscerale in cui la relazione tra parole e cose ha una funzione evocativa e magica. Inoltre è una donna pensante che analizza con rigore lucido e impietoso la sua condizione esistenziale, la sua incapacità di concedersi all'amore, la sua sensazione di non essere. La vicenda si snoda nell'affresco dell'ampia spiaggia che si slarga ai piedi delle Porte Scee, o per le strade della città o all'ombra dei palazzi e nelle stanze profonde della reggia di Priamo, ma è un affresco sfumato quasi immobile in una condizione onirica che dice la lontananza dei fatti storici, dove la storia, proprio per essere così lontana, può apparirci anche diversa da come ci è stata tramandata. -
Il diritto alla pigrizia (e qualche preghiera capitalista)
Il diritto alla pigrizia è un pamphlet ironico e polemico su quella che l'autore definisce «l'assurda mania per il lavoro» che ha colpito uomini e donne della società moderna. Con sottile sarcasmo Lafargue dà vita a una geniale analisi ante-litteram sulle conseguenze di uno stile di vita caratterizzato dai ritmi artificiali e ossessivi della produzione, che obbliga alcune classi sociali a produrre immani quantità di merci per mantenere categorie improduttive (politici e militari), e per avere qualcuno «a cui vendere quella ""robaccia""""». Riaffermando il """"diritto all'ozio"""" Lafargue ribadisce la necessità di tornare a vivere in maniera più consona ai ritmi umani che non a quelli scanditi dal lavoro. Il volume comprende anche alcune delle preghiere raccolte in La religione del capitale, continuazione e coronamento de Il diritto alla pigrizia e sancisce la centralità dell'uomo e della sua qualità di vita, più che del lavoro e dei processi produttivi."" -
Sulla religione
Sulla religione raccoglie una serie di brevi saggi, pamphlet e un dialogo dello scrittore e filosofo tedesco sul tema della religione. In Sulla religione si ripropongono saggi poco conosciuti al grande pubblico, ma che a pieno titolo stanno tra quelle cosiddette ""opere minori"""" di Schopenhauer che hanno riscosso grande popolarità tra le più variegate tipologie di lettori. Sulla religione non fa eccezioni, e il rapporto tra uomo e Dio, con i suoi inganni ed autoinganni, verità rivelate e smentite, abusi e storture viene sviscerato con la consueta intelligenza e caustica ironia. L'ebraismo, l'islamismo e il cristianesimo sono analizzati, soppesati e giudicati con intelligenza e profondità. Grazie all'inconfondibile stile aforistico, acuto e al contempo semplice e chiaro il filosofo nato a Danzica fa luce su 5.000 anni di """"storia di Dio"""", dall'induismo, di cui Schopenahuer fu primo e grande divulgatore in Europa, all'ebraismo, padre del fanatismo islamico e crociato. La certezza di Schopenhauer di vedere il cristianesimo (e le religioni tutte) prossime all'estinzione, le divagazioni illuminanti sul rapporto tra religioni e animali, tra dei e demoni, morale e potere e perfino la massima cardine di questo volume """"si tratta di credere o di pensare"""" restituisce tutta l'attualità e la forza viva di questi scritti."" -
Halade mystai-Iniziandi al mare! Cart ruts, una nuova interpretazione. Ediz. illustrata
Un enigmatico reticolo di pietra. Solchi profondi e ben delineati, scavati su pianori rocciosi, allineati con precisione. E pressochè identici in tre siti dell'area del Mediterraneo che l'autore ci conduce ad esplorare: la necropoli di Su Crucifissu Mannu in Sardegna, la zona di Sovana, nella Maremma toscana e Clapham Junction, nei pressi di Mnajdra, a Malta. Cosa sono, che scopo avevano, quei solchi? La scarna letteratura che ne tratta li definisce 'cart ruts', strade per carri. Sarebbero, dunque, rotaie oppure tracce di un antico trasporto di materiali da costruzione. Ma l'autore, in questo libro, suggerisce alcuni spunti per una nuova lettura di queste evidenze archeologiche ampiamente sottovalutate. E lo fa a partire proprio dalla constatazione di una modificazione del paesaggio così similare, in zone abitate da culture apparentemente diverse. Perché senza dubbio un intervento identico sul territorio può far pensare a un medesimo modello comportamentale nell'interazione con esso e, quanto meno, a un sostrato culturale e forse religioso comune. In un excursus che ripercorre migliaia di anni di storia e che va ad abbracciare tutta l'area del Mediterraneo, l'autore ricorda i Tirreno-Lidi e la loro cultura, strettamente connessa all'acqua e ai suoi culti, e ne propone un ruolo di primo piano per comprendere le cart ruts. -
L' altro
È l'alba. L'aria estiva è dolce. Il vecchio Simm e il suo cane Bic attraversano un villaggio ancora addormentato. D'un tratto, un'imposta blu si spalanca e la facciata dell'Hotel Splendid si illumina di un viso sconosciuto. Un giovane straniero dalla pelle chiara. L'incontro è fugace, eppure intenso. Lo scambio di qualche parola, ma più di tutto una condivisione di sguardi: Simm guarda l'altro e ne coglie la gioia, lo stupore di fronte al panorama. E attraverso quegli occhi ritrova i propri, come vedesse per la prima volta. Ma all'improvviso i muri si increspano, ondeggiano, si contraggono in una violenta scossa di terremoto. Il giovane resta sepolto, risucchiato nelle profondità della terra. Il vecchio si agita tra le rovine, urta i sopravvissuti che si aggirano come sonnambuli, si divincola da mani disperate, grida, a sua volta, sopra i lamenti e i richiami, scava con le unghie, trascina i soccorritori. Là, lui è là! Lo ha visto. Ma nella follia straziata che segue il sisma, nessuno sembra credergli. Resta solo, sul luogo della tragedia, in un dialogo ostinato, con l'altro che resta invisibile, in un canto alla vita, alla rinascita. -
Al di là delle sabbie
Nel 2002 Régis Belleville compie, in 49 giorni e in totale autonomia, la più lunga traversata nella storia del Sahara, senza rifornimenti di acqua. Questa méharée di 1137 Km porta Régis Belleville e il suo amico mauritano Taha Ould Bouessif, da Chinguetti a Timbuctu, al centro di una zona iperarida di 500.000 Km², nella Majabat al-Koubrâ ""la distesa della grande solitudine"""". La traversata viene effettuata in condizioni estremamente difficili, le riserve d'acqua sono limitate e, rapidamente, i due uomini inizieranno a soffrire di disidratazione. Nel cuore di questa zona, dove nessuno ha mai osato avventurarsi, la sopravvivenza degli uomini dipende da quella dei dromedari, gli spiriti astuti del deserto, i djinn, sono sempre presenti... e la mente deve rimanere attenta per contrastarli. Questa spedizione ha consentito a Régis Belleville di confermare quel che fino a quel momento non era che un'ipotesi scientifica: quali varietà di piante crescono in questa regione? E fin dove si spingono? Quali sono i limiti delle presenza della fauna? Come datare le tracce dell'uomo preistorico? Oggetti del Neolitico, pitture rupestri, paleosuoli gli si offrono come risposte emozionanti."" -
K2 la vetta infranta
K2, la montagna perfetta. La più bella, la più difficile. Una piramide di roccia scolpita, che penetra nel cielo. Fino a 8611 metri, sulla soglia dell’infinito.Da oltre mezzo secolo, da quando la cima venne raggiunta per la prima volta da Lino Lacedelli e Achille Compagnoni, è per tutti “la montagna degli italiani”.Scalare il K2 significa entrare nell’olimpo dell’alpinismo di tutti i tempi, appartenere ad una cerchia ristretta, ad un’élite selezionata. Ad un club esclusivo.Il 20 luglio 2007 ci sono riusciti Stefano Zavka, Daniele Nardi e Mario Vielmo.Un’impresa compiuta anche per ricordare due vicentini che hanno lasciato una traccia indelebile nella storia dell’alpinismo: Gino Soldà e Renato Casarotto.“K2, la vetta infranta”, non è un libro come gli altri. Racconta l’avventuroso e affascinante viaggio verso il campo base e la sofferta e impegnativa scalata alla vetta del K2, riproponendo con uno stile avvincente le fasi salienti di un’esperienza esaltante e intensissima.Ma anche purtroppo tragica e dolorosa per la scomparsa, durante la discesa dalla vetta al campo 4, di uno dei componenti il gruppo, il forte alpinista umbro Stefano Zavka.Per questo il libro si intitola “K2, la vetta infranta”, perché la morte di Stefano ha di fatto mandato in mille pezzi un sogno, quello di calcare la cima della seconda montagna del pianeta, che la spedizione italiana era riuscita a rendere, con merito, straordinaria realtà. -
Dalle Giulie alle Ande ovvero come diventare alpinisti in 10 mosse. Ediz. illustrata
Un libro rivolto ai giovani.Con “Dalle Giulie alle Ande” gli autori vogliono segnalare un percorso, indicare una via.Solo 10 ma fondamentali tappe per scoprire, con gli occhi del bambino prima e con quello del “posseduto dello stupore” poi, il mondo della montagna e dell’alpinismo.Gli stessi occhi che hanno spinto Maurizio Callegarin a scorazzare per le sue montagne, le Alpi Giulie e Carniche.Ma a volte l’orizzonte è una linea chiusa, con un preciso confine.Valicare quel confine fa parte del percorso che poi porta a moltiplicare lo stupore, ad individuare un altro confine da abbattere.Un libro rivolto ai giovani dentro. -
Montagne da raccontare. Storie di ghiaccio, di avventure, di uomini
Prefazione di Kurt DiembergerMille facce caratterizzano la montagna. Ed ognuna di queste è vissuta dall’uomo in mille modi diversi.Per questo ci sarà chi non si fermerà mai dal raccontare.Ci saranno sempre storie interessanti, talmente interessanti da essere ascoltate, da essere seguite.È questo l’intento di Davide Chiesa. Non tenere le proprie esperienze e sensazioni per sé, ma divulgarle agli altri così che gli altri possano avere un punto da cui partire.Davide è nato e vive in pianura e si definisce ‘un alpinista della domenica’. Sappiamo però che le montagne sono frequentate soprattutto da questi indomiti cercatori dell’inutile.La vita di oggi richiede uno sfogo. C’è chi lo cerca e lo trova in cose poco salutari, chi riesce invece ancora a stupirsi delle meraviglie della natura, intesa non solo come essenza ma anche come entità interiore.Il messaggio diventa quindi più chiaro, si tolgono le note sbiadite, come sbiadiscono le tracce lasciate sul ghiaccio e sulla neve.Da questi presupposti nasce “Montagne da Raccontare”.La voglia di dire agli altri, soprattutto ai giovani e a chi non frequenta ancora la montagna, ascoltate la vostra ‘voce’, guardatevi attorno e dentro voi stessi: c’è un universo intero da scoprire. -
Escursionismo invernale. 52 itinerari sulla neve. Vol. 1: Prealpi veronesi, prealpi vicentine.
Spesso succede che pensando ad una escursione sulla neve ci vengono alla mente meravigliosi paesaggi lontani, itinerari carichi di chilometri di avvicinamento che a volte fermano l’entusiasmo iniziale. I nostri Amici Francesco e Luciano, con questa guida invernale che spazia dall’Adige al Brenta, ci invitano a riscoprire meravigliose escursioni invernali “fuori porta”.Una serie di percorsi che ci portano a godere ambienti familiari, ma lontani dal consueto aspetto estivo, coperti dal bianco mantello. Una piacevole scoperta a pochi chilometri dalla nostra pianura veneta, dove i molti segni dell’uomo, avvolte dalla coltre nevosa e dal silenzio, vengono esaltate nella loro bellezza, rivisitate anche nella tragicità di una guerra o nelle fatiche del mondo alpestre, nei segni della fede e nelle tracce del passato.Ringraziamo quindi gli autori che attraverso questa pubblicazione hanno offerto, agli amanti della neve, una splendida opportunità di conoscenza della nostra Prealpe con una ricca serie di itinerari, descrizioni e consigli che, alla scoperta, aggiungono sicurezza e tanta voglia di partire.Emilio Bertan – Presidente GR del Veneto