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Actarus il Falco e il baccalà
Actarus, Falco della VI Sezione della Squadra Mobile della Questura di Napoli, soffre di una patologia denominata “memoria eidetica”, ovvero la capacità di visualizzare immagini e testi scritti anche solo dopo averli visti o letti per pochi minuti. Questa sua qualità lo rende una sorta di super-agente molto stimato da tutti. La trama è incentrata sulla misteriosa e inspiegabile morte di un signore norvegese nella camera di un albergo di Napoli e sulla sparizione, in territorio campano, di diversi camion che trasportavano carichi di baccalà provenienti dalla Norvegia. La camorra, una misteriosa e bellissima ragazza tedesca, il rapimento di un camionista, eventi naturali inspiegabili, oltre che del tutto casuali, e l’ambiente della Napoli dei primi anni Ottanta sono gli elementi che si fondono e si intrecciano con le scene d’azione, di spionaggio e di sesso che predominano nel romanzo. -
Contando le gocce di pioggia tra le ombre
La raccolta è un viaggio all’interno del temporale: quando l’acqua, il freddo e l’oscurità si incontrano, le sensazioni sconvolgono l’essere e fanno tremare l’anima. Alla mente affiorano ricordi e nostalgie, ipotesi e rimorsi, passioni e rancori. Ognuno vive una propria, intima metamorfosi: dall’inizio della tempesta alla sua inevitabile – e mai definitiva – conclusione, la coscienza si trasforma. Questa è l’ambizione dei componimenti: poter evocare, come tumulti del cielo, almeno parte delle innumerevoli tappe di un’avventura che si affronta dentro la testa, con il cuore. I versi altro non sono che sfumature del grigio delle nuvole. Fuori, nel frattempo, tutto è buio. Sbirciando dalla finestra, nel rassicurante tepore casalingo, lo sguardo si perde nella fredda e angusta oscurità, cercando distrattamente di contare le gocce di pioggia che, battendo sul vetro, compongono una melodia antica. -
Parigi è stata uccisa
"Parigi è stata uccisa"""" è il frammento eretico di una persona che è nata diversa dagli altri. È il racconto di ogni outsider della società, di coloro che sono ai margini, incompresi, taciuti, invisibili. È la forma più sostanziale di amore per la città che ha dato all’autrice una seconda possibilità. Si interpella il dolore, la forma più vera di vita, il coraggio e la rassegnazione, l’odio e l’amore. Una raccolta in cui la città diventa personaggio, con un volto e un’anima. L’intento è quello di descrivere ogni luogo che è stato fondamentale per il viatico di cure all’estero, per imprimersi nella mente che Parigi è Ilaria e Ilaria è grande e complessa quanto una meravigliosa e fatiscente capitale europea." -
I gemelli Kessler
Evaristo e Giovanni sono gemelli: indistinguibili nell’aspetto, hanno caratteri diametralmente opposti. Giovanni è un ragazzo modello, con un brillante futuro come avvocato; Evaristo è un irresponsabile e, abbandonati gli studi, inizia a lavorare per un’impresa di pulizie. Grazie alla loro somiglianza, però, i due possono scambiarsi di ruolo in diverse situazioni e risolvere l’uno i problemi dell’altro. Finché un giorno, per evitare che Giovanni finisca nei guai, Evaristo sarà obbligato ad addossarsi una colpa che gli varrà, seppur innocente, una condanna all’ergastolo. -
Come ogni donna con un neo sulla mano
Infanzia difficile o parzialmente rimossa. Padri che assomigliano a banconote o ad alcolismo ereditato. Controversa introversione. Una silloge che esprime i pensieri taciuti e nascosti di chi non sa baciare senza mordere e non sa amarsi senza scrivere. ""Come ogni donna con un neo sulla mano"""" è il progetto di due ragazze che, con un linguaggio vivido e istintivo, desiderano rivolgersi ai vent’anni, urlare in faccia ai timori e prestare orecchio a chi ha paura di non essere ascoltato."" -
Brevi storie oneste e sincere. Racconti scritti alla sera, al chiaro di luna
Sotto la pioggia in compagnia del nostro amico a quattro zampe, in una piazza a prendere il solito caffè, in sella a un cavallo per riscoprire il contatto con la natura, in stanze di ospedali con decisioni importanti da prendere, al bar con un amico all’insegna di notti brave, in un bosco vicino a un lago alla ricerca di una fede in cui non si trova più riparo. Sono solo alcune delle ambientazioni di questa raccolta di racconti brevi incentrata su episodi di vita quotidiana che descrivono la realtà nella sua tangibilità, donandoci una prosa autentica. Fotografie di attimi fuggevoli, momenti in cui ognuno di noi può riconoscersi. -
Villa Scuri. Il canto di un'anima sola
È il 2008 e Sofia, una ragazza di sedici anni molto introversa, in seguito a una caduta da cavallo scorge nei boschi vicino a Varzi un’antica villa. Questa solitaria abitante di una radura circondata da alberi e preceduta da un laghetto sembra essere abbandonata da tempo. Il luogo la affascina a tal punto da diventare un rifugio sicuro per i suoi momenti di riflessione, e la spinge a indagare sul suo passato. Nell’archivio del paese Sofia scopre che la villa era appartenuta alla famiglia Scuri, la quale aveva fatto demolire la casa anni prima. Recenti articoli di cronaca riportano notizie del ritrovamento di oggetti appartenuti a persone defunte proprio nel lago nella radura, le cui foto però non ritraggono l’abitazione. Sofia decide quindi di entrare nella villa divenendone prigioniera e scopre nei suoi sotterranei una biblioteca piena di libri, uno dei quali narra la sua storia... -
Benvenut* dentro la mia testa
Questa raccolta di poesie in versi liberi è un biglietto da visita che invita il lettore a entrare nel mondo di una ragazza che ha molto da raccontare: pensieri, emozioni, lacrime e risate. Attraverso uno stile semplice e con parole pungenti, l’autrice ci accompagna nell’intenso viaggio della propria vita, dimostrandoci che neanche gli eventi più dolorosi possono toglierci una delle cose più preziose che esistano: la capacità di amare. -
Grida d'anima
Grida d’anima è il disperato tentativo di tradurre in parole umanamente comprensibili le urla lancinanti che echeggiano senza tregua nella mente e nell’anima. Sono versi sull’angoscia scaturita dalla precarietà e dal nonsenso dell’esistenza umana, sulla morte, sulle sofferenze che l’autrice ha incontrato nella propria vita, sul complicato rapporto con se stessa, sul lamento della sua parziale sordità, sull’esperienza negativa vissuta tra i banchi del liceo. E poi poesie d’amore che si insinuano tra i componimenti più tormentati, quasi a fendere quel filo di dolore che tiene insieme l’intera opera. -
Verso i versi
"Verso i versi"""" è un’opera dal significato ambivalente per il suo dirigersi verso la poesia e il suo mescere sulla pagina il fluido poetico. La silloge contiene versi dagli slanci intimi e visionari in quartine da doppi ottonari a rima alternata ed è divisa in quattro sezioni: nella prima, Il male di vivere, il poeta descrive la sofferenza comune agli spiriti con spiccata sensibilità; nella seconda, Liriche varie, sono raccolte differenti tematiche come la bellezza della notte, della luna, proiezioni d’una poesia allucinogena e la bellezza ideale femminile; nella terza, Suite artistica, viene descritto il momento magico dell’ispirazione creativa nel suo profondo sentire, quando la Musa s’impossessa del poeta; nella quarta, Prose poetiche, vi sono razzi allucinatori, illuminazioni d’una prosa che sfocia in poesia." -
Come fosse un venerdì
“Credi davvero di poter tracciare una linea immaginaria oltre la quale allontanare tutti i tuoi fallimenti? Pensi che sia facile tagliare via i rami secchi senza che per questo venga giù tutto l’albero?”. È quello che si domanda Luca, traslocatore di giorno, insonne ipocondriaco. Ce lo racconta con la sua voce ironica e diretta, scosso da una notte passata al pronto soccorso dal quale esce carico di buoni propositi. Inizia così la ricerca di un equilibrio forzato, artificiale, frenato da una pigrizia cronica piena di rimandi, posticipi e scuse poco credibili. Come se non bastasse, l’ombra di un passato non risolto incrina ulteriormente la determinazione del protagonista. Luca, dal carattere remissivo, cerca di evitare il confronto diretto fino alla fine, fino a quando esso diventerà inevitabile per un caso fortuito. -
Però liberi da che cosa
Primi anni Duemila, Fabio parte per la Spagna con Carlo, a bordo del mitico Ford Transit. Tra l’adolescenza e l’età adulta affronta l’esperienza che offre il progetto Erasmus, con una leggerezza e una voglia di rinascere mai avuta prima. Oviedo è la città che lo ospiterà durante quella fuga dall’ordinario. Lo attenderanno onde da surfare, feste e nuove routine. La quotidianità e la voglia di assaporare ogni attimo verranno contrastate da avvenimenti complicati e tutt’altro che spensierati che lo porteranno, insieme ai suoi amici, a trasferirsi a Lanzarote. Con una visione introspettiva e parzialmente autobiografica, Fabio Davini ci offre la narrazione di un’età leggera ma difficile da afferrare, che regala amori e libertà ma pone davanti a ognuno ostacoli e cambiamenti. -
Io sono onda di mare
"Io sono onda di mare"""" è una dedica a tutto ciò che va e a tutto ciò che resta, rendendoci quelli che siamo. È un’assoluzione per noi stessi, quando abbiamo bisogno di andare o di tornare senza che ve ne siano evidenti ragioni. L’onda di Roberta Russo insegue il respiro e il battito del cuore. Si fa suono, parola e intelligenza dello spirito purificando dalla violenza delle cose." -
La rinascita della Terra
Parker è un uomo buono che da Londra si trasferisce in Irlanda per vivere una quotidianità meno frenetica e più in sintonia con la natura. Molti dolori lo colpiscono, senza però alterare la sua vera indole. Il giorno in cui una strana pietra cade nel suo giardino, tutto cambierà e Parker si troverà trascinato in un’avventura epica nel tentativo di salvare la Terra dal suo nemico più pericoloso: l’uomo. -
Fragili attese
"Fragili attese"""" è una raccolta di racconti, autonomi e in sé compiuti, che rimarca più generi tematici. Pur formalmente distinti e indicati per titoli possono ritenersi affini e intersecati. Fiction, autofiction e memoir: situazioni biografiche si sviluppano in esiti pervasivi di finzione senza dimenticare il mondo del fantastico. Ironica parodia e ombre surreali compaiono assieme al grottesco per congiungere tre filoni narrativi che compongono un’opera dal linguaggio attrattivo e originale." -
Il toro e la libellula
In una periferia senza nome troviamo Bernardo e Camilo, che in comune hanno solamente la passione per il calcio. Bernardo è quadrato, ligio all’impegno preso con se stesso, disposto a qualsiasi sacrificio pur di coronare il sogno di diventare un calciatore. Camilo, al contrario, è un fantasista dentro e fuori dal campo, poco consapevole del proprio talento e cresciuto in un contesto problematico. Le strade dei due protagonisti si incrociano proprio su un campo da calcio, durante la selezione per la rappresentativa regionale delle squadre giovanili. Quella che sembra destinata a essere una storia comune dà il la a due percorsi diversi per i ragazzi: il sogno del professionismo per Bernardo e un mondo di trasgressioni per Camilo. In un modo o nell’altro la vita deciderà di unirli ancora una volta, il che si rivelerà cruciale per la realizzazione di entrambi. -
In balera con Simon. Lo amo, ma forse sposerò un altro
È possibile mettere in discussione un amore “perfetto” per il proprio cantante preferito? Per Elvira, la protagonista del romanzo, sì. Un dilemma amletico: da una parte Kendrick, un americano arrivato in Italia da poco, e dall’altra Simon, cantautore acclamato per il quale farebbe pazzie. Scegliere non è così semplice, ma soprattutto come? Un’intervista diventa l’unico appiglio per conoscere il divo e togliersi ogni dubbio, non senza incappare in imprevisti, colpi di scena, siparietti divertenti e insoliti, amici di lunga data, matrimoni e rivelazioni e tanta musica. Con uno stile fresco e vivace Eleonora Tredici ci regala un romanzo dalle tinte pop e dal finale a sorpresa in cui passione e razionalità si intrecciano e lottano tra loro. -
Sono qui per te. L'uomo delle scatole
Matteo Viani, un ispettore di polizia, sta affrontando un periodo difficile della sua vita. Ha subìto vari “incidenti sul lavoro” che lo hanno messo a dura prova sia fisicamente che psicologicamente: prima ha riportato una ferita a seguito di una sparatoria, poi è rimasto coinvolto in un grave incidente durante un inseguimento in macchina. Le indagini sulla sanguinaria banda di malviventi, responsabile dei suoi guai, obbligano Matteo a frugare nei meandri della sua mente per trovare il codice che decifrerà tutto. Ma questo comporta anche il fatto di dover riaprire scatole rimaste chiuse per troppo tempo. -
Nella selva
La prima estate senza Covid per Elisa e Beatrice si preannuncia come la più eccitante di sempre, specialmente quando iniziano a frequentare due ragazzi del posto dove sono in vacanza con le famiglie: Giacomo e Pietro. Durante uno dei giri esplorativi del luogo si imbattono in una misteriosa fonte. Si narra abbia prodigiose proprietà curative ma, per il gruppo di amici, è solo il filo che lega una serie di terrificanti coincidenze a una criptica scritta latina: “Lux Aer”. Rendendosi conto che il gioco diviene troppo pericoloso per essere gestito da quattro sedicenni, chiedono aiuto a Don Andrea, un ex seminarista che ha abbandonato l’abito talare per dedicarsi ai giovani. Questa decisione porterà a una serie di eventi imprevedibili, pericolosi e irreversibili per il gruppo. -
Onna secondo Matteo
Sono una formica che suona il violino, dentro una stanza dalle pareti blu. Sopravvissuta per qualche centimetro alla vita di ieri. ""Onna secondo Matteo"""" ripercorre la rivoluzione dopo il dolore del sisma del 6 aprile 2009, attraverso un io lirico che contiene frammenti e simboli di tante storie. Al centro della narrazione, in prima persona, si pongono i pensieri di una donna che pronuncia il suo nome una volta sola. Riavvolge e rielabora i suoi giorni, Isabella, nel momento in cui sente di non voler diventare madre, nonostante i suoi trent’anni. Di non saper toccare né piangere. Ferma al bivio tra perdere e perdonare. Perché tornare non è indietro, ma dentro. E oltre. Perché la vera rivoluzione non è la rabbia, bensì la primavera.""