Sfoglia il Catalogo feltrinelli034
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 3381-3400 di 10000 Articoli:
-
The places of Perugino between Perugia and Lake Trasimeno
In occasione dei cinquecento anni dalla sua morte, un percorso in forma di guida attraverso i luoghi umbri che hanno accolto Perugino e le sue opere. Un'esperienza immersiva nella pittura peruginesca e quindi nella straordinaria stagione artistica del rinascimento umbro. Prendendo avvio da Perugia, città in cui Perugino (Città della Pieve, 1448 - Fontignano, 1523) visse a lungo, ebbe bottega e da cui derivò suo il nome, il volume presenta un itinerario attraverso i capolavori del maestro, dagli affreschi nel Collegio del Cambio, alle pale d'altare per la Cattedrale di San Lorenzo e il Monastero di Sant'Agnese. Altre città della regione conservano la testimonianza del suo passaggio: a Città della Pieve, sua città natale, si può ammirare l'Adorazione dei Magi nell'Oratorio di Santa Maria dei Bianchi, il Battesimo di Cristo nella Cattedrale e gli affreschi nella chiesa di Santa Maria dei Servi. A Cerqueto il celebre San Sebastiano nella chiesa di Santa Maria Assunta, a Corciano l'Assunzione di Maria nella chiesa di Santa Maria Assunta. Passando poi per Deruta e Fontignano, il viaggio si conclude a Panicale, un piccolo borgo medievale nella cui chiesa di San Sebastiano è custodito l'affresco dedicato al martirio del santo. Ciascuna scheda presenta un inquadramento della località in cui si trova l'opera, del contesto in cui è conservata, le informazioni per la visita ed infine la storia e la descrizione dell'affresco o della pala. -
Mauro Cuppone. For sale. Ediz. italiana e inglese
Cosa accomuna una ultradecennale produzione artistica nel segno dell'autonegazione e quindici testimoni internazionali ed eccentrici, guest star di un concerto stonato? Artisti e designer (Jennifer Rubell, Gavin Turk, Alessandro Guerriero, Massimo Mazzone), critici di moda (Antonio Mancinelli), scrittori, sociologi, antropologi, architetti (Fulvio Abbate, Alberto Abruzzese, Giorgio de Finis, Francesco Proto), pubblicitari (Alfredo Accatino), critici d'arte (Gianluca Marziani, Adonay Bermudez, Josè Falconi) e finanche uno chef stellato (Mario Batali) e un mago illusionista (Raul Cremona)? Il ""gioco"""" di un non-libro, di un ibrido fra monografia e opera corale; una sorta di 'libro d'artista' (con tanto di serie limitate) che, simulando una narrazione, distribuisce in tre tappe le tematiche ricorrenti e intercambiabili del lavoro creativo di Mauro Cuppone: la morte (metafora della nostra contemporaneità), la magia (spettacolarità e meraviglia nella narrazione) e l'autoreferenzialità ('malattia mortale' dell'oggi, in particolare dell'arte sedicente); una 'narrazione circolare' che può iniziare e finire da qualsiasi punto."" -
Giuseppe Penone. Universal gestures. Ediz. illustrata
Il volume è edito in occasione della mostra a cura di Francesco Stocchi allestita a Roma presso la Galleria Borghese dal 14 marzo al 28 maggio 2023 e restituisce la duplice opportunità di confrontare la rappresentazione della natura con il tempo storico, unita a quella di iscrivere opere organiche all'interno di una dimensione minerale. La mostra e il volume propongono opere allestite in quattro sale del museo (Salone di Mariano Rossi, Sala di Apollo e Dafne, Sala degli Imperatori e Sala di Enea e Anchise) e nei giardini adiacenti, descrivendo un flusso osmotico fra la materia organica e le sale interne nonché fra le opere di bronzo e la ricchezza botanica del giardino. Quelli di Penone non sono interventi di opere disposte per abbellire un luogo, ma piuttosto presentano un'interrogazione sulla scultura, la sua evoluzione storica e il suo carattere di immutata vitalità. Questa ricerca è elemento centrale nel lavoro dell'artista, ""idea prima e più semplice di vitalità, di cultura, di scultura"""" e, al contempo, rinnova l'articolazione linguistica tra il paesaggio e la scultura, già presente nella statuaria antica e nella Galleria Borghese, luogo unico al mondo."" -
Dosso Dossi. The Aeneas Frieze. Ediz. illustrata
Il volume è pubblicato in occasione della prima mostra mai dedicata al Fregio di Enea di Dosso Dossi, allestita a Roma, presso la Galleria Borghese, dal 4 aprile all'11 giungo 2023, e incentrata sulle affascinanti e preziose tele che costituivano la serie di dieci dipinti raffiguranti scene dell' Eneide di Virgilio. È dalla prima parte dell' Eneide che l'artista trae ispirazione per il Fregio di Enea, scegliendo episodi specifici da diversi brani del poema rappresentati con accenti inconfondibili. Caratterizzate da colori vibranti, da un'affascinante eccentricità e da composizioni molto originali, queste tele sono espressione brillante della creatività di Dosso Dossi e dell'ambiente artistico ferrarese nel Cinquecento, che acquistò una nuova vitalità nella grande stagione del Barocco. La mostra e il volume si avvalgono di un'ambiziosa collaborazione tra istituzioni internazionali che coinvolge i musei che conservano le diverse parti del fregio, riunite per l'occasione: Louvre Abu Dhabi, National Gallery of Canada, National Gallery of Art (Washington D.C.), Museo del Prado. -
Mantova. Museo di Palazzo Ducale e Museo Archeologico Nazionale
La nuova guida al Palazzo Ducale di Mantova restituisce al visitatore l'immagine di un monumento in divenire, che può offrire sempre nuovi scorci, nuove prospettive. Per sottolinearne la dinamicità plastica, la guida è pensata come una descrizione di blocchi aventi caratteristiche architettoniche omogenee e sono descritte anche aree che entreranno in futuro nel percorso di visita. Il Palazzo non è solo un vanto di Mantova: ne è l'essenza, che definisce e qualifica la città stessa. Alla vita del Palazzo concorrono quindi tutti i soggetti che agiscono sul territorio, facendo sì che il Museo goda di autonomia ma non soffra di isolamento. La guida dà conto di una situazione di una vivacità, negli ultimi anni, forse senza precedenti. Da una parte, l'incessante ricerca scientifica, che giorno dopo giorno chiarisce alcuni degli infiniti rebus che il Palazzo offre. Dall'altra, il fermento di lavori in corso, restauri e rifunzionalizzazioni di ampie aree dello sterminato edificio. La straordinaria importanza di un complesso palatino unico al mondo emerge in primo luogo dalle dimensioni imponenti, con una superficie coperta di oltre 30.000 mq. Ma il Palazzo Ducale di Mantova non è solo una chimera architettonica, la cui scala oscilla tra il monumentale, l'urbanistica e il paesaggio; non è solo la somma algebrica di metri quadrati e di edifici diversi, nati con grandi differenze altimetriche e di inclinazione planimetrica. È molto di più: è anche e soprattutto il depositario delle culture cresciute nei secoli a Mantova e delle loro relazioni con il resto del mondo. Ed è soprattutto la porta d'accesso a grandi emozioni e, quelle, non si possono misurare. -
Mantua. Museo di Palazzo Ducale and Museo Archeologico Nazionale
La nuova guida al Palazzo Ducale di Mantova restituisce al visitatore l'immagine di un monumento in divenire, che può offrire sempre nuovi scorci, nuove prospettive. Per sottolinearne la dinamicità plastica, la guida è pensata come una descrizione di blocchi aventi caratteristiche architettoniche omogenee e sono descritte anche aree che entreranno in futuro nel percorso di visita. Il Palazzo non è solo un vanto di Mantova: ne è l'essenza, che definisce e qualifica la città stessa. Alla vita del Palazzo concorrono quindi tutti i soggetti che agiscono sul territorio, facendo sì che il Museo goda di autonomia ma non soffra di isolamento. La guida dà conto di una situazione di una vivacità, negli ultimi anni, forse senza precedenti. Da una parte, l'incessante ricerca scientifica, che giorno dopo giorno chiarisce alcuni degli infiniti rebus che il Palazzo offre. Dall'altra, il fermento di lavori in corso, restauri e rifunzionalizzazioni di ampie aree dello sterminato edificio. La straordinaria importanza di un complesso palatino unico al mondo emerge in primo luogo dalle dimensioni imponenti, con una superficie coperta di oltre 30.000 mq. Ma il Palazzo Ducale di Mantova non è solo una chimera architettonica, la cui scala oscilla tra il monumentale, l'urbanistica e il paesaggio; non è solo la somma algebrica di metri quadrati e di edifici diversi, nati con grandi differenze altimetriche e di inclinazione planimetrica. È molto di più: è anche e soprattutto il depositario delle culture cresciute nei secoli a Mantova e delle loro relazioni con il resto del mondo. Ed è soprattutto la porta d'accesso a grandi emozioni e, quelle, non si possono misurare. -
Museo Archeologico Nazionale di Napoli. La guida
Negli ultimi decenni il Museo Archeologico Nazionale di Napoli ha rinnovato completamente gran parte dei suoi allestimenti. La nuova guida generale accompagna il visitatore alla scoperta della nuova veste di uno dei più importanti musei al mondo, introducendolo passo passo a tutte le raccolte museali. Oltre a fornire un imprescindibile strumento di visita, il libro è pensato anche per una lettura da tavolino, attraverso un unico racconto che si snoda in tre grandi capitoli: Territori e culture, dedicato alle ""tante culture che si sono incontrate, scontrate e intrecciate"""" nelle aree connesse con il golfo di Napoli, dalla Preistoria al tramonto della Magna Grecia; Spazi dell'arte e della vita quotidiana, incentrato sulle collezioni più amate del museo, quelle vesuviane, e sulla loro impareggiabile capacità di calarci negli scenari dell'esistenza dell'uomo romano; Collezioni storiche e altre raccolte, che a partire dalla Collezione Farnese, la regina delle raccolte rinascimentali di sculture classiche, ripercorre alcune grandi tappe della storia del gusto moderno per l'antico, attraverso alcuni capolavori che sembrano interrogarci sul valore dell'arte classica per il nostro presente."" -
Museo Archeologico Nazionale di Napoli. The guide
Negli ultimi decenni il Museo Archeologico Nazionale di Napoli ha rinnovato completamente gran parte dei suoi allestimenti. La nuova guida generale accompagna il visitatore alla scoperta della nuova veste di uno dei più importanti musei al mondo, introducendolo passo passo a tutte le raccolte museali. Oltre a fornire un imprescindibile strumento di visita, il libro è pensato anche per una lettura da tavolino, attraverso un unico racconto che si snoda in tre grandi capitoli: Territori e culture, dedicato alle ""tante culture che si sono incontrate, scontrate e intrecciate"""" nelle aree connesse con il golfo di Napoli, dalla Preistoria al tramonto della Magna Grecia; Spazi dell'arte e della vita quotidiana, incentrato sulle collezioni più amate del museo, quelle vesuviane, e sulla loro impareggiabile capacità di calarci negli scenari dell'esistenza dell'uomo romano; Collezioni storiche e altre raccolte, che a partire dalla Collezione Farnese, la regina delle raccolte rinascimentali di sculture classiche, ripercorre alcune grandi tappe della storia del gusto moderno per l'antico, attraverso alcuni capolavori che sembrano interrogarci sul valore dell'arte classica per il nostro presente."" -
Campania romana. Sculture e pitture da edifici pubblici. Museo Archeologico Nazionale di Napoli
Nelle sale splendidamente decorate da artisti come Giuseppe Abbate (1864) e Fausto Niccolini (1866-1870), un tempo occupate dal ""Museo delle Statue"""", pilastro fondante del Real Museo Borbonico poi Museo Archeologico Nazionale, si ripercorre ora la storia della Campania romana attraverso la visione degli apparati decorativi in marmo e in stucco dei principali monumenti delle citta antiche. Il volume è la guida al nuovo allestimento e la sezione che si apre ora nell'ala occidentale prosegue nella ricostruzione del contesto - in questo caso di rinvenimento, non collezionistico. Sono presentati (in molti casi per la prima volta) non solo le sculture di marmo e di bronzo, ma anche rivestimenti parietali, epigrafi, elementi architettonici e di arredo, che decoravano gli edifici pubblici e i monumenti funerari scoperti tra il XVIII e il XX secolo negli scavi di Pompei, Ercolano e Stabiae, nei Campi Flegrei, in Terra di Lavoro (la moderna provincia di Caserta). A questi luoghi si aggiungono pochi ma significativi rinvenimenti da altri siti del Lazio e dell'Italia meridionale, parte, prima, del Regno di Napoli, poi, dello Stato unitario."" -
Campania in the Roman Age. Sculptures and Paintings from Public Buildings. Museo Archeologico Nazionale di Napoli
Nelle sale splendidamente decorate da artisti come Giuseppe Abbate (1864) e Fausto Niccolini (1866-1870), un tempo occupate dal ""Museo delle Statue"""", pilastro fondante del Real Museo Borbonico poi Museo Archeologico Nazionale, si ripercorre ora la storia della Campania romana attraverso la visione degli apparati decorativi in marmo e in stucco dei principali monumenti delle citta antiche. Il volume è la guida al nuovo allestimento e la sezione che si apre ora nell'ala occidentale prosegue nella ricostruzione del contesto - in questo caso di rinvenimento, non collezionistico. Sono presentati (in molti casi per la prima volta) non solo le sculture di marmo e di bronzo, ma anche rivestimenti parietali, epigrafi, elementi architettonici e di arredo, che decoravano gli edifici pubblici e i monumenti funerari scoperti tra il XVIII e il XX secolo negli scavi di Pompei, Ercolano e Stabiae, nei Campi Flegrei, in Terra di Lavoro (la moderna provincia di Caserta). A questi luoghi si aggiungono pochi ma significativi rinvenimenti da altri siti del Lazio e dell'Italia meridionale, parte, prima, del Regno di Napoli, poi, dello Stato unitario."" -
Next creatures. Ediz. italiana e inglese
Un cortocircuito tra arte, design e informatica ha dato vita a ""Next Creatures"""", una collezione visionaria di opere in marmo, frutto della interazione tra la sensibilità sperimentale di Raffaello Galiotto e le macchine a tecnologia numerica. Il volume accompagna la mostra allestita a Milano dal 14 al 23 aprile presso l'ADI Design Museum. Raffaello Galiotto, industrial designer con frequenti incursioni nel campo dell'arte, sta lavorando a una sfida intrigante: l'inserimento di sofisticati programmi di progettazione parametrica connessi a macchine robotiche in una ricerca """"estrema"""" di modellazione dei materiali lapidei. Le opere, realizzate con marmi pregiati, si ispirano alle strutture ossee dei vertebrati, alle simmetrie cromatiche delle livree e alla seghettatura delle foglie. Questa contaminazione tra regno animale e vegetale genera misteriosi reperti fossili e seducenti esoscheletri di improbabili creature marine. Una collezione visionaria che stimola il confronto tra naturale e artificiale, in questo caso alimentato da un nuovo codice espressivo in cui la pietra incontra la macchina digitale in un rapporto antitetico tra robot e umano."" -
Lam e Les Magiciens de la Mer. Ediz. italiana, inglese e spagnola
Dopo la grande antologica passata dal Centre Pompidou (2015) al Reina Sofia e alla Tate Modern (2016-2017) e a distanza di vent'anni dall'ultima mostra retrospettiva di Wifredo Lam organizzata ad Albissola Marina (dove Lam ha vissuto stabilmente dalla fine degli anni Cinquanta fino alla fine degli anni Settanta), i Musei della Ceramica di Savona e Albissola ripropongono dal 2 giugno al 24 settembre 2023 un approfondimento sulla figura del grande surrealista cubano. Il focus della mostra e del complementare catalogo è costituito dall'opera ceramica di Lam (Sagua La Grande, 1902 - Parigi, 1982), messa a confronto con le coeve produzioni fittili di una nutrita selezione di artisti internazionali che con Lam condivisero la vita e il lavoro nelle fornaci delle Albisole fra anni '50 e '60. Il tema su cui insiste la mostra - e che a quell'epoca ricorre nelle ricerche delle neoavanguardie europee, soprattutto di matrice neosurrealista - è quello delle figure totemiche e dei segni primordiali, archetipi misteriosi di esistenze e linguaggi ultraterreni, sacri, invisibili. Gli artisti inclusi in questo dialogo con Wifredo Lam sono Enrico Baj, Roberto Crippa, Ansgar Elde, Lucio Fontana, Franco Garelli, Asger Jorn, Maria Papa Rostkowska, Mario Rossello, Rinaldo Rossello ed Eva Sørensen. Circa quaranta le opere di Lam, cui si aggiungono i circa trenta lavori degli altri artisti, tra cui molti inediti, realizzate con la collaborazione degli artigiani delle fornaci albisolesi Mazzotti e San Giorgio. Il titolo della mostra e del catalogo Lam et Les Magiciens de la Mer, recupera e prosegue la riflessione nata dalla grande esposizione organizzata dal Centre Pompidou nel 1989 a Parigi - Magiciens de la Terre - nella consapevolezza che lo studio dei sistemi espositivi sia fondamentale per comprendere il nostro sguardo su noi stessi e il nostro modo di costruire (e raccontare) la storia dell'arte e della cultura. I ""maghi del mare"""" sono dunque rappresentati qui da Lam e dalle artiste e dagli artisti provenienti da ogni parte del mondo, impegnati nella creazione di mostri, spiriti, totem e figure primordiali nell'Albisola del dopoguerra, ma anche e soprattutto gli artigiani ceramisti, custodi dei segreti alchemici della materia e del fuoco. Una parte della mostra, con il titolo Lam entre mares. De Albisola a La Habana, sarà trasferita al Museo Nacional de la Cerámica Contemporánea Cubana dell'Avana da dicembre 2023 a marzo 2024."" -
Luciano Baldessari. Architetture per la scena. Ediz. italiana e inglese
Il catalogo è dedicato alla produzione artistica di Luciano Baldessari, artista completo, capace di esprimersi in molti campi dell’arte e del design, presentata in una mostra allestita in occasione della Biennale Architettura 2023 alla Fondazione Giorgio Cini di Venezia dal 5 maggio al 26 novembre 2023, in concomitanza con la Biennale Architettura. Dedicata alle opere degli anni Venti e Quaranta permette di apprezzare la poliedricità e la libertà radicale dell’artista che ha saputo attraversare le correnti con una sensibilità eclettica e innovativa. La sua produzione, incentrata sulla percezione personale, sull’esplorazione, sul piacere del movimento e sulla libertà di espressione, si coniuga con l’idea di costruire un mondo nuovo, che promuova la diversità, la creatività e la libertà di pensiero. Progettare in termini teatrali voleva dire, per Luciano Baldessari, pensare in movimento: traiettorie, scorci, chiaroscuri animano i suoi volumi, che si tratti di scene teatrali vere e proprie o di interni domestici, di allestimenti per mostre d’arte o di padiglioni industriali. Grazie alla sua vasta conoscenza visiva e alla capacità di sedimentazione, Baldessari è stato in grado di creare opere d’arte che riflettono una grande creatività e un raro talento nell’integrare stili e influenze diverse in un’unica visione coerente. -
Le Palais Ducal d'Urbino-Der Palazzo Ducale in Urbino. Ediz. bilingue
Una nuova guida, bella ed essenziale, al Palazzo Ducale di Urbino, sede della Galleria Nazionale delle Marche. Il volume descrive, con testi puntuali in italiano e in inglese e immagini dettagliate, uno dei luoghi d'arte più belli e importanti e uno dei musei più antichi del nostro paese. Insigni storici dell'arte hanno diretto il museo, istituito nel 1912: tra gli altri, ricordiamo Lionello Venturi, Luigi Serra, Pasquale Rotondi e Paolo Dal Poggetto. Per loro merito lo spazio espositivo si è ampliato restituendo, nel tempo e con i dovuti restauri, gli ambienti del Palazzo, mentre l'allestimento museografico si è sviluppato seguendo un doppio intento: da un lato valorizzando gli spazi rinascimentali con opere d'arte legate alla sua storia e, dall'altro, presentando i capolavori che provengono dal territorio marchigiano, documentando il percorso artistico regionale e, con esso, quello italiano. Edizione in francese e in tedesco. -
Pandora in the crimson shell. Ghost urn. Vol. 5
Fin da quando la colossale macchina Buer ha scosso l’isola di Cenacle, molti hanno cercato di ottnere il suo potere. Anche se Buer è ormai sepolto sottoterra, il Colonnello Kurz è determinato a recuperare il robot, anche se questo dovesse significare mobilitare l’intero esercito. Nel frattempo Nene e Clarion continuano ad aiutare le persone con il Pandora Device e le sue apparentemente inesauribili abilità. Ma lo strumento funziona solo se c’è una collaborazione perfetta, e il rapporto tra Nene e Clarion sta per cambiare radicalmente. La saga cyber mirabilmente disegnata da Koshi Rikudo e creata dal genio di Masamune Shirow continua! -
Libertalia. Vol. 1: trionfo o la morte, Il.
L'utopica lotta dei pirati per una città libera. All'inizio del XVIII secolo, in Madagascar, nacque una città utopica, fondata dai pirati, grazie alla ribellione di un prete italiano, Caraccioli, deciso a lottare contro il lusso sfrenato della Chiesa. A Libertalia, nella città di tutte le utopie, oscurità e luce si scontrano in una lotta all'ultimo sangue, senza vincitori né vinti. -
Libertalia. Vol. 2: mura dell'Eden, Le.
Può la luce nascere dai figli delle tenebre? All'inizio del XVIII secolo, in Madagascar, nacque una città utopica, fondata dai pirati, grazie alla ribellione di un prete italiano, Caraccioli, deciso a lottare contro il lusso sfrenato della Chiesa. A Libertalia, nella città di tutte le utopie, oscurità e luce si scontrano in una lotta all'ultimo sangue, senza vincitori né vinti. -
Sea of thieves
Traboccante di drammi e indicibili furfanterie, il Mare dei Ladri è uno strano e insidioso tratto di oceano, dove i peggiori farabutti sciamano a frotte per mettere alla prova la loro forza e tempra. Salpiamo per un racconto di pericoli ed esplorazioni e seguiamo la leggenda di due dei più tosti membri della ciurma ad aver sfidato le sue turbolenti acque. Chi sarà il primo ad arraffare il tesoro che li attende... e chi sarà il primo a camminare lungo l'asse? Da Jeremy Whitley e Rhoald Marcellius, ecco la storia di cappa e spada basata sul videogioco action-adventure della Rare. -
Libertalia. Vol. 3: cammino dell'inferno, Il.
Può la luce nascere dai figli delle tenebre? All'inizio del XVIII secolo, in Madagascar, nacque una città utopica, fondata dai pirati, grazie alla ribellione di un prete italiano, Caraccioli, deciso a lottare contro il lusso sfrenato della Chiesa. Ora per Caraccioli e per Mission è finalmente arrivato il momento della verità. A Libertalia, nella città di tutte le utopie, oscurità e luce si scontrano in una lotta all'ultimo sangue, senza vincitori né vinti. -
Leonardo 2 Vinci
In un lontano futuro il clone del geniale Leonardo Da Vinci, un Leonardo 2.0, ripensa al passato del suo glorioso ""antenato"""" per trovare le armi che permetteranno all'umanità di sconfiggere l'invasore alieno ...""