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I siciliani i dolci i Savoia. Dai fasti del Regno d'Italia all'avvento della Repubblica: una tradizione dolciaria viva che ancora oggi permane
«Un lungo lavoro di riflessione questo, con cui il Cav. Franco Di Guardo ha saputo assemblare e rintracciare il fil rouge che attraversa la tradizione culinaria siciliana e la annoda a quella dell'intero popolo italiano, dandoci anche uno spaccato di storia che persiste nel tempo, anche quando la sedimentazione degli anni ne opacizza il ricordo. Sono i ""dolci"""" che nei giorni di festa fissano nella mente del popolo, nelle mani delle casalinghe o nella maestria dei pasticceri il ricordo di chi siamo, e ci aiutano a rendere più sopportabile la quotidianità, soprattutto in momenti bui. Questo lavoro, oltre ad essere un percorso di ricerca, è un valido sussidio che rende realizzabile quella """"dolcezza"""" che ci fa apprezzare la festa senza tralasciare la ferialità, facendo rivivere odori e sapori sia nella mente di chi legge, sia nel palato e nel tatto di chi si cimenta nella loro realizzazione, che l'autore, grazie alla sua rodata esperienza nel campo della pasticceria, ha reso fruibili a tutti». (Dalla Prefazione di C. Danilo Mauro Castiglione)"" -
Scritturiamo Pinocchio
«Oltreché un libro vero e proprio, questa è un'avventura interattiva composta da centoquaranta fogli di carta liberamente ispirati al celebre romanzo di Collodi, cuciti a filo refe e rivestiti da una copertina colorata. Qui dentro troverete l'illustre scansafatiche-scavezzacollo dal naso lungo e i suoi compagni di viaggio come non li avete mai visti. I punti di forza di ""Scritturiamo Pinocchio"""" sono i trentaquattro studenti del liceo Megara di Augusta che si raccontano prendendo spunto dalle avventure del burattino più famoso al mondo. A conclusione di dieci incontri di scrittura creativa, seduti attorno a un tavolo, analizzano rischi e pericoli d'una adolescenza lontana da responsabilità e sacrifici e, in modo innovativo, s'immergono nella letteratura. Il filo magico d'una narrazione condivisa si annoda a un cenacolo scolastico; tra il variegato universo di personaggi erompe un racconto corale». (Dalla """"Nota del curatore"""")"" -
Il cielo pende dai lampioni
«Tutto traluce in una testualità senza titoli, maiuscole, punteggiatura: un continuum di sentire che scorre da un testo all'altro, da una sezione all'altra, indifferente a simboli grafici che scandiscano logica e senso. Non c'è però uniformità espressiva nel metamorfico fluire della poesia di Enzo Cannizzo; la leggerezza del dire, che tutta la connota, risuona di consonanze, assonanze, rime, e di una variegata alternanza metrica - dalla sonorità fraterna dell'endecasillabo canonico all'atonale bisillabo - spesso con un ironico e sorprendente gioco di ritmo e senso: come l'imprevedibile richiamo tra ali e frattali, tra rame e aspartame.» (dalla Prefazione di Maria Attanasio) -
Sette piccoli sogni
«I ""Racconti"""" di Scandurra hanno dietro di essi la vocazione surreale delle """"Cosmicomiche"""" di Italo Calvino e lo slancio visionario del """"Deserto dei tartari"""" di Dino Buzzati. Uniti dalla fede nel fantastico. Mettono insieme Samuel Beckett e Borges, Lewis Carroll e il cinema di Tim Burton, Stefano Benni e Fantozzi, la pittura di Roberto Matta e le incisioni di Grandville. Borges e Beckett sembrano incarnare la volontà di descrivere la mappa della realtà-labirinto nel modo più particolareggiato possibile e la consapevolezza che l'assenza di vie d'uscita è la vera condizione dell'uomo. La parola è strettamente legata all'immaginazione e diventa metafora di un mondo fantastico. Come Carroll, Scandurra crea neologismi, giochi di parole, paradossi, sillogismi. Svela i meccanismi e le molteplici possibilità del linguaggio, mette a dura prova l'univocità del reale. Di Matta ha dei motivi che si direbbero fantascientifici o cosmici. Come Tim Burton, è un creatore di sogni e di incubi e, come i personaggi dei film del regista di """"Alice in Wonderland"""", i protagonisti di questi racconti sono emblematici della fatica di integrarsi.» (dalla Prefazione di Giuseppe Attardi)"" -
Lo smembratore di cadaveri e altri racconti
"Lo smembratore di cadaveri"""" è una raccolta di racconti che prende il titolo dal primo di essi, il più corposo e significativo. L'opera è il risultato di alcuni """"Viaggi del Cuore"""" compiuti dal suo autore e percorre in trasversale, sotto molteplici forme e contenuti, in epoche differenti e luoghi inattesi, le emozioni e le sensazioni che si cuciono in modo inestricabile alla trama d'ogni Anima Presente e Osservatrice dinanzi al proprio cammino d'esistenza. Attraverso le parti che lo compongono e la loro semantica, il testo conduce le energie centrifughe della vita umana a compattarsi in un solo, armonioso punto: per usare la definizione di Marsilio da Padova nel suo """"Defensor Pacis"""", l'opera è una sorta di """"reductio ad unum"""", nella quale ogni lettore può ritrovare - se vuole - il proprio Centro di Gravità. Impermanente." -
I giovani e il calcio. Vol. 2: (1966-1974).
«In questo secondo volume si parlerà di argomenti sociali, politici e sportivi nella città di Catania dal 1966 fino al 1974: le nuove società calcistiche Ardor Sales, Cappuccini, Interclub, Trinità, Belsito, PGS Sales, Americana Componibile, Katane, Altair Giarre, San Pio X, Matteo Agosta, Acicatena, Mascalucia, Misterbianco tenteranno di ostacolare gli squadroni Massiminiana, Pollo d'oro, Puntese, Catania Calcio, Acquapozzillo Acireale, Olimpia e via discorrendo. Molte pagine sono dedicate alla contestazione giovanile del '68, un periodo molto importante a Catania che creò movimenti marxisti-leninisti-maoisti contro l'egemonia democristiana e fascista». -
Violetta
«La protagonista di questo libro-fumetto è una donna che porta il nome di un fiore, ""Violetta"""". Ella rappresenta un simbolo: è un'unica persona che si racconta attraverso undici storie vere di donne provenienti da varie parti del mondo. Tutte loro sono accomunate da terribili violenze commesse da uomini, e tutte portano lo stesso nome: """"Violetta"""", un nome che ha tante lettere in comune con la parola """"Violenza"""". """"Violetta"""" è ogni donna del mondo, chiunque può essere una """"Viole-tta"""" vittima di """"Viole-nza"""". Il presente libro-fumetto non è un'opera contro gli uomini, poiché condanna soltanto coloro che non sono capaci di tenere a bada i propri istinti e che pensano che l'essere femminile sia soltanto un oggetto sul quale esercitare un potere malato e perverso. [...] La vera e unica protagonista di quest'opera è solo la donna e il suo dolore, che fa di questo libro un """"fumetto-denuncia"""" attraverso il quale si testimonia come """"il gentil sesso"""", fin dalla notte dei tempi e in ogni parte del mondo, subisca violenze di ogni genere, qualunque sia la sua fase di vita: da quando ancora si trova dentro la pancia materna fino a vecchiaia avanzata»."" -
Effetti collaterali. Sei racconti di genere in Sicilia
Una Sicilia vista attraverso le trame del giallo. Sei storie policrome, dal poliziesco al noir, che si snodano in un'isola densa di misteri, leggende e superstizioni per offrire al lettore un mosaico variegato e ricco di contraddizioni. -
Candida e altre storie
Candida è una splendida principessa, peccato che a causa di un malvagio incantesimo abbia qualche problema davanti allo specchio, finché qualcuno le farà cambiare idea... Serena è una ragazzina di oggi che non parla con nessuno, o meglio, quasi con nessuno... E Luis e Miranda? Beh, aprite il libro e lo scoprirete! Età di lettura: da 7 anni. -
La percentuale dell'angelo
Gerico Mancini è un ex militare ritiratosi a Londra per dedicarsi allo studio dell'astrofisica. La sua quieta vita viene sconvolta quando incontra in biblioteca una misteriosa donna, Isabel, che gli parla di un libro, ""La percentuale dell'angelo"""", di cui lui stesso dovrebbe essere l'autore. Così Gerico comincia, quasi controvoglia, a lavorare al testo, dando vita a un trattato in cui cerca di spiegare come le emozioni dell'uomo sappiano trascendere i limiti dell'intelligenza e del tempo biologico. Ma il manoscritto si rivela presto un pericoloso documento, ricercato e osteggiato da sinistri personaggi, forse perché collegato a inquietanti esperimenti e a interessi oscuri. E anche Isabel è depositaria di un angosciante segreto, su cui Gerico è chiamato a intervenire..."" -
Ironia delle sorti. Racconti
"Ironia delle sorti"""" è una panoramica su alcuni caratteri umani ben precisi, quelli che appartengono alle persone strampalate, che diventano personaggi con tante ombre e poche luci, buffissimi e fragili. Persone che, di punto in bianco, decidono di comportarsi in modo inconsueto, solo per comunicare il proprio dolore al mondo. Personaggi divenuti così bizzarri che - per ironia della sorte, appunto - oltre a commuoverci potrebbero farci sorridere delle proprie sofferenze." -
Letteratura e cucina
Il testo ""Letteratura e Cucina"""" narra, in forma semplice e coinvolgente, l'evolversi della storia degli alimenti, seguendo, di pari passo, l'evoluzione umana nei vari luoghi della terra. Si parte dalla preistoria, quindi dalla scoperta degli alimenti per sopravvivere, per arrivare, via via lungo i secoli, alla raffinatezza della cucina, al modo di apparecchiare, di servire i commensali, al galateo a tavola e alla ricercatezza degli utensili necessari per un pasto, secondo i dettami delle regole di ogni tempo."" -
La scalata della vita. Se si vuole si può
"La scalata della vita"""" è la memorabile impresa, unica al mondo, di nove ragazzi con sindrome di Down saliti sulla cima dell'Etna, ma è anche la storia della loro straordinaria scalata verso l'integrazione e l'inclusione nel mondo cosiddetto normale. Uno spaccato """"dal di dentro"""" di un pezzetto di società ancora oggi guardata e narrata spesso con pietismo e ipocrisia, mentre è in realtà una miscela esplosiva di umanità vera, di amore per la vita in ogni suo aspetto, di profonda solidarietà, di sacrificio e di fatica, ma anche di piccole e grandi gioie. Di """"normalità"""", dunque, di emozioni, sentimenti e pulsioni """"normali"""", anche se è molto difficile farle apparire tali di fronte a un muro di pregiudizi ancora piuttosto alto. Questo volume, dunque, è racconto e testimonianza viva di una magnifica avventura, ma anche saggio e, soprattutto, reportage sul progetto di vita e sull'attività di una delle associazioni più all'avanguardia in Italia nella tutela e nel sostegno delle persone con sindrome di Down, la """"Down DADI"""" di Padova." -
La prigionia di una somiglianza
Il traduttore tecnico Edoardo Fabbricini, pistoiese detenuto in un carcere della provincia di Madrid, ripensa alla propria vita e all'incontro con il noto giallista spagnolo Antonio Prados Maldonado, di cui sembra il gemello e che è stato la causa di tutti i suoi problemi, avendogli procurato una querela per il reato di sostituzione di persona e sottratto un giallo best seller. Scarcerato in anticipo grazie alla buona condotta e alla revisione del processo, Edoardo riesce a dimostrare di essere il vero autore del testo e, in un finale ricco di amare scoperte e sorprese, si rifugia in Bulgaria con la sua nuova compagna incinta, conosciuta durante il soggiorno in galera. -
Riverberi d'emozioni
Dopo l'Esplosione, la Constatazione, la Riflessione e l'Accettazione, la nuova tematica trattata da Maria Grazia Falsone in questa nuova silloge poetica è la Speranza. La poetessa, come voce fuori dal coro, innalza il suo grido refrattario a tutto quello che la circonda per inneggiare i veri e saldi valori della vita, primo fra tutto l'Amore. Ginevra, la nipotina dell'autrice, è la fonte d'ispirazione di questo libro, forza di oggi e speranza di domani. I bimbi sono il nostro passaggio di testimone, il seme che piantiamo in questa Terra e leghiamo alle nostre radici. Questa è la forza della vita, questo è il respiro della vita, questo è l'amore che riempie la vita. -
Buone feste
«Per lunga consuetudine, nei giorni che precedono la festività dell'Immacolata Concezione, il parroco della Chiesa Madre sceglie la mamma e il neonato che impersoneranno la Vergine e il Bambinello nel tradizionale Presepe Vivente.» Inizia così una di queste storie che, da Natale a Ferragosto, da Pasqua a Capodanno, ci raccontano di gente comune che si trova a vivere una Festa diversa da quella che avrebbe desiderato. Piccoli e grandi drammi, illusioni e cattiverie, avidità e tradimento, e anche qualche delitto, si susseguono in queste pagine, sempre narrati con ironia e compassione. Non ci è permesso di scegliere se passeremo delle Buone Feste. Qualcuno già lo sapeva, e tutti l'abbiamo appreso nei drammatici mesi dell'emergenza sanitaria. -
Due caffè e un succo di frutta
Le sorelle Scardaci (Giusy, Lucia e Valentina) sono solite incontrarsi ogni sabato mattina al bar Paradise per un resoconto delle loro vite. Vittime inconsapevoli dell'assenza della figura paterna, venuta a mancare quando erano ancora delle bambine, si dimenano con non poche difficoltà tra gli eventi che caratterizzano la loro esistenza. Tra ilarità, colpi di scena, liti e riappacificazioni, riusciranno a capire che, sì, sono state tutte beffate (compresa la madre Guendalina) da un triste destino, ma che questo spesso vuol essere chiamato a gran voce prima di scegliere da che parte andare. -
Suoni, parole, silenzi. La musica tra spirito e tradizione
Il suono ha la caratteristica di penetrare nelle nostre anime in modo diretto, senza alcuna mediazione. Suoni e rumori vengono registrati molte volte passivamente, tanto che molti di essi entrano in una specie di routine quotidiana. In fin dei conti, il suono non sempre crea nel nostro animo ""consonanze"""", ma è capace di trasformare noi tutti in qualcosa di """"diverso"""". E con """"diverso"""" si possono intendere molte cose."" -
La casa nella valle
Un uomo di mezza età abita in una piccola casa in una valle circondata da un tetro bosco, a mezz'ora di cammino dal paese dove lavora. Conduce una vita all'apparenza tranquilla, finché qualcosa di nascosto, e al contempo terribile, scuote la sua coscienza e la monotona quotidianità con la quale da anni convive. Il terrore lo proietta in un mondo oscuro in cui bisogna saper fare le scelte giuste per salvarsi. Ci riuscirà? -
Dall'epidemia di colera del '37 alla rivoluzione del '48 in Sicilia
Il libro racconta, attraverso fonti edite e inedite, gli «smisurati orrori del cholera morbus del 1837», la paura incontrollata, alimentata dalle dicerie sugli avvelenatori napoletani, l'ira del popolo contro i funzionari di Ferdinando II, ma anche la dappocaggine, la lentezza delle ordinanze, l'inconsistenza dei provvedimenti sanitari e l'incapacità del governo borbonico di gestire l'emergenza. Gravi le conseguenze sul piano politico e sociale che sfoceranno nella rivoluzione del '48, quando i siciliani prenderanno le armi contro l'odiata dinastia al potere, inaugurando l'anno del ""rivoluzionarismo"""" egualitario e progressista. Non a caso la maggior parte del volume, riprendendo alcune riflessioni del volume """"Nella crisi del '48"""", è dedicata a esaminare le ragioni profonde della rivoluzione e il ruolo svolto dalla cultura liberal-democratica nel trasformare la questione siciliana da caso regionale a simbolo dell'Europa democratica.""