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Un legame sottile. Madame Boivin, Monsieur Tarnier e l'ostetricia
Una storia francese del XIX secolo su un aspetto fondante della vita: il venire al mondo, la nascita, il nascere. Nella provincia rurale e soprattutto a Parigi si viene guidati in angoli talora ancora presenti e da riscoprire. E attraverso le vite e le opere di Marie-Anne Boivin e di Stéphane Tarnier si ricostruisce un passaggio epocale del modo di nascere: da arte secolare sviluppata nella pratica, tutta al femminile, delle levatrici ai primi apporti della nascente specialità ostetrico-ginecologica, subito rigorosamente difesa dal monopolio della scienza medica maschile. Una indagine storica, che porta l'attenzione sul ruolo delle donne, svolta con la sensibilità di un medico donna. Ma anche un movimentato racconto fatto di ricerche e di rimandi letterari, scritto con l'intento di portare un particolare aspetto della storia della medicina alla ragione, ma anche al cuore di chi legge. -
Libero di amare
"Ho rischiato di morire, ho cambiato la mia vita, ho fatto coming out, sono stato arrestato. Questo libro parla di me, della mia storia, della madre che ho perso, di un padre che non ho mai conosciuto, di un furto di cui mi hanno accusato, parla delle mie vittorie e delle mie sconfitte, dei miei amori e dei miei dolori, parla dell'uomo di cui sono innamorato e che mi sta al fianco da quattro anni. Ho voluto raccontare il mio mondo, le mie emozioni, le mie battaglie, i miei dischi, le mie canzoni, le mie verità e ho voluto farlo nell'unico modo in cui ne sono capace, con spontaneità. Questo libro è per i miei fan, per chi ha avuto un percorso come il mio, per chi lotta ogni giorno per essere semplicemente se stesso, per chi ha voglia di ascoltare una storia e per chi mi vuole bene. Perché io ve ne voglio.""""" -
Breve storia triste (del mondo)
Breve storia triste (o BST, sempre per obbedire all'esigenza di sintesi) non è più solo il tormentone che impazza sul web ma, come scrive Ivan Cotroneo nella Prefazione, «una specie di esercizio filosofico che in maniera brutale e diretta toglie fronzoli e orpelli e ti mette di fronte l'essenza possibile della storia, a volerla guardare con il filtro dell'ironia». Una chiave narrativa che mescola brevitas e levitas per raccontare non solo le proprie piccole-grandi sfighe del quotidiano, ma che ora si applica a tutto lo scibile umano: perché se ci si impegna, in fondo, anche la situazione più complicata, l'evento storico più aggrovigliato, il romanzo più arzigogolato può essere ridotto a un distico fulminante. Ma serve un metodo. E così Nina Verdelli, in sette capitoli, seleziona i film che hanno fatto la storia del cinema, le serie tv diventate cult, i cartoni animati che hanno colorato l'infanzia dei Millennials (e hanno fatto ringiovanire i genitori), i libri che tutti ci proponiamo di leggere prima di morire, i periodi e personaggi storici più iconici, la vita quotidiana e le abitudini social. Frizzante, leggero e condito da un pizzico di cattiveria, ""Breve storia triste (del mondo)"""" si può leggere come una sintetica enciclopedia umoristica, ma si propone anche di diventare un intelligente gioco di società da godersi con gli amici, o dopo una cena dai suoceri: perché tutto può diventare divertente, se ridotto a BST... Prefazione di Ivan Cotroneo."" -
Io, il centrale e i pensieri laterali
«Penso a come tutto è nato. Da una richiesta d'aiuto, e quando stiamo male o quello che stiamo facendo non ci fa stare bene, non c'è nulla di cui vergognarsi nel chiedere aiuto. Dentro la parola aiuto è contenuta la parola cambiamento. Il percorso che ho fatto con Cecilia non mi ha reso invulnerabile dalla paura, dall'errore, dall'ansia, ma mi ha permesso di cambiare il modo in cui vivere determinate situazioni... Accettare le proprie fragilità richiede molto coraggio ed è l'unico modo per superare i nostri limiti. Come mi dice spesso Cecilia ""bisogna coltivare l'imperfezione per continuare ad essere perfettibili""""». «Mancavano poche ore alla finale della World Cup che avrebbe permesso di conquistare l'accesso alle Olimpiadi di Rio, e durante una seduta via skype con Cecilia Morini, la mia psicologa dello sport, le dissi che avremmo dovuto scrivere un libro a quattro mani. Un libro utile, questo era il mio desiderio. Volevo sfatare tutti i falsi miti legati al lavoro che si può svolgere con uno psicologo, parlando del mio percorso a fianco di Cecilia. Il mio intento era raccontarmi attraverso le vittorie, la maglia azzurra, le medaglie, ma anche le paure, la competizione, gli interventi chirurgici, le volte in cui avrei voluto smettere, la famiglia e l'amicizia. Chi leggerà queste pagine scoprirà il Matteo atleta, ma anche e soprattutto Matteo, una persona che è arrivata ad acquisire forza, presenza e consapevolezza dopo aver imparato a essere benevolente con se stesso e accettato di poter essere fragile e vulnerabile. Era fondamentale, per il libro che avevo in mente di scrivere, affiancare al mio racconto il punto di vista e gli insegnamenti di Cecilia Morini, con cui ho fatto questo percorso e senza la quale questo lavoro non sarebbe mai stato possibile. Ora, quasi quattro anni dopo, con un'olimpiade in più e un tendine d'Achille in meno, siamo finalmente riusciti a finire di scriverlo». (Matteo Piano)"" -
Essere Leo Messi. Esercizi di stile e lezioni calviniane
Jordi Puntí cattura la bellezza nel gioco, la voglia di vincere, il genio e l'ossessione di un calciatore che è stato paragonato a Mozart e a Picasso, e li trasforma in letteratura.rnrnDa quando Leo Messi è arrivato al Barcellona, all'età di tredici anni, la sua dimensione calcistica è cresciuta a tal punto da farlo diventare il miglior giocatore di tutti i tempi, il primo ad avere vinto per sei volte il Pallone d'Oro, il massimo riconoscimento per un calciatore. Tutti i bambini e le bambine vogliono essere Messi, la sua maglia è la più venduta e i video dei suoi gol e delle sue azioni sono i più visti su YouTube. Leo Messi ha reso felici spesso gli appassionati del gioco più bello del mondo e gli esercizi di stile qui raccolti sono un tentativo di perfezionare e prolungare questa felicità. Jordi Puntí cattura la bellezza nel gioco, la voglia di vincere, il genio e l'ossessione di un calciatore che è stato paragonato a Mozart e a Picasso, e li trasforma in letteratura. La sua figura è al centro di ognuno di questi racconti: dalle prime reti di quando era bambino a Rosario, in Argentina, fino al modo inimitabile di tirare i calci di punizione, dalla rivalità con Cristiano Ronaldo al rapporto con i compagni del Barcellona, dai record e i premi individuali alla facilità di ripetere alcune prodezze proibite persino ai migliori del passato. Al tempo stesso, Messi è un artista del XXI secolo e insieme incarna i pilastri che Italo Calvino nelle sue «Lezioni americane» aveva fissato come valori fondamentali di questo millennio: leggerezza, rapidità, esattezza, visibilità, molteplicità. -
Eccetera ne ha di parole
Caro lettore (o cara lettrice, ancora meglio), per favore, ho bisogno della tua attenzione. Fidati, ti divertirai. Comincio con una domanda: che cosa accadrebbe se un giorno tu entrassi in una libreria e comprassi un libro scritto apposta per esaudire una richiesta? Te lo chiedo perché è esattamente quello che fa il protagonista della storia che hai fra le mani. La storia di Giovanni e di un libro scritto perché tu, lettore (o lettrice, sempre meglio), possa portarlo a passeggio e farti notare dalla persona a cui è indirizzato. Una donna. Mi spiego: Giovanni, ma non quel Benincasa scrittore, un altro Giovanni, durante gli anni Settanta intratteneva una fitta corrispondenza con una ragazza di nome Elisabetta (detta anche Betta, Bettina, Lisa...). Una ragazza che allora aveva 29 anni. E Giovanni, stavolta sì, l'autore del romanzo, lo scopre dopo avere comprato una vecchia borsa di cuoio sulla bancarella di un mercatino dell'usato. Dentro, moltissime lettere tra Giovanni ed Elisabetta. Lettere d'amore. Lettere così coinvolgenti da spingere Giovanni, lo scrittore, a una ricerca forsennata della misteriosa ragazza. Fino all'atto conclusivo: la stesura di questo libro, affinché chi lo compra possa riuscire finalmente a recapitarlo a Elisabetta, a Betta, a Bettina, a Lisa, a Sabè, a Elisa... -
La seconda porta
Milo Molteni è il più grande pubblicitario italiano specializzato in campagne sociali. Molti lo considerano non solo un genio ma un benefattore, anche se chi lo conosce davvero, come la sua ex moglie, la pensa diversamente. Quando muoiono i suoi odiosi vicini di casa Milo acquista il loro appartamento, in cui scopre una porta misteriosa che sembra il passaggio segreto di un vecchio castello. Proprio da qui, una notte, entrerà un giovanissimo migrante in fuga... ma da cosa? Nell'avventura che nasce, Milo scoprirà quanto è difficile mettere in pratica i princìpi umanitari che finora ha solo propagandato. Affiancato da un bizzarro e imprevedibile detective privato che torna per la quinta volta nei romanzi di Montanari, si troverà avviluppato in una ragnatela di enigmi, minacce, vendette, un gioco di scatole cinesi con un finale a sorpresa. E sullo sfondo le trame di Han, un'implacabile organizzazione segreta di giustizieri. Perché puoi chiudere tutte le porte della tua casa, o della tua vita, ma ne rimane sempre una aperta. -
L' ultima curva. Ayrton Senna. La malinconia del predestinato
Tre trionfi Mondiali – 1988, 1990, 1991 – 161 Gran premi, 41 vittorie, 65 pole position, 19 giri veloci, 80 podi. Questa contabilità dice molto, ma non tutto. Ayrton Senna è stato il regalo per un’intera generazione, quella che ha cavalcato l’ultima onda della F1 romantica e selvaggia, tra gli anni Ottanta e l’alba dei Novanta. In quel tempo lontano e bellissimo, Senna forgiava capolavori destinati a durare per sempre.rnCi sono piloti che vincono, altri che restano nella Storia. Ma c'è un solo pilota che nel ricordo fa ancora battere il cuore. Ayrton Senna è stato l'ultimo mito di un'era romantica e sentimentale. Era un sognatore, dei sognatori aveva l'ingenuità e la ferocia. Reggeva l'aura del predestinato, serbava la malinconia dell'eroe solitario, coltivava il fascino irresistibile di chi è di tutti senza appartenere mai a nessuno, offriva il profilo al destino che si stava compiendo. Raccontarlo oggi - scartando la banale contabilità dei trionfi - significa tornare a recitare un atto di fede nel campione, nell'uomo, nel suo sogno spezzato. Il viaggio nel mistero di Ayrton comincia da una statua in un parco di Imola, tra frammenti di vita e rimandi letterari, mentre torna a galla la cronaca e prende forma la leggenda. Raccogliendo storie laterali che hanno sfiorato il suo destino, tornando a visitare i suoi luoghi, riaccendendo le suggestioni che egli stesso ha evocato siamo qui riannodare il filo di una storia unica. Lo sguardo che vaga in una foto rubata, un pomeriggio carico di troppe nuvole, la pioggia amica che consola la fatica, la voce prestata a un amico perduto nel sonno del coma, le solitudini apparecchiate per cena, il suono nascosto della sua macchina, il bianco tra una riga e l'altra della Bibbia che teneva sempre con sé. Dettagli che - come lampi nella memoria - illuminano la leggenda di Senna e ci restituiscono l'immagine definitiva del più fascinoso eroe del Circus. Fino al tragico epilogo. Una domenica di venticinque anni fa. A Imola. Alla curva del Tamburello. L'ultima curva. -
Cartelli d'Italia. Ri (presa in) giro d'Italia in 1000 nuovi cartelli. Vol. 2
Torna la più pazza, divertente, esilarante galleria di Cartelli d'Italia: scritte folgoranti sui muri, avvisi assurdi, cognomi strampalati, insegne «creative», locandine bizzarre e chi più ne ha più ne metta. Raccolta nata in tv con il titolo di Striscia il cartellone, rubrica di «Striscia la notizia», e poi approdata anche in radio sulle frequenze di R 101, dove tutte le mattine dalle 7 alle 9 Militello ne fa rivivere l'effetto comico attraverso la sua inconfondibile voce, Cartelli d'Italia cresce a vista d'occhio grazie all'entusiastico apporto delle migliaia di «reporter per caso» che continuano a spedire le loro incredibili perle, giorno dopo giorno. Quello che ne esce è un ritratto spietato del livello culturale del nostro Paese, ma nello stesso tempo una prova lampante del nostro genio comico, diverso da regione a regione, elemento fondativo della nostra essenza più profonda. E siccome anche quest'anno, come lo scorso, l'intento del libro è quello di sorridere delle nostre debolezze per ricavarne forza, parte dei proventi derivanti dalla vendita del libro andranno ad aiutare la Fondazione Together To Go (TOG), che cura gratuitamente cento bambini con patologie neurologiche complesse. Ridere, riflettere e fare del bene. Avete un programma migliore per la giornata? -
Il gioco di Lollo
Una madre, una giornalista e una città, Ostia, dove si spara per le strade. È pensando proprio ai suoi bambini ancora piccoli che Federica Angeli decide di denunciare quel che ha visto una notte dal balcone di casa. A Ostia tutti tacciono, anche quella notte. Lei no, perché sa che domani i suoi figli, diventati adolescenti, potrebbero camminare per quelle vie trasformate in far west. Lollo è il maggiore e ha solo otto anni quando i suoi genitori gli annunciano che la mamma ha vinto quattro autisti come premio per un suo articolo. È invece la scorta che le è stata assegnata dopo la sua denuncia. Per Federica Angeli combattere i clan che avvelenano la vita di Ostia è una priorità, lo fa ogni giorno dalle pagine di «la Repubblica», armata soltanto della sua penna, con le indagini che smascherano il malaffare e ne provano l'impronta mafiosa. Ma la serenità dei suoi figli conta ancora di più, ed ecco allora che con il marito trasforma magicamente la sua lotta alla malavita in un gioco, come il Guido di 'La vita è bella' di Benigni, che riesce a nascondere il figlio Giosuè dicendogli di giocare a nascondino mentre i tedeschi fanno strage dei deportati rimasti nel campo di concentramento. È l'unico modo per non stravolgere la loro esistenza, trasformare le guardie del corpo negli autisti vinti come premio, le minacce continue in prove da superare per accumulare punti in vista di un regalo ancora più grande, una villa degna di una rockstar. Se in ""A mano disarmata"""", Federica Angeli ha descritto i suoi millesettecento giorni sotto scorta, in """"Il gioco di Lollo"""" cede la voce al figlio, che in queste pagine ci racconta la mafia vista dagli occhi di un bambino. Lollo e i suoi fratelli sono in prima linea, anche se non lo sanno. Giorno dopo giorno scopriranno la verità, imparando dall'esempio della loro mamma che, uniti, anche i mostri peggiori si possono sconfiggere."" -
Diario della capra 2019-2020
Il belo dell'arte.rnrn«L'unica speranza per uno studente è trovare un buon insegnante»rnrn«Questo libro che avrebbe dovuto essere un'originale ""agenda"""" e """"diario"""" per appunti, memoria, attese, è venuto fuori un thriller... Il Diario della Capra è l'appunto per una enciclopedia minima del bello, del diverso, del sorprendente, del noto che non era noto.» – Furio Colombo, Il fatto quotidianornrnUn viaggio nella cultura e nel pensiero di Vittorio Sgarbi: fra opere, citazioni, frasi, suggestioni e pensieri, scritti e selezionati dal famoso critico d'arte."" -
Il Formichetti di Gino & Michele. Dizionario delle formiche 1990-2020
Da trent’anni la più nota e apprezzata raccolta di battute, enciclopedica nel rigore umoristico e nella quantità di facezie, efficace, divertente e con ampio parcheggio. -
Norvegian f**k. Il metodo scandinavo per imparare a conoscere la natura. E starne alla larga per sempre
Are Kalvø è cresciuto in un paesino da fiaba nel Nordovest della Norvegia, circondato da fiordi e montagne e visitato da milioni di persone provenienti da tutto il mondo. Eppure lui non è un uomo da «aria aperta» e, una volta trasferitosi in città, non si è più guardato indietro. Ma questo non è mai stato un problema. Almeno fino a qualche anno fa, quando si è ritrovato senza più un amico perché andavano tutti in gita tra i monti, come ogni buon scandinavo che si rispetti. Non c'era giorno in cui accedendo a Facebook non vedesse foto e selfie dei suoi amici scattati tra i boschi o in mezzo alla natura. Segnali sufficienti per cominciare a farsi delle domande. Era forse lui a essersi fatto un'idea sbagliata e che il meglio della vita non fosse solo molta gente e molto rumore? E se si fosse perso qualcosa in tutti quegli anni? Forse è solo incontrando la natura faccia a faccia che comprendi quanto tu sia realmente piccolo? Qualcuno una volta ha detto che nella vita bisogna provare tutto. Un invito a essere curiosi e a lasciarsi trasportare. Ed è quello che decide di fare anche lui. E così, a piedi con gli sci, passando da un rifugio all'altro - rifugi dal nome strano e impronunciabile come Styggemannshytta o Myggheim (che tra l'altro significa «Dimora delle zanzare») - andrà su e giù per le montagne per scoprire cos'ha di tanto affascinante l'odiata natura. -
Combatti! Ho scelto di vincere
Da quando a sette anni è salita per la prima volta sul tatami, Sara Cardin non ha mai smesso di combattere. Dalle prime gare a livello locale, quando si impone all'attenzione degli allenatori per il suo talento, alle sfide più importanti, oggi Sara Cardin vanta 20 titoli italiani, 7 Assoluti, svariate medaglie d'oro ai Campionati Europei e alle Premier League, e soprattutto il podio più importante della sua vita, nel 2014: campionessa del mondo di karate. Oltre alle battaglie sul campo, questo libro, che è più di una biografia, racconta la storia di una donna al tempo stesso fragile e determinata, con sogni da guerriera e fantasmi da affrontare: la battaglia contro l'anoressia e la bulimia, il dissidio tra il desiderio di una vita normale e il bisogno di eccellere, la violenza di un sogno che la assilla da quando era bambina e l'ultimo ostacolo, un infortunio al ginocchio che poteva costarle la carriera. In vista delle Olimpiadi di Tokyo 2020, in cui il karate esordisce come disciplina olimpica, il racconto di vita della grande karateka italiana. Prefazione di Giovanni Malagò e Rodolfo Sganga. -
Lessico della felicità. 33 parole per vivere meglio
Quando qualcosa non funziona, spesso il primo impulso è immaginarsi un cambiamento radicale: perché invece non valutare anche la possibilità di restare, e, ugualmente, cambiare? Come? In 33 mosse.rnLa maggior parte dei libri che parla di come ristrutturare la vostra vita promettono soluzioni miracolose: le sette vie della felicità, i tredici sentieri segreti per il successo, le undici meditazioni per trovare il vero grande amore. Ma oggi neppure la casalinga annoiata o lo scapolo di mezz'età credono ancora a queste vacue fandonie: hanno installato Tinder, piuttosto. Le persone sono diventate giustamente diffidenti nei confronti di sterili forme di auto-aiuto. Questo libro invece è concepito per aiutarvi a capire la natura della felicità: non promette di regalarvela. Di sicuro è stato scritto con il proposito di aiutarvi a essere più consapevoli, della vostra vita e delle dinamiche che la governano. Non basta leggerlo perché abbia una ricaduta significativa sulla vostra esistenza. Dovete invece approcciarlo come se fosse un manuale d'istruzioni, o un bugiardino. Che vi spiega, attraverso trentatré parole chiave sulle quali riflettere, come affrontare lo stravagante disturbo che è la vita - lavorativa, affettiva, amorosa o familiare che sia - prima che ne facciate una malattia. -
Morte con lode. La prima indagine di Sara Katz
Un lunedì mattina di fine maggio, un grido rompe il silenzio in cui è ancora immersa quell'ala dell'Università. A terra, nell'aula di fronte alla segreteria, giace il corpo inerte, la testa in una pozza di sangue, di una vecchia professoressa. A indagare è il giovane ispettore Giuseppe Meneghini, ex studente della stessa facoltà. Con l'aiuto dell'affascinante Sara Katz, unica tra i professori a dimostrarsi collaborativa, Giuseppe si trova a ricostruire gli avvenimenti che hanno portato al delitto. Che rapporto lega i misteriosi messaggi minatori che la vittima aveva ricevuto mentre era ancora in vita, la relazione clandestina e morbosa che uno dei professori intrattiene con una bella studentessa bionda e una controversa lezione sull'argomento ""omicidio"""" tenuta dalla stessa Sara qualche giorno prima del delitto? E perché la professoressa Katz aveva sentito quel giorno l'esigenza di prendere spunto dalla paginetta di uno scrittore argentino per parlare ai suoi studenti del delitto perfetto? Una semplice coincidenza? A ingarbugliare ancora di più la matassa, i deliri del ricco e vecchio marito della vittima, costretto a letto da una grave invalidità, e una badante arcigna e burbera che sembra, anche lei, avere qualcosa da nascondere. E mentre l'attrazione tra i due cresce, l'enigmatico racconto oggetto della lezione di Sara sull'omicidio aleggerà anche su una seconda morte..."" -
Uomini vs. donne Manuale di sopravvivenza alla relazione di coppia
La vita di coppia non è sempre tutta rosa e fiori. Ci sono i bagagli delle esperienze personali che ognuno porta sulle proprie spalle, a partire dal rapporto con i propri genitori per arrivare allo spettro degli ex. Ci sono le suocere e le cene in famiglia e le aspettative che si scontrano inevitabilmente con la realtà. Soprattutto, c'è la conoscenza reciproca, tra scenate di gelosia e lunghi pomeriggi di shopping, la gita di Pasquetta e il pranzo a casa dei suoi. Per non parlare della convivenza, del tubetto di dentifricio spremuto nel mezzo e dei calzini dimenticati sul pavimento ai piedi del letto. Eppure, alla base di tutto, c'è l'amore, da costruire e da cui farsi guidare. Daniele Condotta ci regala un manuale divertente e divertito sulle diverse sfumature della vita di coppia, analizzando gli aspetti della realtà quotidiana in cui ciascuno non può che riconoscersi, tra aneddoti spassosi e inevitabili ostacoli da superare. Perché, si sa, la vita è più semplice se la si affronta insieme, e questo manuale non può che rivelarsi un ottimo compagno nel viaggio tortuoso ed entusiasmante nella vita sentimentale di ognuno di noi. -
Il Mereghetti
Torna, per la dodicesima volta il Dizionario dei film: enciclopedico nel rigore e nella quantità di dati, l'opera di Mereghetti è arricchita di oltre 4.000 nuove schede. Il dizionario dei film 2018 è uno strumento per chi segue il cinema e ne ama le curiosità e le sottili storie nascoste nelle vite dei suoi protagonisti, scoprendo percorsi di lettura e di visione straordinari. Oltre 7000 pagine; 35.000 schede; 60 percorsi tematici; indice di titoli originali per 25.000 voci; indice degli attori per 48.000 voci; indice dei registi per 10.00 voci. -
Dalla parte giusta. Donne e uomini che salvano il mondo
Nel corso della sua lunga carriera da inviato, Pietro Del Re ha raccontato guerre, rivoluzioni, crisi umanitarie e ambientali. E ogni volta è stato testimone di tragedie e di follia, ma anche di storie di generosità e coraggio. rnrnStorie che hanno per protagoniste, persone che – nonostante tutto – hanno deciso di fare la cosa giusta, spendendosi per salvare vite, per difendere la libertà delle persone o per la salvaguardia della natura e spesso rischiando la propria incolumità. Grazie ai suoi viaggi ai quattro angoli del pianeta, Del Re ha avuto modo di conoscere e dare voce ad ambientalisti che difendono gli ultimi santuari naturali battendosi contro i cambiamenti climatici e i danni che provocano. Donne che lottano per l’emancipazione femminile o il diritto a una morte dignitosa. Operatori umanitari che dedicano la propria esistenza ad aiutare le vittime di carestie o conflitti ormai dimenticati. Volontari che assistono i migranti sbarcati in Europa per fuggire alla miseria o alle violenze dei loro Paesi di origine. Studiosi che descrivono con lungimiranza i mutamenti politico-sociali in atto a livello globale, leader in grado di riaccendere la speranza di una nazione. Attivisti per i diritti umani e comuni cittadini che si oppongono a feroci regimi nel totale disinteresse della comunità internazionale. Giovani e politici che credono in una società più giusta e tollerante. Reporter che si sono immolati per documentare la strage di interi popoli.rnrnL’inevitabile intrecciarsi delle loro vicende personali e dei loro destini con i drammi spesso ignorati della storia recente dà vita al ritratto collettivo di un’umanità in pericolo ma che crede ancora nella speranza di poter salvare il mondo. -
Io splendo. La storia di Malena
Questa è la storia vera di Malena, una ragazza normalissima a cui il destino e la malattia avevano detto che non ce l’avrebbe fatta e che i suoi giorni si sarebbero conclusi all’età di 26 anni: «Un altro mese di vita, niente più». Eppure Malena una mattina si è accorta che quel mese lo aveva superato, grazie alle cure, a una grandissima forza di volontà e a quel suo senso dell’umorismo che non l’ha mai lasciata.rnrn Si è accorta di esserci ancora. E da quel fatidico aprile del 2007 lei splende, lotta, ride e piange. Lei vive.rnÈ una storia che comincia in un momento della sua vita in cui Malena trascorre le giornate come fosse ancora un’adolescente, leggera e spensierata, tra shopping, amiche e la sua passione per i balli sudamericani. Malena ama ballare. E quando scende in pista la luce la avvolge.rnFinché, in quel cielo azzurro, qualche nuvola inizia a addensarsi: rimane incinta, ma quando lo comunica al compagno, lui fa un passo indietro. Inizia ad avere problemi di respirazione e poco dopo le viene diagnosticato un mesotelioma pleurico epitelioide maligno, un tumore rarissimo e aggressivo. Per mesi Malena combatte per la piccola nuova vita che le cresce dentro, fino alla mattina in cui il sogno di essere madre svanisce. E proprio quandornl’unica strada sembra quella di arrendersi, lei stupisce tutti. Dà un nome al suo cancro, per poterci parlare e trattarlo male. Sfrutta ogni secondo per aggredire la vita, scappa in vacanza nonostante la chemioterapia. Tiene duro quando le dicono che le toglieranno un polmone. Si concentra sulle cose belle e ce la fa. Malena ora vive con una spada di Damocle sulla testa, ha problemi di respirazione e al cuore, non può più ballare saltando come prima, non può stancarsi troppo: ma può stare in un angolo, guardare, sorridere, ancheggiare. E può pensare che in verità quello che sta facendo adesso sia ilrnballo più bello mai fatto in vita sua. E che – anche così – la luce la avvolge.