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L' Italia e l'Unione monetaria latina
Nel 1865, qualche anno dopo l'unificazione politica e monetaria, l'Italia firmò un accordo con Francia, Belgio e Svizzera per uniformare i rispettivi sistemi monetari, dando vita all'Unione latina. Essa resterà in vita fino al 1926, ma andò in crisi già negli anni settanta dell'ottocento, per la caduta del prezzo dell'argento. Furono necessari correttivi all'impianto originario, che ne risultò snaturato, fino a perdere di significato, tanto da essere mantenuto in vita solo per evitare i costi della sua rottura. Gli storici hanno spesso messo in evidenza i limiti dell'Unione latina, legati alla previsione di regole poco stringenti, mentre andrebbe riconosciuta l'intrinseca problematicità delle unioni monetarie. L'Italia è inoltre accusata di aver violato le regole e indebolito l'alleanza. In questo lavoro, condotto attraverso l'esame dei processi verbali delle conferenze che portarono agli accordi, si mostra come tale accusa appaia infondata e come i nostri rappresentanti del tempo, pur da una condizione di subalternità, siano riusciti a tutelare l'interesse nazionale. -
La protezione dei dati personali e informatici nell'era della sorveglianza globale. Temi scelti
La protezione dei dati personali e informatici rappresenta una delle sfide più complesse del nuovo millennio. Viviamo, infatti, nella c.d. ""età dell'oro della sorveglianza"""": tutto quello che facciamo è tracciato, controllato, conservato e, poi, venduto ad aziende o organismi nazionali di sicurezza per essere usato per scopi, i più disparati. Con la diffusione della """"internet of things"""" il problema principale diventa preservare i benefici della rivoluzione digitale senza ridurre la nostra privacy. Con un approccio internazionalista, il volume intende offrire alcuni interessanti contributi dottrinali su temi scelti che spaziano dalle relazioni interstatali al trattamento degli individui, dallo studio della governance ai profili internazionalprivatistici."" -
Interpreting innovation. Desing creativity art
Questo libro racconta una storia, la storia dell'attrazione ipnotica del management verso le terre creative dove tutti i nostri strumenti rafforzano il loro potere, assumendo un significato simbolico e offrendo una promessa di valore duraturo. Questo libro è un artefatto interdisciplinare la cui architettura integrale non può essere organizzata secondo la mera somma delle parti, ma mescolando prospettive e scenari. Questo libro parla di management e design e prova ad aprire una prospettiva sul perché e sul come questi due domini sembrano essere inevitabilmente attratti tra essi, offrendo un possibile modo per accrescere l'attuale estetismo del business. Questo libro non dà risposte, ma definisce indici da seguire e traccia linee che il lettore può identificare e sviluppare ulteriormente. Perché leggere significa interpretazione e i lettori sono investigatori. Se ne consiglia la lettura a studiosi, manager e professionisti che stanno provando a reinterpretare i loro mondi, non prendendo per scontato la struttura in cui vivono, ma accettando la giusta quantità di caos e distruzione creativa. Se ne sconsiglia la lettura ai lettori che hanno paura della complessità e non desiderano camminare in terre dai confini indefiniti. -
Il decreto legislativo di attuazione statutaria nelle regioni ad autonomia speciale
Il volume si propone di ricostruire unitariamente la fonte primaria rappresentata dal decreto legislativo di attuazione statutaria, inquadrandola nei caratteri propri della specialità regionale. Come si addice a una fonte del diritto, del decreto legislativo di attuazione statutaria viene analizzata la fonte sulla produzione, soffermandosi quindi sul relativo procedimento di formazione. In tale prospettiva, si evidenzia la riconducibilità del decreto legislativo in discorso al principio di specialità regionale che sembra permetterne un inserimento non conflittuale nel sistema delle fonti dell'ordinamento repubblicano, pur in assenza di qualsiasi intervento parlamentare nel relativo procedimento di formazione. Il decreto legislativo di attuazione statutaria viene infine esaminato quale fonte di produzione, evidenziandone così le molteplici virtualità, tali da consentirne la descrizione in termini di vero e proprio segreto della specialità regionale, tanto più pienamente realizzata, quanto più si ricorre a tale fonte del diritto. -
Iura paria. I fondamenti della democrazia costituzionale
Una costituzione democratica non serve a rappresentare la comune volontà di un popolo, ma a garantire i diritti di tutti anche contro la volontà della maggioranza. La sua funzione non è quella di esprimere l'esistenza di un demos, ossia una sua qualche omogeneità culturale o identità collettiva o coesione sociale, ma al contrario quella di difendere, tramite questi diritti, la convivenza pacifica tra soggetti e interessi diversi e virtualmente in conflitto: una funzione tanto più necessaria quanto maggiori sono le differenze di identità che essa è chiamata a tutelare e le sue disuguaglianze materiali che essa impone di rimuovere. -
Porto e poteri pubblici. Una ipotesi sul valore attuale del demanio portuale
Qual è il ruolo assegnato alla pubblica amministrazione dall'ordinamento giuridico dei porti italiani? Quali funzioni delle neo-istituite autorità di sistema portuale possono essere qualificate come attribuzioni pubblicistiche e quali, invece, come attività imprenditoriali? Che peso assume, in questa qualificazione, la natura demaniale delle infrastrutture portuali? Per rispondere a questi interrogativi, Porto e poteri pubblici ripercorre le tappe fondamentali della legislazione e del pensiero giuridico, dall'origine del porto moderno a oggi. Nella ricerca di un punto di equilibrio tra ciò che uno scalo marittimo rappresenta come elemento della pianificazione integrata dei trasporti e ciò che, nella sua disciplina, lo descrive come complesso aziendale soggetto a una gestione economica, lo studio si propone di ricavare dalle specialità del settore portuale indicazioni di metodo utili all'analisi di tematiche che, su più vasta scala, interessano la riflessione sui servizi a rete di interesse economico generale. -
Il puzzle della privatizzazione giuridica e l'economia politica. Il caso degli arbitrati in materia di investimenti esteri
La Facoltà di Giurisprudenza organizza ogni anno un ciclo di lezioni magistrali che affianca i corsi di Laurea in Giurisprudenza e costituisce parte integrante della formazione degli studenti. Il ciclo di lezioni è inteso come un momento di intenso dialogo, intorno ad autorevoli esponenti della cultura giuridica italiana ed internazionale, tra studenti e docenti della Facoltà, con il coinvolgimento della comunità dei giuristi e in particolare dei giovani studiosi. Nel 2015, alla sua XI edizione, la Facoltà di Giurisprudenza propone il tema ""Diritto ed economia"""". Quale rapporto intercorre tra diritto ed economia? Come si è evoluta tale relazione? Quanto incide su di essa l'indubitabile spostamento del baricentro verso lo strumentario teorico dell'economia? Questi interrogativi sono già di per sé sufficienti a far comprendere la centralità del tema nel dibattito giuridico dell'ultimo mezzo secolo, a seguito della crisi di una certa idea neutra e autonoma, non secolarizzata, del diritto. Ciò soprattutto in considerazione della crescente esigenza del giurista di confrontarsi con l'altro da sé. Il tema del rapporto tra diritto ed economia può essere affrontato da tre angolazioni: in primo luogo, va valutato quanto i rapporti economici e finanziari finiscano per incidere, erodere o modificare i paradigmi della cittadella giuridica edificata nel corso dei secoli, con la conseguente trasformazione del ruolo del giurista; in secondo luogo, sono sempre più frequenti le occasioni di ibridazione tra le due aree di studio, per cui si può tentare un bilancio in ordine agli studi di law and economics, considerare se i modelli teorici economici possano fornire un contributo all'argomentazione giuridica o, viceversa, valutare quale apporto possa dare la riflessione giuridica agli studi economici; in terzo luogo, nei diversi rami della scienza giuridica le vicende economiche, ma anche i principi e gli istituti correlati all'evoluzione delle scienze economiche, sono andati acquisendo sempre maggiore rilievo (ad esempio, i reati economici e finanziari nel diritto penale; la regolazione pubblica e la tutela della concorrenza nel diritto amministrativo e nel diritto dell'economia; l'elaborazione di standard giuridici per la limitazione dei rapporti economici e finanziari nel diritto internazionale; e così via). Si tratta, insomma, di ragionare attorno ai confini delle lande del diritto, ma anche di riflettere sul mutamento della conformazione interna del territorio giuridico. Cambiamenti all'esterno e all'interno del perimetro in ordine ai quali l'economia sta giocando un ruolo decisivo."" -
L' argomentazione giuridica nell'età dell'incertezza
L'incertezza attraversa tutti gli spazi della nostra esistenza: dalla sfera privata alla dimensione pubblica, i vecchi e saldi dogmi dell'età moderna si sgretolano e vanno in frantumi. L'esperienza giuridica non è immune da questa metamorfosi: il diritto, un tempo terraferma e fonte di certezza, ora assume la forma di un arcipelago in cui sono presenti spazi vuoti che l'interprete è chiamato a colmare. Aumenta la complessità sociale; si moltiplicano le fonti giuridiche; plurimi sono gli attori in campo ed in conseguenza di ciò l'unico diritto possibile è un diritto artificiale, sprovvisto di un contenuto predeterminato e privo di fondamenti ultimi. L'incertezza spalanca così il sipario sull'era della possibilità, caratterizzata da nuovi rischi e pericoli ma anche da nuovi diritti che nascono dal pluralismo e dai conflitti sociali, da nuove responsabilità che emergono dalla contingenza delle scelte umane. -
Prevenire la corruzione. Questioni e modelli emergenti tra diritto, etica ed economia
Il volume affronta in prospettiva interdisciplinare e comparatistica (fra economia, diritto, etica, filosofia) il fenomeno sistemico della corruzione, mettendo l'accento sui mezzi preventivi per combatterla: la via nuova per un moderno contrasto, da aggiungersi all'azione tradizionale esclusivamente repressiva. Si tratta di mezzi che sono di recente formulazione sul piano internazionale e che con grande fatica (e non poche polemiche) si vanno approntando e affinando in Italia. Per queste ragioni non si sono voluti disperdere, anzi si sono aggiornati gran parte degli interventi presentati in materia al Convegno tenutosi a Milano, in Università Cattolica, il 16-17 marzo 2017. -
«Una e indivisibile». Alle origini della articolazione territoriale della Repubblica italiana
Con i saggi di Giuseppe Cerrone, Giuseppe Licheri, Federico Casu. -
Il diritto alla protezione dei dati personali. Regolazione e tutela
Lo studio analizza i caratteri fondamentali dei poteri di regolazione attribuiti all'amministrazione e considera le ragioni per le quali questi poteri possano essere considerati funzioni amministrative discrezionali (e non solo tecnico-discrezionali), come tali sottoponibili ad un sindacato di eccesso di potere ad opera del giudice. Ancora, viene presa in esame la tutela nei confronti di questa funzione di regolazione, attribuita in via esclusiva al giudice ordinario, che può valersi, nei confronti dell'amministrazione, di poteri di cognizione e di decisione straordinariamente ampi per il nostro sistema. A questo proposito, si considera se il legislatore italiano abbia elaborato, nella nostra materia, un modello di unificazione della giurisdizione costituzionalmente compatibile ed ""esportabile"""" in altri ambiti dell'attività amministrativa."" -
Tattoo management. Mercati attori valore
Tattoo Management è un testo di management. Ma anche un testo che parla del Management. Tattoo Management affonda nel quotidiano. In mutamenti rapidi e sconvolgenti, che hanno trasformato la complessità statica in sistematica complessità evolutiva. Tattoo Management non applica a un mondo diverso le solite analisi e prassi. No. Estende, sperimentando estremi contesti. Varietà è un punto ben fermo: come decidere e quindi poi agire? Scoprendo che l'attuale è ibridazione: ciò richiede di interpretare e articolare. Pur senza del tutto integrare. Scoprendo che quando si penetra corpi e natura, si sfida il sapere. Mettendo in crisi certezze vigenti, per adattarsi a realtà in movimento. E questo è normale e centrale. Selezionando strumenti accettati, capendo quanto è obsoleto o ancora da usare, senza abusare. Se ne consiglia la lettura a chi voglia muoversi su plurali livelli: un case study emergente dai confini sfumati; ""messaggio in bottiglia"""" per un Management che sia non solo disciplina umana e sociale, ma osservatorio per nuovi sentieri. Se ne sconsiglia la lettura a chi rifiuta che un """"vissuto"""" non possa essere banco di prova per la ricerca e la conoscenza scientifica."" -
Il prezzo della libertà è l'eterna vigilanza
Nel campo di coloro che cercano la verità non esiste autorità umana; e chiunque tenti di fare il magistrato viene travolto dalle risate degli dèi. Albert Einstein razionale non è un uomo che voglia avere ragione, ma un uomo che vuole imparare: imparare dai propri errori e da quelli altrui. -
La polizia stradale. Settanta anni al servizio dei cittadini
La storia della Polizia Stradale ha attraversato la storia del nostro Paese e della nostra democrazia repubblicana ed è storia della Polizia Italiana alla quale la Specialità ha dato continuamente lustro. La storia, con le sue tradizioni e le sue pagine, porta onori e oneri e settanta anni di storia della ""Stradale"""" hanno registrato quanto l'attività da essa svolta abbia assunto un profondo significato nella difesa delle libertà proclamate dalla Costituzione."" -
Il nuovo codice dei contratti pubblici (d.lgs. 50 del 18 aprile 2016). Profili sostanziali e processuali
La materia dei contratti pubblici continua ad essere oggetto di continue modifiche normative (basti pensare all'approvazione del primo correttivo al d.lgs. 50 del 18 aprile 2016) ed interpretazioni giurisprudenziali discordi. Le questioni sottese non costituiscono solo un problema giuridico, ma attengono allo sviluppo stesso del Paese. Il presente volume raccoglie gli scritti presentati in occasione del VII Convegno di Studi Amministrativi tenutosi a Chieti il 31 marzo del 2017 su ""Il nuovo Codice dei Contratti Pubblici (d.lgs. 50 del 18 aprile 2016): profili sostanziali e processuali""""."" -
Una giustizia più riparativa. Mediazione e riparazione in matria penale
Il libro prende in esame la poliedrica concezione della restorative justice o giustizia riparativa per descriverne lo sviluppo e comprenderne le potenzialità evolutive in seno ai sistemi di giustizia punitiva.Questa particolare prospettiva è chiamata ad integrare il modello tradizionale con nuovi strumenti, progressivamente sempre più formalizzati.L'indagine è condotta a partire dalle istanze che sono sottese alla giustizia riparativa, per poi affrontare il panorama normativo sovranazionale ed europeo. Nell'ambito della realtà giuridica italiana lo studio si concentra sul sistema del giudice di pace e si estende quindi agli istituti generali di più recente introduzione che in qualche misura consentono di promuovere esiti e processi riparativi.L'orizzonte di una giustizia penale che, con le dovute cautele, si riappropria di alcuni modelli informali cresciuti al suo esterno e che mira ad essere più riparativa, valorizzando la mediazione penale e la riparazione, è affrontato da tre diversi punti di vista tra loro convergenti, quelli della vittima, del reo e dell'efficienza del sistema. -
La Sicilia e il Mezzogiorno dall'impresa libica alla grande guerra. Atti del Convegno (Catania, 30-31 maggio 2017)
In questo volume sono raccolti i contributi del convegno La Sicilia e il Mezzogiorno, dall'impresa libica alla Grande Guerra, svoltosi presso il Dipartimento di Scienzi Politiche e Sociali di Catania il 30 e il 31 maggio 2017. Il convegno si è articolato in quattro sessioni: le élites e la Grande Guerra, i poteri locali e l'interventismo democratico, le Università e la Guerra, la Sicilia, l'impresa libica e il Mediterraneo. Le ricerche degli studiosi si inseriscono nel dibattito storiografico che cerca di fuggire lo stereotipo della Sicilia e del Mezzogiorno come soggetti passivi all'interno dello Stato unitario.Durante la Grande Guerra, alla guida del Paese si trovano esponenti autorevoli delle regioni meridionali (Antonio Salandra, Antonino di San Giuliano e Gaetano Mosca). Vittorio Emanuele Orlanodo, con la sua attività giuridica e politica, contribuisce a elaborare la legislazione di guerra. Molto attivo è l'interventismo con il contributo di Luigi Sturzo, Napoleone Colajanni, Antonio De Viti De Marco, Guido Dorso, Antonio Borgese, Gaetano Mosca. -
La politica come limite al diritto? Contrasti normativi oltre lo Stato
Nel 2017, alla sua XIII edizione, la Facoltà di Giurisprudenza propone il tema ""Diritto e politica"""". Il rapporto tra diritto e politica ha segnato in maniera profonda la vicenda dello Stato moderno e, ancor oggi, la tensione costitutiva tra i due elementi resta un dato ineludibile: nessuna costituzione può eliminare la politica, nessuna politica può fare a meno dell'ordine giuridico. Nel tempo presente, dominato dalla dimensione sovranazionale, si ripropone in termini inediti il tema di una legalità globale, capace di garantire al di sopra degli Stati e con la loro forza la tutela dei diritti inalienabili di ogni uomo (e non più soltanto del cittadino), alla luce dei solenni impegni della Carta delle Nazioni Unite. Nel contempo, sullo stesso scenario globale la nuova legalità deve mostrarsi in grado di costituire un argine e una guida nei confronti di quella pluralità di istituzioni pubbliche e private che regolano ambiti sempre più vasti e importanti della nostra vita quotidiana, dall'ambiente, al commercio, all'energia, alle comunicazioni, restando prive di connessione con le comunità politiche che vanno a regolare. La tensione tra diritto e politica si manifesta oggi in modo particolare nel processo di trasformazione delle fonti del diritto massicciamente in atto, dove accanto al diritto proveniente dalle istituzioni politiche (hard law) riemergono con forza fonti non legislative (la consuetudine, il contratto, la giurisprudenza, la scienza giuridica) per operare come significativi formanti del mondo giuridico in un contesto di rinnovati rapporti tra società e Stato, in cui si rimettono in discussione le condizioni di un equilibrio sempre instabile tra il potere e le norme."" -
Scritti scelti
Carlo Beduschi è un esempio ormai rarissimo di studioso rispettoso del tempo di vita del lettore: poche pagine ma riflettute a fondo e diverse ragioni hanno concorso a questo. Egli è solito dire, scherzando, che i lavori si dovrebbero scrivere in carta bollata, per ridurli all'essenziale. E più volte, parlando dei suoi, diceva che non gli parevano sufficientemente compiuti da meritare di essere pubblicati. In realtà sono lavori scrupolosi che, anche quando affrontano temi particolari, pongono il lettore davanti ai problemi cruciali del diritto. Gli scritti scelti e qui raccolti testimoniano alcuni momenti salienti del percorso di ricerca scientifica intrapreso dall'autore a partire dalla fine degli anni Sessanta del secolo scorso. Essi sono stati divisi in due sezioni, seguendo al loro interno il criterio cronologico: nella prima prevale l'interesse metodologico, nella seconda quello romanistico. A ciascuna delle due sezioni è premessa una nota introduttiva, la prima a cura di Luca Nogler, la seconda a cura di Gianni Santucci; chiude il volume una testimonianza di Marco Giardini, allievo di Carlo Beduschi. -
La riforma del terzo settore e dell'impresa sociale. Una introduzione
Attesa da diversi anni, la riforma del terzo settore è stata infine approvata nel luglio del 2017. Rimpiazza una legislazione lacunosa, sparsa e frammentata. Individua e ridisegna il perimetro del terzo settore, mediante una definizione chiara ed in equivoca degli enti che lo compongono e del volontariato. Promuove il terzo settore quale strumento di sussidiarietà orizzontale, solidarietà sociale ed eguaglianza sostanziale, e perciò il progresso umano e socio-economico. Il volume si propone di introdurre il lettore a questa nuova legislazione e di fornirgli gli strumenti necessari a successivi approfondimenti. Si rivolge non soltanto a studiosi e professionisti, ma anche ad operatori del settore interessati a comprendere come la riforma potrà incidere sulla loro attività quotidiana e quali adattamenti organizzativi potrà richiedere, nonché a cogliere le diverse opportunità che essa offre in termini di sviluppo ordinato e sostenibile delle loro organizzazioni, del volontariato e del terzo settore nel suo complesso. Il libro è uno strumento utile anche per coloro, individui ed organizzazioni, che intendano accostarsi alla realtà del terzo settore e valutare l'ente del terzo settore quale possibile risposta ai propri bisogni ed interessi, economici, lavorativi e sociali. Prefazione di Luigi Bobba.