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Ethan & Amber
Nuova Zelanda, anni Ottanta. Ethan, uno studente di cinema, è innamorato di Amber, un’attivista ambientale che vive in una famiglia all’apparenza perfetta. Amber ama Ethan teneramente ma in modo distratto, non come lui vorrebbe, finché non decide di lasciarlo per sposare Stuart Reeds, un affascinante e raffinato investitore britannico che ha trent’anni più di lei. Ma Ethan non cede e rifiuta quella separazione, a costo di affrontare situazioni ambigue e vischiose, imbastendo una guerra strisciante col suo rivale, che costringerà tutti i protagonisti a compiere gesti imprevedibili. Dall’autrice de ""Il cielo in gabbia"""", una storia attualissima in cui si intrecciano temi complessi come la natura dell’amore, le disuguaglianze sociali, i conflitti del mondo moderno, i concetti variabili di ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. Ma è soprattutto l’esplorazione del significato e della forza del primo amore a rendere questo romanzo particolare e avvincente. L’amore che resta indelebile nella memoria e ci ossessiona ben oltre il momento in cui finisce. L’amore che ci fa credere che avrebbe potuto durare, se solo..."" -
Il bordo del mondo
Nuoro, quartiere di Predistràda. Mancano nove giorni alla festa di San Giovanni Battista e poi quella periferia bruciata dal sole si trasformerà in un piccolo mondo esultante. Così dovrebbe essere. Se i destini di troppi ragazzi non si intrecciassero proprio alla vigilia di quell’evento. Elène Berria e la madre si sono trasferite lì dopo la fine della scuola. Sono fuggite da un uomo violento. Andrea e Battista Mannale sono due cugini cresciuti come fratelli. Di una bellezza selvaggia il primo, fisico robusto il secondo, ma sguardo che tradisce una certa vacuità. La ritrosia di Elène ha vita breve di fronte alla purezza e alla bontà disarmanti di Andrea. Elia Masala è un sacerdote. È nato a Locoe, poco distante da Predistràda, ed è lì che torna, dopo anni, per officiare le celebrazioni durante la festa di San Giovanni. Nonostante l’abito che indossa, Elia non ha mai dimenticato Anna, e basta un rapido incontro con lei, ormai adulta, sposata, per riaccendere una passione che riaffiora sotto forma di costante tentazione. Mattia, il nipote di Elia, ha l’età in cui, se un amico fraterno si allontana, fa male come il più doloroso dei tradimenti. Quando Giacomo, uno dei pochi a conoscere cosa tormenti i pensieri di Mattia, prende a frequentare Filippo, Mattia comincia a odiare il nuovo arrivato. Le vicende di Elène, Andrea, Battista, Elia, Mattia, Giacomo e Filippo sembrano scorrere parallele. E invece basta un attimo perché un’impercettibile deviazione le faccia incrociare. Un attimo perché una miccia si infiammi e la rabbia inespressa, la solitudine schiacciante, la violenza trattenuta deflagrino. Proprio in quella che doveva essere una bellissima notte di festa. Con una prosa efficace e graffiante, una tensione che mai si allenta, Giovanni Gusai costruisce una storia corale in cui ogni personaggio ha la potenza di una freccia, scagliata con precisione e capace di colpire cuore e mente del lettore. -
Il cielo in gabbia
Nel 1938, anno dell’annessione austriaca al Reich, Johannes Betzler è un timido adolescente. Il ragazzo, dopo anni di propaganda a scuola, uniti all’attrazione verso il male, abbraccia l’ideale nazista. Sedotto dal fascino del Führer, diventa un membro della Gioventù hitleriana, ma a soli diciassette anni, sfigurato da un’esplosione, è costretto a ritirarsi. Nella sua grande casa a Vienna fa una scoperta devastante. I suoi genitori, fervidi antinazisti, nascondono dietro a un finto muro Elsa, una giovane donna ebrea. Johannes, feroce antisemita, inizia a spiarla, eccitato dall’idea di poter controllare il destino di chi ha imparato a odiare. Elsa, costretta nella soffitta, dipinge e sogna a occhi aperti guardando un angolo di cielo dalla finestra. Ben presto l’astio iniziale di Johannes si trasforma in interesse, poi amore e infine ossessione. Tra i due si instaura una sorta di ‘gioco amoroso’, fatto di brevi battute e lunghi silenzi, slanci d’affetto, dispetti e accese discussioni. Elsa è fisicamente prigioniera del suo nascondiglio e delle attenzioni di lui, ma la sua mente è libera di viaggiare. Johannes invece, che è libero, si scopre sempre più prigioniero dell’ossessione per lei. Improvvisamente la guerra finisce, Vienna si trasforma, e Johannes sa che, sconfitto il nazismo, Elsa non ha più motivo di rimanere lì. Per non perdere quella particolarissima relazione, che spazia tra passione e follia, dipendenza e indifferenza, capisce che non può farle scoprire la verità, ma deve manipolarla a suo favore. -
L'altra metà dell'amore
È il 1963. Mary Bradford (alias Mouse) ha tredici anni quando viene spedita al Bath Ladies College. Mouse, orfana di madre, con una leggera gobba lasciata da una malattia infantile, si sente molto ai margini, anche per sua volontà. Non ha nessuna voglia di inserirsi tra le ragazze ""normali"""" si rifiuta di soddisfare le aspettative delle donne più grandi di lei: le insegnanti zitelle, le madri eleganti delle sue compagne. Sceglie con cura i suoi alleati: la sua gobba, che chiama Alice, e John F. Kennedy, a cui scrive lunghe lettere chiedendo e dando consigli. Nell’istituto conosce la ribelle Paulie Sykes che ha intrecciato una relazione con la compagna Tory. È lei a guidare la nuova studentessa in un mondo di esplorazioni e possibilità controcorrente. A un tratto le cose precipitano. Paulie si trave- ste da maschio, assumendo l’identità di Lewis, ma ciò che inizia come una sperimentazione va fuori controllo e sfocia in tragedia. Uno spaccato di vita raccontato in prima persona da Mouse, ormai grande e in pace con se stessa. Il romanzo bestseller di Susan Swan, da cui è stato tratto un film di grande successo, è una confessione adolescenziale, l’urlo rivoluziona- rio di una giovane donna e un’analisi della figura femminile in una società maschilista. Un libro che racconta la scoperta di sé e del sesso, il peso della diversità in un mondo spesso ostile. Susan Swan parla di rabbia e lotta di genere con una penna incisiva e al tempo stesso ironica e leggera. Mouse Bradford – saggia, spiritosa e vulnerabile – è un’eroina indimenticabile."" -
La restauratrice di libri
Helene, una giovane restauratrice di libri tedesca, atterra a Erevan per restaurare antichi manoscritti e imparare le tecniche della legatoria armena. Le viene affidato un evangeliario del Diciottesimo secolo, passato di mano in mano fino ad arrivare, nel 1915, a una famiglia sulla costa del Mar Nero. Gli ultimi proprietari sono stati Anahid e Hrant, e quel libro è l’unica cosa che rimane ai due fratelli in fuga dal genocidio armeno. Helene, un secolo dopo, lavora minuziosamente al complicato restauro con bisturi, ago e filo; il processo è completato da procedimenti quasi alchemici di estrazione del colore. Sul bordo di una pagina trova una scritta scarabocchiata: Hrant non vuole svegliarsi. Incuriosita, approfondisce gli enigmi del vecchio libro nell’Armenia di oggi, ritrovandosi immersa ed emotivamente coinvolta in una storia di esilio, perdita e dolore, che si ripercuote tuttora, generazioni più tardi. Così decide di partire per un viaggio verso la costa del Mar Nero, fino all’altra parte dell’Ararat, per arrivare in fondo alla realtà. Un romanzo con due finali, uno tragico e uno positivo, divisi equamente tra realtà e finzione. Katerina Poladjan riflette sull’enorme tragedia del genocidio armeno con un linguaggio poetico e spigoloso, ricordando come ogni libro sia una “patria portatile”, qualcosa da proteggere e difendere. -
La Sicilia spiegata agli eschimesi. E a tutti gli altri
Vi siete mai accorti che la Sicilia e il Giappone hanno molto in comune? Sono entrambe isole dominate da un vulcano, ad esempio. Siciliani e giapponesi adorano il pesce crudo, le lame, siano katana o serramanico, i rituali religiosi o familiari. Qui e là il senso dell’onore e il vincolo dell’amicizia sono sacri. E poi, se fate caso, il sushi non è forse un arancino di design? Questa e molte altre osservazioni sono contenute nell’ultimo, sorprendente libro di Ottavio Cappellani, autore tra i più brillanti e caustici della nostra letteratura. Una “guida” irriverente sulla Sicilia, isola magnifica e “incomprensibile”, ma anche l’atto d’amore di un grande scrittore per la sua terra. -
Come in cielo, così in mare
Antine è un ragazzo come tanti, ha ventotto anni e vive a Milano, dove ha studiato architettura. Quando finalmente si laurea, dopo una notte di festeggiamenti sfrenati, rientra a casa all’alba. Ad accoglierlo ci sono i genitori, che gli comunicano la morte della nonna mai conosciuta. Il padre, infatti, negli ultimi trent’anni non è mai tornato nella sua terra, la Sardegna. Così Antine e la sua famiglia partono in nave verso l’isola per assistere al funerale. Il ragazzo, però, incuriosito da quel luogo sconosciuto ma in qualche modo familiare, decide di fermarsi lì, da solo, nella casa del nonno. Riavvia la sua vecchia Fiat 126, trova un lavoretto estivo e si stabilisce nel paesino di Locòe, dove gli abitanti mormorano e si chiedono perché il figlio di Salvatore sia ancora lì, visto che suo padre, assente per anni, è subito ripartito. Ben presto Antine capisce che c’è un segreto intorno alla sua famiglia. Per scoprirlo dovrà restare e mettersi alla ricerca della verità e di se stesso. Il romanzo d’esordio di Giovanni Gusai getta un ponte sull’incomunicabilità tra generazioni, tra chi è partito e chi è rimasto. Un silenzio che può essere interrotto solo da una nuova umanità che riscopra quei valori atavici che sono ancora dentro di noi, anche quando non ce ne accorgiamo. Una storia che parla di appartenenza, distanze e coraggio a dei giovani sempre in viaggio, lontani da un’isola che muore spopolandosi. -
Bordighera Grand Hotel
Anno 1899. Mentre il secolo volge al termine, l’Europa è attraversata dalla spensieratezza e dall’ottimismo di un’età che promette un luminoso futuro. È in questo tempo agitato e sognante che l’aristocratica Lily, una sedicenne fulva, minuta e attraente, parte da Londra alla volta dell’Italia insieme alla petulante zia, Lady Amabel. Destinazione: l’Hotel Angst di Bordighera, albergo rinomato nell’alta società europea e tappa obbligata per gli inglesi che soggiornano nella riviera ligure. A eccitare gli animi dei sudditi di Sua Maestà c’è l’attesa per l’imminente arrivo della regina Vittoria e della sua corte. Ma Lily non può lasciarsi andare al clima di leggerezza mondana e sofisticata. Suo padre, infatti, è in gravi difficoltà economiche e ha accettato di dirigere una piantagione di tè a Ceylon. Prima di lasciare il vecchio continente ha deciso di investire molto denaro nel soggiorno della figlia. E ora Lily ha un compito: trovare un ricco marito per risanare i conti della famiglia. Le cose però vanno diversamente rispetto al previsto. Il mondo sta cambiando. Novità epocali preannunciano il tumultuoso inizio del Novecento mentre le incertezze sul viaggio della regina complicano i piani. Nella luce dorata del Mediterraneo, i cuori battono forte, Lily riesce a vivere per un istante il sogno di un amore, ma presto la Storia avrà il sopravvento. Intrecciando finzione narrativa e rigore documentario, sullo sfondo di anni irripetibili in cui tutto sembrava possibile, Laura Calosso dipinge l’affresco di un mondo dal fascino irresistibile, fra aristocratici blasé, artisti rosi dall’inquietudine e uomini d’affari pronti a tutto. Da un’autrice affermata e sempre originale, una storia indimenticabile e ruggente, tra amori, intrighi e passioni della Belle Époque. -
Segnali in codice
Roma, anni Settanta. Alessandro Maccari e Cesare Fontanelli sono due ragazzi dell’alta borghesia capitolina, che hanno scelto la militanza nella lotta armata. Quarant’anni più tardi, le loro vicende si intrecceranno con quelle di Luca Boursier, uno svogliato studente universitario, figlio ribelle del più importante banchiere italiano. Per una serie di circostanze, il giovane inizia a collaborare con un’agenzia giornalistica di Milano contigua al mondo della politica. Sotto la guida di un direttore controverso e dell’enigmatica collega Giulia Tembassi, Luca riesce a mettersi in evidenza a livello nazionale dimostrando di possedere il fiuto del reporter investigativo di razza. Ma pian piano Boursier si avventura in un crescendo di intrighi fino a entrare in possesso di un documento sconvolgente che potrebbe riscrivere gli ultimi decenni della Storia d’Italia e compromettere i vertici della Repubblica. Dietro una fitta cortina di inganni che tutto distorce e confonde, gli apparati oc culti dello Stato scenderanno in campo per custodire un segreto da proteggere a qualsiasi costo. Segnali in codice è un viaggio mozzafiato al termine della notte della Repubblica, un’immersione in apnea nei misteri di una stagione ancora tragicamente aperta, che ci ricorda come l’Italia non sia mai stata innocente. -
L'inchiesta di San Lorenzo
Quando le fiamme smettono di bruciare, i resti del bosco carbonizzato restituiscono un cadavere. È quello di Ermete Rosi, un professore universitario all’apparenza senza nemici e con la passione per la bicicletta. Il macabro ritrovamento manda in frantumi la placida tranquillità delle terre che si allungano tra il mar Tirreno e i monti Apuani. Se il rogo è stato domato, un denso fumo continua ad avvolgere il mistero della morte di Rosi. È stato un incidente oppure si tratta di omicidio? Nessuno ha visto niente, le testimonianze non rivelano possibili moventi per giustificare un delitto e non emergono indizi significativi. A occuparsi del caso è il trentacinquenne Nicodemo Gatti, un maresciallo dell’Arma poco socievole e dal carattere spigoloso. Gatti ha un fiuto da segugio di razza che mal si concilia con certe intemperanze legate a una vita sentimentale fin troppo complicata. Non è certo di sapere cosa sia l’amore, ma conosce fin troppo bene l’innamoramento che spesso lo porta a perdere il controllo. E infatti da qualche mese gli è stato assegnato il comando della Stazione dei carabinieri di Seravezza. Il nuovo incarico assomiglia tanto a un trasferimento punitivo. La morte di Ermete Rosi, però, cambia tutto. Comincia così un’indagine nelle pieghe di quella Versilia interna che ha poco a che fare con il mondo patinato ed effervescente della Riviera. Una terra aspra, popolata da personaggi intensi e sinceri, a volte ambigui e incoerenti, sempre alle prese con le proprie debolezze, stranezze, inquietudini. ""L’inchiesta di San Lorenzo"""" mostra le mille sfumature della commedia umana che va in scena nella provincia profonda, avvolta dalla coltre di un enigma fittissimo che, diradandosi, svelerà una soluzione sorprendente e inattesa."" -
Il codice dei sensi
Madrid. Alma Costa è un'ex agente speciale dell'Europol, con alle spalle un misterioso incidente che le ha danneggiato per sempre l'udito, permettendole di sviluppare una percezione alterata e profonda della realtà. Abbandonata dal corpo di polizia al quale apparteneva, viene richiamata in servizio per affiancare le indagini dell'ispettore Sabino Malanda. Il curatore d'arte Alejandro Sola è stato assassinato al Museo del Prado, uno dei centri espositivi più importanti e sorvegliati al mondo, durante una diretta streaming che avrebbe svelato la sua nuova performance: al pubblico si offre l'orrendo spettacolo, con il volto dell'uomo sfigurato e privato del naso. È solo l'inizio di una lunga serie di omicidi dietro ai quali si celano intrighi internazionali, esperimenti militari e piani sovversivi degni di un golpe. Al centro della furia di morte e sangue c'è un libro di un docente universitario intitolato ""Oltre i sensi"""", nel quale si approfondisce il comportamento dei sensi nella psicologia della percezione seguendo un ordine analitico di cinque capitoli: Olfatto, Tatto, Gusto, Udito e Vista. Che legame c'è tra quelle pagine intrise di follia e gli omicidi? «L'occhio umano tende a non vedere le cose come stanno, la mente confonde ciò che vede» si ripete Alma Costa, divisa tra calcolo maniacale dei dettagli e puro istinto. Dovrà decifrare gli indizi che il killer lascia volutamente dietro di sé, in una gara crudele contro il tempo. Il primo romanzo di Giuseppe Bellini offre ai lettori un vorticoso ritmo cinematografico, ogni dettaglio trova la sua collocazione in un mosaico perverso dove il tragico passato dei protagonisti affiora con tutta la sua violenza."" -
Giallo in libreria
Un serial killer torna dal passato per chiudere i conti con i suoi aguzzini, un'anziana signora vendica donne maltrattate, un accanito lettore passa la notte in ostaggio di Hannibal Lecter, e ancora, la follia omicida di due amanti, le indagini di Corallo Consoli sulla morte di una ragazza, i tormenti del corpulento commissario Arcidiaco, la pittrice caravaggesca Artemisia Gentileschi al centro di una disputa mortale. La ferocia, l'amore, l'ironia, il mistero e, ovviamente, l'inquietudine sono gli elementi emozionali di queste dieci storie, ambientate tra gli scaffali delle Librerie Feltrinelli e selezionate grazie al concorso ""Giallo in Libreria"""" lanciato a livello nazionale in collaborazione con la casa editrice SEM. Una raccolta di racconti brevi, partoriti con meccanismi degni della migliore narrativa di genere e siglati da autori emergenti che hanno mischiato l'orrore e il quotidiano della società contemporanea. Dai fondali più remoti e miseri dell'animo umano alle intime idiosincrasie familiari, ogni capitolo è un'arguta riflessione sulla necessità della lettura come motore di creatività, un omaggio al tempio dei libri, linea d'ombra tra fantasia e realtà, follia e genio, vita e morte nelle pagine di carta. Racconti di: Alessandro Bullo e Roberto Camatti, Serena Capellozza, Gaetano Castobello, Vittorio Colitta, Andrea D'Amico, Ornella De Luca, Gabriele Loddo, Anita Pulvirenti, Massimiliano Serino, Anna Chiara Solfini."" -
La sanità malata
Il medico greco Ippocrate (460-370 a.C.) fu una delle figure più rappresentative della medicina antica perché tentò di liberare questa scienza dalle componenti magiche e superstiziose. Ai suoi allievi chiedeva di pronunciare davanti ad Apollo, dio della medicina, un giuramento con il quale si impegnavano a rispettare i maestri, a insegnare la medicina solo a chi avesse pronunciato lo stesso giuramento e senza ricompensa, a visitare i malati con l'unico scopo di guarirli, a rispettare il segreto professionale. -
La Corte europea dei diritti dell'uomo. Quarto grado di giudizio o seconda Corte costituzionale?
La CEDU è stata incorporata nell’ordinamento italiano sin dal 1955 e dal 2001 essa vincola il legislatore italiano. Davanti alla Corte europea dei diritti dell’uomo si possono contestare, per violazione dei diritti garantiti dalla CEDU, tutti gli atti delle autorità pubbliche (leggi, sentenze passate in giudicato, pronunce della Corte costituzionale) e gli organi pubblici sono poi tenuti a conformarsi alle decisioni adottate dalla Corte europea. Si può dunque ritenere che il ricorso a Strasburgo attivi un quarto grado di giudizio e si può assimilare la Corte europea ad una seconda Corte costituzionale? Una legge censurata a Strasburgo può essere disapplicata dal giudice? Questo volume cerca di dare una risposta a queste domande (e a molte altre), attraverso il contributo di autorevoli studiosi. -
L' informazione e le sue regole. Libertà, pluralismo e trasparenza
Il volume intende offrire un quadro aggiornato e organico del diritto dell'informazione e della comunicazione alla luce dei più recenti sviluppi del settore. Esso viene incontro a un'esigenza di sistematizzazione di argomenti spesso afferenti a discipline diverse, rivolgendosi, per lo più, a studenti dei corsi di laurea in comunicazione e a coloro che intendono approfondire lo studio di tali materie. La prospettiva di analisi ha infatti carattere interdisciplinare e vede coinvolti giuristi ma anche professionisti del mondo della comunicazione. Nella trattazione si è tenuto conto della dimensione costituzionale della libertà d'informazione e dei diritti fondamentali che entrano in gioco, dei mezzi di comunicazione e del profondo mutamento dei circuiti attraverso i quali le informazioni si diffondono, dei diversi soggetti coinvolti e del ruolo che essi rivestono nello scambio informativo, con particolare attenzione alla pubblica amministrazione che detiene, raccoglie e distribuisce un numero sempre crescente di dati e informazioni. -
Giubileo misericordia e forze di polizia. Proposizioni per il radicamento di una moderna cultura democratica
"Nel momento in cui l'anno della Misericordia proclamato da papa Francesco si è chiuso, rivolgo le proposizioni qui contenute a tutti gli appartenenti alle Forze di Polizia italiane, affinché vi possano trovare utili riferimenti per la loro attività quotidiana svolta al servizio dei cittadini."""" (Carlo Mosca)" -
Sistema dell'imputazione penale
L'imputazione penale è una costruzione sociale di senso per la quale la responsabilità non può essere ricondotta alla sorte, ma a soggetti capaci di configurare un'azione, ossia ""persone"""". In una prospettiva eminentemente normativista come quella di Jakobs, per imputazione si deve intendere non già la asettica iscrizione di un evento a una condotta, ma la conferma della norma violata a carico del suo trasgressore. Dal sinallagma libertà/responsabilità derivano obblighi positivi da competenze istituzionali. Il sistema dell'imputazione, modellato sui due diversi tipi di doveri giuridici, determina la responsabilità in capo a oggetti competenti per la loro organizzazione o per la titolarità di una istituzione; inoltre sullo stesso schema viene spiegato anche il meccanismo della giustificazione."" -
«Una cappella cavata dentro il monte...». Storia minima del complesso monastico di Santa Lucia al Monte
Una cappella cavata nasce dalla curiosità di entrare con spirito laico nel mondo della vita francescana. Una cappella cavata è il luogo della ricerca della realtà monastica, vista ""al maschile"""". Una cappella cavata si affaccia sui silenzi e le volontà di uomini mistici e forti, spirituali e determinati. Se ne consiglia la lettura a chi vuol sapere cosa era quell'ieri che oggi vive. E rivive. Se ne consiglia la lettura a chi è troppo intento a guardare in avanti, invece che indietro."" -
Diritto penale e modernità. Le nuove sfide fra terrorismo sviluppo tecnologico e garanzie fondamentali. Atti del Convegno (Trento, 2-3 ottobre 2015)
Il volume raccoglie gli atti di un convegno, nato da un progetto di ricerca, volto ad approfondire le attuali sfide alle quali è chiamato il diritto penale, nella vertiginosa evoluzione tecnologica che caratterizza le odierne società. La rete globale ha creato dimensioni e spazi inaspettati, non solo per lo svolgimento di attività lecite, ma anche per rapporti di natura illecita o delinquenziale. Proprio per la sua dimensione globale la rete rappresenta il terreno di elezione per il terrorismo internazionale di matrice fondamentalista (condotte di proselitismo, addestramento, reclutamento, ecc.). La gravità della minaccia spinge sempre più la comunità internazionale e, di riflesso, l'intervento statuale, in un'ottica preventiva e punitiva, verso forme di anticipazione della tutela a condotte meramente prodromi. Il pericolo diviene allora quello di un'enfatizzazione e strumentalizzazione delle paure e insicurezze sociali al fine di veicolare limiti alle libertà. L'arduo compito appare dunque essere quello di trovare un difficile equilibrio tra esigenze di tutela e la coerenza ai principi fondamentali di uno Stato liberale. -
Bilateralità pattizia e diritto comune dei culti. A proposito della sentenza n. 52/2016
Con la sentenza n. 52 del 10 marzo 2016, la Corte costituzionale si è pronunciata sulla nota vicenda delle trattative (mai aperte) tra il governo italiano e l'Unione degli atei e degli agnostici razionalisti (UAAR) per la stipula di un'intesa. Nello specifico, la Consulta ha definito il conflitto di attribuzioni proposto dal presidente del Consiglio dei ministri, in nome proprio e del governo, nei confronti della Corte di Cassazione, sezione unite civili, in relazione alla sentenza 28 giugno 2013, n. 16305. Gli orientamenti del giudice delle leggi sono di notevole interesse per una pluralità di motivazioni, ma, soprattutto, in riferimento all'asserita doverosità dell'avvio delle trattative e alla controversa natura di atti politici delle deliberazioni governative in materia (in quanto tali da ritenersi o meno sottratte al sindacato giurisdizionale nell'ipotesi di omesso esercizio dell'iniziativa legislativa funzionale all'ovvio dell'iter della legge di approvazione dell'intesa).