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Encefalon. Le carte da gioco. Ediz. illustrata. Con Carte
"La storia si ripete: mai chiudere in gabbia chi ha le idee, perché se esce dal recinto le zampilla ininterrotte. Così è stato. Durante il primo lasso di indotta prigionia ebbi a che fare con alcune immagini sformate, ottenute grazie all'applicazione di fogli a riverbero approntati con Flavia Mastrella per far sì che durante le performance teatrali abbia sempre me di fronte. Solo che le lamine a contatto vennero puntellate fuori bolla e questo generò delle minuscole aberrazioni che liberarono i cavalli. Sui fogli estesi, all'incrocio di due rette, il ronzino galoppava con me in sella. Le prime carte antipunto. O quantomeno le prime carte dove il punto è secondario.""""" -
Disuguaglianze e malattie. La sfida aperta della sanità mondiale
Il diritto alla salute è uno dei diritti fondamentali e imprescindibili della società in cui viviamo. Eppure, benché sia inserito nella Costituzione italiana e in quella di altri Paesi, e sia ribadito dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, non sempre questo diritto viene tutelato. O meglio, non sempre e non dappertutto è possibile applicarlo concretamente. La salute, intesa come stato di reale benessere e non solo come assenza di malattia, è del resto un indicatore complesso, frutto di tanti fattori non solo clinici, ma anche ambientali, sociali, storici ed economici: dipende dall'alimentazione, dal grado di ricchezza, dal livello di istruzione, dall'adozione di comportamenti a rischio... E ancora: per valutare lo stato di salute di un Paese occorre studiarne il sistema sanitario, la possibilità di accedere gratuitamente alle cure, di raggiungere gli ospedali e ricevere farmaci o trattamenti altamente tecnologici. Già da queste prime considerazioni appare chiaro come, prevedibilmente, non tutti nel nostro pianeta - ma lo stesso discorso vale anche all'interno dello stesso Paese - hanno la medesima capacità di essere curati e di vivere in salute. L'emergenza pandemica non ha fatto altro che evidenziare una situazione critica, che si presenta come una grave contraddizione che non è più possibile ignorare, nonché come la sfida che governi e istituzioni sovranazionali sono chiamati ad affrontare (e a vincere) il più presto possibile. Questo saggio compie un'analisi lucida, rigorosa, ricca di dati e statistiche e ci costringe a fare i conti con una realtà inaccettabile e troppo a lungo sottovalutata, ponendo le basi per una riflessione seria sull'argomento non soltanto nel contesto italiano, ma a livello internazionale. -
L' America è un esperimento. Scrittori e storie degli Stati Uniti
Come si raccontano gli Stati Uniti d’America? Perché siamo da sempre così legati e attratti dalla loro letteratura?Enrico Rotelli incontra più di venti degli autori americani di maggior talento, da Maaza Mengiste a Jeffrey Eugenides, da Yiyun Li a Michael Chabon, senza dimenticare punti di riferimento generazionali come Erica Jong e Lawrence Ferlinghetti. Premi Pulitzer, poeti laureati e voci nuove, tutti si confrontano da punti di vista diversi sulle speranze, le disgrazie, le lotte e le ipocrisie che la scrittura è chiamata a cogliere e raccontare. Un libro corale che esplora alcuni dei temi, dei luoghi e delle domande di questa terra di immigrati che crediamo di conoscere, e invece ogni giorno viene riscritta con narrative e voci sempre nuove e differenti. Un segno di devozione alla letteratura di questa terra d’oltreoceano, che ormai ha una storia di più di duecento anni ma è spinta senza posa verso il futuro, ricordando quanto scrive Cesare Pavese nella prefazione alla sua traduzione di Moby Dick: “Avere una tradizione è meno che nulla, è soltanto cercandola che si può viverla”. -
Extraliscio. Una storia punk ai confini della balera
In tre racconti di fantasia che fanno una storia vera, Mauro, Moreno e Mirco raccontano per la prima volta il sogno del loro Punk da Balera.Mirco Mariani nasce nel profondo appennino romagnolo e impara a suonare al Chet Baker di Bologna, un palco tanto sofisticato quanto spietato in cui si esibiscono i migliori jazzisti del mondo. Diventa batterista di Vinicio Capossela e di Enrico Rava, nonché collezionista e virtuoso di strumenti fiabeschi, marziani, in via d'estinzione. Ma un giorno è colto da un'illuminazione: la musica della sua vita non è il jazz, che i suoi genitori credono essere ghiaccio (giazz in romagnolo), la musica della sua vita è il liscio. Un genere dal quale aveva sempre cercato di scappare che invece ora gli si rivela poetico e folle e libero quanto può esserlo soltanto il punk. Così, grazie a Riccarda Casadei, figlia di Secondo, conosce due mostri sacri del liscio, protagonisti di una gloriosa epopea che va dagli anni '60 al terzo millennio. Un'epopea che ha unito generazioni di ballerini imbrillantinati e di tedesche innamorate e di felliniane creature notturne sotto le luci stroboscopiche delle feste adriatiche. Uno è Moreno Conficconi, sontuoso clarinettista e storico capo orchestra della formazione di Raoul Casadei, che decise di ribattezzarlo il Biondo, previa tinta, per romagnolissime ragioni di marketing. L'altro è il cantante Mauro Ferrara (al secolo, Carlini), l'Alain Delon della Riviera, la voce di Romagna mia, anzi, la voce della Romagna tout-court, bambino in Brasile e gigante nei dancing di mezza Italia al fianco dello stesso Casadei. Quando finiscono tutti e tre a suonare sullo stesso palco, le loro ambizioni e le loro insicurezze si incastrano le une nelle altre per formare il nome di un nuovo gruppo che è al tempo stesso il nome di un comune destino: Extraliscio. In tre racconti di fantasia che fanno una storia vera, Mauro, Moreno e Mirco raccontano per la prima volta il sogno del loro Punk da Balera. Introduzione di Ermanno Cavazzoni. -
Ritorno in Iran
Un quarantenne regista curdo-iraniano, apolide e diviso tra due mondi, sta lavorando a Roma a un ambizioso film sull’immigrazione prodotto dal ministero per i Beni e le Attività culturali. Durante un incontro cruciale con la commissione che eroga i finanziamenti, pronto a ridiscutere il finale della sua opera – definito oltremodo pessimista – riceve una telefonata destinata a cambiare il corso della sua già travagliata esistenza.All’altro capo del filo c’è sua madre, che non sente da ventisette anni e che, l’ultima volta che l’ha vista, ha cercato di ucciderlo. Il ricordo del loro ultimo traumatico incontro piomba nel suo presente e lo invade. La voce della madre lo costringe a tornare nel suo Paese per fare i fatidici conti col passato prima che la morte impedisca a entrambi di ricucire quello strappo mai sanato che ha lasciato dentro di lui una cicatrice profonda e una scia di scelte sbagliate.Ma il ritorno in Iran si rivela molto diverso da come lo aveva immaginato: invischiato suo malgrado in un mondo di cui quasi non riconosce più le dinamiche, e come sospeso in un tempo surreale, il passato torna sotto forma di condanna, di circolo vizioso, dove anche i sentimenti più puri non trovano spazio e la verità, a lungo temuta e nascosta, si palesa in tutta la sua violenza beffarda e sconvolgente. -
Quando inizia un nuovo viaggio. Una vita oltre la sclerosi multipla
Negli ultimi decenni si è verificata una profonda rivoluzione nella cura della sclerosi multipla, una disfunzione del sistema immunitario che colpisce 122.000 italiani e 2,5 milioni di persone nel mondo. Grazie allo sviluppo di nuovi farmaci sempre più efficaci e a fondamentali scoperte, dai fattori di rischio genetici e ambientali al ruolo rigenerativo delle cellule staminali nel cervello, ora, finalmente, la vita delle persone che soffrono di questa malattia è sempre più vicina alla normalità. Questo libro racconta le tappe di questa rivoluzione, medica e scientifica, attraverso la voce delle persone che hanno combattuto la sclerosi multipla, mostrando come una nuova vita con difficoltà impreviste possa trasformarsi in stimolo per cambiare la propria esistenza, e trovare energie e capacità inattese. Filippo Martinelli Boneschi, neurologo che da vent'anni lotta ogni giorno per la ricerca contro la sclerosi multipla, raccoglie le storie di queste ""nuove vite"""". Come quella di Alessandro, che prosegue la sua attività di imprenditore in giro per il mondo, di Emanuela che è lavoratrice e madre di tre bellissimi figli, di Don Benni che continua a celebrare le messe, di Sara e Giulia che inseguono una medaglia alle Paralimpiadi, dello chef Juri e di tanti altri che si identificheranno nelle storie raccolte in questo libro e avranno meno paura di questa malattia."" -
Due padri e una gazza. Lezioni di volo
Un giorno, un pulcino di gazza precipita dal nido ed entra nella vita di un giovane uomo, travolgendolo, sradicandolo e ridandogli radici. Ha pochi giorni, non sa cibarsi da sola, non sa volare, è solo un batuffolo di piume in divenire. Charlie e la sua compagna, Yana, la portano a casa, le danno un nome, Benzene, e lui s'improvvisa genitore, anch'egli creatura in divenire, come uomo e figlio. Charlie ha un padre e un papà. Il primo, Heathcote, lo ha messo al mondo; il secondo, David, lo ha adottato, cresciuto, si è preso cura di lui. Ma troppo è rimasto in sospeso con il primo per poter vedere con chiarezza e accettare con spontaneità l'amore del secondo. In mezzo, anni turbolenti, instabili, accompagnati da droghe e ribellioni. E, sempre, il tentativo di Charlie di comprendere perché l'uomo che gli ha dato la vita, dopo pochi mesi se n'è andato, abbandonando lui e sua madre. Con l'arrivo di Benzene, però, giunge anche il fardello della responsabilità: Charlie deve nutrirla, accudirla, insegnarle a volare, prepararla alla vita adulta. Seguono le gioie dell'attaccamento: affetto, protezione, fiducia. Ma anche la paura di non farcela, di non essere all'altezza. Non è forse questo il percorso di un genitore, di un padre quando un figlio viene al mondo? Ma se la paura dovesse prevalere sulla gioia? Sull'affetto? E se, oltre alla paura, ci fosse dell'altro? Una fragilità psichica: per un figlio - Charlie - ereditata, e per un padre - Heathcote - provocata? Benzene è un innesco, è la scintilla che dà inizio a un'esperienza fondamentale di trasformazione, di tentativo di comprensione, di accettazione. Perché entrambi, uomo e animale, imparino a prendersi cura di sé, a volare. Ad affrontare e accettare il distacco che li renderà pienamente indipendenti e completi. -
VVV. Vestire Viaggiare Vivere
«Massimo ha sempre avuto una capacità straordinaria di decidere, in un attimo, quale sia la cosa giusta da fare. Mi ha sempre attirato questa sua sicurezza, che si trattasse di stoffe, di colori, di vetrine, di immagini per le copertine dei libri che facevamo insieme soprattutto per divertirci e che finivano nelle tasche delle sue giacche come fossero la pentola d'oro alla fine dell'arcobaleno; girando insieme per mercatini individua ben prima di me il capo vintage utile perché, un pezzo bello del passato, mi ha sempre detto, ""altro non è che la staffetta che ci porta nel futuro"""", e così mi ripete come un mantra, da quando ci siamo trovati, che il suo unico sogno è """"vestire tutti"""" e che dunque ha come massima aspirazione l'essere pop, come una rockstar. Come Bob Dylan. Questo libro, summa del """"Piombo pensiero"""", che ho avuto la fortuna di leggere in anteprima, è anche un modo per replicare ciò che da tempo facciamo in libertà, e cioè mescolare i nostri mestieri per non dimenticare mai che ci siamo utili a vicenda.» (Dall'introduzione di Marco Mottolese) Non solo artefice di uno stile iconico e già cult, Massimo Piombo è anche testimone di un modo di vedere le cose, di riflettere sul presente con instancabile curiosità e salutare senso critico. Da tempo, lettori affezionati seguono i suoi Tagli di Piombo; ora, raccolti in una veste nuova, rimescolati e arricchiti di contenuti e immagini, i suoi editoriali sembrano suggerire una lettura inedita, quasi profetica e dirompente della realtà che viviamo. Tra passione per la moda, curiosità per l'attualità e vocazione al viaggio: un libro inconfondibile firmato Massimo Piombo. Postfazione di Vittorio Sgarbi."" -
Operazione fuori dagli schemi
Nell'ottobre del 2005, arriva sulla scrivania del Memuneh, il direttore del Mossad, un rapporto inaspettato. A inoltrarlo sono gli agenti infiltrati in Siria e quello che contiene lascia il servizio di intelligence israeliano senza parole: il governo di Damasco, con la collaborazione di esperti nord- coreani, sta costruendo un reattore nucleare per scopi militari nel sito sperduto di Al-Kibar. Le informazioni sono dettagliate, l'allerta è altissima, ma prima di agire, prima di prendere qualsivoglia decisione, il Primo ministro israeliano ha bisogno di prove schiaccianti, la cosiddetta ""pistola fumante"""". È così che scatta l'operazione Fuori dagli schemi: un piano perfettamente congegnato, rischiosissimo e non convenzionale, grazie al quale le spie del Mossad proveranno a sventare quella che sembra a tutti gli effetti una delle più grandi minacce di sempre allo Stato ebraico. Prefazione di Carlo Nordio."" -
Se muoio prima di svegliarmi
Da quando Alex è caduto da diciotto metri di altezza durante una arrampicata nella Gola di Avon, tutti credono che sia in coma e che difficilmente si sveglierà mai. Nessuno sa che è cosciente. Mentre la sua famiglia discute se interrompere le cure, e i suoi amici parlano di come la sua ragazza Bea debba andare avanti e rifarsi una vita, lui può solo ascoltare. Paralizzato e incapace di comunicare con chi gli sta intorno, Alex è tormentato dal senso di impotenza. Tanto più che comincia presto a sospettare che l'incidente che gli ha rovinato la vita non sia stato davvero un incidente. Del resto, più ci pensa e meno gli è chiaro come sia potuto scivolare, da scalatore esperto qual è. Ancora peggio, si rende conto che il responsabile è ancora a piede libero e che lui non è l'unico a essere in pericolo. Mentre ripercorre una serie di indizi del suo passato, Alex deve usare i sensi che gli sono rimasti per risolvere il mistero di chi ha cercato di ucciderlo, e cercare di proteggere coloro che ama, prima che decidano di lasciarlo andare una volta per tutte. -
In quieta anima felice
"Un canzoniere umile e a tratti silenzioso, composto in uno stato di felice e ritrovata solitudine; una solitudine quasi tutta meridionale, e perciò piena di luce, di forti contrasti - naturali ed emotivi - e soprattutto di vibrante memoria; una manciata di versi ispirati e motivati dalla disarmante bellezza del poco, dalla commozione e dal vivo stupore di fronte a un campo di ulivi, secolari, e prodigiosi, come sa essere la vita."""" Con queste parole l'autore descrive la sua prima raccolta lirica, un'opera che davvero raccoglie in sé - tra echi, citazioni esplicite e implicite, rimandi, suggestioni - un universo poetico che si vuole ampio, poroso, dilatato. Dalle atmosfere sospese di Luigi Ghirri alla poesia distillata di Eugenio Montale e Virginia Woolf, dai colori arsi di Vincent Van Gogh alla musica eterea di Claude Debussy: in queste poesie dal sapore antico, intimo, si registra una vicinanza - non scontata, faticosa, ma anche gioiosa - alla vita, alle piccole cose, e al dolore di ciascuno di noi." -
Il pensiero presente. Omaggio a Giulio Giorello
"Ho avuto una doppia fortuna. La prima: dei genitori che mi hanno spinto a pensare in modo autonomo e indipendente, lasciandomi la libertà delle letture più diverse, dagli albi a fumetti ai romanzi di avventure, e poi ai classici antichi e moderni, senza aver paura di quelli considerati (all'epoca) scandalosi, dall'Asino d'oro di Apuleio a Santuario di William Faulkner, a Lolita di Vladimir Nabokov o all'Ulisse di James Joyce. La seconda fortuna: un incontro già sui banchi del liceo Berchet con Ludovico Geymonat, diventato frequentazione assidua nelle aule della Statale. Filosofo e matematico insieme, ma anche antifascista militante e comandante partigiano, Geymonat aveva fatto rivivere a Milano discipline come logica, filosofia della scienza e storia della scienza, intese non come meri agglomerati di nozioni, ma come forme in cui si era storicamente dispiegato l'uso critico della ragione. Contestare e creare: questo dovete fare 'voi giovani', ci diceva allora."""" (Giulio Giorello) La straordinaria avventura del pensiero di Giulio Giorello, raccontata dalle voci e dalle testimonianze di chi lo ha incontrato e ne ha condiviso le appassionate esplorazioni tra filosofia, scienza e impegno civile." -
Partigianìn. Non è una vera favola, ma una favola vera
Partigianìn, questo il soprannome che gli è stato affibbiato, un giorno, ha scelto di percorrere, a ritroso, le orme di suo padre, un partigiano vero, da poco scomparso. Ha imbracciato il fucile - scarico - e il fazzoletto rosso e si è addentrato nel bosco, convinto di sapere qualcosa e desideroso di imparare ancora. Nel bosco, però, ad aspettarlo troverà una moltitudine di creature fiabesche: da spettatori non così silenziosi degli orrori della guerra, insistono per raccontare anche il loro vissuto, quel che anche loro hanno perso, quel che anche loro hanno visto. Si ricostruisce così una storia che non assomiglia a quella spiegata nei libri, ma comprende molte più cose: l'amore, la speranza, l'amicizia, la gratitudine, il sacrificio, il rispetto, la nostalgia, il rammarico, la dedizione, l'onestà, il dolore, la perdita. Fatti minimi che, messi l'uno accanto all'altro, compongono un mosaico di umanità varia: storia dopo storia, racconto dopo racconto, Partigianìn scopre un campionario dei comportamenti umani, delle scelte fatte dai singoli e dagli schieramenti, dei sentimenti e delle perdite che ogni guerra comporta, e impara che le cose sono spesso difficili e complesse, ma che vale sempre la pena fare domande e aspettarsi delle risposte. Con l'andamento lirico e delicato di una fiaba, questo libro maneggia il tema scottante e drammatico della guerra con le armi spuntate della fantasia e dell'immaginazione. Un viaggio nel tempo e nella storia, alla scoperta di quello che le guerre fanno agli ultimi, ai più piccoli, ai dimenticati. E soprattutto insegna a coltivare la memoria, affinché non sia tutto vano. -
L' ospedale pediatrico: una comunità accogliente
Al centro del modello pediatrico della cura non c'è soltanto l'aspetto tecnico, medico, della salute, ma anche il tema della umanizzazione e dell'accoglienza. Quest'ultima si articola in molti e vari modi e comprende diverse attività: dal gioco all'insegnamento erogato in ospedale, dalla musica alla spiritualità, dal rapporto con la natura e l'orto alla pet therapy, dall'arte alla clown terapia. Soprattutto indica un atteggiamento di attenzione, di cura e di rispetto delle esigenze e dei bisogni dei pazienti più vulnerabili e delle loro famiglie, sia durante il ricovero che nelle delicate fasi del prima e dopo. Anche l'attenzione agli operatori, alle condizioni di lavoro, alla facilitazione nei rapporti umani e sociali che l'ospedale richiede sono aspetti fondamentali e imprescindibili. Questa attenzione si riflette sulla governance, per quel che riguarda l'organizzazione delle attività, e sinergicamente sulla progettazione degli spazi, nei loro aspetti funzionali, ambientali, estetici. Questo volume, frutto di un dialogo tra operatori sanitari, sociali e architetti, raccoglie modelli di pratiche ospedaliere pediatriche italiane con lo scopo di contribuire a migliorare l'offerta di servizi e di fornire utili elementi di riflessione che possono interessare medici, assistenti, tecnici della programmazione, della gestione e della progettazione e tutti coloro che a diverso titolo sono coinvolti in politiche sociosanitarie destinate ai minori. E testimonia anche quanto siano attuali, complessi e fondamentali questi modelli di cura. -
I libri si sentono soli
"I libri vivono una vita propria che si incrocia con la nostra. Se li lasci abbandonati sugli scaffali per troppo tempo si intristiscono. Non basta comprarli e leggerli. Vanno vissuti, curati, consumati, soprattutto quelli che ti sono piaciuti di più o che ti hanno colpito, emozionato, magari turbato. Devi continuare a viverli anche dopo che hai finito di leggerli. I libri si sentono soli Luigi, come noi"""". Le parole di un padre al figlio passano il testimone di una biblioteca di famiglia e di tutte le storie che quei libri, raccolti per tre generazioni, hanno l'impazienza di raccontare. Luigi Contu le insegue con l'intuito del cronista e la grazia dello scrittore, in un'indagine che parte da un appunto perduto per dare vita a un appassionante viaggio che attraverso i libri conduce nella storia di una famiglia, intrecciata con le vicende italiane, dai primi del Novecento ad oggi. Tra epiche imprese di banditi sardi, pagine di diari in trincea, testi futuristi e una poesia ritrovata di Ungaretti, """"I libri si sentono soli"""" è un romanzo di avventure letterarie, per chi ama i libri e i segreti che nascondono." -
Le lacrime dei pesci non si vedono
Vittorio, voce narrante e protagonista, rievoca la sua vita e il suo passato da pescatore, a partire dal giorno in cui, nel paese dov'è nato, un misterioso fenomeno ""avrebbe posto fine alla notte"""". Ciò che al momento appare come un ammaliante sortilegio, ben presto si rivelerà in tutta la sua reale crudezza: è il 1949, l'inizio, per quei luoghi, di un'era industriale che in breve avrebbe mutato la vita di una comunità da secoli dedita alla pesca, all'agricoltura e al sale. Vittorio tenta di resistere alla metamorfosi del suo piccolo universo, intuendo che il benessere economico di quei primi anni avrebbe un giorno lasciato il posto a un ambiente sempre più contaminato e a un sempre più alto numero di vittime. Un'immensa distesa di pesci agonizzanti, a ricoprire l'intera baia e dovuta allo sversamento di sostanze tossiche, per il giovane pescatore sarà l'innesco per intraprendere un picaresco viaggio, alla ricerca dello """"straniero"""" che ritiene responsabile di quel disastro ecologico. Fra finzione e realtà, """"Le lacrime dei pesci non si vedono"""" è un romanzo avventuroso, una storia familiare ricca di colpi di scena e di rimandi al mito e alla storia. Vicende immaginarie, che rinviano a fatti veri dell'intera storia siciliana, quale nodo centrale per comprendere scelte politiche che hanno determinato il percorso spesso drammatico dell'isola, come dell'intera nazione."" -
Battiato. Cafè Table Musik
"Franco Battiato ha attraversato molti luoghi differenti lungo l'arco del suo percorso musicale, durato oltre quarant'anni. Tuttavia, all'interno di questo ampio cammino, la produzione che va dalla fine del 1974 a tutto il 1978 rimane ancora oggi troppo poco conosciuta. Durante gli ultimi venti anni ho sollecitato più volte lo stesso Battiato e alcuni dei musicisti che avevano partecipato alla realizzazione di questi album in modo da poter ritrovare qualcosa di scritto, ma senza risultati: nessuno ricordava che fine avessero fatto i materiali originali. Nel 2021, il ritrovamento di alcune partiture ha gettato una luce diversa sullo sviluppo autorale di Battiato, che abbandona il suo amato sintetizzatore con cui ha realizzato i primi dischi da solista per esplorare a fondo l'universo sonoro degli strumenti acustici: il pianoforte, la voce e il violino. Questo libro vuole gettare uno sguardo dettagliato sulla produzione sperimentale di un compositore che si è sempre rifiutato di utilizzare il proprio talento in maniera prevedibile, evitando di dare importanza alle aspettative sia dei critici che del pubblico. Anche quando il successo lo aveva raggiunto, egli ha sempre proposto a chi lo seguiva delle scelte controcorrente. Nessuno sapeva mai cosa aspettarsi da lui e questo era indubbiamente uno dei suoi punti di forza."""" Dall'introduzione di Carlo Boccadoro Un saggio che ci accompagna, con competenza e acume, alla scoperta di un Battiato inedito e ancora poco conosciuto, nel quale riscontriamo però tutti quei tratti di estro, lungimiranza e genialità che abbiamo imparato ad amare nelle sue canzoni." -
Il distruttore di sogni
S. è uno scrittore di successo e il suo romanzo più importante, Il distruttore di sogni, sta per diventare un film firmato da un celebre e rinomato regista. Benché S. sia stato coinvolto nella stesura della sceneggiatura, tuttavia si mostra distaccato, quasi disinteressato alla trasposizione del suo romanzo, perché la sua mente torna sempre al ricordo di Giulia, la donna che sei mesi prima, dopo due anni di relazione, lo ha abbandonato. Trascorrono i giorni e il ricordo di Giulia, costante, ossessivo, porta S. a ripercorrere ogni momento della loro storia: quando l'aveva incontrata casualmente la prima volta, quando lei gli aveva chiesto di parlarle del romanzo le aveva rivelato la prima verità inconfessabile, chi c'era dietro la protagonista del famoso romanzo. Una mattina, all'improvviso, Giulia rientra nella vita di S. che, felice come non mai, vorrebbe sapere dove sia stata in quei mesi, ma la donna rimane vaga. In realtà, la Giulia che torna da S. è mossa da desideri contrastanti, cerca di metterlo alla prova, di sondarne l'animo, di smascherarne le menzogne, nel tentativo disperato di ricomporre, anche lei, i pezzi di una storia che in qualche modo sembra appartenerle. Durante un viaggio in Francia, che dovrebbe servire a Giulia per superare un trauma infantile, una verità che S. non può neppure immaginare investe la coppia come un terremoto, portando con sé il furore della vendetta e tutto il peso del passato. Un romanzo intenso, radicale, coinvolgente, che narra la tragedia di un uomo che si scopre metaforicamente cieco malgrado tutta la sua intelligenza, incapace di interpretare la realtà di cui è egli stesso protagonista e vittima del suo narcisismo; e la lotta disperata di una donna contro se stessa, in difesa di una identità negata, derubata, messa in crisi. Ma anche un libro sul potere della letteratura: capace di cambiare le carte e di riscrivere la storia, assegnando a ciascuno la parte che gli spetta, restituendo la voce a chi l'aveva perduta. -
L' arte dell'esperienza
L'arte dell'esperienza è una riflessione necessaria sulla funzione pubblica dell'attore, ossia sull'importanza della rappresentazione dell'esperienza umana. È un libretto d'istruzioni che spiega in modo semplice e diretto i meccanismi intimi e filosofici che legano interprete, personaggio e spettatore. Rappresentare l'esperienza umana tramite la recitazione non è utile solo per divertirci o appassionarci con quello che vediamo su un palco in teatro, o su uno schermo, non è d'interesse collettivo solo come specchio emotivo e identitario, cosa che d'altra parte, già di per sé, sarebbe sufficiente. L'esperienza della recitazione può essere anche un potentissimo strumento didattico e pedagogico. Recitare aiuta ad acquisire competenze emotive fondamentali. Gli attori sono operai delle emozioni; i loro strumenti, i loro mattoni, sono i sentimenti umani e l'alfabetizzazione emotiva - imparare a conoscere, riconoscere e gestire le nostre emozioni e quelle altrui - è il primo passo per recitare bene, ma anche per risolvere gravi urgenze sociali come bullismo, discriminazioni, violenza di genere e razzismo. -
Pensa solo al salto. Un libro per ragazze
La vita delle donne scorre attraverso tappe decisive e momenti di svolta. Ma l'appuntamento più emblematico con il destino si concretizza in un metaforico salto in avanti: un cambiamento necessario a rivoluzionare se stesse. Protagoniste di questo libro sono ""ragazze"""" antesignane e fondatrici, libere e audaci, che nel corso della loro vita - e nei secoli - hanno saputo dare esempi fondamentali di realizzazione di sé e delle proprie aspirazioni. Donne del mondo dell'arte e della letteratura, come Virginia Woolf, Gertrude Stein, Lady Mary Wortley Montagu, Grazia Deledda, Christine de Pizan, Jane Austen, Alba Gian Ferrari e Mary de Rachewiltz, che si sono misurate con il loro tempo, i pregiudizi sociali, le ambizioni personali, i progressi della scienza, la vocazione letteraria o artistica, la relazione con gli altri. Ma hanno dovuto fare i conti soprattutto con se stesse e con il loro """"giardino segreto"""", custode esclusivo di sentimenti, pulsioni, vittorie e sconfitte. Eletta Flocchini ci conduce in un viaggio che attraversa le vite di alcune grandi protagoniste della storia, un percorso avvincente come un romanzo, costellato di nuovi inizi e imprese eroiche femminili, che trovano realizzazione e compiutezza in una precisa dimensione, lontano dai clamori, a contatto con la natura e con la vera essenza di sé.""