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Sul fronte del porto
Vigilia della seconda guerra mondiale. Fronte del porto di Genova. Un bambino ha la capacità di vedere le ombre animarsi in forma di creature diverse. Le ombre gli rivelano le caratteristiche nascoste delle persone, delle situazioni e dei luoghi che incontra. Il suo temperamento ribelle lo porta a frequentare le banchine del porto più della scuola. Suoi unici amici sono un ex-soldato cieco, un giovane rivoluzionario che scarica le stive delle navi e un'ombra, che forse il padre perduto ha lasciato a proteggerlo. Le sue visioni lo portano a scoprire il talento speciale con cui riuscirà ad aiutare gli altri, superando rabbia e isolamento. Ma nel frattempo deve affrontare la repressione fascista e il subdolo potere dell'istituzione manicomiale da cui intende salvare una persona amata. Il suo appuntamento con il destino si compirà nel nostro tempo a distanza di molti anni. Questa è la fantastica storia di una vita e di una vittoria. -
In cima al mare. 12 autori all'arrembaggio
Dodici aspiranti scrittori si trovano improvvisamente prigionieri della neve in uno chalet in montagna. Non funzionano più né i telefoni né i televisori. Le strade sono ovviamente impraticabili. C'è il rischio di restare isolati per vari giorni. Cosa fare allora? Come scongiurare il pericolo della noia, ma soprattutto come esorcizzare la paura? Al docente del corso di scrittura che li accompagna viene l'idea di rifare ciò che già fece Boccaccio nel '300. Chiede allora ai dodici aspiranti scrittori di scrivere un racconto. L'argomento, proprio per sconfiggere la paura della neve sarà... il mare. Ecco come è nato questo ""In cima al mare"""", piccolo Decamerone moderno scritto a più mani in un weekend invernale."" -
Una famiglia perfetta
È difficile, quasi impossibile, scrivere a più mani. Ci vuole molta applicazione, tantissima pazienza, una buona dose di modestia e neanche un briciolo di permalosità. Scrivere a più mani vuol dire soprattutto conoscere i concetti di amicizia e fiducia, doti rare nel turbolento mondo della scrittura. Ai ""Corsari di Melzo"""" (così chiamati per aver seguito un corso di scrittura creativa presso la biblioteca del comune milanese) il compito di scrivere a più mani è riuscito. """"La famiglia perfetta"""" è il loro primo romanzo."" -
Vintage. Vol. 1
Il volume è una finestra aperta sul passato e sugli oggetti che hanno fatto la storia del costume sociale e del design, illuminando il periodo storico-artistico di maggior fermento creativo, dal secondo dopoguerra alla fine degli anni '80. In vetrina oggetti straordinari con le loro affascinanti storie, da ricercare, acquistare, restaurare. Alla scoperta di un mondo inesplorato, nel quale affondano le radici le cose più belle mai progettate, realizzate e commercializzate in tutto il mondo. Suddiviso in 16 capitoli, il volume rappresenta una guida completa e autorevole, redatta con il contributo dei più grandi esperti nei vari settori merceologici trattati. Annotazioni particolari sono riservate ai prezzi di mercato, ai restauratori, ai luoghi dove si possono comprare gli oggetti vintage in Italia e nelle più grandi città europee. Destinato agli appassionati ed agli operatori commerciali in egual misura, trattando argomenti che mai nessun editore ha pubblicato fino ad ora. -
L' antico sentiero di consapevolezza delle dee e delle sacerdotesse dell'amore
Per poter ritrovare il flusso della vitalità e dell’energia sessuale nei nostri corpi e aprire i nostri cuori con gratitudine e amore, dobbiamo re‐imparare e, forse per la prima volta, scoprire la fonte sacra che è dentro di noi. Questo ci permetterà di divenire consapevoli dei nostri schemi e destrutturarli per guarire. Dobbiamo essere coraggiose e coraggiosi e guardare in profondità nello Specchio della Dea dell’Amore per vedere lo splendore del Sacro Femminile. Comprendere come amare i nostri corpi, vivere in sani cerchi di sorellanza, danzare con il Maschile evoluto e costruire insieme una società della partnership. La Dea illumina le vie in cui possiamo iniziarci e vivere il Sentiero dell’Amore creativo.rnTraduzione di Federica Carmana. -
L' origine della teoria dei numeri e la sua saggezza
I numeri, come le lettere, hanno un'origine spirituale e in passato furono riconosciuti come concrete vibrazioni dello Spirito con le quali i sacerdoti celebravano i loro rituali magici.rnTutta la creazione si basa su delle combinazioni di numeri ed ogni combinazione ha il suo specifico valore, la sua vibrazione, il suo simbolo e il suo preciso scopo. -
Italiani agli Stati Uniti. Emigrati e coloni
"I nuovi immigrati erano come olio aggiunto alla lampada: tenevano vive e deste quelle costumanze della patria che dànno tanto nell'occhio, direi quasi sui nervi, agli americani... (Gli italiani ora) Vestono, mangiano all'americana, si appassionano agli sports più popolari. Le taberne dei banchisti - droghieri, barbieri, fruttivendoli e banchieri ad un tempo - hanno ceduto il passo a banche, talvolta di ancor dubbia solidità economica ma, con marmi, ottoni, casseforti mastodontiche, grooms in livrea, safes nei sotterranei e con davanti alla porta, strumento di reclame anch'esso, l'automobile del direttore."""" (T. C. Giannini)" -
Rotta su Cuba. Le esplorazioni e gli italiani sull'isola dal XV al XVIII secolo
"L'Avana è una picciola città, di mezza lega di circuito, posta in un piano, in altezza di 23 gr. e 20 m. La sua figura è quasi rotonda, cinta di basse e picciole mura, verso terra; e difesa altronde dal canale. Farà circa 4 mila anime fra spagnuoli, mulati, e neri, che abitano la maggior parte in case basse. Le donne sono bellissime, e gli uomini di buon'ingegno. Vi regge giustizia un governadore, con titolo di capitan generale dell'isola, colla consulta d'un assessore, chiamato tenente, deputatovi anche dal Consiglio d'Indias"""". (G. F. Gemelli Careri, 1697)." -
Italiani in Scozia e a Londra. Gelatieri, girovaghi e ambulanti
"L'industria dei gelati in Scozia si può dire una creazione italiana, ed è ancora quasi affatto una privativa degli italiani, rimanendo fuori dell'orbita delle industrie locali. Ma la gelosia, chiamiamola così, viene dalla parte del clero, il che può sembrare a prima vista inesplicabile. Il clero scozzese non ha in generale redditi ecclesiastici stabili; il mantenimento del culto e di chi lo esercita dipende dalla contribuzione dei devoti. Ora è naturale che il penny, che si converte in dolciumi o gelati non va a cadere nel vassoio delle elemosine. I ragazzi sentono una più forte attrattiva per i primi che per la seconda: quindi il penny che i genitori hanno dato loro per lo scopo religioso, prende per l'altra destinazione."""" (C. Sardi) """"Il quartiere di Holborn (Londra), dove, da tempi remoti, vive pigiata in luride catapecchie la quasi totalità dei girovaghi italiani, ebbe per molti anni e conserva ancora in qualche sua parte non raggiunta dal piccone risanatore, l'aspetto, e, purtroppo, il carattere di un vero covo di malviventi."""" (G. Prato)" -
Alla conquista del Brasile. 1893, sulla rotta degli emigranti
"Fuori delle stazioni, restaurants improvvisati portanti nomi italiani, spropositati, ma pieni di buone intenzioni. Accomodate dietro a piccoli banchi, contadine dal tipo veneto e ragazzi dietro assolutamente nostri, vendevano aranci e limoni, gridando la merce, come nelle sagre di campagna, senza curarsi di usare, almeno per pudore, un tantino di brasiliano per quanto contraffatto. L'illusione diventava allora completa. Fra i passeggeri, il tipo più comune, che scendeva, montava, spariva, si rinnovava, chiacchierava, o dormiva, era quello del fazendero. Cappello di feltro basso, giacca larga, panciotto con tanto di catena d'oro, calzone chiaro e un grande ombrello fra le mani; faccia rossa un po' abbrustolita dal sole, e barba grigia, quasi bianca, in contrasto col vigore ancora giovanile dell'organismo. Spedire caffè, ricevere lavoratori, contrattare, fare qualche acquisto, e spingersi a Rio o a San Paolo per lasciare nelle case da gioco le larghe banconote da 200.000 reis, ecco le cause di quell'andirivieni quotidiano lungo la linea, che segna l'arteria principale del movimento brasiliano.""""" -
Italiani nelle Americhe. Discorsi sull'emigrazione
"Strano ma vero: nell'immensità dell'Oceano, là dove lo spazio è illimitato e infinito l'orizzonte, i poveri emigranti sono costretti a starsene rinserrati fra gli assi delle stive, pigiati nei corridoi come le acciughe in un barile!"""" (V. Grossi)" -
L' altro ItaloAmericano. La straordinaria storia di Vincenzo James Capone. Two-Gun, il fratello di Al Capone
Mentre a Chicago prende vita e si estende il mito malavitoso di Al e dei suoi fratelli; più a ovest, nel Nebraska, Vincenzo alimenta il suo personale mito. Quello di Two-Gun Hart, il coraggioso, indomito e a volte brutale agente del proibizionismo, sceriffo di Homer e poi agente del Bureau of Indian Affairs nelle riserve dei nativi americani. Al Capone, Vincenzo Capone: schizofrenia del popolo italiano all'ennesima potenza, esplosa nel crogiolo ribollente d'immigrati che è stata Brooklyn all'inizio del Novecento. -
La colonia italiana in New York 1908
"Dei cinquecento sessantamila cittadini italiani residenti a New York, otto decime parti vivono accatastati in tre grandi quartieri, due dei quali sono forse i più immondi della metropoli. Non costituiscono una colonia, ma la più disorganizzata agglomerazione di gente piovuta dai nostri monti o dalle pianure in una città che li subisce, ma non può apprezzarli. ...Ho trovato uomini in ottima posizione sociale ed economica, commercianti, industriali, professionisti, e perfino letterati! Ma che cos'è il numero di costoro in confronto della massa enorme di gente che lavora alla giornata ... Presso a quei quartieri si agita e bolle l'immensa caldaia della metropoli, intorno a cui gli appetiti si acuiscono, la lotta per l'esistenza inacerbisce il cuore e il dollaro regna sovrano""""." -
Henriette de Clèves. Il cigno francese dei Gonzaga
Il matrimonio tra Henriette de Clèves e Ludovico Gonzaga dà vita a una delle corti più fastose e raffinate del tardo Rinascimento. Felice sintesi tra il frutto più maturo dell'umanesimo italiano e lo spirito francese, è un lampo dorato attraverso i bagliori funesti delle lotte di religione, che negli stessi anni, tra intrighi di palazzo, amori scandalosi e passioni che non risparmiano il nome dei Clèves, insanguinano uno dei periodi più tragici della storia francese. E insieme, l'inizio di quella dinastia Gonzaga-Nevers destinata al governo del ducato di Mantova nel secolo successivo. -
Colosimo's café
Una corsa sfrenata attraverso l'America dei gangster. Il jazz, il proibizionismo, l'emigrazione. Un romanzo intenso. L'epopea del Colosimo's a Chicago e dell'Harvard Inn a New York, mete di tutti i gaudenti dell'epoca. Potere, amore, omicidio, dollari. I tumultuosi anni Dieci, i feroci anni ruggenti e gli spietati Trenta, fino alla resa dei conti nella Sicilia dell'immediato dopoguerra. Una narrazione calata nella puntuale ricostruzione storica che rende tutto il sapore di un'epoca. -
Nicolò
Un romanzo feroce, che spazza via d'un colpo la polvere retorica di certa narrazione sugli emigranti del Sud Italia. Rimane la lucida superficie della condizione umana di intere generazioni andate alla deriva per il mondo, e non più in grado di comprendere razionalmente la brutale realtà nella quale si dibatte la loro terra d'origine. La Francia, Sydney e il ritorno delirante in un mondo abissalmente arcaico e ormai incomprensibile. -
Espansione volumetrica del complesso osteo-muco-gengivale
Negli ultimi anni abbiamo osservato un numero sempre più crescente di nuovi materiali proposti come sostituti dell'osso umano senza poi dei follow-up clinici utili nel valutare l'efficacia nel tempo. La letteratura scientifica si prodiga nel descrivere l'utilizzo di questi biomateriali, perdendo di vista le potenzialità rigenerative dell'osso umano. Lo scopo di questo libro è quello di illustrare le caratteristiche rigenerative e riparative del tessuto osseo umano, cercando di sfruttarle nelle varie tecniche chirurgiche soprattutto nell'espansione volumetrica del complesso osteo-mucogengivale. -
Belfine. Dialoghi da una città
Si tratta di un romanzo vicino alla fantapolitica, prossimo alle distopie di chi osserva criticamente gli sviluppi di una società liquida, globalizzata e apparentemente pacificata. Testo complesso, lirico e inesauribile, presenta personaggi che si perdono e si ritrovano in continuazione dentro una città circolare, in cui ogni movimento pare non condurre da nessuna parte. È un testo-simbolo dello spaesamento, dello sradicamento e del ""troppo pieno"""" di informazioni, mali che affliggono la nostra società."" -
Il variopinto mondo di Iaia. Il colore dell'avventura
Il mondo di Iaia è pieno di colori, i suoi vestiti e il suo monopattino ne sono la prova! Nel suo paese però è l'unica... Con la sua allegria contagiosa e la sua faccia tosta, partirà alla ricerca di un posto dove non esiste la parola ""diverso"""". Età di lettura: da 7 anni."" -
Il musicastorie. Un non-libro da ascoltare per creare
Ascolta la musica, scegli i personaggi e scatena la fantasia, nella tua storia può accadere tutto ciò che vuoi! Come? All'interno del libro trovi dei brani musicali (che puoi scaricare tramite QRcode) e delle schede di ambientazione (con personaggi, luoghi, aiutanti) corredate di domande per aiutarti nel creare la tua favola. Al fondo troverai delle schede vuote da riempire con il disegno della tua storia! Età di lettura: da 7 anni.