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Democrazia una montagna da difendere
Età di lettura: da 8 anni. -
Marmellate storie di vita da conservare
L'idea di un concorso come Marmellate nasce da un'esigenza molto precisa: salvare delle storie. Abbiamo voluto raccogliere quei racconti antichi, veri o di fantasia, che abbiamo sentito mille volte dai nostri nonni, dai nostri genitori o dai nostri amici, e farne qualcosa di buono, qualcosa che si conservasse a lungo. Sono storie avventurose, d'amore, di guerra, o di vita quotidiana, storie, insomma, che andavano tratte in salvo dall'oblio. Questo è il risultato che abbiamo ottenuto: una raccolta di racconti che ci auguriamo essere la prima di una lunga serie. Ogni pagina è un pezzo di memoria da custodire, un diario di tempi che si allontanano, ma che ci diranno sempre qualcosa su di noi e sul nostro presente. -
Appunti di vita
Tre vite che si incontrano, tre storie commoventi, ironiche e straordinarie che trovano il loro punto di riferimento nell’autrice, ancora una volta, grande e sopraffina osservatrice del mondo che ci circonda. Sono appunti, suggestioni, pagine di diario e testimonianze, un libro scritto per raccontare, senza mai scadere nell’autocommiserazione, la quotidianità di chi non vede, e per insegnarci una verità che, invece, riguarda tutti: da soli non possiamo andare da nessuna parte. -
Storia di un compagno dimenticato
Storia di un compagno dimenticato è l'intimo dialogo di un uomo con se stesso: il bilancio di una vita avventurosa, quella di Luigi durante il ventennio fascista, raccolto dalla nipote, allora solo una bambina. Il racconto del nonno è per la piccola Rita un momento di raccoglimento sul senso della vita e sulla ricerca della felicità, sul valore della libertà e della lotta per ottenerla. Sintetico e lineare si presta a una lettura veloce, ma capace di stimolare cuori curiosi. -
Legends e storie di confine
Da dove vengono le chimere? Che cos'è il kraken? E perché ci sono persone che giurano di aver visto vagare per la propria città un uomo senza testa? Di leggende è pieno il mondo, e sono in molti a conoscerle e a tramandarle, anche se in pochi sanno davvero da dove arrivino. Preparatevi a un viaggio al limite del nostro ""strano mondo"""", ai confini di un reale mai troppo definito: Legends svelerà miti lontani e locali, con una sezione dedicata all'alessandrino e a territori più suggestivi di basso Piemonte e Liguria. Tra le sue pagine scoprirete le origini delle favole e delle creature più stravaganti e spaventose, e arriverete a domandarvi, alla fine, quanto di vero ci sia in quelle che avete sempre e solo considerato delle storie della buonanotte."" -
La mia strada in camper. Direzione Capo Nord
La vita di Giulia somiglia molto a una vita perfetta: ha un marito che la ama, una figlia modello, un buon lavoro e la passione dei viaggi con il suo fidato camper, Baloo. Non c'è nulla che non va, fino a quando la malattia irrompe a scombinare la sua quotidianità e la costringe a cambiare prospettiva. Un terremoto che le fa capire di non poter più perdere tempo: organizza un itinerario che la porterà fino a Capo Nord e decide di partire per un lungo viaggio per rinascere e ritrovarsi. Insieme a Baloo e all'inseparabile Lucia comincerà un'avventura che è prima di tutto un invito ad amare se stessi fino a essere straordinariamente felici. ""La mia strada in camper"""" vi commuoverà e vi farà ridere, con la forza della vita vera e la delicatezza dei grandi romanzi."" -
Il mio mondo
Una vita appassionante e una passione durata una vita: il Mio Mondo è il racconto del calcio di Francesco, un calcio buono e genuino, fatto di grande sacrificio, ma anche di tante soddisfazioni. Nella sua autobiografia, sensibile e divertente, c'è tutto, dai campetti dell'oratorio agli stadi più famosi, da una madre disperata per la monelleria del figlio ai legami profondi stretti lungo un'intera esistenza. Sono tanti gli aneddoti che si susseguono in queste pagine, ma il filo rosso che li collega è il grande amore che Francesco mette in tutto ciò che fa e che racconta: con il suo esordio letterario, Teti scrive una dichiarazione d'amore, alla sua famiglia, al suo sport e alla vita. -
Il biennio rosso in Ungheria 1918-1919. I 133 giorni della repubblica dei Consigli
Dalla fine di marzo ai primi di agosto del 1919 in Ungheria operò una dittatura proletaria che avrebbe potuto estendere all’Occidente la rivoluzione che aveva portato al potere i bolscevichi nell’ex impero zarista. I due fenomeni erano strettamente collegati. L’andamento della prima guerra mondiale e quello della rivoluzione russa fecero sì che la reazione delle masse alla sconfitta dell’impero asburgico e all’incapacità delle classi dominanti ungheresi di gestire le ripercussioni della débâcle fornisse concretezza alle possibilità di sopravvivenza della nazione e sottraesse a una prospettiva generica lo spirito internazionalista dei proletari. Ciò mentre i vecchi «poteri forti» si ritraevano impauriti di fronte alle pretese delle potenze vincitrici della guerra, soprattutto della Francia, che voleva smembrare il paese per imporre il suo controllo sull’area danubiana e rafforzare il cordone sanitario contro il bolscevismo. Questi «poteri forti»lasciarono sole le formazioni politiche che avevano dato vita nell’ottobre 1918 all’esperimento repubblicano noto come «rivoluzione dei crisantemi» e concepito appositamente per salvarli, mentre la protesta sociale cresceva e si rafforzava ogni giorno di più. I socialdemocratici, già puntello essenziale dell’esperienza legata al nome del conte Károlyi, svoltarono allora «a sinistra» e si rivolsero ai rivoluzionari guidati da Béla Kun, da poco raccolti in un’organizzazione indipendente. Incautamente il partito comunista accettò l’offerta dei socialdemocratici negli ultimi giorni del marzo 1919 e realizzò un’unificazione dei due partiti operai, nell’illusione che di punto in bianco i riformisti avessero abbandonato il loro ruolo contrario agli interessi dei lavoratori... -
La chiesa di Santa Caterina dei Cavalieri di San Lazzaro nel contesto storico del Belìce
Il libro affronta il ruolo dei Cavalieri di San Lazzaro nel contesto storico del Belìce, trattando anche della loro chiesa di Santa Caterina, oggi non più esistente. -
Quella bicicletta rossa
Romanzo nel quale confluiscono i semplici avvenimenti di una vita di lavoro, ma dove si evidenziano sentimenti, passioni, riflessioni, rapporti amicali, scoperte, angosce, ansie e sopratutto l'amore verso una donna angelicata. Storia di esperienze di crescita morale e spirituale, dove si disvelano nel corso della narrazione, momenti particolari legati a vicende del passato. -
Cuori nel fango. Ipocrisie di ieri svelate oggi
Dalle trame avvincenti ed emozionanti, i tre racconti di ""Cuori nel fango"""" fanno vibrare le voci silenziose delle protagoniste ricordandoci il segreto della buona lettura, per l'intensità dell'atmosfera descritta. Appassionante e dolorosa, armonica e dalla forte caratterizzazione visiva, la lettura del romanzo descrive storie vere accadute in Sicilia occidentale fra il 1898-1950."" -
E un giorno all'improvviso nacque la risata. Il segreto del ridere spiegato da un nonno a sua nipote
Come nasce la risata? In questo racconto il sociologo Alberto Terzi, ci svela il segreto nascosto da secoli sull'origine della risata. Il racconto, che si sviluppa in un dialogo tra un nonno e sua nipote, ci stimola a incrementare nella realtà quotidiana la filosofia e la pratica del ridere, mettendoci anche a conoscenza degli effetti benefici sul buonumore. Il libro infine ci invita a diventare Ambasciatori della risata nel mondo. Età di lettura: da 6 anni. -
C'era 'na vota e c'era... Fiabe e favole siciliane. Testo in italiano e siciliano
Fiabe e favole siciliane raccontate da: Nonna Rosina, Nonna Maria, Mamma Sara, Papà Steno, Zio Luciano, Zia Fonì. Età di lettura: da 7 anni. -
C'era 'na vota e c'era... Fiabe e favole siciliane. Testo in italiano e siciliano
Fiabe e favole siciliane raccontate da: nonna Rosina, nonna Maria, mamma Sara, papà Steno, zio Luciano, zia Fonì. -
Sale di Sicilia. Ogni storia ha il suo proverbio, ogni proverbio ha la sua storia...
Da dove nascono i proverbi? Nella quasi impossibile ricerca delle fonti, che si perdono nella notte della civiltà, le autrici provano ad immaginare, traendo spunto dalla realtà, le storie che hanno dato origine ai proverbi siciliani. -
Venezia da bere. Viaggio tra i cocktail bar, i luoghi e le storie della mixology della Serenissima
Ci sono i 25 cocktail bar dei più storici caffè cittadini, dove nel corso dei secoli si sono seduti regnanti, attori e cantanti, suddivisi per sestiere. Ma nelle pagine di ""Venezia da Bere"""" si raccontano anche i bacari e ristoranti cittadini più vocati all'arte del bere miscelato, cosi come le storie imprenditoriali dei produttori di liquori e distillati made in Veneto, senza tralasciare le interviste ai più noti personaggi legati al mondo dell'aperitivo veneziano. Nell'anno che celebra i 1600 anni della città che ha dato i natali allo Spritz e al Bellini, """"Venezia da Bere"""" e un autentico viaggio nel mondo della mixology regionale con curiosità, aneddoti - da James Bond a Ernest Hemingway - oltre ai pairing curati dai migliori chef del territorio, approfondimenti e le diverse versioni regionali dello Spritz. Un viaggio dove storie, luoghi e personaggi si mischiano come gli ingredienti di un cocktail."" -
Trentagocce. Percorso dall'olivo alla tavola con le ricette dello chef dell'extravergine
Un viaggio nelle ricette del talento toscano Andrea Perini, detto lo ""chef dell'extravergine"""", ma anche un percorso che dall'albero porta alla tavola, attraverso le parole di 15 tra i personaggi più autorevoli del mondo dell'olio EVO. Trentagocce racchiude i piatti iconici del giovane e pluripremiato chef, realizzati con altrettanti oli EVO italiani di 11 regioni ma accomunati da altissima qualità, e passa in rassegna l'intero processo produttivo. Una serie di esperti - degustatori, giornalisti, docenti, storici, medici, tecnici - analizza il fenomeno dell'extravergine d'oliva da ogni possibile angolazione, in ogni sua sfaccettatura. Il risultato è un testo dedicato ad appassionati e tecnici, che aggiunge un piccolo mattone nella costruzione di quella cultura dell'olio EVO che anche nel nostro Paese ha ampi margini di sviluppo."" -
Purgatorio. Bicchieri di carta. Racconti d'attesa e d'incertezza. Vol. 1
Nove racconti per altrettante variazioni sul tema del purgatorio. Che si scriva questa parola con la maiuscola o meno - intendendola nel suo significato religioso o nell'accezione più laica - il luogo dell'incertezza e dell'attesa per antonomasia ha fornito l'ispirazione a 9 talenti emergenti della narrativa i cui racconti sono stati selezionati dalla testata ""Il Forchettiere"""""" -
Bianco nero e giallo
Quando e chi può dire che un delitto sia da considerarsi perfetto? Quanto più imperfetto sarà stato il lavoro investigativo, tanto maggiore è da intendersi la quota di perfezione che va riconosciuta all'esecuzione del delitto. Ed è quel che nei fatti avvenne a Torino nel febbraio del 1958, quando Diabolich, non quello del fumetto, uccise Mario Giliberti, giovane operaio pugliese che lavorava in Fiat. Fu, dunque, un delitto senza giustizia commesso da un assassino senza volto, che però si firmò Diabolich. Per anni tutto fu avvolto nel silenzio, finché 47 anni dopo il delitto spunta fuori una misteriosa e-mail. Il caso Diabolich potrebbe riaprirsi. E sarebbe un cold case all'italiana. Come unica nella storia della Giustizia, e dunque all'italiana, fu la sentenza emessa da una Corte d'Assise - era da poco iniziato il secolo breve - che condannò a vent'anni di reclusione un giovane di origini calabresi accusato di aver ammazzato il conte Ubaldo Beni. Erano tempi bui e di fame nera, e se in casa di un contadino si metteva a tavola una scodella di brodo di pollo, delle due l'una: o era malato il pollo o era malato il contadino. Se ne parlò diffusamente della morte del conte, ma più del delitto, clamoroso fu il processo che riconobbe e certificò come prova un fenomeno di telepatia, che valse la dura condanna a Baldo Veneziani. Telepatia e giustizia: e se ne ebbe eco anche in Francia, oltre che in Italia. Storie che incrociano i percorsi degli enigmi di provincia, ma anche storie inconsapevoli e tuttavia possibili perché racchiuse negli archivi giudiziari, dove pure un caso di ipnosi svela una inquietante vicenda. Storie minime e di provincia non ancora occulta, eppure luogo denso di enigmi e misteri luccicanti come lingotti di platino o roventi come il fornello di una pipa la cui crepa, nell'immaginario dell'autore disvela la trama di un delitto senza tempo. -
La strage indicibile
Saro Vergura ritorna nella sua Palermo da inviato speciale di un prestigioso quotidiano della Capitale: è incaricato di seguire il processo a Totò Riina, il capo dei capi di Cosa nostra, accusato di aver fatto sopprimere il giornalista Mauro De Mauro, cronista di punta a L'Ora, il quotidiano palermitano in prima linea nel denunciare i fatti di mafia. Da bambino, Saro per quello stesso giornale aveva fatto lo strillone quando non portava i caffè ai redattori. Durante un'udienza, una donna esile e minuta è chiamata a testimoniare: dice parole che per la folla di inviati hanno poca importanza. Non per Saro, che nel riconoscere quella donna coraggiosa viene attirato dal gorgo di struggenti ricordi. Da qui la decisione di mettere mano a una inchiesta tutta sua che si snoda attraverso l'Italia degli ""anni difficili"""", quelli della strategia della tensione degli anni Settanta. Un'inchiesta che mira a fa riaprire le indagini sulla strage di Montagna Longa. Per dieci lunghi anni il giornalista compie ricerche, compulsa atti processuali e ricostruisce scenari insieme a Grazia, bella e talentuosa aspirante cronista di origini foggiane. Schiariscono zone d'ombra, sollevano dubbi che avvolgono la tragedia costata la vita a 115 persone che erano a bordo di un Dc8 dell'Alitalia. Indagini che ancora la magistratura siciliana non riapre, nonostante una meticolosa perizia eseguita da un qualificato docente universitario stabilisca che su quell'aereo era stata collocata una bomba. L'indagine corre parallela a una tenera storia d'amore e s'interseca con una spy story da guerra fredda, colpi di scena e strane coincidenze.""