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Catalogo del Padiglione Italia «Comunità Resilienti» alla Biennale Architettura 2021. Ediz. italiana e inglese. Vol. 1b: Catalogo della mostra.
Il cambiamento climatico sta mettendo a dura prova il sistema agricolo e alimentare di pregio, che è all'origine di quel modello urbano italiano che ha riscosso così grande successo nel mondo. Eppure, sono proprio l'architettura e l'urbanistica degli ultimi ottant'anni ad essere la prima causa di emissioni di CO2, le quali sono tra le origini dell'aumento della frequenza e della violenza di fenomeni climatici estremi. Questa analisi mostra chiaramente la centralità dell'architettura in questo processo: il mondo dell'architettura ha la responsabilità di offrire il proprio contributo. ""Comunità Resilienti"""", catalogo del Padiglione Italia alla Biennale Architettura 2021, vuole essere proprio questo: una riflessione sulla questione del cambiamento climatico, che si stima essere tra le principali cause di emigrazione su scala globale e di malattie nei prossimi trent'anni. """"Comunità Resilienti"""" si impegna a ricercare quelle che potrebbero essere le strategie e risorse da mettere in atto per affrontare la più grande sfida del nostro tempo."" -
NextNature. Perché la tecnologia è la nostra natura del futuro. Ediz. illustrata
Gli esseri umani del passato sapevano orientarsi grazie alla posizione degli astri, riuscivano a riconoscere una pianta velenosa con una sola occhiata, avevano sviluppato la capacità di predire il clima dall’umidità e dal vento. Oggi, la maggior parte di noi ha perso queste capacità. Eppure, conosciamo con precisione la nostra posizione grazie ai navigatori GPS, con un motore di ricerca possiamo conoscere mille proprietà di ogni singola radice, possiamo avere indicazioni sul tempo per le prossime settimane da satelliti e algoritmi. Abbiamo perso il contatto con la natura? O forse è la tecnologia a permetterci un legame ancora più profondo con essa? Attraverso NextNature, il filosofo e artista Koert Van Mensvoort ci conduce in un’affascinante esplorazione del concetto di ""natura"""", come esso sia un prodotto culturale e come la """"nostra"""" natura sia quella di produrre artefatti tecnologici. Superando il modello oramai obsoleto dell’Antropocene, tra algoritmi genetici e nuove e incredibili creature, NextNature ribalta le nostre convinzioni su cosa sia naturale, cosa artificiale, cosa sia la vita e come l’evoluzione della società stia creando nuovi livelli di complessità. È la tecnologia la natura degli esseri umani?"" -
Cracking. Ediz. illustrata
"Lo stile è una gabbia, e noi vogliamo distruggerla!"""". Questo sembra l'urlo con cui Tommi Musturi, fumettista, lancia questo oggetto alieno a cui ha dato il titolo di """"Cracking"""". Cracking raccoglie il lavoro visionario di Tommi Musturi dal 2013 ad oggi. Il libro contiene immagini di arte visiva, illustrazioni per riviste e dischi, schizzi, pixel art e altro ancora. Nel suo insieme è un mix di stili e prospettive diversi, ricco di forme e colori. Il volume include anche un articolo del suo autore dedicato al lavoro ai confini delle diverse arti, e note di copertina a corredo di tutto il materiale presentato. Cracking getta uno sguardo nell'arte che va oltre l'artista stesso." -
Stati di desiderio
Daniella è una ragazza italo-giamaicana di sedici anni, vive in un paesino a metà strada tra Roma e Perugia e ha un rapporto complicato con i propri genitori. Da una parte la rabbia verso il padre, Dylan, sempre in corsa verso i propri desideri; dall'altra l'aperta ostilità con la madre, Linda, troppo dipendente dall'amore verso suo padre. Oltre al colore della pelle, Daniella ha poi ricevuto dal padre un dono difficile da gestire: la capacità di vedere il futuro delle persone e di percepirne i desideri più profondi. -
Libertaria. Una antologia scomoda. Vol. 2
Molti hanno dell’anarchia una idea assai superficiale, se non del tutto distorta. La propaganda martellante da parte dello Stato, e l’approccio passionale e irrazionale di molti auto-proclamati anarchici, hanno minato alla base l’anarchia come concezione e come pratica. Oggi, in una fase storica di profonda crisi dello Stato territoriale, è tempo di riportare alla luce alcuni scritti che, nonostante il passare del tempo, mantengono una freschezza e una lucidità straordinarie, e che per questo costituiranno forse motivo di disturbo per molti anarchici tradizionalisti e anti-anarchici viscerali. Libertaria è il più ambizioso progetto antologico mai portato avanti sul tema dell’anarchia. I trecento saggi contenuti in questa collezione di cinque volumi mostrano non solo che la concezione e la pratica anarchica sono attualmente più che mai valide, ma ci offrono anche la possibilità di riflettere sulla crisi e sulla degenerazione di un potere dominante che non ha più ragione di essere. -
Libertaria. Una antologia scomoda. Vol. 3
Molti hanno dell’anarchia una idea assai superficiale, se non del tutto distorta. La propaganda martellante da parte dello Stato, e l’approccio passionale e irrazionale di molti auto-proclamati anarchici, hanno minato alla base l’anarchia come concezione e come pratica. Oggi, in una fase storica di profonda crisi dello Stato territoriale, è tempo di riportare alla luce alcuni scritti che, nonostante il passare del tempo, mantengono una freschezza e una lucidità straordinarie, e che per questo costituiranno forse motivo di disturbo per molti anarchici tradizionalisti e anti-anarchici viscerali. Libertaria è il più ambizioso progetto antologico mai portato avanti sul tema dell’anarchia. I trecento saggi contenuti in questa collezione di cinque volumi mostrano non solo che la concezione e la pratica anarchica sono attualmente più che mai valide, ma ci offrono anche la possibilità di riflettere sulla crisi e sulla degenerazione di un potere dominante che non ha più ragione di essere. -
Primi delitti
I protagonisti dei racconti di questo volume non sono efferati assassini o pericolosi serial killer, ma sono il simbolo dell'innocenza, della spensieratezza, della gioia. Primi delitti vi guarda con uno sguardo beffardo e divertito: riuscirete ad andare fino in fondo? -
Nata bene
In un'Italia tradizionalista e sessuofobica, tra gli anni Settanta e Ottanta, nasce una fiorente e stimolante industria del porno che coinvolgerà decine di professioniste e professionisti. Sono gli anni in cui si vota Democrazia Cristiana e si frequentano privé, in cui la contestazione studentesca viene riassorbita dal capitale, anni di complotti e stragi. In quest'Italia così piena di contraddizioni, nasce Eugenia, poi nota in tutto il mondo con il suo nome d'arte: Jessica Rizzo. In ""Nata bene"""", Jessica Rizzo si """"mette a nudo"""", parlando della sua infanzia, della sua formazione, della scoperta del suo corpo e della sua sessualità. Nata bene ci parla di una donna in tutta la sua complessità, dalla sua dimensione spirituale al rapporto con la sua famiglia, dall'amore per suo marito Marco Toto all'ingresso del mondo del cinema hard. """"Nata bene"""" non è solo il diario, narrato in prima persona, di una delle icone della pornografia italiana, ma è anche la storia di una donna che scopre sé stessa, capace con la sua semplicità e sincerità di abbattere i muri della censura, del silenzio e del pregiudizio."" -
Cherry
Quando a Cherry viene diagnosticata una malattia terminale, capisce che è il suo biglietto per la libertà. Lascia il lavoro, si tinge i capelli e parte per un'avventura in Islanda. Una volta lì, entra in contatto con una natura selvaggia, incontra un classico punk e semplicemente vive. -
Arcani filosofici. Pratiche e strumenti per l'autodivinazione
Nel mondo di oggi, vi è l'abitudine di pensare a carte, a pendolini e zodiaco come a specchi per allodole: strumenti usati da cialtroni al solo scopo di irretire povere vittime che, elargendo denaro, pensano di ricevere responsi miracolosi su vita, salute e amore. I casi di cronaca ci portano a credere che a lavorare coi tarocchi sia solo questa categoria (i ""cialtroni"""", appunto), ignorando coloro che scrivono, fanno ricerca e praticano con serietà questi antichi strumenti di divinazione. Con i loro Arcani filosofici, Francesco D'Isa e Alessia Dulbecco mettono in piedi un progetto filosofico, artistico e operativo che cerca di reinterpretare il senso intimo e ancestrale dei tarocchi, offrendone un uso che non intende predire il futuro, ma vuole creare uno strumento per riflettere su di sé. Assieme a questo volume, che rappresenta una guida per approfondire l'uso dei tarocchi intuitivi, è presente un mazzo di venticinque Arcani, reinterpretati per essere uno strumento di indagine e approfondimento utile a unire una maggiore conoscenza di sé al miglioramento del proprio stato esistenziale."" -
Disagiotopia. Malessere, precarietà ed esclusione nel tardo capitalismo
La crisi economica e sociale che sta dominando il globo negli ultimi anni ha finito col normalizzare una condizione di disagio, individuale e collettiva, che con sempre più evidenza mostra i connotati di un fenomeno ormai endemico. Una volta preda di questo malessere, è difficile trovare una via di fuga, e sembra quasi impossibile immaginare un'alternativa coerente all'unico sistema politico ed economico oggi proposto (il capitalismo), allargando lo spazio di una condizione in cui sempre più individui sono costretti a vivere. Tuttavia, possiamo studiare le cause di questo disagio diffuso, cercando di elaborare strategie di resistenza capaci di contenerlo. ""Disagiotopia"""" nasce proprio da questo intento: analizzare alcune delle fonti che generano lo spazio del disagio (spazio che può essere domestico, urbano, economico o sociale) per tentare di definire un fenomeno dai contorni sfumati e che ancora oggi stenta a venir riconosciuto come problematico."" -
Venturino Ventura. Le architetture romane e il complesso per uffici di piazzetta Morgagni
Venturino Ventura ha conosciuto un lungo e incomprensibile oblio. Da qualche anno però il suo nome sta tornando alla luce, e questo grazie alla riscoperta delle sue architetture, che per anni nell'immaginario dei cittadini romani sono stati di un anonimo architetto senza nome. Questa monografia coglie l'occasione della riqualificazione della piazzetta Morgagni per indagare l'attività dell'architetto romano, indagando con tavole originali e foto inedite l'attività di uno dei grandi ""dimenticati"""" della storia dell'architettura italiana."" -
Arcani filosofici. Pratiche e strumenti per l'autodivinazione. Con Carte
Nel mondo di oggi, vi è l'abitudine di pensare a carte, a pendolini e zodiaco come a specchi per allodole: strumenti usati da cialtroni al solo scopo di irretire povere vittime che, elargendo denaro, pensano di ricevere responsi miracolosi su vita, salute e amore. I casi di cronaca ci portano a credere che a lavorare coi tarocchi sia solo questa categoria (i ""cialtroni"""", appunto), ignorando coloro che scrivono, fanno ricerca e praticano con serietà questi antichi strumenti di divinazione. Con i loro Arcani filosofici, Francesco D'Isa e Alessia Dulbecco mettono in piedi un progetto filosofico, artistico e operativo che cerca di reinterpretare il senso intimo e ancestrale dei tarocchi, offrendone un uso che non intende predire il futuro, ma vuole creare uno strumento per riflettere su di sé. Assieme a questo volume, che rappresenta una guida indispensabile per approfondire l'uso dei tarocchi intuitivi, è presente un mazzo di venticinque Arcani, reinterpretati per essere uno strumento di indagine e approfondimento utile a unire una maggiore conoscenza di sé al miglioramento del proprio stato esistenziale. Il cofanetto contiene il libro Arcani filosofici e il mazzo di tarocchi!"" -
Ci scalderemo al fuoco delle vostre code di paglia. Perché tanti uomini hanno paura dei femminismi
«Non si può più dire niente», eppure, guarda caso, chi si lamenta non trova occasione per tacere! La libertà di parola è chiamata in causa a sproposito soprattutto da chi non ha voglia di assumersi la responsabilità delle parole che sceglie e non ha l’abitudine a confrontarsi con un contraddittorio. Lo stereotipo della femminista fanatica, aggressiva e polemica resiste, eppure le voci più pedanti, lagnose e insistenti non sono proprio quelle di chi si ostina a non riconoscere i problemi di genere. E questo, Lorenzo Gasparrini, lo sa bene! Nel raccontare e promuovere il pensiero filosofico femminista, Gasparrini ha imparato a riconoscere così bene gli argomenti e gli atteggiamenti dei suoi critici, detrattori e haters che potrebbe organizzarli in un catalogo; e l’ha fatto! Ci scalderemo al fuoco delle vostre code di paglia è una collezione di tipi umani ricorrenti, smontati uno per uno, mostrati in tutta la loro inconsistenza e debolezza dialettica. Un pamphlet infuocato per non porgere l’altra guancia ma ribattere colpo su colpo. -
Oltre la periferia della pelle. Ripensare, ricostruire e rivendicare il corpo nel capitalismo contemporaneo
Mai come oggi, “il corpo” è al centro della politica radicale e istituzionale. Movimenti femministi, antirazzisti, trans, ecologisti: tutti guardano al corpo come terreno di confronto con lo Stato e veicolo di pratiche sociali trasformative. Allo stesso tempo, il corpo è diventato un significante per la crisi riproduttiva generata dalla svolta neoliberista nello sviluppo capitalista e per l’impennata internazionale della repressione istituzionale e della violenza pubblica. In Oltre la periferia della pelle, Silvia Federici, attivista per tutta la vita e autrice di bestseller, esamina questi complessi processi, collocandoli nel contesto della storia della trasformazione capitalista del corpo in macchina-lavoro, ampliando uno dei temi principali del suo primo libro, Calibano e la strega. In questo processo affronta alcune delle questioni più importanti per i progetti politici radicali contemporanei. Cosa significa oggi “il corpo” come categoria di azione sociale/politica? Quali sono i processi, istituzionali o antisistemici, da cui è costituito? Come smantellare gli strumenti con cui i nostri corpi sono stati “chiusi” e rivendicare collettivamente la nostra capacità di governarli? -
La figlia della lupa
Due epoche differenti, ruoli femminili che cambiano, evolvono ma trovano sempre ostacoli e difficoltà nel proprio cammino. Due donne che si incontreranno negli occhi altrui, quegli occhi che entrambe hanno incrociato in momenti differenti della loro vita e che forse non rivedranno mai più. Ogni azione di una donna è costantemente messa a giudizio. Si valuta il loro matrimonio o la loro scelta di restare sole, la loro bellezza e il loro carattere, la loro forza o le loro fragilità... In un'Italia spaccata a metà, tra dopoguerra e giorni nostri, tra centro e periferia, con La figlia della lupa, Barbara Aversa compie il suo esordio letterario con un thriller delicato e potente, in cui sono le donne e la loro femminilità a essere le protagoniste. Donne forti, donne dolci, donne aggraziate, donne avide, donne generose, madri, figlie sorelle e amiche: La figlia della lupa è un intreccio di storie di donne e nell'intreccio con altre vite ritroveranno sé stesse e la propria strada. Una sola è La figlia della lupa, ma in fondo lo siamo tutte. -
In attesa del debutto
Prefazione Corrado Petrocelli. -
Le Chiese di Bari tra '800 e '900
«Le chiese sono scrigni viventi di opere d’arte e “costituiscono veri e propri palinsesti della nostra storia artistica”. Questa affermazione apre e guida la lettura dell’ultimo lavoro dell’arch. Simone de Bartolo dedicato alle chiese di Bari. In sedici tappe, l’Autore guida i lettori in un intero secolo di storia e arte cristiana di Bari. Molto è stato già scritto sulle chiese di Bari e de Bartolo lo sa e ne è debitore, come testimoniano le accurate note e la copiosa bibliografia che accompagnano il libro. Ma questa sua fatica, pur ponendosi sulla loro scia, è assolutamente originale e viene a colmare una grossa lacuna in questo ambito di ricerca» (dalla Prefazione di Salvatore Schirone). -
Con penna e taccuino. La pagina scritta è la nostra risorsa
“Che cosa tralasciare e su che cosa soffermarsi?”. Questa epigrafe con cui Karl Popper apre La ricerca non ha fine. Autobiografia intellettuale segnala il problema che Gianfranco Dioguardi ha cercato di risolvere scegliendo alcuni dei suoi articoli pubblicati su La Gazzetta del Mezzogiorno e qui riproposti quasi a voler rappresentare una sorta di “autobiografia intellettuale”. «Gianfranco Dioguardi – scrive Giuseppe De Tomaso nella Prefazione – è uno tra i pochissimi pensatori italiani ed europei a fare propria la missione che il suo grande amico Leonardo Sciascia assegnava alla figura dell'intellettuale: sconfessare, sfatare i luoghi comuni. Proposito fattibile e obiettivo raggiungibile, a una sola condizione, però: aver assorbito in pieno la lezione dell'Illuminismo, ossia aver accettato il primato della ragione e della tolleranza su ogni altro mito ideocratico e teocratico in circolazione nel mondo. Scritti mai banali, ma sempre densi di riferimenti e suggerimenti, intuizioni e riflessioni, e sempre fortificati dalla mania d'accertamento, tipica dell'uomo di scienza». -
Sabino Fiorese. Un sindaco con i baffi
Prefazione di Antonio Decaro.