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Voci di guerra. Scrittori abruzzesi alla grade guerra
Cesare De Lollis, Francesco Manocchia, Luigi Polacchi, Tito Manlio Verratti e Massimo Lelj sono alcuni degli intellettuali abruzzesi che hanno vissuto in prima persona il dramma della Prima guerra mondiale e ne hanno lasciato memoria in scritti dallo stile e dagli intenti diversi: dalla registrazione in presa diretta al racconto autobiografico, dal dramma al romanzo, dall’enfasi propagandistica all’amaro disincanto. Sandro de Nobile si fa portavoce, con il fare più del divulgatore che dell’accademico, di animi diversi che hanno vissuto la stessa guerra e ne riportano un’esperienza di intenso travaglio interiore, offrendone una variegata interpretazione. -
Cuori a spigoli
Siamo tutti la conseguenza di qualcosa che ci è successo. Anche i cattivi. Soprattutto i cattivi. Ecco perché i personaggi di questo romanzo hanno il cuore scalfito da avvenimenti che l'hanno reso spigoloso, ma imperterrito continua a battere. Contro tutto e tutti. Cuori a spigoli si presenta come un romanzo a episodi con una struttura da serie TV, dove il personaggio secondario di una puntata diventa il protagonista della seguente. E così via per poi scoprire verso il finale che le storie sono tutte collegate da un filo sottile che le riconduce ad un unico avvenimento importantissimo che ha segnato anche la storia italiana. La fine dell'innocenza, dell'Italia e dei personaggi, si dipana tra cinismo e sentimentalismo, tra i toni della commedia nera e del racconto intimista, disegnando personaggi ben congegnati, che si muovono in maniera imprevedibile. -
Tutto come prima
Quattro amici che danzano sul pentagramma della vita. L’amicizia fragile, l’amore rubato, la banalità del male, la colpa e il perdono, la memoria che confonde e depista, lo spettro della malattia come spartiacque fra ciò che è stato e ciò che resta. Un racconto a più voci, intenso e struggente, come le note di una canzone jazz che risuona, con le sue armonie e le sue dissonanze, tra le pieghe di tante vite che sono anche la nostra. Perché nel perenne girovagare c’è sempre un crocicchio, un angolo di strada per ritrovarsi. O per continuare a perdersi, nella certezza comunque di aver vissuto. -
Il periodo Francavillese di Gabriele d'Annunzio (12 dicembre 1893-31 dicembre 1897)
"Il periodo dell'avventurosa vita di d'Annunzio che in questo volume viene ricostruito è quello da lui trascorso con la Gravina a Francavilla al mare, un periodo punteggiato da frequenti viaggi e permanenze in altre località e, nell'ultima fase, dominata da un nuovo legame amoroso, quello con l'inquieta Eleonora Duse. Non gli mancarono, anche in questi anni come già in quelli precedenti vissuti a Napoli, difficoltà economiche, nuove esperienze - particolarmente interessante la crociera in Grecia e affatto inaspettata la candidatura parlamentare -, ma la vena creativa di d'Annunzio non cessò di produrre nuove opere: nacquero infatti in quel tempo il """"Trionfo della morte"""", """"Le vergini delle rocce"""", """"La città morta"""", il """"Sogno di un mattino di primavera"""" e il """"Sogno di un tramonto d'autunno"""". Quello che inoltre risalta dalla puntuale ricostruzione dell'autore è l'affermazione in Francia dell'opera letteraria e della stessa figura del Poeta, soprattutto grazie all'incessante mediazione del traduttore Hérelle. Ma in questo stesso periodo anche in altri paesi europei cresce la conoscenza della produzione dello scrittore. Tutto ciò viene ricostruito in un itinerario di vita quotidiana da Franco Di Tizio, con l'intento precipuo di offrire ai cultori dell'opera dannunziana e in genere della storia letteraria italiana uno strumento di conoscenza, di riflessione e di ulteriori approfondimenti. Ogni lavoro critico, infatti, deve valere come stimolo per altre ricerche e per nuovi giudizi, in una ideale catena che possa produrre, nel tempo, la storia della lettura di un'opera poetica."""" (Umberto Russo)" -
Il vate e l'architettura. Gabriele D'Annunzio tra estetismo ed eclettismo
"I rapporti del Vate con l'architettura, un tema al quale Raffaele Giannantonio ha dedicato relazioni attente ed approfondite, che abbiamo potuto ascoltare ed apprezzare in occasione dei numerosi nostri convegni dannunziani ai quali ha preso parte. Non giunge dunque inaspettato questo suo nuovo libro, che raccoglie una parte significativa degli scritti dedicati a d'Annunzio. Un volume che pur affrontando aspetti a volte anche complessi, si legge con piacere, grazie ad una scrittura chiara e precisa, in cui l'aspetto narrativo felicemente si armonizza con quello descrittivo. Vi si raccontano sostanzialmente sei tappe di un appassionante viaggio a tema nell'opera dannunziana e, con essa, nella storia dell'architettura, a cominciare dalla «magnanimità severa» del dorico greco e del Partenone che «candido e augusto, armonioso come una musica», «alto biancheggia sulle ionie pile», e romana, che occupa, come quella veneziana, molte pagine del narratore, del poeta e del drammaturgo, con frequenti riferimenti alla prediletta architettura medievale, non esclusa quella abruzzese, fino alla nuove espressioni architettoniche del primo Novecento. Giannantonio ci fa così scoprire non solo la grande curiosità, competenza e capacità descrittiva ed estetica che d'Annunzio aveva nei confronti dell'architettura - di case, compresi i particolari degli interni, città e paesi - sempre inserita nel complessivo ambiente urbanistico e paesaggistico, ma ci fa anche apprezzare meglio aspetti non marginali, ai quali gli studiosi non hanno riservato finora la necessaria attenzione, dell'arte narrativa, poetica e drammaturgica del Vate."""" (Dalla Presentazione di Arnaldo Dante Marianacci)" -
Rapsodia in blue note. La storia di Pescara Jazz
20 luglio 1969, ore 22.17. Luna. Gli astronauti dell'Apollo 11 conquistano per la prima volta l'astro della mitologia, della poesia, dei sogni, degli innamorati. Quella stessa sera, entrata nella storia dell'uomo, sul palcoscenico del Parco Le Najadi di Pescara si passano il testimone New Dixieland Sound di Marcello Rosa, Albert Nicholas, Jean-Luc Ponty Quartet, Maynard Ferguson Big Band: occhi al cielo a guardare quel che non si può vedere e tanto jazz a salutare l'impresa spaziale. Anche Pescara entra nella storia, quella della musica neroamericana, proprio alla luce di una grande e bianchissima luna, col favore degli astri e con le stelle del jazz che continueranno a brillare di luce propria ogni estate, fino ai giorni nostri. Il sogno di pochi ed entusiastici appassionati, capitanati da Lucio Fumo, diventa una delle più solide e significative realtà musicali della Penisola. Tanto da poter affermare che tutti i più grandi jazzisti si sono esibiti in riva all'Adriatico dannunziano. Quando, come e perché tutto questo è avvenuto, è il filo conduttore di un libro che si dipana nel racconto esaltante di un'avventura che ha lasciato il segno in Italia e all'estero. -
D'Annunzio e l'America
"Gabriele D'Annunzio visse, com'è noto, a cavallo di due mondi, quello poetico-letterario e quello patriottico-militare, procurandosi la fama di """"poeta-soldato"""". Esiste, pertanto, un materiale biografico molto vasto che potrebbe, comprensibilmente, portare alcuni a credere che su di lui si è detto tutto ciò che si potesse dire. Eppure, c'è un aspetto della sua vita, troppo spesso vista dall'ottica riduttiva dell'erotismo irrefrenabile e della cultura estetizzante, ancora poco noto. Mi riferisco al notevole interesse che ebbe per gli Stati Uniti, su cui questo libro si propone di far luce, assieme alla notorietà che riuscì a conquistarvisi. Cosa portò l'America alla sua attenzione? Il fratello Antonio ed il figlio Veniero erano emigrati in America. Eleonora Duse vi si recò in tournée per ben quattro volte. All'inizio della Grande Guerra, il suo interventismo lo portò a vedere, correttamente, gli Stati Uniti come un prezioso alleato, utile a cambiare l'esito del conflitto. Inoltre, il desiderio di trovare nuovi sbocchi per le sue opere letterarie e per la sua attività giornalistica al di fuori dell'Europa lo indusse a guardare al di là dell'Atlantico. A mantenere vivo, durante tutta la vita, l'interesse per l'America, contribuì anche la sua curiosità per il progresso tecnologico in tale nazione, particolarmente nell'industria automobilistica, aeronautica e cinematografica."""" (Dalla Introduzione dell'autore)" -
Tutto in un abbraccio (per sempre)
"Questa raccolta è uno straordinario viaggio che ci conduce nella totalità abbracciante di versi dinamici, profondi, celebrativi d'un mondo osservato dal punto di vista dell'Autore. Il lettore si sente quasi sollevato da terra, prostrato com'è nel monotono quotidiano, e proiettato tra folate di vento, scrosci di pioggia, calde carezze d'un sole che mai s'arrende al suo compito fondamentale: dare luce nei momenti bui non solo autobiografici ma anche altrui. È una straordinarietà sillabica dedicata alla sinfonia combinata che la vita ci propone e a molti sfugge. Un patto stabilito tra il sé d'appartenenza e l'infinito circostante di cui si fa abile portavoce, in una costante visione di movimento spaziale votato al saper cogliere l'intorno e farne parte consistente dell'io. La performance poetica narra d'una fusione tra interiorità desiderosa di conferme a domande insolute e certezze stabili presenti in un universo familiare."""" (Dalla Prefazione di Dante Quaglietta)" -
Santa muerte
Per le strade di Labella, una città meravigliosa quanto corrotta, si aggira Leonida, un killer prezzolato che ha perso tutto ciò che ama. Ha una gatta di nome Morgana e un soprannome affibbiato: Santa Muer-te. Ha appena accettato da una multinazionale un incarico molto particolare. Le sue vittime sono consapevoli, vogliono essere ammazzate e firmeranno anche un contratto per la loro esecuzione che ha delle garanzie precise per il ""dopo"""". Leonida ascolterà le storie di un gruppo di disillusi dalla vita, da Alessandro, medico che non ha salvato il suo migliore amico, fino a Riccardo, il cui padre si è ucciso e che si rifugia nella musica e a Giulia, giovane donna con troppi fantasmi e violenze. Sullo sfondo un concerto epocale e un omicidio. Da quel momento le vite dei protagonisti cambieranno per sempre. Come nessuno, nemmeno Santa Muerte, aveva previsto."" -
Una domenica d'aprile
Un uomo maturo, mentre la mattina si fa la barba davanti allo specchio, viene assillato dal ricordo di un nome che non riesce a collocare nella sua memoria. Bertucco... chi era costui? L'improvvisa reminiscenza dimenticata di Ugo fa da filo rosso a un viaggio nella memoria del protagonista, che a quel punto non può che interrogarsi sul trascorrere del tempo, giunto per lui ad una svolta importante, alle soglie di un'età in cui si comincia a riflettere sul senso della propria esistenza. Il viaggio della memoria porta e riporta a quella ""Domenica d'aprile"""" così significativa (e perché mai?) per Ugo allora decenne, quando il Napoli sconfisse clamorosamente la Juventus, mentre Napoli era dominata dal laurismo del mezzo paio di scarpe. L'autore allora si fa accompagnare dal bambino, dai ricordi del bambino; e va ad intervistare/interrogare (di persona o in memoriam) tanti protagonisti di quella giornata, da Bertucco appunto a Vinicio a Sivori, al comandante Lauro e all'arbitro Lo Bello. Le traiettorie che portano l'autore a girare l'Italia e gli archivi giornalistici inframmezzano il racconto della vita di Ugo, che nel tempo presente del romanzo vivrà una relazione ambigua e intellettualmente appassionata con La Ragazza del Tempo, che ripara orologi d'epoca e, a tratti, diventa voce della sua coscienza."" -
Quattro personaggi in cerca d'amore. Come vivere relazioni felici scoprendo i segreti dell'attrazione
Perché alcuni uomini tradiscono e certe donne non li lasciano? Perché alcune donne, che non riescono per anni a innamorarsi, all'improvviso cadono nella trappola di un uomo plurifidanzato o sposato con prole? Perché alcune relazioni risultano a lungo stabili e funzionali, mentre altre naufragano non appena iniziate? A partire da queste domande legate a situazioni comuni, in ""Quattro personaggi in cerca d'amore"""" confluisce la ventennale ricerca di Francesca Borghi sulle dinamiche che determinano i rapporti di coppia, iniziata quando qualcuno le disse: «Non stare male per gli uomini, piuttosto studiali». Venticinque anni di esperienza professionale che l'hanno portata a comprendere e a rivelare che c'è sempre una logica inconscia che guida l'attrazione tra un uomo e una donna, anche quella più imprevedibile e apparentemente irrazionale. E che, soprattutto, si può lavorare su questa logica per rendere sane anche quelle relazioni altrimenti fonte di sofferenze e conflitti."" -
Paolo De Cecco. Le poetiche del quotidiano (1843-1922). Catalogo della mostra (Città Sant'Angelo, 1 maggio-25 maggio 2019). Ediz. a colori
Paolo de Cecco nasce il 13 aprile 1843, a Città Sant'Angelo, allora in Provincia di Teramo, da Raffaele Antonio e Berenice Baiocchi. È il primo di un folto gruppo di fratelli. Nel 1860 Paolo si reca a Napoli intento a laurearsi in Medicina ma scopre ben presto di non essere affatto propenso per questo tipo di studi. Comincia pertanto a seguire le lezioni di musica ed in seguito di Pittura, sua altra sentita passione, presso l'Istituto di Belle Arti come allievo di Domenico Morelli. Sul finire degli anni Sessanta conosce Michetti cui resta legato da sincera amicizia per l'intero arco della sua vita. Nel 1880 insieme a Michetti fonda il Cenacolo delle arti. Si stabilisce a Napoli ed eredita dei terreni nell'area di Città Sant'Angelo dove intraprende le attività di coltivatore ed allevatore. Nel 1884 incontra Margherita di Battista, sua futura moglie, dalla quale avrà cinque figli: Faustina (purtroppo scomparsa prematuramente nel 1894), Elena, Dora, e Santina e Gennaro nati a Messina nel 1898 ove de Cecco insegna da tempo. Agli inizi degli anni Ottanta, de Cecco consegue la patente per l'insegnamento, attività che lo occuperà per il resto della sua vita in varie scuole tecniche d'Italia. Nella raccolta degli eredi, sono inclusi sia i bellissimi elaborati degli allievi, in parte realizzati a La Spezia, presentati per la prima volta in questa esposizione, sia il disegno preparatorio della pala d'altare della Madonna che consegna il rosario, realizzata nel 1875, per la chiesa di San Francesco in Città Sant'Angelo, ad oggi ancora visitabile. Conclusa la stagione dell'insegnamento, dal 1916, si trasferisce a Napoli. Muore nel capoluogo campano, nel 1922. -
Gabriele d’Annunzio umorista
D’Annunzio, com’è ben noto, è stato un personaggio eclettico. Non c'è da stupirsi, quindi, che sia stato anche umorista nella vita e nelle opere. Non è da considerarsi, pertanto, soltanto un grande poeta e narratore, ma anche un maestro prosatore in grado di farci sorridere con motti spiritosi, parodie, parole storpiate, accostamenti strani e invenzioni linguistiche. Nella sua vita, infatti, ha scritto, oltre che in perfetto italiano, latino, greco e francese, anche in dialetto veneziano, milanese, abruzzese, romano e napoletano, non disdegnando frasi scherzose e umoristiche. È proprio il caso di dire che è stato un personaggio vulcanico e poliedrico. Il poeta di Alcione, il drammaturgo della Figlia di Iorio, il cesellatore del Notturno, l’eroe di Buccari, l’aviatore spericolato nel cielo della patria, è stato, quindi, anche “l’operaio della parola” che si è abbandonato in giochetti verbali e si è burlato alla stregua di un monello. Ed è proprio di tutti questi peculiari aspetti che Costanzo Gatta si è occupato in questo libro, nel quale, tra l’altro, ha reso evidente che l’umorismo dannunziano è caratterizzato da una comicità leggera ma sempre ironica e satirica. -
Istituto tecnico turistico Liceo linguistico Artemisia Gentileschi
"Il Premio """"Storia e storie delle nostre scuole"""" nasce nel 2016 come prosecuzione del progetto La campana del Manzoni sulle scuole storiche di Milano realizzato dai Rotary Club di Milano Gruppo 3 - Distretto 2041 in collaborazione con la Questura di Milano, l'Ufficio Scolastico Territoriale, il Municipio I - Comune di Milano e il Centro Nazionale Studi Manzoniani. """"Storia e storie delle nostre scuole"""" ha lo scopo di favorire una migliore conoscenza della storia e delle tradizioni culturali degli oltre duecento istituti superiori della Milano metropolitana e, nel contempo, di contribuire a creare un sano spirito di appartenenza, a rafforzare la collaborazione tra allievi, docenti, società civile e mondo del lavoro. Gli studenti di tutte le scuole sono invitati a conoscere e ad approfondire la storia del loro istituto con il contributo degli insegnanti e, se necessario, con la collaborazione di professionisti esterni. Devono impegnarsi in ricerche d'archivio (nella scuola, in biblioteca, sulla stampa del passato), in interviste a docenti ed ex docenti che hanno lasciato una importante eredità culturale e morale, oltre che a ex allievi che si sono affermati nella vita culturale, economica e politica del Paese. Devono raccogliere e selezionar tutto quanto può essere utile per catturare """"l'anima della scuola"""", e impegnarsi poi nella stesura, correzione e impaginazione di un testo scritto.""""" -
Liceo statale scientifico e linguistico Guglielmo Marconi
"Il Premio """"Storia e storie delle nostre scuole"""" nasce nel 2016 come prosecuzione del progetto La campana del Manzoni sulle scuole storiche di Milano realizzato dai Rotary Club di Milano Gruppo 3 - Distretto 2041 in collaborazione con la Questura di Milano, l'Ufficio Scolastico Territoriale, il Municipio I - Comune di Milano e il Centro Nazionale Studi Manzoniani. """"Storia e storie delle nostre scuole"""" ha lo scopo di favorire una migliore conoscenza della storia e delle tradizioni culturali degli oltre duecento istituti superiori della Milano metropolitana e, nel contempo, di contribuire a creare un sano spirito di appartenenza, a rafforzare la collaborazione tra allievi, docenti, società civile e mondo del lavoro. Gli studenti di tutte le scuole sono invitati a conoscere e ad approfondire la storia del loro istituto con il contributo degli insegnanti e, se necessario, con la collaborazione di professionisti esterni. Devono impegnarsi in ricerche d'archivio (nella scuola, in biblioteca, sulla stampa del passato), in interviste a docenti ed ex docenti che hanno lasciato una importante eredità culturale e morale, oltre che a ex allievi che si sono affermati nella vita culturale, economica e politica del Paese. Devono raccogliere e selezionar tutto quanto può essere utile per catturare """"l'anima della scuola"""", e impegnarsi poi nella stesura, correzione e impaginazione di un testo scritto.""""" -
Istituto statale di istruzione superiore Marisa Bellisario
"Il Premio """"Storia e storie delle nostre scuole"""" nasce nel 2016 come prosecuzione del progetto La campana del Manzoni sulle scuole storiche di Milano realizzato dai Rotary Club di Milano Gruppo 3 - Distretto 2041 in collaborazione con la Questura di Milano, l'Ufficio Scolastico Territoriale, il Municipio I - Comune di Milano e il Centro Nazionale Studi Manzoniani. """"Storia e storie delle nostre scuole"""" ha lo scopo di favorire una migliore conoscenza della storia e delle tradizioni culturali degli oltre duecento istituti superiori della Milano metropolitana e, nel contempo, di contribuire a creare un sano spirito di appartenenza, a rafforzare la collaborazione tra allievi, docenti, società civile e mondo del lavoro. Gli studenti di tutte le scuole sono invitati a conoscere e ad approfondire la storia del loro istituto con il contributo degli insegnanti e, se necessario, con la collaborazione di professionisti esterni. Devono impegnarsi in ricerche d'archivio (nella scuola, in biblioteca, sulla stampa del passato), in interviste a docenti ed ex docenti che hanno lasciato una importante eredità culturale e morale, oltre che a ex allievi che si sono affermati nella vita culturale, economica e politica del Paese. Devono raccogliere e selezionar tutto quanto può essere utile per catturare """"l'anima della scuola"""", e impegnarsi poi nella stesura, correzione e impaginazione di un testo scritto.""""" -
Agenda letteraria Dante Alighieri 2019
Le illustrazioni di questa edizione sono le straordinarie ""scultografie"""" realizzate da Domenico Mastroianni (nonno del famoso attore) all'inizio del Novecento. In appendice, un'ampia e accurata documentazione sull'universo dantesco oggi e sui principali eventi dell'anno: manifestazioni, festival, opere, film, spettacoli teatrali e sfilate di moda dedicate o ispirate da Dante. La vasta sezione bibliografica include i siti internet e di studio, le società e gli istituti danteschi nel mondo. Presentazione di Luciano Canfora."" -
Agenda letteraria 2019
Ogni anno ha un anniversario, una ricorrenza speciale da celebrare tra le migliaia di eventi storici, nascite e morti di protagonisti illustri, centenari di giganti della letteratura, della musica, delle arti o delle scienze che vanno giustamente ricordati. Per noi il 2019 è l'anno di Leonardo da Vinci, il ""genio universale"""" morto cinquecento anni fa ad Amboise. Al Leonardo letterato abbiamo dedicato le pagine 46 e 47 dell'Agenda. Come sempre, nella parte centrale della Letteraria ricordiamo, ogni giorno dell'anno, un protagonista, famoso o meno famoso, della cultura e del pensiero di ogni epoca e di ogni paese. Abbiamo prestato una particolare attenzione agli autori di cui, nel 2019, ricorre l'anniversario: i loro nomi sono evidenziati in rosso. Una corposa sezione finale è dedicata al mondo dellibro, a partire dall' elenco di fiere, festival, premi, manifestazioni locali o nazionali che costituiscono la più bella realtà del panorama culturale del nostro paese, con i loro oltre dieci milioni di appassionati frequentatori. Accanto a queste informazioni, pubblichiamo una accurata documentazione su corsi universitari, scuole di editoria e di scrittura, agenzie letterarie, istituzioni pubbliche e private di interesse culturale. La scelta di autori, immagini, citazioni e informazioni è legata alle curiosità e alle simpatie del curatore."" -
Agenda letteraria 2020
L’Agenda-libro tocca “quota 30”, con cinque milioni di copie vendute nel corso degli anni e arriva in libreria più ricca, più grande, bella come sempre.rnLa classica agenda coniugata all'eleganza di un libro che racchiude le più belle parole della letteratura italiana e internazionale. Un ricco corredo di immagini, informazioni, curiosità ed eventi importanti dell'anno. Per il trentennale della sua pubblicazione, un'edizione speciale con doppie pagine dedicate all'autore del mese (centenari e cinquantenari). Documentazione completa sui principali festival letterari, manifestazioni culturali, scuole del libro, corsi di editoria, scuole di scrittura e una nuova rubrica sulle Case Museo degli scrittori italiani.rnCurata come sempre da Gianni Rizzoni, l’Agenda Letteraria 2020 si presenta ai suoi fedeli lettori con due sezioni nuove: una dedicata ai Premi Nobel per la Letteratura e una sulle Case-museo degli scrittori. -
Agenda letteraria Dante Alighieri 2020
Le illustrazioni di questa edizione sono le straordinarie tavole realizzate dall'incisore romano Bartolomeo Pinelli (1781-1835) tra la fine degli anni Venti e i primi anni Trenta dell'Ottocento. In appendice, un'ampia e accurata documentazione sull'universo dantesco oggi e sui principali eventi dell'anno: manifestazioni, festival, opere, film, spettacoli teatrali e sfilate di moda dedicate o ispirate a Dante. Presentazione di Paolo Di Stefano.