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Le attese. Opificio di letteratura reale. Vol. 2
L'attesa si configura, nei testi letterari, non soltanto come il riflesso di uno stato d'animo condiviso dall'uomo di ogni tempo e sviluppato in infinite varianti individuali e collettive, ma anche come strategia messa in campo per catturare l'attenzione di ogni lettore, sedotto dal mistero delle trame. Riflettere sui modi in cui, da Dostoevskij a T. S. Eliot, da Buzzati a García Márquez, da Anna Achmatova a Sophie Calle, l'attesa entra nelle pagine della letteratura ci offre la possibilità di affacciarci lungo quella irresistibile faglia, fatta di testo e di mondo, che anima sin dai suoi albori i lavori dell'Opificio. L'eterogeneo e il molteplice, dall'eutopia fondativa alle polifonie del romanzo, non possono che essere la condizione imprescindibile di questo libro, inatteso e incompiuto. Un libro per sua ragione interna legato a una modalità di produzione simile al tentativo di catturare il suono esatto di un ensemble di strumentisti diversi: diversi per strumenti, timbro, attitudini, allenamento. Le peculiarità, le debolezze, e le preferenze di ogni lavoro, e di ciascun autore, sono stati rispettati, cercando di ottenerne un testo unitario attraverso la minima incidenza visibile che si possa sperimentare in un'ipotesi editoriale con questi numeri e queste misure. Un libro in cui possa cogliersi il senso, tatto e sapore, di un'opera mai finita, di un manufatto artigianale, continuamente perfezionato dal suo lettore. -
Io è un'altra. Cose che le donne non dicono
Tutto nasce da una riflessione sull'universo maschile e su quello femminile e da una banale, in apparenza semplice domanda: gli uomini conoscono davvero le donne? Hanno una seppur minima idea degli innumerevoli e fantasiosi trucchi ed escamotages ai quali oggi le donne ricorrono per apparire ai loro occhi più belle, più dolci, più cool, più intelligenti e altro ancora, di quanto in realtà esse siano? Possibile che un semplice cromosoma abbia messo in piedi un universo di differenze? Ecco, dunque, una galleria di tipologie femminili che invadono le strade, i locali pubblici, le palestre, gli uffici delle nostre città. Dalla Formica alla Red Line, dalla E-girl alla Silicon-girl, dalla Toygirl alla Stakanova, fino ad arrivare a quella che, probabilmente, rappresenta la tanto agognata ""donna ideale"""". Ed ecco, allora, la mia riflessione: in un mondo affollato di siffatte creature, in cui riuscire ad avere un legame duraturo appare quasi come un'utopia, nell'eterno scontro uomo-donna, chi ha ragione? Uno scritto diretto agli uomini e alle donne, in cui si racconta, in chiave ironica, talvolta tagliente e spesso divertente, di donne. Stando, per una volta, dalla parte degli uomini. Con un finale a sorpresa..."" -
Vinicio sparafuoco detto Toccacielo
È la storia di una compagnia di fuochisti campani che ha inizio negli anni Settanta e si sviluppa fra gli anni Ottanta e Novanta fino ad arrivare ai nostri giorni. Vinicio Pierro, don Blandino - prete fuochista, il suo chierichetto e poi Michele (un lombardo che si aggiungerà al gruppo) sparano fuochi artificiali per le feste. Vinicio ha un sogno: sparare per un re, e don Blandino ha ideato uno spettacolo d'invenzione straordinaria, inedito nel suo genere. La vicenda, ambientata inizialmente in Campania, si sposterà su in Lombardia e poi in Germania, per concludersi di nuovo al Sud, in Costiera Amalfitana. Incontri e storie si intrecciano alternando visionario al drammatico, realistico al picaresco. -
In (nessuna) Patagonia
La Patagonia è terra eccentrica, quasi irreale, che nel tempo ha dato ricetto alle solitudini e ai sogni di viaggiatori, avventurieri, perseguitati politici. Un'infinità di voci umane a cui si deve la mitografia che ha reso questa regione un luogo assoluto. L'immenso sud, l'estremo e profondo Fin del mundo, ha spinto la mente dell'uomo che l'ha attraversato a proiettarvi di tutto, come su una lavagna vuota. A volte, la strana umanità venuta fuori dai racconti ha fatto pensare a un ""tipo patagonico"""" e allo sfruttamento, tutto epigonale, di un filone che nei primi cantori come Chatwin e Coloane non aveva mancato di regalare metallo puro. Nei testi più recenti vi è anche la fine del mito, la delusione del viaggio, la consapevolezza delle trasformazioni causate dal turismo di massa. L'autore, per parte sua, elabora una narrazione che intreccia tre generi di pagine: una scrittura di vocazione saggistica, che ricostruisce storie di viaggi e di avventure (la scoperta dello Stretto di Magellano, l""""invenzione"""" dei giganti da parte di Pigafetta, i resoconti del capitano Giacomo Bove, ispiratore di Salgari, eccetera); una scrittura che è il taccuino del proprio viaggio, il cui disincanto non nasconde la sensazione di soggiogamento di fronte alla bellezza dei luoghi; una scrittura in cui la vicenda del viaggio è oltrepassata da quella dell'esilio. In quest'ultima configurazione, l'autore si interroga sui mali dell'Italia, lancia invettive contro un paese che sembra incapace di tirarsi fuori dall'immobilità."" -
Tutta colpa di Gabo
I Bencini sono una famiglia fiorentina sui generis, per così dire. Nonni, figli e nipoti vivono tutti sotto lo stesso tetto; inoltre alcuni membri della famiglia non sono proprio dei campioni di normalità. A guidare e tenere unita la famiglia c'è la nonna Argisa, schietta e pragmatica quanto basta e forse di più. Troppo uniti, forse; chiusi a riccio nei confronti del mondo esterno. Tutto ha inizio con un pranzo a casa Bencini. È presente tutta la famiglia: la nonna, il marito Arturo, il loro figlio Franco Melandro con la moglie Jolanda e i loro tre figli Nico, Matteo e Beatrice. Nico presenta alla famiglia la nuova fidanzata, la prosperosa Pia che arriva a casa Bencini con Gabo, il suo cane. Anche Lapo, nipote della Jolanda, arriva a pranzo per parlare con i parenti di un problema spinoso. Intanto, si è accesa una discussione tra la zia Jolanda e la Pia a proposito del cane Gabo che sta distruggendo le tende del salotto a suon di morsi. Lapo, per evitarla, si rifugia in camera del nonno e gli offre uno spinello, provocandone la morte. Da questo momento le sorti della famiglia cambiano. La veggente Beatrice sogna il nonno Arturo poco dopo il funerale. Lui le dice che nel televisore c'è una sorpresa, ma l'Argisa lo ha appena regalato. E la ricerca sarà per i Bencini l'occasione di uscire dal proprio guscio... -
Sulla rotta dei ribelli
Partendo dalle proprie esperienze di viaggio, Emilio Lonardo si propone di tracciare le caratteristiche dei ribelli, quelle figure che hanno prodotto rotture e discontinuità nella storia, seguendone le tracce nei luoghi che li hanno visti protagonisti. Un libro che è allo stesso tempo saggio, racconto e taccuino di viaggio; avvincente perché l'autore ha saputo cogliere quelle azioni che sono insieme speranza e opportunità di rinnovamento. Nella prima parte, desunta dalle personali esperienze nella Cuba rivoluzionaria, in Vietnam, Birmania e India, vengono rappresentate figure che esprimono significative scelte di ribellione. Un vero e proprio diario in itinere, intenso e dettagliato grazie alla conoscenza del mondo orientale e alla lunga pratica di Yoga e di meditazione Vipassana. Il maestro dell'autore, John Eart Coleman (agente della CIA in Thailandia negli anni 50, ribellatosi alle regole della ""ragion di Stato""""), lo è stato anche di Tiziano Terzani che a questa esperienza dedica un capitolo di """"Un indovino mi disse"""". La seconda parte approfondisce l'indispensabilità del """"ribelle"""" per una società che vuole progredire. Periodi storici caratterizzati dall'assenza di ribellioni determinano il riprodursi di classi dirigenti sempre più mediocri e disattente ai problemi della gente comune. È il caso dell'Italia, che passa dai ribelli padri fondatori della Repubblica al progressivo affermarsi della """"casta"""", povera di valori e di utopie..."" -
Seconda stella a destra
Anno 1984. Nico, a metà dei suoi studi universitari a Venezia, decide di abbandonarli. Nell'Italia dell'effimero e degli yuppies in carriera, si convince che cercare lavoro all'estero sia decisamente più utile di una laurea. In tempi in cui l'unico Erasmus conosciuto era quello da Rotterdam, riesce a procurarsi picarescamente un impiego a Melbourne, in Australia. Da lì, in un mondo ai confini del mondo, dove le stagioni e i giorni vanno all'incontrario e tutto è sideralmente lontano dalla sua vita di sempre, guarda al suo Paese e ne percorre quel decennio che, con la nascita delle televisioni libere, Craxi al governo, la Thatcher in Inghilterra e Pertini presidente, ha segnato profondamente più di una generazione. Tra immancabili amori fasulli, uno estremamente vero e misterioso e la sfrontatezza di avventure sessuali goliardiche che, si sa, aiutano sempre a produrre quelle endorfine così preziose per il buonumore di tutti. -
Sorrisi strappati al branco
Napoli, fine 2011: la povertà dilaga per le strade, la solidarietà latita senza precedenti, le istituzioni sono fantasmatici ricordi. Un giovane sistemista di computer viene assunto per un periodo di prova da una società di servizi informatici, la Frigidal Point, svolgendo mansioni di vario genere tra cui l'assistenza alle fotocopiatrici. A rendere il lavoro insopportabile non sono solo le condizioni di sfruttamento, l'orario di lavoro insostenibile e l'onorario ai limiti della sopravvivenza ma anche l'avvicendarsi di personaggi che dentro e fuori l'ufficio si rivelano in tutta la loro volgare insensibilità: corruzione, disonestà e spietato autoritarismo. -
Una mano sul volto
Un'antologia di delitti e abusi sulle donne raccontati da autori di entrambi i generi. Storie ispirate a episodi reali o di fantasia che mostrano come la violenza di qualsiasi tipo - da quella fisica a quella psicologica, dalla costrizione di costumi e tradizioni fino all'indifferenza e ipocrisia prescinda ormai dall'episodio stesso diventando un elemento molto più vasto e profondo; una patologia reale e quotidiana del rapporto tra uomini e donne, una chiave di interpretazione del nostro tempo. -
Tuxedo
In un futuro per niente lontano, irrimediabilmente segnato dal declino e dai cambiamenti climatici, la MicroRice sintetizza un cocktail di microrganismi in grado di stravolgere la produzione mondiale di biocarburanti. La nuova scoperta mette in pericolo la posizione di un potente broker cinese. L'uomo assolda il giovane Henry per recuperare un rapporto contenente informazioni in grado di sterilizzare l'impatto della nuova scoperta. Il prestigioso incarico porta Henry dai putridi bassifondi in cui vive al mondo dorato della classe dominante. Il giovane intraprende un intenso viaggio psicofisico verso il successo, ma un imprevedibile evento sconvolge la sua missione. -
Storia nascosta
Con questa ""Storia nascosta"""" l'autore ci introduce nelle aberrazioni di personaggi insospettabili, in una sorta di thriller di ampio respiro a sfondo sessuale."" -
Serie sinfonica (suite)
L'incontro particolare fra un uomo e una giovane donna di oggi. Un'appassionante storia d'amore, che non indulge ad atmosfere rosa, ma che affronta gli ostacoli, talvolta drammatici, di cui è piena la vita. Vicende che catturano il lettore, spingendolo a parteggiare per l'uno o per l'altro dei concreti personaggi che animano il racconto. Un romanzo pensato come metafora dell'esistere, dove ogni capitolo prende il nome dei singoli movimenti di una suite musicale ai quali corrisponde veramente. Un affresco a tutto tondo della società, dove lo scontro fra bene e male, fra vita e morte variamente intese, scandisce i tempi alternati di una vicenda che avvince fino al suo epilogo. -
Laboratorio di restauro. Scritti vari e lezioni (1977/83-2012)
Un percorso formativo intorno al restauro che ripercorre, passo dopo passo, l'esperienza di 35 anni di attività didattica e professionale dell'autore. -
Grazie, Signor G.
"Grazie, Signor G."""" è una profonda e sofferta analisi in verticale del """"Pianeta Gaber"""", con la quale lo scrittore evidenzia con una spiccata sensibilità, i vari """"satelliti"""" della politica, del sociale, dell'amore, dell'umanesimo e della dimensione personale che hanno fatto di Giorgio Gaber il simbolo non solo di un grande artista, ma di un grande uomo." -
Vanezio con la V
Vanezio, questo il nome del protagonista, ispirato a Panezio, uno dei più famosi cavalli del Palio di Siena, si inventerà la sua famiglia ideale fra una strada e una piazza, in mezzo all'affetto di alcuni buontemponi e perdigiorno... -
Un cuore dentro l'altro
Il fine di questo libro è che il lettore possa rispecchiarsi in queste righe, ma in particolare, che la mattina dopo, quando si sveglia, possa sentirsi un po' più ricco come persona rispetto al giorno precedente. -
Cronaca di una scena d'amore
L'inesorabile scorrere del tempo di un uomo e di una donna che attraversano le vicende della vita guidati dalla loro passione. -
Nardo ed Alabastro. Dal «cabaret liturgico» alla Divina Bellezza nella liturgia e nella musica sacra
Questo saggio è un tentativo per fare chiarezza, invitandoci prima a guardarci alle spalle per capire cosa realmente stiamo perdendo per poi proporre qualche linea guida positiva e costruttiva per un sereno cammino di risanamento. -
Aprimi gli occhi del cuore. Un cammino interiore e spirituale con la scoperta estasiante della conversione
L'autrice narra come ha superato l'abbandono, alla nascita, dalla mamma biologica, racconta alcuni passaggi di vita da un percorso interiore e spirituale cattolico-carismatico: scopre una fede più autentica che le dà la forza di raccontarsi. -
Dipinto ad olio su tavola
Un quadro antico, identico a un'opera famosa di Raffaello esposta al Museo del Luovre, perviene ad un anziano professore, che si impegna in un'appassionata ricerca della verità. Un mistero del passato da svelare in pochi giorni, a ritmo incalzante, contro interessi affaristici ed oscure presenze.