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3D Therapy®. La materializzazione dell'emozione
La 3DTherapy® è una metodologia di indagine conoscitiva, di elaborazione e trasformazione di aspetti emotivi disfunzionali, materializzati in oggetti tridimensionali con l'uso del computer e stampante 3D. Il percorso di materializzazione dell'oggetto in forma tridimensionale nasce dall'immagine mentale direttamente rappresentata attraverso il grafico bidimensionale dalla stessa persona. Attraverso l'osservazione riflessiva dell'oggetto 3D, oggetto ""culturale"""" che amplifica l'emozione disfunzionale, si attiva il processo incarnato descritto da Rizzolatti e Gallese con un ritorno sotto forma di processo metacognitivo e meta-comprensivo del significato e del processo."" -
Respirare. La tracheotomia: scelta e sfida per una vita indipendente
"In che senso hai scelto di fare la tracheotomia? Non sei obbligato? Ah... allora quindi è grave?"""" ecc... È normale farsi domande. Anzi è fondamentale: porsi domande e interrogativi significa essere in ricerca, significa vivere. In queste pagine non pretendiamo di darvi risposte definitive sulla tracheotomia, la vita indipendente e la buona qualità della vita. Se così fosse, saremmo presuntuosi: e noi non lo siamo. Vogliamo invece risvegliare altre domande, altri interrogativi. Condividere con voi un percorso, delle scelte; parlare di sentimenti forti che rendono capaci di gesti concreti, per rendere più bella la vita degli altri. Perché, se c'è un senso ultimo alla vita di ognuno di noi, è proprio questo: lasciare un segno, provare a far """"respirare"""" la persona che ci sta accanto." -
Angeli di carta. Ediz. illustrata
"Potrebbe essere inappropriato definire un libro di favole come 'necessario'. Eppure la lettura dei racconti che avete tra le mani mi ha suscitato questa convinzione. Sono abbastanza sicuro che, leggendolo, anche voi concorderete con me. Oggigiorno, infatti, quando si parla di libri, lettura, cultura - ambiti che secondo alcune statistiche soffrono di una crescente crisi - si tende a restringere il campo del necessario ad alcuni manuali ben strutturati. Approfondimenti sui tecnicismi dell'economia o della finanza per capirne il dinamismo, o addirittura sui ricettari più veloci e immediati per poter cucinare bene, ambito oggi sempre più presente nelle riviste di tutti i tipi e nelle trasmissioni televisive, non solo, alcuni non riescono proprio a cominciare la giornata senza la lettura del gossip più aggiornato. Insomma, al di là dei gusti personali, la concezione di necessario dovrebbe essere più 'oggettiva'. In un contesto che vede la fretta al primo posto, i minuti come 'contati', le faccende da sbrigare, un testo di racconti per bambini viene frettolosamente relegato al superfluo o addirittura all'inutile."""" Età di lettura: da 4 anni." -
Parlando con nessuno
Dentro questo libro ci sono esseri umani pacifici avvolti da un infinito cristianesimo che illumina il sentiero lungo il quale camminano, aiutando e sostenendo i loro simili a superare tante avversità. Ma soprattutto consapevoli di avere conquistato la più grande certezza che consiste nel vivere la propria esistenza, sapendo di avere l'assoluto bisogno dell'universo circostante e dell'immensità che lo circonda. Persone che vivono nella terra di mezzo tra due mondi, grandi conoscitori del rispetto, che gli consente di camminare sopra questa terra, e non di calpestarla, persone ricche, non perché hanno le tasche piene di soldi ma bensì capaci di dare un po' di quel poco che hanno a gli altri. Esseri umani partoriti per poi vivere dentro una società che chi prima di loro ha costruito con ingegno, grandi sacrifici e tanta laboriosità, comunità simili a delle praterie sconfinate nelle quali tante forme di vita e innumerevoli colori esprimono la vera fratellanza. -
Il profumo dell'alloro
"Portai la mia scollatura dentro al bar dove ero appena entrata e notai subito lo sguardo che il cameriere ci aveva schiaffato sopra; ti piace eh? beh scordatelo piccolo idiota, pensai gonfiando ancor di più il petto. Finalmente ero riuscita a trovare la mia identità e adesso ci stavo divinamente a mio agio. Lo riconobbi subito e non resistetti, ciao Claudio, sì sono io ... ma possibile tu non riesca mai a pronunciare bene il mio nome? Marion, mi chiamo, Marion! dissi garrula afferrandolo al volo prima che cadesse a bocca avanti e rivolgendo un sorriso smagliante al cameriere esterrefatto"""". Si conclude così il terzo dei bozzetti che aprono la silloge dei racconti di Laura Calderini. Poche rapide pennellate danno vita all'interno di un bar dove Claudio rivede per caso Mario, un ex compagno di scuola, e fa finta inutilmente di non averlo riconosciuto per evitare l'imbarazzo di un tempo. Mario è diventato ormai Marion, una splendida ragazza sicura di sé." -
La notte dei nudi. Ediz. per la scuola
«...Oh potire de Dio cummare mia... aviti nu bell'uomo e l'occhio è capace di tutto... di tutto. Anche quello di astutare la lumera. Non è lantruneria cummare Menù? Sai tuttu poddessere, ma la stanchezza lu deprime e lu affloscia a tal punto ca li lanzola nci dunanu fastidiu e pue ha li piedi friddi e non bo mu si li caddija...» -
Tra me e me, tra me e il mondo. Diario di una quarantena
"Semplicemente mamma è la prima e l'ultima parola che diciamo, nel tempo che ci è dato della nostra esistenza. È stata la prima parola che ho pronunciato. È una delle primissime parole che tutti impariamo a pronunciare da bambini. È la parola che si fa invocazione, nei momenti della gioia come in quelli della sofferenza: """"mamma mia..."""". È la parola che fa baciare tra di loro le labbra. Quasi come se simbolicamente, attraverso il linguaggio del corpo, si volesse lanciare un messaggio: anche se non hai nessuno da baciare o nessuno che ti possa baciare, puoi baciare la mamma, puoi amare la mamma. A mia madre dedico l'ultima delle riflessioni di questo diario di quarantena. Assolutamente non perché la collochi all'ultimo posto in una gerarchia di affetti. Ci mancherebbe. Ho iniziato il diario con Maria, nel giorno dell'Annunciazione. E concludo con la mamma che abbiamo su questa terra. Sono convinto che il rapporto con la mamma spieghi almeno il 90% di ciò che siamo, del nostro approccio alla vita, del nostro modo di amare... Ma la mamma è la mamma: non è un modo di dire all'italiana.""""" -
Le radici del tempo
"La libertà espressiva di Raffaele Talarico era riflesso della sua libertà intellettuale, accesa da un'incontenibile spinta ad andare oltre ciò che appare, cercando di captare il senso nascosto di ogni cosa, di coglierne la verità e la bellezza, nel desiderio di afferrare il nettare della vita, con un'acutezza d'indagazione ed una vivacità interiore da regalare a chi gli stava intorno respiri di infinito, spiragli di eterna umanità. Il suo linguaggio, così ricco ed in perenne arricchimento, sorprendentemente forbito, creativo e ricreativo, disegnava intorno a sé uno scenario d'incanto che lo poneva sempre come sul palcoscenico di un favoloso teatro. Gesti eleganti, sguardo incisivo, voce decisa, tratti aristocratici, incedere pensoso. Coglieva paesaggi e particolari, gli uni negli altri, con sorprendente naturalezza poetica. Talarico era un poeta illuminato, intellettivamente ma anche nello spirito, capace di far cantare suoni ed anima in una simbiosi ascetica. Declamava con solennità ed ornamento, impreziosendo con schizzi di ironia, trasfigurando parole e significanze fino ai cieli della catarsi"""". Dalla prefazione." -
Voluta dal cielo. ACMO Ida Ponessa. Sede di Lamezia Terme «Mimma Colosimo»
Credere e sostenere che le esigenze di un malato possano esser circoscritte solo all'ambito sanitario, ospedaliero, sarebbe riduttivo e svilirebbe la complessità di una fase di vita che non vede minare solo la serenità dell'individuo direttamente interessato ma, coinvolge tutto il nucleo familiare e la sua sfera di conoscenze amicali, che di solito, vengono profondamente destabilizzate. In molte circostanze ad aggravare una condizione precaria già di suo, v'è una generale indifferenza che spesso, invece di agevolare il malato, arriva a invalidarlo e penalizzarlo socialmente. La nostra associazione accarezza e abbraccia il dolore quotidianamente, un dolore da alleviare che non è soltanto fisico, ma a volte molto sottile, silenzioso, interiore, e non per questo inferiore di quello fisico: un ""dolore totale"""". A tal proposito, molto puntuale è quanto afferma a dottoressa Cecily Saunders sul concetto di cure palliative."" -
Maggio 1914. Studenti in piazza per Trieste. Le agitazioni in Calabria
[...]Ed arriviamo così al 1914, che è l'anno che ci interessa e quello delle manifestazioni studentesche antiaustriache del mese di maggio. Le condizioni drammatiche degli Italiani in Austria nel primo decennio del Novecento alimentano, senza dubbio, il movimento irredentista. Per capire bene, pertanto, il perché di quanto avviene nel maggio 1914 in Italia e in Calabria, può essere di non poca utilità soffermarsi, seppur brevemente, sulle condizioni della numerosa comunità italiana nelle terre irredente. Per avere un quadro ampio e preciso di tali condizioni, dobbiamo affidarci a una serie di tre articoli del giornalista Luigi Barzini, apparsi sul Corriere della Sera del 23, 24, 25 settembre 1913 e poi pubblicati quell'anno stesso in un volumetto dal Comitato milanese della Dante Alighieri. Si apprende così che la persecuzione nei confronti dei Triestini per mezzo di elementi slavi ha origini molto più lontane, giacché era cominciata appena l'Austria aveva perso Venezia, quindi dal 1866, quando il luogotenente Kellersferg scriveva che gli interessi dello Stato consigliavano nel modo più energico di favorire gli elementi non italiani. [...] -
San Pietro Maida. Storia, sapori, usi e costumi
Il nostro paese, come sappiamo, vanta una posizione geografica strategica all'interno di una regione, la Calabria, che probabilmente non ha mai svelato del tutto il proprio potenziale in termini culturali, economici e turistici. Dalle nostre parti è cosa ormai entrata nell'immaginario e nel linguaggio collettivo: ""in mezz'ora di macchina si arriva sia al mare che in montagna"""". E già questo, non stanca mai ripeterlo, dovrebbe essere un motivo più che valido per prendere almeno piena consapevolezza di quanto potenziale latente possiede anche San Pietro a Maida. Se a ciò aggiungiamo un valido bagaglio storico, culturale, antropologico, che in questo libro provo a sintetizzare, mosso da passione ma anche dal sacrosanto tentativo di """"distacco"""" dell'osservatore, ecco che il quadro si completa."" -
Arturo Perugini e la nascita di Lamezia Terme. Il progetto e l'iter per una nuova realtà urbana al servizio della Calabria
Questo libro restituisce l'immagine di un Perugini ""regionale"""" per la sua idea unitaria della Calabria. E regionalista, per la sua convinta adesione all'idea che la democrazia italiana si potesse completare, secondo il dettato costituzionale, quale intelligente sintesi tra le due spiccate autonomie, quella dello Stato centrale (non centralizzato) e quella dei singoli territori su cui si muove, olograficamente, il Paese e, politicamente, le sue istituzioni locali. La grande Lamezia per la grande Calabria, un comune forte per una regione forte: questo Perugini ideò anche per sconfiggere i resistenti campanilismi e quell'atavica ignoranza, anche politica, che tanti danni all'unità reale della Calabria produssero. Inventare da ciò che era già nel reale, creare da ciò che preesisteva, una nuova realtà urbana, urbanisticamente estesa secondo una sua idea originale che """"la modernità"""" fosse fatta anche da realtà urbane forti e dall'allungamento degli spazi urbanizzati in armonia con l'ambiente naturale."" -
Linguaggi a Confronto. Termini francesi e del dialetto di Gasperina (Cz - Italia) con excursus storici ed etnografici. Ediz. per la scuola
La lingua è in continua evoluzione, un'istituzione che cerca di adeguarsi ai bisogni della comunità che la adotta. Essa può subire l'influenza di altri popoli e culture. Nella lingua italiana tali parole, insieme con quelle provenienti da altre lingue, si aggiungono ai termini più numerosi derivanti dal latino, costituenti il cosiddetto 'fondo ereditario'. Nel presente lavoro, nato dall'esigenza di fissare nel tempo il frutto di nostre riflessioni, termini del dialetto di Gasperina (CZ, Italia) vengono accostati ad altre parole francesi, per coglierne assonanze fonologiche, convergenze morfologiche e semantiche, ponendo in luce aspetti storici ed etnografici, là dov'è possibile. Ce langage serait un peu «comme une prose de la vie», où la grammaire s'apparenterait plus à de la musique par les retours des mêmes sonorités privilégiées et des rythmes connus. Plongés dans ce bain linguistique dit «maternel» les locuteurs se contenteraient souvent de suivre le courant mais parfois ils se lanceraient dans une nage à contre-courant qui demande des efforts mais leur permet d'élargir leurs possibilités et de s'approprier les normes linguistiques. -
Il colore dei cavallucci di gomma
"[...] Mentre Roberta si allontanava, camminando sulla sabbia, gli occhi di Matteo continuarono a restare incollati su quella splendida figura femminile. Pensò a quanto fosse fortunato ad avere nella sua vita una donna così speciale. Tornarono velocemente nella mente di Matteo tutte le vicende che li avevano fatti incontrare e che avevano cambiato radicalmente l'esistenza di entrambi. La memoria lo riportò, perciò, a quattordici anni prima, quando ancora non conosceva bene la sua Roberta. In quel periodo sapeva solamente una cosa di lei. Che era sua sorella.[...] Il bambino prese due cavallucci di gomma, uno bianco e l'altro nero e li posizionò sotto le torri. «Lo sai che, a casa mia, ho anch'io i cavalli di gomma? Però i miei sono gialli e rossi» disse Paola. «Non ci credo. Esistono solo cavalli bianchi e neri» rispose Michelino. «Non è vero!» ribatté Paola. «Se io li ho, vuol dire che esistono anche quelli gialli e rossi. Per ogni cosa, nel mondo, ci sono tantissimi colori. È vero, papà?».""""" -
Il piacere delle piccole cose
«""Non spaventarti dal mio tono di voce"""" disse il vecchio """"non sono fuori di testa come certamente avrai pensato ma ho voluto testare la vulnerabilità del tuo stato d'animo"""" e aggiunse """"saper gestire i propri stati d'animo può permetterci di raggiungere i nostri obiettivi con successo, o comunque avere molte più probabilità di vivere più serenamente. Pensiamo a quanto entusiasmo trasmette un venditore quando è in stato di grazia, oppure un oratore appassionato! Il nostro modo di percepire la realtà, le nostre credenze, il nostro dialogo interiore, le rappresentazioni mentali che facciamo creano gli stati d'animo che portano ad una certa fisiologia, comprendi?"""" continuò il vecchio. """"Non mi guardare esterrefatto, un giorno capirai il perché del mio atteggiamento nei tuoi riguardi"""". """"Ora ti devo lasciare"""" disse Gerardo al vecchio, """"mi devo recare al lavoro. Se vuoi possiamo vederci un'altra volta"""". Il vecchio strizzò l'occhio a Gerardo a mo' di assenso. Gerardo durante il percorso che lo recava nella sede del lavoro pensò intensamente alle parole del vecchio ritenendolo, lì per lì, un po' fuori.»"" -
Pensieri, parole, opere e missione di Carlo Acutis. Dalla A alla Zeta
In Carlo Acutis, come ben evidenziato dall'amico e autore del presente testo, Francesco Polopoli, il volto giovane della Chiesa risplende in tutta la sua cristallina bellezza e freschezza: la sua vita, pronta a dire ""Non io ma Dio"""", è come un bagliore nella notte la cui intensità, pur nella brevità della sua estensione temporale, restituisce forme, colori, fino ad offrire con gratuità e generosità le coordinate a quanti desiderano prendere in mano la propria vita per farne un capolavoro. Tutto è straordinariamente ordinario e l'ordinario diventa straordinario nella vita di Carlo, totalmente immerso nel kairòs, fino a fargli dire """"Muoio felice perché non ho mai sprecato un minuto della mia vita in cose che non piacciono a Dio""""."" -
Emozioni e giorni
«La lettura della raccolta di poesie ""Emozioni e giorni"""" di Franco Tropea mi porta istintivamente a pormi una riflessione sul senso della composizione poetica perché le liriche in oggetto si presentano come un fluire di stati d'animo a volte distinti a volte sovrapposti: un viaggio della mente e del cuore, una musica in lontananza, un arcobaleno di colori che si rinnovano di continuo, atmosfere che si sovraccaricano come nubi e poi si librano una eterea aura, in una combinazione di tonalità che inventano cieli sempre nuovi. Franco Tropea è un cavaliere del nostro tempo, un poeta profondo, ricco di contenuti, dispensatore di emozioni sottoforma di vera poesia. È un cavaliere che lascia la sua traccia sulle tavole polverose di un teatro della memoria e quelle tavole devono rimanere tali perché i ricordi e la nostalgia, le emozioni e i giorni, quando sono autentici non sono mai tirati a lucido.»"" -
U picculu principi i santu Tidoru
«È il tempo che hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante»: una frase più rappresentativa di questa non trovo per poter illustrare il nuovo, mirabile lavoro di Francesco Polopoli. Perché a chi, se non a questo istrionico autore, poteva venire in mente di tradurre in dialetto Il piccolo principe? La traduzione ha un duplice proposito: quello di recuperare la tradizione linguistica e di farlo attraverso un testo esemplare, per poter ""affidare"""" ai ragazzi anche il testimone del nostro dialetto che sta scomparendo. L'intento che si ravvisa è quello di accostare due tipi di educazione: quella ai valori etici e morali e al lessico antico. Età di lettura: da 8 anni."" -
Viaggiatori del Reventino
Viaggiare fa parte della vita. Anzi, la vita stessa è un viaggio, il grande viaggio nel quale tutti i viaggi affluiscono. Ogni arrivo è una meta provvisoria raggiunta, che diventa l'inizio di un nuovo viaggio. Si viaggia nel passato, nella memoria, nei ricordi. Si viaggia nel presente negli accadimenti quotidiani. Tutto cambia. nessun viaggio è uguale. Il viaggio può essere un liberarsi dalla ristrettezza della propria mentalità, trovare la forza di aprirsi e mettersi in discussione, per accettare di appartenere all'umanità tutta, pur nelle sue diversità per i non uniformi percorsi, cadute, voli, intrecci, che hanno conferito modalità, forme e colori diversi agli occhi di ciascuno... La vita è un viaggio nel quale tutti i viaggi affluiscono. Si viaggia sempre, verso nuovi paesaggi, verso nuove culture, nuove mentalità, nuove invenzioni. Importante è non rimanere fermi, godersi, viaggiando, le ricchezze che ogni paesaggio offre. Si viaggia verso nuove terre, in senso geografico, verso l'infinito, verso sé stessi nella ricerca della verità. -
Microstorie e sviluppo del territorio. Un testimone del nostro tempo
Il presente volume è diviso in tre sezioni che contengono testi di mie relazioni, documenti, elaborazioni, articoli, con le introduzioni di tre amici, esperti, militanti politici, rappresentanti istituzionali. Nel mio lungo impegno politico dal ""Fronte della Gioventù"""" di Eugenio Curiel, antifascista, ucciso dalle """"brigate nere"""" a Milano, alla FGCI nel 1948 (Federazione Giovanile Comunista Italiana) al PCI raggiunta la maggiore età al PCI e sviluppi successivi fino al PD al quale non ho aderito preferendo SEL, ho avuto innumerevoli occasioni di conoscere, collaborare e seguire prestigiosi dirigenti locali, regionali e nazionali, esperti e docenti universitari, rappresentanti istituzionali delle diverse formazioni politiche collocati negli Enti Locali, nelle Regioni, nel Parlamento e in Enti pubblici. Da tutti ho ricevuto insegnamenti, stimoli all'impegno, allo studio, alla ricerca e all'elaborazione di soluzioni possibili delle problematiche territoriali e delle condizioni di vita dei lavoratori e dei cittadini. Il libro contiene senza dubbio dei limiti. Ma credo risponda all'obiettivo che mi ha stimolato e deciso a compiere questa scelta""