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G. A. S.. Guardiamoci Allo Specchio
Ho una persona che sempre mi guarda, mi osserva, mi precede. Si manifesta agli altri prima di me, sorride quando e se la guardano, perfino quando soffre sorride. Sorride sempre. Quella persona mi è amica. Quella persona mi permette di vivere. Quella persona ha la mia maschera. Gliel'ha conferita la società e la porta con disinvoltura. La società si è dimenticata di donarle piccole, trasparenti, continue lacrime di dolore"". Tra gli aforismi che sono posti a conclusione del libro, questo mi sembra racchiudere, nella sua brevità, il senso pirandelliano della vita e dell'opera letteraria di Raffaele Mattioli. Noi siamo la maschera che la società, con le sue regole ci impone, ma sotto questa maschera c'è il flusso continuo della vita che non sopporta schemi fissi. ... Ma sotto la maschera politicamente corretta del """"tutto va bene"""" ci sono i drammi che a ciascuno di noi tocca vivere, e le lacrime di dolore che ci segnano per il solo fatto di appartenere all'umanità..."" -
U Mpìarnu. Canti scelti in lametino e latino. Ediz. per la scuola
... Lo stesso metro me lo offre il vernacolo, perché evoca ed invoca parole, suoni e colori: non per nulla piace a questi straordinari artisti. Quanto alla struttura della mia operetta, vorrei concedermi soltanto qualche considerazione propedeutica; quanto è venuto fuori è una polimetria su base ende- casillabica, motivata da uno guardo in larghezza sulla profondità del dialetto lametino: la versificazione ipèrmetra o ipòmetra, laddove fosse presente, è stata lasciata per non intaccare il sermo vernacularis, che si sarebbe sfrangiato, a mio avviso, in talune congiunture di sillabazione. Perciò chiedo venia sin dall'apertura: le catene le ho lasciate solo alle terze rime, che ho sempre mante- nuto per la musicalità con cui si accompagnano alle note aulenti (e non dolenti) della nostra parlata. Laida ed oscena loquela, macché! Musica per le nostre orecchie, confutando, ma solo per questo, il Sommo fiorentino. Il frutto in arrivo? Un'edizione trilingue. Lo sforzo unitario è quello di dimostrare, ictu oculi, come la matrice classica sia comune e quanto dal suo cascame tutto da lì si sia successivamente originato: solo questo, il resto lo lascio alla benevola attenzione dei lettori. -
La mia vita. Monumento all'amore
La silloge poetica di Rolando Greco riassume invece il senso complessivo dell'opera. Il lettore paziente che affronta la lettura di tutte le liriche può cogliere la caratteristica fondamentale del lavoro di Rolando Greco: un canzoniere, o una raccolta di rime, come si usava dire al tempo di Petrarca e fino al Settecento, in cui l'Autore riassume- va il senso e il percorso della propria vita. E non ce ne dobbiamo meravigliare troppo, perché Rolando Greco è stato un docente appassionato di letteratura italiana, che fin dagli anni in cui era studente scriveva versi, appuntando sul foglio i momenti salienti della propria vita. E così è stato fino ad oggi. Fin dalla Poetica di Aristotele gli studiosi hanno cercato di definire le caratteristiche dei vari generi letterari: l'epos, che nei tempi moderni definiamo narrativa, la poesia drammatica in tutte le forme della letteratura antica e moderna, la lirica nella grande varietà dei sottogeneri... -
Ombre a Mezzogiorno. Diversità e responsabilità
"Il pensiero guida di questo lavoro è, dunque, la diversità della Calabria. Con tutti i quesiti che suscita l'argomento. È un fatto sistemico, nel senso che esso è conforme ad un ordine immutabile delle cose e che quindi non permette alcuna modificazione nei suoi elementi? È un fatto irreversibile, che non può essere invertito rispetto al suo sviluppo e che quindi si manifesta in un solo senso? Oppure un insieme di più fattori, da individuare tra cause naturali ed opera umana? E in quale misura ha giocato la composizione di quell'insieme? E su tutto aleggia la domanda principe: «Generalmente - rispetto agli altri elementi che hanno determinato la diversità, e cioè fatti storici ed eventi estremi e disastrosi - il cittadino calabrese ha avuto un atteggiamento passivo?». Di sicuro mi sento di dire che questa diversità è diventata per la Calabria un fatto secolare, e se nel corso della lettura troverete concetti e riflessioni che si ripetono, sappiate che questa ripetizione è voluta. Essa ha lo scopo di mettere in evidenza una pluralità di opinioni espresse da autori che con la loro autorevolezza ci aiutano a comprendere gli avvenimenti..."""" (Dalla premessa dell'autore)" -
Magog
Dalla prefazione di Italo Leone: «Chi è il barbaro? I migranti che ci invadono oppure noi italiani che li rinchiudiamo nei cosiddetti centri di accoglienza per poi abbandonarli al caporalato e allo sfruttamento? Magog, secondo San Giovanni, è il popolo - e relativo paese - che Satana chiamerà a sé per l'ultimo scontro con Cristo alla fine dei tempi. Ed ecco che, ad una prima occhiata, quelli di Magog sono ""loro"""", i migranti, e noi la """"brava gente"""". ... un viaggio lungo le rotte dei migranti di cui sono protagonisti due giovani che, come molti altri, sfuggono alla violenza della guerra e alla miseria diffusa nei tanti Sud del mondo, in un tempo in cui la globalizzazione è stata un'opportunità per pochi e una disgrazia per molti. Il romanzo adotta la tecnica della focalizzazione interna: i fatti e i pensieri sono filtrati dalla ricostruzione che ne fa Amira, l'io narrante, amica e innamorata di Nana...»"" -
Donne che vestono d'ortica. Nuova ediz.
Italo Leone: Donne che vestono d'ortica di Laura Calderini è un romanzo che, rispetto a tante opere della narrativa contemporanea, ha una decisa originalità nei contenuti e nella tecnica della comunicazione letteraria. L'io narrante è una scrittrice, Isangela Gatteschi, che per scaramanzia intende pubblicare il romanzo con il nome di Angelica Licandrei.Già i nomi scelti la dicono lunga sul carattere ossimorico della protagonista, divisa tra l'angelicità dei nomi e la ferinità dei cognomi (lùkos in greco antico significa lupo), per indicare un tipo di femminilità che, come i gatti di Isangela la Gattesca, mantiene una natura indipendente anche nei confronti di chi li accudisce. Orlando Perera ... destinatarie del titolo, quel manto di peli d'ortica, i minuscoli dardi con i quali la verde infestante si difende da chi la minaccia. Ognuna portatrice del femminino selvaggio, l'istinto della Lupa, che sta anche nella novella di Giovanni Verga. Laura alla fine ci saluta per volare, e come non lasciarla andare? Nessuna favola è più favola della realtà -
Il colore dei pensieri. I ragazzi della «Grilli»
"... il passato ha inevitabilmente una prospettiva che va verso il domani, si costruisce nel presente al fine di espandere tracce che resteranno e vivranno nel bagaglio di esperienze di ogni singolo essere... Tommaso Cozzitorto ... Questo libro che li contiene è un gioiello; un gioiello che li accompagnerà per tutta la vita. Questo libro ha del magico, del meraviglioso... Denis Fadda ... Basta adagiare il nostro sguardo sulle parole di questi bambini per avvertire come l'idea di raccogliere gli scritti di piccoli uomini e donne di domani sia un seme; un seme destinato a germogliare e a crescere nell'arco degli anni... Alfonso Veneroso rileggete spesso questo piccolo libro che avete realizzato, un documento che vi seguirà ad ogni passo per la vostra strada... Infine, da storico, vi dico: ricordate sempre che la storia siete voi. Vincenzo Villella."""" Età di lettura: da 6 anni." -
Il calzolaio che andò oltre la scarpa
Dalla presentazione: Quando mi capitò di leggere da un libretto di Ferdinando Paolieri: ""Tutti i calzolai sono filosofi; la vita sedentaria abitua al ragionamento..."""", il mio pensiero andò all'antico Eroda e alle botteghe di una volta nel mio paese, dove i calzolai conversavano e disquisivano su ogni cosa, pubblica e privata. Lo stesso effetto mi fece il """"Socrate e il calzolaio"""" di Givone, perché anche qui c'era una bottega come luogo di incontri, di commenti di cronaca e di riflessioni sui significati della vita. ... """"Addio al calzolaio dei presidenti"""", che annunciava la morte di Domenico Di Meola, l'italiano che nel 1946 era sbarcato dal transatlantico a Newark, nel New Jersey, con una borsa di attrezzi del mestiere di calzolaio con cui riuscì a fare una scalata sociale straordinaria, divenendo orgogliosamente, per oltre quaranta anni, il calzaturiere della Casa Bianca. Infatti, Di Meola fabbricò scarpe per sei dei presidenti degli Stati Uniti. Le prime furono quelle di Eisenhower e quelle di John Kennedy."" -
Ho fame dunque sono. Diario di un internato nell'Oflag di Wietzendorf (gennaio-dicembre 1944) Francesco Graziano di Vena di Maida
... Wietzendorf nel diario di Graziano è il simbolo dell'annientamento della ragione, del trionfo dell'efferatezza e della disumanità. Egli ne descrive subito già nella prima pagina, anche se con stringate battute, l'inospitalità. Scrive il 3 gennaio: ""Il campo, per il disgelo, è diventato un immenso lago fangoso"""". Da un campo all'altro avvenivano continui trasferimenti, """"soprattutto di ufficiali"""", attraverso viaggi estenuanti prima in vagoni bestiame e poi a piedi per 2-3 chilometri. Su questi treni infernali (""""32 internati per vagone"""") """"sono più le ore che si sta fermi che quelle in cui si cammina. Si parla poco e sulla faccia di ognuno si legge tristezza e dolore"""". ..."" -
Non solo nuoto
Per i latini e gli antichi tutti, un individuo ignorante non sapeva né leggere, né nuotare ""neque litteras didicit nec natare"""". Ciò, fa capire quanto sia motivo di orgoglio e di sopravvivenza riuscire ad acqui- sire tale capacità. L'acqua distrugge (punisce) come nel caso del diluvio universale, l'acqua dà nuova vita, come nel battesimo: quasi tutti i riti iniziatori, quelli che segnano un """"passaggio di stato"""" di coloro che vi si sottopongono, hanno a che fare con l'acqua. Al di là del valore ginnico, il nuoto ha un potere sconosciuto a buona parte, se non a tutti gli altri sport, cioè, quello di distendere il sistema nervoso. ... Il nuoto, ha una funzione insostituibile, come strumento di formazione e di educazione fisico-atletica. Anche se non sostenuto a livello agonistico, il nuoto, più di qualunque attività singolarmente presa, riesce a mobilitare e a tonificare tutte le parti dell'organismo umano: nella nuotata classica, tutte le parti del sistema muscolare entrano in attività, mentre, la respirazione è armonizzata al ritmo della bracciata. Quanto più corretta e regolare è la nuotata, tanto maggiore è il beneficio che il sistema respiratorio e cardiaco ne ricavano."" -
Questa potrebbe essere una storia come tante, ma è la mia…
«Questa potrebbe essere una storia come tante, che chissà per quale strano e funesto gioco del destino, cambia la vita di un'intera famiglia, di una tribù. Questa potrebbe essere una storia come tante, ma è la mia... Mia madre invece non è la prima, ma della famiglia è il capo. Da bambino pensavo che nella sua testa ci fosse un secchio, grande come quello del mocio e forse più, dal quale lei tirava fuori la soluzione per tutto. Era il 19 aprile di sei anni fa (2015), avevo da poco compiuto 11 anni, frequentavo la seconda media nel mio borgo medievale ed avevo un cassetto enorme per i miei sogni e mille perché da soddisfare. I dolori erano terribili, pensavo che i miei muscoli non erano più saldamente ancorati alle mie ossa, non riuscivo a dire cosa mi faceva più male. I sedili dell'aereo sembravano sedie di torture alle quali ero pure legato.» (l'autore) -
Bene mio
"Bene mio, Nume, di questo scritto a te parlo, nella magnificenza del sogno che mi fai vivere... e volare. Volare, volare con l'ebbrezza di Icaro sopra Caronte. Chi vive di materia è attaccato alla terra, non sa volare e non osa. Chi vive di anima, sa volare l'infinito e osa. Se ne condividi il pensiero tuo è lo scritto! Alleluia alleluia! Ecco, la rivestita carne alleluiando (Dante) entra nella storia della nostra famiglia, in una parte delle radici i Cattermole. Se non ti trovi il loro nome, e la tua nascita mettiamo il caso, non è di questo tempo, tutto ciò è insignificante perché già sognata e preparata, all'atto dell'evento, il passato riaffiora, affonda le radici nel presente per continuare all'infinito. Così dice la storia, anche quella dei nostri avi iniziata nell'era dei tempi, narrata nell'ottocento e vissuta nel novecento passando da te. Fin quando li porteremo nella memoria essi vivranno e, presenti ad ogni nascita, emulano l'evento che c'innalza a figlio di Dio la vita. ...""""" -
Controversia sullo Storicismo tra Tilgher, Croce e Gentile
"Questo saggio di filosofia della storia, composto da me nel 1966 per la mia tesi di laurea, ha lo scopo di dimostrare, oggi come allora, che anche quando l'umanità è angosciata dalla mancanza di sicurezza e dalla sfiducia verso valori eterni che sembrano andati perduti per sempre, come è stato all'epoca delle due guerre mondiali e come sempre avviene quando il senso della storia si fa tormentoso nei punti di crisi del divenire umano, sempre si eleva la parola rasserenatrice di Benedetto Croce, il filosofo dotato della serenità e freddezza necessaria, di contro agli istintivi e scalmanati irrazionalisti e nichilisti, ad evitare errori di valutazione. Il significato pregnante del presente lavoro, nel quale, al tempo della sua redazione, io sono stato il primo, tra i cultori di filosofia, a disquisire sull'accesa polemica Storicismo-Antistoricismo, condotta senza quartiere, nel periodo fra le due guerre mondiali, da Adriano Tilgher con Benedetto Croce e Giovanni Gentile, l'allievo contro i propri maestri, i due inconcussi giganti del pensiero, è da ravvisarsi nelle sagge e impareggiabili parole di Benedetto Croce, con le quali si conclude questa trattazione."""" (l'autore)" -
Incontri con Dante. Ediz. per la scuola
Dalla prefazione di Italo Leone, dagli interventi digitali pubblicati sui social è nato un libro: ""Incontri con Dante"""", impreziosito dalla copertina di Antonio Pujia Veneziano e da antiche miniature e illustrazioni della Commedia. Un libro che racconta i tanti modi in cui ci si può accostare all'opera del grande poeta fiorentino, per incontrarlo lungo i sentieri che ciascuno di noi, con la propria sensibilità e le proprie attitudini, ha potuto percorrere insieme a Lui. Nel dialogo fecondo con l'opera di Dante, ognuno di noi ha posto domande e trovato risposte, cercando un lume che, come era stato per Lui, illuminasse anche per noi un tratto della nostra vita."" -
Venezia e Le quattro stagioni-A film about Venice on Vivaldi's Four seasons. Con DVD
Nel progettare questo filmato video digitale ci eravamo posti anzitutto l'obbiettivo di privilegiare le suggestioni e le atmosfere che Venezia offre al visitatore piuttosto che porne in primo piano la grandezza monumentale ed artistica. Per raggiungere il nostro scopo abbiamo deciso quindi di ribaltare la relazione fra immagine e suono, ponendo al centro del filmato un contenuto musicale proposto nella sua integrità: Le Quattro stagioni di Antonio Vivaldi, che rappresentano l'icona musicale della città. L'ascolto dei quattro concerti e la loro analisi hanno consentito di segmentare diversi episodi, ciascuno dei quali si è rivelato capace di suggerire di volta in volta immagini diverse, in linea col carattere specifico dell'episodio considerato, immagini che ben rappresentavano luoghi e momenti diversi della giornata, e l'avvicendarsi delle stagioni nel corso dell'anno. Questa sceneggiatura ha consentito di effettuare le riprese sulla base del ritmo, dell'andamento e del carattere specifico della musica, sui quali sono state poi minuziosamente ""costruite"""", nel vero senso del temine, sequenze di immagini, corrispondenti, sia per durata che per carattere, a ciascun segmento musicale individuato. Il volume raccoglie la storia del film e dei celebri concerti vivaldiani illustrati da stampe d'epoca."" -
Questo freddo
Un uomo senza nome affetto da una strana forma di ""ipotermia cronica"""" si rinchiude in casa e osserva il mondo attraverso l'occhio elettronico di una webcam. Questo freddo è il suo diario delirante. Nel frattempo, per resistere ai brividi, colleziona paure e recriminazioni che invia, sotto forma di mail o di ossessione, a tutti i fantasmi del proprio passato. Questo freddo è il racconto di un vuoto siderale in cui corpo e mente hanno smesso di seguirsi, o il diario immobile e tragico di un ricorrente pensiero delirante. Una waste land virtuale, apocalittica, nella quale il tempo fa fatica a trovare il proprio spazio. Una scrittura glaciale e tagliente, che scava abissi tra le parole e le cose."" -
Derive e approdi
Derive e approdi è la raccolta degli appunti di viaggio di Zaami fra il 1998 ed il 2009. Un continuo gioco di scatole cinesi ci porta ora in Sicilia, ora in uno sperduto centro dell'Europa dell'est, ed in ogni pagina si pongono domande che quasi mai trovano una risposta, ma che cercano un equilibrio in uno strano intreccio di vizi, sogni e virtù. -
I saperi dell'Orientale. Interviste ai laureati
Educare al confronto interculturale, significa innanzitutto far crescere la capacità di decentrarsi dal proprio punto di vista, imparando a non considerare il proprio modo di pensare l'unico possibile o l'unico legittimo ma uno fra molti. -
Neuro dunque sono. La scommessa della neurofilosofia
"Neuro dunque sono"""" è un saggio sul dialogo interdisciplinare che coinvolge scienze cognitive, neuroscienze, filosofia della mente e filosofia morale. Da questo dialogo nasce la """"neurofilosofia"""", un nuovo campo d'indagine che coniuga discipline umanistiche e scientifiche al fine di analizzare l'umano sotto una nuova prospettiva." -
Introduzione al mondo
In città, altoparlanti emettono ripetutamente un imperativo: Allegria! Il sindaco è stato eletto per offrire la felicità ai suoi concittadini. Le persone sentono invece solo un confuso rumore di fondo, la malinconia le incupisce e qualche sfortunato contrae uno strano morbo. C'è solo un farmaco in grado di ristabilire una vita senza controindicazioni: tutti sanno della medicina chiamata ""Introduzione al mondo"""". Per procurarsela bisogna percorrere una città pullulante di spacciatori di felicità e trafficanti di varia umanità con le loro ricette a base di narcotici intestinali e romanzi di successo. Galleria di orrori, passioni tristi e violenze domestiche, """"Introduzione al mondo"""" è una lente deformante e visionaria sul nostro tempo. Sullo sfondo una domanda: è possibile narrare una realtà integralmente falsa? Quale parola può esprimere un mondo capovolto, un anti-universo in cui la felicità si rovescia in inquietudine, la conversazione in soliloquio e il linguaggio in brusio anonimo?""