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Non sono Sidney Poitier
Le peripezie di un uomo che deve fare i conti con un nome assurdo e ingombrante, una madre disturbata e il colore della propria pelle. Un graffiante affresco sui temi dell'identità, della razza, de luogo comune. Vincitore Hurston / Wright Legacy Award for Fiction 2010 e del Believer Book Award 2010rnrnrnrnLos Angeles, 1968. Nato dopo due anni di gravidanza isterica da una madre, la signora Poitier, non proprio sanissima di mente e che a memoria d'uomo non aveva avuto rapporti con l'altro sesso, Non Sono Sidney Poitier - sì, si chiama proprio così - porta già nello strampalato nome il segno del suo disadattamento e della sua diversità. Non Sono Sidney, pur somigliando come una goccia d'acqua fin dalla nascita al noto attore americano, e pur assomigliandogli sempre di più con il passare degli anni, non ha niente a che fare con lui, anzi quella sovrapponibilità sarà la sua croce, il perpetuarsi di un passaggio obbligato ogni volta che gli chiederanno chi è, fatto di parossistici distinguo e precisazioni che scateneranno il più delle volte l'effetto contrario. La scalcinata e taccagna madre passa a miglior vita quando Non Sono Sidney ha undici anni, ma non prima di aver effettuato un lungimirante investimento nell'allora sconosciuta Turner Broadcasting System. In pochi anni, il giovane diventa così ricco che lo stesso Ted Turner decide di prenderlo sotto la sua custodia a Atlanta. Deciso per noia a dare una sterzata alla sua vita, Non Sono Sidney si compra l'ingresso al college dove farà il fatale incontro con il professor Percival Everett, docente di Filosofia dell'assurdo, e si fidanzerà con Maggie Larkin, anche lei nera. Ma sarà il desiderio di tornare alle origini che lo porterà a essere accusato dell'omicidio di un uomo identico a lui. -
Un uomo a pezzi
Quattro giorni per trovare lavoro, per sconfiggere l’alcolismo, per salvare un matrimonio, per dimostrare che anche un nero può realizzare il sogno americano. Vincitore dell’Impac Dublin Literary Award 2009, il premio letterario più ricco del mondo, prevalendo sulle opere di Philip Roth, Doris Lessing e Joyce Carol Oates.rn«Un lungo e melodioso monologo, un incantevole blues per l’infinita solitudine dell’anima.» - BookslutrnrnrnrnUn trentacinquenne nero di cui non sapremo il nome, ma che a un certo punto si farà chiamare Ismaele, coltiva l'ambizione di diventare uno scrittore di successo. La situazione è drammatica: deve trovare il modo di metter su i dodicimila dollari necessari per prendere una nuova casa in affitto e pagare la retta scolastica ai figli. Ha quattro giorni per trovare uno o più lavori, per dimostrare a se stesso e agli altri che anche un nero può farcela. Quattro giorni per vincere il disagio di vivere in un'America razzista che dopo quarant'anni non ha ancora metabolizzato l'urto del messaggio di Martin Luther King. E cosi Ismaele va a vivere lontano da tutto e da tutti. Si installa nella cameretta del figlio di un amico, a New York; vive da proletario problemi tipicamente borghesi, ed è costretto a rispondere alle pretese del suo ego nient'affatto rinunciatario. ""Mi chiedo se non ho subito un danno irreparabile"""", si domanda a un certo punto Ismaele, assimilando la sua vita a un """"esperimento sociale"""", così come era stato per il protagonista di Uomo invisibile di Ellison. Thomas, con un tormentato flusso di coscienza, racconta l'ipocrisia e lo scetticismo nei confronti dei neri, e dei vari gradi di nero, nella città considerata l'ombelico della multiculturalità ma anche l'incubatore delle tensioni sociali - un razzismo latente, inconscio, risultato di anni di soprusi e indifferenza o patinata solidarietà."" -
Pescatore d'Islanda
È il rito ancestrale della pesca a scandire le stagioni nel piccolo villaggio bretone di Paimpol. Alla fine dell'inverno, i pescherecci ricevono la benedizione per la partenza verso l'Islanda; dall'alto del tabernacolo allestito nel porto, la Vergine osserva allo stesso modo, impassibile, chi dopo l'estate tornerà alle coste francesi con il carico di pesce, e quelli che, una dannata tempesta farà mancare all'appuntamento con i propri cari. La primavera, a Paimpol. è il silenzio di donne nell'attesa di un ritorno. L'inverno è fatto per sposarsi - o per piangere chi il mare ha trattenuto. Gaud Mével è la graziosa figlia, biondissima, di un anziano pescatore di Paimpol che con il mare ha fatto fortuna. È cresciuta a Parigi, poi il padre l'ha ricondotta in Bretagna. L'inverno del suo ritorno a Paimpol, a un ricevimento di nozze, Gaud incontra il primogenito dei Gaos, l'imponente Yann. pescatore d'Islanda fiero e impenetrabile. È l'inizio di un amore ardente ma tormentato. Ma la felicità, in queste lande brumose, è selvaggia e inquieta, oppressa dalla minaccia della morte. Romanzo del 1886 - lo stesso anno in cui Jean Moréas pubblica su Le Figaro il Manifesto del simbolismo -, Pescatore d'Islanda è un inno oscuro e decadente all'inesorabilità del fato e alle leggi insondabili che governano i sentimenti umani. -
L' equipaggio invisibile. Robert Clark e la nascita della vela moderna
Le intuizioni e il genio di Robert Clark, giovane progettista inglese, a partire dal 1935 hanno aperto la strada alla vela moderna. Nascono dalla sua penna molte fra le barche più belle, veloci e famose, come il Favona vincitore della Fastnet 1953, il Gipsy Moth III di Francis Chichester, ì'Ortac, con il suo armo futurista, il British Steel con cui Chay Blyth compirà il suo ""viaggio impossibile"""" intorno al mondo controvento e controcorrente. Ma l'opera di Clark rende soprattutto possibile che un hobby per pochi ricchi diventi, nel giro di qualche decennio, un fenomeno 'popolare'. Non più soltanto armatori facoltosi ed equipaggi mercenari, impegnati in complicate manovre su velieri obsoleti. Il mondo della vela diventa accessibile ad appassionati, atleti, famiglie e navigatori solitari. """"L'equipaggio invisibile"""" racconta per la prima volta la storia personale e professionale di Robert Clark attraverso un'inedita documentazione e un ricchissimo apparato di fotografie e illustrazioni, frutto di approfondite ricerche nei principali archivi navali inglesi. Un viaggio che attraversa ottant'anni di storia della vela."" -
Minzulpop
Dietro lo pseudonimo Hari Seldon - figura centrale del Ciclo della Fondazione, capolavoro di Isaac Asimov - si ritrova un gruppo di giornalisti, blogger, attivisti dei movimenti, esperti di comunicazione. Un collettivo che punta a rileggere la realtà italiana partendo dai contenuti e dalle analisi prodotte dal popolo della rete. ""Racconta il Minzulpop"""" è il nome del gruppo di Facebook che anima questa iniziativa editoriale."" -
Rainbow per Rimbaud
Charleville-Mézières, due ore in treno da Parigi, giorni nostri. Robert ha trentasei anni, è alto due metri e dieci, ha lunghi capelli rossi raccolti in una coda di cavallo e arti lunghi e sottili. Dorme in un armadio, su cui ha inciso la parola Battello. Ha imparato a memoria tutte le poesie di Rimbaud e ogni giorno va a rendergli omaggio al cimitero dove è sepolto. Un giorno parte per l'Egitto in compagnia di Isabelle - conosciuta per caso al telefono -, prima tappa di un lungo pellegrinaggio nei luoghi in cui il grande poeta francese è vissuto. Robert sembra uscito di senno e si fa tatuare le poesie di Rimbaud sul viso e sul corpo: vuole penetrare in tutto e per tutto il suo idolo. Il viaggio della coppia prosegue per Dakar, Gorée, Capo Verde. A Tarrafal, Robert e Isabelle non si parlano più, sanno che il loro destino si sta per compiere. Robert non è più in grado di camminare, giace seduto all'interno di un carrello per la spesa che ha trasformato in battello, e si sente finalmente Arthur Rimbaud. L'epilogo è pura poesia. -
La zattera della medusa
Nel luglio del 1816 la fregata francese ""Medusa"""" naufraga al largo delle coste del Senegal. Centoquarantasette disperati cercano la salvezza su una zattera che viene abbandonata in mare con pochissimi viveri. Per dodici giorni i superstiti si dilaniano, si uccidono, si cibano gli uni degli altri. All'alba del 17 luglio, ne vengono tratti in salvo appena quindici, sopravvissuti a quella terribile carneficina originata dalla disorganizzazione, dall'insipienza dei comandanti e alimentata dalla folle disperazione dei naufraghi. Théodore Géricault decide di usare quel crudo episodio di cronaca per un quadro che cambierà l'idea di pittura. Anch'egli naufrago dell'esistenza, con alle spalle una disperata e sfortunatissima storia d'amore, per nove mesi si chiude nel suo studio e lavora all'enorme tela di cinque metri per sette. Ma il dipinto, che descrive anche la tragedia della Restaurazione, la disillusione dell'età napoleonica, il mesto ripiegarsi degli entusiasmi rivoluzionari, si scontra con la banalità del pensare comune, con l'orrore per lo scandalo e porta il suo autore a una precoce fine. Storia emblematica di comandanti meschini, vittime sacrificali e artisti eroici, la vicenda della """"Zattera della Medusa"""" sembra trovare negli anni che stiamo vivendo un parallelismo perfetto che la porta a esser letta non come il resoconto di una cronaca del diciannovesimo secolo ma come la feroce e visionaria anticipazione del nostro presente."" -
Guida alle immersioni nelle isole italiane. Luoghi, diving, fauna e flora
Le acque che circondano l'Italia nascondono tesori naturalistici tra i più esclusivi di tutto il Mediterraneo. Molti di questi sono concentrati lungo le coste delle isole italiane. Un viaggio attraverso gli arcipelaghi e le isole che punteggiano il nostro mare alla scoperta di luoghi straordinari alternando mete ben conosciute ad altre meno note. Su tutto domina il mare con i suoi colori, le sue acque cristalline, la flora e la fauna così variegate e ricche da garantire ad ogni immersione esperienze uniche. Il volume è una guida approfondita e aggiornata ai punti di immersione più interessanti delle isole italiane, corredata dalle foto scattate dagli autori, giornalisti e fotografi subacquei. Un manuale ricco di informazioni pratiche per tutti gli appassionati di diving, con l'elenco delle località dove è possibile fare immersioni, l'individuazione dei cosiddetti ""top spot"""", le profondità, il tipo di fondale, le difficoltà, la fauna e la flora caratteristiche, ma anche la descrizione di ogni isola per una passeggiata prima o dopo le immersioni."" -
Bibliofilia del gusto. Dieci itinerari tra libri, letteratura e cibo
Dieci itinerari tra gastronomia e letteratura, poesia e ristoranti, premi letterari e cibo, tipografia e aglio, filosofia e convivialità. Dieci percorsi per meglio comprendere le affinità tra il mondo del libro e quello del cibo, tra la bibliofilia e le pentole, tra l'ovattato mondo delle librerie antiquarie e la cucina erotica, tra la bibliografia, la storia economica e la pesca dei cannolicchi. -
Librai e librerie di ieri e di oggi. Una bibliografia
Le bibliografie sono come romanzi, dopo la parola fine nessuno vieta di intravedere, o desiderare, un seguito della storia. La trama continua, arricchita da altri elementi, altri personaggi, si sviluppa, cresce, evolve. Nessuna bibliografia, per quanto blasonata, può dirsi definitiva, assoluta. Una bibliografia definitiva è un nonsense. -
Il caso Imprimatur. Storia di un romanzo italiano bestseller internazionale bandito in Italia
Imprimatur è un romanzo storico ambientato nella Roma del 1683, nella settimana di settembre che coincise con la battaglia di Vienna tra le truppe cristiane e quelle turche. Rita Monaldi e Francesco Sorti, gli autori, sono all'esordio letterario. L'editore Mondadori, acquisisce il manoscritto e lo pubblica nel marzo del 2002. All'inizio il libro scala le classifiche ma a un certo punto l'editore sembra non crederci più. Il libro non viene più ristampato. Imprimatur sparisce dai cataloghi e dai siti di vendita usuali. Gli autori ottengono nuovamente i diritti. Vanno all'estero e cominciano a contattare gli editori più importanti. Il risultato è che ad oggi Imprimatur è stato stampato in almeno quarantacinque paesi e ha venduto più di un milione di copie nel mondo. Ma perché il romanzo era sparito dal novero delle ""creature del creato""""? Come mai non veniva più recensito? Come mai era sparito dai motori di ricerca librari su internet? Le risposte arrivano a fatica, tra silenzi e """"no comment"""" d'ordinanza."" -
Scritti di bibliografia, editoria e altre futilità
"L'incontro con un Libro, Roberto lo aveva capito, può cambiare il tracciato della vita quanto (e forse più) l'incontro con una persona. Talora, nei casi più fortunati, le due cose convergono. Tutti i suoi scritti qui raccolti, che ebbi la ventura di leggere via via che apparivano, spesso lasciati galleggiare con nonchalance come gusci di noce in correnti minime, stanno a dimostrarlo. Essi ci offrono la spettrografia di una cultura che è gioco e paradosso, assoluta serietà e autoironia anche spietata. Roberto conobbe ed esaltò la forza che la carta possiede di accogliere, conservare e trasmettere il racconto della vita. Attraverso i libri, nei libri, anche lui si raccontava: prima a sé stesso, quindi a noi che con lui, amandolo, abbiamo vissuto..."""" (dall'introduzione di Corrado Bologna)." -
Dischi volanti e mondi perduti. Vol. 2: A caccia di libri proibiti.
Dischi Volanti e Mondi Perduti è un libro sui libri. Ma non tratta di libri qualsiasi, bensì di ""libri proibiti"""". Il lettore deve prenderla come una corsa a perdifiato che passa attraverso gli introvabili """"pezzi unici"""" all'epoca dei primi libri sugli Ufo, fino a uno zibaldone conclusivo fatto di testi dall'incredibile contenuto, di perle introvabili e titoli così assurdi da apparire inventati. In questa rassegna trovano spazio: il microcosmo alterato di Sherlock Holmes; i libri dimenticati di Conan Doyle; la vicenda di Mothman, dello Yeti e del Chupacabra; la storia dell'enigmatico John A. Keel; i libri culto dell'ultima generazione; le inquietanti testimonianze redatte in linguaggi impossibili e indecifrabili. Chi si ferma è perduto!"" -
La bibliografia molisana. Profilo storico e indice dei repertori
Uno strumento utile per chiunque voglia cimentarsi non solo, ovviamente, con la bibliografia del Molise, ma con la storia intera della cultura di quella regione. In appendice Biblioteca Molisana di Pasquale Albino. -
Nel paese dei bibliofagi. Giornale di bordo di un collezionista futurista
"Due sono gli elementi distintivi di Pablo Echaurren sotto il profilo di collezionista di libri futuristi: la 'filia' portata al limite della passione feticistica e vissuta in modo viscerale e quindi in modo esclusivo e la definizione rigorosamente filologica del campo di ricerca. Solitamente la recensione di un saggio è una sorta di braccio di ferro in cui si esibisce il proprio bicipite, salvo cavallerescamente ammettere che l'autore ce l'ha più duro. Io vorrei invece dichiarare la mia totale alienità a questo campo di prove, mostrare che la mia pochezza è tale che spero solo di non disgustare il lettore bibliofilo.""""" -
Catalogo delle edizioni Tallone 1960
"La lettura dei titoli del catalogo qui riproposto scandisce le tappe di un'impresa editoriale ispirata a canoni maturati da mio padre attraverso l'attività di promotore del bel libro internazionale durante gli anni di lavoro presso le Messaggerie Italiane, affinati poi nell'esperienza di libraio antiquario, svolta anch'essa a Milano prima di iniziare, all'età di 33 anni, un pellegrinaggio presso le più prestigiose officine librarie europee, approdando quindi all'apprendistato tipografico presso maître Darantiere a Parigi nel 1931, per giungere nel 1938 all'acquisto dell'atelier ed all'attività di editore-stampatore in proprio"""" (Tallone)." -
Questo è Berni. Manuale del cacciatore di libri introvabili
Raccogliere libri insoliti e bizzarri può iniziare come un'innocua attività di svago. Andando per bancarelle e librerie dell'usato si riempiono così quei pomeriggi rimasti vuoti per dimenticanza. Ma dopo un po' ci si stanca se non si dà un indirizzo preciso a questo girovagare. Serve prima di tutto un campo di interesse specifico che concentri l'attenzione e non la disperda. E poi lo strumento giusto in mano. La bussola, il sestante, il navigatore satellitare, per trovare sempre la strada maestra. Il ""Manuale del cacciatore di libri introvabili"""" cerca di dare una risposta a queste esigenze. Scritto da Simone Berni, un esperto di insolito libresco con all'attivo già altre opere di ricerca sui libri proibiti e scomparsi dalla circolazione. Si dota di un icosalogo, cioè di venti leggi ponderate per il cacciatore di libri, che sono anche massime filosofiche e di vita. Queste insegnano a rapportarsi con una persona, con un individuo vero e proprio, troppe volte sottovalutato: il libro."" -
Libreria antiquaria Umberto Saba. Catalogo primo (1923) e altri scritti sulla libreria
"Passando una mattina del 1919 per via San Nicolò, vidi o notai per la prima volta quell'antro oscuro. Pensai: se il mio destino fosse di passare là dentro la mia vita, quale tristezza. Era, senza che io allora lo sapessi, un monito o un presagio. Pochi giorni dopo infatti l'acquistai dal suo vecchio proprietario, Giuseppe Mailander. L'acquistai con l'intenzione di buttare nell'Adriatico tutti quei vecchi libri che conteneva, e rivenderla vuota a un prezzo maggiore - tutti cercavano allora una bottega a Trieste. Ma, dopo pochi giorni, non ebbi più il coraggio di attuare il primo progetto: quei vecchi libri, nessuno dei quali mi interessava per il contenuto, mi avevano incantato. Cercavo anche una sistemazione per la mia vita. È stato così che ho passato in quell'antro oscuro la metà circa della mia vita."""" Con un saggio di Marco Menato." -
La cultura delle quisquilie. Un cartolinaro al minbencula
La collezione di cartoline, come ogni altra, è al tempo stesso un sintomo e una cura. Forse non a caso, quando il CNR francese fece un'inchiesta sui collezionisti, tra le tantissime domande cui invitava a rispondere, c'era: ""Ritenete che uno psicanalista possa essere utile a meglio comprendere la vostra passione?"""". I più risposero sì. Come spesso capita di notare, soggetto e oggetto di passione finiscono per identificarsi: quante volte si notano anziani coniugi che paiono fratelli, oppure pensionati che hanno assunto la stessa espressione del loro cocker. Quanto ai collezionisti, già Sterne aveva notato che finiscono per prendere i caratteri del collezionato: il lepidotterologo si farfallizza, l'appassionato di violino si violinizza. In effetti la collezione è una sorta di proiezione esterna del proprio Io, una specie di protesi psichica."" -
Gli introvabili. Futurismo shock
"Artista, collezionista e scrittore; e anche in quest'ultima prosa ce ne fornisce una prova evidente, fin dal titolo. Dice infatti Echaurren, con piglio da filologo: un oggetto introvabile non può esserci, per definizione: il fatto stesso che esista lo rende per forza di cose reperibile. E quindi, tutte le volte che in un catalogo di una libreria antiquaria si imbatte nell'aggettivo, si ribella: come fa un testo a essere introvabile se nello stesso momento è lì, a disposizione? È una contraddizione ontologica, inaccettabile da qualsiasi persona di buon senso. Fin qui, nulla da eccepire: è il discorso di chi, abituato a ragionare sul senso delle parole, ne individua subito un utilizzo improprio. Ma ecco farsi vivo il germe dell'ironia: un """"a meno che"""" in grado di portare il ragionamento alle estreme conclusioni: nel caso, un libro sarà introvabile se non è mai esistito."""" (dalla prefazione di Andrea Kerbaker)"