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Pitócio. Le avventure di un burattino di terracotta
C'era una volta, a Castellamonte, un povero ceramista di nome Pinót, il quale un giorno si mise a lavorare un blocco d'argilla per ricavarne un bel burattino di terracotta. -Che nome gli metterò? - disse tra sé e sé. -Lo chiamerò Pitócio, come le statuine che in questo paese si mettono da secoli sui comignoli. Questo nome gli porterà fortuna. E così, radunati gli attrezzi, iniziò a modellare il burattino. Ma quando giunse a fargli il naso, questo cominciò a crescere, e cresci cresci cresci in un attimo diventò un nasone che non finiva più. Il povero Pinót sudò sette camicie per rimpicciolirlo, ma più lo accorciava più quello si allungava. Niente da fare, ci sono cose al mondo che si devono prendere così come sembrano! Età di lettura: da 5 anni. -
Il gioco del carnefice. Le inchieste del commissario Donnarumma
Alcuni macabri ritrovamenti gettano lo scompiglio in una tranquilla cittadina piemontese. Alla polizia locale, che non si era mai confrontata con eventi di tale natura, viene in aiuto una criminologa francese, Denise Aragon. Denise indaga, ma non solo: nell'incanto dei colori d'autunno, un amore appassionato nasce tra lei ed un vecchio professore in pensione, Guido Rey. I colpi di scena si susseguono incalzanti, e nella piccola comunità il sospetto risveglia invidie e rancori sopiti. Riuscirà Denise a dissipare la nebbia che tutto sembra avvolgere nel suo opaco biancore? In una baita sperduta, la giovane poliziotta francese e il vecchio professore credono di avere in mano la soluzione dell'enigma, ma le sorprese non sono finite. -
La mula di Oreste. Racconti intorno al Gran Paradiso
"Non voglio narrare la mia storia alpinistica ma un modo di vivere la montagna"""". L'ambiente è quello delle valli canavesane e valdostane attorno al Gran Paradiso, con qualche accenno alle valli di Lanzo. L'autore racconta la vita nelle alte quote, soffermandosi sugli anni Quaranta e Cinquanta del '900. Vicende apparentemente modeste e piccole storie di animali, tra leggenda e tradizione. Ma prendono anche vita storie di avventurose arrampicate. Tempi eroici di quando nello zaino non c'era il pane ma le patate lesse e al posto dei sacchi a pelo si usavano i sacchi di carta per la farina." -
La testa della vipera
Le vicende di Emilio Lograve si snodano tra una grande città in cui frequenta l'università di medicina e un paesello a pochi chilometri dalla Svizzera. Ha vissuto un'infanzia sfortunata e il desiderio di riscatto lo accompagna negli anni della maturità. Un altro desiderio, quello d'essere amato, diventa la sua ossessione tanto da spingerlo a compiere gesti esagerati. ""La testa della vipera"""" viene pubblicato nel 1896 a Milano dalla Società Editrice Sonzogno. Bersezio traccia profili psicologici appena accennati, che si delineano un poco alla volta, all'interno di una trama che si dipana tra miserie umane e grandi sentimenti."" -
Amore di Masca. Streghe e inquisitori ai tempi dei Savoia
Sul finire del medioevo un'ondata di terrore si propaga sull'Europa. In Piemonte, il processo alle streghe di Levone si conclude con il rogo e la morte delle disgraziate. Cent'anni dopo gli inquisitori tornano all'opera tra Agliè, Castellamonte e Rivarolo quando Giulia, una dolce fanciulla, viene catturata e rinchiusa nelle segrete della pieve di Santa Maria di Doblazio. Due giovani, muovendosi tra la bassa valle di Susa e Ivrea, cercano di salvarla. A far da cornice il morbido paesaggio piemontese-aostano, la Torino rinascimentale dei Savoia e la Roma di papa Gregorio XIII. L'atmosfera angosciosa di quei processi e la disperata voglia di lottare delle accusate le masche - traspaiono dalle pagine di questo romanzo storico. Con un epilogo che sorprenderà. -
Non si rubano le fragole
Tre cuginette durante la Seconda guerra mondiale. Magda, la voce narrante, sfollata a sette anni con la famiglia nell'alto Canavese, a Castellamonte, vive un periodo di libertà e di assoluta felicità immersa in una natura favolosa: i colori e le voci dei prati e dei boschi, gli uccelli, i gatti, le rane, l'infinita varietà degli insetti, le bianche distese di neve, i tramonti dietro le rastrelliere dei pioppi. Agli occhi di Magda un tenebroso mistero avvolge Elena, una bambina disinvolta e priva di complessi, che non porta segreti incollati sulla pelle, ma è troppo protetta e viziata da tutti i parenti per non suscitare una inquieta curiosità. Maristella, la terza cugina, vive coi genitori sulla sponda del lago di Como. Strani silenzi, ammiccamenti e frasi sussurrate dai grandi quando si parla di questa famiglia incuriosiscono Magda. Che cosa nascondono questo distacco, questa nascosta e insieme palese riprovazione? -
Vite silenziose. Storie di gente intorno al Po
Il paesaggio è quello di uno spicchio di terra, mosaico di pianura, monti e colline, dove il grande fiume - il Po - scivola adagio, ricama storie e racconta vite solo apparentemente lontane, ma vicine al vento dei giorni e al cuore. La penna che Silvano Nuvolone intinge nella poesia, descrive personaggi perduti, non soltanto con nostalgia, ma con ironia e divertito coinvolgimento. Ecco allora il ballerino di tango, i giocatori di scopa, il pescatore di rane, l'emigrante che torna alle sue barche, abbandonate in una lanca e mai dimenticate. Esistenze silenziose, immagini annegate in un microcosmo immutato e immutabile e dedicate a chi ancora crede nelle storie vere, raccontate e ascoltate, mentre la pioggia sottile della pianura rimbalza sul nostro tempo. E sulle nostre vite. -
Naufragio in alta quota
Dopo anni di navigazioni a vela in giro per il mondo, una donna comandante decide di dare domicilio fisso a tutti i suoi oggetti personali e ai souvenir esotici. Tra le varie offerte delle agenzie immobiliari, un luogo risponde alle aspettative della signora del mare, che nel frattempo si è anche fatta una singolare famigliola. Così, senza rinnegare l'amore per le barche a vela e per il mare, la skipper, il marito navigatore e un bimbo già grandicello, decidono di stabilirsi a quota 1200 metri, nella cornice delle Alpi Occidentali. Restaurano una baita ottocentesca nelle valli di Lanzo, dove la corrente va e viene secondo i capricci del vento. Quello stesso vento che gonfia le vele bianche in rotta sull'oceano e, dopo aver scavalcato le montagne, agita il frutteto dei navigatori. Una storia di vita vissuta tutta al femminile, e raccontata con umorismo e sensibilità. -
Una serenata ai morti
L'osteria di Borgo Grezzo, paesello della piana vercellese, è uno straordinario punto di ritrovo: qui ""convergono come ad un'oasi"""" viandanti, cacciatori e perditempo in cerca di ristoro. Tra i tavoli colmi di bottiglie, un protagonista di rilievo è Ambrogione, bevitore eccezionale al pari di molti altri avventori. Esagerano nel tracannare vino e gareggiano a chi le spara più grosse. Fino a che una sera gli eventi sfuggono di mano e prendono una piega imprevista. """"Una serenata ai morti"""", pubblicato a Roma dall'editore Perino nel 1884, è un testo breve e gradevolissimo, dai continui riferimenti a termini piemontesi ormai desueti. Tra i contafrottole dell'osteria e le serenate più o meno improvvisate si colgono le atmosfere dei tiratardi della piccola provincia di metà Ottocento."" -
Qualcosa accadrà. La storia di Charlie
Il fortuito ritrovamento delle lettere di Carlo ""Charlie"""" Bocchiardo, custodite in una scatola di latta per oltre un secolo, ha permesso di ricostruire la vita di un giovane, partito a soli quindici anni, senza bagagli, in una mattina dell'estate del 1908, da un piccolo paese del Canavese e approdato negli Stati Uniti d'America. Attraverso le poche righe, scritte con grande cura e profondo affetto alla famiglia, è stato possibile ripercorrere la sua vita attraverso i suoi numerosi spostamenti. La vita di Charlie è una lunga avventura, costellata di immani tragedie e profondi dolori. Fortemente fatalista e determinato a sopravvivere ad ogni costo, il protagonista non smetterà mai di lottare per raggiungere la felicità."" -
Un giradischi fatto di castagne. Storie di scuola, di gente, di vita
Una bambina guarda dalla finestra dentro un'aula scolastica e intravede il suo destino. La storia di quarant'anni di insegnamento come un romanzo. Dai primi incarichi, in sperdute scuole di montagna da raggiungere a piedi, con canoniche come ostelli e bambini contesi alle capre, ai lunghi anni passati nella scuola di una piccola frazione delle Prealpi piemontesi. La piccola frazione è lo scenario in cui si dipana il racconto di una maestra: alunni tra banchi della pluriclasse e una ricca e varia umanità che anima la piazza e la locale Società di Mutuo Soccorso. Un libro che insegna l'essenziale: non si smette mai di imparare. -
L' estate di Albina
La storia narrata da Pietro in una sera dall'atmosfera autunnale si svolge in un paese fuorimano, non lontano dal confine con la Francia. È uno di quei posti per chi non cerca nuovi luna-park fra le montagne, né esperienze estreme. Nell'osteria, tra i profumi e i sapori di un tempo passato, il vecchio guardiacaccia sta per svelare vicende accadute in una valle sperduta. In una sola estate, un intreccio di accadimenti avranno il potere di condizionare l'intera esistenza dell'anziano montanaro. ""Il tempo scorre in una sola direzione, come l'acqua dei torrenti: le occasioni perdute una volta, sono perdute per sempre"""". Il rapporto con la natura selvaggia e il mondo degli animali fa da sfondo al lungo racconto, in costante equilibrio tra leggenda e realtà. Un racconto che cattura, addentrandosi tra i misteri insondabili della mente. Tra i misteri della vita."" -
Angeli dalle colline. Asti tra storia e memoria
In tutti i racconti di Giordanino affiorano storie del passato. A volte piccoli avvenimenti. Ma anche pagine della grande storia che gli astigiani ricordano con il giusto orgoglio, come quelle dedicate a Secondo Arò e ai giorni di un'effimera libertà in quel lontano 1797. Oppure, andando ancora più indietro nel tempo, alla battaglia di Lepanto. Il filo conduttore di ""Angeli dalle colline"""" si dipana tra Asti e le morbide terre che le stanno attorno, ma talvolta l'orizzonte si allarga ad altri scorci del Piemonte. Così in """"Mille e ancora mille"""" lo sguardo si posa sul tema dell'eresia catara di Monforte d'Alba, quasi dieci secoli fa; e Torino fa da sfondo alla storia - il fatto è veramente accaduto all'inizio del Settecento - del piccolo ebreo raccontata in """"Ciao o shalom"""". L'autore ama queste terre, si sente. E nel racconto che dà il titolo alla raccolta usa il vernacolo di Giuseppe Lazzarone, poeta del secolo passato, quasi per dare ironico risalto a un amore vissuto tra le vie della città."" -
Acque rosse
Sandra arriva dalla città per intervistare gli abitanti del villaggio alpino di Mallepasses. In un quadro apparentemente idilliaco occorre poco per turbare gli animi delle comari di paese. Un antico sospetto diventa una inconfutabile verità. Una mezza parola e uno sguardo ammiccante possono indurre a gesti drammatici e scellerati. La protagonista affronta vicende che hanno covato per anni sotto la cenere dell'indifferenza e dell'oblio. Ne verrà fuori solo accettando i segreti e la sofferenza che lei stessa porta appresso. L'aiuto arriverà insperato, da chi meno se lo aspetta. Cosa è più doloroso, dimenticare il proprio passato o fare i conti con esso? Il perdono tardivo è possibile? Si può amare tutti e tradire il prossimo? In ogni uomo si nasconde un lato oscuro, eppure nessuno è un'isola. -
Dalla Valchiusella all'America. Tra saga familiare e storia d'emigrazione. I Peralma
Questo libro racconta la storia di una famiglia originaria della Valchiusella (Drusacco) il cui figlio, Domenico, parte per la Francia nei primi dell'800. Stabilitosi nel Sud, nella zona di Alès-La Grand'Combe, mette su famiglia e dà origine a una lunga stirpe. Tre dei suoi figli emigreranno in America verso la fine dell'Ottocento. Questo libro è sia una saga famigliare che una storia di immigrazione, ma è innanzitutto una testimonianza su tutti coloro che da secoli hanno cercato (e continuano a cercare) una vita migliore. -
Il canto d'amore dei grilli
Viola, Mariarosa, Marta e Maria sono le principali protagoniste femminili di questo romanzo. Le loro vite si avvicendano tra gioie e dolori, aspirazioni e speranze. E con le donne ci sono anche gli uomini: dal più bieco dei padri al fratello premuroso, al buon marito, al tenero amante. In un paese della valle dell'Orco, la vita di una famiglia contadina viene ripercorsa dall'inizio del secolo - il Novecento - fino agli avvenimenti storici della seconda guerra mondiale che segnano indelebilmente il destino dei protagonisti di queste pagine. Amori trepidanti nel susseguirsi di vicende spesso tribolate, dove però la speranza vince sulla disperazione. -
I pelagra
Asti, primo dopoguerra: una famiglia scende dal treno proveniente dal profondo sud. È una delle tante che alla fine degli anni Quaranta affrontano una nuova e dura realtà: lasciare gli affetti e le aride terre del Meridione per spostarsi verso le regioni industrializzate del nord ovest. Pelagra veniva definito chi viveva in condizioni di estremo disagio, ai limiti della sopravvivenza; in altri casi chi conduceva una vita ai limiti della legalità. Il Pelagra era incapace di dare sostentamento sufficiente alla famiglia e veniva confinato ai margini della società. Una società dove il padrone era il Padrone: di terre, case e uomini. L'autore ripercorre i primi anni della sua esistenza, facendo riaffiorare toccanti episodi della vita in collegio e del lavoro dei suoi genitori. -
Il silenzio dei rimorsi
Il professor Emanuel Kröss, medievista, ex insegnante universitario, vedovo, da Torino si è trasferito nell'Alto Astigiano.Qui ritrova Margherita Fiore, già sua allieva, figlia di Lodovico, comandante della locale stazione dei carabinieri.Si cimenteranno in una storia ricca di colpi di scena, tra passato e presente, dove la terra non è solo un paesaggio in superficie, ma un universo sommerso di misteri.L'autore narra gesta antiche che spesso sconfinano nella leggenda popolare. Nelle suggestioni evocate il reale si fonde con un immaginario inquietante, lasciando il lettore in bilico tra la verità e l'ingannevole superstizione. -
Ex voto della grande guerra
Il racconto di un viaggio sul territorio del Canavese alla ricerca degli ex voto, attraverso il mito europeo del sangue versato nella Grande Guerra. Le testimonianze di una fede popolare che voleva raccontare la salvezza insperata. Le pitture, fatte eseguire da quei soldati che riuscirono a salvare la pelle e a tornare a casa, costituiscono il personale ringraziamento indirizzato a quelle Madonne, bianche e nere, e a quei Santi di città e paesi sperduti nelle ""terre alte"""" delle campagne. Preghiera come racconto, dipinta e fissata nel tempo. Ancora oggi conservata ma spesso anche perduta e di cui sopravvive solo il ricordo. Un monito contro la seduzione del mito della guerra, caro ad Ares, costata intere generazioni di giovani sbattuti al fronte. Per non dimenticare quel massacro iniziato appena 100 anni fa."" -
Un' indagine con i baffi
Non si tratta del racconto sciropposo del povero animale randagio raccolto da una persona di buon cuore dopo aver conosciuto angherie di ogni genere. Qui si parla di un gruppo di gatti e di un cane che salvano due ragazze dalla ferocia di altri esseri umani. La vicenda si svolge in un ambiente campestre, collinare e urbano realmente esistente. Poliziotti con la coda e con i baffi che nel romanzo attraversano vicende di fantasia, secondo il loro carattere e la loro sensibilità individuale. Un gradevole romanzo per tutti, che può essere apprezzato sia dagli adulti sia dai giovanissimi.