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La forza del leone
Nel capolavoro surreale di Jonathan Carroll, cinque persone che vivono nella stessa cittadina del New England vanno a dormire una notte e si ritrovano tutte all'interno dello stesso sogno iperrealista. Alcune si conoscono, altre assolutamente no. Ma quando si svegliano cominciano lentamente a capire: tutti loro sono stati dei Meccanici dell'Universo, una sorta di riparatori cosmici pronti a riparare falle e a ristabilire l'ordine naturale nell'Universo. Ora, però, sono tutti quanti in pensione, sono diventati completamente umani e non ricordano praticamente nulla della loro ""vita"""" precedente."" -
Il fascino del diavolo
A New York un serial killer sta facendo una carneficina di preti e ha appena sfidato la polizia dichiarando di volerne uccidere 666, mentre una setta satanica dedita ai sacrifici umani vuole compiere un attentato terroristico. Su entrambi i casi, in collaborazione con l'FBI, indagano i detective Norton e Moose, due poliziotti che a volte sembrano più pericolosi dei criminali stessi e che devono guardarsi alle spalle da chi li vuole morti e fare i conti con le beffe del destino, che non esiterà a complicar loro la vita. In un'afosa Los Angeles, invece, un altro spietato serial killer, chiamato il Vampiro, prende di mira i barboni. Sul caso indagano il detective Tyrrell, prossimo alla pensione, e la giovane detective Rise. Ma esiste un legame tra le vicende di New York e Los Angeles? Le due città precipitano in una spirale di violenza senza fine, tra gli abissi della perversione umana, in cui il sangue scorre a fiumi e i personaggi coinvolti non avranno un attimo di respiro. -
Block 46
Falkenberg, Svezia: viene ritrovato il corpo nudo e congelato di una donna sulla spiaggia di Olofsbo. Nel frattempo, a Londra, una nota profiler, la taciturna Emily Roy, indaga su una serie di omicidi di bambini i cui corpi sono stati selvaggiamente mutilati e che presentano le stesse ferite della vittima svedese: la gola squarciata, gli occhi rimossi e una misteriosa Y incisa sul braccio. Ma è strano per un serial killer cambiare sia preda che terreno di caccia. È quindi uno solo o ci sono più psicopatici al lavoro? Insieme ad Alexis Castells, una celebre scrittrice amica della vittima, la profiler cercherà di scoprire qual e il filo che unisce queste morti. Una mozzafiato corsa contro il tempo che porterà queste due donne a scavare in un passato oscuro, fino ad arrivare alle atrocità commesse a Buchenwald nel 1944. -
Millennials
Cosa farebbero undici ragazzi in Italia, se scoprissero di avere dei superpoteri? Si infilerebbero davvero delle tutine, cercando di salvare il mondo? No, non i Millennials. Loro, che sono stati creati da un programma di ingegneria genetica, sono adolescenti senza genitori a cui rendere conto e senza particolari responsabilità. Ma il destino presenta sempre il conto, e quello per i Millennials sarà particolarmente salato. Si troveranno infatti costretti a districarsi tra i fili di una macchinazione che è stata tessuta intorno a loro e, tra inseguimenti nel tempo alla ricerca della verità, paradossi e loop temporali che potrebbero mettere a rischio la loro stessa esistenza, i Millennials dovranno imparare a collaborare e a capire il significato più vero di avere amici su cui contare e una casa a cui tornare. Età di lettura: da 11 anni. -
Gli interminabili
2020. Sono passati 7 anni dalla fine della “Guerra della Maga” che ha sconvolto l’intero pianeta Terra, riducendolo a un cumulo di voragini e detriti. Una congrega di maghi sta ora percorrendo la East Cost degli USA per scovare un’organizzazione di contrabbandieri di armi che potrebbe far saltare in aria l’intero Massachusetts. Edmund e Istwan sono i più potenti tra loro: il primo è un uomo misterioso, in vita dal 1940, ha 35 anni da 70 anni, e viene chiamato il Ladro del Tempo; il secondo è lo spettro del medico più bravo al mondo, dal passato sanguinario e dagli oscuri segreti. La missione, però, rivelerà loro che la guerra non è mai davvero finita: Sussurration, la creatura che aveva annientato Shokat Anoushak – la Maga –, è ora tornata a chiedere il conto ed è pronta a impossessarsi delle menti di tutti gli esseri umani rimasti, preparandosi a commettere un vero omicidio di massa. -
I desideri di Boomer
Cosa fareste per esaudire i più grandi desideri del vostro amico a quattro zampe? Jennifer Westbrook decide di prendersi una pausa dal suo lavoro per fare un indimenticabile viaggio sulla mitica Route 66 con Boomer, il suo adorato cane, a cui è stata appena diagnosticata una rara malattia cardiaca, per non perdere più neanche un minuto della loro splendida amicizia. Partendo da Chicago per raggiungere la California, Jennifer pianifica una serie di tappe studiate appositamente per il suo amico peloso, che le faranno incontrare Nathan, un giornalista ficcanaso ma molto affascinante. Tra lui e Boomer scatta un immediato colpo di fulmine e questo porterà il fascinoso reporter a unirsi a loro in questo viaggio che a un certo punto subirà un cambiamento di rotta totalmente inaspettato. Ma il più grande desiderio di Boomer sarà, in fondo, quello che i suoi due umani preferiti si innamorino tra loro. Riuscirà a esaudirsi? -
Le mani nella creta. I mondi di Ilario Fioravanti
"Le mani nella creta"""" di Vittorino Andreoli è un libro monografico sulla vita e l'opera dell'artista Ilario Fioravanti. Il lavoro ripercorre l'esperienza umana e creativa di un artista che per troppi anni non ha goduto a pieno titolo dei meritati riconoscimenti che gli si sarebbero dovuti tributare. Un racconto che testimonia l'incontro eccezionale tra un grande psichiatra e uno dei più interessati scultori contemporanei. È una lettura avvincente, un approfondimento necessario per tentare di avvicinarsi al cammino di un uomo che come suo unico scopo nella vita ha avuto quello di vivere con e attraverso la sua arte. In questo volume, in un narrato sciolto, c'è il racconto di una vita reale ripulita da enfatiche accondiscendenze, che riesce a trasmettere l'eccezionalità di un artista tutt'altro che comune. Alle parole si unisce anche un prezioso racconto per immagini - frutto di un approfondito lavoro di ricerca a cura di Flaminio Balestra e Massimo Balestra - sapientemente tradotto dall'obiettivo di Carlo Vannini. Nel volume 710 immagini documentano le opere, i diari illustrati e la vita dell'artista." -
Maiali. Il retaggio della stirpe
Il verro più blasonato di un allevamento della pianura romagnola genera intenzionalmente una cucciolata molto particolare, estranea ai canoni della pura razza; per un misfatto del genere la pena è il macello. Questo imponente progenitore, però, ha il tempo di trasmettere la sua sapienza ai cuccioli appena generati i quali, per una fortuita combinazione riescono a guadagnare la libertà.... Maiali protagonisti, ma circondati da una schiera di comprimari: Angelo, il giovane e apparentemente inetto proprietario dell'allevamento; Mario, il sanguigno direttore dell'azienda; Marinella, giovane insegnante paraplegica che instaura una misteriosa corrispondenza con una femmina del branco fuggiasco; Giovanni, giornalista del Mattino di Romagna che seguirà per mesi le vicende di questi animali, Piotr, immigrato russo proveniente da un villaggio degli Urali, la cui famiglia ha come animale-totem proprio il maiale. -
Altre x-roads. Modi dell'espressività afroamericana jazz, cinema, letteratura, storytelling, performance
Una ricognizione su alcuni aspetti dell'immaginario del jazz che, integrato alla Black Music nel suo complesso, si colloca al centro della cultura popolare occidentale, cortocircuitando musica, letteratura, cinema, storytelling, performance. Il volume accosta il jazz da prospettive diverse. Indaga questioni che innervano l'estetica afroamericana alle prese con la sfera musicale e mette in luce pratiche comunicative, sfumature dell'identità nera, la ""messa in immagine"""" del jazz per gli schermi del cinema e della televisione, i rapporti tra performance, innovazione e tradizione, così come talune consuetudini dello storytelling o del signifying. Le tre sezioni che lo compongono (Indagini, Affetti, Coriandoli) mettono in fila saggi che affrontano, rispettivamente, una ricognizione sugli orizzonti più ampi della cultura del jazz, il recupero affettivo di tre grandissime figure di questa musica (Charlie Parker, Charles Mingus, Billie Holiday) e la ricapitolazione di una serie di interventi che aprono anche ad altre musiche del mondo come il klezmer."" -
Lucarelli dalla Uno bianca a Sarajevo. Articoli non solo di «nera» su «sabato sera»
Carlo Lucarelli non è un giornalista. Nella sua carriera ha però lavorato come cronista al settimanale imolese ""sabato sera"""", uno dei periodici locali più venduti nel suo territorio di diffusione. Dal 1990 al 1997, ha seguito la cronaca nera della provincia italiana come farà poi nel programma televisivo """"Blu Notte"""". Nella sua carriera gli episodi della malavita di provincia hanno incrociato i grandi misteri e proprio dalle colonne di """"sabato sera"""" ha iniziato a seguire le vicende della """"Uno Bianca"""". I primi sospetti su chi fossero gli autori di quei delitti sono nati in una redazione di provincia e sono stati scritti negli articoli che trovano spazio in questo libro. Nella sua carriera gli è capitato di essere inviato di guerra. Sulle pagine di """"sabato sera"""" ha raccontato delle bombe che hanno distrutto il ponte a schiena d'asino di Mostar, a sei ore da Imola. Ha scritto dei cecchini che gli sparavano a Sarajevo e dei bambini che giocavano in mezzo alle tombe della Jugoslavia che si stava frantumando. Carlo Lucarelli è uno scrittore. Per questo i suoi articoli sono stati raccolti in questo libro e nell'altro volume dal titolo """"La provincia di Carlo Lucarelli""""."" -
Andrea Costa e il Mezzogiorno. Le carte dal Sud presenti nel Fondo Costa della Biblioteca Comunale di Imola
"Andrea Costa e il Mezzogiorno: un tema non ancora approfondito a dovere dagli storici. Eppure, si tratta di un argomento stimolante e appassionante, carico di stimoli e capace di suscitare curiosità. Manca a tutt'oggi una riflessione relativa al rapporto che egli ebbe in generale con il Sud dell'Italia. Eppure Costa come nessun'altro nel suo tempo viaggiò in lungo e in largo per il Paese, come nessun'altro ebbe continui e diretti rapporti non solo con gran parte dei dirigenti del movimento democratico e popolare, ma anche con le realtà di base, con il territorio. Probabilmente si è dato per scontato che gran parte del suo impegno avesse un limite geografico, fosse ristretto alle aree del Centro-Nord: non è così. Le carte conservate nel Fondo Costa della Biblioteca Comunale di Imola dimostrano che egli ebbe, consolidò e mantenne nel tempo un rapporto non occasionale, bensì prolungato negli anni con persone e realtà del Sud dell'Italia."""" (M. Pelliconi)" -
Il nome sulla pelle
Dieci anni fa uscì, presso Bacchilega editore, la seconda edizione de ""Il sole nero"""", già edito trent'anni prima da Licinio Cappelli. Della protagonista, che lasciò sospeso il finale, si perse ogni traccia. Tuttavia, la ragazza de """"Il sole nero"""" non fu dimenticata anche grazie alla Compagnia teatrale di BalianiMaglietta, che l'aveva fatta rivivere nei teatri italiani. Adesso, quell'incredibile ragazza ha più di ottant'anni, e attraverso i ricordi che è riuscita a strappare alla memoria del tempo, in questo suo libro, quel finale ce l'ha raccontato. Ha raccontato la verità, ingenua e disarmata, mai furba. Ci sono verità, nella sua lunga vita, il cui cammino è tutto in salita, verticale, irto di ostacoli, dove occorrono scalatori tenaci per issarsi e per raggiungerla nonostante l'arbitrio del potere. """"Il nome sulla pelle"""" è la storia di un ideale tradito, di un amore assassinato, di un terribile inganno. E' la storia di un paradiso abitato da demoni, di una raggelante eclissi, di come il buio può accecare il mondo quando muore la speranza."" -
Il limite dell'ombra
Due storie parallele: da un lato, il tentativo di Gaston di uscire dal giro della criminalità dopo la nascita della figlia Marie e il successivo rapimento della bambina; dall'altro lato, la disperata ricerca di Marie e l'inquietante rivelazione del traffico di bambini verso l'est. Ma solo in apparenza è una storia d'azione, perché l'esperienza di Gaston viene filtrata attraverso la memoria onirica del protagonista: ciò che emerge soprattutto è la vicenda intima di un padre alla ricerca della propria figlia, che si concluderà con scenari aperti verso soluzioni liberatorie. -
Il cimitero militare polacco di Bologna. Ediz. multilingue
La storia del cimitero militare polacco di Bologna non è che l'ultima, dolorosa tappa del viaggio del II Corpo polacco in Italia che, dal fiume Sangro e da Montecassino, attraverso le Marche, si fece strada combattendo contro i tedeschi fino alla liberazione di Bologna, avvenuta il 21 aprile 1945. In queste pagine, oltre a ripercorrere a grandi tappe le vicende italiane del II Corpo polacco, vengono esposte le fasi progettuali e costruttive del cimitero di guerra bolognese, le principali cerimonie che vi si sono svolte, la storica visita di Papa Giovanni Paolo II. Una corposa appendice riporta i nomi e i dati principali di tutti i caduti che là sono sepolti. -
Di Parkinson non si muore
"Il libro di Ermes Carassiti sbaraglia ogni possibile dubbio circa la pena e la tristezza e la compassione fuori luogo che la parola """"malattia"""", la parola """"dolore"""" ci provocano. È un libro allegro, finisce con la parola """"culo"""" che è una delle più allegre del mondo, è un libro vivo, tenace e coraggioso... Tutto il libro è un percorso di comprensione, di curiosità, un viaggio iniziatico dentro una dura malattia e dunque dentro se stesso, i propri ricordi, le proprie cognizioni, le proprie capacità."""" (Dalla prefazione di Michele Serra)" -
Immaginare il futuro. Danilo Odorici, un impegno lungo vent'anni
In queste pagine viene tratteggiata la figura dell'uomo e dell'amministratore pubblico Danilo Odorici, che per quasi vent'anni (1967-1987) è stato Sindaco del Comune di Castel San Pietro Terme (Bologna); nel libro, attraverso documenti e foto d'archivio, ricordi e testimonianze di chi l'ha conosciuto, oltre a descrivere la personalità e le azioni di questo pubblico amministratore viene evidenziata l'evoluzione sociale, culturale ed economica del territorio di Castel San Pietro Terme. Le immagini e le testimonianze trasmettono una chiara idea di come sia avvenuto il passaggio attraverso i decenni del XX secolo cruciali per l'evoluzione della società castellana e, più in generale, italiana. Le immagini pubblicate, oltre a essere un'interessante galleria di personaggi locali e di autorità di vario rango, descrivono l'evoluzione della città nei servizi, nella viabilità, nei monumenti o, semplicemente nella sua espansione residenziale e produttiva. Un ampio capitolo finale è dedicato all'ANUSCA (Associazione degli Ufficiali di Stato Civile), della quale Danilo Odorici fu un convinto fautore e che si costituì anche per suo merito all'interno del comune castellano. -
Braccio d'atleta. Il gioco del pallone a Faenza
Faenza è stata per secoli una delle capitali del ""più classico dei giochi"""", il pallone a bracciale. Nello sferisterio di Porta Montanara - il più antico d'Italia - si sono avvicendati campioni di grido e hanno sferrato i primi colpi atleti faentini amati e ammirati ovunque: Omero Carroli, Domenico Martini, Francesco Zappi, i fratelli Silimbani e tanti altri. Qui si sono definitivamente affermati e hanno scelto di vivere i grandi Pietro Patriossi e Oreste Macrelli. Accanto a questi il ricordo degli atleti marchigiani, bolognesi, toscani, lombardo-veneti e via discorrendo: tuti coloro insomma che hanno avuto a che fare con Faenza e con i giocatori faentini, compresi gli impresari che hanno gestito lo sferisterio romagnolo."" -
Casa Gandolfi. La casa delle storie. DVD
L'ANPI, da associazione di partigiani e combattenti, si è trasformata in associazione che unisce gli antifascisti italiani; il CIDRA, Centro Imolese di Documentazione sull'Antifascismo e la storia contemporanea, raccoglie e rende disponibili alla consultazione una grande quantità di libri, documenti e oggetti relativi al periodo storico preso in esame. L'una e l'altro hanno sede a Imola nella Casa Gandolfi, un antico edificio sito nel centro storico; ANPI e CIDRA hanno tra gli obiettivi la conservazione della memoria dei fatti accaduti, tramite azioni nell'ambito sociale e politico (ANPI) o iniziative culturali, didattiche e di ricerca (CIDRA). A ben vedere è proprio vero che Casa Gandolfi è la ""Casa delle storie"""", dove la memoria viene curata, diffusa e tramandata alle nuove generazioni. Nel libro è descritta in sintesi la storia dell'ANPI e ne sono indicati gli scopi statutari; viene poi spiegata la funzione del CIDRA, descritto in breve il contenuto della biblioteca e dell'archivio e la disposizione delle sale del museo."" -
Un imolese nato in esilio. Quasi 50 anni di riflessioni «glocal» affidate a «Sabato sera»
Giorgio Marabini ha una mente cosmopolita, ma il suo cuore è a Imola, città per la quale nutre molto affetto. Proprio al giornale più diffuso nel territorio imolese, il settimanale ""Sabato sera"""", ha affidato riflessioni e proposto idee ai lettori, cominciando dalle origini nell'ormai remoto 1962. Marabini ha scritto su numerosi argomenti, anche se l'orientamento predominante è quello socio-economico, a partire dall'inchiesta sui giovani cooperatori apparsa a puntate nel 1963, per giungere fino ai giorni nostri, con gli scritti sull'economia globale e sui grandi cambiamenti degli equilibri mondiali, che hanno portato alla ribalta Paesi come l'India e la Cina. Proprio quest'ultimo grande Paese venne identificato da Marabini, con largo anticipo rispetto ai tempi, come futuro partner per accordi economici. Ma in queste pagine non si parla solo di economia; assieme all'autore possiamo avvicinarci a culture di Paesi lontani come l'Uzbekistan, oppure immaginare come esperienze nate altrove possano trovare applicazione nel territorio imolese o allargare la visuale del lettore, senza che per questo perda contatto con la propria terra."" -
La lôna l'è 'na brèca... am arcöld
Ciò che si trova scritto in questo libro deriva dalla viva voce di una contadina, Anina dla Fèra, che ha tramandato, nel senso letterale della parola, ricordi e conoscenze alla figlia. Il testo non è mediato, ha la freschezza e il realismo del racconto che una nonna poteva fare ai suoi nipoti in una qualsiasi casa della campagna imolese, magari di sera, nella stalla. Il bello di questo libro sta nel piacere di leggere il dialetto parlato, per chi lo conosce, di percepire una sorta di quotidianità senza tempo, nel cui alveo i giovani apprendevano dagli anziani il necessario per vivere secondo la morale contadina, lavorare i campi e governare il bestiame nel migliore dei modi; ulteriori conoscenze non erano indispensabili per vivere in quel tipo di società. Chi non conosce il dialetto può avvalersi della traduzione in italiano, attraverso la quale, comunque, si può percepire la modalità narrativa tipica della cultura contadina, nella quale insegnamenti e racconto di esperienze personali sono strettamente intrecciati, dando vita a testi che, con una semplicità quasi sorprendente, assumono caratteri universali.