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Testarda io. Ilaria, adesso raccontami tutto... ti prego
"Testarda, io"""" è un libro di poche pagine che parlano della vita di una donna, o forse di molte donne. Un diario su cui Ilaria annota i suoi gesti quotidiani. I suoi pensieri su un mondo che le ha """"riservato"""" la possibilità di pensare alle strade (lavorative e non) che le donne (ancora una volta molte) si trovano sbarrate. Le emozioni forti, cariche di sensualità, le sue frustrazioni e la sua morbosa necessità di conoscere se stessa. E di farsi conoscere da un universo maschile che pare esserle ostile in tutto, ma del quale non riesce a fare a meno." -
Corrispondenze da Caporetto
Durante la Prima guerra mondiale, i giornali devono destreggiarsi tra le esigenze della cronaca e il segreto imposto dalla censura militare. È una situazione delicata, come dimostrano le lettere personali che uno dei migliori giornalisti del ""Corriere della Sera"""", Arnaldo Fraccaroli, invia al direttore Luigi Albertini negli anni cruciali del conflitto, il 1917 e il 1918. Questo volume, che ne pubblica una scelta, rivela le difficoltà materiali in cui i corrispondenti dovevano muoversi e le opinioni - riservate - sugli equipaggiamenti dei soldati o sui fallimenti militari. Un carteggio che si segnala, tra l'altro, per la presenza di alcuni resoconti scritti pochi giorni dopo la disfatta di Caporetto, quando la censura impose il silenzio totale della stampa: si tratta di testimonianze destinate ai soli occhi del direttore, dove Fraccaroli fotografa lo sbandamento delle truppe in fuga e lo scoramento di soldati lasciati a se stessi."" -
Impressioni di viaggio. 1900-1902. Ediz. illustrata
In questo volume si pubblica una selezione di schizzi di piccoli dimensioni che Luigi Barzini senior vergò per accompagnare le sue corrispondenze e che egli stesso ritagliò e incollò su un album conservato presso l'Archivio storico del Corriere della Sera. Alcuni di questi erano pensati per la pubblicazione, altri furono disegnati a scopo privato, tutti risalgono agli inizi del secolo: rappresentano personaggi, figure tipiche, luoghi, mappe, monumenti, e testimoniano il talento (anche figurativo) del giornalista di cogliere lo spirito dei luoghi e restituirlo in poche pennellate, siano esse destinate ad un articolo, un reportage, un pezzo di colore, siano esse affidate a pochi tratti a china nel taccuino fedele compagno di viaggio. -
Benedetto Croce e il Corriere della Sera
Questo volume, curato da Giuseppe Galasso, raccoglie tutti gli articoli pubblicati da Benedetto Croce sul Corriere. Negli ultimi anni della sua vita Croce collaborò col quotidiano milanese scrivendo articoli originali e inviando anteprime di saggi che avrebbero visto la luce nei «Quaderni della Critica». Già all'indomani della caduta di Mussolini, dopo il 25 luglio 1943, Ettore Janni, per pochi mesi alla direzione del quotidiano di via Solferino, aveva espresso a Croce il desiderio di poter pubblicare suoi scritti, ma fu solo nel 1946, quando alla guida del giornale giunse Guglielmo Emanuel, che tale collaborazione poté realizzarsi. Durante i sei anni della direzione Emanuel il rapporto tra Croce e il «Corriere» fu molto intenso: il filosofo abruzzese pubblicò nelle pagine del giornale milanese 33 articoli e mantenne col direttore un intenso carteggio, interamente pubblicato in questo volume. Le caratteristiche di questa collaborazione sono indagate in un denso saggio introduttivo scritto da Giuseppe Galasso, uno dei maggiori studiosi di Croce e curatore della riedizione delle opere del filosofo presso la casa editrice Adelphi. -
Storia del Corriere della sera. Vol. 1: Corriere e la costruzione dello Stato unitario, Il.
Dal 1876 il ""Corriere delia Sera"""" accompagna, racconta e commenta la vita del nostro Paese. Per la prima volta da allora, la storia del giornale viene esplorata in profondità, anche grazie alle ricerche condotte tra le carte dell'immenso archivio storico del """"Corriere"""". L'opera è suddivisa in quattro volumi e ciascun volume in due tomi: uno dedicato alla narrazione degli avvenimenti che caratterizzarono il periodo considerato, l'altro alla pubblicazione di alcuni dei documenti più rappresentativi tratti dall'archivio storico del giornale. Coordinatore della Storia è Ernesto Galli della Loggia, firma nota ai lettori del """"Corriere"""" ed editorialista di punta del quotidiano, professore ordinario dì Storia contemporanea e docente presso l'Istituto di scienze umane di Firenze."" -
Storia del Corriere della sera. Vol. 2: Il Corriere in età liberale.
Dal 1876 il ""Corriere delia Sera"""" accompagna, racconta e commenta la vita del nostro Paese. Per la prima volta da allora, la storia del giornale viene esplorata in profondità, anche grazie alle ricerche condotte tra le carte dell'immenso archivio storico del """"Corriere"""". L'opera è suddivisa in quattro volumi e ciascun volume in due tomi: uno dedicato alla narrazione degli avvenimenti che caratterizzarono il periodo considerato, l'altro alla pubblicazione di alcuni dei documenti più rappresentativi tratti dall'archivio storico del giornale. Coordinatore della Storia è Ernesto Galli della Loggia, firma nota ai lettori del """"Corriere"""" ed editorialista di punta del quotidiano, professore ordinario dì Storia contemporanea e docente presso l'Istituto di scienze umane di Firenze."" -
Il colore delle parole. «La lettura». L'illustrazione d'autore nel supplemento culturale del «Corriere della sera». Catalogo della mostra (Milano, 15 novembre-3 dicembre 2017). Ediz. a colori
"Ogni autore offre un universo narrativo, uno stile, una qualità espressiva che rendono il percorso de 'la Lettura' una potente raccolta del significato più profondo del senso dell'illustrazione: offrire al lettore una diversa interpretazione su un tema, una nuova chiave per entrare nei luoghi segreti della scrittura. In fondo, l'illustrazione ci aiuta a comprendere con occhi liberi ciò che è invisibile, dà forma al nostro immaginario e ci accompagna con la felicità del colore nel piacere segreto della lettura."""" (Luciano Fontana)" -
Uno storico contro il terrorismo. Angelo Ventura e il «Corriere» (1979-1991)
Angelo Ventura (1930-2016) è stato uno dei maggio-ri storici italiani. Le sue ricerche hanno riguardato il Risorgimento; la storia economica, sociale e politica del la Repubblica di Venezia in età moderna, con particolare riguardo alla diplomazia e ai pubblici bilanci della Serenissima; il movimento socialista, il fascismo, le leggi razziali, l'antifascismo e la Resistenza; la stagione del terrorismo. Professore emerito di Storia contemporanea presso l'Università di Padova, affiancò all'attività di studioso un coerente impegno civile e democratico che lo portò ad opporsi fermamente al terrorismo denunciando le connivenze tra i gruppi armati e organizzazioni come Potere operaio e Autonomia operaia, fortemente radicate proprio a Padova. Per questo suo impegno, nel 1979 fu vittima di un agguato da parte del Fronte comunista combattente: ferito a un piede da un colpo di pistola, ebbe la prontezza e il coraggio di rispondere al fuoco mettendo in fuga i sicari. -
Vittorio Gregotti. Architettura e progetto. Scritti per il «Corriere» 2001-2017
«Vittorio Gregotti» scrive Franco Rella nell'introduzione a questo volume «è un protagonista della pratica artistica dell'architettura, è un teorico e un critico, un polemista e uno straordinario testimone della sua e della nostra epoca a cui guarda, come egli stesso ha detto ripetendo Walter Benjamin, con una `totale mancanza di illusioni' e ciononostante pronunciandosi sempre 'criticamente per essa'. In una parola, Gregotti ha la passione del presente, che è al contempo passione storica, in quanto il contesto in cui siamo è sempre una trama storica attraversata da molte storie. Una trama che rischia costantemente di essere lacerata e di cui è necessario avere cura.» Gli articoli che Gregotti è venuto pubblicando per oltre quarant'anni nelle pagine del «Corriere della Sera» sono una notevole testimonianza dello sguardo attento e critico con cui guarda alle lacerazioni che attraversano la trama storica del presente. Degli oltre 250 scritti pubblicati dal 1978 a oggi, questo volume offre al lettore una scelta tra i più recenti e significativi, integrati da altri mai apparsi in quotidiani o altri periodici, articoli non pubblicati che sono stati inseriti in base alla data in cui furono composti. -
Programmi e commiati. Gli editoriali dei direttori del «Corriere» 1876-2015
Sono qui pubblicati gli editoriali scritti dai direttori del «Corriere della Sera» al momento del loro insediamento e in occasione della fine del loro incarico. Una prassi consolidatasi dagli anni Settanta mentre, nei decenni precedenti, si assiste all'alternarsi di periodi in cui i cambi alla direzione sono notificati ai lettori con brevi note redazionali con altri frangenti in cui, spesso in concomitanza con le più drammatiche temperie politiche nazionali, questi scritti rappresentano momenti alti nella storia del giornale, tali da entrare nell'identità stessa del quotidiano. Ma la pubblicazione di questa raccolta non va intesa solo come un omaggio a chi, nel corso di quasi un secolo e mezzo, ha diretto il «Corriere della Sera», questa impresa nasce anche dalla convinzione che i cambiamenti alla direzione dei giornali abbiano rappresentato, soprattutto nel passato, dei momenti di svolta, in alcuni casi anche profonda, che meritano di essere ricordati e analizzati. Grazie a questo lavoro è stato anche possibile ricostruire l'esatta sequenza di tutti i direttori che, dal 1876 a oggi, hanno guidato il più importante quotidiano italiano, offrendo così una sorta di guida, la traccia in filigrana attraverso cui è possibile ripercorrere la storia del giornale. Introduzione di Simona Colarizi. -
La poesia è di tutti. Linguaggi, azioni e visioni poetiche nel supplemento culturale del Corriere della Sera
Questo catalogo si compone di testimonianze e contributi critici che rispecchiano la ricchezza e la complessità della mostra, ""La poesia è di tutti"""": Si tratta di un'ulteriore tappa di un articolato percorso che ha impegnato negli ultimi anni la Fondazione Corriere della Sera e la Lettura, supplemento culturale del Corriere nella realizzazione, presso la Triennale di Milano, Un percorso che si è caratterizzato per la volontà di mettere in scena forme contemporanee di dialogo tra giornalismo, arte e strumenti di comunicazione: nel 2013, Cento, mostra dedicata alle prime 100 copertine del settimanale; nel 2014, Mappe del sapere, in tema di visual design e infografica; nel 2015, Graphic Novel, focalizzata sulle storie a fumetti che ogni domenica abitano le pagine del supplemento; nel 2016, Fotostorie, volta a presentare i reportages fotografici di maestri come Gianni Berengo Gardin e Mimmo Jodice; nel 2017, Il colore delle parole, con protagonista l'illustrazione d'autore, forma di narrazione profondamente intrecciata con la scrittura; nel 2018, laLettura360, nuova esposizione incentrata sulle copertine d'autore della testata, giunte a quota 360. Per il 2019 la collaborazione tra Fondazione Corriere della Sera e la Lettura hanno voluto realizzare un progetto che rappresenta una sfida davvero ambiziosa: una mostra intorno ad uno dei linguaggi che più contraddistingue il lavoro dell'inserto ma la cui rappresentazione, a differenza degli altri strumenti espressivi scelti in passato (fotografia, illustrazione, visual data), è materia ben più complessa, la Poesia. Questa è stata """"esposta"""" in una dimensione originale, caratterizzata dalla contaminazione di forme e contenuti: artisti figurativi in dialogo con i versi di autori passati e contemporanei, poesie visive, installazioni, performance, letture, poetry slam. Una mostra """"viva"""" ma anche un piccolo festival con un focus costante sulla centralità della parola. Il Catalogo riproduce il focus della mostra, ossia quel dialogo tra arte e poesia realizzato attraverso le opere create per l'occasione da artisti internazionali come Jan Fabre, Giosetta Fioroni, Mimmo Jodice, Anselm Kiefer, Joseph Kossuth, Mimmo Paladino, Michelengelo Pistoletto, Ettore Spalletti e Ernesto Tatafiore. Dà conto dell'installazione """"La serra dei poeti"""" ideata e riallestita per l'occasione da Sandro Veronesi e delle iniziative realizzate, come le esperienze dei B.Livers, degli slam poets del collettivo Generazione Disagio, il ricordo di quella significativa esperienza che fu Milano Poesia, ideata dal poeta e critico letterario Antonio Porta. Il catalogo è poi arricchito dai testi di Luciano Fontana, Gianluigi Colin, Vincenzo Trione, Carlo Quintavalle, Francesco Cevasco, Cecilia Bressanelli, Sandro Veronesi, Paolo Di Stefano, Roberto Galaverni, Pierenrico Ratto e Antonio Troiano."" -
Dantedi. Visioni contemporanee del poeta
Dante, un contemporaneo. Con questa convinzione il ""Corriere della Sera"""" lancia nel 2017 l'idea di intitolare una Giornata a Dante. Questo libro realizzato in occasione del """"Dantedì"""" propone 25 opere che rivelano la personale relazione degli artisti coinvolti con il poema dantesco e il suo autore."" -
Il «Corriere della Sera» e la marcia su Roma
In questo volume sono pubblicati alcuni degli editoriali e delle cronache apparse nel «Corriere della Sera» nelle settimane che precedettero e seguirono la marcia su Roma. Sono poi proposte le annotazioni che il direttore del «Corriere», Luigi Albertini, riportò nel suo diario: un documento che non solo consente di spiegare le posizioni prese dal giornale, ma rivela anche alcuni retroscena di quei giorni. Questa ricca documentazione aiuta a comprendere come fu avvertito uno dei passaggi cruciali che determinarono l'ascesa al potere di Mussolini. Le cronache e gli editoriali apparsi nel giornale che rappresentava la più autorevole voce della borghesia liberale, testimoniano del tentativo e della speranza di «contenere» il fascismo all'interno delle regole democratiche. In questi scritti appare con evidenza la contraddizione tra la speranza, ancora coltivata a ridosso del colpo di mano del 28 ottobre, che il partito fascista si «normalizzasse», e le evidenti testimonianze della violenza e delle ambizioni del movimento mussoliniano. La lettura di questi documenti dell'epoca «ci aiuta a riscoprire - scrive Giulia Albanese nella ricca Introduzione al volume - quanto furono determinanti nella trasformazione del Paese, tanto nella forma quanto nella sostanza, i fatti che chiamiamo ""marcia su Roma"""", e vogliono essere un invito a ripensarli e rileggerli con occhi nuovi»."" -
Le forme dell'India
Un giovane ricercatore atterra a Patna in una rovente giornata di luglio e subito si rende conto che la cultura occidentale lo ha plasmato più di quanto crede. Per tre mesi vive e si scontra con una cultura che talvolta fatica ad accettare: la povertà, la condizione della donna, il sistema delle caste, il lavoro, la religiosità, ogni forma della vita indiana sfugge di fatto alle categorie cui siamo abituati. Visita alcuni luoghi chiave, come Bhagalpur e Varanasi, ma il suo non è affatto un viaggio turistico. E infatti, in un paese in cui ""le mucche sono molto, molto più al sicuro delle donne"""", l'autore sente che è importante raccontare anche luoghi che rappresentano piccoli atti di ribellione, timidi tentativi di cambiare, come il villaggio che pianta dieci alberi di mango ogni volta che nasce una bambina, per assicurarle denaro sufficiente per gli studi e la futura dote; oppure lo Sheroes' Hangout di Agra, un locale ai piedi del Taj Mahal dove alcune donne sfregiate dall'acido trovano il coraggio di servire ai tavoli e mostrare le proprie ferite. Tra riti sul Gange, odori, tradizioni e incontri, l'autore mostra come partire per l'India significhi innanzitutto essere pronti a spogliarsi dei preconcetti, mettersi in discussione e rivedere ogni pensiero acquisito, magari con dolore, ma con assoluta onestà."" -
Opus Dei. L'opera del potere. L'oscura influenza della più potente organizzazione della Chiesa cattolica
L'Opus Dei, fondata dal sacerdote spagnolo Josemaria Escrivà de Balaguer nel 1928, è un'organizzazione che mescola laici ed ecclesiastici, basata su un rigido codice di comportamento e una rigida gerarchia, secondo cui tutti gli ""adepti"""" sono costretti al sacrificio, al dolore e alla sofferenza per poter beneficiare della benevolenza di Dio, tutti costretti a cedere i propri beni all'Opera. Dal 1928 per questa organizzazione ha inizio un'ascesa inarrestabile. Nel giro di sessant'anni, l'Opus Dei si accredita come l'organizzazione ecclesiastica più potente al mondo, fino a diventare l'unica prelatura personale del Papa, scalzando perfino i gesuiti. A dieci anni dalla santificazione di Escrivà de Balaguer un'inchiesta svela come l'Opus Dei abbia avuto un ruolo nei principali scandali finanziari europei e nelle dittature sudamericane, come l'Opera sia coinvolta con la loggia P2, attraverso il Banco Ambrosiano di Roberto Calvi e la massoneria, e come uomini a lei vicini abbiano avuto un ruolo nel tentativo di rovesciare il governo di Hugo Chavez in Venezuela nel 2002. Un'inchiesta che racconta anche le pressioni dell'Opus Dei sulla stampa internazionale, per tacere verità scomode; i numerosi tentativi di silenziare pagine web per bloccare la pubblicazione dei suoi documenti segreti; le interrogazioni del parlamento italiano sulla sua presunta segretezza e le accuse di essere una setta. Un viaggio attraverso la più potente istituzione della chiesa cattolica."" -
La scoperta dell'acqua calda. Guida al termalismo sulle Alpi
Lungo tutta la catena alpina ci sono decine di località termali. Quasi tutte hanno una storia antica: la loro frequentazione era nota fin dall'età romana, quando si cominciò a studiare gli effetti benefici delle acque. La medicina antica, le credenze popolari in epoca medioevale, le pratiche magiche, le persecuzioni della Chiesa, la rinascita nell'età dei Lumi e la successiva riscoperta in epoca moderna, fanno delle terme alpine un interessante aspetto della montagna. Nel corso dei secoli, uomini e donne si sono recati ai bagni di acqua calda per curarsi, per riposare, per incontrarsi, per curiosare o per divertirsi. Negli ultimi anni la riscoperta del termalismo ha spinto all'apertura di numerosi nuovi centri benessere e SPA, che talvolta non hanno nulla a che fare con le acque medicamentose del passato, ma comunque ci rilassano e ci curano efficacemente dallo stress, facendo delle acque calde la frontiera del nuovo millennio. Il libro contiene le schede dei centri termali della catena alpina. -
Cypraea
Che cosa si può essere disposti a fare per essere fedeli ad un'antica promessa? Fino a dove si può arrivare per conoscere la verità, quando il tempo a disposizione è quasi finito? Milano, Ottobre 2000. Michele Oriani, professione museologo, riceve per il suo quarantaseiesimo compleanno una scatola senza mittente, e ancora non può immaginare che quel pacchetto cambierà per sempre la sua vita. Dentro c'è una Cypraea, una di quelle conchiglie a cui si accosta l'orecchio per sentire la voce del mare. Non ci sono dubbi: è la stessa appartenuta a suo zio Marcantonio, prima che sparisse nel nulla lasciando la propria fine avvolta dal mistero. La ricerca della verità spinge Michele ad incontrare Flora, collezionista d'arte ottantenne e discepola di suo zio. La donna lo conduce sul filo dei ricordi tra oriente e occidente, tra carnet di viaggio, mercanti d'arte, collezionisti e antichi manufatti, in una caccia al tesoro sulle orme dell'indecifrabile Cigada, misterioso collezionista di cui gli raccontava suo zio, e chiave per chiarire il mistero di Marcantonio e di Flora. Tassello dopo tassello, pezzo dopo pezzo, la donna ricostruirà davanti ai suoi occhi l'immagine di un passato che cambia tutte le carte in tavola. ""Cypraea"""" racconta la storia di una ricerca, quella delle proprie radici, di chi sa ancora cercare il rumore del mare in una conchiglia, e di un amore che non si accontenta di facili risposte e che non è disposto a dimenticare."" -
I vagabondi delle nevi
Creta, l'isola di Minosse e del labirinto del Minotauro, l'isola dove fu nascosto Zeus per sfuggire all'antropofogia di suo padre. Iran, il paese di Sherazade e de ""Le mille e una notte"""", delle carovaniere, del petrolio, dei Pahlavi e della rivoluzione islamica. Karakorum, il Pakistan e il fascino delle montagne più alte della terra e le tracce dei grandi esploratori del passato. Luoghi differenti che sembrerebbero non avere nulla in comune, ma dove invece il tramite è dato dalla curiosità e dalla voglia di esplorare il mondo con ai piedi un paio di sci. Così l'isola di Creta viene attraversata in inverno seguendo i sentieri più segreti e colmi di neve della catena dei Lefka Ori e del Monte Ida, l'Iran scoperto attraverso i nomadi backthiari e gli inaccessibili Monti Zagros, il Karakorum vissuto fra i ghiacciai dell'Hispar e del Biafo inseguendo il sogno del viaggio perfetto, quello che non ha mai fine. Vagabondare fra le nevi del mondo trova così il suo senso in quella ricerca che non ha mai termine, generata dalla curiosità, quella voglia di vedere e scoprire il diverso e il differente che in fin dei conti è l'unica via che può permettere a ognuno di noi di svelare i lati più nascosti e personali dell'essere umano."" -
La scoperta dell'alta quota
Fino ai primi anni '20 del XX secolo, delle alte quote del pianeta si sapeva pochissimo. Al tempo delle prime spedizioni ai giganti himalayani si poteva far conto solo sulle esperienze dei pionieri che si erano cimentati con palloni aerostatici e dirigibili. Sarà solo nel corso della sfida agli 8000 che l'uomo comincerà a conoscere il misterioso mondo delle altezze. Per decenni si pensava che la vetta dell'Everest non fosse praticabile senza l'uso di bombole d'ossigeno. Ma già nel 1924 Norton e Somervell erano saliti fino a quota 8600 senza respiratori. Infine, nel 1978 Messner e Habeler smentirono le previsioni degli scienziati salendo sulla vetta più alta del mondo senza ossigeno artificiale. Dopo Reinhold Messner, che per primo ha completato la salita di tutti i 14 Ottomila senza ossigeno, oggi altri 12 scalatori possono vantare il primato della scalata senza ossigeno delle cime più elevate del globo. Attualmente, del mondo delle alte quote si sa molto di più che in passato, e molti misteri sono stati chiariti. Ma è stato un cammino lungo e tutt'altro che facile, che ha conosciuto grandi pagine d'avventura. Questa è la storia di un mito (l'alta quota) che divorava uomini, ma anche dei personaggi e delle imprese che queste barriere a suo tempo invalicabili le ha vinte e abbattute, entrando nel mito e nella leggenda dell'alpinismo mondiale. -
Lavori in corso
Un consulente aziendale curioso e scorbutico, alle prese con l'età che avanza ed un incarico di lavoro più complicato del previsto. Una giovane clandestina nigeriana che cerca di fare luce sulla morte misteriosa della sua amica. Una commissaria di polizia con un capo insopportabile, un collega galante ed un marito depresso per il recente licenziamento. Un famoso economista americano che prevede l'avvento di una grande crisi finanziaria e sostiene di aver trovato anche il modo per superarla. Ognuno di loro dovrà fare i conti con il vero protagonista di questa storia, l'autostrada Torino-Milano, con i suoi lavori in corso che non finiscono mai. Incubo quotidiano di migliaia di pendolari, quest'opera colossale sembra dotata di una propria capricciosa vitalità e si diverte ad intrecciare i destini di questi ed altri personaggi in una lunga serie di ritardi, ingorghi e incidenti, guidandoli verso i misteri di un passato che sembrava ormai sepolto.