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L' amore non c'entra
Cinque autrici e un autore riflettono sulle forme di violenza subite dalle donne ancora oggi. Perché dove c'è violenza non c'è posto per altro. -
Son sempre solo
«Son solo un poeta della domenica, lo so, ma so che quando non c'è una direzione che punti verso casa tua è che forse è la libertà , forse è la libertà che sta puntando verso di te, è la libertà che ti sta braccando che sta braccando te ed è allora che cominciare a scappare è l'unica cosa sensata da fare, ed è così, forse, che potrai essere contemporaneamente da nessuna parte e dappertutto finalmente a casa.» -
Manifesto del comunista dandy
Cosa fare per diventare comunisti dandy? Sempre ammesso che si possa fare qualcosa per diventarlo. Calze lunghe o calze corte? Nere meglio che chiare? Scarpe sempre lucide, certamente, perché solo chi si inginocchia per onorare i piedi vedrà realizzata la preghiera del gran camminatore. E se è vero che i comunisti dandy mangiano solo bambini eleganti, cosa mangerà mai un bambino comunista dandy? Di certo non gli omogeneizzati. Il comunista dandy si sposa? E la comunista dandy? Perché quando va in albergo il nostro protagonista nota non senza imbarazzo di aver usato dalla prima all'ultima delle tovagliette disponibili, asciugamani, teli da bagno? Ama la Parmigiana perché forse il nome richiama alla mente il Partizan di Belgrado? La psicoanalisi, l'erotismo, il radical kitsch, la malinconia, sono solo alcuni dei quesiti a cui il manifesto in questa sua nuova edizione cerca di offrire una via d'uscita. Del resto, la questione del precariato, gli integralismi religiosi, il modello neo liberista, globalizzazione, mondializzazione, crisi, parole che ricorrono perfino nei nostri atti mancati, sembrano oggi più che mai comporre la traccia permanente dei nostri destini e lo stesso rumore di fondo di qualcosa di allarmante. Un manifesto, per i marinai, è il diario di bordo, in cui vengano indicati il carico, la rotta, e il senso del viaggio. Non avendo ben chiaro nessuno di questi dati tale ambizioso progetto popolato di maestri non potrà che definirsi in tutta la sua provvisorietà ; eppure nella parola manifesto rivive lo stesso fascino d'un tempo, lo stesso desiderio di prendere il largo, d'imbarcarsi in viaggi lunghi e misteriosi, senza inchini agli scogli che presto o tardi ogni cargo che si rispetti incontra tributando loro solo la stessa attenzione di un avvistamento che si riserva alle ombre. -
Se solo fossimo altrove
Esordio letterario e poetico della figlia di Al Bano e Romina, modella e fotografa. -
Aspettando Godot al Café de la Paix
Una miriade di critici, letterati, studiosi, scienziati, psicanalisti, ha cercato nei decenni di decriptare Aspettando Godot di Beckett inseguendo quello che sembra un enigma allegorico spregiudicatamente celato da un abile e furbo burattinaio, rifiutandosi di rivelare chi fossero veramente i personaggi e cosa volessero comunicare, come in un romanzo giallo. In ""Aspettando Godot al Café de la Paix"""", l'autore si cala nei panni di un detective metafisico, sulle tracce evanescenti dell'inafferrabile Godot, di Vladimir ed Estragon. Per fare ciò ha dovuto scendere negli abissi della sua psiche alla stregua di Orfeo, penetrare in dimensioni parallele utilizzando doti sciamaniche, contrastare le malvagie intelligenze che vogliono dominare questo piccolo mondo periferico e risolvere contemporaneamente i molteplici enigmi matematici, cosmologici ed esoterici mimetizzati nella pièce. Al termine di questa magica e allo stesso tempo fantascientifica indagine, in cui si sovrappongono le dimensioni del diario di vita e quelle del giallo metafisico, l'autore ha finalmente risolto il mistero dell'identità di Godot e scovato la sua base operativa..."" -
Ti amo ma posso spiegarti
Una volta, quando mi dicevano che 'sta roba non è poesia, rispondevo che anche Montale andava un sacco a capo. Non funzionava. Poi mi son convinto che non è poesia. Più che altro mi ha convinto il mio commercialista. Qui dentro ci sono 47* cose andate molto a capo. Con tutta probabilità è poesia. Secondo me spacca. -
Paris, Rue du Tarot. Guida tarologica di Parigi per viaggiatori innamorati
Nella suggestiva cornice di alcuni luoghi simbolici di Parigi, ragazze che cercano (o fuggono) l'amore trovano le loro risposte grazie a un singolare lettore di tarocchi, seguace di Jodorowsky. -
Noi bimbi atomici
Gli autori: Alessio Di Girolamo, Sergio Garau, Luca Mururoa, Luca Negri, Andrea Nistolini, Claudio Panella, Max Ponte, Francesco Ruggiero, Agnese Vellar, Ade Zeno. -
Finalmente ho messo in disordine
"Possono le poesie mettere le cose della vita né in ordine, né in disordine, ma creare un ordine tutto loro?""""." -
Romanzo musicale di fine millennio
1970-2000: trent'anni di cultura pop del nostro paese, tra canzone d'autore e cabaret, raccontati da un ""clown"""", che ne è stato testimone e protagonista, sul palco e dietro le quinte."" -
Atti impuri. Nuova ediz.. Vol. 9: L'anomalia del paesaggio.
Nona uscita della rivista di scritture internazionali Atti Impuri. Inediti stranieri e italiani. In questo numero: Giorgio Terrone, Tommaso Ottonieri, Ada Sirente, Beppe Sebaste, Lorenzo Esposito, Durs Grünbein. Con poesie di Francesco Ruggiero e Aldo Nove. -
Madness poems. Ediz. italiana
"La poesia porta alla follia. L'unica forma di sanità mentale possibile.""""" -
Cari jihadisti...
"L'indomani dell'attacco alle Twin Towers, Philippe Muray scrive una lettera di consolazione ai terroristi delusi dalla rapidità con cui la vita in Occidente ha ripreso il suo corso. La loro azione sembra aver sortito l'effetto contrario e il nostro regno profilattico, eugenista e igienista è più in forma che mai. Ma i jihadisti non disperino perché della loro guerra ce ne occupiamo noi, e sapremo portare a termine la mirabolante impresa di smantellamento su cui lavoriamo già da qualche decennio. Il progetto è ambizioso, ma le sfide non ci hanno mai fatto paura e con i nostri sorrisi smaglianti faremo trionfare l'impero del bene, annullandoci nell'eterno presente della nostra innocenza, della nostra gioia, della nostra felicità"""". (Francesca Lorandini, Olivier Maillart)" -
Parole d'amore che moriranno quando morirai
«Ho sempre lasciato che la parola prendesse le forme che voleva. Qualche volta sono stati racconti, brevi o lunghi; a volte romanzi, a volte favole. Un giorno le parole si sono imbizzarrite, e hanno scelto di andare a capo. L'unica cosa che credo possa fare uno scrittore serio è dire: Sì, e andare a capo con loro. Queste non le chiamerò, quindi, poesie. Per me sono parole a capo. Me, mi trovate negli Invio.» -
Una storia tedesca
Leggere ""Una storia tedesca"""" significa camminare accanto al pittore e maestro di arte Reinhardt Korber. Seguirlo per le strade di Berlino nella primavera del 1935, nella penombra dei caffè, sotto i tigli di Unter den Linden, nella luce trasparente di una primavera radiosamente inutile, attraverso il mito degli astuti Re Magi che riescono a eludere la crudeltà di Erode/Hitler. È la storia di un artista, un romanzo di resistenza senza eroe: la visione interiore di Reinhardt si precisa e matura accanto e oltre le parole, deforma o corregge una realtà che è comunque sempre sbagliata - sbagliata per Rebecca, per Lotte, per Reinhardt e, oltre i loro singoli e minuti destini, per la Germania intera."" -
Sull'origine della luce è buio pesto
"Chi scrive libri, per me, somiglia a un oculista. Un oculista-stregone, se esistessero oculisti-stregoni. Stando di fianco al lettore, continua a mettergli davanti agli occhi le lenti delle pagine. Una dopo l'altra, con cura meticolosa. A ogni cambio, a ogni finale di poesia o di racconto gli chiede: 'Che cosa vedi adesso? E adesso? E adesso?'. [...] Qual è lo scopo di tutte queste visioni insolite? Avvicinarsi al vero a forza di sommare sguardi, luci, punti di vista diversi. Mostrare che la realtà è più profonda, più vasta, più ricca, più splendente e oscura, più sacra e oscena, più comica e struggente di come appaia a occhio nudo. Di come appare, cioè, attraverso il distratto, disordinato, ordinario sguardo che l'occhio della mente le dedica di solito.""""" -
Un grido al cielo. Una storia vera, un grido di speranza per chi subisce violenze
Simona subisce uno stupro ma non può raccontare l'accaduto, troppo il pudore, l'avvilimento, e il frutto di quella violenza lo deve nascondere fino al momento in cui se ne sarebbe andata, chissà dove. Non avrebbe mai sposato quell'uomo e l'avrebbero cacciata di casa. Vive il suo dramma in solitudine, rinchiusa, non si deve vedere, sapere, ma la nascita di Silvia dà valore alla sua esistenza. Un matrimonio affrettato per cancellare la ""colpa"""" si rivela da subito, catastrofico per loro. Il disconoscimento, l'abbandono da parte di chi avrebbe dovuto, potuto, l'ha segnata, ma non è venuta meno quella forza che le ha permesso di vivere sempre e comunque con la fiducia nell'amore come sentimento vero e profondo."" -
Il cuore d'oro
Seguendo la parola dell'Assoluto Amore, di Dio, arriviamo a comprendere la verità e, nella verità, scopriamo la nostra appartenenza al Suo meraviglioso progetto. Ci aspetta l'ascolto e la comprensione della Sua voce, attraverso le note melodiose dello spirito. Ci chiediamo perché, come, che cosa spinge l'uomo alla conoscenza ma la risposta è sempre quella: è la voglia di comprendere il vero significato dell'esistenza, l'importanza della verità e la luce che ne deriva. Spinto da questa sete di conoscenza, l'uomo intraprende un lungo cammino verso la comprensione della realtà al di là delle cose comuni, dei comuni gesti, dell'effimero. Gli Angeli lo guidano nel suo percorso, lo sostengono e lo aiutano. Essi parlano con la voce del Padre e ci insegnano ad amare veramente. -
Miryam di Nazareth
Nel piccolo paese di Nazareth, circa duemila anni fa, viveva una ragazza che sarebbe stata ricordata per il suo straordinario ruolo nella storia del cristianesimo. Il suo nome era Miryam, latinizzato in Maria. L'autore immagina gli avvenimenti che condussero questa giovane donna a diventare la donna più ammirata della storia umana: dalla visita dell'angelo alla fuga in Egitto, dalla vita tranquilla a Nazareth fino a quando il figlio Yeoshua (Gesù) uscì di casa per predicare il suo messaggio di perdono e di amore. -
Se il mondo potesse parlare...
Se il mondo potesse parlare che cosa racconterebbe? Qual è il colore dei bambini? E tu che tipo sei? In queste storie c'è la voce dei bambini che vivono un po' in tutto il mondo: in India, in Australia, in Brasile, nella grande terra d'Africa. Storie a volte dolci, a volte amare di sogni, di scelte, di destini; storie lette negli occhi spalancati di bambini che giocano spensierati. Se il mondo potesse parlare direbbe: val la pena di ascoltare queste piccole storie, oltre i confini, perché il mondo è proprio dei bambini.