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Lorenzo Milani. Una rivoluzione pedagogica
A poco più di cinquant'anni dalla sua morte don Lorenzo Milani resta una figura affascinante e controversa. Tanti, infatti, gli aspetti significativi, e spesso provocatori, della sua vita e della sua opera che rendono, ancora oggi, il confronto critico con i suoi scritti estremamente vivo e appassionante. Gli autori di questo libro, consapevoli di non esserne interpreti nuovi, provano, tuttavia, ad evidenziarli, coniugando, in maniera interrelata, tre differenti linee prospettiche: l'uomo e il suo tempo, la scrittura come strumento di crescita e di emancipazione personale e collettiva e l'ascolto diretto delle sue parole. Ne emerge il ritratto denso ed unitario di un educatore senz'altro ""scomodo"""", interprete sicuro della sua epoca e, al tempo stesso, precursore degli anni a venire. Le sue scelte educative e politiche assumono, a tutt'oggi, il carattere di un autentica rivoluzione pedagogica."" -
QdS. Quaderni di didattica della scrittura (2020). Vol. 33
Accendere la mente con Rodari: Scrivere primo esercizio di libertà, di Cosimo Laneve; Conversando con Pino Boero, a cura di Cosimo Laneve; La parola più importante è ""insieme"""", di Daniele Giancane; L'acchiappaparole. Una pratica di fantastica, di Diana Cataldo; Rodari tra scrittura dell'infanzia e parola pedagogica, di Leonardo Acone; Il Manuale del Pioniere. Rilevanze formative e riferimenti storico-pedagogici, di Maura Striano; Fantasie per non riflettere. Sulle tracce di Rodari, di Annalisa Bellino; Five words of inclusion dear to Gianni Rodari, di Chiara Gemma, Vincenzo Cafagna; Libri e altro: Cosimo Laneve, Scrivere tra desiderio e sorpresa. Scala didattica, rec. di Luisa Santelli Beccegato; Gianni Rodari, Testi su testi. Recensioni ed elzeviri da """"Paese Sera-Libri"""" (1960-80), rec. di Cosimo Laneve; La visión del alumnado universitario sobre el uso académico del Smartphone. Primeros resultados de una investigación internacional, di Rosabel Roig-Vila et al."" -
Lì, dove ci incontriamo. Appunti per una pedagogia dell'imprevisto
La pandemia ha creato, oltre a terrore e morte, una condizione esistenziale che potremmo definire di ""altrimenti dell'abitudine"""". Distanza e azioni trattenute sono la cifra e la misura dei nostri comportamenti e delle nostre relazioni. Qualcosa di indicibile e smisurato ci ha portati a stare dentro e lontano. A ritirarci. La sottrazione ha fatto trovare alla voce e all'immagine altre vie per apparire, per abitare la distanza. Ma il raccoglimento e la concentrazione (dello spazio, dei ruoli, del tempo, delle relazioni) sono stati e sono, anche, una risposta al richiamo e alla tirannia del mostrarsi, del dire comunque. La pandemia ha prodotto uno stato di sofferenza collettivo che muove il linguaggio stesso a cercare una grammatica emotiva nuova, capace di dare spazio e abitabilità ad un sentire inatteso. Anche la parola non basta: dopo i primi entusiasmi definitori, a fianco di tanto parlare o tacere, anche la lingua deve coniare un modo nuovo di farsi presenti, di chiamarsi ad un tempo che sarebbe sbagliato subire soltanto sperando che passi. Lo si deve nominare. La pandemia ci sta spingendo a vivere una panpatía :siamo tutti insieme, contemporaneamente, immersi in un'estetica dell'esperienza che ci chiama, dopo lo sgomento, a fare i conti con il nostro essere tutti insieme a patire, esperire, sentire. Il sentimento della panpatía condiziona non solo il sentimento del tempo, dello spazio e del desiderio, ma impone un'etica della salvezza che deve passare dalla relazione. Una relazione con sé, con l'altro, con gli altri. Sguardo e parola sono e possono essere, ora più che mai, veicoli di presenza, spazi di incontro. Di fronte a ciò che è intollerabile, scrivere, dire e rappresentare diventano atti per sperare. Ma anche per riflettere, per trovare il proprio posto in un tempo che espelle ed espropria. È il gesto poetico - fattivo e generativo - del nominare che ci rimette al presente, facendoci soggetti nel tempo. Soggetti capaci di riscattare il tempo. E di incontrarsi, dopo essersi ritratti, per comparire."" -
QdS. Quaderni di didattica della scrittura (2020). Vol. 34
Editoriale di Silvia Zoppi Garampi / Studi e ricerche La visualità nei libri per l'infanzia: le illustrazioni e le copertine di Stefania Tondo / Does the mathematical iconography bear a sacred archetype? di Vicente Pereira de Barros e Ivan Fortunato / I silenzi delle parole, la voce delle immagini: un percorso tra picturebooks anglosassoni di Laura Tosi / Esperienze e progetti Per una didattica della descrizione di Luigi Dal Cin / Il diritto di sognare: percorsi e pratiche pedagogiche nell'opera di G. Bachelard di Viviana Reda / Voci e contrappunti Sessismo linguistico e visivo nella produzione pubblicitaria italiana: analisi critica di un discorso stereotipato e violento di Debora Ricci / Libri e altro L. Piccioni, Giorgio Morandi, Opere, Scritti, Corrispondenza, 1952-1963, rec. di Silvia Zoppi Garampi / S. Triacca, Didattica dell'immagine. Insegnare con la fotografia nella scuola primaria, rec. di Rosatilde Margiotta / M. Birattari, Grammatica per cani e porci. Quiz, errori comuni, domande, risposte: peripezie dell'Homo grammaticus tra le insidie dell'italiano, rec. di Vincenzo Cafagna. -
Dall'esistere al vivere. La forza dell'educazione
Nel mondo d'oggi si tende a soddisfare i bisogni, ma si tarpano le grandi aspirazioni. Alla tensione verso i valori dell'umano e alla navigazione verso il mare aperto e infinito dell'avventura, dell'incontro, dell'amore, del diverso, del conoscere, del solidale, del giusto, si preferisce il piccolo cabotaggio, navigare lungo la costa per non correre rischi. E si annega nel verde scuro, nella ""calma piatta"""". Ombre vaganti e afone che non conoscono la pienezza del vivere. Questo libro lancia una sfida: progettare e costruire ciascuno, a suo modo, la bellezza della vita, riscoprendo la fortuna di esistere sulla Terra con tutti."" -
QdS. Quaderni di didattica della scrittura (2021). Vol. 35
Editoriale di Cosimo Laneve / La costruzione del volgare illustre come modello didattico. Dalla lingua del cuore all'italiano di Cosimo Laneve / Scrittura lirica e teoria della lirica nel Purgatorio dantesco di Francesco Tateo / Pause e architettura del testo nell'XI canto dell'Inferno di Silvia Zoppi Garampi / Lo scriver latino in Dante di Domenico Lassandro / La scrittura autobiografica come riparazione in Dante. Congetture e indizi di Duccio Demetrio / Scrivere in volgare per ""imbandire"""" la """"Sapientia"""". La lingua viva e pedagogica nel Convivio di Riccardo Pagano / Dante specchio umano. Rapsodia di didattica dell'implicito in contesto universitario di Loredana Perla / Dante's writing as a paradigm of teacher education. Notes for a European project di Chiara Maria Gemma, Vincenzo Cafagna / La riscrittura della Commedia. Conversando con Paolo Di Paolo a cura di Diana Cataldo / Libri e altro Edi Minguzzi, Il Dizionarietto dantesco. Le parole ermetiche della Divina Commedia rec. di Rosatilde Margiotta."" -
Transizione digitale. Temi e prospettive della scuola di oggi
La contemporaneità, con le nuove proposte della ricerca pedagogica, che si susseguono a ritmo sempre più incalzante, e con le nuove risorse della tecnologia, sempre più pervasive rispetto alla nostra vita personale oltre che professionale, rischia di avere un effetto deleterio sull?intera cultura dell?insegnamento: il nuovo viene molto spesso acriticamente accettato come del tutto alternativo a ciò di cui già si dispone, che inevitabilmente e rapidamente scivola nell?oblio. Il rischio, non poco rilevante, è di smarrire quegli stessi riferimenti epistemologici fondamentali, tra l?altro, per valutare l?effettiva novità delle ""nuove"""" proposte. Occorre allora affrontare le sfide della transizione digitale con maggiore prudenza scientifica, dando tempo alla ricerca di raccogliere gli esiti e valutare gli effetti? dei nuovi approcci e delle sperimentazioni in atto e, soprattutto, evitando di accantonare frettolosamente temi e saperi che non solo connotano da sempre l?impegno e le finalità della scuola, ma ricevono oggi - al contrario di ciò che solo superficialmente si può pensare - rinnovate e significative prospettive? proprio alla luce dei nuovi scenari disegnati dall?avvento del digitale. Questo libro presenta una selezione di temi di rilevante attualità per chi voglia oggi vivere le sfide che attraversano il mondo della scuola nella suddetta, complessa epoca di transizione."" -
Autoriare l'inclusione. Gli insegnanti e lo sviluppo della scuola per tutti
Lo sviluppo di una scuola in grado di assicurare a tutti gli alunni la possibilità di apprendere, anche e soprattutto a coloro le cui potenzialità sono ancora più nascoste e peculiari, richiede un quotidiano e sempre rinnovato impegno di tutti gli attori coinvolti, nel quadro di un radicale cambiamento sistemico degli assetti organizzativi e gestionali dell'intera istituzione. Su questo sfondo, il volume - rivolto a tutti coloro che credono nella possibilità di una scuola realmente inclusiva - focalizza l'attenzione sugli insegnanti e sulle potenzialità trasformative che le loro pratiche assumono quando incarnano valori inclusivi. Per interpretare siffatta potenzialità, viene mobilitata e riletta l'idea di autore dialogico di Michail Bachtin, posta alla base di possibili percorsi di autorialità pedagogico-didattica in grado di dare concretezza a quei valori chiamati a guidare l'azione dei docenti inclusivi. Il quadro delineato è altresì impiegato per valutare quanto la specializzazione per il sostegno didattico, sempre più emancipata da lessici e logiche medicalizzanti, possa favorire l'appropriazione e la diffusione dei valori dell'educazione inclusiva. -
Due anni in pagina. Gocce d'inchiostro durante la pandemia
Trascorrere questo ""tempo sospeso"""", che ci ha posto dinanzi, in tutta la loro tragica complessità, le implicazioni fatali di un tempo umano """"fuori asse"""", cercare di abitarlo con la sua messa in pagina aiuta. Scrivere è talora come avere qualcuno accanto, essere sempre in compagnia: quasi sentirne il fiato mentre ti legge, quando ti esprime consenso e soprattutto dissenso. Ti aiuta a vivere nel tempo dell'altro e ti sollecita alla pratica dei nessi. In un equilibrio chiaroscurale, senza rinunciare alla lucidità o alla realtà, senza rinunciare neppure a un futuro."" -
Partenope da sirena a regina. Il mito musicale di Napoli
Partenope nel 1699 fu il primo melodramma dedicato al mito di fondazione della città di Napoli, una delle poche capitali nate su un mito musicale. La canora Sirena di Napoli, Parthenópe (""la virginale""""), faceva parte infatti del trio di musiciste donne-uccello sconfitte da Odisseo: sul suo corpo spiaggiato sull'odierna costa napoletana, una seconda Partenope, vergine greca figlia del re di Tessaglia, avrebbe poi fondato la nuova città che ne porta il nome. La narrazione di questo libro, frutto di oltre vent'anni di ricerche, ricostruisce il lungo percorso di costruzione di questo mito, ma non si tratta di un altro libro sulle Sirene, poiché il centro della narrazione non era mai stato esaminato prima: la riappropriazione del mito musicale della Sirena Partenope da parte dei napoletani a fini patriottici. Durante i due secoli di dominazione spagnola, Partenope rappresentò anche sulle scene teatrali la principale allegoria della città fino alla piena età borbonica, quando Napoli tornò capitale. Da allora sulle scene d'opera europee Partenope rappresenterà Napoli nelle versioni di autori come Vinci, Händel e Hasse."" -
Il docente di sostegno. Tra formazione generale e formazione specialistica
Negli ultimi decenni il tema della disabilità e dei suoi problemi ha fatto, a scuola e in società, passi da gigante, unitamente a quello più specifico della formazione del docente di sostegno, come specialista di una materia così delicata che ha un forte impatto sociale nella vita quotidiana delle famiglie, della scuola e delle altre istituzioni educative. Il volume, pensato ed elaborato con un taglio pedagogico e didattico, ne affronta, pertanto, i molteplici aspetti, sia giuridici che educativi e curricolari, all'interno di una cornice più ampia che colloca il problema della disabilità nel quadro di un clima politico e pedagogico nuovo che riconosce l'importanza, per tutti e per ciascuno, di una formazione inclusiva e democratica. -
QdS. Quaderni di didattica della scrittura (2022). Vol. 37
In questo numero: Cercare la propria voce nella pagina (di Cosimo Laneve); La mia ""conquista"""" della scrittura (di Grazia Distaso); Autobiografie, egodocumenti e scritture familiari: fonti per riflessioni pedagogiche (di Monica Ferrari); Teaching, Learning and Writing Personally in an online course during Covid (di Freema Elbaz-Luwisch); Scrivere è collaborare? Riflessioni su Mario Lodi (di Furio Pesci); La scrittura di Mario Lodi come autoformazione professionale (di Cosimo Laneve); Come scrivere lettere nel XIII secolo. L'esempio della Epistola II di Dante (di Teofilo De Angelis); Le lettere di Gadda: una biografia al caleidoscopio (di Silvia Zoppi Garampi); Scrivere della pandemia insieme ai bambini (di Maria Pia Latorre); L'attualità della proposta gentiliana nel mondo digitale (di Hervé A. Cavallera)."" -
QdS. Quaderni di didattica della scrittura (2022). Vol. 38
In questo numero: Oltre lo scarto e l'indifferenza per una cultura dell'inclusione accogliente (di Chiara Gemma; Disabilità: narrazioni e rappresentazioni sociali (di Alessia Cinotti, Roberta Caldin); Narrare il contrasto alla povertà educativa: valutazione degli interventi finalizzati all'Empowerment (di Giuseppe Moro); Inclusione sociale in classe: una narrazione tra opportunità e inganni (di Giombattista Amenta); I nuovi Cartoon sulla disabilità nelle scritture dei bambini (di Diana Cataldo, Daniela Manno); Insegnare e apprendere nelle emergenze: scritture resilienti (di Francesco Paolo Romeo); Racconti dal mare: l'inclusione salverà il mondo (di Pietro Bartolo); Raccontare i fatti è sempre più difficile: la scrittura imbavagliata (di Sabrina Pignedoli); Il modello Ability Garden e la scrittura come attivatori di talento e inclusione. Una testimonianza (di Serena Cecconi); Daniele Giancane, Il meglio di me (rec. di Cosimo Laneve); Massimo Arcangeli, La lingua sc∂ma. Contro lo schwa (e altri animali) (rec. di Vincenzo Cafagna). -
Apulia smart drivers. La ricerca e le buone pratiche per la promozione della sicurezza stradale
Apulia Smart Drivers è un progetto di ricerca finanziato dalla Regione Puglia a cui partecipano il Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione dell'Università degli Studi di Bari ""Aldo Moro"""" e la Commissione Medica Locale della ASL BA in qualità di partner, oltre ad altre professionalità nei ruoli di consulenti scientifici o operatori sul campo impegnati nelle rilevazioni e nelle valutazioni cliniche. Il progetto ha l'obiettivo di mettere a punto strumenti che consentano di intervenire nei confronti di quei soggetti che, in possesso di precise caratteristiche ed esposti a determinati rischi, si collocano nella fascia di popolazione considerata altamente a rischio di incorrere in problemi connessi all'attività di guida. Il presente volume riporta i principali risultati di ricerca conseguiti e la descrizione delle principali azioni di formazione alla sicurezza stradale."" -
Osso di maiale e mani di lebbroso
Utilizzando la scrittura come una macchina da presa, Mostafa Mastur esplora la quotidianità palpitante di un condominio di Tehran, megalopoli metafisica nella quale si coagulano le contraddizioni irrisolte di un'intera società. Decine di appartamenti di un grattacielo ultramoderno, angusti come celle o risplendenti di uno sfarzo desolante come le vite dei proprietari, costituiscono il fondale di uno spettacolo nel quale il lettore si trasforma in spettatore di un mondo in frantumi, in cui le fondamenta di qualsiasi fede stanno crollando. Porte e finestre si aprono e si chiudono lasciando filtrare tracce di quella sostanza amara che è la vita. Nonostante i continui riferimenti religiosi, i personaggi di Mastur sono in preda ad un'assoluta mancanza di certezze, scaraventati nel caos della vita fino a sfiorare talvolta il baratro della pazzia. Ad ogni pagina, il lettore viene trascinato in un vortice dove Susan, Nowzar, Malul, Bandar e tutti le altre monadi angosciate di questo microcosmo simbolico di un Iran che non riesce a trovare se stesso, si agitano freneticamente alla ricerca della fortuna come una terra promessa o una patria perduta. -
A quarant'anni
La crisi di una quarantenne iraniana che, come tante coetanee occidentali borghesi, rimpiange la gioventù e il primo grande amore, ma soprattutto le realizzazioni mancate nel frastuono della guerra e di un nuovo ordine sociale imposto dalla rivoluzione khomeinista. ""A quarant'anni"""" descrive la vita di una donna che l'autrice intende proporci come modello di una nuova realtà femminile iraniana: il lavoro in un grande ufficio della capitale, fonte di indipendenza economica, nonché luogo privilegiato di rapporti sociali che possono essere talvolta frustranti o competitivi, ma che costituiscono in ogni caso un'alternativa al cerchio chiuso della rete parentale. Alaleh, la protagonista, ha un'unica figlia, alla quale la legano amicizia e complicità, e un marito affettuoso, disponibile, comprensivo, con cui condivide alla pari la gestione del ménage quotidiano e la tempesta di sentimenti provocata dal ritorno di un uomo un tempo amato, proprio nel delicato momento di passaggio all'età matura. Dal romanzo emerge il quadro di una società in movimento che esploderà appena pochi anni dopo in una richiesta di cambiamento di cui proprio le donne saranno le protagoniste principali."" -
Particelle
Mammone, debole, opportunista. Attento al rispetto delle norme sociali per amore del quieto vivere ma pronto a irridere gli eccessi di ossequio religioso o la mistificazione ingenua della democrazia, giudicata nient'altro che un nuovo conformismo. Ossessionato in egual misura dal sesso e da una nevrosi esistenziale che le sue avventure extraconiugali ampliano fino alla paranoia, il protagonista di questo romanzo di Soheila Beski fluttua tra le norme, i divieti, le consuetudini e gli accomodamenti della società iraniana di oggi cogliendo con cinismo le opportunità che la sua condizione di maschio gli offre. Una particella che vaga tra la realtà concreta fatta di madri, padri, figli, amici, lavoro, amori, tradimenti, piccole viltà, e scarse, scarsissime virtù, e un mondo virtuale dalle seducenti possibilità spalancato da un semplice computer da ufficio. Infilarsi nel buco nero del mondo virtuale, per sfuggire alle trappole che la vita e la sua incapacità di affrontarla responsabilmente gli tendono, diventa per questo sessantenne vicino alla resa dei conti un espediente per ancorarsi ad una realtà più vasta dove tutto può essere ""svelato rimanendo velati""""."" -
Quell'angolino tranquillo a sinistra
Amore, amicizia, solitudine, desiderio di realizzarsi, rapporti genitori-figli, disincanto giovanile emergono da questi racconti come il tema principale della società iraniana di oggi anche lontano dal tumulto e dalle opportunità di Tehran. Nel Khuzestan disseccato dal sole, dove il grande fiume Karun scintilla sotto ponti d'acciaio, Mehdi Rabbi esplora i sentimenti e i legami che da sempre tengono insieme uomini e donne. I racconti che un giovanissimo Rabbi ha messo insieme in questa raccolta sono una passeggiata in una realtà di provincia apparentemente lontana dalla scintillante capitale Tehran. Racconto dopo racconto ci si immerge nella città di Ahvaz - con il suo clima, il suo fiume, i magnifici ponti, gli alberi esotici, i mercatini con le donne arabe accovacciate, i giovani universitari - facendo un tuffo in una realtà inedita per chi dell'Iran conosce solo il caos di Tehran o la serena bellezza di Isfahan e Shiraz. -
L' autunno è l'ultima stagione dell'anno
Tre giovani donne, la cui amicizia è nata nelle aule della facoltà di ingegneria dell'Università di Tehran, si confrontano, sulla soglia dei trent'anni, con scelte importanti dalle quali dipenderà il loro destino futuro. Leila cerca di ritrovare il suo posto nel mondo dopo che ha deciso di non seguire il marito all'estero per proseguire gli studi. Incapace di rassegnarsi alla fine di quello che era stato un grande amore e un matrimonio felice, cerca conforto nel lavoro in un giornale che le mutate condizioni politiche costringeranno di lì a poco a chiudere. Attorno a lei si muovono le figure di Roja e Shabaneh, con le loro storie familiari e le angosce di chi si appresta ad entrare nel mondo degli adulti. Roja coltiva il sogno di un dottorato in Francia, per il quale è pronta a sacrificare il legame con la madre e con il fratello, suoi unici affetti dopo la morte tragica del padre. Shabaneh vive il rimorso di aver forse provocato il dramma che rende infelice la sua famiglia e oscilla tra il desiderio di vivere una propria vita, sposando finalmente un collega di lavoro la cui pazienza è giunta ormai al limite, e il timore di venir meno al suo dovere di figlia. -
Manuale di letteratura e saggistica persiana contemporanea
Pubblicato per la prima volta nel 1378/1999-2000, il libro qui tradotto è arrivato nel 1393/2014-15 alla quindicesima ristampa. Si tratta senza dubbio di uno dei manuali di letteratura e saggistica persiana contemporanea di maggiore successo della storia repubblicana dell'Iran. Il lavoro ha lo scopo di fornire per la prima volta al pubblico italiano una prospettiva di insieme sulla letteratura contemporanea dell'Iran, e più in generale del mondo persofono. Questa letteratura, pur avendo raggiunto una maturità che oggi la colloca al livello delle altre grandi letterature moderne, è stata per troppo tempo messa ingiustamente in ombra dal considerevole - ma a volte pesante - prestigio di cui gode la poesia classica persiana, sia in Europa che nello stesso Iran.