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Immaginazioni. Riscritture e ibridazioni fra teatro e cinema
Teatro e cinema condividono una forte carica visuale, uno slancio figurativo capace di incarnarsi in spazi e corpi attraversati da una tensione espressiva dirompente. Nonostante la concorrenza dei nuovi media, gli orizzonti della scena e dello schermo sono ancora in grado di accogliere le derive del contemporaneo, di ibridare pose e stili, disegnando così inattesi patterns linguistici. Una delle direzioni più feconde di tale contaminazione è la riscrittura del passato, la traduzione in immagini di miti e forme del classico. -
Alfred Schutz e Paul Ricoeur. Percorsi della soggettività tra fenomenologia ed ermeneutica
Il problema del soggetto e della sua identità, colto sia nella dimensione più specificamente individuale sia in quella più propriamente sociale, rappresenta un tema di grande interesse per gli studiosi di scienze sociali. Tra le molteplici e diverse prospettive di analisi, la fenomenologia di Alfred Schütz e l'ermeneutica di Paul Ricoeur costituiscono momenti significativi del cammino sociologico e filosofico di comprensione della problematica soggettiva. Il presente lavoro intende porsi come riflessione sulle similarità e gli scarti esistenti tra tali prospettive teoriche alla luce della concezione che esse hanno del soggetto, dell'alterità, della dinamica identitaria. Emerge in maniera evidente come, pur esistendo una prossimità non trascurabile tra i due sistemi di pensiero, nondimeno permane un diverso tenore di senso nel modo di tematizzare la questione del soggetto, tenore che in ultima istanza risulta strettamente dipendente dal differente terreno epistemologico da cui originano le riflessioni dei due autori. -
Bach: un grido di dolore, un sospiro d'amore, un palpito di fede
Perché all'interno delle chiese si dovrebbe proporre e curare la buona musica sacra in generale, quella di Johann Sebastian Bach in modo particolare? Perché la musica sacra è un'espressione di fede che racchiude, manifesta ed esprime il mistero del Verbo Incarnato. Ciò che alcuni dei grandi Padri della Chiesa hanno espresso tramite il linguaggio comunicativo della parola attraverso i loro scritti, le loro meditazioni e i loro celebri sermoni, alcuni musicisti lo hanno espresso attraverso il linguaggio comunicativo scritto in note musicali. L'armonia del creato stesso si regge su una propria musicalità, che rende musicale la presenza costante di Dio nella storia dell'uomo. -
Playlist Italia. La sinistra e il coraggio di cambiare musica
La composizione di una Playlist musicale è un vero e proprio atto d'amore compiuto da chi conosce e ama la musica in maniera viscerale e al contempo attento ai mutamenti della realtà che lo circonda. L'autore, utilizzando il dualismo musica/politica, fa un attento e realistico excursus delle vicende politiche italiane e dei mutamenti della società e dei suoi umori. Gozi accompagna ogni capitolo con un brano musicale, spaziando dalla durezza del rock alla morbidezza del soul, per descrivere con parole semplici ma decise, lo status della politica italiana. -
Tecnologie digitali per la comunicazione pubblica
Dopo alcuni anni di immobilismo, in cui la comunicazione delle pubbliche amministrazioni ha ricoperto un ruolo marginale nel rapporto con i propri pubblici di riferimento, stiamo ora assistendo all'emergere di un nuovo scenario che può ridare centralità e strategicità a questa funzione. L'obiettivo di questo volume è quello di mettere in luce le traiettorie di sviluppo e rinnovamento di questa disciplina, analizzando il ruolo che le tecnologie digitali possono svolgere nel costruire un nuovo modo di dialogare con i cittadini. Dopo aver ripercorso, inizialmente, le principali fasi dell'evoluzione della comunicazione pubblica si passa ad analizzare il tema del sovraccarico informativo causato dall'enorme mole di dati prodotta dai nuovi media digitali. Si prosegue con le strategie comunicative sui media sociali adottate dalle pubbliche amministrazioni e osservate attraverso lo sguardo del cittadino, per passare poi all'analisi delle nuove forme di attivismo e partecipazione virtuale dei cittadini fino alle recenti pratiche di civic hacking e cloud computing. Si affrontano, quindi, i temi dell'open data e dell'open government, e il ruolo strategico che i social network sites rivestono nell'arena politica. Il volume si chiude con una riflessione sul futuro della comunicazione pubblica ripercorrendone le tappe principali, individuando nuovi obiettivi e formulando possibili ambiti e modalità di sviluppo. -
È già mattina. Storia di Alessandrina, «la bambina che visse due volte»
Nei primi anni del Novecento un presunto caso di reincarnazione scuote gli ambienti intellettuali italiani. È la storia di Alessandrina, nata da un'antica famiglia siciliana e incredibilmente identica a una sorellina morta a cinque anni, con la quale la bambina ha in comune tratti somatici, ricordi d'infanzia e abitudini. La piccola, una volta cresciuta, manifesta anche straordinarie facoltà di sensitiva, delle quali restano numerose testimonianze. A far da cornice ai fatti narrati, il quadro di una Sicilia che non c'è più, travolta dalla modernità e consegnata all'oblio, con sullo sfondo i fasti, le passioni e la decadenza dell'aristocrazia palermitana di fronte ai cambiamenti della società. La vicenda è forse lo specchio stesso della Sicilia, perché ne interpreta lo spirito e il sentimento più profondo, che va al di là del tempo, attraversando epoche, generazioni e circostanze. Momenti, che come le stagioni sembrano passare, ma che ritornano, pur sotto sembianze apparentemente mutate. E così, fra i ricordi andati della bella epoque, un soffio antico aleggia ancora fra le pieghe di Palermo, come un alito di vento senza tempo che, solitario, prosegue nel suo viaggio eterno. -
Danza, media digitali, interattività
"Danza, media digitali, interattività"""" individua alcune questioni nodali che sottendono gli studi di danza, la dimensione performativa e le innovazioni linguistiche del multimedia interattivo. Attraverso i contributi di studiosi italiani e stranieri, il volume propone sia alcune riflessioni di carattere teorico volte a individuare tematiche di ampio raggio (quali drammaturgia multimediale, memoria, etica della danza digitale), sia sguardi e percorsi tra danza contemporanea e new media relativi al dibattito più recente (dalla post danza alle immagini sonore)." -
Lucerne dagli ipogei cappuccini di Siracusa
Il volume presenta un congruo numero di lucerne provenienti dagli ipogei ""Cappuccini"""" di Siracusa, note finora solo sommariamente attraverso le notizie edite da Paolo Orsi. Questo studio, oltre ad ampliare le conoscenze sui manufatti da contesti siracusani databili tra la metà del IV fino al VII secolo, fornisce dei dati cronologicamente significativi sui rapporti commerciali attivi tra Siracusa e altre aree del Mediterraneo. Particolare attenzione viene, inoltre, riservata all'identificazione delle varianti locali a imitazione dei prodotti importati. La riflessione su questi prodotti artigianali siracusani permette di meglio delineare il quadro della conoscenza della Siracusa tardoantica."" -
Archivi del Sud. Una saga siciliana
Non volevo che ""i fantasmi del dopocena"""" , evocati quando ero bambino nelle conversazioni di mio padre, mio zio e mia nonna, svanissero per sempre nel nulla così, armato di pazienza, ho intrapreso una ricerca fra archivi pubblici e privati, con lo scopo di restituire alla memoria le memorie della mia famiglia paterna, che affonda le sue radici nel cuore granario della Sicilia, ma anche in quell'angolo di terra stretto fra le Alpi Apuane ed il mare che si chiama Lunigiana, dalla seconda metà del Settecento agli albori del Novecento."" -
Tekno-feste. Uno sguardo compartecipativo al circuito illegale dei rave party
Nel presente lavoro è descritta un'esperienza umana e di ricerca-intervento, iniziata nel febbraio del 2006 e tutt'ora in corso d'opera (maggio 2013), che ha avuto come obiettivo principale quello di ricostruire, dall'interno, l'universo simbolico e relazionale (la cultura) di un gruppo specifico di ravers di un comune del Basso Lazio, Aros, appartenenti al circuito illegale dei rave party. Oltre ad obiettivi conoscitivi, l'intento è stato quello di progettare e sperimentare inedite strategie di intervento sul mondo, anche quotidiano, dell'(ab)uso di droghe sintetiche aventi finalità di prevenzione selettiva ed indicata adottabili all'interno degli ambienti ""naturali"""" di vita degli stessi consumatori. In funzione della """"peculiarità"""" dell'ambito di indagine è stata adottato un approccio etnografico compartecipato in un'ottica di valorizzazione congiunta e simmetrica del punto di vista del ricercatore e dei soggetti protagonisti delle tekno-feste."" -
Facebook. I nuovi modelli di socialità ricostruiti attraverso una metodologia didattica «partecipata»
Il lavoro qui proposto - adottando un metodo di insegnamento che nella scarna letteratura italiana viene definito ""innovativo"""", ma che con diverse modalità e declinazioni è ampiamente adottato nei paesi anglosassoni - costituisce la """"sperimentazione"""" di una metodologia didattica """"partecipata"""" che tenta di recepire questi orientamenti. Questo percorso didattico si è strutturato intorno ad un oggetto di studio (scelto dagli stessi studenti) identificato nel fenomeno Facebook; in tal senso, Facebook, la concettualizzazione e rilevazione empirica delle sottostanti dimensioni ritenute più problematiche, proprio perché riproducono le fasi che hanno contrassegnato questa esperienza, costituiscono il punto di partenza e di arrivo del lavoro. La metodologia didattica adottata, anche se non rigidamente strutturata, si spera possa costituire un piccolo contributo per iniziare ad affrontare il problema relativo al recupero delle motivazioni all'apprendimento, per stimolare in modo """"situato"""" la capacità critiche degli studenti e, in particolar modo, tentare quel collegamento tra concettualizzazione e pratica che trasformi le conoscenze in competenze spendibili."" -
I prefetti della Destra storica. Le politiche dell'ordine pubblico in provincia di Palermo (1862-1874)
La storiografia sulla Sicilia post-unitaria può ormai avvalersi dei contributi di autorevoli studiosi italiani e stranieri, che hanno evidenziato l'avvio di una ""modernizzazione difficile"""" e l'instabilità politica della regione. Nel volume sono ricostruiti il ruolo della prefettura di Palermo nella gestione dell'ordine pubblico e il rapporto che inevitabilmente si stabilisce in questo delicato settore tra autorità politiche, militari e magistratura. Tramite l'utilizzo di fonti archivistiche, l'autrice ricostruisce le oscillazioni dei moderati tra rispetto della legalità e stati d'assedio. Allo stesso tempo analizza il consenso delle forze locali alla linea repressiva, ma anche i conflitti che raggiungono il punto più alto con l'arrivo a Palermo del procuratore Tajani, che denuncia le collusioni delle autorità politiche con la criminalità e rinvia a giudizio il questore Albanese. Emergono dalla narrazione di queste vicende e dall'analisi storico-istituzionale le difficili condizioni dell'ordine pubblico, ma anche l'incapacità della classe dirigente moderata a ricercare il coordinamento fra i vari poteri dello Stato e il consenso delle élite locali."" -
Il vicerè socialista. Giuseppe De Felice Giuffrida, sindaco di Catania
Con l'intento di ricostruire l'apporto dei sindaci alla storia nazionale, il volume si incentra sul profilo politico di Giuseppe De Felice Giuffrida, che occupa la vita amministrativa di Catania tra la fine dell'Ottocento e i primi venti anni del Novecento. Sfuggendo alla tentazione di mitizzare questa figura, l'autore indaga sui conflitti politici e sociali e sui tentativi di modernizzazione della città etnea. Tramite l'utilizzo della documentazione dell'Archivio centrale dello Stato di Roma, delle carte Codronchi (Biblioteca comunale di Imola) e del fondo prefettura di Catania, ricostruisce l'impegno istituzionale del 'vicerè' socialista, come definiva De Felice Anna Kuliscioff, e lo inserisce all'interno delle vicende politiche nazionali. -
Il caso Tajani. Storie di magistrati nell'Italia liberale
L'autrice, studiando ""il caso Tajani"""", affronta il tema del rapporto tra politica e magistratura nell'Italia liberale. Il conflitto tra i due poteri raggiunge il punto più alto a Palermo con la nomina di Tajani a procuratore della Corte di appello, il quale denuncia le collusioni della polizia con la criminalità e rinvia a giudizio il questore Albanese, stretto collaboratore del prefetto Medici. Nell'analisi di questi avvenimenti, che occupano la scena nazionale, sono utilizzati nuovi documenti di archivio sulla condotta di Tajani e sulla correttezza delle sue indagini. Di particolare interesse sono il parere del procuratore Pietro Castiglia, che ricevette dal Guardasigilli l'incarico di riferire sul processo contro il questore Albanese, e la relazione del procuratore Calenda, che fu incaricato dal Parlamento a svolgere un'inchiesta sulle denunce formulate da Tajani durante il famoso dibattito parlamentare sui provvedimenti eccezionali di PS del 1875. Le vicende descritte nel volume confermano la presenza di una magistratura forte e saldamente inserita nella classe dirigente del Paese. Di fronte alle difficili condizioni dell'ordine pubblico in Sicilia, i magistrati dimostrarono, pur tra incertezze e pressioni dell'esecutivo, di voler garantire i diritti dei cittadini e di frenare, o quanto meno legalizzare, le scelte repressive delle autorità politiche."" -
Verso l'empireo. Stazioni lungo la verticale dantesca
Al mondo dantesco, questi saggi si avvicinano abbordando scorci diversi: gli scismatici orribilmente mutilati, l'ambiziosa riscrittura dell'Apocalisse, il consuntivo sulla superbia e la sua pretesa, la riedizione per frammenti dei salmi biblici, l'Empireo filosofico e teologico. Sono approcci in chiave di fenomenologia, sollecitati ogni volta da una sporgenza particolare di una densissima produzione, senza una griglia precostituita di parametri, un'idea a priori del poeta, dei suoi principi e percorsi. Non si vuole insinuare, con questa procedura, che ritrarre Dante secondo un'ipotesi comprensiva sia divenuto oggi impossibile, il tentativo è semmai di accogliere, al netto di pregiudizi, la sfida lanciata dai testi, il loro provocatorio impatto. È da questo incontro non pianificato con pagine sempre sorprendenti, per lo sdegno e la nostalgia, la dottrina e gli struggimenti, che può eventualmente ripartire la costruzione globale, tuttora auspicabile, se non necessaria. -
Gozzano
Caposaldo della linea novecentesca alternativa alla poesia pura, Guido Gozzano dilata l'antico schema lirico: i versi divengono dialogo sommesso, teatrino del quotidiano, intreccio di voci intrappolate nei nuovi scenari borghesi. Intossicato dalla , Gozzano attraversa D'Annunzio e Pascoli, legge i poeti del tardo simbolismo franco-belga, si incontra e si scontra con la tradizione: la sua musa ironicamente crocifissa lo spinge ad indossare la maschera dell'avvocato, dell'entomologo, del Don Giovanni in fuga che lascia dietro di sé una galleria di ritratti femminili, di figure da melodramma che preludono alla morte, , estrema finzione e teatro dei teatri. -
Il cavaliere errante. Pasquale Calvi tra rivoluzione ed esilio
Il mito della rivoluzione e il dramma della sua sconfitta, il sogno della Nazione e la ragion di Stato: su questi contrasti si snoda la trama dell'Unità d'Italia, così come quella dei suoi protagonisti. Pasquale Calvi è uno di loro: ministro del governo siciliano nel 1848 ed esule a Malta nel decennio successivo, l'uomo vive in prima persona il trionfo dei democratici, nel 1860, e il loro declino politico negli anni successivi. È una storia complessa, la sua, in cui non mancano brusche inversioni di tendenza, rivalità ostinate, decisioni sbagliate o intempestive. È un racconto appassionante e a tratti amaro, dal quale traspare l'immagine di un ""cavaliere errante"""" poco incline alla conciliazione, critico implacabile di oppositori e compagni, condannato ad una sorte da eterno outsider e destinato a rappresentare i successi e le disfatte dell'unificazione. La sua vita diviene così la cartina di tornasole dell'intera generazione del Risorgimento e della sua avventurosa esistenza."" -
Political learning and institutional design. The role of legacies in Spain and portugal
Per quanto le democrazie siano spesso frutto delle lotte popolari, il disegno formale delle loro istituzioni è, necessariamente, frutto del lavoro politico di una élite, il cui pensiero, le cui preferenze sono particolarmente importanti. C'è un rapporto forte e complicato tra la costruzione e la configurazione di un ordine politico democratico e come i protagonisti di questo processo si riferiscono al passato e decidono di avvalersi di esso. Il libro si propone di individuare quali eredità del passato hanno influenzato il disegno istituzionale delle nuove democrazie, e come, ricostruendo i processi che, dopo la ""Rivoluzione dei garofani"""" in Portogallo e la morte di Franco in Spagna, hanno portato alla progettazione delle istituzioni delle due democrazie iberiche. Viene così evidenziato il ruolo cruciale svolto dalle eredità storiche, dalla memoria storica e dall'apprendimento politico"" -
Baglio. Un'azienda vitivinicola nella Sicilia dell'Ottocento
Un breve saggio con il quale, attraverso le vicende di un'azienda vitivinicola operante nel territorio dell'ex Contea di Mascali, si vuole fornire un contributo alla conoscenza delle condizioni economiche e sociali della Sicilia ottocentesca. Il nucleo della documentazione, arricchito da ricerche effettuate presso l'Archivio di Stato di Catania e costituito da due quadernetti di appunti, unitamente ad alcune notazioni di carattere privatistico che ci ragguagliano sul tenore di vita della famiglia proprietaria, ci immette in tutto il complesso operare legato al mondo della viticoltura, consentendoci così di entrare in merito ai lavori stagionali, al tipo di alimentazione del personale, allo svolgimento delle vendemmie, nonché al variare delle produzioni e dei prezzi del vino e ai rapporti con i commercianti locali e non che intrattengono relazioni con l'azienda. -
Dal margine della società al centro del conflitto. Il ruolo delle donne fra partecipazione e riconciliazione
Il saggio tenta di esplorare e approfondire in una nuova chiave socio educativa, i temi del conflitto, della violenza e della successiva riconciliazione sociale, in due paesi: Colombia e Argentina. I temi si incrociano con il vissuto femminile, con la presenza, l'esperienza e l'interpretazione collettiva di un soggetto imprevisto, pubblicamente insignificante e marginale, che in alcune specifiche situazioni si è riappropriato di un nuovo protagonismo politico e culturale, e si è assunto tutto il carico, la responsabilità e la dolorosa fatica quotidiana di restituire significato, senso vitale e valore pedagogico alle azioni. Lo svolgimento della ricerca ha l'andamento ""classico"""" del circolo teoria-ricerca-teoria: muovendo dall'approfondimento di alcuni paradigmi concettuali, quelli di conflitto, identità e riconciliazione, attraversa la ricerca sul campo, la raccolta di dati, le esperienze, le storie e le interpretazioni di soggetti specificamente e consapevolmente situati, per tornare poi a rielaborare e riformulare concettualmente gli stessi paradigmi, arricchiti di significati inediti e concretezza esistenziale.""