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L'odore acido di quei giorni
Alessandro Bellezza si sveglia tutte le mattine prima dell'alba e percorre per ore la zona tra Persiceto e San Giacomo del Martignone. Il suo mestiere è recuperare dall'asfalto i cadaveri degli animali ammazzati dagli automobilisti ed evitare ulteriori incidenti in una delle tratte più pericolose dell'Emilia. Un mestiere bizzarro. Un tempo però Bellezza era un chirurgo. Poi, suo malgrado, è stato coinvolto dalle Brigate Rosse in un fatto di sangue e ha perso tutto, compresi moglie e figli. Ora vorrebbe solo starsene tranquillo, ma la sera del 15 dicembre 1976, rientrando a casa, ai margini della strada trova una donna apparentemente morta. La raccoglie. E scopre che non è morta. Comincia così la vicenda serrata di ""L'odore acido di quei giorni"""", che porta Bellezza all'inseguimento di un assassino che sembra nascondersi tra le file di Ordine Nuovo. Sullo sfondo c'è l'Italia raccontata da Radio Alice, in cui gli studenti universitari si scontrano con le forze dell'ordine, scoppiano le bombe e la politica perde progressivamente di vista la gente. Paolo Grugni torna al marzo bolognese del 1977 e ci porta con sé. In un atto d'amore per un'idea di paese che avrebbe potuto essere, ma poi non è stato. Alla scoperta di verità che avrebbero dovuto rimanere celate e che troveranno compimento vent'anni dopo."" -
I cani di via Lincoln
Palermo, notte di maggio. All'interno del ristorante Grande Pechino due carabinieri scoprono un massacro: otto persone ammazzate a colpi di kalashnikov e una donna in fin di vita. Sei dei morti sono cinesi. Uno è un giornalista italiano. L'ultimo ha viso e mani spappolati e nessuno sa riconoscerlo. La superstite è in coma. Forse potrà raccontare, ma non ora. Il tenente Cascioferro è sulla scena del crimine e pensa: via Lincoln è zona del boss Trionfante. Se c'è da compiere un omicidio, è Trionfante a doverlo ordinare o permettere. Se qualcuno sgarra in via Lincoln, è Trionfante a doverlo punire. Dunque: o Trionfante è coinvolto nella strage, o reagirà. Ma Palermo è una città in cui tutto è intrecciato. Boss mafiosi, anziani massoni e politici collusi si riuniscono nei palazzi nobiliari del centro: la strage di via Lincoln ha rotto vecchi equilibri e messo in moto un'indagine che rischia di portare alla luce cose che devono rimanere nascoste. La cupola decide per una seconda strage proprio mentre Cascioferro scopre su cosa indagava il giornalista ucciso e capisce che forse è opportuno fermarsi. Ma non sa farlo, e negli scantinati del ristorante Grande Pechino lo attende un'altra macabra scoperta. ""I cani di via Lincoln"""" racconta un'indagine impossibile: quando nessuno è innocente, la giustizia non è quella dei tribunali e il destino degli eroi è uno solo."" -
10 grandi donne dietro 10 grandi uomini
Si dice che dietro a un grande uomo c'è sempre una grande donna. Ma non si dice come mai la grande donna dovrebbe rimanersene lì, nell'ombra. Questo libro vuole ribaltare il detto e riportare le signore dove è più giusto che stiano: un passo in avanti, ad affiancare non solo i mariti ma anche i figli, i fratelli e i padri. Michelle Obama che si presenta a un colloquio di lavoro con il passeggino, Antonietta Vendola che impasta i cavatelli con suo figlio Nichi, Rita Borsellino che marcia con in mano l'agenda rossa, Hillary Clinton che sa perdonare pubblicamente Bill che l'ha tradita, Mina Welby che mette al centro del suo amore il desiderio di morire del marito. E ancora Harper Lee, Pilar Saramago, Anna De Grazia, Tahereh Saeedi, Yoko Ono. Dieci figure anche molto diverse, ma sempre donne coraggiose, che hanno fatto della loro identità un motivo di forza. Spesso in situazioni in cui poteva apparire un ostacolo alla carriera o alla mentalità comune. In rappresentanza di tutte le donne di cui non conosciamo il nome, ma che giorno dopo giorno sanno essere grandi in famiglia, sul lavoro e in ogni altra piccola cosa. Prefazione di Alessandra Casella. -
10 buoni motivi per essere cattolici
Oggi, in Italia, non c'è religione che sia più sconosciuta del cattolicesimo. Il dibattito pubblico si sfoga a commentare le prese di posizione della gerarchia pro o contro le politiche del governo, o a rivangare interminabili discussioni attorno alla morale sessuale. Ma il cattolicesimo è tutt'altra cosa: è, prima di tutto, una storia d'amore, difficile e contrastata come tutte le storie d'amore, tra un Creatore e le sue creature. È la storia di un'attesa della fine. È la storia di un Dio che contempla con meraviglia gli uomini e decide di sperimentare Egli stesso il loro grande mistero: la vita nella carne e la morte. Ci volevano due scrittori per arrischiarsi nel tentativo di raccontare l'immaginario cattolico inteso come un contenitore pieno di storie che hanno a che fare con noi tutti. Cattolici essi stessi, non hanno voluto scrivere un ennesimo catechismo conformistico o alternativo. Non hanno voluto né compiacere la gerarchia né dispiacere a essa. Hanno voluto piuttosto mostrare come l'essere cristiani cattolici sia oggi, in Italia, la più radicale diversità sperimentabile. Prefazione di Tullio Avoledo. -
Piccolo testamento
In un'afosa notte di giugno un giovane di neanche trentanni si sveglia, si alza dal letto nel quale giace una ragazza che non ama ed esce sul terrazzino a fumare. Ripensa a Vittorio, intellettuale cinquantenne, uomo curioso e rigoroso, amabile e solitario, morto un mese prima: un tumore al cervello gli ha mangiato il corpo, la libertà, la parola. Il giovane era diventato, non per obbligo scolastico ma per elezione, il suo allievo. Quasi il figlio adottivo. E la morte del padre adottivo ha fatto coagulare in lui le sostanze più preziose dell'insegnamento ricevuto: la passione argomentativa, la disponibilità, il sentimento di essere custode di un bene. Questo si racconta in Piccolo testamento, romanzo intessuto di esperienza vera. La storia di un'educazione, di una perdita e di un'eredità. Una storia molto personale, certo, ma anche un capitolo di storia di questa Italia che va in disfacimento, e forse morirà, senza lasciare ai propri figli un'eredità precisa: un'educazione al lavoro del pensiero, un gusto per la bellezza, un desiderio di nitidezza, una capacità di dire sì e di dire no. Il giovane è uno di quei figli d'Italia che, grazie al gioco del caso e al proprio merito, quell'eredità è riuscito a conquistarsela, accettando insieme la responsabilità che ne consegue. -
La notte dei petali bianchi
C'è un distretto produttivo, tra Brescia, Chiari e Rovato, fatto solo di fabbriche e capannoni. È il personale inferno di Dante, che di mestiere fa la guardia giurata e gira, notte dopo notte, per verificare che tutto vada per il meglio. Vive insieme a sua madre, una donna che da quando è rimasta sola sembra rinata. Ma rinata male, perché passa il tempo tra creme e sesso trovato via internet. Nella stessa zona vive anche Samira, una giovane musulmana. Ha un padre violento, reso ancora più violento dal fatto di vivere in un posto che sente straniero e ostile: l'Italia. Così quest'uomo sarebbe pronto ad ammazzare sua figlia se soltanto sapesse che ha incontrato Dante, un cristiano, e che si ostina a frequentarlo. Perché Samira è già una donna, e vuole essere una donna libera. Mentre un gruppetto di suoi connazionali sta preparando un attentato miserabile, da poveracci, e Dante finirà per imbattersi anche in loro... ""La notte dei petali bianchi"""" prova a rispondere a una domanda: fa più paura stare da soli o fanno più paura gli altri, i diversi da noi? E lo fa mettendoci a disposizione una lucida visione dell'Italia dei nostri anni."" -
Era solo una promessa
Nella primavera del 1992 l'Italia è in fermento: il vecchio potere non è più garantito, i tribunali spiccano mandati di cattura per chi sembrava intoccabile e la gente segue le notizie con ottimismo. Come se ci fosse una rivoluzione. Senza chiedersi cosa verrà, dopo la rivoluzione. Alessandro osserva tutto con distacco. Sta per compiere trent'anni, ma non sa cosa farsene: ha perso i genitori in un incidente ferroviario e l'assicurazione lo manterrà per sempre. Vive fuori dal tempo. Almeno finché Letizia de Santillana, direttrice di ""Modem"""", la rivista con cui collabora quasi per capriccio, non lo spedisce presso i Neyroz, oscura famiglia di provincia che in due generazioni ha raggiunto un benessere assoluto. Piccoli industriali che nell'Italia pre-Tangentopoli potrebbero fare il colpaccio e trovare il loro posto al sole mentre le cose si sistemano. Alessandro si rende subito conto che se loro rappresentano il nuovo, di questo nuovo sarebbe meglio farne a meno. Se non fosse che dei tre eredi una è la bellissima Silvia. Ecco allora """"Era solo una promessa"""", una storia d'amore che è grande in sé e che inoltre si intreccia con tutta la storia recente del nostro paese. Tra vicende private, vicende pubbliche e, perché no, qualche fantasma."" -
10 italiani che hanno conquistato il mondo
Una scrollata di spalle e un sorrisetto in cima alle labbra. Poi la solita litania: ""Ah, Italia! Italia: mafia, pizza, Berlusconi!"""" Al massimo aggiungono le belle donne. Mentre ormai il calcio non lo citano neanche più. Ma è tutto qui quello che di noi arriva all'estero? È possibile che non si esca da stereotipi così penosi? Simone Marcuzzi non ci sta. Perché di nostri connazionali riconosciuti nel mondo per la loro inventiva e per il loro talento, per la loro unicità e per la loro carriera, ce ne sono tantissimi. Così sceglie i dieci che per lui sono più urgenti e ce li mostra come compagni di viaggio in un libro che è quasi un'autobiografia tenera e scanzonata. Episodio dopo episodio vediamo un ragazzino diventare grande nella provincia italiana seguendo stelle polari che si chiamano Pinocchio e Luciano Pavarotti, Dante e Rita Levi-Montalcini, Enzo Ferrari e Giorgio Armani, Moana Pozzi e Leonardo da Vinci, Sergio Leone-Ennio Morricone e Juri Chechi. Subito ci viene da fare il nostro, di elenco. E scopriamo che non è poi la peggior sventura del mondo, essere nati in Italia."" -
10 idee per il lavoro dei nostri figli
La crisi economica mondiale ha colpito molto duramente il nostro paese e ha mostrato tutta la sua fragilità e la sua arretratezza. E se è vero che la preoccupazione è generale, c'è una categoria che rischia più delle altre: i giovani. Che sembrano non avere futuro. Marina Calderone, che è allo stesso tempo presidente dell'Ordine dei Consulenti del Lavoro e madre, con la consueta intelligenza fa il punto della situazione e mostra la rotta da seguire. Perché le possibilità ci sono, e sono per ognuno. Che voi siate genitori preoccupati oppure figli disorientati, queste pagine diventeranno la bussola nell'individuazione di un'occupazione sicura. Un libro che offre in maniera discorsiva dati certi sulle opportunità reali che ci sono tra formazione, finanziamenti pubblici, facilitazioni legislative, consolidamento della propria posizione e altro ancora. Sia per chi sta ancora studiando, sia per chi ha appena finito, sia per chi già da un po' è preda del precariato. Prefazione di Walter Passerini. -
10 modi per diventare un mito (e fare un sacco di soldi)
Diventare un mito è possibile. Anzi, è alla portata più o meno di tutti. Basta sapere come si fa e, soprattutto, cosa si è disposti a sacrificare per riuscirci. Perché alcune cose sono anche facili - cosa ci vuole a trovare un nome d'arte memorabile? - e altre divertenti - tipo affidare la propria immagine a una drag queen -, ma ce ne sono pure di sgradevoli: a chi piace andare sui giornali perché la polizia lo ha trovato fatto o ubriaco in mezzo a una rissa? Eppure, è una delle strategie che vanno per la maggiore. Michele Monina, che di celebrità ne ha conosciute un certo numero, ci conduce per mano tra i loro segreti. Si dovrà sposare una causa umanitaria? I reality show sono un buon trampolino di lancio oppure ci porteranno a essere per sempre star di serie B? È meglio essere bisessuali oppure basta cambiare partner ogni settimana? Le crisi mistiche vanno ancora di moda? E morire giovani? Un libro divertente, ma anche serio. Perché per la scalata al successo i concorrenti sono tanti e bisogna applicarsi per diventare ricchi e famosi. Prefazione di Giovanni Biondillo. -
10 modi per imparare a essere poveri ma felici
Ci siamo abituati a essere ricchi. Non solo, ci siamo abituati - senza davvero rendercene conto - a essere felici solo quando possiamo spendere la nostra ricchezza, piccola o grande che sia. L'illusione è quindi di stare bene solo quando si compra qualcosa di nuovo, che sia un vestito o una gita fuori porta, un happy hour o un iPhone. E forse le cose stanno anche peggio di così. Ormai proviamo felicità solo quando scegliamo, e quando abbiamo comprato ormai non ci interessa più quello che stringiamo tra le mani. Oltre che falso e ingannevole questo modello di vita non può più esser sostenuto in un momento di crisi internazionale come quello in cui viviamo ormai da anni. È quindi arrivata l'ora, come spiega Andrea Pomella in questo libro, di riscoprire una cultura della povertà che non sia miseria, ritrovando il piacere di custodire i propri averi senza sperperarli in desideri superflui, spezzando il luogo comune ""ricco, allora felice"""" e liberando la ricerca della felicità dalle logiche della mercificazione. Per riportarla a quella dei sentimenti. Per uscire da un vicolo cieco esistenziale che sta spegnendo la luce sul nostro futuro."" -
La felicità terrena
Dobbiamo immaginarcela questa terra, per vìverci felici. Siamo abituati a desiderare. A desiderare cose nuove che ancora non possediamo, rapporti sereni con le persone che abbiamo attorno, soluzioni efficaci per i problemi della vita di tutti i giorni. Siamo dunque convinti che la felicità, sulla terra, stia nel soddisfare questi desideri. Giulio Mozzi nei racconti del suo libro mostra invece una possibilità differente: che i nostri desideri crescano a tal punto da uscire fuori di noi e creare un mondo diverso da quello reale, che a quello reale si sovrappone e che quello reale nasconde. L'immaginazione non può certo prendere il potere e cambiare lo stato delle cose, ma costituire un nido entro cui ripararsi sì. La felicità che ne deriva è di questa vita e non riguarda solo i personaggi del libro, ma tutti noi lettori. Pubblicato originariamente nel 1996 da Einaudi, entrato nella cinquina di finalisti del Premio Strega di quell'anno, ""La felicità terrena"""" è il libro più importante di Giulio Mozzi e torna disponibile in una nuova edizione con testi inediti e una nota finale d'autore."" -
Atene è un sogno
Un libro che è insieme una guida aggiornatissima di Atene e un reportage vibrante. Per scoprire cosa sta accadendo in Grecia. Per conoscere la sua gente, che ogni giorno va avanti tra paure e speranze. La città è viva sotto gli occhi di Michele Monina, che non solo ci accompagna per mano attraverso le sue vie, le sue opere d'arte, le sue tradizioni, i suoi appuntamenti e i suoi locali, ma ci mette anche a disposizione musiche, romanzi e film per entrare nel clima giusto già prima del viaggio. Una guida d'autore che non si sfoglia, insomma, ma si legge dalla prima all'ultima pagina. Atene è una tappa del tour di Monina attraverso l'Europa. Scopo: raccontarla in presa diretta. Dodici libri per dodici città in dodici mesi. -
10 cose buone per l'Italia che la Sinistra deve fare subito
Mobilità sociale, selezione degli investimenti per rendere l'Italia il Paese dell'innovazione, ambiente e bellezza come elementi strategici, contrasto feroce alla corruzione e all'evasione con metodi innovativi, trasparenza nel rapporto con la società, riforma della politica e una nuova concezione del potere, meno invasiva e temporanea, come è giusto e democratico che sia. E un solo grande nemico: non la parte avversa, ma la categoria dello spreco. Di tempo, di occasioni, di opportunità. Di territorio. Di denaro pubblico. Sullo sfondo, al di là dei monti (non solo metaforici), l'Europa, vero campo d'azione della prossima generazione della politica italiana. Un Paese profondamente rinnovato, più dignitoso e giusto, in poche mosse, che si possono fare subito, in pochi mesi, per ridare all'Italia quello che le è mancato in questi anni e che sembra essere scomparso per i suoi cittadini, soprattutto i più giovani: il futuro. Dieci cose di sinistra da fare subito. Il Paese non può più aspettare. -
10 ottimi motivi per non cominciare una dieta
Anche l'ultima dieta, cui ti sei sottoposta con abnegazione per la prova costume, non ha dato risultati. Continui a guardarti allo specchio dando la colpa del fallimento a ""quell'unico pasticcino di troppo"""". Tuo marito dice che sei diventata noiosa e intrattabile. Ti senti sempre stanca. Le modelle sulle copertine dei giornali ti sembrano ogni volta più magre e più belle. Ma lo saranno davvero? In questo libro Martina Liverani, curvy convinta, propone dieci seri e validissimi motivi per non costringere i nostri corpi e la nostra psiche al periodico supplizio punitivo, mostrando con vivacità e intelligenza come lottare contro un immaginario sociale in cui non c'è spazio per fisici che non siano magri. L'imperfezione oggi è guardata con orrore, abolita senza mezze misure. Ma si tratta di un immaginario aberrante che vieta le bellezze genuinamente imperfette e spontanee. Le bellezze naturali, insomma, di donne vere, vitali, che hanno voglia di essere felici. Prefazione di Cristina Silvieri Tagliabue."" -
Londra è un orologio
Michele Monina ci conduce attraverso le strade di una delle metropoli più cosmopolite e suggestive al mondo. La storia, i monumenti, gli edifici vittoriani, i parchi, ma anche la musica, lo sport, il fashion e i party più sfrenati del continente. Se qualcosa conta, state pur certi che passerà da queste parti, prima o poi. Come le Olimpiadi, che ridefiniscono ancora i connotati di una città in costante trasformazione. Partendo da Piccadilly Circus, toccherete le strade più posh della City così come le bancarelle di Spitalfields e Camden Town. Perchè Londra è un orologio che scandisce il ritmo, le mode, le abitudini e le influenze culturali di tutto il mondo. Preparatevi a partire: London calling. Londra è una tappa del tour di Monina attraverso l'Europa. Scopo: raccontarla in presa diretta. Dodici libri per dodici città in dodici mesi. -
Barcellona ti sorride
Atene, Londra, Parigi, Berlino, ma anche Lisbona, Praga, Budapest. E le altre. 12 città per 12 libri, uno al mese, per raccontare il viaggio lungo un anno che Michele Monina fa da giugno 2012 a maggio 2013 attraverso l'Europa. Perché di Europa parliamo sempre. Ma come sia l'Europa di oggi non lo sappiamo per niente. Michele Monina ci propone vere e proprie guide con tutte le informazioni che si possono desiderare. Ma allo stesso tempo si tratta di libri sentimentali e appassionati, pieni di storie. -
Lisbona è tutta luce
Ci sono città tinteggiate da luci e colori inimitabili. Non ci credete? Partite subito per Lisbona, e godetevi uno dei suoi tramonti mozzafiato sulle rive del Tago. Michele Monina si è avventurato nei vicoli della capitale lusitana per un'emozionante viaggio che abbina a una guida per i visitatori uno sguardo attento, sensibile al dettaglio, al resoconto, al sogno. Luminosa, malinconica, immaginifica, decadente. Lisbona è una realtà magica che ha fatto innamorare Fernando Pessoa, Wim Wenders, Antonio Tabucchi... Dalla Torre di Belém al Monastero dos Jerónimos: uno scrigno che custodisce tesori unici e bellezze classiche. Lisbona è una tappa del tour di Monina attraverso l'Europa. Scopo: raccontarla in presa diretta. Dodici libri per dodici città in dodici mesi. -
Amsterdam è un'isola
Visitate Amsterdam e vi verrà voglia di viverci per sempre. Per mille motivi. Se amate l'arte avete a disposizione cinquanta straordinari musei. Se volete una città verde, si va dai parchi alla possibilità di muoversi ovunque in bicicletta in totale sicurezza. Se siete patiti di sport, be', Amsterdam è la città dell'Ajax. E ancora: ad Amsterdam la stagione dei concerti è ricchissima, la cucina è semplice e genuina, gli incontri proibiti non sono proibiti. In attesa di decidere se cambiare aria definitivamente, potete sempre farci un viaggio. Come ha fatto Michele Monina, con questo suo libro che è insieme una guida aggiornatissima e un reportage appassionante. Amsterdam è una tappa del tour di Monina attraverso l'Europa. Scopo: raccontarla in presa diretta. -
Parigi è un lungo tramonto
Il Louvre, il Pompidou, il Musée d'Orsay, lo shopping, l'alta moda e i mercatini, la magia di Montmartre e della vita bohémien, la città dei più grandi scrittori di sempre... Dici Parigi e pensi: la città dell'amore. Del resto, è qui che Edith Piaf cantava La vie en rose, è qui che Robert Doisneau ha scattato il Bacio davanti all'Hotel de Ville. E l'incanto, il romanticismo di questa città hanno contagiato Michele Monina, che ci racconta i magnifici colori del lungo tramonto parigino, le passeggiate sugli Champs-Elysées, le gite in battello sulla Senna. Ma il romanticismo non basta: nel libro, guida aggiornatissima e reportage insieme, attraverseremo tanto i celebri musei quanto le trasgressioni di Pigalle, il fascino di Montmartre come le banlieue, avanguardie dei mutamenti sociali in corso.