Sfoglia il Catalogo feltrinelli037
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 6021-6040 di 10000 Articoli:
-
Per un racconto dello scacco. Simenon e Sciascia venticinque anni dopo-Pour un récit de l'échec. Simenon et Sciascia vingt-cinq ans après. Ediz. bilingue
Venticinque anni fa, nel 1989, a distanza di due mesi l'uno dall'altro (4 settembre e 20 novembre), scomparivano Georges Simenon (Liège, 1903) e Leonardo Sciascia (Racalmuto, 1921). Apparentemente, niente sembra unire i due uomini, né i due scrittori, entrambi autori di racconti polizieschi... -
Rendiconti. Cuneo 2014
Chi lo dice che Cuneo è una ""città morta""""? Che non succede mai nulla? """"Rendiconti 2014"""" racconta un anno di avvenimenti, scritture, immagini, proposte. Un almanacco cuneese che sorprende, stupisce, talvolta incanta. Un altro modo, inedito, di guardare la città. Per riscoprirla."" -
Le foglie hanno perso gli alberi. Poesie 1994-2015
Le foglie hanno perso gli alberi raccoglie tutti i libri di poesia di Pier Mario Giovannone, da ""Austro e Favonio"""" del 1994 a """"Chi mi trova mi avverta"""" del 2011, cui si aggiungono alcune pagine più recenti, finora inedite. Un arco temporale di più di vent'anni, una ricerca poetica che parte dal lirismo delle prime raccolte per approdare all'ironia e all'irriverenza delle ultime. Il filo rosso è la musicalità, che a volte è pura melodia, altre volte è gioco: giocosità ritmica, fonica, verbale. Perché Pier Mario Giovannone, oltre che poeta (scoperto da Dario Bellezza), è anche musicista. E proprio grazie ad una lunghissima collaborazione col cantautore Gianmaria Testa come chitarrista e paroliere, i suoi testi hanno potuto varcare i confini delle librerie e delle biblioteche, entrando nei teatri e nelle sale da concerto, per essere assaporati come parola viva, orale, condivisa. Sulla sua poesia hanno scritto Dario Bellezza, Gian Luigi Beccaria, Stefano Bollani, Roberto Carifi, Paco Ibáñez, Stefano Jacomuzzi e Giorgio Luzzi."" -
Da Roma a Digione. Garibaldinismi a 150 anni da Bezzecca (1866-2016)
A centocinquant'anni da Bezzecca, una nuova antologia della letteratura garibaldina, dopo quelle pubblicate nella seconda metà del secolo scorso, tra le quali - certo imprescindibili e ancora attualissime - le raccolte di Giani Stuparich (Gli scrittori garibaldini, Garzanti, 1948), di Gaetano Trombatore (Scrittori garibaldini, Einaudi, 1979) e di Paolo Ruffilli (Antologia di scrittori garibaldini, Mondadori, 1996). La particolarità dell'antologia di Luigi Preziosi è nell'aver puntato maggiormente su una narrazione collettiva, in seno alla quale i brani selezionati vengono a comporre un unico romanzo, che da uno specifico punto di vista racconta come nasce una nazione. Di più. Leggendolo, si possono percepire l'odore di cuoio degli spallacci e dei fuochi dei bivacchi, ascoltare i canti di marcia, sentire le carezze della brezza della primavera siciliana e lo scricchiolìo del ghiaccio sotto gli scarponi delle pattuglie nei boschi dei Vosgi. Insomma, ritornano all'immaginazione di chi legge, presenti come cose vissute, gli ordini urlati con voci arrochite, gli scherzi tra commilitoni, le discussioni su repubblica e unità, la timidezza negli occhi delle monacelle palermitane... -
Alessandro Tesauro (1558-1621). Uomo di corte, poeta ed architetto presso il duca Carlo Emanuele I di Savoia
Alessandro Tesauro (1558-1621), conte di Salmour, uomo di corte presso il duca Carlo Emanuele I di Savoia, è meno noto del figlio, il celebre Emanuele, autore del Cannocchiale aristotelico. La presente monografia, la prima a lui dedicata, intende riscoprirne la figura, esaminandone le origini nobiliari, riproponendo la sua produzione poetica e riconsiderando la sua fortuna critica. Ampio spazio viene però riservato all'attività legata all'architettura: dai progetti non realizzati per il santuario di Vicoforte (1595) e per la Biblioteca Ambrosiana di Milano (1604), ai consigli per la ricostruzione della cattedrale di Bologna (1605), alla villa famigliare (1620-22) ed alla parrocchiale di S. Pietro (1606-8), entrambe per il feudo di Salmour. Scorrendo le pagine del libro, Alessandro Tesauro emergerà quale intellettuale dai molteplici interessi, che varca i confini del Ducato sabaudo, inserendosi nel panorama culturale italiano della sua epoca. -
Variazioni sul tema. Ediz. illustrata
Giunto alla sua seconda esperienza espositiva, il Gruppo LEDA si ripresenta al pubblico dei curiosi e degli estimatori d'arte contemporanea con un rinvigorito impegno nel ricercare nuove forme e nuovi contenuti ideativi, proposti in veste di ""variazioni su un tema"""", che la curatrice Elisabetta Salzotti ha individuato a posteriori nel fattore """"tempo"""", osservando i lavori proposti per la mostra di Palazzo Lucerna di Rorà a Bene Vagienna e realizzati separatamente da Tiziano Ettorre, Giuseppe Formisano, Grazia Gallo, Giorgio Giordano, Emanuele Greco, Daniele Guolo, Marco Odello, Cristina Saimandi, Anna Salomone e Patrizia Stralla, ovvero da dieci artisti di origini cuneesi e non, attivi in città o nel territorio della provincia e accomunati dal loro ruolo di docenti nel Liceo Artistico """"Ego Bianchi"""" di Cuneo. Insieme a loro, espongono anche Alessia Dovero, Federica Sorba, Taci Sparti, Stefano Zavatteri e Gaia Zurlo allievi delle classi IV F, V D e V E del """"Bianchi""""."" -
Gli ultimi frutti dell'estate
Salvatore Vullo attraverso la voce dell'io narrante ci fa scoprire e riscoprire un pezzo di storia del nostro recente passato, che si snoda e si intreccia tra il Piemonte e la Sicilia. Sullo sfondo della prima parte, la disastrosa alluvione del 1994 in Piemonte e le ombre cupe e grevi di tangentopoli. La narrazione prosegue con una discesa nella terra natia, per la malattia e la morte del padre, a ripercorrere e ritrovare simbolicamente il passato e il tempo perduto, scoprire alcune radici, rievocando il conflitto tra generazioni e quello tra padri e figli, e le riflessioni, i vagheggiamenti sui grandi temi dell'uomo: i sentimenti, il dolore, la religiosità, la malattia, la morte, che ci riportano al tema sempre drammaticamente attuale della ""Ospedalizzazione della vita"""". Infine, altre riflessioni e dialoghi dai quali si intravede il contesto politico e sociale di un Paese sempre alle prese con i sempiterni vizi e mali, che non riesce mai a fare i conti con la storia."" -
Il camion giallo. Frammenti di memoria
L'autore si presenta come l'uomo che deve ricominciare a vivere, dopo quella che egli stesso definisce, nella sua prefazione, la resa dei conti. ""Percorrendo a ritroso la mia vita, alla ricerca dell'anima, sono emersi frammenti di memoria più nitidi: persone, luoghi, eventi che hanno lasciato un segno profondo; farli emergere attraverso la scrittura mi ha permesso di ricomporre il mosaico, di dare un senso, di prendere coscienza. Acquisire consapevolezza di sé è il punto di partenza per cominciare a risalire"""". Di un viaggio dunque si tratta, nel tempo dimenticato e ora ritrovato, il cui senso sottratto alla coscienza soltanto assopita, ora si svela nei ventitre racconti, che costituiscono i ventitre capitoli di una medesima storia. Tutti i personaggi sono reali, i parenti, gli amici, ogni incontro, e reali e riconoscibili sono i luoghi. Leggerezza, fluidità, precisione, chiarezza, senza nessuna concessione ad abbellimenti letterari che potrebbero distogliere dalla verità del racconto: grazie a queste caratteristiche della narrazione, si aprono alla lettura prospettive di partecipazione affettiva a una storia che ha radici profonde nell'infanzia per giungere al presente..."" -
Ninnananna del temporale
Cosa succede a un orsacchiotto dimenticato al parco nel mezzo di un temporale? Quali straordinarie avventure vivrà Bruno, il coraggioso eroe di pezza protagonista della storia? Rocamboleschi viaggi a piedi fino in Cina o fughe sui velieri dei pirati, corse nel retro di furgoni pieni di dolciumi: davvero c'è solo l'imbarazzo della scelta! E infine, riuscirà mai l'orsacchiotto a ritrovare la via di casa per riabbracciare il suo bambino? Età di lettura: da 3 anni. -
Urlo grafico. Commenti grafici alle notizie dal mondo (2016). Ediz. illustrata. Vol. 5
Urlo Grafico è cultura grafica e parla di quotidianità e avvenimenti attraverso un'immagine. Un notiziario originalissimo, minimale tanto nella grafica quanto nell'essenza giornalistica. Disegna il mondo e le sue sfumature tramite un'informazione. È espressione grafica: sensibile e puntuale narrazione di quanto ci circonda a firma di un occhio privilegiato. Le notizie vengono trattate e riportate nella loro quintessenza, prive di qualsiasi elemento accessorio; al tratto grafico il compito di riempire di senso il tutto, restituendo significato alle parole. I commenti grafici contenuti nella raccolta sono frutto di un anno di intenso lavoro autoriale, in corso attraverso il sito www.urlografico.it. Questo è il quinto volume del progetto www.urlografico.it, libro che raccoglie tutte le tavole grafiche realizzate nell'anno 2016. -
Una vita ribelle. Avventure, cospirazioni e guerre di Giuseppe Torreri detto Torrès
Una biografia di Giuseppe Torreri detto Torrès - un ""personaggio illustre"""" di Corneliano d'Alba, a lungo (per centocinquant'anni) misconosciuto o del tutto ignorato - è resa ardua e impervia per l'assenza di testimonianze dirette (le lettere da lui dirette al padre e ai fratelli da Londra, Marsiglia, Parigi, Lisbona, Barcellona e il suo archivio storico sono andati dispersi e inopinatamente distrutti in seguito a particolari circostanze familiari). Questa biografia si può definire, in larga parte, """"a maglie larghe"""", un racconto indiziario, per alcuni periodi basato su ipotesi non direttamente verificabili o su documenti d'archivio. Resta certa e comprovata la condizione di fuoruscito dal Regno Sardo e di cospiratore, in fuga dalle polizie di tutta Europa: ma questa condizione di """"irregolare"""" aggiunge altre difficoltà interpretative al biografo, che deve misurarsi con frammenti di biografie """"per sentito dire"""" (le voci sul suo conto ripetute in famiglia e raccolte da uno storico di famiglia).. Un personaggio minore del Risorgimento italiano che (per essere tuttavia """"non troppo minore"""") meritava di essere riscoperto dentro l'arcipelago del movimento dei patrioti, dei repubblicani..."" -
1900 Cuneo com'era
Vuoi percorrere la tua città con le gambe e gli occhi dei tuoi nonni o bisnonni? Seguici... Ti accorgerai di quanto la nostra città e la vita stessa dei suoi abitanti siano cambiate... . -
Il cuore in Libia
...Quando passavo tra gli arabi mi davano sempre tante cose da mangiare. Passavo in mezzo ai palmeti e tutti mi conoscevano, mi salutavano e mi chiamavano il Cristiano piccolo... Racconto di un legame di amicizia e fiducia tra Ludovico, giovane italiano emigrato in Libia e gli arabi, un popolo con cultura, tradizioni e religione differenti. L'amore di questo giovane italiano per una terra che l'ha accolto quando ne aveva più bisogno, l'ha reso uomo e gli ha permesso di vivere avventure cha mai dimenticherà. Una terra magica, calda ma anche pericolosa, che a un certo punto della vita di Ludovico diventa troppo pericolosa per viverci. Undici anni in Libia che mai verranno dimenticati, che resteranno sempre vivi nella memoria di un uomo che ora, a novantun anni, si commuove al ricordo di quel periodo meraviglioso e difficile allo stresso tempo ...Mai potrò dimenticare quella terra che mi ha rubato il cuore e l'anima. Mai potrò dimenticare i vari episodi della mia infanzia e giovinezza, gli episodi di vita quotidiana e della guerra. Avrò la Libia nel mio cuore finché vivrò... -
Il restauratore di robot e altri racconti
Nel 2115 d.C., a Torino, un ""automa sapiente"""", editore di mestiere, si fa restaurare le fattezze smangiate dall'usura da un ingegnere del Museo dell'automobile mentre un ricco mercante si vede costretto a farsi costruire dalla J.P. Morgan Robotics un giudizioso doppio meccanico per elaborare un grave lutto famigliare. Un astutissimo e scurrile robot biscia salva una donna pilota disperatamente finita con la sua nave su un asteroide detto """"Questione morale""""... Sono cinque storie, anche ironiche, che hanno poco a che fare con la fantascienza supereroica & bellica: non sono altro che apologi, parabole o contes philosophiques che vestono una forma fantascientifica distopica per narrare e ipotizzare il rapporto tra l'essere umano e le macchine intelligenti fedeli alle tre leggi asimoviane della robotica."" -
Quattro anni fra le «Stelle». Aneddoti e impressioni
Nel 1927, un giovane milanese approda a Hollywood: è il vincitore di un concorso indetto dalla Fox per trovare in Italia un'alternativa a Rodolfo Valentino, divo stellare allora in forza alla concorrenza, e si chiama Alberto Rabagliati (1906-1974). Quattro anni più tardi, la sua carriera d'attore è già finita, stroncata da questioni ""amorose"""". Tornato in patria, il futuro cantante confidenziale pubblica un resoconto diaristico dell'esperienza americana nel 1932. Nonostante risenta già dello stereotipo moralistico, il racconto di Rabagliati mitiga il ritratto della spregiudicata casta delle stars servendosi di un tono canzonatorio e si fa leggere come una sorta di edulcorato precursore di Hollywood Babilonia, per il quale bisognerà aspettare comunque il 1959. Oltre ai bagordi e agli incontri ravvicinati con i divi più noti, l'autore regala vivide istantanee d'epoca, da testimone d'eccezione di quel passaggio epocale e traumatico tra muto e sonoro che dice la complessa realtà del cinema di quegli anni; un cinema di cui Rabagliati riesce a osservare anche i colossali dati economici e produttivi e non solo i retroscena. Nulla sembra sfuggirgli. Tutto nutre il mito hollywoodiano."" -
Ali spezzate. Incidenti aerei sulle Alpi sud-occidentali
Durante il secondo conflitto mondiale sulle montagne del Cuneese precipitarono alcuni aerei militari: cosa accadde al bombardiere Liberator B24-D ""Yankee Doodle Dandy"""" abbattuto in valle Gesso? Che ne fu degli aviatori americani sopravvissuti? 24 luglio 1944: una misteriosa fortezza volante B17-G si schianta, senza uomini a bordo, su Colla piana della Bisalta: dov'era finito l'equipaggio? 2 agosto 1944: un aereo alleato precipita vicino al Viadotto Soleri. Che aereo era? 20 marzo del 1963: il Comet personale del re Ibn Aziz al Saud d'Arabia in volo da Ginevra a Nizza si schianta contro il gruppo dell'Argentera in alta valle Gesso. Di questi incidenti aerei, di altri accaduti nell'immediato dopoguerra e in tempi più recenti, gli autori offrono tutti i particolari dopo una lunga appassionata ricerca che ha prodotto una straordinaria ricchezza di testimonianze, tra le quali anche quelle di alcuni sopravvissuti rintracciati con pazienti indagini oltre l'Atlantico. Questa seconda edizione, notevolmente ampliata, riveduta e corretta, segue dopo diciassette anni la prima (1999) che ha riscosso un notevole apprezzamento."" -
Il viaggio più lungo
Il viaggio più lungo è un liberatorio salto verso l'esperienza del narrare il proprio percorso di vita. Maurizio Merlo, avvocato professionista, propone l'avventura della sua esistenza sotto forma di brevi racconti, storie di personaggi e ambienti con inusuale stile. Ne emerge una toccante e coinvolgente riflessione cui fanno da scenario la Sicilia, terra d'origine e Torino, metropoli capitale dell'integrazione civile e politica della Nazione. Attraverso il cammino di esperienze, quelle siciliane giovanili, e poi quelle torinesi colme di impegno civile e studio, sorge una nuova, inimmaginata, personale visione del mondo. -
Orazio. Piccola storia di un grande amico
"È questa la piccola storia di un grande amico, un bassotto tedesco di nome Orazio che ha vissuto al mio fianco per alcuni anni della mia vita. Era restato solo all'età di quattro anni e io l'avevo adottato esaudendo il desiderio di un amico prima della sua morte, ma lo avrei fatto comunque, perché lo conoscevo da quando era un cucciolo al quale mi ero subito affezionato. Non è certo una storia straordinaria, ma neppure del tutto ordinaria perché la prima parte dell'esistenza del cagnolino era stata alquanto movimentata e il suo carattere speciale aveva reso non banale quella vissuta con me. Di straordinario c'era soltanto lui, collerico, prepotente, viziato, ma anche immensamente dolce, intelligente e fragilissimo. In lui avevo trovato un compagno fedele in un momento molto triste della mia vita e con lui ero riuscito a superarlo. Poi, sulla nostra esistenza, si era abbattuta la sua malattia e io lo avevo accompagnato sino al giorno in cui mi aveva lasciato. Nessuna parte di questa piccola storia è frutto di immaginazione, ogni sua parola è doverosamente vera.""""" -
«Il ricordo pietoso dei vinti»: impegno e realismo in I fatti di Casignana. Un'approssimazione a Mario La Cava
Mario La Cava (Bovalino 1908-1988) è una delle personalità del panorama letterario italiano su cui la critica si è soffermata meno e non sempre con la dovuta attenzione. Autore di un fortunato libro di Caratteri e di altri lavori editi tra il secondo dopoguerra e la fine degli anni Ottanta, lo scrittore calabrese pubblica nel 1974, per i tipi di Einaudi, un romanzo che per stile e contenuti si discosta notevolmente dalla sua poetica: si tratta di I fatti di Casignana, «la storia esemplare di una rivolta contadina nella Calabria degli anni Venti». In totale antitesi persino rispetto alle tendenze letterarie del suo tempo, La Cava sceglie la strada del romanzo storico per narrare l'episodio della strage di Casignana del settembre 1922 e dimostrare le responsabilità dello Stato nell'ascesa fascista. Ma si tratta veramente di una scelta anacronistica? Dal carteggio con Leonardo Sciascia, dai tanti indizi disseminati nel romanzo e dalle interviste emergono volontà chiare e precise: contribuire alla rinascita del romanzo civile, riportare a galla il passato con l'aiuto dei documenti storici, dare voce al popolo, vero protagonista della vicenda. -
La voce delle cose e altre storie
Quando si ascolta la voce delle cose, di colpo s'intrecciano esperienza e finzione, vita e morte, passato e presente, corpi e ombre e soprattutto realtà e sogno. In dieci storie si svolge un percorso in tre momenti: la discesa verso l'onirico, la stasi nel sogno e nell'incubo e la risalita verso la realtà. Scendendo verso l'ombra, si trovano personaggi che vivono una mezza vita tra realtà e sogno, circondati da cose che risvegliano paure e ricordi. Al fondo s'incontrano personaggi che non potendo o non volendo più stare nella realtà, vivono nella dimensione della follia o della morte, tra fantasmi e visioni. Infine, risalendo, ci s'imbatte in figure che si riscoprono nuove e diverse, alla ricerca di se stessi. In questo continuo ondeggiare tra realtà e visione, si creano profondi e stupefacenti giochi metaforici con gli oggetti di una misteriosa rigatteria, con un ritratto rivelatore, con la maschera del dio dei sogni, con un incredibile manoscritto, o con una statua parlante. Dieci storie sul confine tra luce e ombra, dove il vivente e l'inanimato si confondono e i fantasmi si mescolano con le cose e parlano segreta-mente, perché il mondo non finisce là dove l'occhio vede.