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Rendiconti. Cuneo 2016
Chi lo dice che Cuneo è una ""città morta""""? Che non succede mai nulla? Rendiconti 2016 racconta un anno di avvenimenti, scritture, immagini, proposte. Un almanacco cuneese che sorprende, stupisce, talvolta incanta. Un altro modo, inedito, di guardare la città. Per riscoprirla."" -
Più fumetto che arrosto. Biografie e ritratti dei più famosi chef stellati
"Trucchi, consigli e segreti di chi, in cucina, ha scelto di passarci la vita. Il tutto nello stile inconfondibile di Danilo Paparelli che, dopo 30 anni di vignette satiriche legate al mondo della politica, ha deciso di omaggiare il mondo della cucina e i suoi protagonisti con un'opera insolita, originale e senza dubbio divertente oltre che, a mio parere, didattica."""" (Dalla prefazione di Sonia Peronaci)" -
Natale in casa Natale. Una favola da colorare. Ediz. illustrata
Vi siete mai chiesti come riesce Babbo Natale a fare tutto il suo lavoro da solo? Per scoprirlo basta leggere ""Natale in casa Natale"""", che ci porta nella sua casa in Lapponia nei giorni dei preparativi per la magica notte che tutti i bambini aspettano. Conosceremo la moglie, signora Mamma Natale, che instancabile e armata di santa pazienza dovrà far fronte alle preoccupazioni del marito. Tutti gli anni, infatti, mille imprevisti gettano Babbo Natale nello sconforto per il timore di non riuscire a consegnare in tempo i doni a tutti i bambini del mondo. """"Natale in casa Natale"""" è una favola originale, al tempo stesso antica e moderna, che per la prima volta vede la presenza di un personaggio femminile comparire accanto a Babbo Natale. Età di lettura: da 4 anni."" -
Al cospetto dell'organo Baldi
Da un polveroso archivio riemerge un frammento della nostra cultura organaria che sembrava esser dimenticato; un tassello della storia che fa ricordare organari e organisti di livello che vissero e lavorarono in una realtà musicale ricca e in piena trasformazione. Questo sarà un viaggio emozionante che avrà al centro la figura di Achille Baldi, organaro di successo, che conosceremo per merito di una testimone d'eccezione, ma soprattutto grazie allo studio di una delle sue opere più significative: l'organo di Valdieri. -
Tracce. Un mondo di palla a spicchi
Un soldatino nelle tasche. Una suora che arzigogola un improbabile autocanestro. Un treno che corre veloce sul litorale. Il profumo del tabacco che esce da una pipa. Con un piccolo sforzo di immaginazione, puoi anche sentire il profumo di una palla da basket. L'autore ci porta a spasso nel tempo, nei ricordi di un passato forse anche ingenuo, mescolando sensazioni, personaggi, momenti che possono far riflettere sulla vita che cambia e che si trasforma, sui gusti e sugli atteggiamenti che si modificano. Lo fa sullo sfondo di due elementi su cui si affaccia la sua esperienza: la passione per la pallacanestro e quella per la sua città. Con esse prova a restituirci la semplicità delle cose e l'ineluttabilità del tempo che trascorre e che ci appartiene proprio in virtù della vita vissuta. -
Chiedimi aiuto
Torino è immobile in una delle sue fredde notti invernali. Le vie sono silenziose, la nebbia incalza, avvolge i segreti, nasconde la verità, anche se è lì, davanti agli occhi. E saranno proprio gli occhi, quelli di un cane, la chiave di volta del delitto consumatosi sulle rive del Po. L'unico testimone dell'omicidio è Ludwig, lo Schnauzer della vittima, Gaia Armandi, una rampante giornalista che forse, questa volta, si è spinta troppo oltre. Lennon è un ragazzo ungherese, la passione per la musica l'ha portato a Torino e il destino ha intrecciato la sua storia con quella di Gaia, di Carlotta, di Nando, di Ernesto e molti altri. Una storia di ombre, di segreti, in cui tutti sono legati. La polizia è sulle tracce dell'assassino, ma ci vorrà un vero segugio per sciogliere l'enigma e seguire la pista giusta. Solo chi saprà guardare dritto negli occhi di un cane riuscirà, infine, a scoprire la verità. -
Urlo grafico. Commenti grafici alle notizie del mondo (2017). Vol. 6
Urlo grafico è cultura grafica e parla di quotidianità e avvenimenti attraverso un'immagine. Un notiziario originalissimo, minimale tanto nella grafica quanto nell'essenza giornalistica. Disegna il mondo e le sue sfumature tramite un'informazione. È espressione grafica: sensibile e puntuale narrazione di quanto ci circonda a firma di un occhio privilegiato. Le notizie vengono trattate e riportate nella loro quintessenza, prive di qualsiasi elemento accessorio; al tratto grafico il compito di riempire di senso il tutto, restituendo significato alle parole. I commenti grafici contenuti nella raccolta sono frutto di un anno di intenso lavoro autoriale, in continuo aggiornamento sul sito www.urlografico.it. Questo è il sesto volume del progetto, libro che raccoglie tutte le tavole grafiche realizzate nell'anno 2017. -
Natale in casa Natale. Una favola da colorare
Vi siete mai chiesti come riesce Babbo Natale a fare tutto il suo lavoro da solo? Per scoprirlo basta leggere ""Natale in casa Natale"""", che ci porta nella sua casa in Lapponia nei giorni dei preparativi per la magica notte che tutti i bambini aspettano. Conosceremo la moglie, signora Mamma Natale, che instancabile e armata di santa pazienza dovrà far fronte alle preoccupazioni del marito. Tutti gli anni, infatti, mille imprevisti gettano Babbo Natale nello sconforto per il timore di non riuscire a consegnare in tempo i doni a tutti i bambini del mondo. """"Natale in casa Natale"""" è una favola originale, al tempo stesso antica e moderna... Età di lettura: da 4 anni."" -
L' età del limo
Maurizio Merlo propone la sua personale avventura sotto forma di racconti brevi, saggetti, profili di personaggi, ambienti, tra cultura siciliana ed esperienza torinese. Un atto secondo, metafora della condizione umana, alla ricerca di un senso della storia, di un'evoluzione esistenziale in qualche modo coerente, attraverso il salto dall'assurdo alla relazione. -
Uomini e ombre. #primacheiltempocancellitutto
I ricordi non hanno ordine: vengono e vanno. Col tempo tendono a diventare più numerosi quelli che scompaiono, poi arriva un momento in cui ci si sorprende a scoprire che i più lontani si ripresentano con una nitidezza che manca ai più vicini. Si avverte, allora, come un bisogno di fare qualcosa perché non si perdano irrimediabilmente, quasi un tentativo di sottrarli a questo destino, nella consapevolezza che è comunque una questione personale ma che, forse, può stimolare la curiosità degli altri. Nessun'altra ragione sta al fondo di questo mio viaggio, lungo all'incirca mezzo secolo, tra gli appunti di incontri per lo più professionali con personalità che, facendo un mestiere diverso da quello del giornalista, non avrei potuto conoscere, tanto o poco. Sono stato giornalista quando i giornalisti non erano ancora finiti ""nel labirinto di una tecnologia scagliata senza controllo verso il futuro"""", per dirla con García Márquez. Ma sto sperimentando anche il dopo, tuttora in corso con le sue molteplici incognite..."" -
Pinocchio e le «pinocchiate». Nuove misure del ritorno
"Mettere insieme le persone - evadendo le eccellenti 'adunatine' tanto di moda e magari e talora sbagliandomi, forse un po' troppo fedele alle amicizie e a un più famigliare 'preferirei di no' - è lo scopo di una parte significativa delle mie iniziative come membro dell'Université de Liège: un'istituzione grazie e in seno alla quale o altrove e nello spazio d'un denso decennio soprattutto, tra 2008 e 2017, ho organizzato almeno una trentina di incontri diversamente ma veramente collettivi (convegni, giornate di studio, seminari). Quindici di questi hanno fruttato degli atti, dei volumi di cui sono fiero, curati e/o cocurati per differenti editori, sempre con lo scopo di far squadra, al di là del one shot, e di coinvolgere via via persone di ambiti e scuole diverse, privilegiando oltremodo un approccio interdisciplinare - attraverso il CIPA, fin dal mio primo anno accademico (2002/3), e la sua rivista """"Intervalles"""", in un'occasione per lo meno - e un confronto internazionale, a livello europeo e non solo. In tal senso, in questo volume sono gli Amici di Bordeaux, Lisboa, Madeira, Padova, Perugia, Strasbourg, Udine che aprono, intitolandola per l'appunto, la prima sezione dello stesso, ai loro interventi dedicata e tutta tesa a mettere in atto una serie di documentate ri-partenze, filologicamente e visualmente avvertite a un tempo. Sto parlando di Denis Lotti, Daniela Marcheschi, Matteo Martelli, Maria Cristina Panzera, Fabrizio Scrivano, cui si aggiungono cinque bravi studenti: Julien Delvaux, Valentina Duminuco, Daniele Laino, Edoardo Monsellato, Alexia Spagnuolo. Infine, il volume offre anche i testi di due pinocchiate, la prima antologizzata, la seconda offerta integralmente: Pinocchio nuovo Maciste, di Annunciata Beatrice Arrigoni, e Pinocchio all'inferno. Straordinario viaggio del celebre burattino in compagnia di Dante Alighieri, di Bettino D'Aloja."""" (Luciano Curreri)" -
Da Trotula a Vesalio. Itinerari della medicina in Italia
"La medicina non sarà nata in Italia ma ha percorso tappe decisive del suo sviluppo in Occidente proprio nel Bel Paese, dall'anno mille al rinascimento quanto meno. Il volume di Willy Burguet, francofono poliglotta e amico tenace, prova a ricordarne alcune in seno a una brevità nutrita di divulgazione ma anche di avvertita passione per la cultura italiana tutta: l'opera di Trotula di Ruggiero, la prima ginecologa della storia della medicina, dottoressa della Scuola medica di Salerno; il funzionamento dell'ospedale quattrocentesco della Scala, a Siena; il manuale contro la peste del maestro fiorentino Buonagrazia; l'invenzione veneziana del lazzaretto e della quarantena; la vita straordinaria, a Padova e alla corte di Carlo Quinto, del primo anatomista moderno, Andrea Vesalio. Di più. Il libro tenta di cogliere finanche il significativo ruolo sociale delle confraternite di Firenze e delle scuole di Venezia, soprattutto quello della Venerabile Arciconfraternita della Misericordia e della Scuola Grande di San Marco. Sono, tutte queste, tappe di un particolare itinerario italiano, di un viaggio nel passato della Penisola compiuto da un umanista che è anche un medico dei nostri giorni; un medico che non esita a mettersi in gioco - linguisticamente e culturalmente - per comunicare qualcosa di più di un pur serio interesse, basato su una documentazione accumulata in tanti anni di onesti studi. Perché si tratta di invitare chi si interessa di medicina e d'Italia a un tuffo nel cuore della storia di una disciplina e di un paese, spesso disastrato dal punto di vista sanitario ma orgoglioso di aver dato un forte impulso a quell'Occidente che in un modo o nell'altro si prende cura degli altri e non li rinnega e annega per vili questioni di razze, di numeri, di lingue."""" (Luciano Curreri)" -
«Ermanno Raeli» nell'edizione del 1923 con quattro novelle tratte da «Gli amori» (1898)
"Ermanno Raeli"""" è il primo (e l'ultimo) romanzo di Federico De Roberto. Trascurato per molti anni dagli studiosi, meritava certamente una ripubblicazione, la prima dotata di curatela critica. Il suo protagonista si inscrive nel novero degli intellettuali inquieti e infelici che affollano il romanzo europeo del secondo Ottocento: diviso tra Sicilia e Germania, poeta fallimentare, filosofo irrisolto, nemmeno l'amore riesce a portare un po' di luce nella sua vita, almeno fin quando appare la donna che sembra fatta apposta per lui. Ma l'amore, anche il più sincero, deve fare i conti con i condizionamenti derivanti da un passato che non vuole tramontare mentre, viceversa, tutt'intorno tramontano le illusioni. Innervato da elementi autobiografici che gettano una luce talvolta inquietante sul """"rimosso"""" del suo autore, Ermanno Raeli ha l'apparenza di un vieto romanzo sentimentale ma invece risulta sorprendente per la modernità """"umoristica"""" e beffarda che lo caratterizza e che si gusta fino in fondo soltanto leggendone le due appendici aggiunte all'edizione del 1923, qui ristampata. Alla quale la presente edizione aggiunge quattro raccontini in cui si parla ancora di Ermanno Raeli." -
Orazio. Piccola storia di un grande amico. Nuova ediz.
È questa la piccola storia di un grande amico, un bassotto tedesco di nome Orazio che ha vissuto al mio fianco per alcuni anni della mia vita. Era restato solo all'età di quattro anni e io l'avevo adottato esaudendo il desiderio di un amico prima della sua morte, ma lo avrei fatto comunque, perché lo conoscevo da quando era un cucciolo al quale mi ero subito affezionato. Non è certo una storia straordinaria, ma neppure del tutto ordinaria perché la prima parte dell'esistenza del cagnolino era stata alquanto movimentata e il suo carattere speciale aveva reso non banale quella vissuta con me. Di straordinario c'era soltanto lui, collerico, prepotente, viziato, ma anche immensamente dolce, intelligente e fragilissimo. In lui avevo trovato un compagno fedele in un momento molto triste della mia vita e con lui ero riuscito a superarlo. Poi, sulla nostra esistenza, si era abbattuta la sua malattia e io lo avevo accompagnato sino al giorno in cui mi aveva lasciato. Nessuna parte di questa piccola storia è frutto di immaginazione, ogni sua parola è doverosamente vera. -
Il cercatore di storie
In un periodo di riflessione l'autore è ritornato con la memoria ai suoi anni della fanciullezza e della gioventù vissuti nel paese natio; e il paese è un microcosmo con le sue istituzioni, i suoi riti, le sue funzioni, le sue feste, gli usi consolidati da generazioni: un sito ove tutti si conoscono; di questo scenario vengono restituite situazioni e atmosfere di un periodo del recente passato, ormai fluite nei ricordi e nella nostra piccola, ma per noi importante Storia. L'ambiente è a volte avvertito come apportatore di disagio, estraneo, indecifrabile e a tratti persino ostile; ma da questo humus, percepito e vissuto tra contrapposti sentimenti, emergono i ricordi di persone che Fabrizio Pellegrino ha incontrato e conosciuto: c'è il barbiere che con i suoi discorsi e con i suoi silenzi sa attrarre e gestire gli umori della clientela, c'è il ristoratore che affascina e incanta con le sue proposte enogastronomiche, la commerciante che guida gli acquisti anche delle clienti più ostiche, il cavaliere che per ingenuità corre incontro alla rovina, il maestro che con delicatezza capisce, la professoressa che consiglia, l'amica che scuote, i compagni di scuola, il calzolaio. -
UfoCiclismo. Atlante tattico ad uso del ciclista sensibile
"Inizierei l’arduo compito che mi spetta - introdurre un volume che è al tempo stesso una guida, un atlante, un manuale, un dizionario, un manifesto politico, una nuova religione (la versione 2.0 dei cargo cult?), e molto altro ancora – con una dichiarazione, che può sembrare estorta con una pistola (laser) alla tempia o apparire mera piaggeria: quello che avete tra le mani è il miglior libro di psicogeografia mai scritto sino ad ora!"""" (Dall’introduzione di Giorgio de Finis)" -
Rendiconti. Cuneo 2017
Chi lo dice che Cuneo è una ""città morta""""? Che non succede mai nulla? """"Rendiconti"""" racconta un anno di avvenimenti, scritture, immagini, proposte. Un almanacco cuneese che sorprende, stupisce, talvolta incanta. Un altro modo, inedito, di guardare la città. Per riscoprirla."" -
John Belushi. L'anima blues in un corpo punk. Il comico demenziale
John Belushi (1949/1982) ""I miei personaggi dicono che va bene essere incasinati. La gente non deve necessariamente essere perfetta. Non deve essere intelligentissima. Non deve seguire le regole. Può divertirsi. La maggior parte dei film di oggi fa sentire la gente inadeguata. Io no"""". John Belushi attraverso il ballo, la fuga, la celebrazione del disordine e del caos, ha messo a soqquadro il cinema e lo show business, ponendo al primo posto elementi come piacere, divertimento, gioia dei sensi... Con una comicità irresistibile e distruttrice in teatro, al cinema, e anche attraverso la musica. Questo libro propone un'analisi storico-critica, superando il biografismo scandalistico che ha caratterizzato la pubblicistica, andando oltre la sua drammatica scomparsa ed occupandosi, invece, di ciò che ha realizzato e significato in vita. Il volume è la riedizione della prima edizione, del novembre 1996."" -
Philip Seymour Hoffman. The actor that rocked
Philip Seymour Hoffman è stato uno degli attori più importanti degli ultimi decenni. Nel 1992, grazie a un piccolo ruolo in Scent of a Woman, viene scelto da Paul Thomas Anderson per il suo primo film, Sydney, diventando in breve tempo il volto dominante del cinema indipendente americano: è il goffo adolescente in Boogie Nights, il fiero assistente ne Il grande Lebowski, il maniaco telefonico in Happiness, l'irriverente drag queen in Flawless - Senza difetti, il solitario Lester Bangs in Quasi famosi, l'insicuro professore ne La 25ª ora. Nel 2005 la sua fisicità prorompente non gli impedisce di impersonare il minuto scrittore di A sangue freddo, Truman Capote, nell'omonimo film di Bennett Miller: la sua strepitosa performance, che va oltre la semplice imitazione, viene premiata con l'Oscar. Una carriera intensa che gli autori di questo libro ripercorrono attraverso un apparato critico ricco di saggi, recensioni, curiosità e approfondimenti, riflettendo sulle tante e imprevedibili sfumature di un grande artista del cinema contemporaneo. -
Qualcosa di travolgente. Il cinema di Jonathan Demme
Dagli inizi per Roger Corman ai 5 Oscar per Il silenzio degli innocenti. Una filmografia ricchissima e inclassificabile, che ogni volta sembra danzare e reinventare i generi. Tra il mélo processuale di Philadelphia e commedie thriller come Qualcosa di travolgente e Una vedova… allegra ma non troppo. Passando per il carcerario al femminile (Femmine in gabbia), l’omaggio a Hitchcock (Il segno degli Hannan) e alla Nouvelle Vague (The Truth About Charlie). E in mezzo uno dei più bei film-concerto di sempre (Stop Making Sense) e documentari che diventano invece viaggi intimisti. Uno stile riconoscibilissimo ma che si rimette ogni volta in discussione. Una libertà nel dirigere gli attori che gli fa tirare fuori sempre il meglio di sé. Forse non basterebbero due vite per fare tutto quello che ha fatto Jonathan Demme. Scomparso troppo presto. Come Fassbinder, Truffaut e Troisi. Ma capace di rendere il suo cinema ancora più immortale nel corso degli anni. In questo libro ripercorriamo tutta la sua sterminata attività: cinema, tv, documentari, videoclip.