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La trappola del sistema finanziario. Genesi e distorsioni
Saggio su finanza, politica e potere. L'opera fa una disamina globale, cogliendo poche ed essenziali ragioni che spiegano come affrontare il futuro socio-economico di un mondo caduto nella trappola del mercato finanziario. Il progresso con tutti i suoi profili è inarrestabile e vanno gestite le innovazioni, cogliendo le parti virtuose e intercettando le negatività sia sulla salute che sull'andamento dei rapporti. In particolare il recente fenomeno della globalizzazione può sconvolgere le economie dei Paesi, vanificando gli sforzi degli Stati, se non si allestisce un'architettura solida e razionale, in grado di dosare i numerosi interventi pubblici e privati, in un congegno nuovo che intercetti i danni delle multinazionali. Il dominio della finanza sull'economia reale va 'rettificato' per riportare i servizi finanziari alla condizione di elemento complementare allo sviluppo produttivo. -
Il prezzo della vita
L'idillio di una storia d'amore che non guarda alle differenze d'età, un matrimonio che sfida maldicenze e cattivi pronostici, la promessa di una vita insieme. Ma sotto la superficie delle apparenze, dietro la maschera delle convenienze sociali e l'immagine che proiettiamo di noi, spesso vive un altro mondo: feroce, cinico e disilluso. Riuscire a non farsi cambiare del tutto dalle cattive esperienze del passato costa fatica, ammettere a se stessi che a volte, per ottenere qualcosa, ci si è venduti richiede uno sforzo maggiore; ma i conti con la propria coscienza, prima o poi, bisogna farli, perché: ""Arriva comunque un giorno in cui guardi tutte le persone che ti circondano e capisci che a nessuno di loro piaci, che stanno con te solo perché gli servi, così come tu stai con loro solo perché ti servono""""."" -
Europa. Breve storia del nostro futuro
È pensando all'antico mito greco, che ha dato origine al nome ""Europa"""", che l'autore fa partire il suo viaggio alla scoperta delle radici del nostro continente. Riconoscendo il grande debito che la formazione della nostra identità comune ha nei confronti di tre grandi civiltà del passato (giudaico-cristiana, ellenica, romana), il lettore verrà portato attraverso gli eventi più salienti del Mondo Tardo-antico, del Medioevo, della Modernità e della Contemporaneità che hanno strutturato l'Europa, con particolare attenzione al """"prezzo del sangue"""" che è stato pagato ogni qual volta essa non ha dato ascolto alla sua naturale vocazione: quella di una comunità di 'Stati' uniti da un vincolo di solidarietà e fiducia. Le lezioni della Storia, oggi più che mai, sono un'utile guida per non commettere gli errori del passato. Non è cedendo alle facili sirene del nazionalismo, del populismo e della xenofobia che costruiremo il nostro futuro, ma proseguendo con forza, determinazione e consapevolezza in un cammino verso l'integrazione che non può e non deve essere invertito."" -
Della nostra antica patria. Due Sicilie, pagine sparse
"Questi scritti sono una piccola parte del mio ultraventennale impegno nello studio e nell'indagine della storia del Sud, studi facilitati, oltre che dalla mia passione, dalla mia professione di bibliotecario e documentalista. In essi il paziente lettore potrà rilevare, in alcuni casi, delle note polemiche in risposta a scrittori risorgimentalisti che ripetono pedissequamente, spesso con arroganza, quanto appreso dalla 'vulgata' scolastica, ignorando volutamente gli studi e le ricerche sui documenti, di studiosi e storici che dimostrano l'insostenibilità della 'favola' risorgimentale. Ma al di là della forma, queste 'pagine sparse' rappresentano realtà e fatti documentabili, esposti con chiarezza divulgativa che possono essere di stimolo per ricerche più approfondite per scoprire, finalmente, la vera storia del Sud e dare risposte ai tanti perché che tuttora ci poniamo.""""" -
L' ultima settimana
Un uomo vuol rintracciare suo figlio di cui non ha notizie da tempo e incarica un suo amico per le ricerche, e le storie di tante vite sospese sul baratro della fine appaiono ingannevolmente indipendenti. Mancino prende la metropolitana e non sa che potrebbe essere l'ultima volta della sua vita; Tommasini esce di casa presto quel giorno e sa qual è il suo futuro; Laurent abbandona tutto per amore di una donna e Paolo è travolto dagli eventi che lo porteranno sempre più lontano da Giulia. Tanti percorsi per una storia intensa di odio e amore, vita e morte. -
Inequilibrio
Il romanzo parla di una ricerca delicata ma intensa che conduce Ambra, la protagonista, oltre ciò che conosce, e la rende un po' più frivola e feroce, capace di rischiare e disposta anche a perdere ciò a cui è più legata: l'utopia dell'amore. ""Ho serbato vecchi rancori e rimorsi per restare intatta, ho inventato ogni festa e ogni dramma della mia fragile storia per non staccarmi dall'idea di me stessa: la figlia incompresa, l'alunna più brava, la ragazza ingenua, la fidanzata respinta e la donna spirituale. Non sono niente di tutto questo"""". In equilibrio sull'orlo dell'abisso, come tante giovani donne sognatrici e al contempo disilluse, Ambra ricerca una nuova comprensione e una visione più libera di quel sentimento che riconduce sulla via del proprio sé."" -
Le cose che restano
Le cose che restano possiedono nuova vita e magicamente si moltiplicano. Non hanno colori netti ma sfumature, sono i trucioli più che la scultura stessa, sono i particolari più che gli accadimenti narrati. Sono la sintesi di un percorso lungo una vita e quel preciso istante in cui si decide di prendere in mano la propria esistenza e conoscere gli altri, il mondo e la bellezza. -
Parole di un'anima
La parola prende, trafigge, ti atterrisce, ti disarma, ti squadra per poi stupirti. Le potenze essenziali della parola nella poetica di Antonio Bevilacqua si esprimono in un getto continuo di poesie brevi, vibranti, nude e allo stesso tempo piene di un pudore e di un candore rari da riscontrare in tanta letteratura odierna. La poesia, oggi definita la cenerentola della letteratura, e messa agli ultimi posti del cosiddetto consumo culturale, in Bevilacqua si fa canto, riflessione, vivido viaggio del sentimento che è stato, che è ancora e che sarà. Poesie scritte come se fossero preghiere e che invece disarmano con una naturalezza inconsueta e una forza interiore affascinante. -
Come un uomo smarrito nel deserto
Raccolta di 60 componimenti poetici. -
Racconti dal Sud
Dal rovistare nella memoria per dipingere immagini nel narrare storie, nasce Racconti dal Sud, la nuova opera di Angelina Brasacchio. Come cantastorie dei suoi tempi e del suo territorio, la scrittrice calabrese riporta con fascino e suggestione vicende di vita quotidiana cui la sua penna dona dignità letteraria. Ed ecco il profugo spiaggiato dal mare sulla battigia, le vicende allegre e tristi delle rumorose classi del liceo, quelle più remote dei compagni di studi, qualcun'altra rispolverata dal ripostiglio di famiglia e dalla memoria collettiva della sua gente. E vi trova ospitalità anche la fiaba per adulti, con protagoniste le formiche, personaggi antropomorfi nel solco della tradizione classica di Fedro ed Esopo. -
Otto marzo
"Un desiderio potente che si realizza ma che ha trasformato la mia esistenza in un incubo. Un tunnel di solitudine e dolore in cui mi hai chiusa senza avere alcun diritto sulla mia vita. Per questo, ti maledico! L'esser-gettato dell'essere di ciascuno di noi nell'esistenza, ciò che chiamiamo vita, ci pone irrimediabilmente nella condizione dell'essere-esposto, cioè senza riparo, esposto al bello e al brutto, al bene e al male. In questo racconto si tratta proprio di questa apertura anche al rischio di vedere violata la propria identità e dignità, da una prospettiva tutta al femminile, in un mondo in cui l'esser donna sembra comportare una duplice condizione di esposizione all'altro in generale, all'uomo in particolare. La storia di Luna, che è ragazza e donna in tutto uguale a ciascuna di noi, vuole essere un'ulteriore luce che illumina ciò che la vergogna vuole tenere nascosto e, insieme, monito per ricordare, affinché ogni donna, in questa consapevolezza, sia fiera sentinella di se stessa.""""" -
Atman. Predatori nell'inconscio
Torino è sconvolta per l'arrivo di Tanko, la rockstar del momento, il cui attesissimo concerto si terrà nello stadio comunale di lì a qualche giorno. Come se non bastasse l'incontenibile eccitazione generale a dar grattacapi al commissario Gabetti, una serie di omicidi, dal carattere inspiegabile, turba le notti della città. Tra le illazioni di chi vi vede la firma di un vampiro e le indagini di un ufologo che raccoglie le testimonianze di cittadini convinti di essere vittime di rapimenti alieni, scorrono le vite della gente comune: di adolescenti alle prese coi turbamenti di un'età ingrata, di un barista donnaiolo che si diverte a raccontare le sue prodezze a dei ragazzini, di un gigante biondo alto due metri che dice di provenire da un posto lontano, di un giovane uomo convinto di essere vittima di un sofisticato complotto volto a rovinargli il futuro. -
Le teorie di Benedetta
Benedetta è una bambina che non vuole diventare adulta per non dimenticare tutte le conoscenze e la capacità di amare che appartengono a ogni essere umano quando viene al mondo. Le sue teorie sono candide e impregnate di magia; la magia della purezza, della verità e del coraggio nel cercare di continuare ad essere se stessi mentre si diventa grandi. -
Redemption. I figli degli dei. Vol. 3
Il capo del Consiglio, Christoph, è morto per mano di Elyse e i Discendenti iniziano a uscire allo scoperto, rivelando il loro segreto al mondo. Alcuni credono che sia la Profezia che giunge a compimento, ma tale profezia comporta anche delle conseguenze drammatiche. Non era destinata a essere pacifica come molti avevano sperato. Umani e Discendenti lottano per convivere in un mondo che non è pronto a un cambiamento del genere. L'America è divisa. Coloro che glorificano questa razza sovrannaturale credono che i Discendenti siano sul serio le divinità di cui sostengono di portare il sangue. Altri li vedono come una minaccia. Quando Elyse dà alla luce l'oracolo della nuova generazione, ha un'ultima visione: una guerra. La distruzione delle principali città del Paese e la fine dell'America come la conosciamo. Dopo la nascita di sua figlia, Elyse si ritrova priva della capacità di prevedere il futuro. Nel disperato tentativo di salvare il mondo dal conflitto, ripone la sua fede nella speranza che i Discendenti siano la chiave per la sopravvivenza. Dopotutto hanno le abilità per fornire a una società distrutta i mezzi per resistere. Solo dalle ceneri può nascere un nuovo mondo. -
Nero eterno
Marcello Kiesel è un cacciatore di fantasmi, specializzato nello scovare e annientare le presenze demoniache. Accompagnato dal suo fedele assistente, Lerner, spirito intrappolato in uno specchio, tenterà di affrontare e demolire l'entità diabolica che infesta la casa dei coniugi Guidi. Il caso in questione, però, si dimostrerà diverso e molto più ostico dei precedenti e coinvolgerà Kiesel a un livello più profondo, minando le certezze già acquisite in anni di consolidata attività professionale. Attraverso strumenti di protezione contro gli spiriti, sogni astrali e passaggi in diverse dimensioni del reale e dell'onirico, il protagonista cercherà di contrastare l'oscura presenza che tenta di impossessarsi del suo spirito e della sua carne. -
Cronache infernali
Vi è un mondo celato ai nostri occhi, fatto di spiriti e anime erranti. Non è del Regno dei Cieli che stiamo parlando, ma dell'antro in cui demoni e peccatori dimorano dalla notte dei tempi. Siamo certi che solo i corrotti ne siano designati? E quale sorte spetta a coloro che finiscono fra le fiamme dell'Inferno? Demoni, principi maledetti, cacciatori. Tradimenti e passioni si intrecciano fra le pagine di questa storia, tra Terra e Inferi. Nel Bene c'è sempre un po' di Male, e nel Male è possibile trovare un po' di Bene? A voi l'ardua sentenza. -
Persone del seguito
Se, come è scritto in ""Persone del seguito"""", """"la lingua non parla"""" e, si potrebbe aggiungere, la letteratura non pensa, impegnata com'è a inventare storie accattivanti, conformiste proprio perché mirano allo shock, la scrittura di Clio Pizzingrilli è un tentativo, davvero singolare nel panorama italiano, di far parlare la lingua e di pensare con la letteratura. Far parlare la lingua: nel testo risuonano le voci, i gesti, di una strana moltitudine di individui che, chiusi in una comunità oppressiva, sul modello di Icaria, e in un istituto di pena, ora ne subiscono il fascino, ora tentano di sottrarsi al progetto autoritario. Ma sottrarsi significa innanzitutto contestare l'esperienza comune della lingua e dei gesti: appare così, attraverso diversi e strani fili narrativi, il profilo di una comunità di outsider che osano, con l'inserzione di frammenti linguistici incongrui o la scelta del silenzio, interrompere il discorso e la gestualità correnti, veicoli del dominio. La scrittura di Pizzingrilli, in questo consiste la sua tensione politica, contribuisce - con l'invenzione di un incredibile intreccio di parlate, suoni, parabole, riflessioni filosofiche, teologiche, finanche elementi di critica dell'economia politica - alla ricerca di una nuovo senso comune che ci sottragga al mondo così com'è."" -
Giornale notturno (1978-1984). Vol. 1
Le installazioni, i disegni, le sculture, il teatro, i film e le performance di Jan Fabre fanno da tempo il giro del mondo. Ma il ""Giornale notturno"""", scritto tra il 1978 e il 1984, ci consegna l'autoritratto di un ventenne, insonne e in rivolta, mosso da un'irresistibile volontà di creare, di mettere in scena e di sperimentare in ogni direzione, che ha deciso di diventare un grande artista contro il conformismo e la meschinità che incontra nel mondo. Negli spostamenti da Anversa a Parigi, da New York a Napoli, da Amsterdam a Venezia, per citare solo alcune delle città di questo giornale, Fabre è anche alla ricerca di compagni di lotta per l'espressione. E la notte sembra essere il momento più propizio, più lacerante e perciò più furiosamente creativo, ora tempo di meditazione, ora letteralmente di 'sanguinamento', per restare fedeli, al di là di ogni tabù, con ogni zona del corpo, alla volontà di affermazione, di eccesso, di danza e di guerra per la bellezza."" -
L' impercettibile divenire dell'immanenza. Sulla filosofia di Deleuze
"Una fortissima impressione coglie all'improvviso gran parte di coloro che si accostano per la prima volta ai libri di Deleuze: vi scopriamo, infatti, un pensiero per il nostro tempo e l'esigenza, verso cui questo pensiero ci spinge, di pensare diversamente. Curiosamente questi due aspetti s'incrociano all'interno di un'altra sconvolgente impressione che colpisce fortemente il lettore: i problemi che questo pensiero solleva e ci propone, a volte cosi astratti da cambiare radicalmente la visione che il lettore ha della contemporaneità, sono in presa diretta sulla sua vita individuale, vita che essi calano interamente nell'esistenza collettiva di oggi. Da qui quella sensazione di espansione, leggerezza, libertà concreta che il lettore sperimenta: leggere Deleuze significa mettere mano a un divenire-sé impersonale che attraversa interi mondi. Certo, Deleuze ci """"costringe a pensare"""" (come egli stesso dice di ogni vero pensiero che esercita una violenza sulle nostre abitudini), ma allo stesso tempo ci libera: sentiamo che il suo estremo rigore e la sua singolarità richiamano un altro tipo di """"esperienza"""" che è al di là del semplice vissuto ma che pure sostiene tutto il vissuto dell'individuo."""" (José Gil)" -
Sulla danza
Negli ultimi anni la danza ha intensificato anche nel nostro paese la sua presenza, sulle scene e fuori di esse, nelle trame dei discorsi più vari; il mondo dell'audiovisivo la riprende con inusitata frequenza, la filma, partecipa alle sue configurazioni e ne accresce l'archivio. Che cosa significa questa promozione e accresciuta comunicazione della danza? Si tratta di comprendere non solo che la sua attrattiva ha qualcosa da insegnarci sul nostro tempo, sulla ricerca – che lo agita più o meno coscientemente – di nuove disposizioni spaziali, di nuovi gesti, ma anche che è la danza stessa a essere oggi in gioco, perché la promozione che la investe non necessariamente favorisce la natura dei suoi atti. Ripensare la natura di questi atti – il loro motus commovente (Nancy); il loro rapporto con il pensiero, il corpo, le arti (Gasparotti); la relazione tra l'Occidente e l'Oriente della danza (Sala Grau); il legame tra la danza, il teatro e la morte (Zanardi); l'origine comune del ""dire poetico"""" e del """"gesto danzante"""" (Ermini) – può, forse, aiutare la danza a decidere quale condotta assumere nei confronti dei modi in cui oggi viene proposta, spinta sulla scena, promossa.""