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La collina dei sogni
Il giovane e introverso Lucian Taylor, emblema del letterato decadente e maledetto, cerca di evadere, attraverso la scrittura, dalla realtà stantia e borghese di un paesino del Galles del XIX secolo. Gradualmente la dimensione onirica prenderà il sopravvento e il giovane si ritroverà a vivere un'esistenza dissociata, a metà tra un passato mitico, puro e selvaggio e un presente crudele e disumano. L'approdo in una fredda e caotica Londra estrometterà, infine, ogni spiraglio del reale dalle giornate solitarie di Lucian. Ripubblicato a trent'anni dalla prima edizione italiana, con un'introduzione inedita dello stesso Machen, ""La collina dei sogni"""" (1907) è un classico della letteratura inglese. Apre il libro una prefazione di Gianfranco de Turris."" -
Il vascello di Ishtar
John Kenton, appena tornato a New York dall'esperienza devastante della Prima guerra mondiale, riceve uno strano oggetto rinvenuto durante una campagna di scavi in Medio Oriente: un blocco di pietra al cui interno è custodito un piccolo vascello di gemme intagliate. Kenton non lo sa ancora, ma il manufatto è uno stargate, la soglia per un'altra dimensione, un mondo dove il suo coraggio dovrà scontrarsi con l'acciaio delle spade e la potenza di ancestrali divinità in lotta, e in cui ritroverà la voglia di vivere sperimentando la passione di un amore fuori dal tempo. Questo volume contiene la prima versione de ""Il vascello di Ishtar"""", pubblicata originariamente nel 1926 e inedita in Italia. Il romanzo è accompagnato dalle illustrazioni originali dell'epoca e da un ricco corredo di apparati critici. Introduzione di Gianfranco De Turris e Sebastiano Fusco, saggio di Andrea Scarabelli, nota biografica dell'autore di Maria Ceraso, glossario mitologico."" -
Vorago e Vertigo
“Vorago et vertigo” è un racconto metaforico sulla deflagrazione che ha segnato la storia d'Italia. Il 23 maggio del 1992 rappresenta l'anno zero per un intero popolo, quello siciliano, e per la nazione tutta. Marcello Benfante attraverso la letteratura esorcizza una memoria dolorosa, proiettando in una dimensione narrativa onirica il sentimento di smarrimento e di claustrofobia di quei giorni. Un incubo da cui non si riesce a uscire seguendo i principi razionali che guidano le scelte degli individui; una voragine di paura troppo profonda in cui è precipitato l'inconscio collettivo, disintegrato insieme a quel boato immondo. -
Elvis e il Colonnello
Che ci fanno due palermitani di oggi nel quartiere nero di Memphis, Tennessee USA, nel 1954? ""Elvis e il Colonnello"""" è l'incredibile storia di Fabio, pizzaiolo fanatico di Elvis, e Valerio, guardia giurata appassionato di letteratura beat. Durante un viaggio in auto da Dallas a Graceland, i due vengono sorpresi da un temporale e sono costretti a sostare in una misteriosa stazione di servizio. Si risvegliano nel pieno degli anni Cinquanta: Elvis ha appena inciso il primo disco, Kerouac non ha ancora pubblicato il suo capolavoro Sulla Strada e Ginsberg sta scrivendo Urlo, il celebre componimento poetico. E questo è solo l'inizio."" -
Come un tiglio a Gezi Park
"Come un tiglio a Gezi Park"""" è un romanzo ambientato in un recentissimo passato, tra Palermo e una Istanbul scossa dalle rivolte. Racconta la storia di due giovani donne, la siciliana Elisa e la turca Acelya, che il destino accosta misteriosamente in un pomeriggio di mezza estate a Palermo. La ragazza turca è troppo giovane per affrontare una prova che la vita le ha riservato ed è qui che entra in gioco, in modo del tutto casuale, Elisa, incarnazione della precarietà dei trentenni italiani." -
Le notti insonni di Liillà
Nel dopoguerra, in un paese assolato dell'entroterra siciliano circondato da miniere di zolfo e da una campagna arida, vive Filippo, detto Liillà, un ex zolfataro vedovo, mandato in pensione ancora giovane perché con i polmoni ormai bruciati.Attorno a lui si muove un'intera comunità: il prete, il sagrestano, il farmacista, il barbiere, le vicine di casa e Anna La Cilìa, di cui il protagonista è innamorato ma che per vivere concede i suoi favori agli uomini del paese. Liillà non è come tutti gli altri, legge i giornali e possiede la capacità di cogliere la bellezza della natura. Ama la vita e per questo ha paura di morire e passa le notti a vegliare e passeggiare per i vicoli affinché la morte non lo colga a tradimento. ""Le notti insonni di Liillà"""" è riproposto con l'introduzione critica di Salvatore Ferlita."" -
L' amore custodito
L'amore custodito è la storia di Cosimo, fuggito quasi bambino dalla miseria, che ogni giorno, sempre allo stesso orario, si precipita giù dalle scale per assistere incantato al passaggio di una giovane ragazza di cui è silenziosamente innamorato. Viene da lontano, Cosimo. Ha trovato rifugio presso la casa di Bianca, una vecchia signora che anni prima lo ha accolto e che gli ha insegnato come guardare il mondo, anche attraverso la letteratura. Nell'edificio cadente abitano altre figure ai margini, inquiete e appassionate, che troveranno in Cosimo un confidente discreto. Di tutti loro, e del loro desiderio di custodire un intenso e generoso senso del vivere, conosceremo le storie. -
Dialoghi con Guidoval
I dialoghi con guidoval sono la cronaca delle interminabili chiacchierate notturne tra due amici al balcone di casa. Si tratta di una cronaca puntigliosa di dettagliate scorribande metropolitane che però, via via, va perdendo i suoi caratteri iniziali, disfacendosi, sopraffatta dall'incontenibile urgenza di nuove immagini e di nuove interlocuzioni nelle quali i soggetti assumono forma di cose senza nome, di uccelli, di pause linguacciute, significando la tempestosa temperatura del tempo (erano gli anni '80 del secolo scorso). Chiude il libro la postfazione di Guido Valdini. Gaetano Testa (Mistretta, 1935), tra i fondatori del Gruppo 63, è stato animatore della vita culturale a Palermo per un trentennio. Fra i suoi titoli: Spa, in ""La scuola di Palermo"""" (Feltrinelli, 1963), 5 (Feltrinelli, 1968), L'idea del consumo (Flaccovio, 1973), Azzonzo (ed. Perap, 2002) e La coda di Tatai (Flaccovio, 2004)."" -
Calciopop. Dizionario sentimentale del pallone
Da ""Andy Capp"""" a """"Corto Maltese"""", da """"Figurine"""" a """"I guerrieri della notte"""", da """"Arancia meccanica"""" alle maglie storiche, passando per canzoni più o meno note, le icone utilizzate dai tifosi - cariche di storie, tradizioni e simboli mutuati dall'immaginario pop - sono qui raccolte come voci di un dizionario. Il calcio raccontato in queste pagine è un fenomeno di massa, popolare per vocazione, invasivo e trasversale, che genera un cortocircuito creativo con linguaggi diversi: cinema, fumetto, musica, letteratura, giornalismo. """"Calciopop"""" è dunque un """"libro-viaggio"""" da vivere come liberi cittadini dell'unica confederazione possibile per chi s'imbarca a bordo: quella di Futbolandia. Al """"Dizionario sentimentale"""" segue un'appendice sulla storia e l'immaginario del movimento ultras in Italia. Apre il libro la prefazione di Italo Cucci."" -
Da Omero al rock. Quando la letteratura incontra la canzone
"Da Omero al rock"""" è un viaggio attraverso la storia della letteratura e della musica. Gli autori analizzano l'intreccio inestricabile tra diversi generi musicali - dalle opere di Verdi al rock e ai cantautori?- e celebri testi letterari, partendo da Omero, che i suoi versi immortali non aveva scritto ma proprio cantato. Un inesauribile gioco di riflessi svela quindi i forti legami che intercorrono tra testi sacri, poesie e romanzi di grandi scrittori e la produzione di tanti musicisti e gruppi rock ma non solo - dal folk al metal passando per la musica latina, il Festival di Sanremo o perfino lo Zecchino d'Oro - in un continuo susseguirsi di rimandi e suggestioni." -
I vivi e i morti
"I vivi e i morti"""" è un classico della letteratura italiana del Novecento. Edito per la prima volta da Mondadori nel 1923 - pochi anni dopo il celebre """"Rubi"""" - racconta la vicenda biografica di Eliseo Gaddi, intellettuale non più giovanissimo che, a seguito della prematura scomparsa del fratello maggiore di cui si sente responsabile, sceglie consapevolmente di rifugiarsi nella campagna padana e di vivere con l'anziana madre. Il ritiro dal mondo, il rifiuto delle convenzioni sociali, della guerra e della barbarie del presente, la rinuncia all'amore e alle amicizie, l'aspirazione alla conquista di una rinnovata spiritualità: il romanzo di Borgese è un viaggio proteso verso il sogno di una solitudine perfetta. Apre il libro l'introduzione critica di Gandolfo Librizzi." -
Cosa vedi
In una Palermo fantapolitica in parte abbandonata, in parte sventrata dalle ruspe del Grande Cantiere che inneggiano alla Città Nuova, non piove e vige da vent'anni una sola stagione, compatta e inalterabile. Nello squallore sinistro della Galleria delle Vittorie sopravvivono gli esercizi commerciali di Hagar, il protagonista, un ex fotografo disilluso, e di Hyppolite, un fioraio francese che ha scelto di vivere e lavorare ""in questo futuro deserto"""". Un misterioso cliente, Aureliano, chiede ad Hagar di sviluppare delle foto che ritraggono una donna morta. Da quel momento, gli sottoporrà settimanalmente altre pellicole nelle quali la donna appare viva e posa per lui. Hagar si lascia sedurre da quel mistero, fino a quando non incontra in carne e ossa la modella di Aureliano: Dana, una giovane immigrata dell'est. In un'atmosfera di crescente minaccia, la vicenda precipita verso un finale in cui, in un caleidoscopico gioco di riflessi qual è quello tra l'arte e il suo oggetto, l'identità di tutti si sdoppia e si contraddice proprio quando ciascuno, lettore incluso, crede di avere afferrato la verità."" -
Una vita in scatola
Dodici particelle fondamentali formano la materia, unificarle è il sogno della fisica dai tempi di Ettore Majorana. Dieci ingredienti fondamentali formano la caponata, unificarli è stato il sogno realizzato per decenni dalla Spitaletto & Figli prima che l'azienda — ignara delle trasformazioni in atto a Portolazzi, immaginaria città del Sud — si ritrovasse sull'orlo del fallimento. Candido cronista dei fatti è Angelo Maria Spitaletto, produttore di caponata che diventa impresario teatrale per necessità. Il suo è un racconto esilarante, e insieme tragico, di come l'era dell'immagine abbia reso inconsistente la materia nella sua accezione sociale, politica e persino gastronomica. -
Il pastore di Brancaccio. Don Puglisi la chiesa la mafia
Perché don Puglisi? Non è nella tradizione mafiosa uccidere preti. Per quale motivo allora? Forse perché i preti, dopo il Concilio Vaticano II, si sono fatti più vicini alla gente? O è cambiata la mafia? Don Puglisi conosceva la ferocia della mafia di Brancaccio, non si tirò indietro, ma bisogna evitare di seppellirlo sotto il tumulo della retorica. Perciò è tempo di far propria la sua lezione e assumere una nuova strategia di contrasto alla violenza. La fine della mafia deve diventare responsabilità comune dei non-mafiosi. Per cui non si può continuare a dire solo: “mafiosi convertitevi”. È necessario passare a dire, con verità e umiltà: “convertiamoci”. In appendice al libro sono contenuti importanti documenti sul dibattito interno alla chiesa seguito alla strage di Ciaculli del ’63. -
Tutte le sue grandezze
Un antico palazzo che guarda il mare, il vulcano alle spalle sull'isola segnata dalla bellezza e il sorriso della decadenza. Catania che si distrae dalla sua storia. Una piccola comunità è tra le mura di Palazzo Calasparra, al sicuro dalla memoria e dalle scosse che la terra invia. Arriva una nuova inquilina: è affascinante, inquieta, desiderosa di normalità. Viene accolta con leggerezza, fatta partecipe dei tentativi di eccitare la notte. Un altro inquilino osserva e accarezza il tempo che va via. E il tremendo si mostra. -
Elogio del fantastico. Tolkien, Lewis, Howard, Machen e altri demiurghi dell'immaginario
«Vi sono scrittori la cui opera oltrepassa la mera letteratura. Come disse Arthur Conan Doyle, hanno varcato la soglia magica. L'oggetto di questo libro è costituito da dieci autori di questo tipo. Anche se talvolta sfiorano la fantascienza, la teologia o le fiabe, in realtà non appartengono a un genere preciso. Essi descrivono l'universo in cui viviamo, la cui vera realtà non ha nulla a che fare con le apparenze. L'autore ha inventato l'espressione realismo fantastico, lanciandosi in riflessioni sul nostro universo, spiegando le complicazioni del visibile con la semplicità dell'invisibile». Il volume è un percorso nella letteratura fantastica attraverso le opere di John Buchan, Abraham Merritt, Arthur Machen, Ivan Efremov, John W. Campbell, J.R.R. Tolkien, C.S. Lewis, Stanislaw Lem, Robert E. Howard, Talbot Mundy, H.P. Lovecraft. Apre il libro un'introduzione di Gianfranco de Turris. -
Il libro è una strana trottola. Genesi e trasformazione della parola letteraria
Quando è nata la letteratura? Cosa fa di un libro un'opera letteraria? Perché i classici sono, perennemente, nostri contemporanei? Per quale ragione il canone non è sempre equo? Come mai il potere ha guardato costantemente con sospetto ai cittadini che leggono? In che modo lo spazio geografico e la scrittura creativa interagiscono tra loro? A queste e ad altre domande prova a rispondere l'autore nelle pagine qui allineate, per la maggior parte frutto di un tiro incrociato di letture. Ne viene fuori una sorta di introduzione allo studio della letteratura, con particolare riguardo nei confronti di quella italiana senza per questo ignorare i suoi rapporti con altre latitudini immaginative. -
Ogni mare è ramingo. 484 palindromi ad uso quotidiano
Il libro è una raccolta di 484 palindromi surreali e paradossali, illustrati dal tratto sognante di Monica Rubino. Ha la non piccola ambizione di mostrare come, a fronte di oggettive e intrinseche difficoltà realizzative, sia possibile mettere insieme un inedito percorso creativo ed espressivo tutto fatto di frasi ""pendolari"""" e ipnotiche in grado di assumere, caso per caso, la forma del nonsense, dell'aforisma, del motto di spirito, dell'indovinello, della sentenza simil-oracolare, del frammento lirico, del proverbio, dell'apostrofe, anche grazie a brevi titoli esplicativi. 484 è il numero palindromo che corrisponde al quadrato di 22, quindi un palindromo al quadrato."" -
Pinocchio. La storia di un burattino. La prima oscura edizione illustrata da Simone Stuto. Ediz. illustrata
"Con questo bellissimo e tetro racconto, il 27 ottobre 1881 Collodi concludeva la prima redazione del suo libro. Pinocchio moriva impiccato a un albero, punito per la sua stolidità e disubbidienza, pronunciando un'invocazione già udita altrove: «Oh babbo mio! Se tu fossi qui!». La decisione di Collodi di far crepare il suo burattino può solo appartenere alla logica del terrore. Quella logica alla quale un estimatore d'eccezione, Italo Calvino, riconduceva senza alcun indugio Pinocchio: forse l'unico romanzo italiano, a suo dire, da ascrivere al Romanticismo nero e fantastico. Ne La storia di un burattino non c'è spazio per la metamorfosi edificante: il romanzo, veloce e guizzante, terrificante e cupo, disegna un piccolo universo dominato dal male, dalla falsità, dalla cattiva fede, dalla furbizia."""" (Salvatore Ferlita) Età di lettura: da 8 anni." -
Trieste di carta. Guida letteraria della città
"Trieste di carta"""" è una guida della città attraverso la letteratura che ne ha restituito innumerevoli rappresentazioni: l'orizzonte aperto e vasto del mare ha stimolato, infatti, il fermento creativo e il confronto con l'alterità e ha messo in comunicazione la Mitteleuropa con il mondo latino. Da questa finestra, incastonata tra rocce e mare, il lettore si sporgerà fin quasi a toccare i protagonisti delle opere di autori e autrici che, dalla fine del XIX secolo a oggi, hanno designato Trieste fulcro e motore primario della narrazione: da James Joyce, Italo Svevo, Umberto Saba, Silvio Benco, Virgilio Giotti, Scipio Slataper, Giani Stuparich e Srecko Kosovel fino ai contemporanei Claudio Magris, Marisa Madieri, Enzo Bettiza, Anna Maria Mori, Fulvio Tomizza, Paolo Rumiz, Dusan Jelincic, Mauro Covacich, passando per Stelio Mattioni, Carolus Cergoly, Biagio Marin, Boris Pahor, Pier Antonio Quarantotti Gambini, Anita Pittoni e Bobi Bazlen. Il volume si chiude con la postfazione di Elvio Guagnini e contiene in allegato la mappa letteraria di Trieste con l'indicazione dei luoghi chiave delle opere passate in rassegna."