Sfoglia il Catalogo feltrinelli037
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 1661-1680 di 10000 Articoli:
-
Punto zero. Il crepuscolo dei barbari
Mentre ormai da vari anni molti hanno ripreso e continuato a parlare di ""avvento dei barbari"""" - e di conseguenza nella più parte dei casi a parlare di declino, di """"crisi della civiltà"""" - il doppio titolo di questo libro ha in sé un augurio diverso. Un evento contrario. A (dovere) tramontare, sono i barbari per come vengono immaginati, prodotti e sfruttati dai civilizzatori. La Civiltà è entrata nella sua zona morta, forme di vita territoriale in cui lo spazio divora il tempo e ogni soggettività è disseminata altrove da sé, nell'altro da se stessa: qui non c'è più ossigeno per le sue dialettiche tra sviluppo e sottosviluppo e le sue religioni tra uomini di fede e uomini senza fede; non c'è più fiato per le sue narrazioni di splendore e decadenza. Qui è l'umano a essere convocato in tutta la sua nudità: spogliato del suo doppio travestimento in servo e padrone."" -
La lettera che muore. La «letteratura» nel reticolo mediale
Il concetto di letteratura, emerso con la diffusione della carta e la successiva rivoluzione tipografica, e pienamente affermato con l'esplosione della stampa periodica, ricopre a malapena un fenomeno essenzialmente linguistico ben più complesso, l'arte del discorso, che ha attraversato nel corso del tempo una varietà di supporti, stratificandosi a ogni nuova incarnazione mediale e assorbendo ogni volta le sue forme precedenti. Ma organizzare ad arte delle parole di una lingua, per decantarvi una qualsiasi porzione di mondo, non è mai un procedimento neutro. I segni sono sempre legami, e leggi, anche quando parrebbero messi insieme così, per dilettare: ricoprono i corpi e stanno fra i corpi, e il modo in cui i loro reticoli avvolgono e contengono, determina il destino della specie, e la consegna della sua sopravvivenza in ciascuno di noi. -
Adorno & Benjamin. Un giallo quasi filosofico
Nel titolo del nostro libro Adorno viene prima di Benjamin non soltanto per l'ordine alfabetico ma anche perché, persino quando, per un breve periodo giovanile, assunse nei confronti di Benjamin il ruolo di chi aveva qualcosa da imparare, del discente nei confronti del docente, Adorno si riprometteva di rimettere le cose al loro posto. Di riprendere quel sopravvento che la consapevolezza di una manifesta predominanza psicologica gli faceva ritenere conseguenziale e indiscutibile. Come Adorno ci riuscì, o almeno si sforzò di riuscirci, prima in vita e poi in morte di Benjamin, costituisce appunto il filo rosso della nostra indagine, a cavallo tra l'orizzonte biografico e quello filosofico. -
Slot machine
"Felicità delle creature deboli. Un'espressione dolce e cruenta. In qualche modo è racchiuso qui il mistero del giocatore di Marco Martinelli, nel cui lavoro la bellezza ha tanta parte, da sempre."""" (Dalla postfazione di Marco Dotti)" -
I poeti sono impossibili. Come fare il poeta senza diventare insopportabile
"Il narcisismo dei poeti è insopportabile"""", dice Filippo La Porta (e i lettori di questo libro vedranno che ne ho fornito abbondanti prove, tutte prese dal vero). """"Ma ha veramente senso emendare la poesia (e i poeti) da questa ipertrofia dell'io? Avremo forse cittadini migliori e più responsabili ma una poesia normalizzata"""". Certo, se non fosse che è stata proprio l'ipertrofia a normalizzarsi, ma non verso l'alto, come una mongolfiera, bensì verso il basso, di fatto accettando che la poesia venga a occupare, nella vita culturale, lo stesso spazio che nei palinsesti televisivi viene riservato al trash." -
Le giunture del sogno
Dei due procedimenti distinti da Freud, l'interpretazione e la teoria del sogno, si tratta per noi di scoprire i modi e le forme di una autonomia del sogno che, analogamente all'autonomia del significante linguistico in letteratura, faccia brillare la superficie e le forme rispetto ai significati o ai simboli del contenuto latente. La geometria, più che il soddisfacimento allucinatorio di desideri repressi, diventa così la guida alla scoperta delle ""giunture"""" che collegano le strutture formali del pensiero agli effetti del trauma, alle strutture ossee e corporee fino a incernierarsi alle leggi della natura e alle configurazioni della realtà. Si fa così dell'astrazione, ma sognare diventa una cosa tutt'altro che astratta che riguarda la verità della filosofia e la libertà dell'uomo."" -
Laudato si'. Sulla cura della casa comune letto da Toni Servillo
Lettura integrale dell’enciclica di Toni Servillo. Con la guida all’ascolto di 32 pagine di Antonio Spadaro S.I. Un cd audio di cinque ore.rnrn""Bisogna rafforzare la consapevolezzarnche siamo una sola famiglia umana.rnNon ci sono frontiere e barrierernpolitiche o sociali che ci permettanorndi isolarci, e per ciò stesso non c’èrnnemmeno spazio per larnglobalizzazione dell’indifferenza"""". - rnPapa Francesco, Laudato si’rnrnQuesta enciclica non è solo un appello ecologico, non è solo un monito religioso, non è soltanto una preghiera per la nostra terra: è uno straordinario ragionamento verso una trasformazione del modello economico che sta coinvolgendo tutto il sistema sociale del pianeta.rn“Sulla cura della casa comune” è un’espressione della volontà che Papa Francesco ha offerto al mondo intero. Un’occasione di riflessione universale a partire dai temi cruciali per la nostra contemporaneità, cioè per il nostro domani. Questo progetto in voce permette che questa opportunità venga offerta al più alto numero di fruitori trasformando le parole del Papa in un richiamo alla responsabilità tutto da ascoltare."" -
Cronologia delle lesioni (2008-2013)
Insana mette in primo piano fatti e misfatti della storia e della cronaca, versi all'impronta di una poesia ""civile"""": testi dedicati alla madre nella cornice della seconda guerra mondiale, altri relativi al parlatorio nelle alture del Golan, dove i megafoni portano brandelli di notizie familiari da villaggio a villaggio, o la commemorazione del terremoto di Messina del 1908. E ancora, il poemetto """"Bocca immonda"""" contro il femminicidio e il tema dei migranti, che porta appresso quello dell'ipocrisia dell'Occidente e la brama insaziabile di guadagno, in un paesaggio con rovine la cui cenere assedia la coscienza e tende a ottunderla."" -
Lo sviluppo della semiotica
Rimettere nel circolo del dibattito italiano il saggio di Roman Jakobson ""Lo sviluppo della semiotica"""" appare nel contempo un dovere e uno sprone: un dovere perché in questo contributo mirabile Jakobson mostra delle interazioni tra il pensiero di Peirce, gli scritti autografi di Saussure e Husserl che sono oggi di strettissima attualità; uno sprone perché il progetto semiotico è affermato con una tale forza - perentoria, limpida, autorevole - che, a fronte dell'appello esplicito alle """"menti più ardite"""" di oggi, essa colma l'eventuale difetto rispetto a tale, generosa qualificazione."" -
Del senso
L'operazione di riproporre la pubblicazione del testo introduttivo alla raccolta di saggi ""Du sens"""" a quasi cinquant'anni dalla sua apparizione, oltre a trovare una motivazione nella difficoltà di reperire l'edizione ormai esaurita, costituisce un'occasione per tracciare il percorso di una ricerca che, in questo lasso di tempo, ha fatto proseliti ed è diventata una scuola di pensiero riconosciuta e accreditata nel mondo."" -
Creatività, cultura, industria. Culture del progetto e innovazione di sistema in Emilia-Romagna
Creatività e innovazione operano su piani distinti quanto reciprocamente collaboranti. Mentre la creatività esprime la situazione in cui si trovano i talenti emergenti, che rivendicano un ruolo culturale attraverso il carattere sperimentale del ""fare"""", ovvero attraverso le """"culture del progetto"""" - design, fashion, creative economy, open innovation - l'innovazione definisce lo stato dell'arte, il """"saper fare"""" a cui si attribuisce convenzionalmente valore in un certo momento storico, stabilendo le condizioni su cui fondare la produzione. Per queste ragioni la creatività non è mai riducibile alla sola innovazione ma implica sempre la responsabilità di una scelta, ovvero la selezione e reciproca combinazione dei soggetti e degli strumenti utilizzati, tra quelli disponibili, che vengono così a costruire il """"sistema"""" a cui uniformare il momento realizzativo. Questo testo raccoglie una serie di saggi che indagano il rapporto tra le due fasi, con riferimento alle esperienze maturate in Emilia-Romagna, eccellente ecosistema creativo in potenza, ribadendo la necessità di ristabilire un fertile rapporto tra l'immaginazione di nuovi mondi e saperi e la capacità produttiva dei territori."" -
Il lido più lontano. Horcynus Orca e gli effetti della guerra
Il lido più lontano è la monografia più completa su ""Horcynus Orca"""" di Stefano D'Arrigo. Nella prima parte il libro affronta il romanzo con tre diversi metodi (analisi del racconto, stilistica, variantistica); nella seconda propone un'interpretazione complessiva dell'opera, collocandola all'interno della maggiore letteratura del secondo Novecento italiano: Pasolini, Pomilio, Caproni, Sereni, Elsa Morante. La storia di un Ulisse impossibile, destinato a non tornare mai più alla sua Itaca. Questo libro offre un'analisi generale del romanzo di D'Arrigo ricollegandola al complesso clima culturale e spirituale italiano all'uscita dalla seconda guerra mondiale, affrontando con diversi metodi e punti di vista questa opera straordinaria per invenzione narrativa e potenza dello stile."" -
Replay. Calcio, vetrine e choc
I saggi raccolti in questo volume costituiscono un'indagine sull'immagine e i suoi effetti. I diversi momenti formano le tante sfaccettature compiute a ridosso della variegata esperienza dello spettatore, al punto da delineare uno spettro di problemi tra loro complementari, nodi essenziali su cui si dispiega la riflessione: il replay e le discontinuità del tempo come forma estetica e stile di vita; il ricordo e la coscienza come funzioni e residui dell'immagine; i dettagli come i luoghi e le ""pieghe"""" del piacere; lo choc dei sensi come origine delle abitudini e delle configurazioni psichiche; la rappresentazione, la comunicazione indiretta e l'immagine dialettica come i modi e gli strumenti della conoscenza; le vetrine e la """"società stretta"""" come le maggiori implicazioni sociologiche."" -
Sotto il segno di Federico Fellini
"Sotto il segno di Federico Fellini"""" raccoglie diversi saggi di Paolo Fabbri, incursioni con i metodi della semiotica, per svelare alcuni segreti dell'immaginario di Federico Fellini, senza toglierne il mistero. Deleuze afferma che quelle di Fellini non sono immagini-memoria. Suona il carillon e tornano i ricordi, ma l'opera non si riduce all'autobiografia. E Deleuze coglie nel segno. Non c'è una profondità, nel senso triviale che l'inconscio avrebbe una storicità evenemenziale, l'infanzia, l'adolescenza eccetera. Per Fellini tutto è presente, come diceva Freud delle pietre romane: nella stessa pietra c'è quella augustea, la medioevale, la papale e via via fino all'EUR, come nel film """"Roma"""", appunto. Non c'è profondità temporale, ma il tempo-ritmo di una successione orizzontale, d'una fila di presenti." -
Finis Europae? Corpi intermedi digitali, welfare, immigrazione e neonazionalismo
In un dimenticato corsivo pubblicato il 12 novembre del 1978 sul ""Corriere della Sera"""", Michel Foucault osservava che «ci sono più idee sulla terra di quante gli intellettuali spesso non immaginano». Bisognerebbe però assistere alla nascita di quelle idee e all'esplosione delle loro forze «non nei libri che le formulano, bensì negli avvenimenti in cui esse manifestano la loro forza, nelle lotte condotte per le idee, contro o per esse. Non sono le idee che conducono il mondo. Ma proprio perché il mondo ha delle idee (e perché ne produce molte in continuazione) esso non è condotto passivamente secondo coloro che lo dirigono o coloro che vorrebbero insegnargli a pensare una volta per tutte». Non sono le idee che conducono il mondo. Ciò nonostante non conviene rassegnarsi troppo in fretta al fatto (ma è davvero tale?) che il mondo non abbia più bisogno di idee."" -
Abitare. Intorno alla città e ai suoi luoghi comuni
La città è il luogo comune della nostra vita quotidiana, lo spazio elettivo del nostro abitare. Entro i suoi confini trovano casa le culture politiche e quelle del consumo, la globalizzazione e il precariato, l'esclusione e l'accoglienza, la meraviglia e il terrore. Nelle sue strade si incontrano e convivono innovazione e crisi, integrazione e conflitti, storiche marginalità e nuovi privilegi. Solo attraversandola nelle sue contraddizioni possiamo comprendere il nostro presente. E i suoi molteplici collassi. -
Algoritmi. Il software culturale che regge le nostre vite
Gli algoritmi plasmano sempre più la nostra società, si adattano ai nostri comportamenti, ci assistono nelle ricerche che facciamo, forniscono rapidamente suggerimenti di acquisto personalizzati a partire dai milioni di prodotti disponibili. Sfruttano le analogie tra clienti e propongono prodotti simili a quelli acquistati da altri. Filtrano i contenuti in base alle loro caratteristiche e in base a numero e qualità delle nostre interazioni. Questo libro aiuta a capire un po' più da vicino come questi software agiscono sulle nostre vite, e si rivolge a chi desidera approfondire le questioni relative alla digitalizzazione e al ruolo degli algoritmi nel dare forma al nostro ambiente culturale. -
Artigiani del digitale nell'era della manifattura 4.0. Un manifesto
L'obiettivo è rimettere al centro del pensiero economico la figura dell'artigiano e la sua naturale evoluzione nei secoli e dargli il posto che merita nell'immaginario giovanile. Grazie alla dinamicità e modernità dell'artigiano e alla sua capacità di adattarsi alle nuove tendenze, egli usa e trasforma le nuove tecnologie per essere coerente con lo spirito del tempo. Tra i nuovi artigiani del XXI secolo troviamo i designer del lusso, gli chef, i restauratori di beni culturali, ma anche i programmatori software, i content designer e addirittura i fisici sperimentali che progettano e costruiscono, pezzo per pezzo, le grandi e uniche macchine per fare ricerca. Sono nati mestieri artigiani specializzati nel plasmare la materia digitale, oggi queste abilità devono entrare in tutte le forme con cui l'artigianato si manifesta: nei prodotti, nei servizi, negli spazi delle botteghe, sui siti web. Per dare evidenza alla modernità del mestiere artigiano i giovani di Confartigianato hanno elaborato un manifesto che declina le molteplici dimensioni e coglie i numerosi nessi fra tradizione e innovazione e racconta un mestiere con salde radici nel passato ma rivolto al futuro. -
Brexit. Buona fortuna, Europa
E dunque eccoci ancora una volta a discutere dell'Europa. Qualcuno pensa sia ovvio: non abbiamo sempre discusso dell'Europa? In realtà no: noi europei abbiamo cominciato a discuterne solo di recente, a partire dalla seconda guerra mondiale. Quando l'Europa era il centro dell'universo, più di centocinquant'anni fa, gli europei non parlavano dell'Europa, ma delle rispettive nazioni. Ma ora che ogni nazione europea, perfino la Francia, perfino la Gran Bretagna, perfino la Germania, appartiene alla periferia del mondo, parliamo incessantemente dell'Europa, ci domandiamo quale sia il suo ruolo, dove vada. La Gran Bretagna è tutta sola e l'Europa è più disunita che mai proprio nel momento in cui il mondo deve fare i conti con Donald Trump. Buona fortuna, Europa! -
Lo strutturalismo nella linguistica moderna
Il maggior studioso del pensiero simbolico, Ernst Cassirer, ha pubblicato questo testo nel 1945, sul primo numero di ""Word"""", Journal of the Linguistic Circle of New York, con Roman Jakobson e Claude Lévi-Strauss. Vi si trova tracciato lo schema fondante del pensiero strutturalista e della sua connessione alla linguistica saussuriana. Nell'ampia, magistrale introduzione, il semiologo François Rastier ricostruisce il paradigma e la successione delle ricerche sulla significazione, i contrasti teorici e i suoi esiti attuali. In una breve nota Paolo Fabbri prolunga l'effetto di Cassirer sul pensiero estetico di Nelson Goodman. Il contributo di Cassirer è tradotto da Salvatore Veca e quello di Rastier da Gianfranco Marrone.""