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Introduzione al pensiero di Aristippo
Di cattivo umore solo con Platone, Aristippo di Cirene ci raccomanda una vita di gioia intensa, il lusso dell'attimo, il legame nuziale con la carne del mondo; ma si tratta sempre di una vita pensata, costantemente controllata dalla veglia cosciente cui presiede l'occhio puro della filosofia. Aristippo non consegna un uomo instupidito al sazio torpore della vita animale, ma incorona un soggetto sovrano, pronto a regnare senza ansie su ogni istante della propria vita. -
Pirandello e la critica
Molto sappiamo del Pirandello scrittore e narratore, poco del Pirandello critico e filosofo. Oltre alle sue opere teatrali e letterarie, egli produsse una enorme quantità di saggi, articoli e recensioni, dal 1890 al 1934 (anno del Premio Nobel per la letteratura). Tutti i suoi scritti teorici e critici (Prosa moderna, La menzogna del sentimento nell'arte, L'umorismo, Arte e scienza, solo per citarne alcuni) costituiscono un utile commento alle sue opere, in questi si ritroveranno motivi e pensieri ricorrenti nei primi testi letterari. In Pirandello, il pensatore e il critico si accompagnano al narratore e al commediografo. La sua fu una apparizione solitaria, non appartenne a nessuna corrente letteraria. I suoi rapporti con la critica letteraria furono difficili e l'accoglienza riservata alle sue opere fu piena di riserve e incomprensioni. In questo libro si delinea un percorso di lettura del pensiero e della estetica pirandelliani, attraverso interpretazioni proposte da singoli critici letterari. -
Architettura giapponese e architetti occidentali
In occasione dell'Esposizione di Chicago del 1893 F. L. Wright vide assemblare la Sala della Fenice, il Padiglione scelto per rappresentare il Giappone, una struttura fatta di soli pilastri che sorreggevano un ampio tetto sporgente, senza alcun muro portante. Un impianto completamente diverso da quelli occidentali che suggerì al giovane architetto un cambiamento delle prospettive spaziali tradizionali sia dall'interno verso l'esterno che viceversa. Nasceva così un'architettura basata sulle esigenze dell'uomo e sul suo rapporto con l'ambiente naturale. Semplicità, linearità, utilità, diventano i canoni da seguire, oltre che i principi del modernismo. Dopo Wright molti sono stati gli architetti che hanno contribuito al processo di rottura del piano tradizionale della casa occidentale, da Le Corbusier, a Mies van der Rohe, Gropius, Taut, Neutra, Johnson, Ellwood. Se in Occidente l'arte giapponese agiva come stimolo, in Giappone l'architettura occidentale veniva usata per promuovere il rinnovamento del paese. Nomi quali Murano, Sakakura, Maekawa, Tange, Isozaki, cercavano nelle loro architetture di coniugare la tradizione giapponese con le innovazioni occidentali. Da anni mi interesso a quanto di positivo esiste nella reciproca influenza tra la civiltà orientale e quella occidentale, non per suggerire all'Occidente ""Devi convertirti ai concetti dell'Oriente"""", ma piuttosto per dire: """"Non riuscirai a capire le idee di base della tua civiltà se la tua civiltà è l'unica che conosci"""". (Alan Watts)"" -
(In)sicurezze. Sguardi sul mondo neoliberale. Fra antropologia, sociologia e studi politici
Dalla musica dei corridos messicani all'organizzazione degli spazi urbani, dal ruolo degli esperti alla violenza delle bande giovanili, dalla privatizzazione alla stregoneria africana, dall'immigrazione alla demonizzazione del capitalismo, dalle chiese pentecostali ai narcotrafficanti, l'(in)sicurezza pervade la contemporaneità. La cornice in cui si collocano questi fenomeni è il capitalismo neoliberale nelle sue diverse manifestazioni. In esso la questione della sicurezza e la costruzione dell'insicurezza assumono rilievo, diventando funzionali al mantenimento di un ordine politico, sociale e culturale fondato sulla diseguaglianza e su un'asimmetrica distribuzione delle risorse. Questo volume intende esplorare la costruzione culturale, politica e sociale del binomio sicurezza/insicurezza nel mondo neo-liberale. I contributi affrontano il tema da una molteplicità di punti di vista, tematici, geografici, disciplinari, per evidenziare il carattere sfaccettato e complesso del fenomeno. -
Rituali di resistenza. Teds, Mods, Skinheads e Rastafariani. Subculture giovanili nella Gran Bretagna del dopoguerra
"Resistance Through Rituals"""", pubblicato per la prima volta in italiano, analizza le aggregazioni subculturali giovanili (Teds, Mods, Skinheads, Rastafariani) che hanno interessato la società britannica negli anni successivi al secondo conflitto mondiale. Si indaga sulle logiche intrinseche, l'immaginario e la critica latente che hanno sviluppato i giovani della classe operaia britannica, sensibili, secondo gli autori, alle dinamiche del mutamento sociale e politico ed in grado di costruire una soggettività tesa a preservare i sicuri territori di appartenenza (fisici ed ideali). Questa tendenza segna la fisionomia, l'azione e la semiotica corporale di intere classi di individui, inclini alla costruzione collettiva di una identità originale simbolizzata mediante una serie di status, premessa assiomatica, oltre all'esistenza di una consapevolezza di classe, che legittima le produzioni subculturali e regolamenta le pratiche degli attori sociali coinvolti. Prefazione di Davide Borrelli, postfazione di Massimo Canevacci." -
Lezioni di storia contemporanea
Lezioni di Storia Contemporanea è un testo agile con cui avvicinarsi in modo sintetico e al contempo esaustivo ai principali eventi storici dell'età contemporanea. A corredo di ogni lezione una scheda per approfondire i temi trattati, ad esempio: La Guerra civile spagnola; Per chi suona la campana. La Shoah Anne Frank e i suoi diari. La Globalizzazione Il G8 di Genova. -
Vita oltre la morte. Oriente
"Vita oltre la morte"""" è un nuovo progetto editoriale di VAIS che si presenta in due volumi, Oriente e Occidente, per offrire al pubblico una riflessione profonda sul prosieguo della vita in seguito alla separazione dal corpo, in quanto si considera la morte come un processo che si spinge oltre il fenomeno biologico, il punto di osservazione è quello dei destini postumi dell'individuo umano, definita come escatologia in un'ottica microcosmica. Gli studiosi e ricercatori si alternano meravigliando e affascinando il lettore. Raccontano il modo in cui viene concepito ciò che avviene quando la vita s'esaurisce, nella diversa prospettiva di tradizioni orientali, di religioni ancora viventi o già estinte, e di credenze arcaiche, inconsapevolmente tramandate dal folclore occidentale. È la rappresentazione delle possibili condizioni postume di quanto sopravvive, sia esso l'anima, lo spirito, la larva del defunto o altro, che le diverse dottrine descrivono in termini speculativi, il testo si presenta come un affresco grandioso, che sfida l'immaginazione del lettore e lo accompagna nei meandri dell'aldilà, il volume Oriente, nella grande varietà di concezioni e di complesse cosmografie, presenta una panoramica di studi che dal cuore dell'Asia - con una ricca sezione dedicata alla tradizione hindu, all'analisi dello stato intermedio del Bardo del buddhismo tibetano e alla memoria tramandata dall'antica tradizione cinese e mongola - giunge alle dottrine essoteriche ed esoteriche dell'Islam basate sulle fonti primarie del Corano e delle Tradizioni profetiche nonché sugli insegnamenti dei maestri sufi. Il percorso attraverso le regioni dell'Oriente si conclude con uno. studio dedicato all'importanza fondamentale attribuita alla morte nel contesto della civiltà degli antichi egizi, punto di contatto fra Est e Ovest." -
La scuola italiana. Le riforme del sistema scolastico dal 1848 ad oggi. Ediz. integrale
La scuola italiana è un volume che ripercorre le tappe fondamentali dell'istruzione scolastica e universitaria dalle origini dello Stato unitario fino alla recente riforma della ""Buona Scuola"""". Le due sezioni del volume analizzano in particolare sia l'aspetto giuridico delle varie riforme, sia l'aspetto amministrativo, con particolare riguardo al corpo docente e alla sua immissione in ruolo."" -
Mondi da scoprire. Esperienze di laboratorio nella scuola
La didattica laboratoriale, nelle sue diverse declinazioni, si presenta ancora oggi come un modo innovativo, efficace e vincente del ""fare scuola"""". Ciò che la didattica laboratoriale ha nelle sue premesse, ovvero la possibilità di far apprendere l'allievo attraverso modalità di ricerca che lo impegnino in prima persona, la rende una """"buona pratica"""", interessante, avvincente, convincente. Queste esperienze, però, continuano ad avere, oggi come ieri, carattere episodico e frammentario. Il volume vuole essere una testimonianza, ben agganciata alle matrici teoriche del concetto di laboratorio, di come la scuola può diventare luogo di apprendimento e di insegnamento attivo."" -
Valutatemi! Il fascino discreto della meritocrazia
I sistemi di valutazione e misurazione della performance professionale vengono presentati come un fatto ovvio e naturale, in realtà segnano una svolta nel modo di vivere il lavoro e i rapporti sociali: l'irresistibile ascesa della meritocrazia. Vidaillet svela il senso profondo di questa trasformazione illuminando la zona d'ombra di solito trascurata dagli studi sulla valutazione: il nostro desiderio di essere giudicati e, quindi, la nostra personale responsabilità nella legittimazione dei dispositivi di valutazione, perfino i più irragionevoli e disfunzionali. La meritocrazia intercetta il nostro bisogno di riconoscimento, ci dà la sensazione di essere artefici del nostro destino e interpreta ogni conflitto come una semplice competizione tra individui. Ma la valutazione si rivela una trappola: lascia insoddisfatti i bisogni a cui pretende di fornire una risposta, alimentandoli incessantemente e intrappolandoci in un circolo vizioso dal quale è difficile liberarsi. Questo saggio offre gli strumenti per opporsi alle logiche seduttive ma perverse della valutazione, ne svela le fondamenta piscologiche e al tempo stesso prospetta una nuova consapevolezza dei nostri rapporti sociali. -
I sensi del testo. Scrittura, riscrittura e traduzione
La letteratura non è altro che incontro, interazione e movimento. Questo testo propone una visione della letteratura come un organismo vivente, in costante trasformazione. Ci invita ad accettare le numerose variazioni dei testi letterari come una caratteristica inevitabile e fruttuosa di ogni creazione. Ci porta a scoprire non il ""senso"""", ma tutti i """"sensi"""", le direzioni inedite e imprevedibili che i testi letterari aprono all'interno di un pensiero e di una cultura. La fluidità del testo letterario è in fondo la miglior dimostrazione della fluidità delle nostre stesse identità plurali."" -
La famiglia e il matrimonio. Proprietà, dominio e conflitto. Marx, Engels, Weber, Veblen, Collins
Le istituzioni della famiglia e del matrimonio occupano una posizione di rilievo per i più importanti pensatori della tradizione sociologica: realtà articolate, in continua trasformazione, in cui l'integrazione, il coordinamento, la collaborazione, gli affetti si combinano con relazioni caratterizzate da disuguaglianze, tensioni e conflitti. Questa complessità è stata analizzata attraverso diversi approcci teorici; tra questi sguardi differenti, quello aderente alla teoria conflittuale si concentra soprattutto sulle basi economiche e politiche su cui poggiano la famiglia e il matrimonio, sulla dotazione impari di risorse materiali, potere e prestigio al loro interno, sui meccanismi di subordinazione e consenso. Fenomeni attraverso cui l'istituzione familiare e matrimoniale ha dialogato e si è connessa con la più ampia struttura sociale. I contributi che Marx, Engels, Veblen, Weber e Collins hanno fornito a tale approccio conflittuale, stimolano una riflessione su famiglia e matrimonio focalizzata sull'indagine della stratificazione, della distribuzione delle opportunità, della divisione del lavoro, della proprietà, degli interessi divergenti, delle appartenenze, del potere, dei meccanismi di dominio o deferenza, con l'intero portato di relazioni, negoziazioni e conflitti conseguenti. -
Agamben e l'animale. La politica dalla norma all'eccezione
Perché l'uomo parla e l'animale no? Giorgio Agamben si è interrogato a lungo su un problema di fondo della cultura occidentale: l'uomo come animal rationale o zoon politikon. Seguendo le orme di Foucault e Heidegger, il filosofo italiano ha preso in esame sin dal suo primo scritto questa curiosa formula aristotelica, segnalando come la tradizione filosofica non riconosca alcun ordine comune all'animale e al razionale, ma solo una netta cesura. Che cos'è allora l'uomo (e la sua società), se egli è il campo in cui questa insanabile frattura viene articolata? Questo libro tenta di esporre tale problematica attraverso l'opera di Agamben, dai primi scritti alla serie ""Homo sacer"""", fino alle sue più recenti pubblicazioni. Attraverso lo stato di eccezione e la crisi della democrazia, la riflessione agambeniana cerca di pensare la cesura fra politica e animalità (bios/zoé, logos/phoné, physis/nomos) nel tentativo di superarla per ridefinire l'umano in modo non metafisico e l'animale in modo non subumano. E questo riversamento dell'uno nell'altro, la forma-di-vita, non può che avvenire in un pensiero del corpo che coincida col suo libero uso."" -
Come e perché ho deciso di essere ebreo
Essere ebreo quando non si è né credenti né ""sionisti"""" è in primo luogo una militanza, un lavoro di memoria. Prendendo le mosse dalla propria vicenda personale, l'autore ripercorre la lunga storia dell'antisemitismo e del razzismo, mettendo in luce quanto la rinuncia alla riflessione sul proprio passato rappresenti il pericolo maggiore per l'umanità."" -
Il diritto alla felicità
Tutti gli esseri umani hanno diritto alla felicità. Ripercorrendo il significato di felicità, dalla filosofia greca e latina ai pensatori dei nostri tempi, l'autore giunge a ricomprendere la felicità tra i diritti naturali e inalienabili dell'uomo. Ad ogni modo questo diritto alla felicità individuale è possibile solo a patto che si realizzi anche una felicità collettiva. -
Emozione, ragione e sentimento. Prospettive pedagogiche per educare all'affettività
La cultura contemporanea, soprattutto sul fronte disposto tra filosofia, scienze umane e biologia, mostra da tempo un acceso interesse verso la questione delicata e complessa delle emozioni e dei sentimenti come base della costruzione della persona. Essa si è fatta erede della rivoluzione psicoanalitica che pone al centro la dimensione pulsionale degli organismi superiori, della struttura del loro cervello e della costituzione della loro soggettività, assegnando alle emozioni, alle passioni, ai sentimenti e agli affetti, il ruolo di matrici profonde di tutta la cultura, i ""primi mattoni"""" su cui essa viene a originarsi e costituirsi. Questo cambiamento di direzione, e di prospettiva, rispetto ad un passato non troppo lontano e, quindi, la centralità dell'Homo sentiens o patiens rispetto all'Homo sapiens e all'Homo faber, ha posto tutto ciò che inerisce all'interiorità del soggetto, emozioni, passioni, sentimenti, in una posizione non più periferica o di esclusione ma addirittura dominante."" -
Italiani ad Atene. Una diaspora molteplice
Perché un flusso di emigrazione italiana in direzione dell’unico altro Paese europeo che vive una crisi economica più forte della nostra? Chi può essere interessato ad emigrare, e a rimanere, nella Grecia di oggi e in un’area urbana come quella di Atene? Siamo forse di fronte ad un fenomeno motivato dall'adesione ad uno stile di vita altro e a valori postmaterialistici? Di cosa si occupano gli italiani ad Atene? Che ruolo hanno i tradizionali fattori di spinta e di attrazione nello spiegare un simile flusso di mobilità? Gli italiani ad Atene tendono a formare una diaspora in senso tradizionale, ovvero una comunità dotata di una relativa coesione? In questi ultimi anni stiamo assistendo ad una forte crescita dei fenomeni di emigrazione dall'Italia verso altri Paesi europei. Questo libro cerca di fornire alcune risposte alle domande relative alla migrazione degli italiani verso la Grecia e Atene. -
Anna e Hermann. Diario d'amore e di guerra
Dopo 1'8 settembre 1943, le truppe tedesche occupano Aprilia, una piccola città dell'Agro Pontino. Durante i quattro mesi della loro permanenza, Hermann, giovane soldato tedesco, conosce Anna, la figlia del fattore che è costretto ad ospitarlo. Tra i due nasce l'amore. Lo sbarco alleato ad Anzio, nella notte del 22 gennaio 1944, costringe i tedeschi alla ritirata. Hermann prima di partire regala ad Anna un diario, chiedendole di raccontare i giorni che passeranno separati. Le promette che tornerà da lei e che leggerà ciò che avrà scritto per lui. Quasi sessant'anni dopo quegli avvenimenti Hermann manterrà la promessa. -
La boxe popolare. Etnografia di una cultura fisica e politica
Mentre in molti Paesi occidentali le destre razziste tentano di conquistare un'egemonia culturale nelle arti marziali e negli sport da combattimento, in Italia, da oltre un decennio, centri sociali e gruppi antifa promuovono lo ""sport popolare"""", di cui la """"boxe popolare"""" è una delle discipline più diffuse. Quali ragioni si celano dietro il successo del pugilato nella galassia dei gruppi della sinistra di movimento? Come si diventa pugili competenti di una """"palestra popolare""""? Che implicazioni comporta l'apprendimento della boxe popolare rispetto alla (ri)generazione di un insieme di relazioni, logiche d'azione e cornici simboliche costitutive di una ben precisa comunità politica? Per rispondere a questi interrogativi, un giovane ricercatore ha indossato fasce e guanti e, per tre anni, ha condotto una ricerca nel territorio di Milano ricostruendo i codici simbolici di una cultura fisica nel suo intreccio con l'antagonismo metropolitano. Mescolando ricostruzione storiografica, narrazione in presa diretta, testimonianze dei protagonisti della scena e riflessione sociologica, l'autore offre un esempio di etnografia carnale di un'arte marziale."" -
Hipster. Subcultura della crisi
Risvoltini, barbe, cappellini di lana, tatuaggi e un look retrò. In una parola Hipster. L'hipsterismo contemporaneo viene studiato qui per la prima volta, a Londra e a Milano, interrogando i diretti interessati. Nati come una subcultura giovanile a Brooklyn all'inizio degli anni 2000, gli hipster contemporanei si sono diffusi in tutto il mondo con uno stile di vita bohemién, raccontando con i loro paradossi i nostri tempi e gli eventi che hanno segnato l'immaginario della generazione nata fra gli anni Ottanta e Novanta. Il crollo delle Torri gemelle, la nascita di Internet e dello smartphone, la crisi economico-finanziaria del 2008: eventi impressi nell'immaginario dei millennials, la «generazione della crisi», una crisi non solo economica, ma sociale, politica e soprattutto culturale, che aspetta - o che già forse vive - un grande mutamento. L'hipster può essere visto in qualche modo come l'incarnazione di questi cambiamenti.