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Donna di drago
Philip Blue Alberti è un avvocato italoamericano che vive presso Ravenna nella casa colonica ereditata dal padre e che cerca di tenere a bada un passato ingombrante lavorando sodo e giocando a basket. Nella trattoria in cui consuma le sue cene da scapolo conosce Teodora, inquietante cameriera ipovedente, la cui esistenza è condizionata dalla scomoda presenza che la abita: quella di Elizabeth, giovane strega arsa al rogo in Cornovaglia nel XVII secolo. Combinando fantasy, noir, romanzo sentimentale, storico e realistico, Ornella Fiorentini costruisce un'opera pirotecnica, che sorprende il lettore ad ogni pagina e sulle ali di una sfrenata fantasia lo fa viaggiare nel tempo e nello spazio. Muovendosi dall'epoca mitica dei cavalieri della Tavola Rotonda ai nostri giorni, dalle nebbie della Bassa alle brume della Cornovaglia, l'autrice ci dimostra che nulla è impossibile in un libro a patto che la storia sia condotta, come in questo caso, con coerenza e mano sicura. -
La bella d'erbe famiglia e d'animali
In questo libro si parla di famiglia. Che sia una famiglia contadina organizzata attorno al valore unico della sopravvivenza o una benestante imbalsamata in triti rituali festivi, che sia una famiglia alla quale non è semplice essere ammessi o una conviviale e caciarona, che sia solidale o che vi imperi la più spietata competizione, essa è comunque il punto di partenza e il luogo a cui tornare con la memoria, pacificata o meno che sia. Questo piccolo viaggio nell'universo familiare ci condurrà quindi dentro una galleria varia e colorita di madri e padri, fratelli, zii, cugini e nonni; dentro stanze antiche che hanno il sapore e l'odore del pane cotto in casa, delle lasagne, dello sciroppo d'amarena e della nostalgia. Ai piedi dei commensali o sui davanzali troveremo poi gatti e cani e altri viventi che a modo loro ci regalano amore e compagnia e ai quali, alla maniera degli umani, dispensiamo amore e crudeltà. -
Da questa parte del mare
C'è tanta Sicilia in questi scritti brevi di Angela Argentino, che declina l'amore per la terra d'origine attraverso i profumi, i sapori, il suono del dialetto: la lingua madre ricca di sfumature e nello stesso tempo limite da superare per una più compiuta comprensione del mondo ed espressione di sé. E c'è la Grecia, terra d'elezione, madre culturale e sponda da cui gettare lo sguardo su un passato che reca impressi i segni di un destino e tende a colorarsi di elegia: ""Conservare di Noto una memoria cristallizzata intorno all'epoca felice dell'infanzia e adolescenza. L'infanzia che fu per tutti corale, quasi un affresco pieno di voci, di presenze vive. Noi che giocavamo a centinaia per strada, e ascoltando i ricordi degli anziani perpetuavamo la vita e la storia del quartiere. Poi, in molti partimmo."""" """"... la nostra casa di Lefkada che guarda il mare. In quell'isola mi sono sentita, per tanti anni, semplicemente dall'altra parte dello Ionio e della mia Sicilia..."""""" -
La virtù di Checchina. Dalla novella al teatro
Pubblicata dapprima a puntate nella «Domenica letteraria» nel 1883 e poi in volume dall'editore catanese Giannotta nel 1884, ""La virtù di Checchina"""" della Serao presenta, con estrema finezza psicologica, la tranche de vie di una donnina della piccola borghesia romana e mette in scena il nascere di un progetto di adulterio che la risarcirebbe di una vita priva di slanci accanto a un marito gretto e avaro. Custodito nella Biblioteca Luigi Chiarini, presso il Centro Sperimentale di cinematografia di Roma, e rimasto inedito fino a questo giorno, il testo di Massimo Franciosa """"La virtù di Checchina"""" vede oggi la luce in questo volume affiancato alla novella originale di cui costituisce l'adattamento teatrale. Franciosa traspone la vicenda in un contesto storico diverso, realizzando una commedia di costume che mette in luce il cinismo e la superficialità dell'aristocrazia romana del Ventennio. Il testo è corredato da un ricco e puntuale apparato critico di note al testo della curatrice Carla Killander Cariboni."" -
Stanze quotidiane
"La silloge di Maria Pia Brunelleso 'Stanze quotidiane', che sembra volerci introdurre nel suo mondo personale, nelle stanze del vissuto, che l'autrice condivide con infinite altre donne e che potrebbe essere paragonato a un romanzo in versi proprio in virtù di questa predisposizione a una consecutio, a un succedersi di emozioni, di dolori, di catarsi, che ci coinvolgono tutte, anzi tutti, è divisa in quattro sezioni: D'amore, A mio figlio, Versi sparsi, Ontologici [...]. La nostra autrice, nel tirare le somme dei suoi versi, ci trasmette il senso della propria epifania esistenziale, dell'ispirazione autentica che la spinge a scrivere con i cinque sensi."""" (Maria Rizzi)" -
Facce e martello
Tuta blu, mani sporche, cuore aperto: lui dentro l'officina mentre la vita fuori scorre. Fuori è la periferia romana, il Quadraro vissuto da una sfilata di personaggi che nell'officina entrano e scambiano battute, episodi fondamentali, quasi riti di passaggio. Tito è sotto la macchina, ascolta tutti e li guarda, timido. Flavio è il fratello più grande, quello sfacciato. Fra Tito e Flavio si erge la figura paterna, la bilancia. Fino a quando resterà aperta l'officina diventata ora, centro nevralgico di un mondo fuori e dentro la porta? -
RancoreRabbia
Rancore/Rabbia, un giovane di sesso confuso che vive in una metropoli smisurata, è costretto a fare i lavori più umilianti per pagare l'affitto - e nel frattempo cerca disperatamente di scoprire informazioni riguardo sua madre Italia (morta suicida) e di organizzare una rivoluzione. Tra i personaggi in cui si imbatte vi sono Banca/Centrale e Diritto di Voto o Votò, un vecchio demente che fa da collante tra passato e presente, passando a Rancore/Rabbia informazioni decisive per lo sviluppo degli eventi. Un testo poetico, psichedelico, allucinato, grottesco. Una sorta di apologia dell'assurdo che diventa crudele perché idiota. Una mitologia cruenta del politicamente scorretto. -
Torre del Fiscale. Guida del parco
Poco dopo il grande Arco di Porta Furba e lo scorrere della convulsa via Tuscolana, si stende una parte suggestiva del parco archeologico dell'Appia Antica, un'area di 11 ettari aperta al pubblico dove storia e natura si incontrano con suggestivi effetti sullo sfondo delle colline dei castelli romani. È il Parco di Torre del Fiscale. La guida, interamente a colori, è corredata di mappe, fotografie, disegni e riproduzioni di dipinti che rappresentano quest'angolo straordinario di campagna romana. Articolata in diversi itinerari i cui elementi analizza dal punto di vista storico, architettonico e naturalistico, propone inoltre approfondimenti di natura antropologica sulla storia del luogo e degli abitanti e di natura culturale sugli artisti che nelle varie epoche hanno tratto ispirazione da questi luoghi. Inoltre, per finire, regala ai lettori un gustoso ricettario a base dei prodotti del parco. -
Dai suoi occhi sgorgò il pianto
"Perché un'antologia di racconti di fantascienza? Provate a pensare, per un attimo, qual è la cosa che vi farebbe più felici: non è, forse, l'avverarsi di un desiderio? Di un sogno felice? E la fantascienza cos'è, se non un sogno? Cos'è se non l'avverarsi, seppur visionario, di una serie di desideri? Provate a leggere questi racconti e poi domandatevi: 'Ma veramente credo che una cosa del genere potrebbe non accadere mai?'. State pur sicuri che la risposta è no. Tutto, può accadere. Da un momento all'altro."""" (dalla prefazione dell'autore)" -
Elegie ed altro
È autore che ama la classicità Giovanni Murineddu. La classicità stilistica, la classicità dei contenuti, e la metrica delle elegie è una struttura formale che si addice al suo narrare, naturale, mai ridondante, scorrevole e lineare. Nei componimenti ritroviamo i ricordi, l'infanzia, gli incontri che hanno segnato la sua vita, e sfondo ideale soprattutto la sua terra, l'amata Sardegna ricca di mito, insito in questa terra ancora selvaggia, aspra e affascinante... Una Sardegna ricca di sentimenti, territorio contadino legato alla terra, pur essendo isola circondata dal mare. Leggere in questo caso appare come sfogliare un album di fotografie: potere evocativo della parola attenta e mai scontata. -
Il lato B della sofferenza
L''autrice racconta con tenerezza ed ironia la propria esperienza di psichiatra nei centri diurni. In questi racconti la malattia mentale è rappresentata senza retorica e senza demonizzazioni. Prefazione di Marco Damilano. -
Facciamo acquarello! Ediz. illustrata
Età di lettura: da 6 anni. -
Lo sterco del diavolo
Nove racconti aventi come tema il denaro. Autori: Fabrizia Sebastiani, Adele Rambone, Corrado Roda, Marco Paris, Giuseppe Medile, Simona Lacapruccia, Maria Pia Brunelleso, Gloria Bellezza, Angela Argentino. -
Semi di lontananza-L'amore di ottobre
Due sillogi di Angela Argentino. -
La promessa e la memoria. L'eredità della gioventù in un diario di guerra. Diario di Romeo Semproni, ragazzo del '99
Attraverso le pagine del diario di un ""ragazzo del '99"""", l'autrice racconta la vita quotidiana sul fronte della Grande Guerra: la partenza per il fronte, la trincea, i combattimenti, la cattura e la prigionia in campo di detenzione."" -
Cronache della città capovolta-La città capovolta
Contaminando fiaba e storia, la vicenda racconta i cambiamenti, le speranze, la fede, gli eroismi e gli opportunismi che avvennero a Mensuria, immaginaria terra di mezzo, nel periodo che va dalla rivoluzione Francese alla Restaurazione. Il libro si compone del romanzo di Adele Costanzo e della versione teatrale realizzata da Cecilia Bernabei. -
Trittico del dilemma
Trilogia: Perché la guerra. Una divisa. Solo le maschere. Prefazione di Carlo Scognamiglio, postfazione di Maria Pia Iannotta. -
Galateo a sei zampe. Piccolo manuale di bon ton per cani e padroni
Piccolo manuale illustrato di educazione cinofila, che spiega in modo semplice ed essenziale come affrontare nel migliore dei modi situazioni comuni di vita canina: al ristorante, sui mezzi pubblici, nei parchi ecc. -
Ovunque ma non qui
Giuseppe, costretto fin da piccolo a fare i conti con le difficoltà della vita, piega - e sacrifica - il proprio talento artistico e le sue ambizioni all'esigenza di rendere più accettabile e meno incerta la realtà. Dal suo matrimonio con la scialba ma benestante Adele nascerà Spartaco, padre a sua volta del talentuoso Eros. Sarà proprio l'urgenza di salvare il nipote dal retaggio familiare di dissipazione e di disamore che porterà il protagonista all'inatteso riscatto. Ambientato a Verona tra la seconda metà del XIX e i primi decenni del XX secolo, il romanzo di Ivana Gini non è solo un affresco storico, ma è anche, parafrasando Verga, ""lo studio sincero e appassionato"""" di come il male di vivere possa trasmettersi di generazione in generazione e di come, tuttavia, le scelte personali e i gesti d'amore possano cambiare i destini."" -
Quasi un diario
"Potrebbe essere definito """"emozioni in versi e prosa"""" questa ultima fatica letteraria di Giovanni Murineddu. Pensieri, brevi racconti, componimenti poetici che rimandano al vissuto personale dell'autore, stati d'animo incorniciati nei paesaggi di un'isola aspra e mitica, terra d'origine dell'autore: la Sardegna, isola del desiderio e del ritorno. È difficile qui determinare un confine netto tra poesia e prosa, perché la poesia è uno stato d'animo, un atteggiamento mentale insito nell'autore, è nel suo osservare e vivere, osservare e conservare, osservare e scrivere, scrivere e rimandare emozioni"""". (Alma Daddario)"