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Quattro lune di Giove al capo delle volte
"Ci penso ora, nel buio. Mi fido, si fida."""" Immagina una città, due città, città reali, così vicine eppure così inquietanti. Le vie di queste città si riempiono di visioni strane, quasi apocalittiche. Vie che un tempo sono state canali, ora solcate dalle onde della Rete. Ai due estremi di una strada che si dipana lungo una pianura immensa, due persone resistono nel buio, prima da sole, poi insieme. Le parole di Silvia Tebaldi ci portano fin nel centro di una nuova savana urbana, dove la natura viene a chiederci il conto di tutto quel che ci resta, e dove resistere forse non sarà stato sufficiente. Dove, all'improvviso, appaiono le quattro Lune di Giove." -
L' unica innocua meraviglia
"Vedranno il nostro brillare e sapranno la verità. La cosa che quel vecchio elefante non capiva - e come avrebbe potuto? - è che gli umani non sono sempre interessati ad affrontare la verità."""" All'inizio del XX secolo un gruppo di operaie del New Jersey moriva per avvelenamento da radiazioni. Nello stesso periodo, un elefante veniva condannato a morte per elettrocuzione a Coney Island. Così è scritto sui libri di storia. Brooke Bolander intreccia i due eventi per dare vita a un futuro alternativo, un passato mitologico, una storia di rabbia e ingiustizia, di catene che si spezzano e sorellanze inaspettate, di elefanti che brillano nel buio e del futuro che possiamo creare." -
Antropocene Boom
L'antropocene è arrivato al capolinea e l'umanità ha i giorni contati. Inizia l'era del Boom. I ragazzi però sono ancora in giro, e quando in sei vengono invitati a raggiungere Monument City da un vecchio cowboy come possono rinunciare alla possibilità di una nuova vita? ""Moses Barnum vi direbbe che questa è la sua storia, ma quando avrò finito di raccontarla vedrete che le cose stanno diversamente. Lui fa parte della storia, certo, ma ci sono anche un parco giochi infestato, una faida tra fratelli, città sommerse, e una bellissima bugia la cui semplicità nasconde una verità se possibile ancora più bella, per via di tutte le sue complicazioni. E poi una lettera rubata, animali parlanti e una riunione di famiglia. Gli antichi materiali che compongono ogni storia. Il mondo che conoscete è diventato strano, ma non lasciatevi ingannare, basta imparare a guardare; è strano soltanto nei modi che già conoscete."""" Alex Irvine infonde nuova vita al mito americano in un romanzo che mescola nanotecnologie, Huck Finn e Willy Wonka alla più lisergica avventura on the road. Lasciate che Ed il Cercatore vi accompagni alla scoperta di quel che serve per diventare davvero umani."" -
Corpo luminoso
Mo è cresciuta in una casa di donne. Suo padre se l'è dimenticato, sua madre se n'è andata da poco lasciandole una promessa, e Gertie a occuparsi di lei. Riuscire finalmente ad andare via, anche solo per qualche giorno, ha il sapore dolce di un sogno proibito. Ma si deve tornare. Con quella cosa che le cresce dentro, e i segreti che riaffiorano dal passato, Mo dovrà affrontare la sfida più difficile e prendere in mano la propria esistenza. -
Ovette
Dopo il trauma, Ovette. Ti porterà a spasso, ti farà la spesa, ti terrà compagnia, ci farai sesso e conversazione. Ovette è collegata, può tutto, come nel più tradizionale racconto di fantascienza. Ovette ti piace perché con lei non c'è dolore. E la tua vita sarebbe finalmente perfetta se non arrivasse lei, una vicina, una persona, un pericolo. L'amore vigliacco che vuole incrinare il tuo guscio. -
Dono
"È il mondo che muore. Questa è la Bestia che ha vinto. Siamo stati ingoiati, siamo già nel suo intestino fetido. Siamo morti. Tutti. Cos'altro potrebbe spaventarmi?"""". Il mondo è bruciato. Il Pianeta muore gemendo. Abbiamo dovuto scendere sotto terra, rifugiarci nelle gallerie scavate nell'antichità per non friggere al sole. E adesso dobbiamo compiere un viaggio. L'ultimo. Dobbiamo rifuggire l'ombra, badare bene a non finire nel ventre dei Dominatori, e trovare il Tempio, dove dicono viva la Dea. E nemmeno sappiamo se lei potrà proteggerci. Ma non ci si può nascondere, non c'è un angolo nascosto e polveroso in questa città in cui sperare di passare inosservati. Figuriamoci pensare di poter persistere, nella trama del tempo. Si può? Io non ho la risposta. Voi ce l'avete? In un mondo in fase avanzata di desertificazione, con una biodiversità drasticamente impoverita, un pugno di uomini - che si sappia, gli ultimi rimasti - lotta per sopravvivere. Guidati da un santone strafatto di acidi, una trans manesca e un condottiero spavaldo, affronteranno l'ultimo viaggio, in fuga dalle Bestie e col miraggio di un'impossibile salvezza, che arrivi dallo Spazio o dalla Dea che venerano. Alessandro Baoli racconta con una scrittura magmatica e personale un'incandescente apocalisse nera, dando voce al più improbabile degli antieroi: Dono, l'ultimo schiavo di un pianeta morente." -
Scritti. Vol. 1: rip in the fabric 2011-2012. Malpertuis 2012-2013, A.
A partire da questo volume tornano nuovamente disponibili una serie di articoli scritti da Elvezio Sciallis per i suoi blog e per le testate con cui ha collaborato. Elvezio Sciallis ha fornito con i suoi articoli un contributo alla riflessione e alla critica intorno al cinema horror. Ma Elvezio Sciallis nei suoi testi ha affrontato con piglio anche una serie di argomenti che partivano dal cinema nelle sue espressioni più varie fino ad arrivare a fatti di cronaca, a personaggi o avvenimenti più o meno inquietanti, a riflessioni che sfumavano senza soluzione di continuità dal politico al sociale al personale. In questo primo volume sono raccolti una selezione degli articoli comparsi su ""A rip in the fabric"""" tra il 2011 e il 2012, e i pezzi pubblicati su """"Malpertius"""" tra il 2012 e il 2013."" -
Sinfonia per theremin e merli
Anni '60, colline fiorentine. Andrea Sarti vive nel casolare di famiglia, ha imparato a leggere a catechismo, ma quando sulla Bibbia scopre il Libro dei Numeri è costretto a chiedersi cosa siano mai questi Numeri. E perché sono stati tutti scrupolosamente cancellati. Andrea si rivolge a suo nonno Alceste che un tempo era ingegnere e costruiva strane macchine, come il theremin, quella scatola con le antenne che ogni tanto suona per lui. Il nonno ora fa il contadino ma sa cosa sono i numeri, e di nascosto gli insegna a contare. Andrea scopre che esiste la matematica. O almeno esisteva, tanti anni prima. Nel 1931 il Teorema di Incompletezza di Gödel ne ha infatti demolito gli assiomi e come un incantesimo infranto da allora la matematica ha smesso di funzionare. In quell'epoca Alceste Sarti lavorava all'università. Sua moglie Dafne era una musicista, espulsa dal conservatorio per le disposizioni del regime. Mentre le istituzioni crollavano per la crisi della matematica, insieme hanno cercato di salvare la loro famiglia fuggendo da Firenze. Andrea non ha mai conosciuto nonna Dafne, e deve scoprire da solo quello che lei aveva capito ma non ha fatto in tempo a trasmettere. Deve farlo in fretta, perché le camicie nere sono sulle sue tracce: se lo troveranno lo aspetta l'Inquisizione. A guidarlo ci sono il diario di Dafne, il theremin di Alceste e il canto del suo merlo Gibbs. Prefazione di Giorgio Ottaviani. -
Eva
Eva ritorna in libreria in una nuova edizione arricchita da capitoli inediti e da tre racconti - SnuffMovie, Shangri-La e Taboulhe - che riverberano situazioni e personaggi dei romanzi milanesi di Nicoletta Vallorani. Con i suoi incubi e la sua desolata resistenza, Nigredo, sopravvissuto a tutto, indaga al soldo dei Reparti. Anni prima di Avrai i miei occhi è a caccia dell'Artista che semina corpi spezzati nelle strade e nelle piazze di Milano, a segnare un altro inverno di sangue e viscere e ricordi. A Milano Nigredo conosce Olivia, la tassista senza passato e con un presente da ricostruire, e poi Eva, soprattutto Eva. Eva e Nigredo, Nigredo ed Eva, due poli magnetici, due destini incrociati, una speranza, una vendetta. -
Ragazzi, belve, uomini
"Ragazzi Belve Uomini"""" presenta ai lettori i migliori racconti di Sam J. Miller scelti dall'autore stesso. Che si muovano nei territori della fantascienza, dell'orrore o del fantastico tout court, i racconti di Sam J. Miller riflettono il caleidoscopico mondo circostante osservandolo da un punto di vista spesso marginale, sempre appassionato e profondamente consapevole. In queste storie capiterà di incontrare dinosauri in gabbia e case infestate, si ritornerà a Qaanaaq (la città dell'orca dell'omonimo romanzo) e ci si sposterà nel tempo fino alla Russia rivoluzionaria o nelle strade della rivolta di Stonewall. Si esploreranno gioia, tristezza e rabbia, ci si innamorerà e si cercherà umanità e bellezza, ovunque. Molti dei racconti presenti nel volume sono stati selezionati in più di quindici raccolte antologiche della migliore produzione dell'anno e sono risultati vincitori o finalisti dei più prestigiosi premi dedicati alla letteratura d'immaginazione (Nebula, Shirley Jackson, World Fantasy, Sturgeon Memorial). Ad arricchire il testo le immagini di Anna Seghedoni." -
Convergenza nell'architettura del coro
Osupa, fondata da rifugiati in cerca di un nuovo inizio, è una comunità isolata guidata da oracoli e guaritori. Ma una tempesta di fulmini la colpisce improvvisamente, e costringe Gbemisola e Akanbi, due dei giovani della comunità, a un lungo sonno. Al risveglio un enorme vascello volante incombe sul villaggio, la sua natura oscura e minacciosa. Nel frattempo, un altro personaggio affronta un viaggio nelle viscere della terra, nel tentativo di portare in salvo la propria gente. ""Convergenza nell'architettura del coro"""" di Dare Segun Falowo, è una storia fortemente immaginifica, un racconto che attinge a piene mani dalla spiritualità e dalla storia dei miti nigeriani, intessendo elementi religiosi, geografici e culturali alla dimensione onirica creata dall'autore."" -
Ghoul accovacciato numero otto
Una storia che si muove agile e apparentemente leggera tra la commedia nera e dramma distopico. Tra Disneyworld e l'inferno, la comunità sotterranea narrata in ""Ghoul accovacciato numero otto"""" vive in perenne stato di tensione, con le ferree regole che ne permettono la sopravvivenza ad arginare la sensazione di imminente catastrofe che accompagna l'esistenza dei suoi abitanti. In questo contesto Brian, stretto tra obblighi aziendali, rispetto della legge e un amore complicato, inizia a porsi qualche domanda di troppo. La scrittura delicata e incisiva di George Saunders esplora le contraddizioni del nostro presente, tra spinte autoritarie, non-sense sociali, e ineluttabili pulsioni umane in un racconto che porterà il lettore ad affacciarsi sul lato più oscuro del nostro complicato presente."" -
Maizo
In Maizo Elena Giorgiana Mirabelli ci presenta tre personaggi che si muovono tra boschi, belve e bellezza negata in una storia di sopravvivenza e liberazione, al confine tra literary fiction e distopia. In bilico tra orrore istituzionale e il sogno di una vita altra, Mitja, Eco e Clio rimarranno per parecchio tempo nella memoria di chi vorrà conoscerli.Mitja, Eco e Clio, in fuga dalla casa di correzione morale che li ospita, sono in viaggio per raggiungere la collina dove si terrà una grande Cerimonia. Una leggenda dice che durante il rituale potranno realizzare ciò che vogliono: Mitja è convinto che il suo cervello si stia espandendo, vuole trasformarsi e non sentire più la costrizione; Eco desidera riavere indietro il suo corpo; Clio, bambina che ha deciso di non parlare, ha con sé Maizo, una tartaruga che usa per comunicare. Nessuno sa quale sia il suo desiderio. -
Strani soli
Strani soli rappresenta l’esordio solista di Francesco Cane Barca, autore già attivo in vari progetti collettivi. Il volume raccoglie una manciata di racconti che si muovono sul versante più strano, folle e meraviglioso della nostra letteratura.I racconti di Strani soli sono storie fantastiche, surreali, fantascientifiche, weird. Francesco Cane Barca racconta della nostra incapacità di vivere la meraviglia e l'incubo, la bellezza e la mutazione che entrano di sorpresa, di soppiatto, improvvisamente, nella nostra vita, stritolandola, a volte esplodendola, esaltandola. I personaggi di Strani soli narrano di solitudini e incontri improvvisi, vivono in città trasformate circondati da creature di sogno e tentano di sopravvivere all'ennesimo disastro quotidiano. I racconti di Strani soli hanno una genealogia complessa e ricca di riferimenti e ispirazioni: dalle fiabe della tradizione popolare a Julio Cortazar, da Calvino a Borges fino alla lunga scia di autori americani che hanno accompagnato le letture di Francesco Cane Barca: da Edgar Allan Poe a Jonathan Lethem, da Emily Dickinson a Bret Easton Ellis a Thomas Pynchon. Al nostro orecchio riecheggiano la narrativa breve di un Buzzati lisergico, legati come sono a un’idea di realtà che tentano in tutti i modi di riscrivere. -
Trafik
"Tutti loro erano venuti da lontano, avevano affrontato il passaggio, gli estuari crudeli disseminati di schegge di roccia e soli implosi, perché avevano sentito dire che nell'universo c'era un pianeta come sospeso tra aria ed etere, dove ogni forma del materiale e del virtuale e dell'immaginato poteva riunirsi con un'intenzione impavida e affettuosa. E ora, eccoli lì!"""". Fremito, astronauta quasi del tutto umana, trova rifugio dalla monotonia dell'estrazione di minerali su remoti asteroidi immergendosi in una personale realtà virtuale dove insegue l'onirica visione di una bellezza dai capelli rossi. Mic, il suo volubile collega robot, pilota il loro cargo spaziale e si intrattiene navigando tra gli archivi dell'ormai dimenticato pianeta Terra per consultare curiosità su Al Pacino, trend dell'alta moda del tempo che fu, e ricette per il sushi ricostituito. Quando un bizzarro incidente distrugge le loro prospettive professionali Fremito e Mic rompono le righe e partono per un folle viaggio attraverso lo spazio siderale verso una destinazione da sogno: il pianeta Trafik. Rikki Ducornet accompagna il lettore in una scatenata scorribanda spazio-temporale. Un viaggio cosmico alla scoperta di ciò che definisce le nostre identità e la natura più intima e profonda dei nostri desideri in un universo postumano pieno di gioia e nostalgia e passione." -
Scritti. Vol. 2: Malpertuis 2014.
In questo secondo volume della collana che raccoglie e ripropone gli scritti di Elvezio Sciallis tutta la scena se la prende il Cinema, horror soprattutto, ma non solo, come avrete modo di leggere. In questi pezzi, tutti originariamente pubblicati nel 2014, Elvezio Sciallis dimostra tutta la competenza, la passione e l'amore per il cinema, che ne hanno fatto uno dei più importanti riferimenti per chiunque si voglia accostare alla produzione cinematografica di genere. Sempre attento a definire il contesto, l'ambiente, e le connessioni che le pellicole di cui tratta stabiliscono con la storia del cinema di genere, con il mondo circostante e con il loro pubblico di riferimento, Elvezio Sciallis non dimentica di proporre illuminanti notazioni tecniche, senza tralasciare le osservazioni personali che sono forse il tratto più gustoso delle sue recensioni. Tra i pezzi raccolti in queste pagine ce ne sono parecchi che si riferiscono al cosiddetto cinema estremo, ma non mancano articoli dedicati a pellicole più mainstream, o a progetti che esulano completamente dal contesto horror, indubbio protagonista di questo volume. Questo secondo volume è arricchito dal ricordo che ci ha regalato Michele Orti Manara, che come molti di noi ha conosciuto Elvezio grazie alle pagine virtuali di Malpertuis e poi non l'ha più abbandonato. -
La fine della fine di ogni cosa
Cosa fare del poco tempo che rimane quando il mondo si avvicina inesorabilmente alla fine? Ben e Lois decidono di trascorrere i loro ultimi giorni nella località isolata di Cerulean Cliffs, ospiti di un vecchio amico, mentre un incomprensibile cataclisma distrugge ogni cosa lasciando dietro di sé?solo terra bruciata e cenere. ""La fine della fine di ogni cosa"""" è la storia di un'esclusiva comunità di artisti che ogni notte celebra una festa suicida sullo sfondo di un mondo ogni giorno più prossimo all'estinzione. """"La fine della fine di ogni cosa"""" ha vinto lo Shirley Jackson Award."" -
Silenziosa sfiorisce la pelle
In una città africana una giovane donna senza nome comincia lentamente a perdere la propria identità: la sua pelle scolorisce, le persone che la circondano diventano invisibili e la città da cui è esclusa progetta di distruggere il treno che la comunità utilizza per salutare i propri morti. Per contrastare un destino all'apparenza ineluttabile la protagonista e la sua compagna metteranno in atto un disperato tentativo di resistenza, mentre uno spaventoso spirito familiare cerca di prepararle ai terribili cambiamenti in arrivo. -
Noi siamo campo di battaglia
Questa è la storia di una speranza germogliata in un territorio inospitale, dove il tempo si incaglia nelle rovine della città che nel caldo si fa deserto. È la storia di fantasmi che nessuno vuole vedere e che tuttavia resistono curando un giardino impossibile. Insieme lo coltivano e lo guardano crescere rigoglioso, nonostante tutto. Lukas, Amina, Luce, Attilio, Nina e Han si muovono per le strade di Milano. Con loro Biz, che parla nei pensieri degli altri. Loro sono campo di battaglia. Non si arrenderanno. E non si arrenderà Carla, la prof, che ha perso tutto ma non le storie. Perché per costruire un mondo diverso bisogna prima essere capaci di immaginarlo. Oltre il giardino e dentro le brecce. ""Noi siamo campo di battaglia"""" prosegue l'esplorazione narrativa di Nicoletta Vallorani di temi sociali fondanti il nostro vivere comune cominciato con """"Eva"""" (la memoria, la guerra, la cura) proseguito con """"Avrai i miei occhi"""" (il femminicidio, la coscienza artistica, la solitudine). In una Milano trasfigurata ma sempre riconoscibillissima, """"Noi siamo campo di battaglia"""" racconta lo scontro generazionale che questi tempi pandemici hanno ancor più acuito tra il potere sempre più vecchio e conservatore e i ragazzi che, nonostante tutto, sopravvivono e cercano ancora alternative percorribili. Ma """"Noi siamo campo di battaglia"""" è anche la storia appassionata e appassionante di un mistero, di un crimine e di una ribellione silenziosa."" -
Il racconto dell'elicottero
Il racconto dell'elicottero è ""un testo capace di mettere in discussione temi tristemente non-così-futuristici quali utilitarismo di sesso, genere, identità come assoggettati al potere, uso improprio dell'intelligenza artificiale, cambiamento climatico, militarizzazione dei corpi e delle menti, medicalizzazione a servizio dell'imperialismo, espansione colonizzatrice capitalistica; la consistenza del risultato è tale che dalle crepe del testo si possa generare, ancora, nuova letteratura."""" (dalla postfazione di Marzia D'Amico). Pubblicato in origine col titolo """"Mi identifico sessualmente come elicottero d'attacco"""", meme della destra omofoba americana, questo racconto di Isabel Fall è diventato un caso editoriale negli Stati Uniti. Prefazione di Antonia Caruso.""