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Verso la poesia. Manuale di scrittura creativa per bambini
Questo manuale didattico fornisce ai bambini tecniche e competenze specifiche per ideare e comporre poesie, e ai docenti attività e materiali volti a stimolare la creatività degli alunni. Nato dai corsi tenuti dall’Autore nelle scuole primarie in cui ha insegnato nel corso degli anni, il volume segue un approccio ludico e utilizza un linguaggio semplice: si inizia dapprima a giocare con le parole e le emozioni, e si arriva infine alla produzione vera e propria dei testi poetici. Il percorso è completato da un test per verificare le conoscenze acquisite dai bambini e da una piccola antologia. -
Giorgione
Da una storia vera, il racconto di un'amicizia speciale. Pietro non ha nessuna voglia di andare in vacanza in montagna. Da quando è partito dalla città con i suoi genitori, si è chiuso in se stesso. Ha sperato fino all'ultimo che il suo migliore amico lo accompagnasse, anziché passare le vacanze con i cuginetti al mare. Ma in paese Pietro incontra per caso un cane. Una montagna di peli bianchi che troneggia in mezzo alla piazza, talmente grande da poter essere scambiato per un piccolo cavallo. Il suo nome è Giorgione, un cane di tutti e di nessuno. Insieme vivono tante avventure e Pietro si convince via via che il suo nuovo e caro amico andrà a casa, in città, insieme a lui. Ma è davvero questo ciò che vuole Giorgione? Pietro lo scoprirà al momento della partenza e imparerà dalla loro amicizia un'importante lezione di vita. Età di lettura: da 6 anni. -
Arpa a bocca. Con lettera di apertura di Giovanna Mulas
"Arpa a bocca"""" - il riferimento va al marranzano, anche detto scacciapensieri, strumento musicale idiofono - è una sfida tra i versi, tra passato e presente. Nasce e cresce in Sicilia, da dove il nonno dell'Autore partì bambino per cercare fortuna in America. Là dove il poeta ritorna con amore e con l'amore." -
Le vacanze romane del cinghialino di Firenze
Il piccolo cinghiale Dante, di Firenze, decide di cercare un paio di ali per viaggiare liberamente. Il suo percorso comincerà da Roma. Il drago Paolo gli farà scoprire i luoghi più belli della città con i suoi storici abitanti animali. Un itinerario divertente e per tutta la famiglia da fare a piedi, seguendo il cinghialino e la mappa presente nel libro. E forse troverete le ali anche voi. -
Io racconto il mare. Terza edizione
Il volume raccoglie gli elaborati degli studenti vincitori del concorso ""Io racconto il mare"""", arrivato alla sua terza edizione. Il concorso si inserisce nell'attuazione del Protocollo d'intesa rinnovato nel 2021 tra la Società Nazionale di Salvamento e il Ministero dell'Istruzione e coinvolge gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado del territorio nazionale, al fine di incoraggiarli a esprimere, attraverso la parola scritta, la loro visione del mare e dei suoi abitanti, i suoi problemi, il suo presente e il suo futuro, favorendo nella creazione degli elaborati la conoscenza delle tematiche di salvaguardia ambientale e di educazione al primo soccorso. I partecipanti hanno avuto, inoltre, la possibilità di raccontare, anche sotto forma di intervista scritta, lavori e attività legati al mare. Età di lettura: da 13 anni."" -
La luna che da sempre ci seguiva
Due donne, Maya e Simonetta. Il loro percorso di bambine e poi di adolescenti, fino a raggiungere l'età adulta, quella dei primi bilanci. E in questo cammino di crescita, eccole alle prese col passaggio più delicato nella vita di ognuno: la costruzione dell'identità personale. Snodo fondamentale, all'avvicinarsi della maturità, è ""la scelta"""": """"Cosa farò da grande? Chi sarò?"""". Per capirlo davvero, e imboccare la strada giusta, dovranno prima scoprire chi sono. Il romanzo ci mostra come siamo tutti diversi ma in fondo così incredibilmente uguali sotto la stessa luna, anche quando compiamo scelte opposte. Come due molecole chirali, identiche ma non sovrapponibili nella loro immagine speculare. Il percorso di chi comincia e ricomincia, con la consapevolezza che la parola """"ormai"""" non esiste. Perché non è mai troppo tardi per niente, soprattutto per comprendere e realizzare noi stessi. Prefazione di Daniela Iozzi."" -
Milo & Cora e la regina degli abissi
Il biologo Milo e la sirena Cora devono unire le loro forze per affrontare un pericoloso nemico. La regina degli abissi, Nottiluna, vuole portare l'oscurità nella Città di Corallo a qualunque costo. Per salvare il mare dalle tenebre e far tornare la luce, servirà la collaborazione di tutti i suoi abitanti e dei loro amici umani. Età di lettura: da 10 anni. -
Un libro nasce così…. Una fantastica avventura
Una ragazza di diciotto anni, Ashlynn Wander, è in vacanza a casa della nonna materna a Bruges. Lì scopre che il nonno, un esploratore misteriosamente scomparso durante l’ultimo dei suoi viaggi, aveva un sogno nel cassetto: pubblicare un romanzo. Ashlynn e la cugina, Elisha, vogliono realizzare questo suo desiderio. Dopo vari tentativi falliti, decidono di aprire una casa editrice insieme ai loro amici, con lo scopo di far conoscere nuovi autori e tante storie perdute. Tra ostacoli da superare e inaspettate sorprese, inizierà per loro una fantastica avventura. Età di lettura: da 10 anni. -
Costantino Barbella. Fogli di pensieri. 1852-1925. Ediz. illustrata
Costantino Barbella (1852-1925), scultore d'origine abruzzese, napoletano di formazione, vissuto fra le terre chietine e Roma, fa parte di quegli artisti a torto dimenticati dalla storiografia scientifica del Novecento. Fortemente presente nel panorama artistico del suo tempo, Barbella formulò un'idea di realismo minuto, indagando gli aspetti più quotidiani della vita dei pastori e contadini abruzzesi e dei borghesi della propria società. Con uno stile veloce ed estremamente moderno nei bozzetti modellati dalla luce, dettagliato e rifinito nelle opere finali di qualità altissima, libero nel segno grafico dei disegni, Barbella fu uno degli scultori più amati ed apprezzati dal collezionismo otto-novecentesco. Anche in sede critica, riportò sempre considerazioni positive, oltre a medaglie ed onorificenze conferitegli dai giurì delle mostre cui prendeva parte, in Italia e in Europa. In questo volume sono proposti circa duecento disegni inediti, provenienti dalle carte dell'artista, intesi come riflessioni e pensieri personali. Se ne deduce una personalità sensibile, autonoma dalle imposizioni accademiche, libera nell'uso degli strumenti grafici e sorprendentemente moderna. -
Il miracolo della farina di ceci. Storie luoghi personaggi
Da secolo i ceci rappresentano una risorsa nutritiva straordinaria. La torta alias cecina, farinata, calda calda... Tanti nomi per definire questo splendido piatto dorato. -
Le rose di Lashkargah
Un fisioterapista va in Afghanistan volontario e tocca con mano quello che come volontario di Emergency aveva visto solo sui documentari o sui volantini. -
Ecco lui! Un forestiero a Livorno
Entrare in un bar vicino al porto e chiedere un croissant; provare un approccio galante con le ragazze; cercare di imbastire una conversazione con pescatori poco socievoli; beccarsi innumerevoli ""puppa"""" dai colleghi; tentare di educare i vicini ad un maggiore rispetto della privacy. Questo e molto altro si racconta in """"Ecco lui!"""", una sorta di piccolo diario di tragicomiche esperienze a Livorno vissute dall'autore, un piemontese di Alessandria. Ha trascorso i suoi primi 28 anni nella casa dei genitori sulle colline del Monferrato per poi trasferirsi a Torino, città nella quale ha iniziato a lavorare. Il protagonista di questo libro però non è lui, ma Livorno, la città in cui poi si è imbattuto per una serie di fortuite coincidenze. Il volume, articolato in una serie di capitoletti corrispondenti alle tragicomiche esperienze del protagonista, si configura dunque come una sorta di romanzo di formazione sui generis. Ettore Borzacchini, alla cui memoria il libro è dedicato, a margine della prefazione di Roberta Bancale, ha scritto: """"Il confronto tra il truce livornese e il bencreato torinese assurge a repertorio pop di inciviltà in cui il piemontesino bello e garbato attinge stupore, scandalo e meraviglia non tanto dal lessico quanto dal comportarsi dell'homo labronicus semierectus"""". Prefazione di Roberta Bancale."" -
Non sempre vince Golia
"Cancro! Ho il cancro. Devo essermi per un momento distratta e lui, da bravo cecchino dalla mira infallibile, mi ha beccata. Colpita al colon. In pieno. Ed ora sono caduta dentro ad un cilindro dalle pareti lisce, completamente al buio. Buio! Ho sempre avuto paura del buio. Fin da piccola, per dormire, avevo bisogno di vedere una luce, fosse anche solo il raggio di luna che filtrava dalla finestra. Ed anche ora continuo ad odiare il buio. In casa mi chiamano 'figlia dell'ENEL' (ma non lo sono forse?) per la mia mania di tenere le luci accese. Ed ancora non posso dormire al buio completo. Non mi addormento nemmeno. Invece, ora, ne sono tutta immersa, avvolta da tutta questa oscurità che mi tormenta, mi da angoscia, paura, sgomento. Mi sento soffocare e vorrei urlare. Ma la mia voce non esce. Cerco con gli occhi chissà cosa, ma non vedo niente. Intuisco le mani dei miei cari protese verso me, ma quasi non ho la forza di aggrapparmi a loro. Ho paura di tirarli giù, in questo buio inferno in cui ora mi trovo. Cancro! Una parola terribile che quasi sempre abbiniamo alla morte. Ma io non voglio morire. E così non ti chiamo cancro.""""" -
Teilhard De Chardin e l'astrobiologia. Atti del Convegno (Livorno)
Il convegno ""Teilhard De Chardin e l'atrobiologia"""", tenutosi a Livorno presso l'industria Kayser Italia srl nel novembre del 2012, ha fatto il punto sulle ricerche in astrobiologia partendo dalle teorie e dalle intuizioni scientifiche di Teilhard de Chardin, universalmente noto per la sua sintesi di scienza e fede e per essere stato uno dei punti di riferimento teologici del Concilio Ecumenico Vaticano II. L'astrobiologia cerca forme di vita al di fuori della Terra e al di fuori del sistema solare. Per evitare di finire nella fantascienza, occorre dare un robusto contenuto scientifico a queste indagini. L'incontro che si è svolto a Livorno - città natale di Mario Ageno, che aveva a lungo lavorato sul tema dell'origine della vita che chiaramente è il tema fondamentale dell'astrobiologia - ha mirato a discutere quanto e come, nell'opera scientifica del paleontologo e gesuita francese, si possano trovare delle indicazioni utili per un progetto di ricerca in questa prospettiva. Pochi sanno però che Tihilard fu innanzitutto uno scienziato impegnato nei campi della paleontologia, della geologia e della paleoantropologia. Dette il proprio contributo alle teorie dell'evoluzione suggerendo lo studio delle leggi generali dell'evoluzione a livello di Biosfera. Per fare questo propose, a fianco della geofisica e della geochimica, la nascita anche della geobiologia e, poi, affiancò all'astrofisica e all'astrochimica anche l'astrobiologia."" -
Una vita. Dal segno al sogno dell'Inter
Il racconto della vita di Valberto Miliani capo ufficio stampa e presidente degli Inter Club nella gestione Pellegrini. Il calcio e l'Inter visti dall'interno con racconti e aneddoti. -
L' universo minore. Confino, internamento, concentramento, deportazione degli ebrei. Le responsabilità italiane ed il caso Pistoia
Uno srudio sui campi di concentramento in Italia e in Toscana in particolare. -
In nome del popolo italiano. La sceneggiatura
"Di quale misteriosa essenza è portatrice quest'opera, sceneggiata dalla stessa coppia dei 'Soliti ignoti', Age e Scarpelli, e diretta da Dino Risi? Forse l'impedimento viene proprio dalla sua sostanza epocale - che del resto è ciò che la rende appetibile per un rifacimento - il suo precorrere, il suo rimanere avanguardia nell'indagare e nel giudicare la nostra società. Conosciamo la storia degli Stati Uniti prevalentemente grazie ai film che l'hanno raccontata. Conosciamo un po' meglio la storia d'Italia con l'aiuto di alcuni buoni film che hanno provato a descriverla e anche a farne satira. Dentro 'In nome del Popolo Italiano' era stato calato, fin dal 1971, molto, quasi tutto: il rapporto nascosto tra potere politico e potere finanziario, la corruzione morale del libero mercato, l'abusivismo edilizio, la questione dell'autonomia della magistratura, e poi il montare dell'inquinamento nel mare e nelle città, il traffico di ragazze sedotte dal miraggio di denaro e successo, e, persino, la degenerazione del tifo calcistico. Nel corso degli ultimi decenni nessuno dei problemi è stato risolto e forse è proprio per questo che non occorrerebbe un remake, basterebbe vedere o rivedere il film che di essi svelava la genesi, oppure leggere questo volume che ne contiene il testo, curato con passione e scrupolosità da Massimo Ghirlanda. In un'età in cui la preponderanza dei mass-media confeziona una visione falsata della realtà..."""" (Dalla Prefazione al volume di Giacomo Scarpelli)" -
Due preti una città
Questo libro, a cura della Congregazione delle Figlie del Crocifisso e del Centro Studi Roberto Angeli, esce nel duecentesimo anniversario dell'ordinazione sacerdotale di don Giovanni Battista Quilici e nell'ottantesimo di quella di don Roberto Angeli. Si tratta della riedizione della biografia di Quilici realizzata da Angeli e pubblicata nel 1936, accompagnata da un apparato critico: la prefazione del vescovo Giovanni Scanavino, testi di Paolo Tiso (Amici del Quilici), sr. Agnese Didu (Figlie del Crocifisso), Enrica Talà (Direttore Centro Studi Roberto Angeli - Livorno) e la postfazione di Luciano Cantini (prete livornese). -
Ciakke, si gira! (Il caso Livorno58)
"Ciakke si gira!"""" è infatti un volume in due parti che ruotano attorno allo stesso argomento: l'arrivo di una troupe cinematografica a Livorno per girare un film. Intorno agli anni Novanta, una troupe arriva da fuori per la realizzazione di una pellicola. La città si mobilita e Livorno diviene un set cinematografico, ma il film non vedrà mai la luce. Simone Fulciniti, che in quella pellicola aveva un ruolo di primo piano, ripercorre la vicenda avvalendosi dei suoi ricordi e delle testimonianze di coloro che condivisero con lui le ansie e le aspettative di quei giorni. Un articolo apparve sul Tirreno il 22 maggio 1997. Era l'annuncio ufficiale, una sorta di richiamo alle armi. In sostanza suonava così: """"Attori e cittadini livornesi, accorrete numerosi. Ancora un film a Livorno. C'è gloria per tutti"""". Di fatti tutti accorsero. Questo fatto ha fornito lo spunto per la realizzazione della commedia vernacolare di cui viene riportato il testo. La location principale si immagina sia nello stabile popolare in cui abita la famiglia Citernesi e ciò fornisce lo spunto per una storia spassosa più volte messa in scena dall'autore." -
Per il bene che ti voglio
Alla fine degli anni Venti, Antonio Bevilacqua parte dalla Lucchesia deciso a intraprendere la carriera di attore nel circuito dei teatri off-Broadway di San Francisco. Qui entra in contatto con l'ambiente artistico raccolto attorno, tra gli altri, a Lawrence Ferlinghetti. Elegante e degradata, gelida e solare, accogliente e crudele, San Francisco esalta e sottopone a cocenti delusioni i suoi figli e i suoi figliastri: tra questi ultimi i Dagos, gli emigrati di origine italiana. Per un periodo Antonio si trasferisce a Hollywood, dove viene scritturato in un film di Chaplin come 'controfigura schermatica'. Sul set, in pratica, ha il compito di sostituire Chaplin nella predisposizione delle scene. Sembra dunque avere trovato la sua 'Merica' nel 'muvinpicce': con questa espressione, storpiata dall'inglese 'moving pictures', Antonio indica il cinema. Lui e tutti gli altri Dagos parlano infatti una strana lingua, l'italiese, una goffa eppure poetica commistione Ad esempio uno dei suoi amici, Mario Peruzzi, lavora come spalatore della ferrovia. In inglese si indica con l'espressione ""sheveller of the Railroad"""", che gli italiani storpiano in """"sciabolatore di Re Erode"""". Nel linguaggio come nella vita Antonio Bevilacqua - nel frattempo 'divenuto' Tony Drinkwater abita una terra di mezzo, quella di chi non è ancora e allo stesso tempo non è più.""