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Kratos. Potere e società
"Bisogna differenziare e distinguere il potere (kratos) dalla violenza (bia). Pensare che laddove ci sia potere ci sia sempre violenza è un grave errore. I due termini non sono sinonimi; al contrario, sono due figure che pur con tratti inizialmente comuni diventano indipendenti"""". (Salvatore Natoli)" -
Chimica della vita e microscopio. Pasteur e la microbiologia
"È nato prima l'uovo o la gallina?"""": la domanda di senso comune esprime, banalizzandolo, un interrogativo filosofico che percorre la storia delle idee e la storia delle tecniche: é nato prima il concepimento teorico, ideale, o l'esperienza pratica, fattuale e strumentale? In altri termini, qual è il rapporto tra l'idea e lo strumento? Per esemplificare e rispondere, questa collana propone una serie di saggi, a cadenza semestrale, dedicati a temi e problemi di storia della scienza e della sua filosofia." -
Regole per il trattamento morale
"Bisogna applicare con saggezza e diligenza il trattamento morale, ponendo attenzione al carattere peculiare e alle idee dell'alienato."""" (Philippe Pinel)" -
I figli del mare e altri scritti sulla vita e sulla morte
Si sentì vacillare Senia, e disse: 'Vorrei morire'. Ma più forte dello scoglio l'onda lontana s'infranse e nel fondo una nota pianse pei perduti figli del mare."" (Carlo Michelstaedter)"" -
Il rispetto in Kant. Un sentimento particolare
Questo libro indaga il concetto kantiano di rispetto al fine di mostrare in che senso quella kantiana si configuri come un'etica del rispetto per le persone. Vengono presentati il rispetto per la legge morale e quello tributato alla persona, quest'ultimo corredato dalla tripartizione rispetto per la propria persona, per quella altrui o per l'umanità presente nella persona di ciascuno. Messa in luce la differenza tra il dovere d'amore e il dovere di rispetto, da un lato, e la connessione tra rispetto e sublime, dall'altro, viene analizzata la differenza tra rispetto e stima, ammirazione, devozione e venerazione, per chiarire infine in che senso per Kant il rispetto sia un sentimento particolare, che in virtù del suo originarsi e agire in modo peculiare si configura come perno della morale kantiana. -
Per un'antropologia sistemica. Studi sul «De Anima» di Aristotele
Il pensiero sistemico, nato dall'intuizione e dalle ricerche del biologo austriaco Ludwig Von Bertalanffy a partire dagli anni Trenta del secolo scorso, ha contribuito a sviluppare nuove prospettive in varie discipline scientifiche, ma è risultato essere un interessante spunto di riflessione anche in ambiti umanistici. Partendo da tali premesse, il lavoro presentato in queste pagine intende fornire una breve introduzione al pensiero sistemico e ne attesta l'importanza nell'interpretazione dell'essere umano ponendolo in relazione con l'antropologia filosofica di Aristotele, presentata nel celebre ""De anima"""". La rivisitazione dell'opera aristotelica alla luce del pensiero sistemico permette di mostrarne l'incredibile attualità, ma soprattutto fornisce un modello interpretativo capace da un lato di dialogare con le scienze e dall'altro di non trascurare elementi e caratteristiche peculiari dell'essere umano, specifiche istanze che si presentano solo in presenza dell'uomo stesso, come ad esempio la libertà e l'apertura al senso esistenziale che si manifesta con la ricerca metafisica."" -
Ezra Pound e l'ultimo Pasolini. La poesia oltraggiosa di due voci fuori dal tempo
Cosa significò Ezra Pound per Pasolini? Due cose innanzitutto: l'esempio di un poeta 'fuori norma' alle prese con la crisi della civiltà occidentale, e l'esempio di un mitico ritorno alle origini della storia, a quel mondo contadino, a quel tempo prima del tempo in cui l'uomo si adeguava alle leggi del cosmo, traducendone con sincerità il messaggio. Pound e Pasolini condivisero la stessa idea di poesia fatta di mito, di frammenti e di citazioni, 'chiacchera' più che discorso. Dal 1968 in poi Pasolini si riconobbe in Pound e ne ripercorse le orme. Questo libro è il racconto di questo cammino comune: di rottura con il presente e successiva mistica armonia con il cosmo. -
Il giovane Hanno Buddenbrook. La parte mancante dei «Buddenbrook» di Thomas Mann
Nelle ultime pagine che Thomas Mann dedica alla saga dei Buddenbrook avevamo lasciato il giovane Hanno Buddenbrook morente e in preda alle febbri del tifo. Nel libro di Demian Planitzer scopriamo che Hanno, ultimo erede della grande dinasta borghese anseatica, non è morto ma e riuscito lentamente a sconfiggere la malattia anche grazie all'aiuto dell'amico del cuore Kai Mölln. La ripresa delle forze ed il ritorno alla risvegliante vita coincidono per Hanno con la fase della transizione dall'adolescenza all'età adulta. -
Integrare il Nietzsche maggiore. Ancora su René Guénon
Se le valve laterali di questo ""trittico speculativo"""" sono dedicate, rispettivamente, alla neikosofia di Sgalambro (La verità è contro di te) e ai limiti dell'angoscia heideggeriana nelle relazioni d'aiuto (Quando Heidegger ci pianta in asso), il pannello centrale (C'è pure un sapere che precede la filosofia, postilla all'articolo di Severino """"C'è un sapere che precede la scienza"""", apparso sul """"Corriere della sera"""" nell'ottobre 2015) non mette certo in questione l'incontrovertibilità del verbo filosofico tout court, ma il suo ignaro e sempre più pernicioso isolamento dall'orizzonte gnostico della Metafisica integrale. D'altra parte, nel discorso teoretico di Poma si è fatto innanzi (enucleato dalla tesi del superamento necessario dell' affermazione dell'opposizione di """"superuomo"""" e """"individuo"""") un senso dell""""'esser cosiddetto"""" infinitamente più ampio di quello testimoniato da """"La mia cosiddetta psichicità contrastiva"""" in """"Coalescenza di Nietzsche con Guénon"""" (Terzo Premio Nazionale di Filosofia """"Le figure del pensiero"""") - e, quindi, un senso dell'esser """"coalescente"""" ancora inaudito."" -
La creazione di immagini in Platone
Platone è stato il primo filosofo a proporsi di analizzare profondamente il tema della formazione e dell'uso di immagini, riprendendo argomenti e situazioni già impiegate dalla poesia epica e dalle opere dei tragici. Il filosofo ha inoltre ripensato la creazione di immagini in un contesto più ampio di quello artistico, al punto da includere il rapporto fra la sfera sensibile e la conoscenza, l'ambito cosmologico e il dominio del linguaggio. In questo contributo l'autrice indaga alcuni aspetti dell'arte mimetica nei dialoghi di Platone, in particolare nel Sofista, nel Cratilo, nel Timeo e nella Repubblica. La suddivisione in due parti del testo risponde all'esigenza di distinguere la produzione divina dalla produzione umana di immagini. La prima parte è destinata a descrivere la realizzazione artistica di un demiurgo che plasma il cosmo con il proposito di approssimare la sua opera al perfetto modello ideale. La seconda parte è dedicata alla genesi delle immagini da parte dell'uomo e, in particolare, a quel tipo di immagine di cui lo stesso Platone è uno degli artefici più illustri: i discorsi. -
Schopenhauer profeta dell'immortalità
Schopenhauer è considerato il salice piangente della filosofia per via del suo pensiero improntato a un profondo pessimismo. Egli sostiene che la natura non può provare tristezza, poiché gli esseri umani sono suoi figli che morendo ricadono nel suo letto. Altrove egli afferma che gli uomini non avrebbero scrupoli a far dei propri simili grasso per i propri stivali. Sulla scorta di tali presupposti il filosofo tedesco, dopo aver subito un'autentica fascinazione per il pensiero orientale, sviluppa e declina una personale dottrina dell'immortalità, uniforme rispetto alle sue argomentazioni metafisiche incentrate sull'architrave del primato della Volontà. Egli, brandendo il lume della ragione, si proclama ambasciatore dell'ignoto. Definire Schopenhauer un profeta può sembrare provocatorio, ma in qualche misura ben fondato. A partire dalla viva voce delle sue opere e dalla definizione che Schopenhauer dà della sua stessa filosofia, come di una Tebe dalle cento porte, accessibile da qualsiasi parte si entri, si tenterà di ricostruire un pensiero interpretativo organico e coerente con tutto l'impianto della sua concezione sistematica. Può l'uomo arrestare la clessidra del tempo e cogliere anche soltanto un frammento d'immortalità? -
Il bello di non fare nulla. Una pratica in-utile
Quando abbiamo assaporato il dolce fascino di non fare niente? Qual è il vero spirito del ""perdi tempo""""? Queste domande aprono l'orizzonte di questo saggio che di fondo contempla lo stato d'animo, vitale, del """"lasciare andare"""". Gravellini dipinge, con i colori dell'arte e prospettiva filosofica, i volti di una bellezza ritrovata nel viaggio del quotidiano con realismo ed incanto."" -
Simboli e potere. Studi sull'immaginario politico
"Come è accaduto per la civiltà grecoromana e per quella cristiana con il loro rispettivo corteo di miti e forme simboliche, così anche per la civiltà moderna è possibile, attraverso l'interpretazione delle sue stesse dinamiche simboliche, capirne la natura, i possibili esiti, le strategie, i meccanismi di legittimazione del potere, nonché la sua capacità di mantenere l'ordine e la coesione sociale."""" (P. Bellini)" -
Oltre Severino, Guénon prossimo mio
«L'allusione perspicua al celeberrimo titolo di Pierre Klossowski (""Sade mon prochain"""") intende dare pieno risalto a uno dei più singolari intrecci teoretici - nel senso letterale di contemplativi - che siano mai sopraggiunti nel cerchio dell'apparire: quello del Divin Marchese con René Guénon. Ma, per imbattersi nella contemplazione «C», ovvero neW intelletto puro concreto, bisogna avere la pazienza di ripercorrere l'intero cammino». Del resto, «autenticamente intesa, l'utilità di [...] Guénon presuppone ciò di cui difetta l'intero filone perennialista, ovvero quella comprensione della filosofia come sapienza incontrovertibile che, dopo aver trovato la propria coerenza con l'icona ontologica della Necessità del divenire, si è imbattuta nel problema gigantesco del pensiero contrastivo, di cui le pagine seguenti esibiscono la """"Risoluzione""""» (P. Poma). Il volume, che prende avvio da una suggestiva """"Meditazione esergale"""", è articolato in due saggi a carattere iniziatico («Breve invito allo sguardo immaginale» e «A 6000 piedi da Nietzsche») e impreziosito da una """"Lettera aperta a Emanuele Severino""""."" -
Dante filosofo, Dante politico. Percorsi sull'immaginario della Divina Commedia
Dante Alighieri: non soltanto il Sommo Poeta ma anche uno dei principali filosofi del suo tempo, nonché fortemente impegnato in politica, sia a livello teorico, sia a causa del suo diretto coinvolgimento nei fatti politici della Firenze a cavallo tra il XIII e il XIV secolo. Con questo testo l'autore ripercorre la teoria dell'amore, partendo dal celebre Canto V dell'Inferno con Paolo e Francesca, si sofferma sulla retorica dell'Ineffabile di Paradiso XXXIII e ricostruisce le vicende e le vicissitudini politiche di Dante Alighieri. Il testo riporta, in appendice, i sei sonetti della celebre ""Tenzone"""" tra Dante Alighieri e Forese Donati: una serie di poesie divertenti e irriverenti, in cui i due amici si sbeffeggiano senza rinunciare a uno stile aulico e impeccabile."" -
La guerra in Hegel
La guerra, il più sconvolgente, cruento e doloroso degli eventi umani, è stato oggetto di interpretazioni mitologiche, letterarie e filosofiche sin dall'antichità. La riflessione polemologica viene pertanto a saldarsi con i capisaldi del pensiero politico ed etico sia nella sua declinazione tardo illuministica sia nella sua declinazione idealistica. Hegel raccoglie in qualche modo il frutto delle dottrine kantiane e fichtiane e inserisce la riflessione sulla guerra, sviluppata enormemente in piena autonomia, all'interno della sua speculazione giovanile e del suo sistema. La guerra, per il suo carattere dialettico e la sua natura totalizzante, diventa per il filosofo tedesco un elemento irrinunciabile a cui fare continuamente riferimento, dalle opere giovanili agli approfondimenti berlinesi delle singole parti del sistema. -
Filosofia e linguaggi della politica
Il volume tratta un insieme omogeneo di argomenti di ordine politico, filosofico e sociale. Una particolare attenzione viene dedicata all'analisi dei sistemi politici e delle forme simboliche e narrative inerenti i processi di legittimazione del potere. Vengono inoltre presi in esame lo Stato-nazione, il popolo, la libertà e l'immaginario collettivo nei loro aspetti simbolici e concettuali. L'opera ha lo scopo di introdurre il lettore a una riflessione critica sulle principali questioni politiche entro cui si dibatte la civiltà moderna dopo la fine della Guerra Fredda. -
Il potere della vendetta. Quattro lezioni
Razionale o irrazionale, moderna o primitiva, personale o impersonale, giusta o tremenda: nella dimensione sociale, da sempre la vendetta assolve a un'indiscutibile funzione retributiva, istituendo relazioni di riconoscimento. E andando al di là delle strutture di giustizia del potere politico legittimo, la vendetta istituisce certamente relazioni di potere. Questo studio si occupa della vendetta da un punto di vista filosofico, cogliendone quattro prospettive differenti. Le prime due approfondiscono l'analisi fenomenologica e il rapporto con il sacro; le ultime due, la vendetta come ordine normativo, sia giuridico che morale. In appendice, il volume offre un importante scritto di Edward Westermarck sulla vendetta di sangue. -
Martin Heidegger tra filosofia e politica
Il volume tratta il rapporto di Martin Heidegger con la politica, alla luca della pubblicazione dei suoi Quaderni neri e di vari testi di critica usciti di recente su questo tema. A differenza di questi, qui si vuole sfatare l'idea secondo cui il pensiero di Heidegger possa essere ritenuto vicino al Nazionalsocialismo. Per fare questo, l'autore propone questo volume, che può anche fungere da introduzione alla filosofia di Heidegger, scritta in modo semplice e accessibile anche al grande pubblico. -
Wonderland. Argomenti di filosofia politica
Il volume si articola in tre sezioni complementari. Nella prima vengono affrontate le questioni inerenti a due concetti cardine nel contesto della filosofia politica: giustizia ed uguaglianza. Nella seconda sezione, la prospettiva adottata è quella relativa al rapporto tra istituzioni e morale. Infine, nella terza parte la prospettiva analitica si allarga alla dimensione globale e al confronto tra la salvaguardia dei diritti umani e il problema della possibilità di una qualche forma di giustizia globale. Il volume si propone di stimolare la curiosità e l'immaginazione politica in un tempo in cui la seduzione della concretezza pragmatica e il mero calcolo dell'interesse personale hanno finito con l'erodere il legame sociale, trasformando il dibattito pubblico fondato sul serrato confronto tra solide argomentazioni in un mero duello tra slogan pubblicitari e offerte a buon mercato.