Sfoglia il Catalogo feltrinelli038
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 4841-4860 di 10000 Articoli:
-
Noi eravamo quei giornalisti. Il «mio» Montanelli
Un giorno incontro Lorenzo Pilogallo il quale mi avverte che ""Montanelli vorrebbe incontrarti. Posso dirgli di sì, dove e quando?"""" Quasi stento a capire, a rendermi conto. E gli domando: """"Ma Montanelli chi, il maestro del secolo?"""" """"Proprio lui. Ha apprezzato, lui che è anche un appassionato di calcio, alcuni degli articoli che di recente tu hai mandato dal Sud America. E così vorrebbe conoscerti. Magari deve dirti qualcosa. Va bene?""""Avevo incrociato re Indro un paio di volte al piano nobile del """"Corriere"""", alto e magro con il suo tradizionale maglioncino bianco stretto al collo sopra una giacca grigia. Ma al di là di un """"Buongiorno"""", subito ricambiato, non avevo osato andare. E adesso? Qui comincia la favola, la storia mai scritta del """"mio"""" Montanelli... (Brano tratto dal libro)"" -
Il Tahì! Metodo pratico per amarsi con gli gnocchi di patate
"Gli gnocchi di patate, realtà e metafora. È possibile renderli sempre nuovi, anzi 'unici'? Questa è l'impresa delle ventidue ricette rese nuove dagli ingredienti che entrano in gioco e che strappano il nutrimento alla corrosione della ordinarietà banalizzante e dalla noia..."""". (Dalla nota introduttiva di Franco Castellana)" -
Ceneri della fenice
"Siamo poi così certi di desiderare veramente alcune cose o non è piuttosto la paura del ridicolo e dell'ignoto che suggerisce risposte e atteggiamenti diversi, nella sostanza, da ciò che veramente desideriamo? Rimanere fanciulli è la forza che salva l'uomo dall'abbrutimento e dal piatto qualunquismo di una esistenza già fin troppo spesso banale e scontata nel pietismo dannoso, nell'egocentrismo più duro, nell'arrivismo che non tiene conto della misericordia; rimanere fanciulli come """"il tempo che gioca movendo le tessere di una scacchiera"""" ci rende padroni e consente, allo spirito, le contrapposizioni"""". Partendo da questi presupposti, Anna Maria Poggi, nelle """"Ceneri della fenice"""", narra la storia di Virginia, trentaquattro anni e un temperamento senza tempo. Bella e sensuale, è una donna impegnata con un amore che le riempie la vita, seppure a metà. Quando X la vede per la prima volta, in un giorno di pioggia, rifugiandosi sotto il suo ombrello e guardandola negli occhi, ne è subito conquistato... Nascerà tra loro una storia che, nonostante la notevole differenza anagrafica, attraverserà le vite di ognuno, rendendo ad entrambi la gratitudine di un finale perfetto." -
Luci ed ombre
Raccolta poetica con alcune illustrazioni dell'autrice. -
La brezza della sera
Raccolta poetica. -
La goccia e l'oceano. (Una sessantenne a cavallo verso Santiago)
Il resoconto romanzato di un viaggio reale e spirituale sul cammino di Santiago di Compostela. ""Quando la perfezione dell'armonia si appropria di un frammento della mia esistenza non ho bisogno di parlare ma di ringraziare: ringraziare il cielo, gli altri, me stessa per il dono che mi viene elargito... Quando il tempo e lo spazio perdono valore e smettono di esistere, dentro di me prende vita una meravigliosa sensazione. Si crea un grande pieno, senza più separazione e frammentazione, non esistono più confini, si accende un immenso amore: netta è la percezione di completezza, di far parte del Tutto, di essere come la goccia d'acqua e l'oceano, identici e distinti""""."" -
La bimba, l'arancia e altri talismani (racconti e meraviglie)
"Voluti o casuali, gli incontri non sempre si rivelano positivi, né tanto meno graditi. Coinvolgono, costringono a indossare maschere e costumi di scena, per vivere atti leggeri o intensi in cui le emozioni si alternano in un gioco di incastri più o meno luminosi. Più o meno opachi. La mente non sempre distingue la realtà, o pare non accettare di voler scandire tempi diversi, che non appartengono alla dimensione conosciuta. Ma accade, e meno raramente di quanto si pensi, che realtà parallele si sovrastino e parlino. È la nostra capacità di sentire e fermarsi ad ascoltare, che ci consente un partecipare senza maschere, un accettare consapevolmente movimenti e sensazioni niente affatto comuni, un vedere con sguardi liberi da inganni."""" (Anna Maria Poggi)" -
«Le mie avventure in tre quarti di secolo e oltre...» (Autobiografia e avventure di Paolo Ciancia)
Sono nato a Carrara il 17 luglio del 1937. Tutti insistono affinché scriva un libro che narri dei miei tre quarti di secolo. Un'autobiografia, insomma. Non so se riuscirò a raccontare ogni cosa: ne ho passate così tante che avrei bisogno di altri tre quarti di secolo. Una cosa è certa, però: ricordo tutto come se fosse oggi; basta attraversare la coltre di fitta nebbia del tempo, ed eccomi lì, nei luoghi di allora. Sembra un sogno, eppure è realtà. È la mia vita. Ho sempre guardato al passato con gioia, per cercare un futuro migliore. (Paolo Ciancia) -
«Sulle ali dell'anima» (versi per ricominciare a sognare)
"Io stessa, fino a poco tempo fa, ero completamente ignara di quali qualità o doni in me si celassero, di quali talenti potessi far emergere dall'interiorità. Spesso erano gli altri a rilevare in me aspetti positivi a me stessa invisibili. Dopo un lungo, impegnativo, direi a volte anche faticoso percorso introspettivo, piano piano ho cominciato ad intravedere la luce, luce che mostrava i miei lati ombra da abbracciare, avvolgere, perdonare ma anche le mie bellezze, le qualità di cura e di ascolto, di sensibilità e sensitività, di Connessione, di creatività. Ora sento che anche gli ultimi residui interiori di Ego - inteso come struttura di personalità, maschere, condizionamenti, complessi, difese che negli anni ho costruito - piano piano si stanno sgretolando lasciando il posto ad una maggior pace, armonia, equilibrio e senso ampliato ed espanso d'Amore"""". (Dalla nota introduttiva dell'autrice)" -
Il canto delle foglie
Appartenersi l'uno all'altra per sempre, senza veli nella mente, con i pensieri che si confondono perché si creano insieme e camminano nella stessa poesia, cantano le stesse note di gioia e dolore, e i respiri hanno il medesimo ritmo. È amore? Sì, totale, che si affina con il passare del tempo e si trasforma in un gigante vittorioso in ogni battaglia della vita. ""Una indimenticabile storia d'amore fra due stelle, due anime gemelle che il destino ha scelto di accomunare in questa vita sulla Terra e fino all'Eternità."""" (Fabrizio Bianchini)"" -
«Io ti amo»
Raccolta poetica. ""Forse, all'origine del Tempo Sognato, i figli degli Dèi erano doppi in un'anima unica, voluta dall'armonia delle cose perfette, quando il nostro Eden era la fusione dei nostri due opposti, uomo e donna, maschile e femminile. L'armonia era così profonda da non aver necessità di conoscere Dio, perché Dio era in noi, noi in Dio..."""". (Tratto da """"Breve racconto per un tempo breve"""" di Maria Grazia Neri)."" -
«Sulle ali di Pegaso»
«Friedrich Schlegel, nel suo Dialogo sulla poesia, ci ricorda che ""la ragione è una, e in tutti la medesima. Ma ogni uomo, proprio come ha una sua natura e un suo amore, porta in sé una poesia a lui peculiare, che deve e non può che restare sua, come certo che egli è quello che è, che qualcosa di primigenio si cela in lui da sempre"""". La poesia permette allora di giocare con il linguaggio, di trasformarlo, di penetrarne i significati, affrontando la parte più oscura della nostra psiche, ridestandola alla luce. Dunque, ogni lirica è una piccola breccia nell'anima, un viaggio introspettivo alla ricerca di una scintilla di Verità che proviene dal silenzio interiore, in un'epoca in cui il rumore spesso stordisce e non favorisce un ascolto autentico della parola poetica». (Dalla Prefazione di Sara Cordone)"" -
«Il mio omaggio Haiku»
²Questo piccolo libro non ha prefazione. Nasce come umile omaggio alla poesia Haiku giapponese, poesia per avvenimenti minimi, apparentemente descritti con semplicità; in realtà, estremamente complessi nella loro ricerca dell'essenza, sospesi, leggiadri, per verità eterne. Ho scritto queste brevi poesie cercando di interpretarne l'atmosfera con la sensibilità del mio tempo.» (Maria Grazia Neri) -
Atmosfere interiori. (Dolci riverberi dell'anima)
"Da diversi anni ho il dono di 'recepire' la Voce della mia Anima, del mio Sé che mi guida, mi chiama, mi sollecita. Questi versi - versi appunto dell'Anima e per l'Anima - giungono da questa Sacra Fonte, Fonte che è intrinseca ad ognuno. Occorre solo cercarla dentro di Sé, volerla trovare e incontrare. Questo richiede certamente un lavorio continuo e costante su se stessi, un atto di grande pulizia e purificazione da tutte quelle scorie negli anni accumulatesi, date da complessi e condizionamenti introiettati nei vari ambiti: familiari, sociali, culturali. Alla lunga, questi depositi formano una sorta di gabbia, di prigione che incatena, vincola, ostacola, allontanando la persona dalla propria Essenza. Da lì occorre partire, potando i rami secchi per divenire alberi nuovi, forti, sani, rigogliosi, portatori di nuove gemme e frutti da destinare all'umanità e alle generazioni future"""". (Antonella Sala)" -
Universi d'amore. (Viaggio verso casa)
"Amore... Cos'è l'amore? Questa parola suscita in ognuno di noi diverse sensazioni, emozioni, ricordi e sollecita molteplici letture e significati. Si parla infatti di amore coniugale, filiale, genitoriale, fraterno; di amore per se stessi e di amore verso gli altri; di amore per la Natura e gli animali; di amore terreno e spirituale, di amore romantico e appassionato; di amore sano o morboso; di amore gratuito o condizionato e così l'elenco può continuare, forse all'infinito... La psicologia, la pedagogia, la teologia, la filosofia così come altre discipline potrebbero offrire la loro interpretazione in materia e scrivere interi trattati. In questo libro, io riporterò semplicemente ciò che nella vita ho compreso e sperimentato - a seguito di esperienze dirette ed apprendimenti - rispetto a tale sentimento, che sento la Chiave di Volta fondamentale per dare avvio ad un cambiamento necessario ma decisivo, non solo a livello individuale bensì anche collettivo e planetario"""". (Antonella Sala)" -
Artas e Ilion. Vol. 1: Destini incrociati.
In un tardo medioevo, in un luogo lontano nel tempo e nello spazio, la principessa Ilion, figlia unica di Outhen, re di Valarian, sopraffatta dalla vita solitaria che conduce nell'alta torre in cui è stata relegata sin da bambina, decide un giorno di visitare la grande foresta che confina con Aurelia, la capitale del suo regno. Non sa che tale decisione cambierà per sempre la sua vita. Infatti, dopo che un branco di creature mostruose hanno accerchiato e ucciso la sua scorta, viene soccorsa da un misterioso ragazzo che con le sue sole forze ribalta in men che non si dica la situazione, uccidendo gli orribili aggressori e portando in salvo lei e l'unica delle guardie sopravvissute. Artas, questo è il suo nome, asserisce di vivere nella foresta infestata dai mostri da oltre un anno, dopo che i suoi genitori sono morti. In seguito alla richiesta della principessa, il ragazzo si stabilisce al castello di Aurelia ed entra a far parte del corpo delle guardie del re. Ma le forze del male sono in agguato e tramano dall'ombra. Una guerra si profila all'orizzonte... -
E così sia
"Con una intensa e dolce lettera al padre Giorgio, Francesca Boari si spoglia nuda come l'onda che frange lo scoglio. In una scrittura vera (e dunque poetica), densa di riferimenti alla letteratura classica, alla religione, alla filosofia, trova strumento essenziale di riflessione e dialogo aperto con chi non è più qui: per poter continuare a vivere adesso, nella mancanza, il lunghissimo brivido di ciò che chiamiamo Tempo e che chiamiamo Vita. Sia che le nuvole salgano e discendano dal sole o tremino le foglie. In attesa di meglio capire. Forse. Un giorno."""" (Paolo Brunelli)" -
Nuvole di pietra
"Una raccolta di racconti come gemme preziose cristallizzate nel ricordo del tempo passato, nostalgico, tempo ritrovato nel vivace abbandono al fluire naturale e spontaneo del corso dell'esistenza. Microcosmi fatti di teneri mémoires, come vaporose e odorose nuvole, che ci riportano con la sensualità olfattiva al profumo della nebbia, tanto cara e temuta presenza dell'umido inverno ferrarese. Ma le nuvole di Maurizia Torza hanno, nel contempo, il peso della pietra, incombente, soffocante, di solida presenza. Sono le pietre della sua città di nascita, Cremona, e di quella d'adozione, Ferrara. Pietre che narrano segretamente storie di esistenze consumate nella solitudine dell'anima, in un viaggio au bout de la nuit, un'immersione negli abissi dell'ignoto, nella mollezza iterata del quotidiano, apparentemente sempre uguale a se stesso"""". (Dalla Prefazione di Lorenzo Cutùli)" -
Il carteggio Bellosguardo. Henry James e Constance F. Woolson: frammenti di una storia
Una giovane scrittrice americana, nipote di uno dei padri di quella letteratura, si invaghisce del grande Henry James. Con grazia lo insidia, gli scrive, finché lui un po' si concede, almeno in parte. Così nelle ville che da Bellosguardo si affacciano su Firenze nasce un amore che non verrà mai realmente consumato. Ma che finirà per attraversare, se così possiamo dire, i carteggi che i due protagonisti si scambiano, entrare nelle loro opere e diventare letteratura. Questo racconto lo ripercorre, come nei frammenti del discorso di Roland Barthes, come l'archetipo di quelle passioni sospese e mai vissute. -
Il trequartista non sarà mai un giocatore completo
In questo libro non si è riscontrata traccia alcuna di cadaveri, assassini, commissari, detective o indagini su fatti misteriosi e inquietanti. Ogni tanto qualche calciatore si fa male, un paio succede anche che muoiano, ma è quasi impossibile accorgersene, come se fossero fatti casuali e, tutto sommato, ininfluenti sul risultato finale.