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Perugia
Storia, arte, cultura e memoria del territorio si affiancano allo scatto fotografico, utile per incuriosire e per narrare le virtù di Perugia, già conosciuta ma ben più ricca di quanto si possa immaginare. Questa gradevole opera è un invito al viaggio nella bellezza. -
Nido d'amore
Un romanzo di fede e di speranza. Una storia di redenzione che dimostra che a volte occorra toccare il fondo per riuscire a risalire e raggiungere le più alte vette. -
I misteri di Eleusi
Le Edizioni Aurora Boreale ripropongono, nella collana di studi misterici ed iniziatici Telestèrion, un interessante breve saggio di Edoardo Tinto, I Misteri di Eleusi, uscito negli anni '30 e mai fino ad oggi ripubblicato. Si tratta di un'opera che, pur nella sua sinteticità e nella semplicità del linguaggio divulgativo, per via dei contenuti eruditi e per l'alto livello delle fonti bibliografiche utilizzate dall'autore, meritava senz'altro di essere riproposta ai lettori. Come ha evidenziato Nicola Bizzi in un suo recente saggio sull'argomento (Da Eleusi a Firenze: la trasmissione di una conoscenza segreta, ed. Aurora Boreale), fra i vari e molteplici culti misterici dell'antichità, nessuno mai raggiunse una fama, una notorietà ed una diffusione, e al contempo una segretezza ed una impenetrabilità ad occhi profani, pari a quella dei Misteri Eleusini. Tanto che, non a torto, è stato affermato dai più autorevoli studiosi che in essi poggiano le basi stesse della Cultura e della Tradizione occidentale. -
Elogio della pittura
Questo libro ha il raro pregio di farci ‘vedere' e direi quasi toccare con mano la vita nascosta delle opere d'arte: una splendida, labirintica pinacoteca nella quale Mario Marchisio dà il meglio di sé come saggista, critico, filosofo e letterato. Elogio della Pittura è un libro che ridisegna i confini della Storia dell'Arte, per una visione del fenomeno artistico non solo come Estetica e Bellezza, ma soprattutto come Filosofia, Ermeneutica, Spiritualità e Introspezione. -
Da Eleusi a Firenze. La trasmissione di una conoscenza segreta. Vol. 1
Fra i vari culti misterici dell'antichità, nessuno mai raggiunse una fama e al contempo una segretezza ed una impenetrabilità ad occhi profani pari a quella dei misteri eleusini. Tanto che è stato affermato dai più autorevoli studiosi che in essi poggiano le basi stesse della cultura e della tradizione occidentali. Se corretto parlare di misteri eleusini, si dovrebbe - in senso più ampio - parlare di eleusinità, per rendere l'idea della portata di una tradizione che ha saputo perpetuarsi in maniera ininterrotta dalla più remota antichità fino ai nostri giorni, attraversando indenne come un fiume carsico i secoli bui del Medio Evo, fino a riemergere in tutto il suo splendore nel Rinascimento. Prendendo atto delle limitazioni della saggistica sull'argomento e della totale mancanza in essa di una prospettiva esoterica ed iniziatica, Nicola Bizzi ha deciso di mettere mano a quest'opera, frutto di decenni di studi e di un particolare percorso personale. L'autore, infatti, oltre ad essere uno storico nella vita profana, appartiene per tradizione familiare e per esperienza iniziatica, alla tradizione misterica degli eleusini madre. -
Custode del giardino. Ricerche poetiche
"Le liriche di Canavesio, considerate nel loro insieme, denotano una fioritura continua di vivide immagini tratte dal mondo onirico, serbatoio elettivo della sua inesauribile prosodia, “come di versi cresciuti nel sonno / [...] quest’esperienza che affiora dal sangue”. L’impronta dei sogni funge nel nostro autore da sigillo di fedeltà al proprio compito creativo, una sorta di bussola con cui potranno individuarsi, in un libro pur ampio e frondoso come il suo, i vari sottotemi connessi al tema principale: fra i quali, in particolare, il paesaggio come emblema dell’anima, i ricordi remoti, gli amori, i viaggi, il colloquio silenzioso con altri poeti e scrittori. Non credo di esagerare paragonando Custode del giardino al diario di bordo di un poeta sonnambulo. Quelli che evoca, infatti, sembrano meno pensieri e azioni sognati che non piuttosto realmente accaduti, per quanto in una condizione, appunto, sonnambolica. Ne consegue che lo stesso Eden ripopolato da Canavesio non possa prescindere da tale condizione""""." -
Sulla tradizione occidentale
Il saggio di Arturo Reghini Sulla Tradizione Occidentale uscì per la prima volta nell'ormai lontano 1928 sulle pagine di Ur, storica rivista ideata nel 1926 dallo stesso Reghini e che vide la luce l'anno successivo, con un giovane e ancora relativamente sconosciuto Julius Evola in qualità di direttore. Con quest'opera Reghini ha avuto l'indiscusso merito di essere stato il primo intellettuale del '900 ad affermare la netta estraneità della dottrina cristiana dal contesto della più pura ed autentica Tradizione Occidentale. E lo fece come non seppero farlo autori del calibro di René Guénon, che fondamentalmente considerava l'Occidente ormai inevitabilmente decaduto, non recuperabile, e che volgeva sempre più ad Oriente il proprio sguardo e il proprio interesse, o di Julius Evola, che non tardò ad abbandonare l'idea di una grande e salda Tradizione iniziatica eleusino-pitagorica-romana-mediterranea, alla quale egli del resto non solo non era mai appartenuto, ma che non aveva mai neppure compreso e alla quale mai aveva intimamente creduto, per approdare, sulla scia del delirio antistorico di autori come Johann Jakob Bachofen e Alfred Rosenberg, sui brumosi lidi di un fallace nordicismo razzista dispregiatore di ogni mediterraneità e di ogni spirito ellenico e, successivamente, del peggiore e più deteriore medievalismo cristiano-germanico di carolingia memoria, ancora oggi tanto caro a molti sedicenti ""neopagani"""" ingenui cultori di rune e dei romanzi di Tolkien. Prefazione di Moreno Neri e introduzione di Nicola Bizzi."" -
L' occhio del matematico. Da Pitagora alle piramidi
"L'occhio del matematico"""" di Claudio Zanetti è un libro che sarebbe sicuramente piaciuto a Piero Della Francesca e a Arturo Reghini. Ma che cosa potrebbe mai accomunare due personalità apparentemente così diverse e vissute per di più a cinque secoli di distanza? Che cosa potrebbe accomunare uno dei massimi artisti del Rinascimento a un filosofo, esoterista e libero muratore del XX secolo? Molto più di quanto si pensi! Furono entrambi due grandissimi iniziati, costantemente alla ricerca della conoscenza della natura e della comprensione delle forze che la regolano, appartennero entrambi a una delle massime tradizioni misteriche della storia, quella eleusino-pitagorica, ma furono soprattutto due grandi matematici. La matematica è l'alfabeto con il quale Dio ha scritto l'universo, amava dire Galileo Galilei, e questo Claudio Zanetti ce lo ricorda in ogni singola pagina del suo libro, prendendoci per mano su un sentiero che ci permette di capire chi siamo e come è fatto l'universo che ci circonda, passando dai misteri dei numeri all'enigma delle piramidi e ai segreti degli antichi costruttori, fino ad arrivare alle inconfessabili verità dell'economia, della finanza e della politica. Prefazione di Nicola Bizzi." -
La crisi della Repubblica dei partiti. Dal crollo del Muro di Berlino a Tangentopoli
A distanza di venticinque anni dai fatti di Tangentopoli, che decretarono la fine della cosiddetta Prima Repubblica, e con essa il funerale del primato della politica, la definitiva svendita del nostro Paese ai grandi potentati della finanza internazionale e la perdita della nostra sovranità monetaria, esce questo nuovo voluminoso saggio di Nicola Bizzi. L'autore, un attento storico e scrittore noto per essere un esperto di intelligence con una vasta conoscenza dei retroscena della politica italiana ed internazionale, ci offre una spietata ed incredibilmente obiettiva analisi della storia italiana, delle sue contraddizioni, dei suoi misteri e dei suoi conflitti irrisolti, a partire da un Risorgimento incompiuto fino ad arrivare all'eterna contrapposizione fra ""destra"""" e """"sinistra"""", nel quadro dell'avvento del Fascismo, della guerra civile, della suddivisione in blocchi scaturita dal dopoguerra e della conseguente stagione del terrorismo e della strategia della tensione degli anni '60 e '70, giungendo a spiegare i retroscena dell'operazione mediatico-giudiziaria che ha spazzato via il nostro sistema politico."" -
La bellezza. Carme nautico
Una nuova nautica ad oltre quattro secoli da Bernardino Baldi? O forse il frutto di un nuovo monito plutarchiano-dannunziano? Un intento didascalico sussiste e si palesa in questo poemetto di Andrea Laiolo, così come la metafora della navigazione abbraccia qui un riferimento esplicito all'eroismo della vita di poeta in quanto tale. -
La morte attiva
Vengono qui riuniti per la prima volta in un solo volume le poesie, i racconti e i pensieri sparsi di Mario Marchisio, con l'aggiunta di svariati inediti. «Al principio sovrano del disfacimento universale tentano invano di opporsi le ingegnose architetture del corpo e della mente. Ma tutto crolla in maniera inesorabile, trascinando con sé frammenti di preziose verità e appassionate vicende d'amore. I versi e le prose di Marchisio rappresentano una parafrasi di questo drammatico processo in cui si celebra il dominio della morte attiva, fino ai bassifondi dell'anima, con uno slancio che è al tempo stesso analitico e visionario. Forse soltanto al culmine del male, sembra dirci Marchisio, l'orizzonte del conoscere e del sentire diventano nuovamente possibili. Dopo un'immensa, amarissima risata». -
Disputa sul matrimonio. Fra un avvocato cattolico e un parroco ortodosso
Una discussione che si trasforma ben presto in una accesa polemica fra due modi opposti di concepire il matrimonio: la vocazione ascetico-spirituale della Chiesa ortodossa e quella prevalentemente giuridica della Chiesa romana (preoccupata della validità del sacramento) vengono messe a confronto. Leggere questo libro significa scoprire aspetti fondamentali e tuttavia spesso ignorati di quell'oggetto sempre più incomprensibile che è oggi per molti il matrimonio cristiano. -
Insula ed altre poesie
La poesia di Paolo Traversa veicola un curioso contrasto di fondo. Da un lato, infatti, l'ispirazione è con ogni evidenza elegiaca, proiettata a rievocare le impressioni e i ricordi della prima adolescenza e della giovinezza, così come la geografia di un toccante mythos autobiografico; dall'altro lato, la forma poetica appare spesso frantumata in versicoli, con un effetto ritmico non sempre integrabile alla vena elegiaca dell'autore. -
Firenze città santa dei Templari
Essere un cavaliere post-templare non significa solo indossare il mantello bianco con la croce rossa, cosa che può essere anche un mero atto folcloristico, se chi porta tale livrea (nel senso nobile del termine) non è supportato dalla consapevolezza che sotto il mantello e dietro ogni forma rituale tradizionale vi è una dimensione spirituale che affonda le proprie radici in tempi remotissimi, precedenti di millenni la costituzione dello stesso Antico Ordine. In questo saggio cercheremo di parlare della Militia Christi (nome ufficiale dei Templari) in chiave esoterica più che storica, essendo infatti ormai stato sviscerato nei minimi dettagli l'aspetto storico dell'epopea templare. Credo e spero, quindi, che ""Firenze città santa dei Templari"""", possa finalmente far conoscere ad un pubblico più ampio, rispetto a quello dei salotti culturali tradizionali, quelli che erano i valori fondanti del mondo medievale nel quale operavano i Cavalieri dell'Antico Ordine, quegli stessi valori che poi sono alla base di un mondo sano, indipendentemente dall'epoca storica perché sempre attuali, ovvero la Fede, la Forza, la Libertà e la Rettitudine."" -
Oligarchia per popoli superflui. L'ingegneria sociale della decrescita infelice. Nuova ediz.
Nella società globalizzata i popoli sono divenuti superflui perché gli attuali metodi di produzione del potere politico e della ricchezza - metodi tecnologici e finanziari - da un lato si sono accentrati nel controllo di poche grandi famiglie dinastiche - un'oligarchia che decide a porte chiuse sopra quanto rimane delle istituzioni delle democrazie formali nazionali - e dall'altro non necessitano delle masse di lavoratori, consumatori, combattenti di cui necessitava il capitalismo industriale produttivo. Conseguentemente, cittadini e lavoratori hanno perso la loro capacità di negoziare. Questa è la ragione materiale per cui stanno perdendo reddito, diritti, sicurezze, voglia di far figli: la decrescita infelice. Ma una corsa a crescente velocità verso crescenti squilibri è automaticamente una corsa verso un'inevitabile rottura di sistema. Oligarchia per popoli superflui è un libro che tutti dovrebbero leggere, soprattutto in ambito universitario, affinché possa concretizzarsi un auspicato sgretolamento di quegli obsoleti paradigmi che ingabbiano l'evoluzione della cultura, dell'informazione e della Conoscenza e si venga a creare, fra gli studenti di oggi (padri di famiglia e lavoratori del domani) una nuova consapevolezza riguardo al ruolo non del semplice cittadino (troppo spesso inteso come un numero o come il mero ingranaggio di una macchina), ma dell'essere umano nella propria integralità, per l'edificazione di un nuovo Umanesimo e di un nuovo Rinascimento. -
I misteri orfici nella antica Pompei
Nel 1909 veniva scoperta a Pompei una domus patrizia suburbana risalente al II secolo a.C. Lo scavo degli archeologi portò alla luce una grande sala di sette metri per cinque riccamente affrescata, le cui enigmatiche pitture meravigliarono il mondo intero. Quello straordinario ciclo pittorico, comprendente ventotto figure a grandezza naturale, fece subito capire che il grande ambiente sulle cui pareti era stato così mirabilmente realizzato doveva essere una sala destinata alle iniziazioni di uno dei vari culti misterici diffusi all'epoca a Pompei come nel resto dell'Impero Romano. Quella domus, che proprio da tali affreschi prese il nome evocativo di Villa dei Misteri, è ancora oggi una delle più celebri e visitate di Pompei. Nino Burrascano, non molti anni dopo questa straordinaria scoperta archeologica, nel 1928 scrisse questo saggio che oggi riproponiamo nella nostra collana di studi misterici ed iniziatici Telestèrion, corredato da una prefazione di Boris Yousef e da un saggio introduttivo di Nicola Bizzi. -
Un' ode alchemica di Fra Marcantonio Crasellame Chinese
Uscito nel 1925 sulla rivista Ignis e firmato con lo pseudonimo di Maximus, ""Un'ode alchemica di Fra Marcantonio Crasellame Chinese"""" di Arturo Reghini è uno studio interpretativo di uno dei più noti testi alchemici del XVII° secolo. Un testo che è stato, fra quelli italiani in materia, probabilmente il più largamente citato e tradotto negli ultimi quattro secoli. La Lux Obnubilata suapte natura refulgens. Vera de Lapide Philosophico Theorica, metro italico descripta, et ab auctore innominato Commenti gratia ampliata (questo è il suo titolo completo) vide la luce nel 1666 a Venezia, con l'enigmatica firma di """"Fra Marcantonio Crasellame Chinese"""". Si tratta di un'ode a soggetto alchemico in lingua Italiana, composta da tre """"canzoni"""", preceduta da una prefazione in Latino e seguita da un proemio e poi da un commento. L'opera venne a lungo attribuita a Otto Tachenius, un medico, farmacista e alchimista tedesco del XVII° secolo, ma nel 1956 Pericle Maruzzi dimostrò che questo straordinario testo alchemico è stato in realtà scritto dal Marchese Francesco Maria Santinelli, un nobile ed iniziato pesarese, poeta e cultore di Alchimia molto vicino alla Regina Cristina di Svezia."" -
Camillo Agrippa: la quintessenza del Rinascimento
Il Rinascimento fu indubbiamente la principale e più palese prova di forza di tenaci tradizioni misteriche sopravvissute, come un fiume carsico, all'avvento del cristianesimo e ai secoli bui del medioevo. Quella straordinaria stagione nota come Rinascimento, infatti, mostra chiaramente l'impronta di questa continuità iniziatica e misterica in tutte le espressioni che l'hanno caratterizzata: dall'arte alla letteratura, dalla filosofia fino all'architettura alla scienza. La riscoperta della classicità e la rinascita delle scienze e delle coscienze che si ebbe in Italia, e di riflesso nell'intera Europa, a partire dalla fine del XIV secolo non fu dovuta a una semplice casualità, né tanto meno alla cieca mano del destino, bensì all'operato di scuole iniziatiche che presero atto che il momento era propizio per uscire dall'ombra e che l'umanità necessitava, dopo secoli di forzato oscurantismo, di un nuovo balzo evolutivo nel segno della tradizione e degli dei immortali. In questo contesto ben si inserisce la straordinaria figura di Camillo Agrippa, poliedrico matematico, astronomo e architetto del tardo Rinascimento, ma anche un grande umanista, un filosofo neoplatonico e un iniziato. -
Ipazia di Alessandria e l'enigma di Santa Caterina
In una giornata di Marzo di milleseicentotre anni or sono, ad Alessandria d'Egitto, un'orda di monaci fanatici istigati dal Patriarca Cirillo violentava, uccideva e faceva letteralmente a pezzi una donna, Ipazia, una stimata filosofa e scienziata, ma soprattutto una grande Iniziata. Sia gli esecutori che i mandanti di questo efferato delitto restarono di fatto impuniti, perché ormai già da tempo, sia in Egitto che nelle altre province dell'Impero Romano, il vento era cambiato ed era stata imposta quale unico culto legittimo e riconosciuto una nuova religione costruita ad arte per soddisfare un preciso disegno di dominio e di controllo sociale. Ipazia ebbe il destino di vivere proprio in questa terribile congiuntura storica. Ella certamente era in grado di comprendere la drammatica deriva sociale alla quale stava assistendo ed operava incessantemente, con i suoi insegnamenti, per la liberazione dell'umanità dalle proprie catene. Rappresentava un fascio di luce capace di squarciare le tenebre dell'oscurantismo, del dogmatismo e dell'ignoranza e insegnava la Consapevolezza. Per questo faceva tanta paura ai burattinai del ""sistema"""" e andava a tutti i costi fatta tacere per sempre."" -
Ancient egyptian legends
Età di lettura: da 6 anni.