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«Disagio psichico e sociale». (Palermo, 14 giugno 2013)
Con il patrocinio del Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'università degli Studi di Palermo, il dott. Giacomarra, il 14 giugno 2013 si è tenuto presso la Biblioteca dei Saperi il reading poetico dal tema ""Disagio psichico e sociale"""" voluto e organizzato dalla rivista di letteratura Euterpe diretta da Lorenzo Spurio. Questa antologia raccoglie tutti i testi che sono stati letti e interpretati in quel pomeriggio all'insegna della buona letteratura e della sensibilizzazione nei confronti del """"diverso"""". Il tema della anormalità, più volte richiamato da alcuni poeti nel corso della serata, è stato addotto in maniera coscienziosa come giudizio semplicistico dell'atteggiamento conformista e sprezzante dell'uomo nei confronti del mondo."" -
Viviamo errando
Dalle encicliche sociali della Chiesa alla Carta Costituzionale, la dignità del lavoratore e la giusta mercede sono state per tutto il Novecento la bandiera ideale sotto cui l'Italia marciava verso il suo progresso. Che un poeta si faccia cantore della dignità e della sacralità del lavoro non è abituale, ma Marini appartiene alla generazione degli uomini dai grandi ideali vissuti in prima persona che diventano, poi, esempi di vita. Una grande Nazione, come ci ricorda Luigi Marini, è grande perché gli uomini che la formano hanno ideali e racconti da tramandare a figli e nipoti. La silloge ""Viviamo errando"""" è proprio questo: un percorso spirituale personale e collettivo, uno specchio di società, un insieme di idee, una grande testimonianza di vita. L'apparente semplicità comunicativa raggiunge immediatamente il cuore di chi legge, perché la profondità del messaggio non si nasconde dietro paroloni e perifrasi roboanti, ma è lì, chiaro, inequivocabile, vero, attuale e facilmente comprensibile da chi ha l'umiltà di sapere ascoltare."" -
2° Premio di poesia «L'arte in versi»
"La poesia è l'arte tecnicamente alla portata di tutti: basta un foglio di carta e una matita e il gioco è fatto."""" (Eugenio Montale, 1975). Con energico compiacimento questo volume sta a testimoniare che i timori di Eugenio Montale nel celebre discorso per il conferimento del Premio Nobel per la letteratura nel 1975 erano infondati. Il poeta genovese, gravato forse dalla cupa consapevolezza dell'età non più giovane, aveva espresso incertezza sul futuro della poesia. Il volume che il lettore tiene nelle mani è la concretizzazione che quei dubbi, pure fondati per il periodo storico nel quale vennero a configurarsi, sono per lo più scongiurati. Il Premio di Poesia """"L'arte in versi"""" è giunto questo anno alla seconda edizione. Questa opera antologica raccoglie i testi degli autori premiati con la Menzione d'onore, affiancati dal commento critico della Giuria e dalla loro nota bio-bibliografica. Compongono altresì questa ampia edizione delle poesie premiate quelle che la Giuria ha deciso di selezionare per la buona qualità riscontrata." -
Tutti siamo l'isola. Emergenza Sardegna. Antologia poetica a favore delle zone della Sardegna colpite dell'alluvione avvenuta il 18 novembre 2013
Ognuno ha una sua missione nel suo percorso sulla Terra, che non necessariamente corrisponde al suo lavoro o alle sue inclinazioni. Sta al poeta sensibile, a quell'anima debole, ma curiosa, alla sua indole di indagatore delle coscienze, prendere atto che l'unione è fondamentale nel tentativo di combattere un dolore che è e resterà di tutti. Il presente volume antologico non è che un mattone appena sfornato che viene posto a testimonianza di quella voglia di ritornare a sperare e a ricostruire le coscienze depresse e derelitte di chi la sciagura non solo l'ha condivisa, come noi, ma l'ha vissuta in prima linea. Il ricavato verrà devoluto alla Croce Rossa Italiana con causale ""Emergenza Sardegna""""."" -
Ricordi di Sardegna. Orune nel cuore e nella storia
Persone e personaggi che fanno di questo libro un romanzo corale se non fosse per le confidenze familiari che l'autrice regala al lettore. Preziose, uniche e profonde, le confidenze di una donna classe 1936, ""testimone attendibile di alcune delle situazioni, ovviamente di quelle cronologicamente più recenti, venutesi a creare nel mio paese dagli anni Trenta in poi"""". Quando Carlo Levi non aveva ancora messo piede a Orune. Quando anche Orune, come il resto del vasto mondo, subiva gli anni del Fascismo e della guerra. Intere parti sono pensate e scritte tutte in orunese doc, patrimonio di una cultura, di una mentalità, di un mondo, agropastorale e arcaico, ricco di storia e tradizioni. È la cultura di un popolo di contadini, pastori, poeti, tenores ed emigranti. Orune era e resta il paese del vento, del vento che fischia, del vento che suona, del vento che carezza, vento che schiaffeggia. Non a caso Ricordi di Sardegna: Orune nel cuore e nella storia è un libro ibrido, un saggio che saggio non è, un romanzo anche se non è romanzo, ma anche antologia poetica, una raccolta di versi come pure di racconti firmati da questa donna che ha iniziato a """"giocare"""" con la letteratura in lingua sarda """"soltanto"""" nel 1993."" -
Anima di poesia
Il poeta palermitano Emanuele Marcuccio con Anima di Poesia giunge alla sua seconda silloge poetica, dopo la felice esperienza di aforista e di curatore di una ricca antologia, Dipthycha, il cui ricavato è stato destinato a una lodevole causa umanitaria in difesa della ricerca di una malattia grave, insidiosa e poco conosciuta quale è la sclerosi multipla. Una raccolta di liriche variegate che spaziano dall'incondizionato fascino verso il mondo classico a un nuovo e interessante formalismo dove è l'oculatezza sintattica a governare. Sfogliando Anima di Poesia, che si compone di varie poesie di chiaro intento civile, motivate o ispirate da qualche fatto o condizione che riguarda l'uomo in quanto parte del gruppo sociale, il lettore si troverà rispecchiato in molte delle ansie del poeta, che sono quelle della nostra epoca. Con un registro per lo più asciutto, ma sempre appropriato e propedeutico alla resa in versi della coscienza del poeta, Marcuccio con quest'opera ci affida le chiavi dello scrigno inarrivabile dell'""anima della poesia"""". Un'utopia che si realizza, grazie alla Parola."" -
Briciole
Attraverso un linguaggio ricco di espressioni metaforiche che arricchiscono i versi, l'autore porta a specchiarci e a rifletterci nei suoi stessi giorni, nelle sue stesse sensazioni dove l'incanto e il disagio s'intersecano, dove la lacrima e il sorriso s'incontrano; dualismi ch'egli stesso nota e sottolinea perché la coscienza dell'uomo coerente, osserva, scruta e comprende evidenziandone i vari tratti, positivi o ostili. Un poeta dei nostri giorni che non limita il suo dire nell'osservazione materiale e superficiale, ma un uomo che, attraverso il pensiero emotivo, invoca il rispetto, l'amore, la pace e la considerazione di quel mondo fatto di uomini e di donne piccoli come frammenti di ""Briciole"""", ma importanti ed essenziali nei cambiamenti per un vivere insieme migliore."" -
Disagio e letteratura. Raccolta tematica reading poetico Firenze 2014
Da un'idea di Lorenzo Spurio, dopo i precedenti appuntamenti tematici sul disagio svoltisi a Palermo (14 giugno 2013) e a San Benedetto del Tronto (12 ottobre 2013), il reading poetico ""Disagio psichico e sociale"""" è finalmente arrivato anche a Firenze! La nuova raccolta dell'Associazione Culturale """"Tracce Per La Meta"""" contiene gli atti della conferenza dal titolo """"Disagio e letteratura"""" tenutasi a Firenze il 15 febbraio 2014 nella quale alcuni scrittori hanno parlato di tematiche che legano il disagio alla letteratura: la depressione (Marzia Carocci), il suicidio (Lorenzo Spurio), il disagio dello specchio (Rita Barbieri) e il sentimento d'emarginazione dello scrittore migrante (Valeria Nicu). A completare il volume sono una prefazione del noto poeta e scrittore napoletano Antonio Spagnuolo, tutte le liriche dei poeti intervenuti al reading tematico e i testi degli interventi di medici specializzati nei Disturbi Alimentari (Lorenzo Franchi, Stefania Pallini e Barbara Mezzani)."" -
Memorie intrusive
Questo libro è la summa di pensieri e ricordi dolorosi che, se anche si vive la consapevolezza che sono legati a un passato ormai lontano cronologicamente e psicologicamente, sono impossibili da annullare, da metterci una pietra sopra e far finta che non siano accaduti, perché la traccia che hanno lasciato nella sensibilità della donna è indelebile. La silloge non è solo una chiara denuncia sociale di ciò che spesso accade nel mondo, nel nostro paese o nella casa dei nostri vicini, ma di quanto sia importante e imprescindibile denunciare fatti indecorosi affinché si impedisca alle persone malate di perpetuare le proprie devianze e si metta al bando una volta per tutte la falsa e denigrante definizione di ""sesso debole""""."" -
Disagio psichico e sociale. Raccolta tematica reading San Benedetto del Tronto (AP) 2013
Il disagio psichico e sociale non è una patologia, tuttavia è presente, oggi più insistente e riconoscibile, dati i presupposti poco felici della nostra attuale realtà. Cosa c'entra la poesia con uno degli stati più inaccettabili del nostro essere? La poesia è una risorsa, realmente può rappresentare la voce di chi altrimenti non saprebbe come affrontare un tema estremamente delicato come il disagio, inteso come stress mentale, paura, ansia e incapacità di adattamento ad un differente stato di percorso nella nostra vita. La poesia è la manifestazione più diretta del nostro mondo interiore, è condivisione, comprensione e ascolto. Le poesie che troverete in questa antologia sono il risultato positivo del progetto realizzato dalla Rivista Euterpe, le Associazioni Culturali TraccePerLaMeta e I luoghi della scrittura, una sinergia che si è dimostrata vincente a beneficio di emozioni, sensazioni e stati d'animo della collettività, un'alta espressione di cultura sociale che non chiude i battenti alla solitudine, alla malattia, alla povertà, ai traumi, ai dolori più intensi, bensì avvicina a valori alti di partecipazione ed empatia. -
Amore che vieni, amore che vai
Il filo rosso che lega le varie poesie della raccolta è quello dell'amore, vissuto sia in termini fisici (continui i riferimenti all'amplesso), sia come reminiscenza che come elemento di idealizzazione. Non è un caso che la stessa poetessa abbia diviso i componimenti in tre sezioni che vanno sotto le definizioni di: 1. Amore che vai, 2. Eros, 3. Amore che vieni. La curiosità della divisione sta nel fatto che si inizia con la parte in cui si parla di un amore che è finito con un abbandono (""ma era un addio"""" chiosa la Nostra in una delle liriche), un allontanamento del quale non ci è dato sapere le motivazioni, ma che viene vissuto dall'io lirico con dolore. L'assenza dell'amato si configura dunque come una sorta di dissociazione, di separazione di quell'entità unica che prima rappresentavano lui e lei, tanto da arrivare a descrivere questo distacco, questa sofferente separazione, come un lutto."" -
Dodici storie
"L'opera che il lettore ha nelle mani e che si appresta a leggere, fornisce spunti e riflessioni su una serie di atti criminali, ingiustizie, fenomeni di violenza ed episodi di applicazione della Legge in maniera approssimativa, inefficace, sbagliata o addirittura pretestuosa o pilotata. In questo percorso investigativo e d'approfondimento il lettore sarà proiettato di volta in volta in luoghi e tempi diversi e con la capacità narratrice di Palumbo sarà in grado di comprendere con semplicità le varie vicende sulle quali, come non manca di osservare il nostro, ancora a distanza di tempo, c'è molto da dire, da scrivere o addirittura ancora da investigare (si pensi al caso di Sacco e Vanzetti di cui Palumbo parla)."""" (dalla prefazione di Lorenzo Spurio)" -
1° Concorso nazionale di poesia libera verso
La poesia, espressione soggettiva d'immagini e suoni, percezione e sostanza d'abissi e d'altezze, è frutto di silenzi profondi che si incidono sul foglio per poi subire meticolosa elaborazione dello scrittore. Parola dopo parola, verso dopo verso, strofa dopo strofa, da creazione esplosa, la lirica diviene misura in un'armonia che tratteggia unicità. Il componimento poetico dal suo ""cielo"""" si muove poi verso l'altrui, si espande in comunicazione e reazione di chi ne diviene lettore. Dal cosmo d'origine si trasforma in infiniti universi, intrecciandosi con altre frequenze umane, donando sensazioni e sintonie che non appartengono più all'autore stesso, ma a tutti. La potenzialità del mondo poetico, che fa perno sull'utopia (come spinta in ricerca e possibilità di crescita), ha immense forze/visioni che possono interagire con e nelle differenze a favore di quel cambiamento che possa condurre a quel senso umano autentico e d'unità di cui questa terra ha così immensamente bisogno."" -
I cristalli dell'alba
Una silloge vivace, intensa, di proteiforme valenza, dove ogni emozione trova corpo in versi duttili e generosi, ora brevi, secchi, ora ampi, aperti; disposti e disponibili a seguire l'ondulazione delle intime vicende. Insomma una silloge che racconta la vita, in tutte le sue forme, le più dolci e le più crude: sottrazioni, scottature, illusioni, speranze, delusioni, rammarichi, quietudini; realtà quotidiane, minuziose, occasionali; slanci onirici; un realismo lirico, comunque, di grande impatto umano, dove è facile ritrovarci, dove ognuno di noi, leggendosi, ascolta un brandello della sua storia. E mi piace iniziare la mia esegesi da questi versi incipitarî che fanno da prodromico avvio ad una voce spontanea, libera, pulita, e architettonicamente movimentata; una voce che sa raggiungere apici di non comune fattura ispirativa. -
Obsession 2. Raccolta tematica di racconti
Continua anche quest'anno l'esperienza di Obsession, di quella letteratura psicotica che scandaglia l'io nella sua poliedricità di consapevolezze e di colpe per atti più o meno gratuiti e meditati nei confronti della collettività. Un esempio di come la letteratura fungendo da grancassa della pesante aria che respiriamo nel nostro oggi carico d'inquietudini e di incertezza, possa fermarsi di fronte alla materia per osservarla, interrogarla e meditare. Questa seconda curatela di ""letteratura obsessiva"""" proponeva quale sottotitolo quello di """"Paranoie, deliri e tradimenti"""", associando ai primi due termini (paranoie, deliri) che stanno a significare un rapporto angoscioso dell'io nei confronti della sua stabilità emotiva e personale, quello del tradimento che invece ha una chiara accezione plurale, sviluppandosi almeno tra due soggetti. Quello del tradimento, coniugale o non, spesso vissuto come ripugnante gesto d'affronto che l'uomo non concepisce come perdonabile, può essere il motivo scatenante per vicende di violenza domestica, pedinamento ossessivo, stalking arrivando addirittura a casi efferati d'omicidio."" -
2° Concorso letterario nazionale «TraccePerLaMeta»
L'Associazione Culturale TraccePerLaMeta, in unione con la rivista di letteratura ""Euterpe"""" e sostenuta moralmente da vari enti pubblici della Regione Marche, ha reso possibile l'organizzazione di questo evento culturale di indubbia rilevanza per quanti amano la letteratura e la scrittura in genere che vede oggi la sua cerimonia di premiazione nella Sala Foschi del noto Centro Nazionale di Studi Leopardiani di Recanati, uno dei luoghi dove da sempre si respira poesia. Il concorso, che proponeva alcuni celebri versi leopardiani ai quali era possibile rifarsi, ha preso in considerazione poesie di ogni genere e tematica. Corposa e significativa anche la partecipazione per la sezione narrativa. Non è stato, il nostro, un semplice omaggio al grande Leopardi (se ne fanno già tanti in ogni parte della Regione e fuori di essa), ma un motivo per poter dar la possibilità a poeti e scrittori amanti delle Humanae Litterae di unirsi in questa esperienza performativa della coscienza e di conoscenza dell'altro."" -
Versi in-versi (affilati e taglienti)
Suoni vibranti, e al contempo pacati, nelle strofe dell'autore, che ""obbligano"""" a rallentare il ritmo di lettura, proiettando visioni morbide, evocando note bianche e nere, fra pause significanti e volutamente suggerite. Un'armonia dolce ed evanescente, ma comunque incisiva, lucida e d'efficace effetto nella rappresentazione/percezione del reale, dell'interiorità e del sogno. L'occhio poetico dell'autore non trascura nessun rapporto umano, e calandosi nell'ambiente della propria città, Napoli, mette il dito nelle piaghe innegabili e anela a un'unità universale: """"abbracciando teneramente quest'amara / e dolce / divina indifferenza."""" La sua poetica è generosa, densa e sempre essenziale, trasmette colori ricchi di sfumature, nelle forme nette e in evoluzione che ci sanno avvolgere."" -
La lampada di Aladino
"Il poeta, come tutti gli artisti, ha un ruolo scenico, istrionico, un ruolo sociale di intrattenitore, inteso allo svago, al piacere di un pubblico proteiforme e giudicante, casualissimo e disimpegnatissimo. D'altra parte si vuole che al poeta sia concesso il lusso della sincerità nel manifestare la propria indole e i propri moti interiori. A me piace invece pensare che egli sia, oltre che glorificatore asservito o impudico teatrante di se stesso, anche libero custode della parola. La Lampada di Aladino si occupa di venti poeti italiani contemporanei, sconosciuti o emergenti, dilettanti o """"professionisti"""". Se la poesia, fatto salvo, volta per volta, il grado della sua cara-tura formale, è, in definitiva, un atto d'amore, anche la critica, pur tanto nell'arida pedanteria dei suoi schematismi analitici quanto, per contro, nella barbara e supponente arbitrarietà che così spesso si arroga, quando non divaga in digressioni vanesie e narcisistiche ma si rivolge esclusivamente all'oggetto artistico, la critica, dicevo, nel suo approccio conoscitivo, nel manifestarsi come volontà di comprensione, può essere anch'essa un atto d'amore.""""" -
Sono nato in cascina, vivo in campagna
"Sono nato in cascina, vivo in campagna"""" sono le parole di una semplicità disarmante che danno titolo a questa raccolta di poesie e tracciano il profilo di un'esistenza, quella di Luigi Marini, fecondo poeta pievese che racconta di sé attraverso la descrizione di affetti, di luoghi e di situazioni che vanno purtroppo scemando nella memoria collettiva. Le sue poesie sono un grido di appartenenza che diventa un'attenta testimonianza dei valori che lo hanno formato e che si traduce nel titolo stesso della silloge che alla campagna e al mondo agricolo rende omaggio. Questo libro custodisce gelosamente le poesie di un uomo degno di stima e di rispetto che ha saputo accettare tutto dalla vita, che di ogni incontro ha fatto tesoro e che sa fare spazio anche a chi, come lui, ha faticato per raggiungere obiettivi imparando a guardare al mondo con stupore e ammirazione." -
Dipthycha 2. Questo foglio di vetro impazzito, sempre, c'ispira...
Negli ultimi venti-trenta anni, la critica letteraria ha iniziato ad occuparsi in maniera più frequente dell'oggetto di cui si racconta o si scrive, ossia del tema contenuto nel reticolo delle forme, narrative o poetiche che siano. Per anni, essa (di natura più sincronica), assieme alla tematologia (più diacronica, invece), è stata osteggiata e schiacciata dalla critica marxista, da una parte, e dagli strutturalisti, preoccupati che si trascurasse l'analisi del testo, dall'altra. In quest'antologia critica i temi che accomunano i dittici sono svariati: da quelli sociali e civili ai sentimenti, da quelli in cui si contemplano natura e creato a quelli pertinenti la sfera intimistico-riflessivo-filosofica. Viene indagata in queste corrispondenze, con moduli espressivo-linguistici eterogenei e personali, la memoria culturale e collettiva nel suo complesso, partendo da topoi comuni (intesi con Curtius come ""unità tematiche"""" che hanno attraversato e unificato la letteratura occidentale), andando al di là di """"distanze"""" e """"tempo"""" e creando, come scrive Emanuele Marcuccio, """"stupore e meraviglia"""".""